Media110 e lode in Filosofia all’Università di Torino. Nella foto Vanessa è con la mamma Claudia Pezzotti. Un percorso di cinque anni concluso con il massimo dei voti. Senza mai mollare. Credendoci e guardando avanti. Perché come diceva Richard Bach “Alla fine, quelli che vincono sono coloro che pensano di poterlo fare”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo SOVERE – La laurea con lode di Vanessa Franini proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/36ydtJN
via Araberara https://ift.tt/36ydtJN
MediaNei prossimi mesi il panorama del commercio soverese subirà un piccolo ma importante stravolgimento con due trasferimenti e una chiusura.Partiamo dalla chiusura, che coinvolgerà a metà anno uno dei negozi storici di Sovere, l’Alimentari Baroni, che fino a una quarantina di anni fa si trovava a due passi dalla chiesa parrocchiale, nel cuore del centro storico di San Martino, per poi traslocare all’inizio degli anni Ottanta in Via Roma, a poca distanza dall’attuale caserma dei Carabinieri. Una chiusura non dovuta a ‘mancanza di lavoro’ ma al pensionamento di uno dei due titolari e al ‘desiderio di cambiare’ dell’altro. La notizia della chiusura ha rattristato i numerosi clienti del negozio, che è uno degli ultimi alimentari del paese.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo SOVERE – Il centro soverese si svuota, i negozi traslocano in periferia proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/aKD6FqO
via Araberara https://ift.tt/aKD6FqO
MediaUna brezza leggera,un battito d’ali di farfalla,un pezzo di cielo dipinto di blu.Ti cercheremo altrove,ti troveremo ovunque,sarai l’essenza di ogni mattino.Non te ne sei andata,finalmente liberama quel posto a tavolasarà sempre tuo.Il tuo sorriso,il tuo sguardo,la tua treccia neraad incorniciare il visosaranno respiro per il cuore.Per sempre.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILE L'articolo SOVERE – Il ricordo di Rosa Mary proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/VH4cuBr
via Araberara https://ift.tt/VH4cuBr
MediaManca davvero poco. Qualche settimana e poi ci siamo. Il nuovo parco-parcheggio nella zona di Via Madonna della Torre, verrà inaugurato a breve. In questi giorni semina dell’orto botanico, poi asfaltature e si chiude. Il parco si chiamerà Giardino degli Orti Padre Osvaldo Coronini, perché lì c’era l’abitazione di Padre Osvaldo. Oltre all’orto botanico e la vista panoramica grazie a una terrazza ci saranno anche 4 parcheggi più uno per disabili, in una zona che di parcheggi non ne aveva.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo SOVERE – Quasi terminati i lavori per il ‘Giardino degli Orti Padre Osvaldo Coronini’ proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/vNKU5Xn
via Araberara https://ift.tt/vNKU5Xn
MediaLa seconda asta non è andata deserta. I lavori si fanno. Tutto pronto per il restyling del ponte, via il cantiere il 15 giugno, lavori assegnati alla Edilscavil di Pedrengo, specializzata in lavori di questo tipo. Sarà necessario installare il semaforo, saranno 4 gli interventi previsti sul ponte e per quello che riguarda il muro sarà appunto necessario avere l’impianto semaforico e per l’installazione si aspetterà quindi la fine scuola, a inizio giugno. Per i lavori dell’ex biblioteca invece c’è una data, si comincia il 15 maggio. “E ora spazio anche alla scelta degli arredi – commenta soddisfatta la sindaca Federica Cadei – poi ci siamo”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo SOVERE – Lavori al ponte cantierati entro il 15 giugno. Nuova biblioteca al via il 15 maggio proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/ryouFYW
via Araberara https://ift.tt/ryouFYW
