La dualità conduce al giudizio, il giudizio conduce alla lamentela, la lamentela conduce alla sofferenza.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Una volta che si è compreso che si vive in un universo causale, determinato da leggi perfette di causa ed effetto, in cui le cose non succedono a caso, ma accadono tutte per un motivo perfetto, e con un fine evolutivo, allora tutte le possibili obiezioni e lagnanze nei confronti della vita devono decadere di colpo.
Tutte, non se ne deve salvare neanche una, cosa che ci porterebbe nell’impervia via del giudizio, della lamentela, della dualità e quindi della sofferenza.
Da un lato, dunque, vi sono giudizio, lamentela e sofferenza. E, a dirla tutta, anche una certa dose di arroganza nel credere di sapere più della Vita cosa avrebbe dovuto succedere.
Dall’altro lato, invece, abbiamo fiducia, amore e resa.
Dunque, se qualcosa è accaduto, quel qualcosa ci serviva, punto e basta.
Si può ragionare anche al contrario: come facciamo a sapere che quel certo evento ci serviva? Per il semplice fatto che è accaduto.
L’unica alternativa, d’altronde, è che la Vita si sia sbagliata.
E che naturalmente noi abbiamo una visione e una saggezza più grande della sua…"

Fosco Del Nero – Parole di Forza
www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__parole-forza-fosco-del-nero.php?pn=545

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La saggezza delle antiche fiabe...

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Per ogni film, successivamente alla descrizione e al commento afferente ai contenuti, ciò che costituisce la parte principale del libro a livello didattico, ho aggiunto in una tabella due componenti ulteriori: “Lo sguardo di fondo” e “Una scena memorabile”. Esse sono state intese non solo come ulteriori spunti concettuali, ma anche e soprattutto come strumento interventistico, come una sorta di eserciziario.
La prima delle due suggerisce una visione generale, da applicare durante la visione del film oppure a posteriori.
La seconda evidenzia una scena particolarmente importante per il suo simbolismo, per i suoi contenuti o per la sua capacità di sintesi."

Fosco Del Nero – Film che aprono la mente… o il cuore
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Oggi ci facciamo un giro in scooter in Indonesia...

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Il guerriero intrepido, quando il prezioso sangue della vita gli sgorga dalle ferite ampie e profonde, assale ancora il nemico, lo caccia dalle sue trincee, e lo vince prima di morire egli stesso.
Agite dunque, o voi tutti che cadete e soffrite, agite come lui; e dalla rocca della vostra Anima cacciate tutti i vostri nemici – ambizione, ira, odio e fin l’ombra del desiderio – quand’anche siate sconfitti.
Ricorda, o tu che lotti per la liberazione dell’uomo, che ogni sconfitta è un successo, e che ogni sincero sforzo con il tempo ottiene la sua ricompensa."

Si trattava di un brano estrapolato da "Il libro dei precetti aurei", un antico testo orientale...

... nel quale non si descrive altro che la trasmutazione delle energie infere, la quale dev'essere necessariamente accompagnata dalla forza e dalla centratura, secondo termini e concetti che spesso son passati in questa pagina (così come nei miei articoli o nei miei libri): la rocca-fortezza, il monaco-guerriero, il nemico-demone, le ferite-difficoltà, lo sforzo-forza, la ricompensa-risultati, la liberazione-risveglio.

Come vedete, cambiano i luoghi, cambiano le lingue, cambiano i tempi, cambiano gi insegnanti, passano migliaia di anni, ma i concetti evolutivi sono sempre gli stessi, e lo sono perché il cammino è il medesimo e l'umanità non lo ha percorso se non in minima parte.
Quando Gesù diceva che sarebbero passati i cieli e la terra, ma non sarebbe passata la sua parola, intendeva questo: le leggi cosmiche sono sempre le stesse, e quindi sono sempre gli stessi i principi spirituali e il percorso evolutivo… pur se declinato in vari contesti (proprio come la legge di gravità è applicata in diversi contesti, ma sempre).

