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Media“Il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento o momentaneamente non aggiungibile”. La situazione castionese sembra quella del detto bergamasco, “sóta la sènder, brasca”. Oppure, parafrasando un verso di un poeta alpinista castionese, Biagio Ferrari, che se n’è andato troppo presto, “aria di presto burrasca” (il suo verso era “aria di presto la neve”).Non è tanto il fatto che quattro consiglieri si siano messi all’opposizione e altri due si siano addirittura dimessi. La gente, se ha l’età giusta, ne ha viste di molto peggiori, a livello amministrativo.È il clima che si è creato, ci si guarda come a dire, “tu da che parte stai?”.Trovare il sindaco in questi giorni è praticamente un’impresa, anche in municipio. Sembra svanito nel nulla. In paese, quando se ne parla, c’è perplessità (ed è un eufemismo), non si sa bene cosa stia succedendo e se poi davvero succederà qualcosa.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CASTIONE – Aria di presto burrasca proviene da Araberara.

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MediaL’ok dovrebbe arrivare in estate, al massimo a settembre. Poi si potranno fare i progetti e avviare gli interventi. Dalla Regione arriva alle Comunità Montane una pioggia primaverile di fondi per interventi mirati, dentro una “cornice” fissata dalla Regione stessa. Quindi astenersi dalle critiche della serie “con questi soldi si poteva fare una superstrada” o quello che viene chiamato “benatrismo” nel senso che ci sarebbe ben altro da fare. Proprio la viabilità e il settore agricolo sono fuori dalla possibilità di finanziamento per questo grande progetto di interventi assegnato alle Comunità Montane. Il Presidente Giampiero Calegari: “Lo logica è che la regione vuole finanziare opere e interventi che abbiano una ricaduta su tutto il territorio, in questo caso 42 Comuni, 38 della Valle Seriana e 4 della Val di Scalve. Certo poteva distribuire questi fondi a pioggia ai singoli comuni ma l’intenzione è invece quella di interventi con respiro di valle”.  Il progetto presentato in Regione è come si diceva nell’ambito dello SNAI che sta per Sviluppo Nazionale Aree Interne, dove per aree interne si intendono zone disagiate.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILE L'articolo Ecco come cambierà l’Angelo Maj, 14 milioni sul Piano ‘Aree Interne’. Fondi per tre piscine di valle, polo servizi ad Albino, polo culturale a Vilminore e Parco Biodiversità a Valcanale proviene da Araberara.

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MediaPubblichiamo alcuni testi scritti dai detenuti del carcere di Bergamo, la scrittrice, insegnante e formatrice Adriana Lorenzi, tiene un laboratorio di scrittura creativa intitolato ‘Spazio-diario aperto dalla prigione’ e i testi sono stati pubblicati sul giornale interno del carcere. Eccone alcuni che ci sono stati inviati. Altri verranno pubblicati sui prossimi numeri di Araberara.MUSLI MORINAAnimeConosco le anime sempliciChe si sono perseChiuse nel dolore,si parlano con vociche paiono cantiAnime perse in universicomposti da labirinticolmi di domande senza risposteSorgono con la nottee scompaiono, col sorgere del sole MATTIA ZAMBETTIHo visto il carcere che avevo due anni: i ricordi
più belli quando vedevo i miei genitori innamorati
Ho iniziato a entrare in carcere come visitatore di mio papà all’età di 2 anni. Oggi ne ho 33 e non ho ancora smesso di vedere il carcere.Ricordo perfettamente tutti gli istituti girati per quindici anni consecutivi, dai 2 ai 16 anni – Bergamo, Udine, Parma, Tolmezzo, San Vittore, Vercelli, Piacenza – come visitatore.Invece come detenuto sono stato a Koper (Capodistria) Slovenia, Mirna Dop sempre in Slovenia, Tolmezzo, Monza, Prato, Milano Opera, Bergamo e Bollate.Ricordo i viaggi che si facevano. Io e mio fratello stavamo a casa da scuola e ci sdraiavamo sui sedili posteriori dell’automobile con il cuscino. Partenza all’alba e noi dormivamo mentre mia mamma guidava oppure i miei zii. Direzione carcere.I due carceri che mi hanno colpito di più sono stati Parma e Tolmezzo. Di Parma ricordo il tunnel che attraversavamo a piedi per arrivare alla zona colloqui. Di Tolmezzo, carcere ai piedi delle montagne, ricordo alcuni agenti vestiti con indumenti militari mimetici diversi da altri.Non vedevo l’ora di entrare da mio papà che era sempre il primo ad arrivare alla sala colloqui che aveva un lungo bancone divisorio: da una parte i detenuti e dall’altra i visitatori. Io e mio fratello scavalcavamo il bancone per andare ad abbracciare nostro papà che, per questo, veniva spesso richiamato.Ricordo i dolci che ci portava e i baci che ci dava. Poi gli dicevo di farmi vedere i tatuaggi che aveva. Quando da piccolo entravo in carcere, le cose che mi colpivano erano: i metal detector dove passavano i pacchi (io ci volevo entrare); le chiavi; i cancelli; l’odore: quello dei vestiti. Un odore unico… in negativo. I detenuti quasi tutti in tuta e scarpe da ginnastica; l’attesa sempre e ovunqueI ricordi più belli sono quando vedevo i miei genitori innamorati.…..SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo Diario aperto dalla prigione: i testi dei detenuti proviene da Araberara.

