#DirettamenteRoma
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Dirette dalle commissioni, dall'Aula, dagli eventi.

Servizio fondato da Tommaso Caldarelli promosso dalla DirettamenteRoma Aps. Il materiale è CC By-Nc-Nd 4.0. Piccolo periodico web ex art 3 bis DL 63/2012. 📩info@direttamente.roma.it
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Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Apriamo formalmente la seduta della Commissione nella quale torneremo a discutere delle comunitá energetiche rinnovabili e solidali, uno dei temi che ci ha visti impegnati sia in discussioni, sia per l’approfondimento di atti regolamentari che l’Amministrazione ha voluto predisporre. Abbiamo invitato oggi qui in Commissione, li saluto e li ringrazio, il Dott. Edoardo Zanchini, il Direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale e il Prof. Riccardo Troisi, Presidente del Coordinamento del CERS di Roma e del Lazio. Spiego brevemente le motivazioni di questa Commissione e anche l’inquadramento, prima di dare poi la parola al Presidente Troisi. Siamo consapevoli di aver fatto un lavoro importante con la prima delibera di Giunta, ma poi con il Regolamento sulle CERS approvato in Assemblea Capitolina, che quindi pone le basi sullo sviluppo di questo importante strumento che é uno strumento con una funzione ambientale, ma anche con un’importantissima funzione sociale. Questa é una parte importante che ha fatto Roma Capitale, incontrandoci piuttosto frequentemente nelle ultime settimane abbiamo avuto modo con il Presidente Troisi, con il Dott. Zanchini e con altri di scambairci alcune opinioni su alcuni aspetti che ancora, pur non essendo direttamente riportabili all’attivitá diretta di Roma Capitale, pongono ancora dei problemi allo sviluppo pieno delle comunitá energetiche rinnovabili e solidali. Oggi ci occupiamo in particolare di questo tipo di fattispecie. Quindi abbiamo pensato che fosse utile per la Commissione avere, direttamente da chi lavora quotidianamente per fare nascere queste comunitá energetiche nel territorio di Roma e del Lazio, un riscontro ma anche un racconto degli ostacoli, dei propri problemi che ci si trova di fronte, perché pur avendo Roma giá fatto un importantissimo lavoro mettendo a disposizione un’enorme quantittá di spazi pubblici per la realizzazione degli impianti, se vi sono altre cose sulle qupali possiamo intervenire dal punto di vista amministrativo e politico; perché é nel nostro interesse far sí che le comunitá energetiche e solidali si sviluppino il piú possibile.
Quindi, se anche il Dott. Zanchini é d’accordo, darei direttamente la parola al Presidente del Coordinamento, il Prof Troisi, appunto per avere questo quadro di cui parlavamo. Prego e grazie per aver accettato il nostro invito in Commissione.
Presidente del Coordinamento del CERS di Roma e del Lazio: Grazie per averci invitato, é veramente un’ottima occasione per confrontarci. Ho preparato qualche slide, cosí per darvi qualche elemento di riflessione e per aiutarvi un po’nella comprensione. Condivido lo schermo. Il tema é: “Le comunitá energetiche rinnovabili e solidali”, vi faccio solo un excursus veloce su cosa si sta muovendo a livello nazionale, cosí abbiamo il quadro. Le comunitá energetiche nascono da una legislazione comunque recente, in Italia effettivamente hanno iniziato ad attivarsi con piú decisione grazie ai decreti attuativi e alla chiusura della normativa recentemente, ma la diffusione di queste esperienze ancora stenta a crescere, in Italia (abbiamo fatto un lavoro di ricerca) ne abbiamo mappate un 150, il Gse, che é il gestore di energia, ne ha registrate 213, siamo molto indietro rispetto agli obiettivi e ai megawatt che ci siamo imposti di darci entro il 2027. Per cui c’é bisogno di un impegno forte di accelerare questo processo di transizione perché