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MediaMi mancherà l’alba che guardavo da sola prima di iniziare la giornata di lavoro, ma ora tornerò a fare l’escursionista”, sorride Sandra, che per otto anni insieme a Enrico Zani (per tutti Chicco), è stata la ‘custode’ del Rifugio Albani a Colere. “Insomma per il Rifugio non cambierà niente, se non che me ne vado io. L’idea è stata di Chicco e con lui l’avventura proseguirà”, e Sandra, di cognome Bottanelli, se ne va da un angolo di paradiso che ha conosciuto quasi per caso.“Io sono di Capo di Ponte, in Valcamonica, e sono sempre stata appassionata di montagna, ma non conoscevo la Val di Scalve se non perché ci sono passata qualche volta in macchina”. È stato amore a prima vista: “Lavoravo come segretaria in un ufficio e poi la pazzia insieme a Chicco… ci avevano consigliato di non farlo, ma la Val di Scalve aveva un potenziale incredibile e ci abbiamo creduto”.Il mondo dei rifugi lo conoscevi già… “Il sabato e la domenica per non annoiarmi avevo iniziato a lavorare nei rifugi della Valcamonica… non avevo calcolato che facendo la rifugista non avrei più avuto tempo di andare in montagna (sorride, ndr)”.Uno sguardo alle spalle: “Sono stati otto anni bellissimi e ora mi sento quasi più scalvina che camuna e la cosa di cui vado più orgogliosa è la ripresa dell’arrampicata sulla Nord della Presolana e il legame che si è creato con gli scalatori. Abbiamo sempre accolto tutti come se venissero a casa nostra e forse non ci siamo resi conto nemmeno noi che stavamo gestendo un rifugio. Mi sono sempre divertita molto e abbiamo dei dipendenti che sono rimasti con noi per molti anni e siamo diventati una grande famiglia che proseguirà”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo COLERE – Sandra, otto anni da rifugista all’Albani: “Lavoravo in ufficio, poi la ‘pazzia’. Le albe, i clienti che diventano amici, ora torno a fare l’escursionista” proviene da Araberara.

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MediaAnche a Endine Gaiano il 2024 è l’anno del rinnovo del consiglio comunale. Le acque sono calme, almeno per il momento. Marco Zoppetti dovrebbe ricandidarsi, ma non c’è l’ufficialità: “Ad oggi non abbiamo ancora definito nulla, ci stiamo concentrando e stiamo lavorando sui progetti che abbiamo in corso e le opere che stiamo chiudendo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo ENDINE – Elezioni, Zoppetti: “Stiamo lavorando” proviene da Araberara.

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MediaDon Nazzareno Bertoli è stato accolto dalla comunità fioranese sabato 14 pomeriggio, facendo il suo ingresso ufficiale nella nuova parrocchia dopo aver esercitato il suo ministero pastorale in quelle di Capriate e Crespi d’Adda.“In realtà è dallo scorso settembre che faccio la spola tra la vecchia destinazione e la nuova, ed ho già incontrato i vari gruppi che vivacizzano la comunità parrocchiale di Fiorano, constatando una grande ricchezza di attività e l’ottimo lavoro svolto dal mio predecessore don Jimmy soprattutto nell’ambiente giovanile, settore che anch’io mi propongo di ‘coltivare’ con passione anche se, ovviamente, desidero essere un parroco attento ad ogni persona”.Come tutti i suoi ‘colleghi’, don Nazzareno non si nasconde le eventuali difficoltà che incontrerà sul suo cammino, in primis il grande cambiamento che il Covid si è lasciato dietro come triste eredità…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo FIORANO – Il nuovo parroco don Nazzareno Bertoli: “Mi sono proposto di entrare nella comunità in punta di piedi…” proviene da Araberara.

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MediaSabato 14 Ottobre è stata inaugurata la mostra “Sguardi Divini” dell’artista credarese Mariano Carrara presso l’oratorio medievale di S. Giorgio a Credaro. La mostra raccoglie innumerevoli opere pittoriche e scultoree dell’artista secondo i diversi nuclei tematici della sua espressione artistica: lo sguardo, il corpo, il sacro e il legame storico con la comunità di Credaro. Mariano Carrara è un’artista che ha esplorato nel suo percorso diverse vie di espressioni partendo dalla pittura, dall’arte vetraria fino alla scultura ed alla grand passione musicale. La mostra incastonata nel complesso di pregio storico ed artistico di San Giorgio si pone in dialogo a distanza di secoli con l’opera di Lorenzo Lotto che a San Giorgio affrescò la natività nel 1525.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo CREDARO – L’artista Mariano Carrara e i suoi ‘Sguardi Divini’ proviene da Araberara.

