MediaSi terrà sopra il Centro Anziani di Tagliuno di Castelli Calepio, in Via Marconi, 27, nella “Sala delle cento sedie”, dal 19 al 27 ottobre, la terza edizione della mostra fotografica “LA NATURA VISTA CON GLI OCCHI DI CRISTIAN”, organizzata dall’Associazione Culturale IL BEL PAESE di Castelli Calepio.La mostra ha una duplice finalità: esporre alcune delle bellissime fotografie realizzate da Cristian Pasqua nei molti anni che lo hanno visto impegnato, – da dilettante, ma d’eccellenza – ad immortalare gli ambienti naturalistici e la fauna stanziale del fiume Oglio; allo stesso tempo, la mostra vuole essere un tributo alla sua memoria in quanto Cristian è venuto tragicamente a mancare l’11 giugno del 2022, a Cividino di Castelli Calepio, proprio nelle acque di quel fiume che tanto aveva amato, frequentato e vissuto.Fondamentali, per la realizzazione della mostra, sono stati il supporto e la disponibilità forniti dall’Amministrazione Comunale e dal Centro Diurno Pensionati e Anziani di Tagliuno. Un particolare ringraziamento va rivolto anche a Simone Tiraboschi, Presidente del Fotoclub La Torretta di Grumello del Monte, il quale essendo originario di Castelli Calepio ben volentieri si è prestato a fornire suggerimenti tecnici per la migliore riuscita dell’iniziativa.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBRE L'articolo CASTELLI CALEPIO – La natura vista con gli occhi di Cristian proviene da Araberara.
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Media“Direi che gli interventi di sistemazione fatti nei mesi scorsi sulle nostre vallette sono stati utili, perché in paese i recenti eventi alluvionali non hanno provocato nessun danno – dice il sindaco Omar Seghezzi -. Abbiamo avuto invece qualche piccolo smottamento qua e là, cui a poco a poco si potrà rimediare con una spesa complessiva che abbiamo ipotizzato di circa 150.000 euro”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo PREMOLO – Solo piccoli dissesti e smottamenti di lieve entità a causa delle grandi piogge. Anche la Val Dossana non ha dato problemi proviene da Araberara.
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Media“Ho iniziato il mio viaggio musicale da bambina, avvicinandomi allo studio del pianoforte a nove anni, ma è nel canto che ho trovato la mia vera vocazione. E, infatti, fin da bambina ho sempre detto che avrei fatto la cantante lirica”.A volte, i sogni di una bambina diventano realtà. È successo anche a Lucia Rubedo, nata a Cremona e Ranzanichese d’adozione, che dopo anni di studi e sacrifici sta sfondando nel mondo della musica classica, facendosi conoscere e apprezzare non solo in Italia, ma anche all’estero. Ed è appunto oltre i confini italiani ha ricevuto a Lugano un riconoscimento, un Award Speciale all’interno dello Switzerland Literary Prize, prestigioso premio culturale della Svizzera.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo RANZANICO – Eleganza e passione. Lucia Rubedo, i sogni di bambina diventati realtà e una voce senza confini proviene da Araberara.
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MediaAvete presente la locuzione latina “sui generis”? La Treccani indica il significato: “si usa come aggettivo per indicare ciò che non si può definire con un concetto più generale”. La minoranza composita di Albino che riunisce “In Albino, Futuro in Comune e Energie in Albino” invita il Sindaco ad azzerare la nomina della Commissione per il Paesaggio per due motivi: “La Commissione nominata, anziché essere di natura tecnica e insieme super partes, sembra un clone degli strumenti già a disposizione della maggioranza. La presenza di professionisti di chiara area politica (tra cui ex assessori e candidati alle scorse elezioni amministrative) e con interessi diretti sul territorio, se non addirittura in potenziale conflitto d’interesse, non riflette una scelta di garanzia né per la minoranza né per i cittadini”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo ALBINO – LA MINORANZA – Una Commissione “sui generis” proviene da Araberara.
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MediaLa scelta del nuovo direttore artistico del Parco Nazionale Gran Paradiso è caduta su un seriano, Alessandro Valoti di Cene. Si tratta di un incarico prestigioso, di cui il giovane cenese mostra tutta la sua soddisfazione: “Sono molto orgoglioso e riconoscente di poter iniziare una nuova avventura come direttore artistico del Parco Nazionale Gran Paradiso, per un progetto di musica e teatro.