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E’ stata inaugurata ieri, 19 aprile la nuova caserma dei Carabinieri di Clusone, in via Sant’Alessandro. Numerose le Autorità civili, militari e religiose presenti: particolarmente significativa la presenza di oltre 60 Sindaci dei Comuni insistenti sul territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Clusone, e di una nutrita rappresenta di piccoli studenti e di cittadini baradèlli, ad attestazione della vicinanza della popolazione all’Arma dei Carabinieri.La cerimonia è iniziata con la resa degli onori alla massima autorità militare:  il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo LUZI, che ha passato in rassegna la “compagnia di formazione” schierata in armi davanti alla nuova caserma dell’Arma. Lo schieramento è stato composto dalla Fanfara del 3°Reggimento Carabinieri “Lombardia” e da rappresentanze dell’Arma Territoriale.Successivamente sono  stati resi gli onori ai Caduti dell’Arma, ed a seguire, sulle note dell’inno di Mameli, nella nuova caserma è stata issata la Bandiera Italiana, donata dal Comune di Clusone alla Compagnia Carabinieri.Hanno poi preso la parola nell’ordine:  il Sindaco di Clusone, il Presidente della Comunità montana della Valle Seriana, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Sottosegretario Molteni.Al termine degli interventi il Vescovo Raffaello Martinelli ha benedetto la caserma, ed il Sottosegretario, accompagnato dai genitori del Mar. Ord. Filippo SAVI, Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri caduto nell’adempimento del dovere, e dal Comandante Generale dell’Arma, ha proceduto al simbolico taglio del nastro posto all’ingresso della caserma, che ha segnato anche la conclusione della cerimonia.Nelle fasi successive le Autorità e i gentili ospiti sono stati invitati a visitare i locali della nuova caserma, i cui lavori erano iniziati nel 2020, dopo l’avvio del progetto nel 2018 con l’individuazione della struttura, già in passato sede della Comunità montana della Valle Seriana e tuttora di sua proprietà. I lavori, nonostante le interruzioni dovute al periodo del COVID, sono finalmente terminati nel 2023 ed hanno richiesto circa 2,6 milioni di euro, finanziati per la metà dal contributo di Regione Lombardia, e per la parte restante dai fondi stanziati dalla Comunità montana Valle Seriana, nonché dalle Comunità montane di Scalve e dei Laghi Bergamaschi e dal Comune di Clusone e dai 10 comuni afferenti la Stazione Carabinieri di Clusone, che ha sede presso la Compagnia.La nuova caserma dispone di spazi operativi, uffici, alloggi ed aree logistiche che consentiranno di offrire un servizio sempre più efficiente a favore della popolazione.Durante la visita alla struttura il Comandante Generale ha tradizionalmente ispezionato gli uffici del Comando Compagnia, incontrando i militari che vi prestano servizio quotidianamente, ed intrattenendosi con i numerosi sindaci che hanno onorato con la loro presenza l’inaugurazione della nuova caserma.MediaMediaL'articolo Clusone, inaugurata la nuova caserma dei Carabinieri con il Generale Teo Luzi e oltre 60 sindaci proviene da Araberara.

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Mediadi Luca MarianiÈ mercoledì 10 aprile 2024. Il tardivo soffio del vento d’inverno rende ancor più fredda e tagliente la pioggia copiosa. All’ex albergo Aquiletta di Clusone sono da poco passate le 9 del mattino. Un via-vai frenetico di auto, abbracci e ombrelli, tipico dei giorni piovosi e festosi, riempie il parcheggio tra via Lega lombarda e viale dei Tigli.Le donne e le bambine in kaftan variopinti. Alcune hanno i capelli coperti da un velo in tinta con questa lunga ed elegante tunica. Anche gli uomini e i bambini hanno il corpo coperto dalla fasciante gellaba. I centrafricani con colori vivaci, i marocchini sul bianco. Sul capo c’è chi non ha nulla, chi porta il kufi, il cappello di varie forme, greche e colori e chi ha la testa avvolta nella kefiah.  Sono circa trecento. Tutti qui per festeggiare la Id al-fitr, la festa di fine digiuno. La prima festa di fine Ramadan nella nuova sede del centro culturale islamico a Clusone. «Questa mattina abbiamo aperto il centro culturale alle 7 e mezza. La preghiera è iniziata alle 8 e mezza ed è durata circa mezz’ora. Adesso ci scambiamo gli auguri qui, poi ognuno va a casa a festeggiare con la sua famiglia e con le persone che non sono riuscite a venire a pregare.» Spiega Alì che del centro culturale islamico è il responsabile. «Oggi, visto che siamo in tanti, abbiamo aperto anche questa stanza nel seminterrato.»Come da tradizione, le scarpe sono lasciate in ordine all’ingresso, dopo la portina metallica tinta in marrone. Il pavimento ricoperto da tappeti variegati ricorda che poco fa lì ci si è inginocchiati per pregare Allah, seguendo i versi del Corano, al ritmo della voce da litania dell’Imam. Sulla lunga tavolata appoggiata alla parete a destra dell’ingresso tanti e diversi vassoi sono ricoperti di dolci con varie forme e differenti sapori.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CLUSONE – L’Aquiletta e la prima festa di fine Ramadan: “Il centro aperto alle 7,30…”, la lunga tavolata, persone da tutta la zona e il parcheggio di Via… Lega Lombarda proviene da Araberara.

