MediaIl cordoglio dell’Associazione provinciale dei FantiCarissimi Presidenti,
in questo periodo Natalizio caratterizzato da momenti pace e serenità, la nostra Associazione è colpita da un grave Lutto.
A Sovere, è deceduto il Ten. Vincenzo Brullo, da anni Presidente della Sezione di Sovere di cui a tutt’oggi era il Presidente Onorario.
La nostra Associazione, con la Sua scomparsa, perde un esempio di grande attaccamento ai valori umani e una persona di altissimo spessore storico.
Personalmente ho incontrato per l’ultima volta il Cav. Brullo durante una manifestazione a Sovere nel mese di Settembre e ho potuto apprezzare il Suo grande amore nei confronti all’Associazione del Fante. Profondamente commosso, unitamente a Tutti i Fanti e Patronesse della Federazione di Bergamo, esprimo le mie più sentite condoglianze alla Famiglia del Ten. Vincenzo Brullo e alla Sezione del Fante di Sovere.—
Segnerai una fenditura con la biro bluIo ti sbircioLassù e tu mi sbirci quaggiùcome se io fossi una scacchieradi battaglia navalenon so ancora dovequi affonderòma tu lassùsegnerai una fendituracon la biro bludegli occhie mi porterai in salvosu una terra consegnataun tema della lucesenza crepe: tu m’insegniil filo la telala presa l’abbandonotenere restare stringeree poi rinascere.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOVERE – MEMORIA – Il ricordo di Vincenzo Brullo proviene da Araberara.
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in questo periodo Natalizio caratterizzato da momenti pace e serenità, la nostra Associazione è colpita da un grave Lutto.
A Sovere, è deceduto il Ten. Vincenzo Brullo, da anni Presidente della Sezione di Sovere di cui a tutt’oggi era il Presidente Onorario.
La nostra Associazione, con la Sua scomparsa, perde un esempio di grande attaccamento ai valori umani e una persona di altissimo spessore storico.
Personalmente ho incontrato per l’ultima volta il Cav. Brullo durante una manifestazione a Sovere nel mese di Settembre e ho potuto apprezzare il Suo grande amore nei confronti all’Associazione del Fante. Profondamente commosso, unitamente a Tutti i Fanti e Patronesse della Federazione di Bergamo, esprimo le mie più sentite condoglianze alla Famiglia del Ten. Vincenzo Brullo e alla Sezione del Fante di Sovere.—
Segnerai una fenditura con la biro bluIo ti sbircioLassù e tu mi sbirci quaggiùcome se io fossi una scacchieradi battaglia navalenon so ancora dovequi affonderòma tu lassùsegnerai una fendituracon la biro bludegli occhie mi porterai in salvosu una terra consegnataun tema della lucesenza crepe: tu m’insegniil filo la telala presa l’abbandonotenere restare stringeree poi rinascere.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOVERE – MEMORIA – Il ricordo di Vincenzo Brullo proviene da Araberara.
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MediaCome ogni anno Carlo Bianchi ha realizzato il suo presepe nell’androne visibile a tutti quanti passano vicino alla sua “bottega” di parrucchiere in via Trento a Sovere. Una vetrina che illumina la via. Quest’anno lo sfondo è quello del santuario della Madonna della Torre che corona un paesaggio da civiltà contadina, come è tradizione per quasi tutti i presepi.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOVERE – Il presepe di Carlino proviene da Araberara.
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MediaNel mese di dicembre degli ultimi anni prima dell’arrivo della pandemia “covid” si era consolidata in Tavernola l’abitudine di festeggiare l’arrivo di Natale con la visita a Cambianica di famiglie con bambini piccoli che vedevano Babbo Natale in una grotta scavata dai minatori delle locali cementerie nei primi decenni del secolo scorso.Prima della seconda guerra mondiale le rocce del Monte Saresano, ricchissime di calcare, erano state “intaccate” in basso da gallerie che permettevano l’estrazione del materiale da inviare prima a Paratico-Palazzolo con barconi e teleferica, poi direttamente nelle cementerie costruite lungo la strada litoranea.Dopo l’abbandono di questo sistema di ricerca, avvenuto con la seconda guerra mondiale, questi spazi rimasero in dotazione degli stabilimenti, che vi custodivano materiali vari, tra cui gli esplosivi per lo sparo delle mine che furono utilizzate fino all’inizio del duemila quando il cementifico, ormai venduto alla Lafarge dai vecchi proprietari, iniziò a raccogliere il materiale all’esterno e in alto, in Comune di Parzanica, nella località “Ca Bianca”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo TAVERNOLA – Le rocce del Monte Saresano e la galleria vicina a Cambianica che si trasforma in fiaba proviene da Araberara.