I miei occhi oggi sono pieni di meraviglia; questi luoghi meritano il nome che hanno, e meritano di essere valorizzati e riscoperti grazie alla cultura. Nel mio bagaglio porto l’esperienza che ho maturato in questi anni e l’entusiasmo che sempre suscitano i percorsi, gli incontri e le collaborazioni che nascono dalle nuove idee. Grazie di cuore a chi mi ha dato questa elettrizzante opportunità. Avanti tutta!”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo CENE – Il cenese Valoti nuovo direttore artistico del Gran Paradiso: “Orgoglioso e riconoscente” proviene da Araberara.
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I miei occhi oggi sono pieni di meraviglia; questi luoghi meritano il nome che hanno, e meritano di essere valorizzati e riscoperti grazie alla cultura. Nel mio bagaglio porto l’esperienza che ho maturato in questi anni e l’entusiasmo che sempre suscitano i percorsi, gli incontri e le collaborazioni che nascono dalle nuove idee. Grazie di cuore a chi mi ha dato questa elettrizzante opportunità. Avanti tutta!”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo CENE – Il cenese Valoti nuovo direttore artistico del Gran Paradiso: “Orgoglioso e riconoscente” proviene da Araberara.
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MediaSpett.le Redazione,leggo sempre con vivo interesse il vostro quindicinale, specialmente gli articoli sulla montagna a firma di Anna Carissoni, di cui condivido la difesa di chi in montagna ci vive e ci lavora, contro la burocrazia e il menefreghismo dei legislatori.Conosco vari pastori e allevatori, storie di lupi, di ungulati, di cinghiali… Io stesso, possedendo in collina orto, frutteto, prato, bosco e galline, sono in lotta perenne e soccombente a causa delle ‘proprietà dello Stato’, e cioè cinghiali, volpi, tassi, donnole. E constato che tante riviste che vivono di montagna ignorano però sempre i contadini, gli allevatori, i pastori, i boscaioli. Sfogliando queste riviste, infatti, non ho visto mai la foto di un contadino intento al suo lavoro, oppure di una mucca o di altri animali domestici nell’ambiente in cui i succitati lavoratori arrancano per sopravvivere salvando i boschi e i prati ricevuti in eredità dai loro padri…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo ALZANO – LA LETTERA – Quando la volpe è intoccabile (e le galline se le mangia gratis) proviene da Araberara.
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Media“Lavori pubblici scuola Primaria: era proprio necessario aspettare l’inizio delle lezioni?”. Questa frase, con tanto di domanda provocatoria, riassume il pensiero del gruppo di minoranza di San Paolo d’Argon ‘L’Alveare’ (che fino a pochi anni fa era alla guida del Comune) sul ritardo nei lavori accanto alla scuola Elementare del paese.“I lavori dovevano durare due settimane, ma ad oggi – scrive ‘L’Alveare’ in un suo messaggio rivolto ai cittadini – il termine è stato rimandato alla fine dell’anno”.Si arriva poi a una frecciata al curaro: “Riteniamo che l’incapacità di programmazione dei lavori stia comportando gravi e prolungati disagi alla popolazione!”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo SAN PAOLO D’ARGON – La minoranza critica sui lavori accanto alle Elementari: “Incapacità di programmazione” proviene da Araberara.
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MediaSabato 12 ottobre il sindaco di Vigano San Martino Alfredo Nicoli si è recato a Varese per il ritiro dell’auto donata al Comune da un suo concittadino, Sergio Agazzi del Bar Martina. “Un sentito ringraziamento a Sergio per il suo gesto! L’Amministrazione comunale ha già incaricato un’officina per allestire l’automobile a uso esclusivo della nostra Polizia locale, che garantirà il facile riconoscimento dei nostri vigili durante il loro operato sul territorio comunale.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBRE L'articolo VIGANO SAN MARTINO – Donata un’auto al Comune, la useranno i vigili proviene da Araberara.