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MediaDiversi casi di gastroenterite acuta registrati tra i residenti e, soprattutto, tra i turisti della zona del Passo del Tonale hanno fatto scattare lo stop all’utilizzo dell’acqua. Il sindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli infatti si è confrontato con l’Azienda di Tutela della Salute e a procedere in via precauzionale alle analisi di alcuni campioni prelevati dall’acquedotto.Nel comunicato diffuso dal sindaco si legge che è “stato fin da subito ipotizzato che si trattasse di una forma virale a trasmissione aerea, in quanto diversi casi di gastroenterite simili sono stati rilevati anche nella parte trentina del Passo del Tonale e a Ponte di legno, servite, come è noto, da reti acquedottistiche diverse”.Il risultato di alcuni test hanno rilevato tracce di Norovirus nei campioni prelevati dall’acquedotto. Ats della Montagna ha quindi ritenuto che le acque erogate dalla rete idrica del Tonale devono ritenersi non idonee per gli usi potabili e quindi è scattato il divieto di utilizzarla per scopi alimentari. Divieto che resta in vigore, in attesa delle contro analisi.“Ciò non significa necessariamente che i casi di gastroenterite rilevati al Tonale siano dovuti all’utilizzo dell’acqua – conclude il sindaco -, in quanto è assodato che la maggior parte delle persone che hanno accusato i sintomi non hanno mai avuto alcun contatto con la rete dell’acquedotto nel quale il Norovirus è stato rilevato”.L'articolo Casi di gastroenterite acuta: al Passo del Tonale divieto di usare l’acqua del rubinetto proviene da Araberara.

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MediaLa lista si chiude, i candidati cominciano la caccia alle preferenze, il vicesindaco in caso di vittoria è già pronto, Sara Raponi ma anche la giunta, anche se prima bisogna passare dalle forche caudine delle preferenze, sulla carta dovrebbero essere, Sara Raponi, Nicola Macario e Roberto Zanella, il quarto nome, quota rosa, sarà il quarto assessore.  Prima però si va alla conta. E non sarà certo facile raccogliere preferenze in un bacino che è lo stesso per molti candidati. Intanto la sede è stata aperta, Gianluigi Conti ha cominciato la campagna elettorale, un occhio al passato e uno al futuro. Ecco comunque i nomi:Sara Raponi, Nicola Macario, Francesco Bianchi, Roberto Zanella, Antonio Cadei, Gianluca Soavi…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo LOVERE – L’Ago avrebbe già pronta la giunta, ecco i nomi e intanto… proviene da Araberara.

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MediaCi sono voluti anni ma orma il lago d’Iseo è un must anche per i grandi brand commerciali, e così anche loro si sono accorti che girare spot in questo incantevole luogo può produrre effetti benefici sul bilancio della propria attività.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo CASTRO – RIVA – La nuova Volkswagen Tiguan e lo spot tra Castro e Riva, in prima pagina su Quattroruote proviene da Araberara.