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MediaMario Fenaroli, ci ha lasciati dopo una lunga malattia. Conosciutissimo a Tavernola e limitrofi, per via della sua professione. Era autista sui pullman di linea della Sab.Una vita intera a condurre quegli autobus da Tavernola a Bergamo.Gentile e sorridente le sue caratteristiche, mai una parola sbagliata, mai una manifestazione di collera, sempre concentrato su quella strada di certo non facile, visto l’intenso traffico.Tutti volevano bene a Mario, giovani e adultiPuntualmente arrivava, caricava e partiva in un clima allegro.Occhi in strada e dietro le spalle a controllare che tutti i passeggeri viaggiassero bene.Veloce e attento, tanto che per gli studenti era diventato Mario-veloce.Appena lo vedevano arrivare, tanti ragazzini gioivano, perché erano certi di arrivare a casa in fretta.Una vita in quella divisa blu incurante delle condizioni atmosferiche, che fosse bel tempo, che piovesse o nevicasse, lui era sempre positivo.Una vita da autista con la responsabilità della gente che trasportava, fino ad arrivare alla pensione tanto desiderata per potersi dedicare alla moglie Simonetta e alla figlia Adanira.Nemmeno il tempo di progettare che la salute cominciò a vacillare, fino ad arrivare al suo epilogo all’età di 61 anni dopo tanta sofferenza.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo TAVERNOLA – MEMORIA – Mario Fenaroli, per i ragazzi “Mario veloce” proviene da Araberara.
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MediaPremiata tra le attività storiche bergamasche. Un riconoscimento importante, che viene assegnato solo a chi dimostra di saper proseguire attività per tantissimo tempo. Come il Bar Roma. Storico bar, storica gelateria, dove per anni c’è stata la storia Ilde e ora prosegue sua figlia Elena. Bar Roma che ha iniziato la sua attività nel 1960. Era il primo maggio. E il bar nasce nell’omonima via, in poco tempo il Bar Roma diventa un vero e proprio punto di riferimento in paese e nella zona. Da 60 anni, generazione dopo generazione, i Soveresi lo chiamano in modi diversi. Un tempo si diceva “da Bonèt” (il soprannome della famiglia Biolghini), “da Tone” o “da Rosa”, poi “da Ilde” e, infine, “da Elena”. Tre generazioni: i nonni, la mamma, la figlia. Tre generazioni di baristi e di produttori di gelato. Sì, perché il bar è famoso, in particolare, per il suo ottimo gelato artigianale. E ora si guarda avanti, verso nuovi traguardi.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOVERE – Il Bar Roma premiato tra le attività storiche bergamasche. ‘da Bonèt’ a Elena, tre generazioni proviene da Araberara.
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MediaUna fine d’anno col… botto, per l’Amministrazione comunale di Villa d’Ogna, che proprio in chiusura del 2022 ha ricevuto conferma di quattro finanziamenti per un totale di oltre 1,2 milioni di euro: “Questo l’ammontare dei finanziamenti – spiega il vice-sindaco Luca Pendezza – : 265.000 euro di fondi PNNR ”per il secondo lotto dell’efficientamento energetico del Municipio; 838.000 euro per il tratto di pista ciclabile Ponte di Villa – Ardesio, sul bando ‘Valli Prealpine’ della Regione per il tramite della Comunità Montana; 18.500 euro, sempre tramite la Comunità Montana, per la riqualificazione del campetto sportivo in località Festi Rasini e 150.000 euro da destinare a due interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Il tutto nell’ambito degli interventi previsti dalla strategia per lo sviluppo del territorio sostenuta dalla Regione”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo VILLA D’OGNA – In arrivo finanziamenti per oltre 1 milione di euro. Quattro gli interventi che verranno realizzati proviene da Araberara.