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MediaCaro Direttore,Le invio questa mia missiva in riferimento all’articolo apparso sul Suo giornale il 6 ottobre scorso, dal titolo “La parola alla minoranza” riferito al mio paese: Tavernola Bergamasca.A partire dalla precedente campagna elettorale ho assistito a tentativi diretti di screditare e sminuire l’operato del sottoscritto, da parte di alcuni membri di minoranza e loro sostenitori che non perdono occasione per spargere veleno. Questo può essere un modo di fare politica? Può darsi, non lo condivido ma un personaggio pubblico deve essere pronto anche ad affrontare tutto ciò. Quindi cercherò di farlo anche con questa lettera, limitandomi ad affrontarne i contenuti.Entrando nel tema delle considerazioni dello scritto, per lo meno di quella parte virgolettata, non posso esimermi dal rilevare alcune storture a dir poco paradossali, visto che si parla di mancanza da parte mia di presa di responsabilità. Vorrei sottolineare che, in quanto Sindaco, di responsabilità mi prendo tutte quelle che la normativa prevede, nessuna esclusa, tanto per fare alcuni esempi: quelle politiche, quelle amministrative di sottoscrizione degli atti, quelle di sicurezza sul territorio legate a frana e ambiente, quelle sociali, ecc …Per contro mi viene spontanea una banale considerazione: nella vita politico-amministrativa, anche il ruolo di “Capogruppo” ha un suo valore istituzionale e andrebbe esercitato sia esso di Maggioranza o di Opposizione. Ma, in questi quattro anni e mezzo, ho sentito ben raramente, nelle sedute dei vari Consigli Comunali, la voce del Capogruppo di Minoranza Tavernola al Centro Martinelli, intervistato nell’articolo citato. Quei (purtroppo pochi) spettatori delle sedute dei Consigli Comunali, lo possono confermare senza ombra di dubbio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo TAVERNOLA – INTERVENTO – Ioris risponde alla minoranza: il silenzio del capogruppo, i soldi per la frana, le scuole, il campo sportivo, l’illuminazione, il cementificio… proviene da Araberara.

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MediaLa Valle del Lujo è caratterizzata da boschi e prati, alcuni adibiti a pascolo e coltivazioni agricole, tanto da poter vantare la presenza di una ventina di aziende agricole, alcune delle quali gestite da giovani agricoltori che producono vari tipi di prodotti: latte, formaggi, miele, carne. L’Associazione ‘Agricoltori Valle del Lujo’ è nata nel 2019 e conta attualmente 28 consiglieri; la presidente è Valentina Belotti, al suo secondo mandato, il vice è Manuela Noris e il segretario è Luca Scuri. Scopo dell’associazione è promuovere iniziative a favore degli agricoltori e valorizzare i prodotti agricoli della valle. Ogni anno, a metà settembre, l’associazione organizza, in collaborazione con il Comune di Albino, al campo sportivo di Abbazia la mostra Agro-Zootecnica della Valle del Lujo, una vera e propria vetrina per tutti gli agricoltori della zona, dove possono farsi conoscere e vendere i loro prodotti. Inoltre, alcuni agricoltori partecipano al mercato agricolo di Albino, che si svolge il secondo sabato di ogni mese in Piazza Libertà, dove c’è il Municipio. La presidente Valentina Belotti spiega: “La mostra Agro-Zootecnica, giunta ormai all’ottava edizione, è andata molto bene, hanno partecipato molte persone, anche famiglie con bambini che hanno potuto conoscere a assaggiare i prodotti tipici della nostra Valle. Anche quest’anno c’è stata l’attività didattica, con i bambini delle scuole e i loro insegnanti abbiamo mostrato la lavorazione del formaggio, del burro, la mungitura, la tosatura della lana, la ferratura dei cavalli e altre attività”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo ALBINO – VALLE DEL LUJO – Gli agricoltori (giovani) del Lujo alle prese con cinghiali e costi delle materie prime alle stelle proviene da Araberara.

