#DirettamenteRoma
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Dirette dalle commissioni, dall'Aula, dagli eventi.

Servizio fondato da Tommaso Caldarelli promosso dalla DirettamenteRoma Aps. Il materiale è CC By-Nc-Nd 4.0. Piccolo periodico web ex art 3 bis DL 63/2012. 📩info@direttamente.roma.it
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. Articolo 5: parla della proceduta di iscrizione, che é una modulistica, ci sará la documentazione allegata, con i tempi di risposta, la possibilitá di accompagnamento tecnico.
. Articolo 6: parla dellla composizione tecnica e mista della Commissione, che avrá personalitá del mondo culinario, del mondo della cultura, del turismo. Parlerá delle funzioni istruttorie propositive e di controllo, perché poi saranno fatti dei controlli a campione da parte dei vigili urbani. Anche qui stiamo studiando un emendamento che possa, in qualche modo, andare dettagliare meglio quale sará l’organo di cui si avrá bisogno, magari un gruppo particolare di vigili che faranno questi controlli.
. Articolo 7: parla delle funzioni della Commissione.
. Articolo 8: parla del marchio distintivo che sará un marchio registrato Roma Capitale, che sará un segno di qualitá e autenticitá, qui abbiamo in mente di indire un concorso aperto su tutte le Regioni per identificare il miglior marchio che si possa dare a questa iniziativa.
. Articolo 10: parla dell’ambito di intervento, cioé l’azione promozionale, gli eventi, gli strumenti digitali del piano triennale.
. Articolo 11: controlli ordinari a campioni e su segnalazione affidati alla polizia locale, con il supporto del Dipartimento.
. Articolo 12: parla delle diffide e i termini per regolarizzarsi.
. Articolo 13: parla dell’esclusione dal Registro, i capi di esclusione, la perdita dei requisiti, recidiva, l’uso scorretto del marchio, la mancata regolarizzazione e cose simili.
. Articolo 14: rinvii normativi e modalitá attuative.
Questo Regolamento nasce, in poche parole, per tutelare e promuovere la cucina tipica romana come un patrimonio culturale importante. Questo Registro pubblico é istituito presso il Dipartimento, che come ho detto, é articolato in due fasi. I requisiti per l’iscrizione, Presidente, devono essere: la sede nel territorio di Roma Capitale, essere in regola con obblighi fiscali e igienico-sanitari, impiegare personale formato e in grado di comunicare storia e ingredienti dei piatti, utilizzare il piú possibile materie prime locali e stagionali, prodotti DOP, IGP, km0.
Altre cose sulla Commissione: essa sará multidisciplinare, valuterá le domande, propone l’iscrizione di un elenco di piatti tradizionali, effettua le verifiche, esprime pareri su sanzioni e propone le modifiche regolamentari, sará nominata dal Sindaco e sará composta da esperti nel settore e rappresentanti di associazioni di categoria. Il Presidente della Commissione credo che debba essere il Direttore del Dipartimento Sviluppo economico e attivitá produttive o una figura dirigenziale che lui delegherá. Il marchio ‘Ristorante tipico di Roma’, che cosí verrá chiamato, l’elaborazione grafica del marchio potrá essere realizzato dal personale dell’Amministrazione oppure, come ho detto anche prima, affidata ad un bando di Regione che potrá esprimersi sul logo che potrá accompagnare questa iniziativa, che verrá registrato e anche dato gratuitamente a tutti coloro che si iscriveranno
E’ importante che Roma Capitale, promuova, soprattutto, oramai in questa veste di ospite di milioni di milioni di turisti che proponga iniziative sul portale istituzionale, turistico, attraverso rassegne gastronomiche, collaborazioni con scuole, musei, universitá, queste sono tutte cose che poi piano piano potremo snocciolare nella discussione. I controlli sono una parte importante, perché possono essere ordinari ogni due anni, a campione fatti dai vigili urbani, su segnalazione anche dei cittadini. In caso di irregolaritá si procede con delle diffide, con 30 giorni di tempo per regolarizzarsi, e se si é recidivi o ottemperanti a quello che é il Regolamento, c’é l’esclusione da parte dell’Amministrazione comunale dal Registro. Questo é un po’ in sintesi la delibera che avevo intenzione di discutere in aula, rispetto al testo originale che voi avete sto lavorando in virtú di ció che sto ascoltando nelle Commissioni e confronti anche con il personale addetto a questo settore e sto portando anche degli emendamenti su cui poi ho modo di rivedere e sui quali confrontarci.
Riccardo Corbucci (PD): Grazie Di Stefano, vedo che c’é il collega Palmieri con la mano alzata, gli dó la parola, poi ho una domanda anche io. Prego Presidente Palmieri.
Giammarco Palmieri (PD): Grazie Presidente Corbucci, grazie al collega Di Stefano, mi sembra una delibera importante sulla quale lavorare con attenzione, perché uno dei temi che abbiamo nella nostra ristorazione é proprio quello di fare sistema con la filiera complessiva della produzione, della distribuzione regionale, ecco ha fatto bene ad allargare il quadro a livello regionale. Io non ho letto in maniera approfondita la delibera, ma ecco, due cose. Da una parte non so se in particolare nella gestione dei menú, ora me la guarderó, perché una delle cose che i nostri produttori locali evidenziano nel rapporto con la ristorazione é ad esempio, se parliamo di Nino, é che molto raramente nei menú vi é la pagina dei vini romani laziali, che molto spesso, non ne voglio fare una questione di sciovinismo, assolutamente, ma se poi parliamo di valorizzare le nostre filiere, é interessante. Ad esempio, anche i locali che si richiamano ad una presunta tradizione cittadina o regionale, come il benvenuto avviene con un vino che proviene da altre regioni, penso alla grande diffusione che in questa fase storica sta incontrando il Prosecco, avendo noi, comunque a Roma e nel Lazio, vini che per aperitivo o benvenuto, potrebbero essere piu rispondenti alla volonta di valorizzare le filiere.