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MediaL’Oneto è esondato, un’altra volta, e questa volta però qualcuno non ci sta. Nei giorni scorsi, dove a farla da padrone sono state le alluvioni, il torrente è uscito dai suoi argini e ha allagato campi, prati e strade nella zona tra Sovere e Pianico: “Questa storia si ripete da anni e ogni volta peggiora – spiegano alcuni residenti di Pianico alla nostra redazione – tutto è documentato e documentabile, tempo fa abbiamo fatto redigere uno studio di fattibilità a nostre spese, e sapete dove è? È conservato nel cassetto del Comune di Pianico e nessuno ci ha mai risposto”. Mostrano lo studio, parecchie pagine documentate: “L’ambito è stato segnalato per l’esondazione nel 2019 che ha creato problematiche e pericoli – si legge nello studio – posti nelle immediate vicinanze, oltre per aver creato problemi alle viabilità sia comunali che statali. A valle dell’attraversamento del centro urbanizzato, il torrente è fuoriuscito provocando seri problemi alla viabilità e con particolare riferimento all’arteria principale che collega Bergamo con la valle Camonica (SS42 del Tonale e della Mendola), la quale è stata inondata e costretta alla chiusura da parte dei mezzi di soccorso (VV.FF. e protezione civile)”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo PIANICO – L’Oneto esonda ed esondano anche le polemiche. “Da anni c’è uno studio di fattibilità fermo nei cassetti del Comune, nessuno fa niente” proviene da Araberara.
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MediaE’ stato un giovedì da segnare sul calendario, ma non certo per essere ricordato, anzi, per ricordarsi semmai di dimenticarlo. Già. In Comune la sindaca Federica Cadei fa i conti, i primi conti, di danni che non si sa ancora se avranno un effetto domino sul delicato equilibrio geologico di una zona sempre più fragile, quella di Sovere, fortunatamente ma anche sfortunatamente ricca di acqua. La bomba d’acqua di giovedì 10 ottobre ha messo a dura prova il territorio e ora a bocce ferme la conta dei danni e soprattutto si tratta di capire come intervenire per mettere in sicurezza il territorio. I fronti sono più di uno e alcuni in prospettiva sono impegnativi sotto tutti i punti di vista, gravità, costo e intervento. Nei giorni scorsi tecnici della Regione, insieme alla sindaca, hanno preso visione delle varie criticità: “E’ crollata Via Adamello – spiega la sindaca Federica Cadei – la zona sotto la rotonda che porta a Clusone e in centro al paese, avevamo sistemato il primo pezzo recentemente, abbiamo attivato per quel tratto la somma urgenza. Poi ci sono le situazioni di criticità lungo il fiume, è sceso tantissimo materiale, sotto la campata, ho anche temuto saltasse il ponticello che si trova all’interno delle ex acciaierie, lì ci sono due punti, in uno è saltata la briglia e il muro di contenimento, si è creato un tappo che ha fatto da diga e il materiale è rimasto bloccato e incastrato. Con la Regione abbiamo visionato la zona, c’è una montagna di materiale da togliere”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo SOVERE – La Rupe è tornata a muoversi, chiuso il Giardino degli Orti, problemi a ‘Campo’, rotti gli argini, crollati muri di contenimento proviene da Araberara.
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Mediadi Luca MarianiCi sono giornate che si stagliano nella memoria di tutti perché legate al ricordo di un momento di grande pericolo collettivo. Ci sono immagini, che per la loro straordinarietà, diventano virali e ognuno le ha viste e condivise con amici, colleghi o parenti. Così giovedì 10 ottobre 2024 verrà ricordato da tutti i bergamaschi come il giorno della grande pioggia, che ha portato allagamenti, frane, smottamenti, strade e scuole chiuse. Di tutte le immagini di quel giorno pauroso e memorabile, quella dei due tralicci inclinati e a rischio caduta a causa della piena del fiume Serio, resterà la più emblematica e la più cliccata. «Terna Spa mi ha chiamato verso le due e mezza del pomeriggio.» Spiega Nicola Cantamessa, uno dei proprietari della Elettrodotti Cantamessa, l’azienda di Endine che ha sottoscritto i contratti di pronto intervento sui tracciati delle linee di alta tensione di proprietà di Terna Spa. «Noi abbiamo dato subito la disponibilità di intervenire in tempi celeri. Così, il geometra Daniele Scarsi e la sua squadra sono partiti da Calcio, dove stavano lavorando in cantiere, e sono arrivati a Nembro verso le tre e mezza.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo NEMBRO – Nicola, Daniele e i loro ‘uomini’ e quell’intervento per rimettere i tralicci in piedi dopo la bomba d’acqua: “Fino alle 2 di notte per metterli in sicurezza”, quando i compagni di lavoro sono una famiglia proviene da Araberara.
