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MediaIl cantiere è già stato aperto e procedono spediti i lavori che riguardano la chiesa parrocchiale: “La nostra chiesa ne aveva davvero bisogno – spiega il parroco don Gianluca Colpanida alcuni anni registravamo perdite d’acqua dal tetto in più punti, soprattutto in corrispondenza della pittura raffigurante uno dei nostri patroni, San Defendente, che era stata in parte rovinata dalle infiltrazioni. Per questo eravamo molto contenti di aver ricevuto un contributo di 200.000 euro da parte della C.E.I.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo PREMOLO – Aperto il cantiere per il rifacimento del tetto della chiesa. Contemporaneamente si interverrà anche sulle facciate proviene da Araberara.

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MediaIl sacerdote don Diego Ongaro, originario delle Fiorine di Clusone, farà trasloco il prossimo mese di settembre, quando lascerà la Val Brembana e raggiungerà la sua nuova destinazione. Il Vescovo Mons. Francesco Beschi lo ha infatti nominato parroco di Pedrengo.Attualmente è parroco di San Giovanni Bianco e di Fuipiano al Brembo, parrocchie da lui guidate da un decennio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo CLUSONE – FIORINE – Don Diego Ongaro nuovo parroco di Pedrengo proviene da Araberara.

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MediaTocca a Omar Palamini guidare la Pro Loco di Parre.I soci dell’Assemblea sono stati chiamati a votare i nuovi membri del Consiglio Direttivo, composto da 13 consiglieri: Matteo Cossali, Omar Palamini, Norma Pellegrinelli (rappresentate del Comune di Parre), Omar Rodigari (rappresentate del Comune di Parre), Augusto Brasi, Paolo Pasini, Matteo Calomeni, Federico Buelli, Fabio Tresoldi, Mattia Cossali, Claudio Cabrini, Alex Maninetti, Steven Ferrari e Ferrari Francesco (rappresentate del Comune di Parre). In seguito all’Assemblea, tra conferme e volti giovani, il Consiglio Direttivo neoeletto si è riunito in data sabato 11 marzo presso l’InfoPoint Scopri Parre, sede anche dell’Associazione Pro Loco Parre, per procedere con le elezioni del Presidente. Due i candidati per la carica di Presidente: Matteo Cossali, Presidente Uscente Pro Loco dal 2019 e Omar Palamini, consigliere Pro Loco Parre da 6 anni.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo PARRE – Omar Palamini, nuovo presidente della Pro Loco Parre proviene da Araberara.

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MediaNon poteva esserci sorpresa migliore per l’amministrazione comunale di Rovetta, che nell’uovo di Pasqua trova ben 330mila euro per la realizzazione del Pallone. L’area delle scuole e del centro sportivo ‘Marinoni’ si prepara ad essere un vero e proprio cantiere a cielo aperto, ma con una boccata d’ossigeno davvero preziosa. Nei mesi scorsi il sindaco Mauro Marinoni e la sua squadra avevano discusso parecchio per capire quali fossero le priorità da seguire, perché quei prezzi schizzati alle stelle avevano costretto a ripensare i progetti.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ROVETTA – Si ‘sgonfiano’ le spese per il Pallone: in arrivo 330mila euro proviene da Araberara.

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MediaDiego Bergamini è il competitor di Luca Pendezza, e oltre a loro due ci dovrebbe essere una lista di Forza Nuova con un candidato che viene da fuori. In questi giorni si sta cercando di chiudere il cerchio. Tre liste per Villa d’Ogna sono già una notizia, 1900 abitanti, Luca Pendezza raccoglie il testimone da Angela Bellini, la sindaca uscente che si è messa da subito a disposizione di Luca, lista rinnovata per gran parte ma con lo zoccolo duro che resiste. Ma il tentativo di unire anche l’altra anima del paese non ha ottenuto l’effetto sperato da Pendezza & c e così ecco candidato Diego Bergamini, già in lista in passato ad Ardesio con Giorgio Fornoni, parliamo del 2009-2010.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo VILLA D’OGNA – Verso tre liste. Luca Pendezza, Diego Bergamini (con Luigi Pelizzari, vincitore delle primarie) e Forza Nuova proviene da Araberara.

