PAU: A cui fa riferimento il consigliere erbaggi, la richiesta è stata presa in considerazione ed è una fase istruttoria.. abbiamo dato pronta attuazione per una compiuta istruttoria tecnica per ogni variante urbanistica. Noi come PAU abbiamo già descritto e ci siamo attivati per darvi un indirizzo a tutti sulle scelte motivate delle varianti urbanistiche. A breve riceverà una risposta in merito.
Erbaggi – Consigliere: Si capisco, ma prima del voto dobbiamo prenderne visione prima del voto dei presidenti di commissione.
Erbaggi – Consigliere: Si capisco, ma prima del voto dobbiamo prenderne visione prima del voto dei presidenti di commissione.
Luparelli - Consigliere: Per ribadire la necessità di portare in aula quest’atto per una delibera coraggiosa, del piano casa e che si inserisce in modo risolutivo. Non sono mai stato un promotore dei piani di zona ed housing sociale.. il diritto all’abitare non è qualcosa che riguarda le fasce deboli, ma tutte le persone che ne hanno necessità. Se pensiamo inoltre che già dalle politiche del governo siamo in una fase di stallo dei salari e le persone hanno difficoltà nel reperimento di affitti o case… questo ha portato ad una crisi abitativa senza precedenti. Vediamo aumentare gli sfratti, ma bisogna intervenire in maniera risoluta… dobbiamo partire da un libero mercato e permettere con strumenti quali housing sociale e canone concordato.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Grazie. Abbiamo dato dei chiarimenti speriamo soddisfacenti.
Di Stefano - Consigliere: Una delibera interessante e fatta di giusti criteri, ma a mio avviso ritengo che alcuni interventi non siano una rappresentazione reale della situazione del sociale in questo momento. Anche rispetto ai dati detti da veloccia, in merito alle richieste monoparentali.. essendo stati… so che state parlando di questa delibera da circa un anno, ma per chi poveri noi e fa l’umile consigliere comunale, ci chiede di votarla subito sarà subito che ve la votate da solo.. io non voto su una delibera senza leggere le carte. Sono disponibile a trattarla insieme e a migliorarla insieme. Facciamo le cose con calma e con una settimana forse andiamo in votazione… chiediamo quindi di aspettare una settimana e di votarla con calma…
Di Stefano - Consigliere: Una delibera interessante e fatta di giusti criteri, ma a mio avviso ritengo che alcuni interventi non siano una rappresentazione reale della situazione del sociale in questo momento. Anche rispetto ai dati detti da veloccia, in merito alle richieste monoparentali.. essendo stati… so che state parlando di questa delibera da circa un anno, ma per chi poveri noi e fa l’umile consigliere comunale, ci chiede di votarla subito sarà subito che ve la votate da solo.. io non voto su una delibera senza leggere le carte. Sono disponibile a trattarla insieme e a migliorarla insieme. Facciamo le cose con calma e con una settimana forse andiamo in votazione… chiediamo quindi di aspettare una settimana e di votarla con calma…
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Abbiamo sentito la legittima richiesta dei consigliere. Ci sono alcuni punti su cui anche io vorrei migliorala e sicuro faremo una discussione in aula…
Di Stefano - Consigliere: Ma scusa trombetti ma perché non ci dai una settimana ?? Sono mesi che la leggi ed invece noi ne veniamo a conoscenza dal 20 maggio giorno del protocollo.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si ma in aula avremo tutto il tempo di discuterla e modificarla con tutti voi.
Di Stefano - Consigliere: Va bene trombetti fai come vuoi, poi aspetterai in aula 20 gg… finisco qui..
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Andiamo in votazione.
Di Stefano - Consigliere: Ma scusa trombetti ma perché non ci dai una settimana ?? Sono mesi che la leggi ed invece noi ne veniamo a conoscenza dal 20 maggio giorno del protocollo.
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Si ma in aula avremo tutto il tempo di discuterla e modificarla con tutti voi.
Di Stefano - Consigliere: Va bene trombetti fai come vuoi, poi aspetterai in aula 20 gg… finisco qui..
Yuri Trombetti – Presidente Commissione: Andiamo in votazione.
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SI VOTA LA DELIBERA
DELIBERA VOTATA FAVOREVOLE
PASSAGGIO IN AULA GIULIO CESARE
DELIBERA VOTATA FAVOREVOLE
PASSAGGIO IN AULA GIULIO CESARE
Amodeo – Presidente Commissione: Va bene i colleghi stanno uscendo tutti, prendo come buona la chiusura della chiamata voti come appello finale. Grazie andiamo in chiusura.