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Mediadi Luca MarianiSono passati più di sei anni, 13 operazioni chirurgiche, mesi interi passati sdraiato in un letto d’ospedale o in casa e tanti, troppi giorni in cui il male parte dalle gambe e picchia forte forte alla testa. «La mia sofferenza non è durata solo i giorni di prognosi scritti tra parentesi negli articoli. Ma dura da sei anni e durerà ancora.» Paolo Marzupio quel tragico 24 settembre 2018 lo ricorda con una lucidità scientifica che commuove per equilibrio e precisione: «Era la terza settimana del terzo anno. Ho fatto le solite cinque ore. Sono uscito da scuola alle 13 e mi sono diretto in stazione. Dato che alla stazione di Gazzaniga c’era sempre casino, bisognava andare all’inizio della banchina, dove entravano i pullman, altrimenti non saresti riuscito a salire sul pullman o saresti stato schiacciato come una sardina. Ricordo l’immagine di me che sto camminando verso il punto dove di solito salivo e da un momento all’altro» l’incidente. Due bus azzurro-verde della Sab si scontrano. Le gambe di Paolo restano schiacciate tra i due mezzi e vengono tranciate entrambe poco sopra la caviglia. Per qualche minuto il ragazzo perde i sensi. «Poi, del dopo ricordo tutto. Mi sono trovato sbalzato dentro uno dei due pullman. Addirittura mi scorreva addosso un liquido. All’inizio si pensava fosse benzina, poi si è rivelato essere l’olio degli impianti di idraulica del bus. Per liberarmi le gambe che erano incastrate hanno spostato il bus. Dopo mi hanno tenuto sveglio fin quando sono arrivati i soccorritori.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo VALGOGLIO – Paolo e quel tragico 24 settembre 2018: 13 operazioni chirurgiche, terapia intensiva, infezioni, mesi di ospedale e ora l’università e la nuova vita: “E’ stata dura ed è ancora dura, bisogna avere rispetto della sofferenza” proviene da Araberara.
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MediaPer assurdo il sindaco Vigilio Arcangeli si può permettere di non rispondere neppure alle interpellanze e tanto meno alle sedici domande (pubblicate sull’ultimo numero di Araberara) che gli sono state rivolte sulle nomine del nuovo Cda della Casa di Riposo. Che resta il tema di questi giorni anche perché i tempi per accedere ai fondi del 110% sono al lumicino, al punto da far sospettare che non se ne faccia nulla o, come sospettano dall’opposizione “non se ne voglia far nulla”. Il “perché” di quest’ultima ipotesi è, sempre secondo i partiti di opposizione, basato su sospetti e supposizioni che in questo momento sono basati su scenari tutti da verificare.Abbiamo detto “partiti di opposizione”. Beh, da registrare il fatto a suo modo eclatante della scomparsa della Lega in Consiglio Comunale dopo più di 20 anni di presenza costante, anche addirittura con un decennio, l’ultimo, in cui la Lega ha governato Sarnico con Giorgio Bertazzoli. Lontani ormai i tempi della presenza, sempre della Lega, in minoranza con Silvana Fenaroli che tutti chiamano “pesciolina” ma poi non sanno spiegare l’origine di questo appellativo, che si è perso nella memoria.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo SARNICO – Il centrodestra perde la Lega in Consiglio. Domenico Nucera nuovo capogruppo, Giorgio Bertazzoli nel “gruppo misto” proviene da Araberara.
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MediaL’iter va avanti. Eccome se va avanti. Il progetto che farà diventare ricettiva la struttura di Palazzo Martinoni è ‘sbarcato’ nei giorni scorsi in consiglio comunale e ora si va avanti. E la notizia è che anche la minoranza, con qualche distinguo, ha votato a favore. Facciamo un passo indietro, il Dott Paolo Martinoni ha presentato una formale richiesta all’Amministrazione Comunale avente ad oggetto la promozione congiunta di un Programma Integrato di Intervento di interesse misto Pubblico Privato, finalizzato al recupero con cambio d’uso del compendio immobiliare di Palazzo Martinoni ed alla riqualificazione di aree pubbliche contermini”; – con la stessa nota il Dott. Paolo Martinoni ha manifestato la disponibilità a sostenere, anche per quanto di competenza del Comune, tutti gli oneri economici derivanti dalla necessaria attività tecnico urbanistica ed amministrativa, previa definizione concordata dei costi, l’amministrazione ha dato da subito parere favorevole a una proposta preliminare di recupero dell’area avanzata dalla proprietà, tesa ad un restauro dell’immobile con insediamento di una nuova struttura alberghiera di elevata qualità che nello specifico della richiesta avanzata dalla proprietà è stato richiesto il cambio di destinazione d’uso dell’immobile da residenziale a turistico ricettivo con finalità alberghiera.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo RIVA DI SOLTO – Il progetto di Palazzo Martinoni diventa realtà, approvato in consiglio comunale con il voto anche della minoranza che però… proviene da Araberara.