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MediaNon solo il fermento degli eventi che caratterizzano Ardesio. Proseguono le opere finanziate in gran parte dal PNRR nazionale. “La burocrazia è pesante, ma i finanziamenti del PNRR per Ardesio vanno oltre gli 8 milioni complessivi. Il problema è di… cassa perché i soldi arrivano col 10% a inizio lavori e poi vengono erogati a seconda del procedere dei lavori e dobbiamo anticipare le somme” commenta il sindaco Yvan Caccia. Intanto si stanno concludendo i lavori dell’area camper a inizio paese, località Florida. C’è solo da sistemare il verde.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo ARDESIO – Altri 500 mila euro dal PNRR. Area camper e parco giochi proviene da Araberara.

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MediaIl 16 ottobre era il gran giorno di Promoserio. L’appuntamento coinvolgeva i circa 300 soci per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione (11 componenti) che a sua volta eleggerà nei prossimi giorni il nuovo Presidente. Nuovo perché quello uscente, Maurizio Forchini, non è stato rieletto nel CdA. Degli undici uno è delegato dalla Provincia di Bergamo: Marco Maninetti. Poi il rappresentante della Comunità Montana Val di Scalve, Anselmo Agoni, la rappresentante della Comunità Montana Valle Seriana Patrizia Azzola, la rappresentante delle associazioni di categoria Silvia Ferri, il delegato dei Comuni della bassa valle Giambattista Gherardi, quello dei Comuni dell’alta valle Marco Migliorati, quello dei Comuni “altamente turistici”, vale a dire Clusone, Valbondione, Selvino e Gromo, Roberto Balduzzi, i rappresentanti degli operatori turistici Simone Grigis e Pamela Rossi, il rappresentante delle imprese Andrea Spotti, e la rappresentante delle Pro Loco Cristiana Verzeroli.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo PROMOSERIO – Quattro donne tra i magnifici undici, Forchini non rieletto. Nuovo Presidente proviene da Araberara.

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Mirko SemperboniIl ricordo lo ha scritto di getto Walter Semperboni quando ha saputo della morte dell’amico Mirko Semperboni (omonimo, non parente), 43 anni, vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro.  Erano da poco passate le 8 del mattino di qualche giorno fa, a Rodi Flesso in Svizzera, dove Mirko faceva il frontaliere, lui residente a Lizzola. Tutta settimana nel Canton Ticino e poi l’weekend tra Lizzola e Valbondione, da mamma Elisabetta, dalla sua ragazza e dai suoi amici. Mirko era alla guidata di un dumper, stava facendo dei lavori per posare alcune condutture, ma il veicolo per cause ancora da chiarire si è ribaltato schiacciandolo. Immediati i soccorsi ma le ferite erano troppo profonde e Mirko non ce l’ha fatta. Mirko lascia mamma Elisabetta Frani, che per anni aveva gestito una merceria a Lizzola che poi aveva chiuso per motivi di salute e il fratello più giovane Thomas. Il papà, impresario edile, era morto molti anni fa.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo VALBONDIONE – Mirko Semperboni, schiacciato da un mezzo: “Sei stato l’Amico, non ti dimenticherò” proviene da Araberara.

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MediaConfusione, sprechi ed ennesime dimissioni.È lo status quo che regna in Comune a Costa Volpino da ormai parecchi mesi.Dopo l’addio del Segretario Comunale e del Responsabile Economico in primavera, passata l’estate, nuove dimissioni in Comune a Costa Volpino.Come un fulmine a ciel sereno, lascia anche il geometra dell’ufficio tecnico incaricato come Responsabile Unico del Procedimento per i lavori delle nuove scuole previsti alla frazione del Piano e per la riqualificazione della sponda nord del lago d’Iseo.Un cantiere che a conti fatti, smuoverà più di 7 milioni di euro e non più i 5 milioni inizialmente previsti, di cui circa 1,5 milioni saranno nuovamente coperti con un mutuo, e ora a pochi giorni dall’inizio dei lavori, obbligatori entro fine anno per non perdere i contributi statali del PNRR, ci si trova a dover sostituire il RUP che fino ad ora aveva seguito tutto l’iter burocratico e anche l’assegnazione del bando alle imprese vincitrici, essendo stato anche commissario di gara.Ma non finisce qui perché sul tavolo del Sindaco sembrano essere già pronte le dimissioni di altre figure di spicco dell’ente.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo COSTA VOLPINO – INTERVENTO – La minoranza: “Raffica di dimissioni in Comune e il caos scuole. Amministrazione in confusione costretta a stralciare in consiglio una variazione di bilancio e…” proviene da Araberara.

