MediaSono da poco passate le 18 di un giorno di metà ottobre, il via vai in macelleria non si ferma. Al bancone si lavora alacremente, come sempre, tra sorrisi e consigli. Qui, la macelleria Bettoni c’è da 50 anni tondi, era il 1974 quando apriva i battenti ma già da molti anni prima il commercio di carne era nel dna di questa famiglia quando Fortunato Bettoni (nonno di quel Fortunato Bettoni che nel 1974 ha aperto la macelleria, già, si chiamano tutti e due Fortunato) commerciava bestiame e ‘consumava le suole delle scarpe andando in Trentino a piedi’, come racconta Fortunato, 77 anni ben portati, mentre prepara la carne per i clienti. Una passione che parte da lontano, lontanissimo, e che continua anche ora con il figlio Maurizio che ci racconta questo mondo dove genuinità, qualità e passione fanno la differenza. Un bancone immenso, appena si entra si respira un’aria famigliare, dietro il bancone praticamente l’intera famiglia di Fortunato (tranne la figlia) e qualche dipendente. Fortunato è uno spasso: “Che carne mangio io? Il bollito, io amo il bollito, e poi quando si fa il bollito c’è anche un bel brodo che serve sempre per fare un risotto”. Il figlio Maurizio annuisce: “L’altro giorno ho disossato due pezzi per fare il tomahawk e col pezzo che ho disossato ho fatto il bollito la sera”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo COSTA VOLPINO – Dal bisnonno Fortunato “che andava a piedi in Trentino a prendere il bestiame” al nonno…(sempre) Fortunato, ora tocca a Maurizio, quella macelleria storica… proviene da Araberara.
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MediaAveva un panetto di cocaina negli slip il 39enne di Costa Volpino fermato venerdì pomeriggio a Endine dai carabinieri per un controllo. E’ stato arrestato per detenzione a fini di spaccio e con lui è stato denunciato l’uomo che invece era al volante, un 54enne residente a Darfo. Mezzo etto di cocaina negli slip e per il conducente invece la denuncia riguarda un coltello trovato sul sedile posteriore dell’auto che gli è costata la denuncia a piede libero per concorso nel reato e per possesso ingiustificato di arma impropria. I carabinieri della compagnia di Clusone stavano effettuando alcuni controlli lungo la statale 42 e hanno fermato l’auto, hanno notato subito a fianco del guidatore il 39enne già conosciuto dalle forze dell’orine per altri reati e così è scattata la perquisizione. L’auto era intestata al 54enn. I controlli sono quindi proseguiti a casa del 39enne dove è stato rinvenuto un bilancino di precisione. Droga acquistata per circa 2000 euro che avrebbe fruttato circa 5000 euro una volta immessa nel mercato dello spaccio. Arresto convalidato in tribunale a Bergamo per direttissima, il GIP non ha emesso misure cautelai e per ora il 39enne rimane in libertà, il processo è stato rinviato.L'articolo 39enne di Costa Volpino fermato con un panetto di cocaina negli slip proviene da Araberara.
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MediaDa quattro mesi, cioè da quando gli elettori di Torre Boldone hanno emanato con il voto la loro sentenza, premiando Simonetta Farnedi e punendo il sindaco uscente Luca Macario, i sentimenti espressi sono divergenti: l’umore di chi auspicava il ribaltone è ottimo, mentre quello di chi puntava alla continuità con le amministrazioni del duo Macario/Sessa è pessimo.Negli ultimi dieci giorni qualcosa è però cambiato. Chi era felice (e, in effetti, lo è tuttora…) ha avuto la sua prima delusione e in chi era deluso è emersa una sorta di rivalsa sulla ‘sentenza’ degli elettori. E a determinare questo ‘ribaltone di umori’ sono state due sentenze (quelle vere, fatte da giudici): una del Consiglio di Stato e una del TAR di Brescia che, usando un’espressione un po’ semplicistica, hanno ‘dato ragione’ alla vecchia Amministrazione su due temi su cui si è discusso e polemizzato: il mega parco fotovoltaico e la zonizzazione acustica.Il parco fotovoltaicoPartiamo dalla prima questione, che è quella che ha più fatto rumore. La Giunta Macario aveva sostenuto il progetto della Comunità energetica rinnovabile (CER) Imotorre con la realizzazione di un enorme parco fotovoltaico dotato di oltre 6.300 pannelli solari.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo TORRE BOLDONE – Fotovoltaico e zonizzazione acustica: Macario batte due colpi proviene da Araberara.
