"Per il solo fatto che una cosa è accaduta, quella cosa è giusta.
E per il solo fatto che un evento è accaduto a noi, ciò significa che quell’evento, al di là di come lo percepiamo sul momento, è giusto per noi, è perfetto per noi, è una benedizione vera e propria. Altrimenti, non sarebbe successo.
E quand’anche l’evento porta con sé dolore, o persino qualcosa che sembra “male”, dobbiamo sapere, e saperlo fin dentro alle ossa, che da un lato il dolore ce lo stiamo mettendo noi, e che dall’altro lato il male è illusorio, è un’ombra; sembra male alla nostra visione distorta, che per definizione è parziale e illusoria.
Ma il male non esiste, e lo sbagliato neppure: se pure ci capita qualcosa di difficile, quel qualcosa è utile alla nostra evoluzione, è funzionale al nostro percorso."

Fosco Del Nero – Parole di Forza
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Questo video veloce, il quale mostra delle formiche che tentano di far passare un blocco di cibo presso un'apertura stretta, ci prova ciò che sul piano razionale già sappiamo: alcuni animali (come formiche, api, etc) non possiedono ancora una mente/anima individuale, ma soggiacciono a una mente collettiva (e quindi a un'anima collettiva).

Per questo motivo la connessione "mentale-informativa" è istantanea per l'intero formicaio/alveare.

Questo video ci rende evidente quello che nella letteratura esoterica è ben noto: nel mondo animale vi è una scala coscienziale e non tutto il mondo animale è già individualizzato a livello di anima.

Questo apre ulteriori considerazioni a livello di karma umano, per come trattiamo le varie specie animali... che però non è il caso di fare in questo post breve.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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Vediamo quest’oggi una citazione di Krishnamurti, assai adatta al periodo storico che stiamo vivendo, ma valida in senso generale. Talmente tanto valida che non è la prima volta che le dedico un post: per la serie, “repetita juvant”… anche se l’approccio sarà un poco differente, in modo da porre l’accento su un altro lato della situazione.
Questa volta chiameremo in soccorso anche Gesù.

Ecco la frase di Krishnamurti: "Se siete liberi, aiuterete gli altri a liberarsi. Se siete schiavi, aiuterete gli altri a diventare schiavi".

Questa sì che è un’asserzione diretta, schietta e potenzialmente evolutiva, poiché costringe
chi legge a guardarsi dentro, a guardarsi fuori e a essere onesto con sé stesso riguardo a ciò che ha al suo interno e che proietta all’esterno.

Se voi stessi siete liberi, in pace e in armonia con l'esistenza,
aiuterete gli altri a rendersi liberi anch'essi.
Se, viceversa, siete interiormente schiavi, servi del sistema e delle energie inferiori,
allora spingerete anche gli altri a discendere la china della schiavitù.

Non ci sono vie di mezzo: o è una direzione o è l'altra.
Come dice Gesù nel “Vangelo di Matteo”:

“Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”.

Un padrone è il Divino; l’altro padrone è la materia, che Gesù chiamava “Mammona”. In Oriente avrebbero parlato di Maya. La prima via porta alla libertà, la seconda alla schiavitù,
per tornare alla citazione di partenza.

Ognuno sceglie chi intende servire.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Qualunque creatura emette qualcosa a livello di radianza, la quale va a interagire con le energie altrui e a influenzarle in qualche modo.
La conseguenza di questo fatto è che ognuno di noi influenza in qualche modo coloro che ha intorno, specialmente le persone con cui si ha a che fare per molto tempo: i familiari, per esempio, o il partner. Alcune categorie, poi, sono particolarmente sensibili alle influenze ricevute: i bambini e gli anziani, per esempio, ma anche gli animali."

Fosco Del Nero – Corso di risveglio
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Promemoria delle ultime Olimpiadi di Parigi: hanno convinto alcuni che il fiume cittadino fosse pulito e che ci si potesse fare tranquillamente una nuotata, ma che l'aria fosse pericolosa e che occorresse mettersi un bavaglio davanti alla bocca.