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MediaLa notizia che tutti gli appassionati di calcio (e non solo) temevano è arrivata: Gianluca Vialli, uno dei calciatori italiani più amati, non è riuscito a sconfiggere il suo grande nemico, quel tumore al pancreas contro cui combatteva da alcuni anni.Vialli, 58 anni, è stato un’icona del calcio italiano degli anni Ottanta e Novanta, quando ha fatto sognare milioni di tifosi con le sue imprese alla Sampdoria (che ha portato allo storico scudetto del 1991) e alla Juventus (è stato lui, da capitano, a levare al cielo la Coppa dei Campioni nel 1996), senza dimenticare la sua amata Cremonese (squadra della sua città) e il Chelsea.Vialli era però apprezzato anche dai tifosi delle altre squadre per la sua ironia, la sua intelligenza, la sua signorilità. Sì, con lui scompare non solo un campione, ma un vero gentiluomo, un uomo carismatico capace di unire (e non dividere) le varie tifoserie.Di lui si ricorda anche l’entusiasmo con cui nel 20212 ha trascinato gli Azzurri al trionfo agli Europei accanto al suo storico amico Roberto Mancini.L'articolo Addio Vialli, campione e gentiluomo, con lui scompare un’icona del calcio italiano proviene da Araberara.
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MediaLe nostre scuole primarie e l’infanzia sono Scuole Senza Zaino, e hanno come riferimento tre valori: la responsabilità, per stimolare gli alunni ad essere protagonisti nell’apprendimento; l’ospitalità e la cura degli ambienti per una scuola bella e accogliente; la comunità, per fare esperienza di cittadinanza e sviluppare atteggiamenti di cooperazione, aiuto reciproco e solidarietà.I materiali scolastici sono condivisi e gestiti assieme e la vita quotidiana in classe si basa su di un sistema di incarichi e di procedure elaborate dai bambini, sperimentando le soluzioni per stare assieme e risolvere i problemi. Le attività possono essere uniche o diversificate per gruppi con tempi, materiali o strategie diverse: gli strumenti didattici permettono di personalizzare i percorsi di apprendimento, assecondando i bisogni e i tempi di ciascuno per sviluppare l’autonomia. L’errore costituisce una risorsa, il compagno un aiuto sempre pronto e disponibile, mentre l’insegnante si fa osservatore e alleato di ciascuno per sostenerne le emozioni positive e il senso di autoefficacia.Vogliamo bambini “ricercatori”, motivati, curiosi e creativi. Pronti a scoprire il mondo attraverso l’arte, la musica, l’intelligenza pratica e manuale, le scienze, le tecnologie e i nuovi linguaggi, la conversazione nelle lingue straniere. Al centro ci sono i libri per “sognare e per crescere”, che sono il cuore pulsante delle nostre scuole: la Biblioteca della Legalità fa ormai parte del sistema interprovinciale, con una collezione di storie profonde e coinvolgenti per affacciarsi sul mondo che ci circonda.Questo modo di fare scuola rompe i confini dell’aula per disegnare un “paesaggio di apprendimento” in cui tutti gli spazi comuni diventano luoghi dell’accoglienza e dell’incontro, per stare bene e imparare dovunque, dentro e fuori la scuola, anche nelle aule all’aperto e a diretto contatto con la natura (come nel nostro grande orto con gli animali!).SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOVERE – L’IC Sovere: una scuola Senza Zaino ma con Testa, Cuore e Mani! proviene da Araberara.