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MediaI bar bergamaschi, computando sia le sedi sia le unità locali, sono 3.070, come dicono i dati riferiti all’inizio del 2024. La maggioranza si trova nell’area urbana del capoluogo (32%), seguita dalla pianura (27%) e da collina e montagna (entrambe con una quota pari al 17%). I bar si concentrano particolarmente nei comuni di Bergamo, Treviglio e Romano di Lombardia.La media è di 2,8 bar ogni 1.000 abitanti, un dato in linea con la media regionale, ma il valore sale a 3,5 nelle zone montane e a 3,1 nell’area urbana, mentre scende a 2,4 in collina e in pianura. Caravaggio si distingue per il primato di 5,8 bar ogni 1.000 abitanti, il doppio della media provinciale, seguita da Calusco d’Adda con 4,6 e da Bergamo con 4,2.Nel decennio si sono persi 374 bar, soprattutto nelle aree montane e in quella urbana.Il totale di 3.070 bar si può suddividere in 2.329, che sono le imprese con sede in provincia di Bergamo, e 741, che è il numero complessivo delle unità locali. Una su cinque, per la precisione 143, fa capo a imprese con sede fuori provincia, le restanti sono afferenti alle 2.329 imprese bergamasche. Le unità locali erano 646 nel 2014, pertanto sono cresciute nel decennio con un tasso medio annuo del +1,5%. Le unità locali di imprese non bergamasche hanno registrato una crescita eccezionale, con un tasso medio annuo del +7,4%.Parallelamente al calo complessivo dei bar, è anche calato il numero delle imprese. Le imprese bergamasche registrate con l’attività di bar e altri esercizi simili senza cucina erano 2.798 nel 2014, ora sono 2.329, ovvero 469 in meno per un calo del 17%. Rappresentano il 3% del totale delle imprese attive e la metà di quelle attive nella ristorazione. Il minimo della serie storica è stato toccato proprio alla fine del 2023. Non hanno invertito la tendenza calante neppure durante il biennio pandemico, periodo in cui invece il complesso delle imprese ha conosciuto una crescita in quanto le cessazioni sono state posticipate per godere delle misure di ristoro.In conseguenza di ciò il tasso di crescita medio annuo risulta negativo e lo è più intensamente a Bergamo che non in Italia o in Lombardia. Ma c’è un’eccezione e si tratta delle imprese guidate da imprenditori nati all’estero, che hanno avuto una crescita media annua positiva.Circa due bar su dieci sono gestiti da persone nate fuori dall’Italia, il 94% delle quali è cittadina extra UE. Posto che solo per le imprese individuali è possibile risalire al Paese di nascita del titolare, tra i Paesi in prima posizione si trova la Cina, con imprese localizzate soprattutto a Bergamo e a Ponte San Pietro. A seguire si trovano Albania e Marocco.Un’impresa su due è costituita come impresa individuale. Le società di persone rappresentano un’impresa su tre, mentre le società di capitali sono scelte solo da un’impresa su dieci. Le imprese individuali sono diffuse soprattutto in pianura e in area urbana. Quanto alle società di capitali, circa una su due ha sede nell’area urbana, mentre la montagna detiene la quota minore di bar costituiti in questa forma giuridica.Lungo il decennio si nota per i bar lo stesso fenomeno che interessa il complesso delle imprese: le imprese individuali stanno calando a un ritmo di crescita sostenuto (-2,2% in media annua), mentre le società di capitali mostrano una dinamica positiva (+0,2% in media annua). Le società di persone presentano una dinamica discendente lungo tutto il periodo e complessivamente riportano la diminuzione più spiccata tra le forme giuridiche (-3,1% in media annua).Due bar su cinque sono gestiti da donne, dato in crescita negli ultimi dieci anni e superiore al dato regionale e nazionale. Solo un bar su dieci è gestito da imprenditori sotto i 35 anni. Peraltro, a causa dell’invecchiamento demografico, le imprese giovanili hanno perso 200 unità.Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Osserviamo nei numeri del decennio due fenomeni interessanti: la concentrazione delle imprese bergamasche che gestiscono sempre più bar e la crescita vivace degli esercizi che fanno…
MediaA quattro mesi dalle elezioni comunali che lo scorso giugno hanno riconfermato per la terza volta consecutiva il sindaco Sergio Spampatti, alla guida della lista “Insieme per Cazzano S.A. – Lega”, ci sono già le prime dimissioni tra i consiglieri di minoranza.Durante la seduta consiliare di mercoledì 16 ottobre, infatti, c’è stata la surroga del consigliere Antonio Bernardi a cui è subentrato il primo dei non eletti della lista “Uniti per Cazzano S.A.” Gianpaolo Rossi.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo CAZZANO S. ANDREA – Minoranza, prime dimissioni, Bernardi lascia il Consiglio proviene da Araberara.