gli ostacoli sono forti, presenti e per cui un’Amministrazione come quella del Comune di Roma, che ha fatto un Regolamento unico nel suo genere, che mette a disposizione superfici per comunitá energetiche, rinnovabili e solidali é un buon esempio per far crescere questo tipo di esperienze. A Roma e nell’area metropolitana parliamo di 35 realtá di CERS che stiamo seguendo e che abbiamo mappato. Per darvi un po’di numeri, coinvolgono oltre un migliaio di persone, per cui sono delle comunitá attive dal basso. Spesso sono associazioni non riconosciute perché é la forma giuridica accettata. La fonte principale sono le energie rinnovabili, ad oggi abbiamo calcolato che piú o meno a Roma e in parte in alcune altre realtá del Lazio, arriviamo a stimare 4 megawatt di energia che viene dai pannelli solari di queste CERS, anche se alcuni impianti di queste non sono stati ancora realizzati, per cui c’é da lavorare. La potenza media degli impianti che si stanno attivando va dai 20 ai 100 kw e il 95%, di queste, é un dato importante di queste realtá su Roma si definisce CERS, cioé comunitá energetiche, rinnovabili e solidali, poi dopo entro un po’ nella dimensione solidale. Stiamo parlando di 200mila euro di ricavi attesi dagli incentivi e dalla vendita dell’energia condivisa da queste esperienze, 2 milioni di investimenti. Vi ricordo che questi ricavi attesi sono annuali, la normativa prevede che questi ricavi saranno assicurati per 20 anni, questo é importante dirlo. Ogni anno solo da queste CERS si generano piú o meno questi tipi di entrate che poi saranno destinate ad attivitá sociali. Ad oggi, peró, a Roma appunto siamo un po’ indietro e di queste che sono partite solo tre hanno attivato i pannelli solari, per tutta una serie di questioni
Vi ho giá detto l’importanza dell’attivazione dal basso, Roma é un territorio con molte comunitá, molto tessuto sociale per cui si sono attivate diverse energie che hanno favorito questa attivazione dal basso. Mediamente la partecipazione alle CERS é di una decina e una cinquantina di soggetti diversi, tra associazioni e piccole imprese, enti religiosi, ecc e sono organizzati, come vi ho detto, attraverso per lo piú associazioni non riconosciute e abbiamo anche una cooperativa. Poi la cosa piú importante in qualche modo é che tutte usino fonti di energia rinnovabili a Roma e nel Lazio. Questo lo dico perché ci sono anche altre possibilitá. Noi stiamo lavorando da 4 anni su questo tema, dai primi decreti europei, dalle prime normative che hanno iniziato a recepire l’idea di produrre energia dal basso, é una rivoluzione perché per la prima volta la Comunitá Europea dice che i cittadini/e possono autoprodursi e vendere energia. Questa é una cosa che é veramente una rivoluzione, anche per l’idea di transizione energetica che abbiamo equa e giusta. Di questo lavoro di questi anni: 150 incontri nei territori, azioni di formazione e informazione, sensibilizzazione, 4 assemblee pubbliche e cosí via, abbiamo costituito un ente di II livello di un’associazione di 18 CERS romane che stanno lavorando assieme per rafforzarsi, per creare azioni di sensibilizzazione, per creare azioni anche di dialogo con le Amministrazioni, non solo con il Comune di Roma, ma noi abbiamo anche aperta una partita con la Regione Lazio, di cui poi vi accenneró e intorno a questo ecosistema abbiamo coinvolto anche molte associazioni, molte altre organizzazioni, imprese, c’é un tessuto civile-civico che si sta attivando. L’Associazione é nata da poco, ad aprile 2025, peró piano piano giá altri si stanno aggregando perché c’é un forte bisogno di scambio di conoscenze, di competenze, esperienze, creare networking, fare advocacy. Solo per dare un dato nazionale: dalla ricerca che stiamo facendo con Tor Vergata solo l’11% dei cittadini e cittadine sa che cosa sono le comunitá energetiche.