MediaC’è molto Albino nelle ultime nomine fatte dal Vescovo di Bergamo. Innanzitutto è stato designato il nuovo parroco di Fiobbio e Vall’Alta, in Valle del Lujo. Si tratta di don Gianluca Colpani, 44 anni, attualmente parroco di Premolo. Originario della Parrocchia di Brignano Gera d’Adda, è diventato prete 20 anni fa, il 31 maggio 2003. Prima di andare a Premolo era stato curato di Nese e Monte di Nese.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ALBINO – PARROCCHIE – Don Gianluca Colpani nuovo parroco di Fiobbio e Vall’Alta proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/013zLOG
via Araberara https://ift.tt/013zLOG
MediaStavolta la notizia che è arrivata dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Albino, Daniela Zanga, è quella che i genitori di Bondo Petello speravano di sentire. Dopo mesi di incertezza e di timore, si è saputo che la scuola Elementare della frazione albinese tornerà ad avere nell’anno scolastico 2023/2024 la classe prima, dopo che l’aveva persa nel 2022 per mancanza di alunni iscritti. Trovandoci nel periodo pasquale si può tranquillamente parlare di ‘resurrezione’ della classe prima.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ALBINO – BONDO PETELLO – ‘Risorge’ la prima classe alla scuola di Bondo. I genitori esultano proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/KvURu4N
via Araberara https://ift.tt/KvURu4N
MediaDall’uovo di Pasqua dell’Amministrazione comunale di Albino è spuntato un cantiere atteso da tempo, cioè la sistemazione della piazza di Desenzano in cui sorge il Santuario della Madonna della Gamba, la patrona del Comune. Come sottolineato al nostro giornale dal sindaco Fabio Terzi, infatti, i lavori partono nel primo giorno lavorativo dopo le feste pasquali.“Subito dopo Pasquetta iniziano i lavori alla piazza del Santuario, che sono stati affidati alla ditta ‘Porfidi dell’Isola’. Lunedì 3 aprile è stato fatto un sopralluogo. Avremmo potuto cominciare una settimana prima – spiega il primo cittadino – ma non ci sembrava il caso di aprire un cantiere di fronte al Santuario proprio nella Settimana Santa. Con questo intervento andiamo a cambiare volto alla piazza, che da anni necessitava di una riqualificazione. Innanzitutto c’è da dire che noi siamo già riusciti a sistemare i sottoservizi (gas e acqua).SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ALBINO – Lavori alla piazza di Desenzano, si parte subito dopo Pasqua proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/AMEZpWl
via Araberara https://ift.tt/AMEZpWl
MediaCi sono parchi veri e parchi immaginari. Partiamo dai reali, come quello della Valle del Lujo, che è stato ufficialmente aperto l’ultimo giorno di marzo. “Anche se il manto erboso non è al massimo a causa della siccità – spiega il sindaco di Albino Fabio Terzi – abbiamo voluto aprire il parco, anche per consentire alle persone, in particolare ai bambini, di godersi le belle giornate del mese di aprile. L’inaugurazione ufficiale, con varie iniziative per i bambini, sarà però fatta a maggio. Però, sai cosa ti dico? Quando si fa qualcosa non si è mai contenti… già fioccano le prime critiche. Uno si è lamentato perché lo scivolo ‘ha la gobba’, uno si è lamentato per un’altra cosa. Si dice che chi non fa niente non sbaglia mai, ma secondo me l’importante è fare, perché alla fine qualcosa resta!”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ALBINO – Aperto il parco della Valle del Lujo. E anche Terzi si mette a fare il ‘pesce d’aprile’ proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/g0Iyipd
via Araberara https://ift.tt/g0Iyipd