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MediaUn’edizione nuova, nei linguaggi e nella lettura. Niko Romito si conferma in cima all classifica delle 52 Tre Forchette insieme a Enrico Crippa che sale in vetta. 6 nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la cantina più bella da visitare. Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l’esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall’onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 che segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica – con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione – e nella lettura – con nuovi simboli – come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo – per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività. Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno. Le Tre Forchette A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (CN) che ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena. Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue anche come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), da Gorini a Bagno di Romagna (FC). La Lombardia Sono sempre più numerose, ben 317, le insegne in guida, con 31 nuovi ingressi, a testimonianza di una grande vivacità del settore in Lombardia con grande varietà di offerta, tra tradizione e innovazione, cucina etnica e per tutte le tasche. Tante le superstar: 11 Tre Forchette Da Vittorio a Brusaporto (BG) Dal Pescatore Santini a Canneto sull’Oglio (MN) Miramonti l’Altro a Concesio (BS) D’O a Cornaredo (MI) Lido 84 a Gardone Riviera (BS) Dina a Gussago (BS) E i milanesi Andrea Aprea Ristorante Enrico Bartolini Mudec Berton Milano Cracco in Galleria che si aggiudica il premio speciale Cioccolato. L’abbinamento Sorprendente – Crema al cioccolato, lenticchie alla vaniglia e piselli – con Domori. Seta by Antonio Guida 6 Tre Gamberi Trattoria Visconti dal 1932 ad Ambivere (BG) La Madia a Brione (BS) Antica Trattoria del Gallo a Gaggiano (MI) Caffè La Crepa a Isola Dovarese (CR) Trippa a Milano Osteria della Villetta dal 1900 a Palazzolo sull’Oglio (BS) 1 Tre Bottiglie Ciz Cantina e Cucina a Milano 2 Tre Tavole Lanzani Bottega & Bistrot a Brescia Silvano Vini e Cibi al Banco a Milano 3 Tre Mappamondi, tutti a Milano Ba Restaurant Gong Oriental Attitude Iyo Experience Gli altri premi speciali A Il Colmetto a Rodengo Saiano (BS) va il premio Miglior Pane in Tavola, con Petra Molino Quaglia che si aggiudica anche lo smile per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo v A Emin Haziri di Procaccini Milano a Milano il premio Tradizione Futura, con Inalpi. A Tommaso Bonseri…
MediaI militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno concluso una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha consentito di individuare gli organizzatori e i fruitori di un lucroso sistema di frode fiscale basato sull’utilizzo di società cartiere emittenti fatture soggettivamente inesistenti nel settore dell’edilizia privata.
Il sofisticato sistema evasivo, in grado di inquinare un settore di estrema importanza economica e sociale per il territorio orobico, ha consentito di occultare alle casse dello Stato, dal 2019 al 2022, 35,3 milioni di euro di ricavi e Iva evasa per 2,7 milioni di euro.
L’operazione si inserisce in una complessa attività d’indagine, a carattere economico-finanziario, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri della Compagnia di Treviglio, in relazione a condotte illecite attuate, in particolare nella bassa bergamasca, da 74 soggetti. Le attività svolte hanno permesso di acclarare un’ingente frode fiscale posta in essere da uno strutturato sodalizio criminale, il quale, attraverso la
creazione e la gestione di una serie di società “cartiere”, avrebbe consentito a 38 imprese edili l’evasione di tutti gli oneri di natura fiscale e previdenziale, anche attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Gli imprenditori edili che si sarebbero avvalsi di tale consolidato sistema illegale, infatti, unitamente alle loro squadre di operai, sono risultati assunti formalmente, in qualità di dipendenti, dalle società cartiere controllate dal richiamato sodalizio criminale, continuando a gestire di fatto le ordinarie attività aziendali.
In altre parole, lo schema delittuoso prevedeva l’utilizzo di società di capitali attive nel settore dell’edilizia privata, amministrate da compiacenti “prestanomi”, aventi lo scopo di prendersi carico, solo formalmente, dei diversi lavori di svariati imprenditori edili, i quali, per l’esecuzione dei lavori già concordati con i clienti finali, si presentavano a quest’ultimi con il nome della società di turno scelta dall’organizzazione.