E’ un dato su cui dobbiamo ancora lavorare in termini formativi e di comunicazione. Le comunitá energetiche, rinnovabili e solidali si differenziano dalle comunitá energetiche normate perché decidono di investire o reinvestire parte dei benefici derivanti dalla vendita o condivisione dell’energia in progettualitá che hanno una ricaduta sociale sul proprio territorio, questo che é parte del nostro manifesto é presente e normato anche nel Regolamento comunale, che é il primo Regolamento comunale nazionale che norma la dimensione della S, ci tengo anche a dire questo perché avete fatto un buon lavoro in partecipazione anche con il nostro percorso comune, quindi la S ha una forma regolata grazie al Regolamento, anche se in altre cittá e in altre Regioni la dimensione solidale si sta affermando, sta crescendo ed é un elemento importante. In cosa consiste l’elemento solidale: intanto, come ho detto, di costruire progettualitá inclusive che rafforzino i nostri territori, che mettano assieme giovani e anziani e realtá di provenienza diversa, che coinvolgano tutto il territorio, che lavorino su di un empowerment di comunitá aggregando cittadini e facendoli ragionare assieme sui temi energetici, ma non solo, sui problemi dei territori, che lavorino sulla vulnerabilitá energetica dei territori, vi ricordo che Roma, lo sapete, ha degli indici di povertá alimentare ed energetica molto elevati soprattutto nelle aree periferiche e cosí via. Quindi é un tema forte quello della vulnerabilitá energetica, peró poi sono realtá che lavorano sui temi della responsabilitá, delle filiere corte, sulle filiere del cibo perché sono soggetti aperti che giá lavorano anche su altre tematiche.
Servizi per la comunitá: molti dei progetti che stanno attivando sono appunto dal babysitteraggio, all’aiuto all’orto urbano, alla ludoteca, al centro anziani, a tutta una serie di azioni che possono essere fatte sul territorio e anche piccoli progetti di rigenerazione urbana, come questi soldi possono essere utilizzati per riqualificare delle aree, spazi verdi e cosí via. E il lavoro perché tutto questo sta generando anche lavoro, cioé si stanno creando delle piccole cooperative che si stanno formando per fare installazione, per fare manutenzione, stiamo lavorando anche per l’inclusione, per cui rafforzando anche con alcune imprese sociali la possibilitá di utilizzare una filiera etica in questo.
Peró abbiamo alcune criticitá, e questi sono gli ultimi due elementi. Intanto c’é un problema serio sulle fonti di finanziamento, ció chiaramente soprattutto sugli impianti e sulle superfici messe
a disposizione dall’Amministrazione noi poi dobbiamo trovare delle risorse. Il Comune ha fatto un passo importante, ma poi sono i cittadini, le imprese e le associazioni che devono trovare i soldi per fare questi impianti e questo non é facile, non é immediato soprattutto in aree piú difficili. Per cui occorre favorire l’accesso al credito, a partire dalle banche piú vicine, noi stiamo collaborando con il credito cooperativo, con Banca Etica. Questi attori che devono un po’ favorire questo, ma anche fondazioni o, e qui intervengo anche per richiedere a voi Consiglieri di darci una mano a sostenere alcune progettualitá. Questo perché? Perché abbiamo pensato e ne abbiamo parlato con Giammarco, con Edoardo Zanchini, é che questi finanziamenti sono veri e propri finanziamenti di attivitá sociali, perché intervengono sulla progettualitá sociale sul territorio per 20 anni, ció significa che in qualche modo con un investimento iniziale, anche piccolo 50mila o 100mila euro, possiamo generare delle entrate per 10-20mila euro l’anno per 20 anni, che possono essere destinate a sostenere infrastrutture sociali sui territori, si parlava dei poli civili per esempio, ecc. senza che il Comune possa negli anni investire perché con un unico investimento genera delle risorse che possono valere per 20 anni. E queste risorse, insieme ai Municipi, possono essere destinate a queste infrastutture sociali, per cui credo che possa essere molto innovativo investire e trovare risorse che poi abbiano una ricaduta per piú anni nel sociale. Poi c’é un tema di burocrazia regolativa, che non riguarda solo l’Amministrazione comunale, ma che riguarda in generale i permessi e le autorizzazioni del Gse per installare i tetti, a Roma, soprattutto nell’area vincolata all’Unesco. Peró sulla burocrazia regolativa queste associazioni fanno molta fatica ad attivare perché ci sono normative a volte poco comprensibili, oppure devono ricorrere a terzi, ma questo ha dei costi che non possono permettersi.