Media«Credo che le amministrazioni non possano sottrarsi dal dare una soluzione a una problematica globale come quella delle migrazioni». Simonetta Flaccadori, leader del gruppo di opposizione extra consigliare “Alzano Viva” ha un’opinione chiara a proposito delle parole del sindaco Camillo Bertocchi riguardanti il tema dell’arrivo di venticinque richiedenti asilo nella frazione di Nese, nell’ex Albergo Stella. Il primo cittadino alzanese si è detto contrario perché la frazione è lontana dai servizi e dal centro della città, perché lì la popolazione è composta da solo 400 unità e perché a Nese ci sono problemi di carenza d’acqua che obbliga ad un consumo idrico limitato.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ALZANO – Migranti in arrivo a Nese: al no del sindaco le opposizioni si ribellano. Flaccadori: “Bertocchi assente sul tema integrazione”. Zanchi: “Prende in giro i cittadini” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/DIaBOMp
via Araberara https://ift.tt/DIaBOMp
Media«Non sono un grande oratore. Ho sempre preferito suonare che parlare». Marco Dondoni ha quasi 61 anni e da circa mezzo secolo suona nella Banda di Ranica che quest’anno festeggia il centoventesimo compleanno. «Ho iniziato a 12 anni. Ero in seconda media ed è arrivata in classe la circolare con cui si diceva che la banda offriva a chiunque volesse la possibilità di provare uno strumento. In un gruppetto di sette amici abbiamo deciso di provare. Abbiamo iniziato per ridere, quasi per gioco. Poi invece sono stato folgorato dal mondo della musica. Da quel momento non ho più smesso. La musica è la compagna della mia vita. All’inizio ero timoroso perché c’erano tutti gli anziani ed io ero un ragazzino. Adesso sono io quello anziano.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo RANICA – Marco e i 120 anni della Banda: “Io ho iniziato a 12 anni. Quel giorno in cui Zanchi mi disse ‘se suonassi il clarinetto come te lo appenderei al chiodo’” e ora… proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/lPX2VgS
via Araberara https://ift.tt/lPX2VgS
Media“Buongiorno, quando ci aprite il campo? Il campo è chiuso da due anni!!”, si legge su un cartello appeso alla rete che delimita il campo di calcio di Seranica. Con tanto di viso triste che disegna l’umore di bambini e ragazzi che sognano di poterci giocare di nuovo.Un appello rivolto all’amministrazione comunale, un messaggio che è presto diventato virale. Non è passato inosservato il cartello dei lavori di riqualificazione, ma il sindaco Francesco Micheli non ha fatto attendere la sua risposta: “I campi sono chiusi da prima della pandemia, ossia ben prima dell’elezione della mia amministrazione, perché versavano, e versano tutt’ora, in un pessimo stato di manutenzione. È oltre 20 anni che Seranica attende la riqualificazione dell’area di via Candia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo VILLONGO – “Quando ci aprite il campo?”, l’appello dei bambini di Seranica. Il sindaco: “Verrà sistemato con un contributo regionale” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/ilvLZx9
via Araberara https://ift.tt/ilvLZx9
MediaSabato 25 marzo la Commissione Europea ha annunciato l’accordo con il Governo tedesco che consentirà la registrazione di nuovi veicoli che usano carburanti sintetici dopo il 2035. Una decisione da molti considerata irragionevole e ingiusta, che avvantaggia i pochissimi produttori di e-fuels e fa un regalo inaspettato alla lobby dei produttori di componenti per auto tedeschi che ne fa uso, penalizzando ingiustamente l’Italia, che ha invece intrapreso la strada più sostenibile dei bio-carburanti.Il danno dello stop ai motori a gas e benzina dal 2035 lo aveva denunciato pubblicamente in più occasioni l’Europarlamentare bresciano Danilo Oscar Lancini del gruppo ID (Identità e Democrazia) indicando nella collaborazione tra le forze politiche e nella ricerca di nuove sinergie in Consiglio l’unica strada percorribile per invertire la rotta presa da Bruxelles, che penalizza consumatori, imprese e lavoratori dell’automotive e ci consegna alla dipendenza dalla Cina.Ora si aggiunge la beffa.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo IL CASO – Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035: un’euromattanza per l’Italia. L’Eurodeputato Lancini: “Passiamo dalla dipendenza dal gas russo alla sudditanza verso la Cina” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/bYyTUQg