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MediaSono stati consegnati nella sala consiliare di Pianico i premi al merito scolastico agli studenti del paese che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 2021-2022.Il Sindaco Maurizio Pezzoli, il Consigliere delegato Carlo Ziboni e il Consigliere Stefania Lorandi, alla presenza di tutta l’Amministrazione, degli studenti e dei loro familiari hanno consegnato ben 67 premi.In particolare, oltre ai premi didattici, sono stati assegnati ventinove premi in denaro, di cui nove a studenti della classe quinta della Scuola Primaria, tre a studenti della classe terza della Scuola Secondaria di primo grado, otto ai ragazzi delle Scuole Superiori, due ai diplomati e sette ai laureati.Il consigliere delegato Carlo Ziboni, rivolgendosi agli studenti, ha affermato: “Come delegato all’istruzione, insieme al mio gruppo, ho cercato, sin dal primo anno di questa amministrazione, di rendere la nostra primaria un bel posto dove apprendere non solo le materie, sarebbe riduttivo parlare di questo, ma tutto quello che vi serve per apprezzare e capire il mondo che vi circonda. Per far ciò come amministrazione abbiamo cercato di creare un ambiente sempre più efficiente e confortevole: sono state fatte nuove installazioni, come il gazebo esterno, le nuove aule interne, l’aula agorà e tanti lavori non visibili di manutenzione straordinaria, come la sistemazione dell’impianto idraulico, dei pannelli solari, il relamping di tutta la scuola per il risparmio energetico e l’installazione di nuovi serramenti dei nuovi citofoni. Tutto ciò con l’obiettivo di rendere la nostra scuola sempre più a misura di bambino, un luogo di armonia e pace, in sinergia con l’ottimo personale scolastico, dalle maestre alle collaboratrici.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo PIANICO – 67 premi al merito e una nuova divisa per i nonni vigile proviene da Araberara.
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Media“Combatti sempre per quello in cui credi. E se ti diranno che non puoi, sii ancora più forte, perchè sei tu l’artefice del tuo destino!”. Questa frase scritta sul suo profilo Instagram svela alcuni tratti del carattere di Sara Messaoudi, la ventisettenne di Pradalunga che sta partecipando (unica Bergamasca) al celebre programma ‘MasterChef Italia’ al cospetto del trio pluristellato composto dagli chef Barbieri, Canavacciuolo e Locatelli. La ragazza d’origine marocchina in queste prime puntate ha mostrato infatti determinazione, voglia di combattere e un po’ di testardaggine (che non fa mai male…). Ma, al tempo stesso, ha mostrato anche il suo lato sensibile, tanto che in più di una occasione si è commossa.Lei stessa, in un video di presentazione, parlando delle previsioni fatte dai suoi cari, ha detto: “Mia mamma dice che arrivo sesta, mio papà in finale, il mio compagno quinta, vediamo… io spero prima”.Sara, nata 27 anni ad Alzano Lombardo ma che ha sempre vissuto a Pradalunga, è un’appassionata di cucina e, pur lavorando come impiegata, vorrebbe sfondare nel settore culinario, magari in un ristorante stellato, per poi aprirne uno tutto suo. E, da questo punto di vista, MasterChef può essere un prezioso trampolino di lancio. La passione per la cucina l’ha ereditata dai suoi genitori, immigrati provenienti dal Marocco che hanno gestito un ristorante di cucina tipica del loro Paese d’origine. Con una mamma cuoca, Sara inizialmente non si era presa la briga di cucinare in casa; poi, però, quando ha deciso di andare a convivere con il fidanzato, ha iniziato a dilettarsi tra i fornelli, rendendosi conto che in cucina si sente felice e rilassata. Cucina in maniera sperimentale, non segue ricette alla lettera ma prende ispirazione un po’ ovunque.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo PRADALUNGA – Sara, la Pradalunghese d’origine marocchina e il sogno MasterChef proviene da Araberara.
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MediaSuccesso di pubblico e di consensi martedì 27 dicembre sera al concerto di Natale tenuto presso la chiesa Parrocchiale S. Giovanni Evangelista di Ogna dalla corale Tommaso Bellini di Villa d’Ogna. Accompagnati da un nutrito organico strumentale di musicisti di prim’ordine (flauto, tromba, clarinetto, oboe, corno, trombone, tuba, arpa, percussioni e, naturalmente, organo) i coristi diretti dal Maestro Silvano Paccani, hanno eseguito brani tradizionali ispirati alla festa religiosa per eccellenza tra i quali “Signor non mi lasciar” dal concerto K622 e “Ave verum” di W.A. Mozart, “Ave maris stella” di Nino Rota, “O notte santa” di A. Adam. Con l’occasione la corale ha presentato il CD registrato nello scorso mese di novembre presso la parrocchiale di Villa d’Ogna dal titolo “Incanto di Natale”, che raccoglie i brani eseguiti nel corso dell’elevazione musicale e che è possibile richiedere inviando una email all’indirizzo: coraletommasobellini@gmail.comSUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo VILLA D’OGNA – Il Maestro Silvano Paccani e la Corale Tommaso Bellini incantano. Presentato il nuovo CD proviene da Araberara.