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MediaPoco dopo le 8 del mattino. Il borgo di San Gregorio  deserto. Il cielo stanco di ottobre dipinge i palazzi come fossero quadri rinascimentali, che qui di rinascimentale sembra ci sia poco ma in realtà si respira un’arte particolare. Di quelle che si portano dentro secoli di storia e di storie. Nel parcheggio incastrato tra il parco e la chiesa di San Gregorio qualche auto arriva e poi parte. Qui di fronte c’è la tabaccheria di Emilio, che fa Zana di cognome ma qui lo chiamano tutti per nome da decenni. E’ rimasto lui. Baluardo di un centro storico in affanno ma vivo. L’unico negozio. Memoria storia del tempo che fu e punto di riferimento del tempo che è. Emilio qui ci  arrivato 40 anni fa, aveva poco più di 20 anni e aveva appena finito il servizio militare, Emilio il borgo lo ha visto crescere, cambiare, soffrire ma vivere sempre: “Mio padre lavorava all’Italsider e qui portava il latte a domicilio, in negozio c’era mio fratello Franco, io sono arrivato a 21 anni, nel 1983, avevo finito il militare e in attesa di trovare un lavoro ero venuto qui a dare una mano. Dopo un po’ mio fratello ha deciso di andare a fare il fruttivendolo a Bergamo, in due qui era difficile camparci. E così sono rimasto io”. Una storia infinita quella della tabaccheria Zana: “All’inizio il locale era dove c’è il bagno dell’attuale Circolo, lì prima c’era mio zio, la licenza gli era stata data per gli invalidi di guerra, ma aveva cominciato mio nonno Emilio, poi Luigi, il fratello di mia mamma, poi mio fratello e poi sono subentrato io”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBRE L'articolo SOVERE – Emilio, 40 anni nella sua tabaccheria, polmone di vita del Borgo San Gregorio: “Avevo 21 anni…le partite a carte ai giardini, Fulvio e i racconti della gente…” proviene da Araberara.

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MediaPaola Maj è una tosta. Il volto femminile del consiglio comunale di Schilpario insieme ad un’altra donna tosta, che in consiglio comunale non c’è ma in Comune ci lavora mettendoci passione ed energia, Renata Carizzoni, hanno aperto una breccia rosa in Val di Scalve. Una breccia dove infilare dentro visite, controlli, paure, gioie, supporto, amicizia e molto altro: “Tutto è cominciato quando le donne del calendario #ccw realizzato dal vostro giornale sono andate a Bruxelles al Parlamento Europeo – racconta Paola – e noi come Comune abbiamo inaugurato la panchina rossa. Era marzo, da lì è nata l’idea di creare qualcosa anche in Val di Scalve, un qualcosa di concreto che fosse di supporto alle donne per la prevenzione e la cura del cancro al seno”. Detto fatto: “Quello che era stato fatto, dalle donne del calendario a Bruxelles alla panchina rossa, era tutto molto bello e le cose belle vanno portate avanti. Così parlando con Renata abbiamo deciso di coinvolgere i medici e abbiamo parlato con la dottoressa Maria Luisa Ferrari che ci ha dato subito il suo supporto”. L’idea era quella di aprire anche in Valle un punto dell’associazione ‘Cuore di Donna’ che ha sede a Casazza e che raccoglie migliaia di donne in tutta Italia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo VAL DI SCALVE – Paola, Renata, Maria Luisa e le donne della Val di Scalve, nasce anche qui ‘Cuore di donna’: “Dalle visite al trasporto, ci penseremo noi” proviene da Araberara.