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MediaIn attesa dell’assemblea che dovrebbe essere fissata per il 4 novembre, un tempo festa della vittoria nella Grande Guerra, la piccola guerra tra i due contendenti per la Presidenza della Comunità Montana dei Laghi bergamaschi si conclude con la resa della Presidente uscente, la sindaca di Credaro Adriana Bellini. Sarà eletto Presidente Danny Benedetti, sindaco di Trescore. La svolta è stata la riunione dei 10 sindaci dell’Alto Sebino che hanno deciso di votare all’unanimità per Benedetti. Avevamo scritto che il contenzioso riguardava il nome di uno dei due assessori che ogni territorio avrebbe avuto diritto di scegliere autonomamente. Benedetti aveva dalla sua, quando il confronto con la Bellini, era incerto, nell’Alto Sebino “solo” il rappresentante di Solto Collina. Il fatto che gli altri 9 Comuni della zona passassero armi e bagagli dalla sua parte gli aveva fatto ovviamente piacere ma non poteva sconfessare la primogenitura di Solto.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo COMUNITÀ MONTANA LAGHI BERGAMASCHI – Danny Benedetti for President (unanimità?) proviene da Araberara.
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MediaEle ha undici anni è nata il 14 febbraio 2013, il giorno dedicato agli amori. E l’amore di Eleonora Bonicelli è l’acqua. Il nonno la definisce un “pesciolino”. “In acqua mi sento bene, quando ho paura o sono arrabbiata, in piscina mi passa tutto”. La mamma Martina svela un retroscena: “Il problema era la doccia, non le piaceva avere l’acqua in faccia”. Ele ride, cose passate, “faccio allenamenti di due ore al giorno, tranne la domenica”. Naturalmente il pomeriggio, perché la mattina è dedicata alla scuola, prima media a Rovetta. La famiglia è originaria di Colere ma si è trasferita a Songavazzo. La piscina di Rovetta è ormai casa sua, il suo allenatore è Ezio Pezzoli ma di supporto ha anche Luca e Chiara Mascarino.Preferisce i lunghi percorsi, i 400 metri. Ma per i nesci bisogna ricordare che ci sono lo stile libero, il delfino, la rana e il dorso. Quale preferisci? “Il delfino”. Che è anche il più faticoso per una ragazzina. “Nei 200 ho il tempo di 3’9”57” precisa puntigliosamente. Fa parte della squadra di Rovetta/Casnigo Blu SSD ARL dove le S stanno per Società Sportiva e la D per Dilettantistica e fin qui ci arriviamo, ma è la sigla ARL che sta per “A Rischio Limitato”. E il “Blu? “Sono i cognomi dei titolari, Balduzzi e Locatelli e la U sta per Uniti”. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo VAL DI SCALVE – ROVETTA – Ele che a 11 anni può sognare le Olimpiadi: “In acqua mi passano paura e arrabbiature” proviene da Araberara.
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MediaFlavia è alle prese con lo…stendino, nel senso che la tentazione di avvicinarsi a stendere i panni è tanta ma non si può fare, almeno per qualche tempo. Già, Flavia Bigoni è a casa dopo il terzo intervento di tumore al seno: “Sono in convalescenza”. Flavia, medico del lavoro, assessore ai servizi sociali al Comune di Clusone, sposata, madre di due figli, una vita frenetica fino a qualche tempo fa, poi la scoperta di un tumore al seno: “Un controllo di routine, una mammografia a gennaio, non sentivo alcun dolore ma ho sempre fatto prevenzione. Quel giorno invece mi hanno trovato alcune calcificazioni che andavano indagate, avevo già avuto una situazione simile nel 2016 ma non c’era stato bisogno di ulteriori indagini, stavolta era diverso, diciamo che non l’ho sfangata”, sorride e ricomincia: “Mi era già andata di lusso la prima volta, invece questa volta mi hanno trovato un tumore al seno. Dovevo essere operata. Ho fatto tutti i controlli necessari, sono stata operata la prima volta a marzo, poi rioperata ad aprile per un approfondimento sui linfonodi, poi la chemioterapia come da protocollo, essendo un tumore maligno”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo CLUSONE – Flavia, medico, assessore, moglie e madre: “Il tumore al seno dopo un controllo, non ho paura, amo la medicina. E finalmente… ammortizzo il mio divano di pelle…” proviene da Araberara.