Il vero guerriero continua a combattere anche quando sembra che sia stato sconfitto. Di più: persino quando è stato effettivamente sconfitto.
Chi ha maturato dentro di sé questo atteggiamento, in qualunque punto del percorso si trovi... in verità è già arrivato.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Il torturatore tornerà ad essere vittima, come è sempre fino a che il filo che unisce i due non viene spezzato.
Alcuni chiamano tale fenomeno “fato” o “destino”, e quando lo fanno alzano gli occhi al cielo, come a indicare qualcosa di ineluttabile, ma non è così: il destino, che pur esiste, è in mano all’uomo, perché egli lo può modificare o persino invertire.
Ma gli è richiesta un’azione affinché la ruota dell’esistenza smetta di girare.
Quest’azione è stata chiamata in molti modi: amore, perdono, distacco, leggerezza… ma l’essenza è sempre la medesima. Fino a che non si rinuncia all’emozione distruttiva che ha generato il problema, quel problema continuerà ad autoperpetuarsi."

Fosco Del Nero – Il cammino del mago
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Un vecchio modo di dire molto adatto all'attuale momento planetario.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Chi vorrebbe vivere solo nel secondo mondo, quello spirituale, non ha ancora acquisito padronanza sul primo, quello materiale, e quindi vi sarà mandato ancora e ancora, fino a maestria acquisita.
Con la maestria, giungono anche ammirazione e amore, sia per il terreno di sfida che è il mondo materiale, sia per il percorso di ogni singola creatura, per difficile e pesante che sia.
Anzi, è proprio colui che ha trasceso il tempo e lo spazio a provare più affetto e compassione per tutte le vicende terrene, anche e soprattutto quelle sofferenti, mentre il fastidio o la negazione sono il segno del fatto che vi sono ancora energie in disequilibrio, che vanno lavorate ancora e ancora, fino ad armonia raggiunta.
Dove si consegue tale armonia?
Esatto: nel mondo del tempo e dello spazio, quel mondo che va vissuto, conquistato e amato perché poi si possa andare al di là di esso."

Fosco Del Nero – Lascia che sanguini
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La vita stessa ci indica cosa dobbiamo fare, ossia su cosa dobbiamo intervenire a livello di essenza.

In ciò, gli elementi sono utili interpreti/messaggeri/intermediari:
- le prove a sfondo terra ci suggeriscono di nutrire volontà e stabilità,
- le prove a sfondo acqua ci suggeriscono di aumentare amore e compassione,
- le prove a sfondo aria ci impongono maggiore saggezza e leggerezza,
- le prove a sfondo fuoco ci parlano di luce e di forza.

Tutto ci dobbiamo svilupparlo dentro di noi.

Ridotto all'essenza, il percorso evolutivo è piuttosto semplice... almeno come concetto: il realizzare quanto ci viene chiesto è un altro paio di maniche.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"L’energia è il modo di pensare e di agire del Creato; viceversa, la materia è il modo di pensare dell’uomo (quantomeno, dell’uomo poco sapiente).
L’essere umano saggio si allinea al modus agendi dell’universo e inizia a pensare come lui: in termini di energia, in termini di essenza, in termini di risposta vibratoria, in termini di dare e ricevere, in termini di perfezione, in termini di costante giudizio/valutazione, in termini di insegnamenti e apprendimenti, in termini di fiducia e abbandono, in termini di visione generale, in termini di giustizia e bellezza."

Fosco Del Nero – Corso di risveglio
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Anche questa vignetta fa ridere, come fanno ridere tutte le propagande/menzogne/manipolazioni del mondo dem/mondialista.

Nel caso specifico, tuttavia, occorrerebbe approfondire la questione: ovviamente è falso che gli uomini abbiano un ciclo come quello femminile... ma è pur vero che anche gli uomini soggiaciono a un elemento ciclico: non quello mensile della Luna, ma quello annuale del Sole.

Ma questo è un altro discorso.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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Negli ultimi anni (direi anche ultimo decennio) ho avuto la sensazione (direi anche certezza) che il livello di attenzione/precisione/meticolosità delle persone sia diminuito (direi anche precipitato).

Questo lo si vede in generale, ma anche in ciò che gli individui dovrebbero saper e dover svolgere meglio: il proprio lavoro.

Ritengo che questo si debba in parte a un calo generale dell'attenzione (distrazioni, intrattenimento, social, inondazione di informazioni) e in parte alla sparizione, in molti (direi anche quasi tutti), della "missione di vita".
In passato, si puntava spesso a essere ottimi lavoratori: i migliori della fabbrica, i migliori del quartiere, i migliori del paese… o comunque ottimi idraulici, ottimi imbianchini, ottimi cuochi, etc.
Molti vivevano il proprio lavoro proprio come una missione di vita, e facevano dello svolgerlo bene una questione d'onore.

