Fosco Del Nero
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Canale Telegram dedicato al mio lavoro: articoli, commenti e citazioni dai miei libri.
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January 24
January 25
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January 26
Quando una persona ottiene un progresso interiore, in quell'istante modifica anche l'energia collettiva del suo gruppo di appartenenza, e ancora più in generale dell'intera umanità.

Questo naturalmente aumenta, o dovrebbe farlo, il senso di responsabilità individuale: il mio destino è, letteralmente, anche il destino dell'essere umano.

Scriveva Dion Fortune:
“Se noi due insieme trovassimo la soluzione al difficile problema che desidero risolvere, lo faremmo per la razza, perché noi ne siamo parte, e qualsiasi cosa venga realizzata nelle nostre menti diventa parte della mente collettiva e si propaga come un fermento”.

Naturalmente, con “menti” intendeva il mondo interiore, quindi è più “anima” che “mente” (d’altronde, la parola di origine greca “psiche” deriva dal greco e vuol dire per l’appunto “anima”, non “mente”): è la solita questione terminologica che fa inciampare i meno attenti.

Quanto scritto vale per il singolo percorso evolutivo, ma vale anche per ciò che rappresenta la nuova frontiera dell'umanità: se un uomo riesce a recarsi là dove mai nessun altro uomo era riuscito a giungere, apre la via all'intero genere umano.
Il principio è valido sia in senso fisico per gli esploratori geografici, (terra, mare, cieli), sia in senso spirituale, per gli esploratori coscienziali.

Se un solo essere umano riesce, dentro di sé, a incarnare qualcosa, questo rende possibile la via per tutti gli altri.
Naturalmente sulle prime in pochi lo seguiranno... ma intanto il sentiero è stato tracciato.

Ciò significa che ogni uomo e ogni donna ha la possibilità di influire sull'intero destino dell'umanità... persino se rimanesse sconosciuto alle folle, pensate un po’ che potere abbiamo.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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January 27
January 28
January 29
Ve lo avevo annunciato, ed eccolo qui: è finalmente uscito il libro dedicato ai film, intitolato Film che aprono la mente... o il cuore: https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__film-aprono-mente-cuore-fosco-del-nero-libro.php?pn=545

Non mi perdo in preamboli e passo subito a presentarvelo attraverso il testo della quarta di copertina (a proposito della copertina, è la prima che produco interamente da solo, immagini comprese).

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Attraverso il linguaggio universale e coinvolgente del cinema, questa opera invita i lettori in un viaggio straordinario tra quasi duecento film selezionati per il loro potere trasformativo e ispirante, capaci di aprire nuovi orizzonti in coloro che li hanno visti… in un certo modo.

Film che aprono la mente... o il cuore è una raccolta di film selezionati per il loro valore esistenziale, simbolico, spirituale, avente un quadruplice obiettivo:
- ispirare attraverso la bellezza,
- stimolare qualcosa a livello emozionale,
- indurre riflessioni razionali sul percorso evolutivo umano,
- ampliare la coscienza del lettore/spettatore.

Di volta in volta, a seconda del singolo film preso in esame, prevale un elemento o un altro: ogni film è ampiamente presentato in modo tale che il lettore potrà decidere liberamente su cosa orientarsi, sapendo esattamente cosa attendersi.

Di più: per ogni film, oltre alla descrizione sintetica e alla spiegazione contenutistica, viene presentato lo sguardo di fondo con cui accostarsi idealmente al singolo film, nonché una scena particolarmente ispirante, quella che l’autore ha eletto come “scena più importante”.

Il testo suggerisce una chiave di lettura e di visione alquanto approfondita, dei singoli film e dell’intrattenimento cinematografico in generale, considerato un vero e proprio strumento interiore. Naturalmente, quando affrontato in modo evolutivo e non come mero passatempo.

Dai film che trasmettono insegnamenti diretti a quelli più simbolici, passando per distopie e paradigmi esistenziali, Film che aprono la mente... o il cuore propone un’ampia e dettagliata analisi delle più importanti produzioni cinematografiche di sempre in chiave esistenziale, contenendo al suo interno sia film celeberrimi (ma che magari non si sono mai visti con un certo sguardo), sia film sconosciuti (e che vale la pena vedere almeno una volta).