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Media1963 – 2023. 60 anni di storia per l’Avis comunale di Chiuduno. Da Luigi Cristini, primo presidente, a Dario Austoni, che ricopre questo ruolo da dieci anni tondi. Senza dimenticare chi è passato nel mezzo, Giovanni Gaspari e Luigi Gambarini, a cui è intitolata la sede. Una lunga storia che ha portato l’Avis chiudunese a contare oggi “circa 250 soci e riesce a superare abbondantemente il risultato delle 500 donazioni annuali”, spiega il presidente Austoni. E allora facciamo un salto nel passato, a quando tutto ha avuto inizio, nel 1963: “È stata una volontà collettiva e quelli erano tempi in cui l’aspetto umanitario prevaleva su quello sanitario e chiunque fosse in buona salute poteva donare sangue, recandosi, nelle giornate prefissate, negli ambienti ricavati ed attrezzati per l’occasione all’interno dell’asilo”.L’Avis di Chiuduno ha una particolarità: “La nostra è l’unica comunale Avis in Italia ad acquisire totalmente a proprie spese un immobile, grazie alla disponibilità finanziaria ricavata dalle Feste Sociali e dalle donazioni dei moltissimi sostenitori chiudunesi. Dal 1983 al 2013 si sono susseguiti diversi consigli direttivi che hanno sempre eletto come Presidente l’Arch. Luigi Gambarini ed è proprio con lui che tra le nuove iniziative c’è stata l’acquisizione di una propria Sede Sociale. Il 28 luglio 1987 è stata acquistata una porzione di fabbricato in un edificio storico proprio al centro del paese, dietro la chiesa parrocchiale, in via dell’Assunta 8, e si è subito dato vita ai lavori per la progettazione e la realizzazione della nuova sede, che è stata inaugurata il 25 marzo 1990”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo CHIUDUNO – L’Avis chiudunese compie 60 anni proviene da Araberara.

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MediaLi chiamano “services”. Sono opere che il Lions Città di Clusone e Valle Seriana Superiore realizza sul territorio, generalmente nel biennio di presidenza. In teoria la durata in carica di un presidente sarebbe di un solo anno. Ma la pratica consiglia di dare un po’ di respiro a chi progetta le opere, per avere il tempo materiale per realizzarle, da qui la prassi del biennio. Ogni presidente predispone un programma basandosi sulle sue sensibilità, personali e territoriali. Il Lions dell’alta valle è uno dei più numerosi.Nella gestione di Luciano Berti, ad esempio, fu donato al Comune di Clusone lo studio di fattibilità per il recupero del chiostro dell’Angelo Maj. Ma anche “l’ospedale in simboli”, il primo esperimento in Italia per la comunicazione alternativa (definita “aumentativa” in quanto si aggiunge con simboli e disegni alla scritta tradizionale e aiuta le persone a dirigersi a colpo sicuro verso i reparti o gli ambulatori). Gli successe Domenico Andreoletti, eletto in occasione del 40° anniversario della Fondazione.Il suo “service” sta per essere inaugurato in queste settimane. Si tratta del restauro dell’arco d’ingresso di Vilminore. “Prima di tutto bisognava stabilire la proprietà”. Infatti.  La proprietà è sempre risultata incerta, nessuno l’ha mai rivendicata direttamente e si è comunque arrivati a definirla in capo alla Provincia, responsabile della strada Vilminore-S. Andrea. Notizie storiche certe sulla data di costruzione di questo manufatto architettonico che comprende la Porta arcuata e l’annessa Cappella votiva, ce ne sono poche. L’iscrizione all’interno dell’Arco riporta la scritta: “Alla memoria dei fedeli defunti – l’anno del colera 1867- dai reduci della guerra europea con grato animo ristaurato nell’anno 1921”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo CLUSONE – VAL DI SCALVE – Il Lions e i suoi services: “l’ospedale in simboli”, il restauro del “Santèl” di Vilminore. Marcella Raglio la prima donna (dopo 42 anni) eletta Presidente proviene da Araberara.

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MediaL’Asd Cenate Sotto, che quest’anno gioca in Promozione, aveva chiesto alcuni mesi fa al Comune un nuovo campo per gli allenamenti dei suoi calciatori. Detto, fatto. Dopo la partita tra la squadra locale e il Gorle, è stato festosamente inaugurato il nuovo campo a 7 con fondo in erba sintetica. Si tratta di un campo destinato all’allenamento, che finora non era possibile utilizzare perché il fondo era sconnesso, mentre ora può essere usato non solo per il calcio, ma anche per la pallavolo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo CENATE SOTTO – Inaugurato il campetto sintetico per calcio e volley proviene da Araberara.