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Media“Sulla lista e sul programma non voglio sbilanciarmi prima della loro pubblicazione ufficiale che avverrà il 14 aprile, ma posso dire che ormai il gruppo si è costruito al completo e che la volontà di fare bene da parte di tutti è assolutamente accertata”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo VILLA D’OGNA – Il candidato Luca Pendezza: “A disposizione le esperienze e le competenze maturate fin qui, dialogo con gli altri Amministratori in una logica territoriale” proviene da Araberara.

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MediaLa sera del 1 aprile si è spenta, all’età di 85 anni nella sua casa a Bossico, Maria Chiarelli (da tutti conosciuta come Mary) circondata dall’affetto dei suoi familiari. Mary nella sua semplicità rappresenta una istituzione per Bossico e una figura da prendere ad esempio, per il suo vissuto e per la sua forza. Una canzone religiosa, che si canta nelle cerimonie funebri, cita: “quando busserò alla tua porta… avrò frutti da portare, avrò ceste di dolore, avrò attimi d’amore..”. Immaginiamo che Mary sia arrivata alla porta del paradiso con un grande cesto di dolore che soltanto lei ha saputo portare.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo BOSSICO – Il ricordo di Maria: “Una vita dura, troppo dura, ma lei è sempre stata forte…” proviene da Araberara.

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MediaUna chiesa parrocchiale gremita ha ospitato un concerto in memoria di Giancarlo Carizzoni, scomparso l’anno scorso a 56 anni a causa di un infortunio sul lavoro. I volontari del paese hanno allestito l’interno e l’esterno della chiesa dove si è esibito il gruppo internazionale Gen Rosso, un’esibizione che ha lasciato meraviglia nelle trecento persone presenti, tra cui la famiglia di Giancarlo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo CASTRO – Quel concerto per ricordare Giancarlo, una chiesa gremita nel suo nome proviene da Araberara.

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MediaLa questione Ceratello tiene banco. Nello scorso numero avevamo raccontato dopo una segnalazione, la versione dell’amministrazione, secondo la quale l’unico locale di aggregazione della frazione si chiudeva perché la convenzione era scaduta e la parrocchia non era intenzionata a rinnovarla. Nel frattempo si sarebbe fatto vivo un nuovo gruppo pronto a riaprire. Ma qualcuno sostiene che le cose non stanno così: “Io faccio parte del gruppo dei volontari di Ceratello che ha realizzato la struttura che ospitava il bar e il luogo di aggregazione – racconta Luciano Poggioli…SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo COSTA VOLPINO – CERATELLO – “Abbattono l’unico luogo di aggregazione. La convenzione era scaduta? sì ma nel 2012” proviene da Araberara.

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Media67 anni di matrimonio: un traguardo che non tutte le coppie raggiungono, un  record che però si realizzerà tra poco per i coniugi Sara Bertoni, classe 1932 e Giovanni Maria Bettoni, classe 1931, un numero davvero eccezionale di anni vissuti sempre insieme da quando si sposarono, nella frazione Corti di Costa Volpino, il 5 maggio 1956.Lui  era originario di Pisogne e faceva l’operaio alla Dalmine; lei aiutava la nonna nel suo negozia di ‘tabacchina’, e a raccontarci questa bella storia è la figlia Rosella, 65 anni, la cui figlia Alice, che abita a Cerete, li ha resi bisnonni con il piccolo Lorenzo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo COSTA VOLPINO – Sara e Giovanni, 67 anni di matrimonio: “Con la ‘vespa’ hanno girato l’Europa” proviene da Araberara.