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MediaLucio Toninelli“Ad 1 km. poco più dal Ponte di Cene, a cavaliere della strada maestra, colla frazione Rova (che è la prima ad incontrarsi per chi, come noi, viene da Bergamo) Mancrina e Valgrù, trovasi l’importante paese di Gazzaniga. Ha una superficie di 1283 Ettari. Ufficio postale proprio, stazione ferroviaria e Carabinieri. Ha una popolazione di ab. 2181. Il suo territorio abbonda di grano turco, frumento, pascoli e legna; celebre è il marmo nero di Gazzaniga che serve anco ad uso di pietra di paragone”.  (G. ZIDIMECO, La Valle Seriana GUIDA descrittiva, storica, artistica e pratica –  Vallardi, 1900)La prima visita a Gazzaniga – tre settimane fa – è finita con le ruote posteriori della mia auto in una scarpata erbosa, davanti alla chiesetta di S. Rocco di Gazzaniga. Amen.Seduta stante, ho fatto una ricerca con Google sulle doti taumaturgiche del santo di Montpellier. Ho trovato: patrono degli appestati, dei contagiati, emarginati, ammalati, viandanti e pellegrini, selciatori, invalidi, prigionieri, chirurghi, operatori sanitari, farmacisti, assicuratori, necrofori, volontari, …cani, e protettore delle ginocchia e delle articolazioni. Dei coxxxxni, invece, nessuna menzione. L’unica categoria che poteva avvicinarsi al caso mio, era quella dei “viandanti e pellegrini”, sia pure con qualche forzatura. Ma non bisogna scoraggiarsi: niente è per caso, questo è il mio motto. E poi un santo è un santo a tutto tondo. Allora l’ho pregato, implorato: niente. Ho supplicato il motore della Toyota: rombava, le ruote fumavano vangando sempre di più il povero prato. Nulla.Constatata infine l’impossibilità di uscirne da solo, non mi è rimasto che cercare aiuto negli umani. A meno di cento metri di distanza c’era la salvezza: una grossa azienda agricola, zootecnica, casearia. Giganteschi trattori in movimento, di quelli che potrebbero aver creato terrore sulle strade contro le politiche agricole della EU. “Azienda Agricola Guerini Ermanno e Nicola”, diceva il cartello. E se non bastasse, un altro diceva: “Trattoria San Rocco”. Grazie, San Rocco: miracolo doppio. Trattori e Trattorie siano benedetti dal Signore in eterno.Ho fatto appello alla mia natura agricola.“Buongiorno”, dico a una cortese signora che esce dalla porta del locale. “Lo so che non è più ora di pranzo, ma io sono impantanato nel prato di San Rocco”. Empatia all’istante. Sorride materna, anche se potrebbe essere mia figlia.“Aspetti, ora chiamo Nicola”. Il quale corre solerte – e un po’ divertito – a prendere un trattore medio. Viene sul luogo della mia debacle e in pochi minuti, mi toglie dai guai. Non so se debba ringraziare san Rocco, San Nicola o San Lucio patrono dei casari!Comunque non ho fatto fatica davvero a tornare alla fattoria a comprare un po’ di ottimo formaggio, stagionato come piace a me. E anche dello stracchino che si scioglie in bocca.  E dello yogurt home made. Si fotta il colesterolo! E ci tornerò a mangiare, promesso. Che diamine! Questa è la solidarietà umana!  Bravi. Grazie, famiglia Guerini. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo GAZZANIGA – Gageniga, in dialetto locale. Appunti di viaggio e amenità, da San Rocco al Bar du Centre, il paese che in 60 anni triplicò i suoi abitanti proviene da Araberara.

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Edizione da record per la Sarnico Lovere Run organizzata di Moving Factory SSD e giunta alla sua 12^ edizione. Ad accogliere gli oltre 4000 atleti c’era un cielo azzurro, aria frizzante e un panorama mozzafiato lungo la riviera bergamasca del Lago d’Iseo. Prima partenza alle 9.10 per i 1500 impegnati nella Riva di Solto – Lovere, la manifestazione non competitiva di 6 km dedicata alle famiglie, mentre alle 9.30 lo start da Sarnico dei 3500 competitivi, a caccia di emozioni e primati.Sarnico Lovere da record nella gara maschile che ha incoronato il keniano Bernard Musau Wambua (Parco Alpi Apuane) che ha corso in solitaria e ha tagliato il traguardo in 1h14’40” abbassando di 40” il primato di gara appartenente, dal 2019, al keniano Paul Tiongik (G.P. Parco Alpi Apuane) con 1h15’20”. Piazza d’onore per il connazionale Simon Mwangi Waithira (Run2Gether) che ha concluso in 1h19’52” tallonato da Loussaine Oukhrid (Asd At Running), terzo al traguardo e primo degli italiani in 1h20’05”.MediaNella gara femminile ha trionfato Sara Bottarelli (Freezone) che non ha deluso le aspettative vincendo in 1h27’28”. MediaSeconda Chiara Milanesi (Runners Bergamo), più volte sul podio di questa manifestazione, in 1h38’49”, che la spunta su Francesca Rimonda (Asd Valle Varaita), terza in 1h40’38”. Assegnato a Francesca Zenti e Antonio Contessi il Trofeo Luisa Lusignoli per i primi loveresi al traguardo.L'articolo Sarnico Lovere Run: nuovo record con Bernard Musau Wambua. Nella gara femminile trionfa Sara Bottarelli proviene da Araberara.