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MediaQuesto sabato pomeriggio non somiglia per nulla a una giornata di pieno autunno qui a Fonteno, ad un passo dal Paradiso. Il cielo è limpido, un lieve venticello muove le foglie ancora attaccate ai rami, i cipressi sono ordinati, il sole tiepido si specchia in un lago calmo. E attorno il silenzio. Il cancello si spalanca su un mondo di anime che custodiscono storie, emozioni, ricordi che profumano di infinito. Là fuori il mondo è di corsa, qui si respira la serenità di un tempo che si è fermato, per qualcuno troppo presto. La maggior parte delle fotografie sono in bianco e nero e contrastano con i colori vivaci dei fiori posati sulle loro tombe.Quella di Giuseppe Gabanelli è lassù, in alto, se n’è andato pochi giorni prima di Natale, il 18 dicembre: “Non avevo nemmeno 40 anni quando sono arrivato, sono nato il 2 settembre del 1965 e facevo il muratore ma poi mi sono ammalato e ho raggiunto mio fratello, anche lui è volato in cielo presto, troppo presto e pensa i nostri genitori…”.Percorro il viale principale, l’unico rumore è quello dei sassi che si muovono sotto ai miei piedi, in silenzio sul fondo del cimitero una signora tiene l’annaffiatoio nella mano destra. Giovanni Cadei, classe 1911, sguardo serio e camicia in flanella, a Fonteno è stato un’istituzione, nel vero senso della parola: “Ho fatto il sindaco per una decina di anni e ho fatto anche la Guerra, ma di questo non mi va di parlare. Nella vita facevo l’operaio in una fabbrica vicino alla Lucchini. E quando sono andato in pensione sai cosa ho fatto? Mi sono dedicato all’agricoltura, dopo una vita passata al chiuso, non c’era niente di meglio che godersi la natura. Avevo compiuto 91 anni in estate e il 3 novembre me ne sono andato”.Ad interrompere il silenzio ci pensano gli asini che pascolano nel prato dietro il cimitero: “Li senti?”, dice Paolo Gabanelli, “io ho fatto il muratore, ma quando sono andato in pensione mi sono dedicato all’agricoltura, alle bestie e ai formaggi e ho vissuto in campagna finchè il mio fisico me l’ha permesso… poi ho dovuto lasciare”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo SPOON RIVER DI SOLTO COLLINA – FONTENO – Giuseppe: “Non avevo nemmeno 40 anni…”, Giovanni: “Ho fatto il sindaco e la guerra…” Sofia: “Qui in paese mi conoscevano tutti…avevo la bottega…”, Isabel: “Me ne sono andata troppo presto vero?” Amerigo: “Se in paese chiedi di Ol Merigo ti portano da me…” proviene da Araberara.

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MediaAlla campagna nazionale “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile” che ha lo scopo di sensibilizzare sulle azioni con cui ciascuno di noi può contribuire a ridurre rischi come terremoto, alluvione, maremoto, rischio vulcanico e incendi boschivi, ha aderito domenica 15 scorso anche la Protezione Civile Squadra Antincendio Boschivo Valgandino, che ha allestito una postazione espositiva in Piazza Caduti nel centro di Casnigo.La Protezione Civile Valgandino, che è stata fondata  nel 1993 e nell’occasione ha lanciato anche il Corso per nuovi volontari, fissato per il 4 e 5 novembre, unisce  volontari di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano S.Andrea e Peia ed è guidata da  Giuseppe Castelli:“Questa giornata  l’abbiamo voluta per spiegare ai cittadini quello che ognuno di noi può fare in tema di prevenzione – spiega – perché ci sono degli accorgimenti che ogni cittadino può mettere in atto in questo senso, prendendo coscienza dei rischi cui sono esposti il suo territorio e lui stesso nella sua vita di tutti i giorni, sia nella propria casa che nei luoghi di lavoro e di svago…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo CASNIGO – In piazza la Protezione Civile per sensibilizzare i cittadini sui corretti comportamenti da adottare per prevenire le conseguenze di eventi disastrosi proviene da Araberara.