In ultimo: noi a Roma sul reperimento delle superfici abbiamo l’Amministrazione che si é attivata. Anche questo processo, Giammarco, non é sempre facile, lo abbiamo sperimentato
A volte ci sono superfici che vengono individuate, ma non sono accatastate, per cui c’é un problema regolatorio anche qui. I tempi di concessione e soprattutto rafforzare un po’le comunitá locali, cioé i Municipi. Far si che questi si possano dotare, soprattutto di strutture in grado di dare poi ai Regolamenti un’attuazione completa. Quindi noi dobbiamo avere degli attivatori territoriali nei Municipi che possano essere una giusta sponda per le Associazioni e per queste CERS che si attivano per costruire insieme questi pattern di collaborazione. Credo che queste siano un po’ le criticitá su cui lavorare insieme. I Consiglieri comunali, che fino ad ora si sono dimostrati molto attenti a questa tematica, potranno aiutarci assieme ad individuare le soluzioni che possano costruire una transizione, noi lo diciamo sempre, ecologicamente valida, ma equa, sostenibile, cioé che sia per tutti. E’giusto che chi é nelle periferie e non si puó permettere impianti e cosí via possa essere sostenuto da investimenti ad hoc che possano poi generare un benessere per la collettivitá.
Mi fermo e vi ringrazio di questa possibilitá di ascolto e confronto
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie a Riccardo Troisi che oltre ad evidenziato quali sono in questo momento i problemi che si trova di fronte chi vuole avviare la costituzione di una cominutá energetica rinnovabile e solidale ha anche a mio parere, messo sul tavolo una proposta all’Amministrazione, che credo vada approfondita e sia giusto capire se abbiamo la possibilitá di perseguirla perché il conto che faceva é un conto che deriva dall’attuale assetto normativo che regola le comunitá energetiche, ovvero la possibilitá di avere poi degli incentivi, la possibilitá di avere un ritorno economico per la produzione di energia e averlo per 20 anni e poiché lo scopo della comunitá energetica, rinnovabile e solidale, come dicevo, é duplice, da una parte vi é il tema ambientale, ossia la possibilitá di produrre energia da fonti rinnovabili, di ridurre l’impatto della nostra produzione energetica e quindi la nostra vita sull’ambiente, dall’altra parte c’é la volontá di far si che questi siano anche strumenti per le redistribuzione, di giustizia sociale. Una proposta di questo tipo potrebb eessere senz’altro una proposta interessante da approfondire. Non so se il Dott. Zanchini voleva in questa fase prendere la parola a ggiungere qualcosa. Mi sembra che ci sia un riconoscimento importante per il lavoro che é stato fatto sul Regolamento che in qualche modo per la nostra cittá limita uno dei tre problemi principali che ci sono stati sottoposti. Noi siamo perfettamente consapevoli, Direttore, che c’é bisogno di un percorso di sostegno alle strutture territoriali che devono lavorare sulla co-progettazione per le CERS, ma mi pare che rispetto all’inizio il lavoro fatto, con le varie delibere, gli incontri, il Regolamento abbia in qualche modo creato consapevolezza, che va accompagnata anche con altri strumenti, peró mi pare che almeno da questo punto di vista ci siano importanti risultati che Roma puó mettere sul tavolo. Poi c’é il tema del reperimento delle fonti di finanziamento che é senz’altro un tema significativo.
Ufficio Clima di Roma Capitale: Io posso dare un aggiornamento cosí poi i Consiglieri possono intervenire. In questo momento noi abbiamo aperta una procedura ai sensi del Regolamento nel IV Municipio, dove si é peró in discussione rispetto alla Scuola proposta perché c’é un tema di accatastamento e un tema di vincolo perché é nell’area del Parco dell'Aniene, un vincolo paesaggistico in cui si sta ragionando se proporre un edificio alternativo. Sará una caratteristica che non riguarderá solo questa proposta, ma anche altre perché sia l’accatastamento che i vincoli paesaggistici incidono poi sui tempi delle procedure, vi saranno anche da altre parti. Il IV Municipio é quello da cui siamo partiti e che sta facendo un po’da scuola, poi vi é l’interlocuzione in corso con diversi Municipi con le CERS. Nel I che aveva citato prima Riccardo Troisi, ma anche nel VII Municipio, nel IX, nel XI. Ci sono diverse CERS che stanno interloquendo con i Municipi per individuare le scuole su cui lavorare. Negli altri Municipi, riferivo nei prossimi giorni, vi sono alcune ipotesi in campo, diverse cose che