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BUONA LETTURA!

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Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"
January 30
"Perché sono uno sostenitore della letteratura e del cinema con fini di insegnamento spirituale?
Perché, mentre la saggistica offre certamente un maggior spazio di esposizione e di spiegazione, magari con argomentazioni, casistiche ed esempi, la narrativa garantisce un maggiore impatto emotivo e dunque l’occasione di “installare” nella persona determinati apprendimenti, o quantomeno di farglieli ricordare… e poi la vita vedrà quando sarà il momento giusto per incarnarli.
Il principio, che vale in generale per la letteratura esistenziale, vale nel dettaglio anche per il cinema, e anzi a maggior ragione: nei film infatti vi è una componente sensoriale maggiore, tra la vista e l’udito, e quindi una forte possibilità che le scene cui si assiste rimangano impresse nella mente e nel cuore dello spettatore."

Fosco Del Nero – Film che aprono la mente… o il cuore
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January 31
Matteo ci dà due versioni del medesimo postulato afferente alla corrispondenza tra dentro e fuori.
Vangelo di Matteo, 12, 33:
“Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono.
Se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo.
Dal frutto infatti si riconosce l’albero, poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.”
Vangelo di Matteo, 7, 17:
“Ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.”
La bocca fa uscire fuori ciò che c’è dentro al cuore, i frutti sono relativi all’albero, e il fuori è sempre specchio perfetto del dentro.
Cosa ovvia, peraltro, ma purtroppo l’uomo tende a dimenticarsi le cose ovvie perso nell’analisi della sua mente, per cui occorre che ci riprendiamo i testi di duemila anni fa e li rileggiamo meglio.
La dinamica dentro-fuori, ossia lo specchio perfetto che il mondo materiale esteriore dà del mondo interiore, ci viene proposta, e in modo bellissimo, da Tommaso.
Vangelo di Tommaso, 5:
“Gesù disse: “Conosci ciò che ti sta davanti, e ti si manifesterà ciò che ti è nascosto. Giacché non vi è nulla di nascosto che non sarà manifestato”.”

Fosco Del Nero – Il significato esoterico dei Vangeli
www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il-significato-esoterico-dei-vangeli-nero.php?pn=545

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February 1
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February 2
February 3
Oggi parliamo dei governi e del loro operato, e segnatamente di quanto viene imposto al popolo (tasse apparentemente inique, iniezioni obbligatorie di sieri su cui c’è il segreto militare, partecipazioni a guerre senza che il popolo lo abbia voluto, adesioni a enti e agende senza che il popolo sia stato consultato e altro ancora).

Nel farlo, leggiamo queste poche righe del "Tao te ching", un testo che ha oltre due millenni sulle spalle ma che è ancora attualissimo, come peraltro i "Vangeli", semplicemente perché l'umanità non ha ancora appreso gli insegnamenti presenti:

"Chi usa il Tao per governare non dominerà il popolo con la forza militare.
Tali metodi tendono a provocare reazioni.
Dove stanziano i soldati, crescono sterpi e rovi".

Riferiamo il concetto ai tempi contemporanei: il bravo governante non userà mai la forza/violenza/imposizione per governare, perché quando viene usata la forza il risultato sono sterpi e rovi, ossia rovina... materiale e psicologica, dal momento che tutto quanto va a decadere.
Difatti, è inevitabile che la violenza e l'imposizione generino reazioni.

Oggi la violenza utilizzata non è tanto quella militare, quanto quella psicologica: terrore, manipolazione, minacce, ricatti... ma il principio non muta di una virgola: chi usa questi metodi si qualifica come essere umano di basso livello animico, esponente di gruppi animici di pari passo livello, e genera reazioni e problemi a livello sociale.

Tuttavia, per quanto basso sia il livello dei governanti, esso è il riflesso della coscienza collettiva di un certo popolo, giacché nulla avviene a caso.

Il popolo spiritualmente avanzato non avrà mai simili governanti, e viceversa avrà delle guide sagge, le più sagge tra tutte.

Il popolo a mezza via non tollererebbe a lungo tali governanti, seppur capitasse un loro “inter-regno”.