Il sodalizio, curando gli aspetti della gestione amministrativa, finanziaria e previdenziale delle varie imprese occulte, è riuscito a mascherare la reiterazione di continue condotte evasive, poste in essere mediante l’emissione di fatture soggettivamente fittizie, l’omessa o infedele presentazione di dichiarazioni fiscali e, conseguentemente, gli omessi versamenti di imposta.Le indagini hanno consentito, inoltre, di individuare, tra gli altri, un commercialista e una consulente del lavoro, operanti a Ghisalba (BG), i quali si occupavano della gestione burocratica delle varie società cartiere.
Una prima fase delle attività investigative aveva consentito, nel maggio del 2023, di eseguire un provvedimento che prevedeva la custodia cautelare in carcere o ai domiciliari nei confronti dei 7 principali indagati, nonché il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di oltre 6,6 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni effettivamente rintracciati e sottoposti a sequestro (contanti, liquidità su conti correnti, quote societarie, 19 immobili, 3 veicoli e un imbarcazione). In tale prima fase si erano rese necessarie molteplici perquisizioni in 5 province della Lombardia (Bergamo, Milano, Brescia, Cremona e Mantova).
A completamento delle attività investigative, l’attenzione delle Fiamme Gialle orobiche si è orientata alla puntuale individuazione dei reali fruitori del sistema di frode, i quali, beneficiando degli illeciti commessi dal sodalizio, erano riusciti a sottrarsi agli adempimenti impositivi per ben quattro anni d’imposta. Nei confronti di questi ultimi, i militari della Compagnia di Treviglio hanno avviato e ora concluso 50 attività ispettive in materia fiscale, di cui 32 nei confronti di soggetti privi di partita Iva, disvelando l’omessa dichiarazione all’Erario di ricavi per oltre 35,3 milioni di euro e IVA evasa per 2,7 milioni di euro. Altre 6 posizioni…
Il sofisticato sistema evasivo, in grado di inquinare un settore di estrema importanza economica e sociale per il territorio orobico, ha consentito di occultare alle casse dello Stato, dal 2019 al 2022, 35,3 milioni di euro di ricavi e Iva evasa per 2,7 milioni di euro.
L’operazione si inserisce in una complessa attività d’indagine, a carattere economico-finanziario, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri della Compagnia di Treviglio, in relazione a condotte illecite attuate, in particolare nella bassa bergamasca, da 74 soggetti. Le attività svolte hanno permesso di acclarare un’ingente frode fiscale posta in essere da uno strutturato sodalizio criminale, il quale, attraverso la
creazione e la gestione di una serie di società “cartiere”, avrebbe consentito a 38 imprese edili l’evasione di tutti gli oneri di natura fiscale e previdenziale, anche attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Gli imprenditori edili che si sarebbero avvalsi di tale consolidato sistema illegale, infatti, unitamente alle loro squadre di operai, sono risultati assunti formalmente, in qualità di dipendenti, dalle società cartiere controllate dal richiamato sodalizio criminale, continuando a gestire di fatto le ordinarie attività aziendali.
In altre parole, lo schema delittuoso prevedeva l’utilizzo di società di capitali attive nel settore dell’edilizia privata, amministrate da compiacenti “prestanomi”, aventi lo scopo di prendersi carico, solo formalmente, dei diversi lavori di svariati imprenditori edili, i quali, per l’esecuzione dei lavori già concordati con i clienti finali, si presentavano a quest’ultimi con il nome della società di turno scelta dall’organizzazione.
Il sodalizio, curando gli aspetti della gestione amministrativa, finanziaria e previdenziale delle varie imprese occulte, è riuscito a mascherare la reiterazione di continue condotte evasive, poste in essere mediante l’emissione di fatture soggettivamente fittizie, l’omessa o infedele presentazione di dichiarazioni fiscali e, conseguentemente, gli omessi versamenti di imposta.Le indagini hanno consentito, inoltre, di individuare, tra gli altri, un commercialista e una consulente del lavoro, operanti a Ghisalba (BG), i quali si occupavano della gestione burocratica delle varie società cartiere.
Una prima fase delle attività investigative aveva consentito, nel maggio del 2023, di eseguire un provvedimento che prevedeva la custodia cautelare in carcere o ai domiciliari nei confronti dei 7 principali indagati, nonché il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di oltre 6,6 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni effettivamente rintracciati e sottoposti a sequestro (contanti, liquidità su conti correnti, quote societarie, 19 immobili, 3 veicoli e un imbarcazione). In tale prima fase si erano rese necessarie molteplici perquisizioni in 5 province della Lombardia (Bergamo, Milano, Brescia, Cremona e Mantova).
