Erbaggi - Consigliere: Spero che non daremo un parere oggi, io ho richiesto informazioni per iscritto già da due settimane. Aldilà delle questioni politiche dello strumento, con alcune cose condivisibile ed altre che mi lasciano aspetti di dubbi. Da una parte dei 6 piani di zona, che si intendono sopprimere per ambiti agricoli di pregio e non utilizzabili, avevo chiesto una relazione per ogni piano di zona, con una relazione scritta su quali siano le motivazioni di soppressione. Faccio un esempio, dove stiamo facendo una di Pian Saccoccia, aveva appena avuto il rilascio delle licenze per procedere ad eventi privati e pubblici, in una zona parzialmente già urbanizzata, che è stata sanata con vari condomini. Non capisco perché dovrebbe essere esclusa.
Auspicavo che qualcuno mi portasse un dettaglio in più.. capisco inoltre che c’è esigenza di aumentare le abitazioni… passiamo da 280 metri cubi a 185 metri cubi di edificazione, in cui c’è una politica governativa incita ad aumentare un discorso di figli, noi facciamo abitazioni dove ci sono 2,3 di cui in ogni 3 abitazioni c’è un figlio. Non mi pare che la volontà governativa dica questo. Inoltre si da una spinta all’edificazione senza bene dirci dove andremo ad impattare le zone. Capisco tutto ma dobbiamo capire dove vogliamo andare ad edificare. Dove la mettiamo questa cubatura? Quindi lo decide il dipartimento dove fare edificazione senza fare un indirizzo politico ? L’unica cosa che si sa è che vogliamo sopprimere i piani di zona e fare edificazione dove ma senza dirci dove. Io chiedo quindi un dettaglio specifico di ogni singolo piano di zona.. grazie.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Come abbiamo già previsto in consiglio ci sarà un approfondimento, questa è solo una votazione per le linee programmatiche con una discussione in consiglio comunale.
Io andrei in votazione. C’è sempre erbaggi di nuovo.
Io andrei in votazione. C’è sempre erbaggi di nuovo.
Erbaggi - Consigliere: Presidente scusi, sono molto attento al ruolo della commissione… almeno una risposta datemela.. non è carino.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si risponde veloccia e poi luparelli.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si risponde veloccia e poi luparelli.
Veloccia – Assessore Urbanistica: Rispetto alle considerazioni del consigliere erbaggi, sulla parte dei piani di zona che non si intende portare avanti… quei piani di zona sono aree che stanno lì da diversi anni che nessun governo ha voluto portare avanti.. quello che chiede erbaggi, credo che sarà utile dare una relazione abbastanza corposa e dettagliata da parte degli uffici e risorse di Roma, da trasmettervi prima della votazione in aula. Noi abbiamo ritenuto nell’interesse pubblico, di creare nuove case ma di salvaguardare un contesto e ruolo… ma si tratta di opere minimali per dare infrastrutture minimali.. come dice lo stesso consigliere erbaggi è una materia molto tecnica da capire con i contesti. Nel tema invece dell’edilizia di cui lei ha fatto cenno, la invito a fare una riflessione e non fare una sorta di tematica nazionale, il coefficiente di 2,1 dei rapporti familiari, stiamo riducendo a 2,3 in cui cresca questo rapporto, anche se tutti i trend sono in decrescita. Sulla base di dati di fatto… le 44% richieste di ERP sono monoparentale… abbiamo case molto più grandi dei nuclei familiari che ne fanno richiesta. Puntiamo quindi a 60 mq per produrre più case con lo stesso livello di suolo, rispetto alle esigenze che abbiamo nel contesto demografico di riferimento.
PAU: A cui fa riferimento il consigliere erbaggi, la richiesta è stata presa in considerazione ed è una fase istruttoria.. abbiamo dato pronta attuazione per una compiuta istruttoria tecnica per ogni variante urbanistica. Noi come PAU abbiamo già descritto e ci siamo attivati per darvi un indirizzo a tutti sulle scelte motivate delle varianti urbanistiche. A breve riceverà una risposta in merito.
Erbaggi – Consigliere: Si capisco, ma prima del voto dobbiamo prenderne visione prima del voto dei presidenti di commissione.
Erbaggi – Consigliere: Si capisco, ma prima del voto dobbiamo prenderne visione prima del voto dei presidenti di commissione.
Luparelli - Consigliere: Per ribadire la necessità di portare in aula quest’atto per una delibera coraggiosa, del piano casa e che si inserisce in modo risolutivo. Non sono mai stato un promotore dei piani di zona ed housing sociale.. il diritto all’abitare non è qualcosa che riguarda le fasce deboli, ma tutte le persone che ne hanno necessità. Se pensiamo inoltre che già dalle politiche del governo siamo in una fase di stallo dei salari e le persone hanno difficoltà nel reperimento di affitti o case… questo ha portato ad una crisi abitativa senza precedenti. Vediamo aumentare gli sfratti, ma bisogna intervenire in maniera risoluta… dobbiamo partire da un libero mercato e permettere con strumenti quali housing sociale e canone concordato.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Grazie. Abbiamo dato dei chiarimenti speriamo soddisfacenti.