via Araberara https://ift.tt/bYyTUQg
MediaÈ da ormai sette anni che don Camillo Brescianini non vive più sulle sponde del Serio, nella casa parrocchiale di Cene, all’ombra della chiesa di San Zenone, ma il suo ricordo è più vivo che mai. Del resto, la sua permanenza in terra cenese è stata molto lunga, ben diciannove anni (mentre, di solito, i parroci fanno trasloco dopo un decennio).Il ricordo di don Camillo, che dal 2016 è parroco di Albegno (frazione di Treviolo), rivive anche nelle sue poesie, che sono state raccolte nel libro “Raggi di stelle”.Da quanto tempo scrive poesie? “Scrivo fin dai tempi del Liceo, quindi quando ero ragazzo, ed ho continuato anche quando sono diventato grande. In ‘Raggi di stelle’ sono raccolte le poesie scritte prendendo spunto dall’esperienza di Cene, ma anche da vari momenti, dalle esperienze personali, dagli incontri con le persone, da piccoli fatti di cronaca del tempo, da riflessioni sulla mia vita pastorale. Ecco – sottolinea il sacerdote originario di Villongo, dove è nato nel 1950 – le mie poesie sono ispirate da ciò che vedo, che sento, che provo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILE L'articolo CENE – I “Raggi di stelle” di don Camillo: “Scrivo poesie dai tempi del Liceo” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/JfVYcqZ
via Araberara https://ift.tt/JfVYcqZ
MediaPhilippe scandisce le parole. Piano piano. Come a pesarle. Come a respirarle. Come a scalarle. Come chi va in montagna. Passo dopo passo. Fino in cima. E in cima ci si trova quel Paradiso interno che fa stare bene. Philippe un francese a Schilpario. Per viverci. Per restare. Questa è la storia di un uomo, 59 anni che ha deciso di ripartire. E ripartire da qui. Nuovo paese. Nuova gente. Nuova lingua, ma non pensate all’italiano ma al dialetto scalvino, nemmeno bergamasco. Nuova cittadinanza. Settimana Santa, lunedì mattina, Philippe è a Schilpario, nella sua Schilpario e racconta: “Sono arrivato il 31 maggio dello scorso anno – spiega con un forte accento francese, per lo scalvino c’è tempo – sono nato in Francia, a Versailles, la città di re Luigi XIV, ho studiato Economia nei pressi di Parigi e poi ho deciso di seguire la mia strada e la mia strada era la montagna. Sono andato a vivere sul massiccio del Giura, al confine tra Francia e Svizzera, poi sono stato 8 anni in Bretagna, mi mancava la neve, l’inverno, io amo la montagna anche per questo, e così sono tornato sul Giura ma nella parte svizzera della montagna”. Di cosa vivevi? “Facevo il giornalista, l’ho fatto per 20 anni, poi quando sono entrato in Svizzera ho fatto il postino, in poco tempo sono diventato responsabile informatico e responsabile delle risorse umane e poi…ho dovuto divorziare, non ho voluto ma dovuto, scrivilo”. Philippe sente forte l’esigenza di cambiare vita: “Dovevo andarmene”. E come sei finito a Schilpario? “Nel 2020 ero con la mia ex moglie in Val Poschiavo, vicino al Bernina, in vacanza, il tempo era bruttissimo e avevamo deciso così di spostarci e andare a Lovere a fare il bagno al lago. Era estate. Ma c’era un incidente…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 APRILEL'articolo SCHILPARIO – Philippe, dalla Francia a Schilpario: “Sono finito qui per caso e qui ho deciso di cambiare vita. Imparo il dialetto, aiuto chi ha bisogno e…” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/Seya1WH
via Araberara https://ift.tt/Seya1WH