A completamento delle attività investigative, l’attenzione delle Fiamme Gialle orobiche si è orientata alla puntuale individuazione dei reali fruitori del sistema di frode, i quali, beneficiando degli illeciti commessi dal sodalizio, erano riusciti a sottrarsi agli adempimenti impositivi per ben quattro anni d’imposta. Nei confronti di questi ultimi, i militari della Compagnia di Treviglio hanno avviato e ora concluso 50 attività ispettive in materia fiscale, di cui 32 nei confronti di soggetti privi di partita Iva, disvelando l’omessa dichiarazione all’Erario di ricavi per oltre 35,3 milioni di euro e IVA evasa per 2,7 milioni di euro. Altre 6 posizioni…
Media“Stiamo facendo il possibile per alleviare il disagio dei miei Chignolesi tuttora isolati dalla frana che è caduta sulla strada che sale da Gorno – dice il sindaco Angelo Dallagrassa -: Il servizio minimo di trasporto col pulmino funziona 5 volte al giorno per tutti, più le corse di quello che serve gli scolari e gli studenti, mentre il mercoledì c’è una corsa speciale per chi vuole scendere al mercato, li portiamo giù baypassando la strada interrotta e passando per la contrada di Ortello”.”.Il primo cittadino si preoccupa di dare una mano ai suoi concittadini perché, se pure la frana è caduta in territorio di Gorno, i più penalizzati restano gli abitanti di Chignolo, una settantina di persone, e Chignolo è una frazione del Comune di Oneta.“Siamo tornati d’improvviso indietro di 50 anni, quando scendevamo a piedi a fare la spesa a Ponte Nossa (perché col pulmino si arriva solo ad un certo punto, poi per raggiugere l’abitato bisogna percorrere un buon tratto di mulattiera, n. d.r.)…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBREL'articolo ONETA – Chignolo, quel paese fragile dove le frane isolano gli abitanti: “Siamo tornati indietro di 50 anni” proviene da Araberara.
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MediaL’atto è stato firmato. E non è certo un atto qualsiasi. Si tratta infatti dell’atto costitutivo della Comunità Energetica più grande d’Italia. Insomma, un risultato di quelli che fanno la differenza. La soddisfazione in Comune è palpabile: “Energia prodotta da fonti rinnovabili, un modello virtuoso basato sulla condivisone, si, siamo davvero soddisfatti”, commenta la vicesindaca Laura Pellegrinelli. Già, perché l’impianto è di quelli che fanno la differenza. I soci fondatori sono l’Ente comunale nella persona del Sindaco Federico Baiguini, l’imprenditore Carletto Bertoni, legale rappresentante della 3B Commerciale srl , ed Ennio Petenzi come capogruppo degli Alpini di Costa Volpino: “Un privato che decide di investire nelle energie rinnovabili per il bene della collettività, insieme al supporto del Comune e del gruppo Alpini, rappresenta un esempio concreto di cooperazione tra pubblico, privato e terzo settore”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 OTTOBRE L'articolo COSTA VOLPINO – E’ nata la Comunità Energetica più grande d’Italia, i soci sono il Comune di Costa Volpino, l’imprenditore Carletto Bertoni e gli Alpini: realizzato un campo da 1 megawatt, si produce e si consuma energia proviene da Araberara.
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MediaVandali a San Defendente. “Purtroppo l’inciviltà è arrivata anche a San Defendente“, scrive sui social il sindaco di Solto Collina, Maurizio Esti. L’amara sorpresa è arrivata nei giorni scorsi, a Esmate, dove le mura della chiesa di San Defendente sono state imbrattate dai vandali. I responsabili non sono ancora stati individuati. L'articolo SOLTO COLLINA – Scritte sulle mura della chiesa di San Defendente proviene da Araberara.
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MediaIl presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, ha definito la distribuzione delle deleghe ai consiglieri della sua maggioranza durante la seduta del Consiglio provinciale del 22 ottobre. La nuova giunta, che resterà in carica per i prossimi due anni, è formata da rappresentanti di Partito Democratico, Lega e Forza Italia. I consiglieri dei tre partiti hanno votato il programma, a differenza di quelli di Fratelli d’Italia che si sono astenuti, rimanendo perciò fuori dalla maggioranza.Per il Partito Democratico:Mauro Bonomelli (capogruppo) – Viabilità e InfrastruttureErik Molteni – Sviluppo Territoriale, Ufficio Europa, Agenda Strategica, Servizi ai ComuniSimone Tangorra – Pianificazione Urbanistica e Intese StrategicheGiorgia Gandossi – Montagna, Formazione e LavoroSimone Biffi – Società Partecipate, Trasporti e Trasporto Pubblico LocaleRobi Amaddeo – Turismo e Marketing TerritorialeMassimiliano Serra – Terzo Settore, Cooperazione, Runts e AssociazionismoPer la Lega:Matteo Macoli – Bilancio, Cultura e Sistema Bibliotecario, Patrimonio Provinciale, Comunità EnergeticheFrancesco Micheli (capogruppo) – Grandi Opere, Accordi di Programma, LaghiJuri Imeri – Ambiente, Pianura, Polizia Provinciale e Politiche SocialiPer Forza Italia:Umberto Valois (vicepresidente) – Pianificazione ed Edilizia ScolasticaMassimo Cocchi (capogruppo) – Protezione CivileClaudio Bolandrini – Sport e Gestione dei ParchiL'articolo Provincia di Bergamo, ecco le deleghe proviene da Araberara.