Sulla tipicitá, noi sappiamo benissimo che é il frutto di una stratificazione che Palmieri ricorda benissimo che é la carbonara che mangiavamo da bambini, molto diversa dalla carbonara che oggi viene spacciata come ricetta originale da troppi show cooking, trasmissioni televisive, quotidianamente, che la amatriciana si faceva con la cipolla. Non era quell’eresia che sembra oggi. Quindi quello é il frutto di stratificazione, quindi eviterei di concentrarmi sull’aspetto delle ricette, quanto sull’aspetto della stratificazione culturale che queste ricette rappresentano per la cittá, cosí come un piccolo approfondimento lo farei sull’aspetto che anch’io condiviso dell’origine anche regionale dei prodotti. Lo sapete benissimo che una percentuale, minoritaria ma in crescita, lo sapete benissimo, di pecorino romano proviene dalla nostra Regione, che le percentuali maggiori di pecorino rimano vengono prodotte in Sardegna e in parte piú piccola in Toscana. Roma e il Lazio stanno crescendo molto e c’é un lavoro enorme da parte del nostro Consorzio per far crescere la produzione romana e laziale, peró ecco in quel caso si potrebbe parlare non tanto di origine territoriale, quindi questa cosa va studiata. Infine, chiaramente, mi scuso per non averla approfondita, ma é un tema talmente importante e interessante che me la studieró in modo approfondito. Chiederei al Presidente Corbucci di audire nella prossima Commissione, il Consiglio del cibo, perché proprio un tavolo che lavora su questi aspetti, ascoltiamoli, ci sono molti operatori, molti esperti del settore, potrebbe anche darci dei suggerimenti per rendere ancora piú pregnante la proposta del Consigliere Di Stefano. Grazie.
Riccardo Corbucci (PD): Assolutamente sí, Presidente Palmieri e anzi l’idea di anticipare un po’questa fase di discussione con il Consigliere Di Stefano era anche perché vedevo che alcuni pareri che arrivavano dai Municipi si stava facendo un ragionamento per migliorare, raggiungere, per dare suggerimenti, in altri si é proceduto con un voto contrario, su di un tema, che ha una sua, secondo me...
Marco Di Stefano (Noi Moderati): Presidente, scusa, apro una brevissima partentesi senza far polemiche, peró in alcuni Municipi ho visto, ho partecipato in maniera costruttiva e attiva, ma ho riscontrato una sorta di ostracismo ideologico e politico sulla delibera, molti non sono entrati neanche nel merito, ci hanno cercato, nonostante ho detto, come ripeto anche adesso, che quando presento delle delibere sono aperte, non sono la Bibbia, si discutono insieme e si arricchiscono e sono il primo ad essere contento di questo, ma devo dire che questa cosa mi ha anche infastidito, non é stato piacevole, una sorta proprio di ostracismo politico nel senso che ero in un posizione in cui presentavo una delibera neanche si discuteva e si trovava il pelo nell’uovo e si bocciarla. Ci sono rimasto un po’male e ci tengo a dirlo perché l’avrei detto anche a qualcuno di voi che magari ha dei riferimenti dei Municipi, che non sono state spiacevoli alcune discussioni in alcuni, in altri invece sono state molto utili e hanno dato dei grandi contributi. Vorrei rispondere solo al collega Palmieri dicendo che tra gli emendamenti che ho previsto ho previsto anche l’inserimento di tre tipologie di vino del Lazio da accompagnare ai vari piatti che vi sono nel menu, é obbligatorio avere nel listino dei vini tre vini DOC di questi vini laziali. Se non vi sono altre cose io dovrei andare.
Riccardo Corbucci (PD): Solo una cosa, poi andiamo verso al conclusione. Io aderirei alla proposta del Presidente Palmieri e proporró di fare una congiunta anche con la Commissione Ambiente e il Consiglio del Cibo che abbiamo istituito e che rappresenta per noi un elemento importante su cui riflettere su questi temi e penso che sia importante anche per lei fare un confronto con chi ogni giorno si occupa di questo tema e che comunque a cui abbiamo voluto affidare una parte di questa riflessione. L’ultimo elemento, poi la lascio e tanto poi avremo modo poi di ritornare nel merito della questione: ovviamente come noi sappiamo e immagino che dietro lo spirito di queste delibere ci sia anche questo, tanti e troppi ristoratori si spacciano per cucina romana, soprattutto nel centro della cittá, e spesso sono disposti in luoghi in cui andremmo fatica ad andare a mangiare e ci vanno i turisti. E questo ha un impatto negativo anche sulla qualitá delle visite dei turisti che vengono a Roma, quindi la mia attenzione sará molto sulla Commissione che ho visto che lei ha definito e che secondo me va ulteriormente specificata, perché ci sono alcuni profili anche rispetto alla qualitá di quello che si va a mettere sul menú peró poi la corrispondenza sta nel piatto e lí c’é bisogno di una tecnicitá che ovviamente non hanno né gli uffici del Comune di Roma, ci vogliono esperti di una certa caratura, sul quale secondo me se riusciamo a coinvolgere anche le filiere agroalimentari siamo nelle condizioni di fare una cosa di livello che puó essere nel far partecipare esponenti di questa cittá che possono avere interesse a contribuire a questo Regolamento. Su questo poi faró una proposta.
Marco Di Stefano (Noi Moderati): Sono aperto a tutti i contributi, non vorrei che questo fosse un marchio di massa, ma che diventasse un marchio di nicchia. Quei pochi ristoranti che ci saranno dovranno essere iper controllati dall’Amministrazione comunale, per cui sono d’accordo. Chiedo scusa, ma dovrei andare.
Riccardo Corbucci (PD): Si, tanto anche noi andiamo verso la chiusura. Grazie al collega Di Stefano, ovviamente rispetto a quello che diceva il Presidente Palmieri riconvochiamo sicuramente nelle prossime settimane, raccogliendo anche quelle che iniziano essere le osservazioni che provengono dai Municipi, e anche questa Commissione la voglia di ragionare con quei Municipi e territori che stanno affrontando questo Regolamento, come sempre affrontiamo i Regolamenti e cioé senza un orientamento ideologico di chiusura, ma con la riflessione e una discussione, per capire quali sono le finalitá, cosa si puó migliorare, cosa si puó inserire all’interno di quella che é la Regolamentazione giá presente e di quelli che sono gli Istituti come il Consiglio del Cibo di cui l’Amministrazione si é dotata ed essendo consigli e consulte previste dallo Studio di Roma Capitale hanno non soltanto da parte nostra la volontá e la voglia di essere audite, ma anche il diritto di discutere e di essere auditi su delle delibere e tematiche che riguardano i loro campi di intervento. Quindi ovviamente su questo, Presidente Palmieri concordiamo una data e procediamo sicuramente a questa audizione e vediamo se c’é necessità di fare ulteriore audizione con i Municipi per ragionare anche sulle discussioni che si stanno facendo a livello territoriale. Ovviamente non é di poco conto il fatto che il primo ci sia il Municipio e che abbia espresso favore contrario, quindi frutto sicuramente di una discussione che c’é stata in quei territori. Se non ci sono altri interventi da parte dei colleghi, essendo il lunedí una giornata ricca di Commissioni, io procederei con l’appello di chiusura
Con questo si conclude la registraziione e noi chiudiamo la trasmissione.
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📍 ORDINE DEI LAVORI - Settimana 16 - 20 giugno 2025