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MediaAlla fine Walter Semperboni è stato di parola e la lista c’è, nonostante le voci di questi giorni che lo davano in difficoltà Walter ha chiuso, il gruppo è pronto e i numeri sono sufficienti per tentare la scalata a primo cittadino. Si parla di due uscite dalla tua lista, quella di Eli Pedretti e di un’altra persona, vicina ad Eli, cosa è successo? “Diciamo come non ci siano state defezioni nella Nostra Lista denominata “Valbondione sul Serio” – spiega Walter –  visto che formalmente non si siano mai formalizzate entrate. Al Signor Eli Pedretti avevo chiesto più di due anni or sono una sua disponibilità, risposta che dopo un anno  poteva divenire positiva, dopo vari passaggi. Evito di fare polemiche, anche perché con il Gruppo, stiamo lavorando alacremente al programma e non abbiamo tempo da buttare. Ragion per cui ho rispettato e non poteva essere altrimenti, la motivazione addotta dal Signor Eli Pedretti, riconducibile a problemi di salute. Con Lui sarebbe entrato un suo conoscente, che per ovvie ragioni avendo rinunciato il Signor Pedretti(essendo legato a Lui e non al Gruppo),non abbiamo ritenuto doveroso ricontattare.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo VALBONDIONE – Walter Semperboni: “Eli Pedretti se ne è andato ma io ho chiuso la lista, siamo pronti, nessuno scossone, amo il mio paese, vogliamo rilanciare servizi e turismo” proviene da Araberara.

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MediaTutti a cercare di riempire le ultime caselle, e non è poi così facile, per qualcuno quasi impossibile ma si prova. Così mentre L’Ago da una parte e Lovere Domani dall’altra sono alle fasi di rifinitura, non senza difficoltà da entrambe le parti (e ora scatterà il mugugno a rivendicare che nessuno è in difficoltà come se fosse una colpa nell’ammettere che trovare oggi 12 persone capaci che hanno voglia di mettersi in gioco sia roba facile…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILEL'articolo LOVERE – L’Ago, Lovere Domani e Lovere per Tutti: la corsa a chiudere le liste, i partiti e la caccia ai voti proviene da Araberara.

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È stata inaugurata domenica 21 aprile a Monte Isola in località Siviano l’installazione
artistica luminosa “Il viaggio di un incontro” di Ludovica Sitajolo, frutto della residenza artistica prevista all’interno del progetto Light is Life, grazie alla collaborazione tra Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Comune di Monte Isola e A2A.
Ludovica si è aggiudicata il bando per la residenza d’artista, svolta per metà a Cittadellarte a Biella e per metà a Monte Isola, con la finalità di realizzare un’opera da donare all’amministrazione isolana, utilizzando i materiali di risulta e di riuso – reti da pesca e luci a led – del “Terzo Paradiso dell’energia” di Angelo Bonello, l’opera nata da un’idea del Maestro
Michelangelo Pistoletto ed esposta a Monte Isola lo scorso luglio durante lo spin off estivo di Light is Life – Festa delle Luci A2A.
Durante la permanenza a Cittadellarte (Biella), è stata guidata in un processo basato sull’indagine di aspetti specifici legati a una trasformazione responsabile della società, attraverso dibattiti e incontri con curatori, artisti e operatori della società civile, visite in studio da parte di esperti e visite a luoghi rilevanti per i temi legati alla sua ricerca.
Durante la permanenza a Monte Isola, ha avuto modo di misurarsi con i materiali che l’hanno portata alla realizzazione di un’opera rappresentante l’idea di cambiamento e innovazione sociale, focalizzando l’attenzione sui temi cardine del nostro presente e futuro, come la povertà energetica, il processo di transizione verso le energie rinnovabili e l’economia circolare.