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MediaA Villongo, passando lungo la via principale, è impossibile non notare un grande immobile dove troneggia la sigla LB. Queste sono le iniziali di Lorenzo Bresciani, il fondatore di una delle principali aziende del Basso Sebino, la LB Bresciani Lorenzo Srl.L’impresa è oggi specializzata nella realizzazione di sistemi e impianti elettrici. Però le sue radici affondano nella prima metà degli anni Settanta. Nel 1973, infatti, Lorenzo comincia un’attività che anno dopo anno, decennio dopo decennio, si è fatta conoscere e apprezzare, offrendo ai clienti esperienza e professionalità nel campo elettrico oltre che un servizio di assistenza pre e post vendita.La LB Bresciani si avvale del contributo di un team di professionisti interni e di collaboratori esterni qualificati ed è in grado di offrire un pacchetto completo di servizi che include la progettazione, la consulenza e l’installazione di impianti elettrici e tecnologici. Grazie all’esperienza e alla professionalità dello staff interno ed esterno, l’azienda è in grado di fornire una consulenza scrupolosa sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione degli impianti.Questo è l’oggi, ma con il titolare Lorenzo, 68 anni, parliamo anche della storia della sua azienda che nel 2023 compie i suoi primi 50 anni.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo VILLONGO – LB Bresciani, il fondatore Lorenzo, 50 anni dopo: “Ho cominciato a 18 anni con alcune piccole ripara-zioni. E adesso…” proviene da Araberara.
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MediaL’Auser è una associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. L’Auser ‘Aurora Nese’ ha ricevuto nel periodo natalizio un dono che verrà utilizzato dai volontari e di cui potranno usufruire le persone malate o anziane che ogni anno vengono aiutate da questa associazione.Nel cortile del Centro Diurno Integrato di Ranica, infatti, si è tenuta la cerimonia di consegna in comodato d’uso gratuito per un periodo di tre anni di un’automobile Opel Corsa all’Auser Aurora Nese, grazie ad un progetto di ‘mobilità garantita’ promosso da PMG Italia, a cui il Comune guidato dalla sindaca Mariagrazia Vergani ha aderito alcuni mesi fa, reso possibile grazie al contributo economico di 17 imprenditori ranichesi.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo RANICA – ALZANO – Una Opel Corsa all’Auser Aurora Nese proviene da Araberara.
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MediaGiovanni Marinoni, agricoltore rovettese riconosciuto per essere stato nominato custode del seme del Mais Rostrato rosso di Rovetta da cinque anni si trova ospite a Grumello del Monte presso la Fondazione Madonna del Boldesico. Gli assistenti gli hanno chiesto che cosa desiderava ricevere per Natale, lui non ha pensato due volte e ha chiesto di rivedere Rovetta.La famiglia di Giovanni ha così riunito parenti, amici, coscritti, un gruppo di Alpini e il direttivo dell’Era del ‘900 al ristorante Vittoria a Rovetta per un conviviale pranzo. Si sono ricordati gli anni della sagra della patata e del mais e non solo, i ricordi con i coscritti classe 1935, ha voluto visitare casa sua e poi per le vie del paese salutando i paesani che ricambiavano i saluti. Il Vice Sindaco Cristina Rotoli ha consegnato a Giovanni la medaglia d’oro di riconoscimento, applausi anche quando il gruppo Alpini ha consegnato il panettone ricordandolo sempre presente alle manifestazioni e poi i dieci anni da Consigliere Comunale assieme all’amico Camillo Pezzoli.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo ROVETTA – Giovanni dalla Casa di Riposo di Grumello: “Il mio sogno? Vedere ancora casa mia a Rovetta”, detto fatto… proviene da Araberara.