devono essere verificate. L’obiettivo é almeno prima dell’estate di avere un quadro per capire se in quache Municipio si sta muovendo qualcosa o c’é bisogno di qualche forma di aiuto. Un altro aggiornamento riguarda il progetto della gara per 15 impianti a servizio di comunitá energetiche, impianti solari a servizio delle scuole, ora abbiamo un tavolo di lavoro con la Direzione appalti e Simu e perché é stato scritto un capitolato di gara, fatti gli PFTE ed é stato tutto consegnato al Simu che sta facendo osservazioni rispetto a questa procedura e l’obiettivo é entro luglio avere chiarito tutto quello che serve per la gara in modo da essere pronti per essa, avendo pronto un PFTE e tutto pronto. L’obiettivo é di avere entro quest’anno almeno questa gara e poter avviare anche quest’altra parte del progetto. Le critictá sono quelle che diceva Riccardo Troisi, vi sono delle criticitá di finanziamento, per cui sono saltati altri incontri con la fondazione Charlemagne e la Fondazione Banco dell'Energia. Ci sono due CERS che stanno andando avanti, esterne al nostro perimetro, ma con cui collaboriamo e sono quelle di Borgo Don Bosco sulla Prenestina, finanziata dal Banco Energia
Questi due impianti sono in partenza, é tutto definito, sono due comunitá energetiche dove noi come Roma Capitale, entreremo nell'aiutare il lavoro sociale, con le nostre strutture del Municipio e del Dipartimento sociale per aiutarne il progetto sociale. C'é una criticitá sociale legata ai finanziamenti e alle banche, abbiamo diverse interlocuzioni con il sistema bancario per le diverse CERS per trovare quella piú adatta e speriamo che presto ne parta una, in modo che faccia da modello, una che possa lavorare con gli istituti bancari con cui siamo in collaborazione.
Un tema che non dobbiamo sottovalutare é quello delle autorizzazioni, perché purtroppo una modifica fatta al Testo Unico sulle rinnovabili da parte del Governo ha complicato le cose, perché prima di questi cambiamenti al Testo Unico nelle aree con vincolo paesaggistico bastava che gli impianti solari non fossero visibili da punti panoramici e spazi pubblici, invece ora c'é sempre bisogno dell'autorizzazione. Questo chiaramente non solo complica il percorso e lo rende piú costoso, chiaramente, c'é bisogno di un tecnico che faccia questo passaggio, ma apre anche ad uno stop, un diniego o modifiche sostanziali da parte della Soprintendenza, quindi questa cosa é un problema che rallenta. In questo, quindi, stiamo ragionando su tetti che riguardano noi e che sono fuori da aree a vincolo paesaggistico. Questa cosa riguarda in particolare sia il VII Municipio dove c'é tutto il parco dell'Appia, che é il parco dell'Aniene, ma riguarderá anche altri parchi. Ne ha fatto un cenno Troisi, la Regione ha fatto un bando di finanziamento alle CERS che purtroppo é andato male. Anche io ho fatto l'incontro con loro, lo hanno fatto anche quelli del Coordinamento CERS per cercare di fargli capire che il minimo di spesa previsto era troppo altor, le CERS sono progetti che partono dal basso e spesso bastano 30mila o 50mila euro per fare una CERS, poi meglio se ci sono progetti un po' piú grandi, ma quella é la dimensione di partenza. L'aver imposto un tetto di centinaia di milioni di euro ha fatto in modo che a questo bando non partecipasse quasi nessuno, credo solo due progetti ci siano stati. Quindi da un lato é un problema perché ci sono CERS romane he non possono accedere a quei finanziamenti e dall'altra ci sono risorse non utilizzate. L'augurio é che la Regione ora rimetta mano a quel bando per abbassare queste soglie e che quindi dia la possibilitá a soggetti sociali di partecipare. Su questo noi stiamo cercando di seguire il tutto e di parlarne con la Regione.
Mi fermerei qui, cosí se i Consiglieri ne hanno bisogno siamo a disposizione.
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie Direttore, il tema degli aggiornamenti, ricordo anche, perché lo abbiamo presentato pochi giorni fa, vi é un nuovo portale di Roma Capitale (romaperilclima.it) e ha una sezione dedicata all'energia, nella quale ci sono tante informazioni riguardo le comunitá energetiche nella nostra cittá, la legislazione e quello che serve per poterle realizzare. Credo che sia uno strumento utile, che ci auguriamo di poter ulteriormente arricchire e attraverso interventi diretti sui territori come formazione e informazione. Non so se ci sono in terventi, domande o neecssità di chiarmenti. Ecco si, vedo Bonessio, prego.