L’opera, che sarà esposta per tutto l’anno, deve dunque diventare narrazione dei valori del progetto del Terzo Paradiso, con la convinzione che l’arte possa e debba partecipare alla generazione del cambiamento sociale, diffondendo consapevolezza e attivando cooperazione territoriale.<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/04/Installazione-a-Montisola-inaugurazione-scaled.jpg">Media</a>“La Festa delle Luci A2A – Renato Mazzoncini – AD di A2A -, con il suo doppio appuntamento lo scorso febbraio a Brescia e Bergamo e lo scorso luglio qui a Monte Isola, ha superato le nostre aspettative e conquistato pubblico e critica. Ritornare oggi a parlare di arte ed energia in questo luogo, vuol dire avere nuovamente l’opportunità di veicolare messaggi sulla sostenibilità e sull’uso efficiente delle risorse. Ludovica, insieme ad A2A, Fondazione Pistoletto e l’amministrazione comunale di Monte Isola, ha saputo dare nuova voce ai materiali di scarto di un’opera iconica, Il Terzo Paradiso dell’Energia, nato da un’idea del Maestro Michelangelo
Pistoletto e dalle sapienti mani di Angelo Bonello, per ricordare a tutti che le risorse non sono infinite e che dobbiamo utilizzarle in maniera consapevole, facendo rete e pensando anche a chi non può accedervi. E’ un modo diverso per sottolineare quanto messo in campo in questi anni da Fondazione Banco dell’energia, nella lotta contro la povertà energetica”.<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/04/Installazione-a-Montisola-accensione2-scaled-e1713768223929.jpg">Media</a>Installazione luminosa a Montisola di Ludovica Sitajolo: Il viaggio di un incontro.
Brescia 20 aprile 2023 Fotografie: Christian Penocchio“Con questa performance artistica di Ludovica Sitajolo volge al termine il percorso iniziato nel 2023 con il progetto Light is life – spiega il sindaco Fiorello Turla -, l’evento che ha caratterizzato Monte Isola a conclusione della bella esperienza del Festival delle Luci A2A nell’ambito delle iniziative dell’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura 2023. Grazie alla collaborazione tra Cittadellarte, la Fondazione Pistoletto, il Comune di Monte Isola e A2A si è potuto completare questo splendido percorso culturale ed artistico che ha coinvolto il nostro territorio all’insegna dell’isola degli artisti e del gusto. Dopo la performance dell’eclettico artista Christo con The Floating Piers del giugno 2016, con il Terzo Paradiso dell’Energia di Angelo Bonello…
MediaParteciperà anche il dipartimento Arpa Lombardia di Bergamo all’incontro pubblico convocato dal Comune di Bossico per domani 23 aprile alle ore 20, nella Sala Consigliare, per fornire ai cittadini informazioni puntuali sulla tematica dei campi elettromagnetici. Obiettivo della serata è quello di rispondere ai dubbi sollevati dalla cittadinanza in seguito alla recente diffusione di una notizia circa la possibilità di ospitare una Stazione Radio Base, con l’implementazione della tecnologia 5G nel territorio comunale, e di evitare il proliferare di informazioni non corrette dal punto di vista tecnico-scientifico. Quella dei campi elettromagnetici è infatti una materia che merita di essere trattata con attenzione, anche alla luce dell’ingresso sul mercato di nuove tecnologie – come il 5G – che, oltre a rappresentare l’evoluzione tecnologica della telefonia mobile e della trasmissione dati fra utenti, consentono anche lo sviluppo di servizi innovativi di comunicazione utente-macchina e macchina-macchina (internet delle cose), quali telemedicina, domotica, processi industriali, turismo, auto a guida autonoma ecc. Se da un lato il progresso tecnologico è necessario per soddisfare l’utilizzo crescente dei moderni mezzi di telecomunicazione, quali gli smartphone, dall’altro è altrettanto opportuno fare chiarezza sugli aspetti legati all’inquinamento elettromagnetico e al benessere dei cittadini. Per questo motivo il Dipartimento Arpa di Bergamo ha accolto con favore la proposta del Comune di Bossico e parteciperà all’incontro per fornire informazioni in merito ai campi elettromagnetici e alle competenze istituzionali dell’Agenzia in questo campo, con particolare riguardo al tema delle Stazioni Radio Base e all’evoluzione dei sistemi trasmissivi.L'articolo Bossico, anche Arpa Lombardia all’incontro pubblico convocato dal Comune per informazioni sui campi elettromagnetici proviene da Araberara.