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MediaUn viaggio dentro la cultura di un paese in continua evoluzione.Il Castello di VolpinoIl castello di Volpino sorgeva sopra una collina al centro del paese omonimo, frazione di Costa Volpino. Il castello è stato distrutto nel 1198-1199 e le sue rovine sono rimaste visibili fino alla fine degli anni venti, in quanto la collina dove sorgeva è stata gradualmente demolita per l’estrazione della volpinite.Il castello di Volpino sorgeva su una collina dalla posizione strategica: questa infatti dominava la sponda nord del Lago d’Iseo e l’imbocco della Vallecamonica. Era dunque punto obbligato di passaggio per chi proveniva dalla Val Cavallina, dalla Val Seriana e quindi da Bergamo e da Milano. Il promontorio è oggi scomparso; infatti fino agli settanta è stata attiva una cava di volpinite, tipica pietra locale, che ha completamente eliminato l’antico colle.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo Il castello di Volpino: distrutto nel 1198 e le tre guerre proviene da Araberara.

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MediaI lavori sono cominciati. Il 27 marzo come annunciato. Dopo 14 anni di chiusura, la strada che permette di bypassare il lungolago di Lovere: “Un percorso progettuale complesso anche dal punto di vista economico – spiega l’ex sindaco Mauro Bonomelli – la strada è chiusa dal 2009. Nel 2014 sono stati realizzati alcuni interventi finanziati da Regione Lombardia e dalla Comunità Montana per una prima parte di messa in sicurezza e ora verranno realizzati i lavori necessari per la sicurezza del resto del versante che oltre ad andare su Via Macallè andrà a costeggiare il lago. Lavori per un ammontare di 1.300.000 euro interamente finanziati dallo Stato”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo COSTA VOLPINO – Via Macallè: cominciati i lavori proviene da Araberara.

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MediaAnnunci di grandi opere che si rinnovano, senza conseguenze, negli anni. Grandi opere sbagliate parzialmente realizzate. Grandi opere, indispensabili, realizzate però per merito del Comune vicino. E poi operette programmate, ma rimaste sulla carta. Le solide illusioni pianificate dagli amministratori loveresi che si specchiano nella fragile realtà.Passiamo in rassegna una parziale sequenza di squilli di tromba emessi negli ultimi anni da chi governa Lovere (dichiarazioni testuali tratte da fonti giornalistiche e da spunti programmatici).Via Makallè: 2023, dopo 14 anni cominciano i lavori grazie al Comune di Costa Volpino. 2009, L’Ago promette la riapertura.  Però poi ci ripensa: 2017, l’opera, improvvisamente, “non dipende da noi”.  2023,  a cose fatte,  i meriti tornano ad equivalersi “La necessità di affrontare congiuntamente il lavoro per la risoluzione di questa grave criticità è stata fin da subito condivisa fra le due amministrazioni”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo LOVERE – INTERVENTO – “La carica dei trombettieri. Solide illusioni, fragili realtà” proviene da Araberara.

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MediaGrazie al vostro articolo ho trovato un lavoro meraviglioso: marketing translator, marketing manager e content editor per un’azienda con sede a Brescia. Grazie mille”, è il testo del messaggio che abbiamo ricevuto in redazione da Lucrezia Zanzottera, 36 anni di Lovere, che avevamo intervistato a febbraio. Lucrezia ci aveva raccontato il suo percorso di studi, la laurea e master in lingue orientali, il boom di richieste di lavoro dall’estero, zero in Italia, tanto che su oltre 2000 curriculum inviati, non aveva ricevuto risposte. Fino a quella di poche settimane fa.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo LOVERE – Lucrezia e quella proposta di lavoro dopo l’articolo su Araberara proviene da Araberara.

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MediaBattista era un libro scritto su pelle o era pelle scritta in un libro. Senza soluzione di continuità. Non aveva bisogno di computer o telefonini. Lo avevo conosciuto tanti anni fa, quando girava nella sua Lovere, e ti raccontava i muri, i vicoli, la storia di quel paese, di questa Italia, di questo mondo con una semplicità che non lasciava però nulla al caso. Quel sapere senza ostentare. Se ne è andato senza chiasso, senza clamore. Che lui era un uomo di poche parole. E di tanti libri. Che se li ritroverà lassù. Dove il pennino lo intingi nell’infinito. E il resto conta poco. Quello che conta è il suo cuore. Che resta per sempre.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo LOVERE – Il ricordo di Battista Belotti: quel sapere senza ostentare proviene da Araberara.