Ferdinando Bonessio (Europa Verde Ecologista): Buongiorno a tutti, chiaro che condivido ampiamente e auspico che ci sia la soluzione ai problemi individuati. Quello che mi ha sopreso piú di tutto é questa 'ignoranza', nel senso buono del temrine, la non conoscenza dei cittadini diffusa, della non conoscenza non tanto delle opportunitá che le CERS rappresentano, ma addirittura dell'esistenza di queste opportunitá. Allora mi chiedo se riusciamo tra il lavoro di tutto il gruppo di coordinamento di Troisi e delle altre Associazioni e i Zanchini con l'Ufficio Clima, riusciamo ad organizzare la carovana delle CERS, laddove nei 15 Municipi partiamo con delle prime conferenze municipali andando a cercare di contattare, utilizzando tutta la propaganda possibile municipale, i siti istituzionali di Roma Capitale, gli amministratori, le realtá associative dei singoli Municipi, per informare e diffondere il verbo delle CERS? Che ne pensate?
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie Consigliere Bonessio, assolutamente mi sembra un'idea condivisibile, non so se su questo Zanchini vuole giá dare qualche accenno, peró stiamo lavorando grazie ad un ulteriore finanziamento dell'Assemblea Capitolina nell' ultima discussione di bilancio proprio in questo senso, lo dicevo il sito poi dovrá trovare un suo sviluppo territoriale proprio per andare sui territori anche fisicamente. Ora il progetto si sta costruendo, peró va proprio nella direzione che diceva il Consigliere Bonessio. Possiamo dire in questo senso qualcosa, Direttore?
Ufficio Clima di Roma Capitale: Si, intanto un saluto al Consigleire Bonessio e condivido in pieno la preoccupazione, anche diciamo e anche la sorpresa. Il punto é che si é parlato molto di CERS in questi anni, ma poi alla fine le persone vogliono capirne di piú rispetto anche ad un progetto concreto. Penso, quindi, che l'accelerazione ci sará quando partiremo con i progetti e a far vedere appunto che c'é un impianto solare, che si puó entrare in una CERS. Quello che stiamo cercando di fare nel frattempo é, in questo sito che abbiamo creato c'é proprio uno spazio dedicato alle CERS, che é fatto proprio con il coordinamento, c'é una mappa (ci si puó informare su dove sono i progetti delle CERS), ci sono tutte le informazioni e tutti i documenti documenti anche per presentare le proposte, anche per finanziare il Regolamento, tutte le norme, abbiamo fatto in modo che questo lato di informazioni di base fosse in qualche modo superato, peró é vero che bisogna parlare con le persone, bisogna andare nei territori. Quello che faremo a partire da metá settembre, é una sorta di sportello itinerante sull'energia e le CERS che andrá in tutti i 15 Municipi con un camper, lo presenteremo dopo l'estate, ci stiamo ancora lavorando, ma insomma é definito, grazie, come diceva Palmieri, ad un emendamento approvato dalla aula e quindi quello sará un altro passaggio. Ovviamente anche questo tour lo faremo insieme al coordinamento delle CERS e con associazioni che lavorano con obiettivi sociali nei territori, in questo modo le persone possono capire quali sono le CERS in partenza nei diversi Municipi e in qualche modo costruire un progetto che si andrá rafforzando nel tempo, perché questo é fondamentale. Lo diceva anche il Consigliere Bonessio, fare in modo che le persone siano informate sulle possibilitá che ci sono, poi non tutti sono in grado di costruire una CER perché é una cosa comunque complessa, peró possono lavorare assieme ad altri ed entrare in una CER che sta nascendo in quel territorio, peró non c'é il dubbio che questo lavoro che abbiamo iniziato a fare nel 2025 , nel 2026 deve continuare. Dobbiamo continuare questo lavoro di informazione e coinvolgimento dei cittadini. Il 2026 sará un anno decisivo perché molte CERS partiranno, quindi é importante che le persone sappiano di queste possibilitá.
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie Direttore Zanchini. Non so se Bonessio voleva aggiungere altro...no credo che la mano fosse ancora quella di prima.

Ferdinando Bonessio (Europa Verde Ecologista): No, Presidente. Magari teniamoci informati anche come membri della Commissione Ambiente in modo da poter partecipare e quindi anche dare un contributo. Personalmente metto a disposizione anche per segnalare quando saranno organizzati i momenti di incontro e poi rispetto al camper segnalare che vi sará la presenza sul territorio, quindi ognuno per le proprie conoscenze e radicamento sul territorio e di essere veicolo dell'informazione diffusa questo si. Grazie.