Di Stefano - Consigliere: Una delibera interessante e fatta di giusti criteri, ma a mio avviso ritengo che alcuni interventi non siano una rappresentazione reale della situazione del sociale in questo momento. Anche rispetto ai dati detti da veloccia, in merito alle richieste monoparentali.. essendo stati… so che state parlando di questa delibera da circa un anno, ma per chi poveri noi e fa l’umile consigliere comunale, ci chiede di votarla subito sarà subito che ve la votate da solo.. io non voto su una delibera senza leggere le carte. Sono disponibile a trattarla insieme e a migliorarla insieme. Facciamo le cose con calma e con una settimana forse andiamo in votazione… chiediamo quindi di aspettare una settimana e di votarla con calma…
Di Stefano - Consigliere: Una delibera interessante e fatta di giusti criteri, ma a mio avviso ritengo che alcuni interventi non siano una rappresentazione reale della situazione del sociale in questo momento. Anche rispetto ai dati detti da veloccia, in merito alle richieste monoparentali.. essendo stati… so che state parlando di questa delibera da circa un anno, ma per chi poveri noi e fa l’umile consigliere comunale, ci chiede di votarla subito sarà subito che ve la votate da solo.. io non voto su una delibera senza leggere le carte. Sono disponibile a trattarla insieme e a migliorarla insieme. Facciamo le cose con calma e con una settimana forse andiamo in votazione… chiediamo quindi di aspettare una settimana e di votarla con calma…
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Abbiamo sentito la legittima richiesta dei consigliere. Ci sono alcuni punti su cui anche io vorrei migliorala e sicuro faremo una discussione in aula…
Di Stefano - Consigliere: Ma scusa trombetti ma perché non ci dai una settimana ?? Sono mesi che la leggi ed invece noi ne veniamo a conoscenza dal 20 maggio giorno del protocollo.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si ma in aula avremo tutto il tempo di discuterla e modificarla con tutti voi.
Di Stefano - Consigliere: Va bene trombetti fai come vuoi, poi aspetterai in aula 20 gg… finisco qui..
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Andiamo in votazione.
Di Stefano - Consigliere: Ma scusa trombetti ma perché non ci dai una settimana ?? Sono mesi che la leggi ed invece noi ne veniamo a conoscenza dal 20 maggio giorno del protocollo.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si ma in aula avremo tutto il tempo di discuterla e modificarla con tutti voi.
Di Stefano - Consigliere: Va bene trombetti fai come vuoi, poi aspetterai in aula 20 gg… finisco qui..
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Andiamo in votazione.
SI VOTA LA DELIBERA
DELIBERA VOTATA FAVOREVOLE
PASSAGGIO IN AULA GIULIO CESARE
DELIBERA VOTATA FAVOREVOLE
PASSAGGIO IN AULA GIULIO CESARE
Amodeo – Presidente Commissione: Va bene i colleghi stanno uscendo tutti, prendo come buona la chiusura della chiamata voti come appello finale. Grazie andiamo in chiusura.
Buongiorno cari lettori, riportiamo la discussione su questa proposta di regolamento di iniziativa consiliare. La registrazione della commissione inizia direttamente con la relazione del proponente, Di Stefano (NM)
Marco Di Stefano (Noi Moderati): ...al di lá del locale la preparazione e la formazione del personale, penso alla struttura del menú e alla presenza di piatti tipici della tradizione giudaico-romana, l’uso di materie prime locali, stagionali e certificate in linea con quelli che sono i principi di sostenibilitá e della filiera corta. A garanzia di queste disposizioni é prevista una procedura istruttoria molto trasparente, che é trasposta da una Commissione tecnica e che sará istituita con un’apposita nomina e composta soprattuto e per la maggior parte da esperti nel settore, dai rappresentanti delle categorie dei consumatori, dai rappresentanti del turismo e dalle istituzioni, io metterei anche Istituzione Ambientale e Istituzione Culturale Agricola. Il Regolamento che é allegato a questa delibera disciplinerá il rilascio dell’utilizzo del marchio “Ristorante tipico di Roma” con precise linee guida grafiche e comunicative.
La modalitá di controllo sará ordinaria, a campione e su segnalazioni, le sanzioni saranno progressive e in caso di inosservanza c’é una serie di diffide e con cancellazione definitiva dal registro. Un ruolo importante dovrá averlo l’Amministrazione comunale nella promozione del marchio e della cultura gastronomica romana, attraverso anche eventi sui portali istituzionali; é previsto anche un apposito piano triennale di valorizzazione.