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MediaUna disavventura fortunatamente a lieto fine quella capitata qualche giorno fa a un esemplare di cervo a Vigolo, località Squadre: la Polizia provinciale, attivatasi a seguito di una segnalazione giunta alla Sala Operativa da un privato cittadino, ha individuato un maschio adulto rimasto intrappolato con una zampa in un cancello, probabilmente nel tentativo di scavalcarlo.
Il cervo era incastrato presumibilmente da diverso tempo sotto la pioggia battente e versava in condizioni di forte stress; anche per questo, oltre che per via delle grandi dimensioni dell’animale, gli agenti hanno deciso di procedere a narcotizzarlo, grazie al prezioso supporto della veterinaria di ATS Bergamo intervenuta sul posto, per poterlo manipolare, visitare, medicare e liberare in sicurezza.
Una volta sedato l’animale, il cancello è stato tagliato con un flessibile per liberare la zampa
imprigionata. Poiché le ferite riportate (alcune escoriazioni alla zampa e un taglio superficiale della cute nella zona addominale) sono state giudicate guaribili spontaneamente, il cervo è stato trasportato nella Valle di Vigolo, una zona che presenta ampi prati adatti alla sua liberazione. Dopo essersi risvegliato grazie alla somministrazione dell’antidoto alla sedazione, il cervo si è allontanato autonomamente in buone condizioni.
La popolazione di cervi nella provincia bergamasca conta circa 3.500 esemplari su un totale di circa 20.000 ungulati (di cui quasi la metà, circa 9.000, è costituita da cinghiali).
“Ringraziamo ATS Bergamo per la collaborazione che ci ha permesso di portare a termine
l’intervento positivamente – commenta il Comandante della Polizia provinciale Matteo Copia – . La Polizia provinciale opera ogni giorno per il presidio e la vigilanza del territorio in materia faunistico/ambientale e la nostra Sala operativa è attiva in ogni momento per rispondere alle richieste dei cittadini inerenti il soccorso della fauna selvatica in difficoltà, fornendo loro le indicazioni necessarie o intervenendo direttamente con il proprio personale come nel caso del cervo di Vigolo”.L'articolo Vigolo, cervo intrappolato in un cancello: salvato dalla Polizia Provinciale proviene da Araberara.
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Il cervo era incastrato presumibilmente da diverso tempo sotto la pioggia battente e versava in condizioni di forte stress; anche per questo, oltre che per via delle grandi dimensioni dell’animale, gli agenti hanno deciso di procedere a narcotizzarlo, grazie al prezioso supporto della veterinaria di ATS Bergamo intervenuta sul posto, per poterlo manipolare, visitare, medicare e liberare in sicurezza.
Una volta sedato l’animale, il cancello è stato tagliato con un flessibile per liberare la zampa
imprigionata. Poiché le ferite riportate (alcune escoriazioni alla zampa e un taglio superficiale della cute nella zona addominale) sono state giudicate guaribili spontaneamente, il cervo è stato trasportato nella Valle di Vigolo, una zona che presenta ampi prati adatti alla sua liberazione. Dopo essersi risvegliato grazie alla somministrazione dell’antidoto alla sedazione, il cervo si è allontanato autonomamente in buone condizioni.
La popolazione di cervi nella provincia bergamasca conta circa 3.500 esemplari su un totale di circa 20.000 ungulati (di cui quasi la metà, circa 9.000, è costituita da cinghiali).
“Ringraziamo ATS Bergamo per la collaborazione che ci ha permesso di portare a termine
l’intervento positivamente – commenta il Comandante della Polizia provinciale Matteo Copia – . La Polizia provinciale opera ogni giorno per il presidio e la vigilanza del territorio in materia faunistico/ambientale e la nostra Sala operativa è attiva in ogni momento per rispondere alle richieste dei cittadini inerenti il soccorso della fauna selvatica in difficoltà, fornendo loro le indicazioni necessarie o intervenendo direttamente con il proprio personale come nel caso del cervo di Vigolo”.L'articolo Vigolo, cervo intrappolato in un cancello: salvato dalla Polizia Provinciale proviene da Araberara.