MediaMaiali… e ancora maiali. 600, 1000, o 1750… oppure nessuno? Non è che a Casazza si parli solo del gigantesco allevamento di suini che starebbe arrivando, perché argomenti che nel corso dell’ultimo anno sono riusciti a far discutere ce ne sono altri, dai parcheggi sulla Nazionale (il tema più in voga in questi ultimi mesi) alla ‘rotondina’ dei Carabinieri, dal cantiere di Palazzo Suardini alla segnaletica stradale. Senza poi dimenticare (ma qui bisogna tornare un po’ indietro nel tempo) alle polemiche sulle puzze causate dall’allevamento di galline o dalla colonia di gatti.Stavolta l’animale al centro della discussione è il maiale, che da tempo immemore è parte della società umana. In un tempo ormai lontano (ma non lontanissimo) molte famiglie delle nostre zone (ma questo capitava in tutto il mondo, tranne nelle popolazioni che, per motivi religiosi, non mangiano carni suine) allevavano uno o più maiali.Ma è proprio qui che sta il nocciolo della questione. In passato gli allevamenti suini erano particolarmente ridotti, non erano certamente intensivi. Oggi, al contrario, accanto al contadino che alleva qualche maiale lasciandolo magari anche libero nel prato, ci sono allevamenti con centinaia o, addirittura, migliaia di capi di bestiame.Ed è proprio il fantasma di un mega allevamento di questo genere che sta aleggiando delle teste della gente di Casazza. All’inizio si parlava di 600 maiali (che sono tantissimi), poi si è parlato di un migliaio e adesso addirittura di 1750 suini.Una mega porcilaia a qualche centinaio di metri dalle abitazioni. E, ovviamente, gli abitanti di Casazza (ma anche quelli della vicina Gaverina Terme) sono preoccupati e arrabbiati… o meglio, incazzati.Sì, perché è proprio da una lettera giunta alla redazione del nostro giornale (firmata, appunto, da un gruppo di cittadini che si autodefinivano ‘incazzati’) nell’autunno del 2021 che è nata l’epopea del mega allevamento di maiali.Facciamo quindi un ripasso della questione. La prima lettera del ‘Comitato di cittadini incazzati’ che ci è arrivata si rivolgeva direttamente al sindaco di Casazza Sergio Zappella: “Nella precedente Amministrazione è stata data l’autorizzazione per costruire due stalle per sole capre, in località Fontane di Leffe. Poi sono arrivate anche le mucche e poi i maiali. I maiali poi sono stati rimossi per la puzza che girava nell’aria irrespirabile. Dare un permesso senza avere una fogna è stata una cosa vergognosa, le vallette dove si poteva anche bere sono diventate uno scolo per il letame. In questi giorni siamo venuti a conoscenza della vendita/affitto delle due stalle, se rimanessero le capre si potrebbe sopportare, anche le mucche, ma siamo venuti a conoscenza che arriveranno 600 e più maiali. Lei è a conoscenza di tutto questo cambiamento? Ci hanno riferito che hanno avuto l’autorizzazione da parte del Comune di Casazza per il cambiamento. Ѐ vera questa cosa? Speriamo di no, lei si immagina la puzza che si sentirà in tutto il paese di Casazza, i versi dei maiali e il liquame dei maiali andrà ancora nelle vallette adiacenti? Prima si andava al Carecì, si prendeva l’acqua e si poteva bere, ora invece è imbevibile. Speriamo che lei ragioni con la propria testa”. Questo accadeva all’inizio di ottobre….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 APRILEL'articolo CASAZZA – Che ‘porcata’… Casazza e i suoi (600, 1000 o 1750?) maiali proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/RZas7pd
via Araberara https://ift.tt/RZas7pd