La modalitá di controllo sará ordinaria, a campione e su segnalazioni, le sanzioni saranno progressive e in caso di inosservanza c’é una serie di diffide e con cancellazione definitiva dal registro. Un ruolo importante dovrá averlo l’Amministrazione comunale nella promozione del marchio e della cultura gastronomica romana, attraverso anche eventi sui portali istituzionali; é previsto anche un apposito piano triennale di valorizzazione.
Quali sono le finalitá e l’impatto che si attende da questa delibera triennale di valorizzazione: di riconoscere e tutelare gli esercizi che rappresentano l’autenticitá e la tradizione culinaria romana, offrire ai cittadini, e soprattutto anche ai turisti, uno strumento di orientamento e di garanzia della qualitá, sostenere in qualche modo anche il tessuto economico e produttivo romano, locale, valorizzando anche quella che é la cultura cunense della cucina popolare romana, integrare la cucina tradizionale nel piú ampio disegno di promozione, che dovrebbe avere l’Amministrazione Comunale e che sta portando, devo dire, avanti abbastanza bene, di promozione cultrale, turistica e territoriale di Roma Capitale. Ho iniziato a fare delle Commissioni e rispetto alla delibera che ho presentato stanno venendo fuori anche delle idee abbastanza originali e correttive, che secondo me, sono da raccontare e daranno anche forza a questa delibera quando la porteremo in Consiglio Comunale. Ad esempio si é evinto, anche da dibattiti con alcuni Municipi, che ci dovrebbe essere una maggiore chiarezza e sistematicitá nella distinzione dei requisiti di iscrizione. Sto preparando un emendamento per dare maggiore chiarezza e sistematicitá proprio ai requisiti di iscrizione. Dovrá esserci un’attenzione particolare agli esercizi storici e a conduzione familiare, con possibilitá anche di percorsi di assistenza, i Municipi ci hanno chiesto questo. Dovrá esserci un rafforzamento del ruolo della Commissione e dovrá essere dettagliata la composizione interdisciplinare. Aggiungeremo anche con l’emendamento la previsione di un piano triennale di promozione della cucina tipica romana da parte della Giunta Capitolina. Se poi andiamo nel merito della sintesi piú tecnica del Regolamento se vuole Presidente, faccio dei brevissimi flash su ogni articolo.
Marco Di Stefano (Noi Moderati):
. Articolo 1: oggetto e finalitá, il contenuto é la valorizzazione della cucina tipica giudaico-romana, la promozione della qualitá ristorativa identitaria.
. Articolo 2: registro dei ristoranti tipici, cioé il registro ufficiale gestito dal Dipartimento competente che é il Dipartimento del Commercio, sono articolate le opzioni, come ho detto, trattorie e osterie, ristoranti.
. Articolo 3: parla dei requisiti dell’iscrizione, cioé i requisiti oggettivi e fiscali. L’apertura agli eserciszi storici e la presenza soprattutto nel menu di almeno del 50% dei piatti tipici. I requisiti saranno molto stringenti, nel senso che, chiaramente, chi aderirá a questo omaggio non potrá avere contenzioni o problemi con l’Amministrazione Comunale, dovrá essere a posto dal punto di vista fiscale, ecc. Ci sono tutta una serie di requisiti.
. Articolo 4: parla dei parametri di qualitá in quattro ambiti (ambiente, personale, menu, offerta gastronomica) con un focus particolare sugli elementi identitari, le materie prime locali e informazioni. Sulle materie prime locali si intende non solo quelle romane, ma con anche raggio d’azione su quelle laziali, soprattutto per quanto riguarda i vini, che verranno abbinati nel menu ai piatti caratteristici romani.
. Articolo 1: oggetto e finalitá, il contenuto é la valorizzazione della cucina tipica giudaico-romana, la promozione della qualitá ristorativa identitaria.
. Articolo 2: registro dei ristoranti tipici, cioé il registro ufficiale gestito dal Dipartimento competente che é il Dipartimento del Commercio, sono articolate le opzioni, come ho detto, trattorie e osterie, ristoranti.
. Articolo 3: parla dei requisiti dell’iscrizione, cioé i requisiti oggettivi e fiscali. L’apertura agli eserciszi storici e la presenza soprattutto nel menu di almeno del 50% dei piatti tipici. I requisiti saranno molto stringenti, nel senso che, chiaramente, chi aderirá a questo omaggio non potrá avere contenzioni o problemi con l’Amministrazione Comunale, dovrá essere a posto dal punto di vista fiscale, ecc. Ci sono tutta una serie di requisiti.
. Articolo 4: parla dei parametri di qualitá in quattro ambiti (ambiente, personale, menu, offerta gastronomica) con un focus particolare sugli elementi identitari, le materie prime locali e informazioni. Sulle materie prime locali si intende non solo quelle romane, ma con anche raggio d’azione su quelle laziali, soprattutto per quanto riguarda i vini, che verranno abbinati nel menu ai piatti caratteristici romani.