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MediaLo scorso 22 ottobre i Carabinieri della stazione di Alzano Lombardo hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Bergamo, nei confronti di un cinquantenne ecuadoregno per aver commesso atti sessuali con un minorenne a Pedrengo.Era il 12 luglio del 2022 quando una coppia di genitori equadoregni, sgomenti, si era rivolta ai Carabinieri di Alzano Lombardo. La figlia minorenne li aveva chiamati e aveva raccontato, dettagliatamente, le molestie subite da un uomo che all’epoca era il suo baby-sitter.Le successive indagini, svolte dai Carabinieri di Alzano Lombardo su direzione della Procura di Bergamo, hanno consentito di definire le responsabilità a carico del 50enne, che ora si trova in carcere.L'articolo Atti sessuali con una minorenne: arrestato ex baby sitter proviene da Araberara.
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MediaNel tardo pomeriggio del 19 ottobre i militari della Stazione Carabinieri di Verdello hanno arrestato A.M.A. di 20 anni, residente a Verdello, che si era reso responsabile di evasione dagli arresti domiciliari e da due giorni era ricercato dai militari.Il ragazzo già il 15 settembre scorso si era reso protagonista del furto di un’auto ed era scappa successiva fuga dai Carabinieri, terminata con un’aggressione ai loro danni. Per tale motivo era stato tratto in arresto e in fase di udienza in Tribunale, gli era stata comminata la misura cautelare dell’obbligo di dimora in Verdello con la prescrizione della permanenza notturna in casa. Il giudice aveva deciso tale misura al fine di mettere in prova il giovane e la sua condotta che, nonostante la giovane età, annovera già numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.Già il 21 settembre i militari di Verdello, durante un controllo notturno, verificavano l’assenza del giovane in casa, pertanto veniva inoltrata la prescritta segnalazione al Giudice, il quale emetteva una diffida a carico del sottoposto.Non pago dell’ulteriore possibilità concessa, il ragazzo il 7 ottobre, all’ennesimo controllo dei Carabinieri di Verdello, violava nuovamente il pernotto, pertanto veniva inoltrata all’Autorità Giudiziaria una ulteriore segnalazione, dalla quale scaturiva l’emissione dell’ordinanza di arresti domiciliari.Nel pomeriggio del 9 ottobre i Carabinieri di Verdello lo traevano in arresto e lo sottoponevano alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza, in attesa della celebrazione del processo che avverrà il 20 novembre.Nonostante l’ulteriore aggravamento, a seguito di un controllo notturno il 17 ottobre, il giovane non veniva rintracciato in casa, pertanto scattavano le ricerche sia in Verdello che nei comuni limitrofi, scandagliando anche le amicizie e i luoghi notoriamente frequentati dal giovane, stringendo sempre più il cerchio attorno a lui, sino al 19 ottobre, giorno in cui veniva rintracciato, arrestato e associato alla casa circondariale di Bergamo.Il 21 ottobre i militari procedevano a nuovo arresto del giovane, in quanto il Tribunale di Bergamo aggravava la precedente misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere a seguito delle reiterate violazioni agli obblighi imposti.L'articolo Aveva rubato l’auto e aggredito i Carabinieri, poi è fuggito dai domiciliari: arrestato proviene da Araberara.
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MediaQualche ora fa una ragazza di 18 anni è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento nella zona dei Portici a Costa Volpino, tra il Bar Centrale e il fruttivendolo. La vittima è italiana e avrebbe compiuto i 19 anni a novembre. Sono intervenuti per primi i Carabinieri di Clusone con il Maresciallo Pedretti e poi la squadra di Bergamo. Le cause dell’omicidio non sono ancora chiare. Seguiranno aggiornamenti.Approfondimenti saranno disponibili sul numero di Araberara del 1° novembre.L'articolo Costa Volpino, uccisa una ragazza di 19 anni proviene da Araberara.