D'altronde, si sa, a quella gente piacciono tanto i simboli.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"La scuola è qui, sulla Terra, e la Terra è un’officina sacra, perché ci fornisce l’occasione di elevare-santificare-sacrificare noi stessi, nel duplice senso di “sacrificare-rendere sacro” e di “sacrificare-immolare”… e ciò che deve essere immolato è l’ego.
In questo senso, ogni uomo è un vero e proprio sacrificio vivente… ed è anche un sacerdote, perché contribuisce, spesso in modo inconsapevole, a dispensare il sacro, ossia a fornire occasioni evolutive alle persone che incontra lungo il suo cammino."

Fosco Del Nero – Il significato esoterico dei Vangeli
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Il nostro progresso interiore contribuisce al progresso spirituale della razza umana: ogni nostro apprendimento è un apprendimento per l'umanità intera... in automatico e in tempo reale.

Ecco quanto è importante il percorso interiore di ciascuno di noi: per noi stessi, per coloro che abbiamo intorno, per l'intera umanità, per gli animali, per l'intero pianeta Terra.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Il mondo di inganni in cui viviamo ci nasconde due cose: la prima cosa che ci viene nascosta è che tutto è un’illusione. Tutta la realtà manifesta, che ci sembra tanto tangibile e reale, è in verità materia di sogno, è il campo da gioco in cui la coscienza si impegna a rappresentare sé stessa.
La seconda cosa che ci viene nascosta è che ogni cosa è il riflesso di un’immagine retrostante, che da dietro lo specchio dispone e comanda, secondo un perfetto principio speculare. In questo non vi può essere alcun inganno: se l’immagine di partenza è fatta in una certa guisa, tale sarà anche l’immagine riflessa, senza se e senza ma."

Fosco Del Nero – Lascia che sanguini
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Leggiamo questa citazione, che ho estrapolato da un ampio episodio in cui O.M. Aivanhov raccontava di una coppia di genitori che domandò a Peter Deunov di intercedere presso il Cielo per il figlio, protagonista di una vita dissoluta, se non proprio criminale, e recidivo nelle sue scelte.
Questa fu la risposta del maestro bulgaro, sincera, terribile e compassionevole al contempo.

"Lo sapete, non posso oppormi alle leggi del destino. In alcune circostanze è permesso ottenere una proroga, ma ora, essendo evidente che vostro figlio non cambierà, mi è proibito infrangere quelle leggi per permettergli di continuare a vivere un’esistenza dannosa sia per lui che per gli altri. Ecco l’unica cosa che posso fare: quando egli lascerà il corpo, incontrerà nell’altro mondo delle entità ostili e terrificanti, poiché chi vive nella dissolutezza e nelle passioni crea nel mondo invisibile delle entità mostruose, e quando muore deve affrontarle, non le può evitare. È allora che prende veramente coscienza dei propri errori e soffre.
Sulla Terra si può rimanere incoscienti e nascondere a se stessi la gravità dei propri errori, ma nell’aldilà questo non è possibile: tutto ciò che si è fatto nel corso della propria vita viene a presentarsi.
Allora, quando vostro figlio se ne andrà, io lo accompagnerò affinché non si trovi ad affrontare quei mostri da solo."

Questo mi ricorda quando, ormai molto tempo fa, frequentai un corso sulla visione dell'aura tenuto da un individuo "talentuoso" (che, senza conoscermi, mi diede prova del suo talento definendomi in poche parole e in un modo alquanto preciso... e non ero persona facile da definire): tra le altre cose, affermava che vi fossero tredici dimensioni parallele (o forse dodici, non sono sicuro del numero), con creature in ciascuna di essa, e di quelle lui ne vedeva sei (o sette, anche su questo dettaglio non sono sicuro); inoltre suggeriva, per comprendere cosa succedesse dopo la morte, la visione del film "Al di là dei sogni".
A tale valido consiglio io aggiungo "Nosso Lar", assai diverso come film ma simile nella sostanza post-morte: quello che affronteremo dipenderà dal nostro stato di coscienza al momento della morte, e tale stato di coscienza dipende da come abbiamo vissuto.