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie a lei. Direi, in questo senso, magari lo dico al Direttore Zanchini, chiaramente estendendo l'invito al Presidente Troisi, all'inizio di settembre potremmo organizzare un'altra seduta della Commissione in cui illustrare ai Commissari il progetto e capire in che modo, anche laddove ci siano delle proposte, inserire ulteriori elementi e n che modo far sí che questo progetto possa avere il massimo effetto possibile in tutti i territori. Non so se il Presidente Troisi voleva aggiungere qualcosa perché non vedo altri interventi da parte dei Consiglieri.
Presidente del Coordinamento del CERS di Roma e del Lazio: La richiesta, con Edoardo, era quella di fare magari un focus sulle scuole, come ci hai detto, in modo tale che quella sará una forma di attivazione, perché ci sará un investimento del Comune, per cui ci sará giá un impianto e sará favorito un po'. Poi, magari, se riusciamo a fare il punto come hai detto, luglio ci sará utile per attivarci nei territori e magari fare una riunione pre-estiva per preparare questa carovana insieme e poi, come diceva il Presidente Palmieri, faremo una riunione di lancio per diffondere questo percorso. Mi sembra molto utile fare un lavoro di comunicazione dell'Amministrazione su questo, é una buona occasione per farlo.
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Grazie al Presidente del Coordinamento delle CERS di Roma e del Lazio, Troisi. Mi pare che l'ultimo tema che rimane, quello del finanziamento ci auguriamo che questo lavoro che sta facendo l'Ufficio Clima con la Regione possa dare buoni risultati perché sarebbe un peccato avere dei fondi e non riuscire a destinarli ai tanti progetti di cui sentiamo parlare e che magari proprio in questo trovano l'ostacolo principale. Quindi capiamo anche se vi é la necessitá, magari, anche di proporre un incontro alla Commissione Regionale che é in qualche modo é nostra gemella per quanto riguarda le competenze, magari appunto per portare questo punto di vista e cercare di far sí che quello strumento, che é la Regione Lazio (se sono stati presentati due progetti necessariamente dovrá riproporre) possa essere tarato sulle esigenze di chi le comunitá energetiche, rinnovabili e solidali le vuole far nascere.

Presidente del Coordinamento del CERS di Roma e del Lazio: Ci sono 14milioni di euro fermi,
Giammarco Palmieri (Presidente, PD): Sarebbe un peccato non utilizzarli perché abbiamo detto che magari con 50mila euro una CERS puó partire, quindi parliamo veramente di centinaia di CERS che potrebbero partire. Magari questo é un passaggio che proveró a fare con il Presidente della Commissione competenti in Regione, magari se vogliamo fare un incontro in presenza con i membri delle due Commissioni. Se non ci sono altri interventi o necessitá, altre richieste di intervento direi che possiamo andare a concludere questa seduta della Commissione che é stata interessante e anche molto istruttiva per lo meno per quanto mi riguarda e mi auguro anche per tutti i commissari, in vista anche dell'assestamento di bilancio sul quale poi potremmo immaginare anche di avviare, attraverso un finanziamento ad hoc, alcuni progetti. Saluto e ringrazio ancora il Presidente del Coordinamento delle CERS di Roma e del Lazio, il Dott. Troisi e ringrazio il Dott. dell'Ufficio Clima di Roma Capitale, il Dott. Zanchini, ci vediamo presto. Chiederei quindi di fare l'appello per concludere la Commissione. A voi, arrivederci e grazie.
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Concludiamo, fino a settembre, le attività del canale: potranno essere trasmessi eventualmente dei contenuti non programmati, eventi che riteniamo importanti, commissioni su argomenti senza "scadenza".

📌 Il 2024/25 è stato l'anno di un profondo riassetto per la nostra attività. Vecchi amici si sono allontanati, nuovi amici sono arrivati. Se qualcuno ha l'impressione che il nostro ritmo sia cambiato, non ha torto, e tuttavia ci siamo.

Ci prenderemo le prossime settimane per riposare, riflettere, ripensare la nostra attività. Torneremo a settembre, come negli ultimi anni. E' da un po', ormai, che siamo qui.
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