Oggi?

L'obiettivo è lo stipendio, il proprio orticello, e basta… quasi sempre.

Negli ultimi tempi ho avuto parecchi indizi in tal senso: oramai è una rarità quando una persona svolge per bene la propria professione: che sia il netturbino o l'amministratore di condominio!

Faccio un esempio di disattenzione/imprecisione di pochi giorni fa: un corriere doveva recapitarmi un pacco e, vivendo ora in una zona molto fuori mano, mi ha chiamato al telefono poco prima di venire. Ero fuori sede ma, essendo lui in zona, quasi arrivato, non aveva senso che facesse un altro viaggio: un po' perché vivo davvero fuori mano, un po' perché dove sto non c'è praticamente nessuno e quindi avrebbe potuto tranquillamente lasciare il pacco incustodito.

Gli ho quindi dato istruzioni precise, queste:
1. entrato nella mia via, dopo un centinaio di metri avrebbe trovato un piccolo parcheggio sulla sinistra, dove avrebbe dovuto fermare il veicolo,
2. la mia casa era quella subito dopo il parcheggio, visibile dalla strada,
3. la mia casa era di color giallo ocra intenso,
4. ci si arrivava salendo un vicoletto,
5. il civico era il numero 7.

Ecco cosa ha fatto il corriere:
1. non si è fermato dove gli avevo detto di fermarsi col veicolo,
2. ha lasciato il pacco in una casa non visibile dalla strada,
3. la casa in questione aveva la facciata di ciottoli marroni,
4. ha preso una salita carrabile,
5. il civico era il 5.

Non ne ha presa neanche una su cinque!
Per sbagliarle tutte bisognava impegnarsi… ma lui ce l'ha fatta!

Almeno, la persona in questione si è premurata di chiamarmi al telefono per conferma: al che, dettole dell'errore, ha ripreso il pacco e lasciato nel posto giusto. Con questo, siamo oltre il livello di premura/qualità/integrità medio: almeno ha cercato conferma e poi corretto il tiro.

Ad ogni modo, viviamo i tempi che stiamo vivendo e sappiamo bene quanto l'attenzione/focalizzazione sia centrale nel percorso evolutivo: noialtri non facciamoci quindi trascinare dalla società e dalle sue tendenze attuali e distinguiamoci anche per la qualità/precisione che mettiamo nel nostro lavoro, qualunque esso sia.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Quando l’essere umano si rende conto di essere nelle tenebre, e già il fatto di essersene accorto è un primo passo lungo il sentiero, può reagire in diversi modi.
Il modo più infantile, tipico delle anime bambine, è dare la colpa di quel buio a qualcuno, ovviamente a qualcuno che non sia lui stesso: i genitori, la società, la sfortuna, o il buio stesso. Tale atteggiamento può accompagnarsi, a seconda delle energie presenti nella persona, a emozioni differenti: rabbia, desolazione, disperazione, rassegnazione, o altro ancora. In tutti questi casi, la creatura rimarrà immersa nelle tenebre.
Il modo maturo di reagire è ovviamente un altro, ed è quello di accendere una luce: intensa o fievole che sia, essa sarà comunque meglio del buio e potrà guidare la creatura per strade più sicure e sempre più luminose."

Fosco Del Nero – Parole di Potere
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Per quelli che vogliono le fonti... perché ricordiamoci che, nel silenzio generale dei media corrotti (tv e giornali nazionali), molti drammi si sono e si stanno consumando nella popolazione comune: bambini, ragazzini e giovani che muoiono per "cause misteriose" (ma anche adulti di mezz'età che lasciano figli e famiglie nei guai, economici e affettivi).

Se è successo, vuol dire che karmicamente era giusto così... ma, nel karma generale, si può essere complici e aderire al karma collettivo oppure viandanti spirituali.