In verità, il momento della morte è il più importante tra tutti... e infatti la società poco consapevole in cui viviamo non prepara le persone ad affrontarlo. Anzi, avete notato che nella cultura di massa l’argomento è accuratamente evitato? Il pre, il durante e il post: non si parla di niente, silenzio tombale (se mi perdonate il gioco di parole).
Tornando a noi, si lavora affinché per quel momento cruciale non solo non ci serva l'intercessione/protezione di alcun maestro, ma affinché si presentino a noi creature di luce, e non tenebrose.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"La parola “perdono” merita una precisazione: il vero perdono non è quello per cui si pensa che qualcuno ci abbia fatto un torto ma si è buoni e lo si perdona comunque, bensì quello per cui ci si rende conto che l’altro non ci ha fatto niente, perché, qualunque cosa sia successa, l’abbiamo determinata noi con le nostre energie interiori, che il mondo esterno ha semplicemente riflesso…
… dandoci così un’opportunità evolutiva.
Altro che “perdonare”: dovremmo ringraziare la persona, chiunque essa sia, che ci sta dando quell’opportunità, per quanto di solito in modo inconsapevole.
In un mondo in cui il fuori è il dentro, e in cui io sono il Re del mio Regno, cosa c’è da perdonare, e chi c’è da perdonare?
Nessuno, e infatti non esiste alcun nemico… se non noi stessi."

Fosco Del Nero – Parole di Potere
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Nella versione LGBT la storia alchemica di Pinocchio sarebbe durata pochissimo.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Uno dei criteri utili per identificare il livello di risveglio dell’individuo, ossia la sua posizione lungo la scala coscienziale, è sapere in quale misura egli si sente unito e sovrapposto con la Coscienza, o viceversa distaccato ed entità a sé stante: il primo è il percorso animico, il secondo è il percorso egoico.
Al di là del livello di unione-identificazione percepito, noi esseri umani, come anche le altre creature, facciamo parte della Coscienza Universale; ne siamo dirette emanazioni.
Ciò ci rende tutti fratelli in Dio… come infatti soleva chiamarci Gesù: “Fratelli” da un lato e “Padre” dall’altro lato."

Fosco Del Nero – Corso di risveglio
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Chi impara a vivere impara anche a morire.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Tutto quanto ci accade deve essere vagliato dalla nostra presenza, e deve essere portato sotto la luce della nostra osservazione in modo che divenga cosa consapevole.
Altrimenti, se non si colgono gli inviti della vita, si rimarrà esattamente come si era, e il domani sarà simile all’oggi e allo ieri".

Fosco Del Nero – Parole di Forza
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Quest'oggi vi mando un video musicale (con sottotitoli in italiano), di una canzone che sta spopolando nel mondo, per tre motivi:
- la canzone è bella,
- il testo è una summa anti-globalista,
- la cantante Iyah May ha subito pressioni per modificare il testo, ma si è rifiutata e ha prodotto la canzone per conto suo... riscuotendo un successo clamoroso.

Ennesima prova del fatto che:
1) sempre più persone si stanno rendendo conto della situazione attuale del pianeta Terra,
2) chi si è piega è sconfitto in partenza (anche se socialmente appare come persona di successo); chi rimane ritto ha conquistato già molto (dentro di sé).

Un'ultima cosa: il titolo della canzone, "Karmageddon", è geniale, nonché esistenzialmente significativo, visto che unisce il concetto di "armageddon" (battaglia/scontro finale tra luce e tenebre) e di "karma" (i debiti spirituali che dobbiamo tutti pagare, sia individualmente sia collettivamente, come popoli).

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

Leggiamo questo brano tratto da "Il potere di adesso", il noto libro di Eckhart Tolle.
Parliamo del livello evolutivo del singolo essere umano.

"Il miglior indicatore del vostro livello di consapevolezza è dato da come affrontate le situazioni minacciose della vita quando si presentano. Attraverso queste situazioni, una persona inconsapevole tende a diventarlo più in profondità, e una persona consapevole tende a diventare più intensamente consapevole.
Potete utilizzare una situazione minacciosa per risvegliarvi oppure potete lasciare che vi trascini in un sonno ancora più profondo. Il sogno dell’inconsapevolezza ordinaria allora si trasforma in un incubo.
Se non riuscite a essere presenti nemmeno in circostanze normali, come quando state seduti da soli in una stanza, passeggiate nei boschi o ascoltate qualcuno, certamente non sarete in grado di rimanere consapevoli quando qualcosa “va storto” o vi trovate ad affrontare persone o situazioni difficili, caratterizzate da perdita o minaccia di perdita. Sarete sopraffatti da una reazione, che in definitiva è sempre qualche forma di paura, e verrete trascinati nell’inconsapevolezza profonda. Queste situazioni minacciose sono le vostre prove."