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MediaTorna puntuale l’appuntamento con la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli del paese e del riconoscimento al Volontario dell’anno. In Piazza Ferrari sono stati consegnati i premi a dieci studenti delle scuole superiori, questi i loro nomi: Martina Gabrieli, Alessia Tagliaferri, Alessandro Casati, Monia Benzoni, Rachele Benzoni, Federico Andreoletti, Nayara Benzoni, Michele Simoncelli, Alessandro Ferrigno e Marco Maninetti.Tredici le borse di studio per gli universitari, per il primo anno sono stati premiati Tommaso Trussardi, Alan Bonomi, Isabel Velez Jayen, Federica Ferri e Loris Baronchelli, mentre per gli anni successivi Francesco Pellizzari, Serena Savoldelli, Aurora Bonadei, Martina Confalonieri, Stefano Facheris, Pamela Baronchelli, Mauro Sirleto e Giorgia Pegurri.Non poteva mancare il premio ‘Volontario dell’anno 2022’ che l’amministrazione comunale guidata da Mauro Marinoni ha consegnato a Giuseppe Visinoni, presidente della Squadra Antincendio, che vanta ben 33 anni di attività insieme all’associazione.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo ROVETTA – 23 borse di studio, Giuseppe Visinoni è il volontario dell’anno. Nuovo mezzo per la squadra antincendio proviene da Araberara.
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MediaRipartiti. Ma mentre il massimo campionato rientra nel vivo e si parla anche e soprattutto di mercato, dietro la macchina Atalanta c’è un settore Giovanile nerazzurro dove sono tanti gli ex calciatori cresciuti nel vivaio atalantino che ora si dedicano a loro volta proprio alla crescita delle nuove generazioni. Figure professionali preziose, che sono diventati calciatori nel vivaio di Zingonia fino a giocare in Serie A e che ora mettono la loro esperienza e la loro competenza al servizio dei giovani calciatori e ne accompagnano la crescita, sul campo e fuori. Ma soprattutto trasmettono quei valori e quel DNA atalantino che loro per primi hanno acquisito nei tanti anni trascorsi in maglia nerazzurra e che costituiscono anche l’anima bergamasca. Dietro una scrivania, come Ivan Pelizzoli, che ora ricopre il ruolo di segretario del Settore Giovanile. O sul campo, come i tanti allenatori che compongono i vari staff: nella Primavera troviamo Marco Zanchi (viceallenatore), nell’U18 ci sono Stefano Lorenzi (allenatore) e Rolando Bianchi (viceallenatore), nell’U17 Gianpaolo Bellini (allenatore) e Gabriele Perico (viceallenatore), nell’U14 Roberto Previtali (allenatore). Senza dimenticare naturalmente un punto di riferimento ormai storico del vivaio nerazzurro come Giancarlo Finardi, Coordinatore dell’Attività Agonistica. E poi c’è Alessio Gambirasio (allenatore dell’U15), anche lui con trascorsi nel vivaio atalantino, mentre nell’Attività di Base non sono bergamaschi ma sono cresciuti calcisticamente nel settore giovanile nerazzurro fino ad esordire in prima squadra Andrea Di Cintio (viceallenatore dell’U13) e Michael Girasole (viceallenatore dell’U12).SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo ATALANTA – Nel settore giovanile tanti ex giocatori e il vivaio crescere proviene da Araberara.
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MediaAntonio Percassi è principalmente conosciuto per i suoi meriti sportivi: ha giocato infatti per l’Atalanta fra il 1970 e il 1976 in qualità di difensore, e in seguito ha ricoperto i ruoli di allenatore e di presidente per la stessa squadra. Percassi è però riuscito nel corso degli anni a costruire un vero e proprio impero miliardario, che conta società di ogni tipo e che gli ha permesso di diventare uno degli uomini più ricchi d’Italia. Ecco allora a quanto ammonta il favoloso patrimonio di Antonio Percassi, e in quali settori si sono concentrati i suoi investimenti. L’ascesa imprenditoriale di Antonio Percassi inizia nel 1976, quando comincia a collaborare con il miliardario italiano Luciano Benetton, occupandosi della gestione di alcuni punti vendita Benetton. Percassi apre così diversi negozi United Colors, Zerododici, Sisley e Playlife, sia in Italia che all’estero. Nel 2001, con la collaborazione di Amancio Ortega, Percassi contribuisce alla fondazione del primo Zara in Italia. Nel frattempo, l’ex calciatore entra nel ramo della distribuzione di diversi marchi di abbigliamento stranieri, quali Nike, Levi’s, Gucci, Tommy Hilfiger, Ferrari, Ralph Lauren e Victoria’s Secret. Il successo di questa operazione lo porta ad elaborare il progetto di un proprio marchio personale, ed è così che nel 1997 nasce Kiko Milano.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo ATALANTA – Antonio Percassi nel ‘club’ dei più ricchi d’Italia: ecco il suo patrimonio proviene da Araberara.