Media«Era uno stillicidio costante. Negli ultimi due mesi l’hanno fatto almeno una volta al giorno e anche di notte. È una cosa folle. Uno dei due l’ho anche incontrato per caso e si è avvicinato a me con un atteggiamento palesemente minaccioso e non mi ha detto nulla se non una parolaccia. Lì ho capito che la situazione poteva andare oltre». Vanessa Bonaiti, classe 1976, avvocata e assessora ai servizi sociali di Torre Boldone spiega così il motivo del suo sfogo social con il quale ha denunciato il comportamento aggressivo e persecutorio di due uomini nei suoi confronti. «Da tre giorni hanno smesso. Da quando è uscito il primo articolo non hanno più scritto e pubblicato nulla. Io non li ho più visti, quindi un obiettivo l’ho raggiunto. Perciò per il momento posso pensare di aspettare prima di denunciare. Forse già aver denunciato questo atteggiamento sui social è bastato come monito ed è bastato per evitare che la situazione degenerasse. Io non ho mai avuto l’interesse punitivo. Il mio intento era duplice: ottenere l’attenzione su atteggiamenti fastidiosi, che turbano la serenità di una persona e che potevano diventare più gravi. Inoltre volevo far capire loro l’errore, farli spaventare un po’ per evitare che continuassero con questi modi con me e con altre persone. Ad oggi questo duplice obiettivo sembra raggiunto. Qualora dovrebbero ripresentarsi questi atteggiamenti fastidiosi sarà mia cura denunciare. Anni fa ero già stata vittima di stalking. Un uomo che aveva scoperto dove abitassi, si stanziava sotto casa mia dichiarandosi innamorato, ma era evidente che non era amore, ma persecuzione. In quel caso erano intervenuti anche i Carabinieri»…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 APRILEL'articolo TORRE BOLDONE – Vanessa, avvocato e assessora, perseguitata da due uomini: “Teste calde, uno di Torre, l’altro no. Siamo tutti nella stessa barca” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/e937KLh
via Araberara https://ift.tt/e937KLh
Media“Abbiamo recentemente approvato il Bilancio consuntivo, un po’ in anticipo sulle scadenze previste, ed il buon avanzo di amministrazione che abbiamo constatato ci consente di portare avanti e di ultimare le numerose opere che avevamo in programma per quest’anno”. Il sindaco Marco Gallizioli aggiunge che a breve sarà dato l’affido per gli ultimi interventi che riguardano il cosiddetto ‘Titanic’, mentre si avviano alla conclusione anche i lavori di rifacimento del muro a monte di via Mosconi – la strada che dal Municipio arriva alla Scuola dell’InfanziaSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo LEFFE – Approvato il bilancio. ‘Titanic’: verso l’affido per l’ultima tranche dei lavori proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/K0rGyS7
via Araberara https://ift.tt/K0rGyS7
MediaSi svolgerà dal 10 al 16 aprile il primo ‘Festival della Famiglia’ della Valgandino. Come spiega Mauro Andrea Pezzoli, presidente della commissione ‘Family Val Gandino’ e consigliere del Comune di Peia, “ è la realizzazione dall’idea, nata nell’ambito del Distretto delle Cinque, di fare qualcosa per le nostre famiglie, progetto che ho preso a cuore come delegato dei 5 Comuni, creando un’apposita Commissione con i consiglieri dei cinque paesi”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo VALGANDINO – Dal 10 al 16 aprile il primo ‘Festival della famiglia’. Tutti i Comuni delle ‘Cinque Terre’ coinvolti nell’impegno di favorire e sostenere il benessere familiare proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/0pC7435
via Araberara https://ift.tt/0pC7435
MediaD’ora in avanti i volontari della Protezione Civile di Vertova avranno a disposizione un nuovo mezzo che li aiuterà a svolgere la loro preziosa attività:“Sì – spiega il vice sindaco Marco Mutti – è infatti finalmente arrivato dopo un anno di attesa, ed è stato subito allestito, un pik-up acquistato dalla nostra Amministrazione con un contributo a fondo perduto da parte di Regione Lombardia, e noi lo abbiamo assegnato alla Protezione Civile in comodato d’uso, in modo che possano utilizzarlo durante le loro attività”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo VERTOVA – L’Amministrazione regala un pick-up ai volontari della Protezione Civile. Cresce la preoccupazione per la “secca” delle sorgenti della Valvertova proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/s9Qj0mY
via Araberara https://ift.tt/s9Qj0mY