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MediaCinque anni fa, prima delle elezioni che hanno portato al ribaltone, con la sindaca uscente Donatella Colombi sconfitta dallo sfidante Danny Benedetti, una feroce polemica era esplosa attorno al mercato di Trescore Balneario. Attorno alla riorganizzazione dell’area destinata alle bancarelle, era infatti esplosa una guerra tra l’Amministrazione comunale e gli ambulanti.Molti di loro avevano addirittura invitato i cittadini di Trescore (quindi i loro clienti) a votare per la lista di centrodestra. Alla fine, Benedetti ha vinto, ma è molto difficile capire quanto possa aver influito la polemica attorno al mercato. Fra pochi mesi comincerà una nuova campagna elettorale, ma stavolta attorno al luogo in cui la gente compra formaggi e salumi, vestiti, fiori, verdura e frutta, non si dovrebbe giocare il braccio di ferro tra l’Amministrazione Benedetti e i suoi sfidanti. A proposito di mercato, con ottobre sono arrivate importanti novità sul mercato trescorense, il più importante dell’intera Valle Cavallina, meta non solo dei residenti, ma anche di molte persone provenienti dai paesi del circondario.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo TRESCORE – MERCATO – Il nuovo volto del mercato dopo la riorganizzazione decisa dal Comune proviene da Araberara.

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MediaIn italiano non sono mai stato bravo, ero brillante in letteratura ma in grammatica proprio no, per questo ho sempre scelto materie scientifiche. Un giorno ho visto degli schizzi a matita disegnati da una mia amica e ho iniziato a scrivere”, Alessandro Locatelli, 22 anni di Gorlago, studente e nel tempo libero è un volontario nella Biblioteca di Luzzana, inizia così a raccontarci del suo libro intitolato ‘LILY MILLER: IL RISVEGLIO DEL MEDAGLIONE’.“L’idea di questo libro è nata a maggio del 2021, ci ho messo tre mesi per scrivere tutto quello che mi passava per la testa, poco più di 200 pagine e poi un annetto per correggerlo. Non so se l’ispirazione sia arrivata dai disegni che avevo visto sul tavolo oppure ho iniziato a scriverlo per noia, ma ho preso carta e penna e non mi sono più fermato”.Alessandro ci guida all’interno della sua storia: “Ci sono una bambina, un maghetto e altri personaggi bizzarri. È la storia di una giovanissima umana che si trova letteralmente catapultata in una realtà sconosciuta ma che in qualche modo le appartiene. Un’agendina impolverata e dimenticata in un vecchio armadio diventa il mezzo per narrare una storia dai contorni fiabeschi che poi si tramuta, trasformandosi in una ricerca contro il tempo: un oggetto dagli incredibili poteri deve essere trovato per salvare un Regno magico da chi vuole distruggerlo. Avventura, magia, amicizia e coraggio sono alcune delle tematiche che fanno da sfondo all’incredibile viaggio che attende Lily. Folletti, elfi, mostri alati e creature che cambiano forma sono soltanto alcuni dei bizzarri quanto realistici personaggi che la giovane incontrerà, sfiderà e da cui dovrà fuggire”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo GORLAGO – Alessandro e il suo primo libro: “Dai disegni di un’amica alle correzioni in videochiamata con nonna Angela e ora…” proviene da Araberara.

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MediaVertova ha qualcosa come 4700 abitanti, un sito naturalistico come la Valvertova, che attira migliaia di turisti e molte altre carte da giocare sul fronte economico e urbanistico. A giugno si torna alle urne, per votare il sindaco e i giochi, quelli non ufficiali, sono già cominciati. C’è un nome che circola ed è quello di Mimmo Pezzoli, ex presidente dell’associazione commercianti, molto conosciuto in paese. Sembra che intorno a lui si stia costituendo un gruppo che lo dovrebbe averlo come candidato sindaco. L’attuale sindaco Orlando Gualdi sembra un po’ in difficoltà, lui vorrebbe ricandidarsi ma il suo gruppo sembra si stia sfaldando. Da capire se riuscirà a costruire intorno a lui una squadra.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 OTTOBREL'articolo VERTOVA – Orlando Gualdi in difficoltà per una nuova lista. In pole position Mimmo Pezzoli mentre la Lega… proviene da Araberara.

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