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Nella notte una ragazza di 18 anni, Sara Centelleghe, che frequentava il Socio Sanitario all’Ivan Piana di Lovere, è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento nella zona dei Portici a Costa Volpino, tra il Bar Centrale e il fruttivendolo. La vittima avrebbe compiuto i 19 anni a novembre. La ragazza viveva da un po’ di anni con la mamma – che però era fuori – al terzo piano del palazzo e si trovava in compagnia di un’amica che attorno a mezzanotte è scesa per acquistare una bibita. Quando ha fatto rientro nell’appartamento avrebbe trovato Sara in una pozza di sangue. Anche sulle scale che portano all’appartamento si notano delle impronte insanguinate.MediaMediaMediaMediaSul luogo del delitto sono intervenuti per primi i Carabinieri di Clusone con il Maresciallo Pedretti e poi la squadra di Bergamo. Le cause dell’omicidio non sono ancora chiare.MediaLa vicina di casa ha raccontato cosa è successo nella notte:https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/10/Testimonianza-Omicidio-Sara.mp4Seguiranno aggiornamenti.Approfondimenti saranno disponibili sul numero di Araberara del 1° novembre.Qui le fotografie della zona MediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Costa Volpino, 18enne uccisa a coltellate proviene da Araberara.
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Sara Centelleghe è stata uccisa a coltellate nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre nell’appartamento dove viveva insieme alla mamma, a Costa Volpino. La zona è quella dei portici, tra il Bar Centrale e il fruttivendolo.MediaSecondo le prime ricostruzioni Sara era in compagnia di un’amica che, attorno a mezzanotte e mezza, sarebbe scesa a prendere delle bibite ad un distributore automatico. Al suo ritorno nell’appartamento avrebbe notato Sara a terra, uccisa a coltellate. La ragazza è uscita sul pianerottolo e ha chiesto aiuto, così sul luogo dell’omicidio sono arrivati i Carabinieri di Clusone con il Maresciallo Pedretti. MediaL’appartamento con i sigilliSulla rampa delle scale che porta al terzo piano, dove viveva Sara, sono state notate numerose impronte insanguinate, quindi probabilmente l’assassino è scappato a piedi nudi. MediaLe impronte insanguinateSara Centelleghe avrebbe compiuto i 19 anni il prossimo 9 novembre e frequentava il Liceo Socio Sanitario all’Istituto Ivan Piana di Lovere. Seguiranno approfondimenti sul numero di Araberara del 1° novembre.L'articolo Sara, uccisa a coltellate nella notte. L’amica, la testimonianza della vicina, le impronte insanguinate proviene da Araberara.
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Costa Volpino, 18enne uccisa a coltellate
Nella notte una ragazza di 18 anni, Sara Centelleghe, che frequentava il Socio Sanitario all’Ivan Piana di Lovere, è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento nella zona dei Portici a Costa Volpino, tra il Bar Centrale e il fruttivendolo. La vittima…
MediaC’è un fermo per l’omicidio di Sara Centelleghe. Un ragazzo di 19 anni di origine indiane che viveva nello stesso complesso in cui abitava la vittima, nelle scorse ore è stato accompagnato in caserma. I Carabinieri sono tornati nell’appartamento verso mezzogiorno e hanno prelevato dei borsoni, reperti utili a ricostruire la vicenda. L'articolo Costa Volpino, c’è un fermo per l’omicidio di Sara: è un 19enne di origini indiane proviene da Araberara.
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MediaSvolta nell’omicidio di Sara Centelleghe, la ragazza di 18 anni uccisa a coltellate nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre nel suo appartamento di Costa Volpino, nella zona dei Portici, in via Nazionale. Il 19enne di origini indiane fermato stamattina attorno alle 8:45 dai Carabinieri e accompagnato in caserma, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario di Sara Centelleghe. Le attività investigative hanno consentito ai militari di raccogliere gli indizi di colpevolezza nei confronti del ragazzo che al termine delle formalità di rito e delle ulteriori attività sarà trasferito in carcere a Bergamo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.I carabinieri della compagnia di Clusone e del Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo dopo averlo portato in caserma erano tornati nell’appartamento del 19enne, che abitava in un edificio limitrofo a quello della vittima, ed erano usciti con dei sacchi contenenti reperti utili alle indagini.Sara, colpita probabilmente con un coltello da cucina nella parte superiore del corpo, è stata trovata senza vita in una pozza di sangue dall’amica che era nell’appartamento insieme a lei prima di scendere ad acquistare delle bibite ad un distributore automatico. Le urla dell’amica hanno richiamato l’attenzione dei vicini che attorno all’1:20 hanno lanciato l’allarme. Sulle rampe di scale che arrivano al terzo piano, dove viveva, erano visibili impronte insanguinate di piedi nudi.I sanitari hanno provato a rianimare la ragazza, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Sara frequentava il Socio Sanitario all’Ivan Piana di Lovere e avrebbe compiuto i 19 anni il prossimo 9 novembre.L'articolo Costa Volpino, omicidio Sara Centelleghe: il 19enne è stato arrestato proviene da Araberara.
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