Il buon Eckhart ha ragione: il livello evolutivo raggiunto dal singolo essere umano si nota con evidenza nei periodi di crisi, o quantomeno di difficoltà. Questi rendono più evidente quello che comunque è già presente nell'uomo.

Il livello di coscienza si palesa soprattutto negli eventi testanti, non tanto nelle situazioni serene di calma piatta.

Queste, viceversa, sono il momento migliore per lavorare su di sé… affinché si sia pronti quanto la sfida verrà.
E possiamo star certi che prima o dopo le sfide verranno, perché in questa fase coscienziale dell'umanità le persone progrediscono soprattutto nelle difficoltà.

L'obiettivo della Vita, naturalmente, è sempre e solo quello di farci sviluppare determinate qualità animiche… quelle di cui necessitiamo maggiormente.

Dunque, quando la prova si presenta, possiamo cercare di ignorarla (atteggiamento spiritualmente infantile e ignorante), possiamo sbattere i piedi a terra per protesta (atteggiamento egoico, mancanza di fiducia e di resa)… oppure possiamo cogliere l'occasione di quell'evento per imparare e progredire (atteggiamento spiritualmente saggio, a cui a questo punto occorre abbinare la determinazione/disciplina).

Tenendo sempre presente che, se non riusciamo a essere desti e consapevoli quando il mare è sereno, non potremo esserlo quando il mare è in tempesta. La bonaccia è il nostro momento d'addestramento; la tempesta è il nostro esame.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Se emani un’energia-intenzione di pace e amore, occorre vedere se è destinata a un “figlio della pace”; se sì, egli riceverà la tua benedizione (benedizione=dire il bene), altrimenti non ne sarà purtroppo influenzato e proseguirà il suo percorso evolutivo per conto suo. Come abbiamo già detto, in un senso molto ampio è sempre una questione di fede e di apertura, che sia all’energia di Gesù o di qualsiasi altra persona.
Ovviamente vale lo stesso per le maledizioni (maledizione=dire il male, ciò che va dal pettegolezzo malevolo alle maledizioni come rituali energetici), cosa che ci dice che le energie negative altrui, anche se dirette a noi, non ci possono minimamente toccare se noi ci troviamo su un altro gradino della scala, per così dire, e anche in questo caso torneranno da chi le ha emesse. Fatto che peraltro ci rende immensamente responsabili delle nostre energie, sia per noi stessi ma anche per gli altri.
Ed ecco quale è il consiglio di Gesù a riguardo.
Luca, 6, 28:
“Benedite coloro che vi maledicono”.
Tutto ciò ci parla in modo sorprendentemente bello del dare e del ricevere, uno dei temi esistenziali e spirituali più discussi di sempre. A confermare che il dare e il ricevere sono una strada a doppio senso ci pensa un vangelo gnostico.
Vangelo di Filippo, 75, 10:
“Colui che è incapace di ricevere, a maggior ragione è incapace di dare”.
Più chiaro di così è davvero impossibile."

Fosco Del Nero – Il significato esoterico dei Vangeli
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Anche i biscotti vanno al passo con i tempi!

Fosco Del Nero
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"Dopo che la guerra ha avuto inizio, l’eroe non deve mai voltarsi indietro se non vuole vanificare tutti i suoi sforzi e il suo percorso.
La tentazione è sempre forte, perché egli si sta lasciando dietro la sua vecchia vita, con le sue vecchie abitudini e magari alcune persone non più risonanti con le sue nuove energie o con la direzione del suo cammino, perché non è facile dare un taglio netto a tutto e la tentazione di voltarsi spesso c’è. Tuttavia, il viandante eroe deve sforzarsi, in un duplice senso: si deve sforzare nel compiere passi lungo il sentiero che sta percorrendo e si deve sforzare di non girarsi a guardare cosa si sta lasciando alle spalle. Se ci si volta indietro, infatti, l’energia e la forza diminuiscono, e il cammino diviene ancora più difficile. Non si è perduti, ma quasi."

Fosco Del Nero – Lascia che sanguini
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