Il popolo dormiente, viceversa, è giusto dovrà subirli per molto tempo... salvo poi, a un certo punto, generare una reazione forte, violenta e inversamente proporzionale a quanto subito, in perfetta conformità alle leggi spirituali.

Come sempre, tutto parte sempre dalla coscienza, individuale o collettiva che sia.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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February 4
February 5
February 6
Un veloce promemoria: la casa in cui abitiamo ci rappresenta… totalmente se ci abitiamo solo noi, parzialmente/collettivamente se ci vivono altre persone (in proporzioni maggiori o minori in base allo status delle singole persone: proprietarie, affittuarie, genitori, figli, etc).

Se la nostra casa è brutta, sporca, poco curata… noi stessi abbiamo queste caratteristiche.
Se la casa in cui viviamo (la quale è un contenitore non troppo dissimile dal corpo fisico che ospita l'anima) non ci piace… è perché noi non ci piacciamo.
Se passiamo tutto il tempo fuori casa, evitando di starci dentro… è perché evitiamo noi stessi e cerchiamo di distrarci col mondo (evitiamo l'interno e ci dedichiamo all'esterno).

I problemi che capitano alla casa (crepe, umidità, acqua, riscaldamento, etc) analogicamente rappresentano nostri problemi interni (guardare agli elementi per avere almeno un'indicazione di massima).

Se abbiamo un rapporto disfunzionale con la nostra abitazione (e magari con più d'una nel corso del tempo) è perché c'è qualche problema sottostante… compreso il non potersi permettere economicamente un posto più bello/grande/curato/dignitoso.

Fosco Del Nero
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February 7
February 8
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February 9
Anni fa mi innamorai dello sceneggiato televisivo russo "Il Maestro e Margherita", il quale è ovviamente tratto dall'omonimo romanzo di Mikhail Bulgakov (di cui mi ero innamorato in precedenza). Entrambi, libro e sceneggiato, sono meravigliosi.

Nel terzo episodio c'è una scena in cui il personaggio che porta il nome di Woland, ma che in realtà sarebbe nientemeno che il diavolo stesso, dopo essersi liberato delle persone che gli risultavano scomode, approfittando delle loro debolezze (avidità, rabbia, egocentrismo, etc), si presenta in un teatro ufficialmente per eseguire un numero di varietà, presentandosi come "esperto di magia nera" (ed essendo in ciò sincero, occorre dire: le forze infere sono sempre tenute a dichiarare le cose, e l'essere umano è poi libero di aderirvi - mettervi la firma - o meno).

Prima di iniziare il numero, tuttavia, egli guarda il pubblico e commenta: "Dall'ultima volta che sono stato qui ho notato molta tecnologia in più: automobili, autobus, telefoni... ma le persone sono cambiate interiormente? Questa è la domanda più importante".
Dopo di che, inizia il suo spettacolo, e nuovamente fa leva sulle emozioni basse delle persone, a cominciare dall'avidità, manifestando dal niente molte banconote di grosso taglio, che le persone, soprattutto gli uomini, meglio piazzati fisicamente, s'affrettano a raccogliere sgomitando tra di loro, dando prova così del loro vero livello evolutivo, a dispetto della maschera di eleganza sociale che portavano.
Dopo è la volta della vanagloria e, mentre in precedenza il bersaglio erano soprattutto gli uomini, in questo caso sono le donne.

Questo aneddoto vale in pieno anche oggi: le persone sono cambiate interiormente o stanno allo stesso livello evolutivo?

Il problema non è il diavolo: esso può solo ciò che gli si permette di fare; come il vampiro, può entrare solo se invitato.
Il problema sono le persone: è sempre stato così e così sarà sempre.

Aneddoto aggiuntivo: a un certo punto viene presentato uno dei protagonisti, chiamato "Maestro". Gli viene chiesto come si chiami, e lui risponde: "Ho rinunciato da tempo al mio nome. Come a tutto il resto della mia vita". Un "maestro", per l'appunto, un ego che è sparito, e infatti il suo nemico, nella storia, è il diavolo ("colui che divide", in greco).

Fosco Del Nero
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February 10
February 11
February 12