Buonasera cari lettori, ecco gli appuntamenti che seguiremo.

🚉 Commissione Trasparenza - IN DIRETTA - 18 giugno ore 10 - “Richiesta informazioni in merito al progetto esecutivo per la realizzazione del raddoppio della tratta Vigna Clara -Valle Aurelia lotto 1/A e il progetto anello ferroviario della Gronda Roma Nord lotto 1/B - Municipio XV"

🧱 Giovedì 19 giugno 2025 ore 11:00, differita di martedì 17 giugno - Commissione PNRR - Parco lineare delle Mura Aureliane - Interventi PNRR con particolare attenzione alla ciclabilità

🏐 Sabato 21 giugno 2025, differita di mercoledì 18 giugno - Commissione Sport. Audizione Team UISP: Presentazione dei progetti sportivi "Danza sportiva" e "Pallavolo" realizzati all'interno del carcere di Rebibbia
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+++ Progetto esecutivo chiusura anello ferroviario +++
+++ Commissione trasparenza, 18 giugno +++
Buongiorno cari lettori. La diretta inizierà non appena avrà inizio la commissione.
Federico Rocca (FDI) - Presidente: "Buongiorno, in attesa che entrino tutti, faccio una breve introduzione sull'argomento. L'anello ferroviario con lo stato di avanzamento dei lavori ma anche quali siano le misure prese per mitigare il rischio di rumore, ma anche sismico e di impatto vario sulla cittadinanza circostante. Naturalmente saranno gli ospiti a dirci meglio questa situazione, non anticipo"