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MediaUn ponte che unisce. Che diventa simbolo di quella pace che trasforma l’orizzonte in infinito. Su quelle strade dove tutto è possibile. “Una visione di collegamento e nuovi orizzonti, di turismo sostenibile e di incentivo al benessere – spiegano l’ex sindaco Mauro Bonomelli e il sindaco Federico Baiguini, i due artefici del progetto – il nuovo ponte ciclopedonale che unisce i territori, le persone, le comunità”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo COSTA VOLPINO – Quel ponte che unisce: e ora si guarda avanti proviene da Araberara.

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MediaMaurizio Pezzoli e Mauro Franini. Lo avevamo già annunciato nei numeri scorsi. Ora ci siamo. Maurizio Pezzoli si ricandida con una lista con tantissime novità, del gruppo storico uscente ci sono ancora Carlo Ziboni  ma anche Fabrizio Ghilardi. Lista civica anche per Mauro Franini che guiderà un gruppo nuovo pronto a contendere lo scranno da sindaco a Pezzoli. Due liste in un momento di disaffezione alla vita amministrativa sono comunque un buon segno per un paese di poco più di 1400 abitanti. Ora si entra nel vivo.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo PIANICO – Da ‘Fare Pianico’ con Mauro Franini e ‘Tradizione e Innovazione’ di Maurizio Pezzoli proviene da Araberara.

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MediaCi siamo quasi, dovrebbe aprire a breve la ciclabile panoramica al Bogn. 750.000 di riqualificazione con panchine e solarium, una versione mini-rispetto al mega progetto che era stato presentato tempo fa ma serve come manna per i tantissimi turisti e residenti che vogliono usufruire di una delle zone più incantevoli del lago. La zona è chiusa dallo scorso mese di giugno e ora si potrà sfruttare invece l’intera stagione estiva, sono già molti i turisti che in queste prime domeniche tiepide hanno fatto un salto in zona.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo RIVA DI SOLTO – Countdown per il Bogn: solarium e passeggiata. Capitanio: “Qui non esiste sinergia pubblico e privato; quindi, ci saranno muri…” proviene da Araberara.

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MediaE’ uno dei posti più suggestivi della zona. Il laghetto ‘Gere due’ va in gestione. Una porzione recintata e l’uso esclusivo delle strutture e infrastrutture che sono localizzate in Via Leopardi. 20.000 euro l’importo per l’affitto. L’area, le strutture e le infrastrutture di proprietà comunale sono di fatto – spiega il Comune – una risorsa e che conseguentemente una attenta, puntuale e oculata gestione delle stesse concorrerà a valorizzare e promuovere il rapporto con il territorio, con gli abitanti e con gli altri operatori, in modo da garantire lo sviluppo e l’immagine del comprensorio”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ROGNO – Laghetto ‘Gere due’ va in gestione: 20.000 euro l’importo proviene da Araberara.

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MediaLa questione banca continua a tenere banco in paese. La chiusura della filiale di Intesa Sanpaolo prevista a breve è un boccone amaro da mandare giù per la minoranza di Fabrizio Minelli.“Ritengo sia un atto politico gravissimo il fatto che il sindaco e tutti i suoi assessori e consiglieri abbiano bocciato la mozione che ho presentato in consiglio comunale (i consiglieri Cassarino e Gabanelli hanno votato a favore, ndr) senza peraltro dare alcuna spiegazione in merito – spiega -. Ho chiesto l’impegno da parte loro di fare in modo di mantenere un servizio fondamentale e prezioso per i cittadini e per le imprese del nostro territorio, sia per la gestione del risparmio che per l’importante funzione di sostegno per gli investimenti.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo SOLTO COLLINA – Minelli: “Il sindaco dice che li denigro solamente ma ho presentato una mozione per salvare la banca e l’hanno bocciata” proviene da Araberara.

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