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Media“Era il 1967 quando mio papà, appena tornato da militare a 22 anni, aveva aperto il suo piccolo negozio di fotografia, la sua passione più grande”, inizia così Maurizio Belometti raccontando di papà Ulisse. Oggi l’Agenzia Foto San Marco, che ha due sedi, a Villongo e Palazzolo, è stata premiata come attività storica dalla Regione. “Papà era in Fanteria, ma durante quell’anno ha sempre fatto il fotografo per gli eventi e i locali e quando è tornato aveva un gruzzoletto di soldi… non erano abbastanza per realizzare il suo sogno, così ha chiesto aiuto in paese. Il parroco di Foresto Sparso si era offerto di dargli una mano, ma ad una condizione, che se un giorno fosse riuscito ad aprire il negozio, l’avrebbe dovuto chiamare proprio come il patrono, San Marco… ed è stato di buon auspicio”.La storia di Foto San Marco inizia proprio a Foresto Sparso: “Qui però è rimasto solo per qualche mese, poi si è trasferito a Villongo, in via Diaz, che un tempo era una via piena di negozi. E’ rimasto anche in questo caso per poco tempo, poi, quando hanno costruito il condominio in viale Italia si è trasferito lì e ci siamo rimasti per 40 anni. Proprio in quegli anni si è sposato con mamma Antonia, che ha lavorato in negozio fino a due anni fa. Nel 2008 infine ci siamo trasferiti, ma soltanto di una cinquantina di metri”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBRE L'articolo VILLONGO – Foto San Marco, da papà Ulisse ai figli Claudio e Maurizio: “Era appena tornato dal militare, il parroco gli disse di chiamare il negozio come il patrono. Quella foto di Alain Delon con l’amante e…” proviene da Araberara.
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MediaQualche settimana fa ci eravamo trovati a parlare con il sindaco Mauro Marinoni del limite di velocità in centro storico a Rovetta. Dai 30 chilometri orari pensati in prima battuta (che non avevano messo d’accordo l’intera amministrazione comunale), si è poi arrivati ai 40. Un buon compromesso. Ma se per il cuore di Rovetta si è trovata questa soluzione, i cittadini di San Lorenzo chiedono che sia fatto qualcosa anche per loro.Tra le segnalazioni arrivate in Municipio infatti ce n’è una che recita: “Scrivo per conto dei residenti di via Chiesa, per rendere nuovamente nota una situazione che si protrae da molti anni; il semaforo che rileva la velocità viene raramente rispettato nonostante sia presente anche un passaggio pedonale, poche vetture infatti di fermano e alle 23, quando scatta il non funzionamento ci sono mezzi, soprattutto moto, che si fiondano a più di 100 km/h. Se sono installare telecamere che registrano 24 ore su 24 tutto questo è visibile”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo ROVETTA – SAN LORENZO – I residenti di via Chiesa: “Le moto si fiondano a più di 100 km/h”. Il sindaco: “I 50 Km/h sono sufficienti se rispettati e per i dossi…” proviene da Araberara.
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MediaDa lunghi anni a Scanzorosciate si discute del futuro di quella parte del centro storico scanzese che viene identificato con l’antica filanda. Alcuni giorni fa, con la demolizione del vecchio edificio, si è dato il via all’intervento di rigenerazione urbana.Il sindaco Paolo Colonna ha pubblicamente commentato parlando di “giornata storica per Scanzorosciate”. Il primo cittadino ha sottolineato: “Sono ufficialmente partiti i lavori di rigenerazione urbana nel comparto della Cascina Filanda, nel cuore del nostro centro storico di Scanzo! Un percorso lungo e complesso, iniziato nel 2009, che ha visto susseguirsi quattro progetti diversi e tanti attori coinvolti: proprietà e progettisti con soluzioni differenti. Ma con cuore, passione e tanta determinazione, pancia a terra, siamo riusciti, con l’ultima proposta presentata a fine agosto 2023, a chiudere l’operazione con il proponente e a farla decollare.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo SCANZOROSCIATE – Cascina Filanda, demolizione e rinascita, partiti i lavori di rigenerazione urbana proviene da Araberara.
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