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MediaIl caso era scoppiato quando i due medici che operano in paese avevano deciso di tenere aperto un solo ambulatorio a Cambianica. Giustamente chi abitava non diciamo solo nel capoluogo, ma ancora di più a Gallinarga e dintorni si trovavano a disagio dovendo salire fino a Cambianica. L’ambulatorio di Cambianica è di proprietà comunale e l’affitto è di 3.600 euro annui, riscaldamento e luce a carico del Comune.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 APRILE L'articolo TAVERNOLA – Ok di Ats per ambulatorio al centro anziani. L’offerta del Comune ai due medici proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/04/Elena-Strina.jpg">Media</a>«Non senza fatiga si giunge al fine». Così scriveva Girolamo Frescobaldi, mettendo in guardia l’esecutore sui problemi tecnici che avrebbe dovuto affrontare per la realizzazione di un suo celebre brano, la <em>Toccata Nona</em>. Facendo proprio il monito del grande ferrarese, ecco che anche la nuova rassegna <strong>“Tra cielo e terra”</strong>, nata grazie alla disponibilità della Parrocchia di <strong>Urgnano</strong> con il proposito di valorizzare il grande <strong>organo Serassi</strong> del 1798 e affidata alla direzione artistica di <strong>Alessandro Bottelli</strong>, giunge, con il concerto di <strong>venerdì 26 aprile (ore 20.45)</strong>, alla sua naturale conclusione. Alla guida di questa poderosa macchina sonora, «uno dei più grandi strumenti settecenteschi usciti dalla bottega dei celebri organari bergamaschi, certamente l’unico, per quanto ne sappiamo, con il Principale 32’ reale alla tastiera» (F. Lorenzani), ci sarà <strong>Elena Strina</strong>. Nata  a Monza nel 1991, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 7 anni. Nel 2012 completa con lode la scuola di musica di secondo grado a Nowy Targ (PL). Prosegue gli studi organistici a Cracovia nella Facoltà di Musica da Chiesa presso l’Istituto Interaccademico di Musica Sacra. Ha frequentato numerose masterclass di interpretazione organistica: nel 2011 con Andrzej Bialko all’Accademia Musicale di Cracovia; nel 2014 con Lorenzo Ghielmi sulla musica organistica pre-barocca e barocca sull’organo storico di Krzeszow (PL); nel 2014 con Andrew Reid durante il Festival “Giornate della Musica Sacra” a Cracovia; nel 2017 con Simone Vebber a Merano e a settembre 2021 a Bergamo; ha partecipato inoltre alla masterclass tenuta da Ben van Oosten sulla letteratura organistica sinfonica francese e ad altre incentrate sulla musica organistica inglese con Richard Overill. Ha tenuto concerti in Polonia, Inghilterra e in Italia. Nel 2014 ha suonato in un recital di beneficenza per il restauro dell’organo e dell’abbazia nell’antico convento delle suore Benedettine in Staniatki (PL). Nel 2016 ha partecipato come solista ad un concerto inserito nel Prologo del Festival Internazionale Organistico di Cracovia. A luglio 2020 ha completato il Biennio di Organo con il maestro Simone Vebber al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.Il programma della serata è incentrato su sette autori provenienti da varie nazioni europee (da qui il titolo del concerto: <strong>“Nell’arcobaleno dei suoni”</strong>). Si comincia con il <em>“Chromatic” Voluntary n.</em> <em>XVIII</em> dell’inglese <strong>John Blow</strong> (1649-1708), organista e maestro di cappella a Westminster, nominato nel 1698 primo maestro della Cappella Reale. Secondo un uso consolidato nei paesi anglofoni, la musica suonata prima o dopo una funzione viene chiamata indifferentemente <em>voluntary</em>, a prescindere dal vero titolo assegnato al brano dal compositore. Il <em>Concerto del sig. Tomaso Albinoni</em> di <strong>Johann Gottfried Walther </strong>(1684-1748) è una trascrizione organistica di un brano originariamente concepito per orchestra. Lontano parente di Johann Sebastian Bach, Walther era organista a Weimar, dove esercitò il suo incarico per un lungo periodo. Il suo fondamentale <em>Musicalisches Lexicon </em>(1732) è il padre di tutti i dizionari di musica. Come Bach, trascrisse per clavicembalo o organo numerosi altri concerti di compositori italiani dell’epoca (fra cui quelli di Antonio Vivaldi, Arcangelo Corelli, Giuseppe Torelli). Terzo autore in scaletta, <strong>Girolamo Frescobaldi</strong> (1583-1643). Ritenuto uno dei maggiori compositori per clavicembalo e organo del XVII secolo, nacque a Ferrara ma ben presto si trasferì a Roma, lavorando come organista e ricevendo apprezzamenti per la sua attività di compositore. Tra le opere più importanti vanno ricordati i due libri di Toccate (per clavicembalo o organo), le Canzoni e i <em>Fiori musicali</em>, brani destinati…
MediaCome la Via Lattea
sulle volte che si dilatano
dei cieli in movimento
e come la realtà dopo una febbre acuta
così brilla e risplende,
nella mia anima avida del mondo,
la liberazione dell’uomo…(Attila József) È una bandiera di libertà
la mia camicia
sul filo della biancheria,
leggera e libera
dai legami del corpo.(Abbas Kiarostami)L'articolo Buon 25 aprile proviene da Araberara.