Come sempre, come per tutto, è un discorso di consapevolezza e di discernimento... o anche solo di intuizione e di tendenza animica.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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"Qual è l’inevitabile conseguenza di avere realizzato (=incarnato nel cuore e non solo conosciuto al livello della testa) il fatto che la vita ci porta solo eventi che ci servono?
Il risultato inevitabile è che l’uomo saggio unisce alla sua meditazione, alla sua contemplazione, alla sua osservazione, quanto gli è accaduto.
Non lo fa passare come semplice coincidenza, non se ne lava le mani, non lo ignora preso dalle cose della sua vita, ma lo osserva, fuori (quel che è accaduto fuori) e dentro (quel che è accaduto dentro).
Non deve passare inosservato niente."

Fosco Del Nero – Parole di Forza
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La dualità conduce al giudizio.
Il giudizio conduce alla lamentela.
La lamentela conduce alla sofferenza.

Fosco Del Nero
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"Nessuno vieta al lettore di portare nella vita “reale” lo sguardo che ha maturato e coltivato nella lettura del libro o nella visione delle storie. Tale passaggio è anzi fortemente incoraggiato: ciò significherebbe dare corpo e volume agli apprendimenti maturati durante la lettura di questo testo piuttosto ponderoso, nonché durante la visione dei film suggeriti.
La conoscenza concettuale infatti è data affinché essa diventi sapienza incarnata, e non perché rimanga meramente teorica. Il testo prima o dopo deve diventare “corpo vivo”.
Tale conoscenza è in verità la cosa più pratica che esista, perché dallo sguardo individuale discende tutto il resto. Il cinema è qua utilizzato per l’appunto come strumento di educazione della visione e della coscienza e molti “sguardi” suggeriti sono vere e proprie pratiche evolutivo-esistenziali."

Fosco Del Nero – Film che aprono la mente… o il cuore
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Spesso, quando ci capitano le prove, che non sono altro che test dell'esistenza, ci abbattiamo, ci lamentiamo, diveniamo vittime e deboli... e in ciò falliamo l'esame, condannandoci peraltro a riviverlo in futuro, sotto diverse spoglie ma identica sostanza.

Tuttavia, se un ostacolo giunge, è perché abbiamo la forza di superarlo: occorre vedere le possibilità e non solo le difficoltà.

Dove qualcuno vede un muro invalicabile, qualcun altro vede un modo per slanciarsi in alto.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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Oggi vi propongo un pensierino molto semplice, tanto semplice quanto veritiero.
Parliamo di uno dei temi principe del percorso evolutivo, ossia la libertà interiore... questione che naturalmente ha effetti anche a livello di vita esteriore, per quanto l'elemento essenziale sia il primo, non il secondo.
In verità, una persona libera rimarrebbe libera anche se fosse rinchiusa in prigione, mentre una persona schiava/serva/suddita rimarrebbe tale anche senza vincoli di movimento.

Leggiamo questa brevissima citazione tratta da un romanzo di cui vi ho parlato in precedenza, "La pietra sincronica" (scritto da Jonathan Fast e ispirato al lavoro di C.G. Jung):
"Se un uomo sceglie di mettersi in catene, ciò non lo rende meno schiavo".

Leggiamo anche una seconda citazione, anch'essa assai breve; questa è di Jiddu Krishnamurti tratta dal libro "Così parlò Krishnamurti"):
"Se siete liberi, aiuterete gli altri a liberarsi.
Se siete schiavi, aiuterete gli altri a diventare schiavi".

Non c'è niente da fare, è proprio così.
Chi è libero nell'animo è libero sempre.
Chi dentro di sé ha legami e catene, non sarà mai libero, quali che siano le circostanze esteriori (ricchezza, fama, bellezza, viaggi, divertimenti, etc).

Inoltre, chi ha realizzato la libertà contagerà gli altri con la sua libertà, naturalmente solo se predisposti. Viceversa, i sudditi tendono a far diventare anche gli altri sudditi come loro.

Osho e Aivanhov sono stati arrestati e incarcerati (Osho per poco tempo, Aivanhov per due anni)... ma nessuno dei due ha perso la sua libertà; in verità, erano più liberi di coloro che li avevano incarcerati.

Non è solo un discorso di cosa ho realizzato io, ma anche di ciò che voglio diffondere nel mondo, di come voglio che diventino il pianeta Terra e l’umanità: il vero praticante spirituale non si limita a coltivare il suo orticello (ciò che è comunque meglio di non coltivarlo, giacché quell’orto darà fiori e frutti), ma possiede una visione che va molto al di là della sua piccola e breve vita.

Fosco Del Nero
"Agisco nell'ombra per servire la luce"

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