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MediaCambio della guardia per il segretario comunale di Solto Collina, Cosima de Carlo se n’è andata, anche se a malincuore, e ha lasciato spazio ad Angelo Galdini.“Ci teniamo a ringraziare la dottoressa De Carlo per il prezioso lavoro svolto in questi anni, dal 2015 al 2018 e poi da novembre di quell’anno fino ad ottobre è rimasta in reggenza – sottolinea il sindaco Maurizio Esti – e da poche settimane abbiamo dato il benvenuto al nuovo segretario, l’avvocato Galdini, che sarà segretario nel nostro Comune, che è ente capofila, e di Riva di Solto, Fonteno e Bossico”.E quindi ora tocca all’avvocato Angelo Galdini, classe 1983, bergamasco, sposato e papà di tre figli; da sempre residente in Val Cavallina, prima ha vissuto a Cenate Sopra, dove è stato amministratore comunale dal 2004 al 2008 e nell’ultimo decennio invece vive a Trescore Balneario. Ha svolto per oltre un decennio l’attività di avvocato in studi legali di Milano e di Bergamo ed è risultato vincitore dell’ultimo concorso per segretari comunali e provinciali, conseguendo l’iscrizione nel luglio del 2022 nell’albo della sezione della Regione Lombardia.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo SOLTO COLLINA – Nuovo segretario comunale condiviso con Riva, Fonteno e Bossico. Consoli: “E poi dicono che ci siamo isolati…” proviene da Araberara.
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MediaGiulio Marchetti, un punto di riferimento per tutti in paese, ora ci regala l’asilo nido, tre milioni di euro di investimento, dopo averi donato negli anni tantissime alte opere che sono le fondamenta della vita sociale del paese. Giulio, imprenditore lungimirante e affezionato al sottoscritto, ha messo a sua disposizione le risorse per un paese migliore. E ci sta riuscendo.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo CASTELLI CALEPIO – PERSONAGGIO DELL’ANNO – Giulio Marchetti e il suo regalo al paese: l’asilo nido proviene da Araberara.
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MediaLa montagna, oltre alle bellezze che porta con sé, nasconde anche un lato oscuro. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Berzo San Fermo ha voluto ricordare tutte le persone che hanno perso la vita in questi luoghi, uno su tutti il Berzese Ilario Tebaldi.“Il 6 gennaio, presso la chiesa parrocchiale, viene celebrata la Santa Messa per ricordare tutte le vittime della montagna – spiega il sindaco Luciano Trapletti – Questa ricorrenza è purtroppo legata ad un fatto tragico accaduto ad Ilario, un nostro concittadino, proprio il 6 gennaio 2019. Ho perso un fratello a causa di un incidente stradale e Ilario è sempre stato molto vicino alla mia famiglia. La disgrazia ha colpito anche lui, durante un’escursione in montagna è scivolato su una lastra di ghiaccio ed è precipitato per 200 metri. Sono passati ben quattro anni dalla scomparsa di Ilario ed era giusto ricordarlo, era una persona speciale. Durante la cerimonia abbiamo voluto ricordare anche Costante, socio CAI della Sottosezione di Trescore, che è venuto a mancare nei mesi scorsi. Con il CAI, abbiamo organizzato l’offertorio, portando gli attrezzi dell’escursionista, come la piccozza, i ramponi, la corda, eccetera, sull’altare.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIOL'articolo BERZO SAN FERMO – Berzo ricorda Ilario, vittima della montagna: “Era una persona speciale” proviene da Araberara.
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