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MediaQuesta mattina, nel giorno della Liberazione, è apparsa una nuova opera della street artist Laika dal titolo “2024: Nonna è ancora arrabbiata“, affissa ancora una volta nello storico quartiere di resistenza antifascista di Roma San Lorenzo, in via dei Sabelli. Il murale riprende l’opera dello scorso anno in cui una nonna partigiana rincorreva con un mattarello il Presidente del Senato Ignazio La Russa. Nel secondo atto di oggi, invece, a fuggire dal mattarello c’è il Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Questo governo tenta in continuazione di riscrivere la storia. La nostra Repubblica è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo. Ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita, di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento, di chi ha sofferto. Il termine antifascismo non è divisivo, è il fondamento della nostra democrazia. Ha provocato tanti morti? Forse qualcuno si è confuso col regime fascista, un regime che si è alleato con Adolf Hitler“, ha dichiarato l’artista. “La storia non si riscrive, la memoria va preservata, protetta, difesa dalla censura. È compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più“, ha concluso Laika. L'articolo Quel murales apparso questa mattina a Roma “Nonna è ancora arrabbiata” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/04/Paolo-Nespoli7317-scaled.jpeg">Media</a>La Valle Seriana si scopre sempre più affine al mondo dello Spazio e vede crescere l’interesse del suo dinamico mondo produttivo alle attività di ricerca e sviluppo. La nascita di questa vocazione, il cui embrione si va consolidando, ha portato alla creazione di “Seriana Space Valley”, un’identità che racchiude un fondativo nucleo imprenditoriale, l’importante partnership con ValSeriana Industry, settore strategico di Promoserio e Mars Planet Technologies con sede a Curno, guidata da Antonio Dal Mastro.Una realtà, quella della “Seriana Space Valley”, non disgiunta dalla promozione della cultura spaziale, che vede la Val Gandino ospitare per il secondo anno consecutivo la rassegna “Orizzonti Infiniti”, un ciclo di quattro appuntamenti che nel mese di maggio si connoterà attorno al tema “Fuori dalla Orbite” come un vero e proprio Festival Scientifico. L’obiettivo è avvicinare aziende, imprenditori e giovani al settore spaziale, con il concorso dei protagonisti delle missioni in orbita terrestre e quelle interplanetarie.  “<em>Questa seconda edizione</em> – sottolinea Antonio Dal Mastro – <em>è un altro momento importante dello sviluppo Seriana Space Valley, che già vede attivati alcuni progetti a tema spaziale che coinvolgono aziende del nostro territorio</em>”.Grazie al prezioso coordinamento del responsabile scientifico Daniel Bonazzi, la rassegna si apre la sera di venerdì 3 maggio alle 21, al cineteatro Loverini di Gandino, con l’astronauta Paolo Nespoli. Intervistato dal giornalista Eugenio Sorrentino, Nespoli ricorderà le sue tre missioni in orbita. È stato presente in due spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, accumulando 313 giorni, 2 ore e 36 minuti trascorsi al di fuori della Terra. Nespoli racconterà la vita e le attività di un astronauta, riservando un intervento, la mattina seguente, anche agli studenti dell’ISISS Valle Seriana di Gazzaniga.“<em>Il secondo appuntamento</em> – sottolinea Bonazzi – <em>è in programma venerdì 10 maggio alle 21 con una serata dedicata alle aziende, che si svolgerà nell’Auditorium delle Suore Orsoline di Gandino. Parteciperanno Walter Cugno (vicepresidente del Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space e direttore del programma Exomars), Claudia Facchinetti (Agenzia Spaziale Italiana), Laura Agazzi (German Aerospace Center) e l’azienda OPTEC che collabora con ASI ed ESA</em>”. Da sottolineare in questo caso il fattivo supporto di ValSeriana Industry Promoserio, referente Andrea Spotti, e della Comunità Montana Valle Seriana, guidata da Giampiero Calegari. “<em>Lo Spazio</em> – sottolinea quest’ultimo – <em>rappresenta un’opportunità concreta per le nostre aziende e faremo la nostra parte per favorire questo processo. L’innovazione e questi “orizzonti infiniti” possono radicare ulteriormente le imprese in ValSeriana, favorendo di conseguenza la crescita economica e sociale del territorio</em>”.Giovedì 16 maggio alle 21 la rassegna “Orizzonti infiniti” si sposta al teatro dell’oratorio di Casnigo per una serata di contaminazioni artistiche imperniata sullo spettacolo “Across the Universe” con Simone Iovenitti, già applaudito protagonista a Gandino nel 2023. La conclusione è riservata alla scoperta del cosmo, per una serata (cineteatro Loverini Gandino ore 20) con gli occhi rivolti al cielo in compagnia dell’astrofotografo Luca Fornaciari e di Valentina Zilibotti, che daranno vita a un laboratorio spaziale per bambini, una conferenza e un ciclo di osservazione di stelle e corpi celesti.“<em>Parlare di spazio</em> – dichiara Filippo Servalli, sindaco di Gandino – <em>significa trattare un settore profondamente intrecciato alle nostre vite. Ci rivolgiamo per questo a un pubblico vario, coinvolgendo da un lato le aziende, per mostrare quanto il loro know-how tecnologico possa essere compatibile al settore spaziale, dall’altro anche, e soprattutto, i ragazzi, le famiglie e a tutti i curiosi assetati di scienza.…
MediaORA È UFFICIALE: ROBERTO VANNACCI SARÀ CANDIDATO CON LA LEGA L’ANNUNCIO DEL SEGRETARIO DEL CARROCCIO: “SARÀ NELLE LISTE DI TUTTI I COLLEGI”. COSÌ IL CARROCCIO RISCHIA DI ESPLODERE: VISTI I SONDAGGI, I POSTI A BRUXELLES PER I LEGHISTI SARANNO POCHI. E DARE SPAZIO ALL’AUTORE DEL “MONDO AL CONTRARIO” FARÀ INCAZZARE GLI ESPONENTI STORICI (GIÀ IN MOLTI HANNO PRESO LE DISTANZE)(ANSA) – “Sono contento che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo”. Lo ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini a Milano.(ANSA) –  “Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere anche il generale Vannacci, in nome della libertà e del patriottismo”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, ufficializzando la candidatura di Roberto Vannacci durante la presentazione del suo libro ‘Controvento’ all’Istituto dei Ciechi di Milano.(ANSA) –  “Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega”. Così all’ANSA Il generale Roberto Vannacci, dopo l’annuncio della sua candidatura da parte del leader della Lega.  L'articolo Roberto Vannacci sarà candidato con la Lega. malumore fra molti leghisti, i posti sono pochi e Vannacci è nelle…maniche di Salvini proviene da Araberara.

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