Buongiorno cari lettori, riportiamo la discussione su questa proposta di regolamento di iniziativa consiliare. La registrazione della commissione inizia direttamente con la relazione del proponente, Di Stefano (NM)
Marco Di Stefano (Noi Moderati): ...al di lá del locale la preparazione e la formazione del personale, penso alla struttura del menú e alla presenza di piatti tipici della tradizione giudaico-romana, l’uso di materie prime locali, stagionali e certificate in linea con quelli che sono i principi di sostenibilitá e della filiera corta. A garanzia di queste disposizioni é prevista una procedura istruttoria molto trasparente, che é trasposta da una Commissione tecnica e che sará istituita con un’apposita nomina e composta soprattuto e per la maggior parte da esperti nel settore, dai rappresentanti delle categorie dei consumatori, dai rappresentanti del turismo e dalle istituzioni, io metterei anche Istituzione Ambientale e Istituzione Culturale Agricola. Il Regolamento che é allegato a questa delibera disciplinerá il rilascio dell’utilizzo del marchio “Ristorante tipico di Roma” con precise linee guida grafiche e comunicative.
La modalitá di controllo sará ordinaria, a campione e su segnalazioni, le sanzioni saranno progressive e in caso di inosservanza c’é una serie di diffide e con cancellazione definitiva dal registro. Un ruolo importante dovrá averlo l’Amministrazione comunale nella promozione del marchio e della cultura gastronomica romana, attraverso anche eventi sui portali istituzionali; é previsto anche un apposito piano triennale di valorizzazione.
La modalitá di controllo sará ordinaria, a campione e su segnalazioni, le sanzioni saranno progressive e in caso di inosservanza c’é una serie di diffide e con cancellazione definitiva dal registro. Un ruolo importante dovrá averlo l’Amministrazione comunale nella promozione del marchio e della cultura gastronomica romana, attraverso anche eventi sui portali istituzionali; é previsto anche un apposito piano triennale di valorizzazione.
Quali sono le finalitá e l’impatto che si attende da questa delibera triennale di valorizzazione: di riconoscere e tutelare gli esercizi che rappresentano l’autenticitá e la tradizione culinaria romana, offrire ai cittadini, e soprattutto anche ai turisti, uno strumento di orientamento e di garanzia della qualitá, sostenere in qualche modo anche il tessuto economico e produttivo romano, locale, valorizzando anche quella che é la cultura cunense della cucina popolare romana, integrare la cucina tradizionale nel piú ampio disegno di promozione, che dovrebbe avere l’Amministrazione Comunale e che sta portando, devo dire, avanti abbastanza bene, di promozione cultrale, turistica e territoriale di Roma Capitale. Ho iniziato a fare delle Commissioni e rispetto alla delibera che ho presentato stanno venendo fuori anche delle idee abbastanza originali e correttive, che secondo me, sono da raccontare e daranno anche forza a questa delibera quando la porteremo in Consiglio Comunale. Ad esempio si é evinto, anche da dibattiti con alcuni Municipi, che ci dovrebbe essere una maggiore chiarezza e sistematicitá nella distinzione dei requisiti di iscrizione. Sto preparando un emendamento per dare maggiore chiarezza e sistematicitá proprio ai requisiti di iscrizione. Dovrá esserci un’attenzione particolare agli esercizi storici e a conduzione familiare, con possibilitá anche di percorsi di assistenza, i Municipi ci hanno chiesto questo. Dovrá esserci un rafforzamento del ruolo della Commissione e dovrá essere dettagliata la composizione interdisciplinare. Aggiungeremo anche con l’emendamento la previsione di un piano triennale di promozione della cucina tipica romana da parte della Giunta Capitolina. Se poi andiamo nel merito della sintesi piú tecnica del Regolamento se vuole Presidente, faccio dei brevissimi flash su ogni articolo.
Marco Di Stefano (Noi Moderati):
. Articolo 1: oggetto e finalitá, il contenuto é la valorizzazione della cucina tipica giudaico-romana, la promozione della qualitá ristorativa identitaria.
. Articolo 2: registro dei ristoranti tipici, cioé il registro ufficiale gestito dal Dipartimento competente che é il Dipartimento del Commercio, sono articolate le opzioni, come ho detto, trattorie e osterie, ristoranti.
. Articolo 3: parla dei requisiti dell’iscrizione, cioé i requisiti oggettivi e fiscali. L’apertura agli eserciszi storici e la presenza soprattutto nel menu di almeno del 50% dei piatti tipici. I requisiti saranno molto stringenti, nel senso che, chiaramente, chi aderirá a questo omaggio non potrá avere contenzioni o problemi con l’Amministrazione Comunale, dovrá essere a posto dal punto di vista fiscale, ecc. Ci sono tutta una serie di requisiti.
. Articolo 4: parla dei parametri di qualitá in quattro ambiti (ambiente, personale, menu, offerta gastronomica) con un focus particolare sugli elementi identitari, le materie prime locali e informazioni. Sulle materie prime locali si intende non solo quelle romane, ma con anche raggio d’azione su quelle laziali, soprattutto per quanto riguarda i vini, che verranno abbinati nel menu ai piatti caratteristici romani.
. Articolo 1: oggetto e finalitá, il contenuto é la valorizzazione della cucina tipica giudaico-romana, la promozione della qualitá ristorativa identitaria.
. Articolo 2: registro dei ristoranti tipici, cioé il registro ufficiale gestito dal Dipartimento competente che é il Dipartimento del Commercio, sono articolate le opzioni, come ho detto, trattorie e osterie, ristoranti.
. Articolo 3: parla dei requisiti dell’iscrizione, cioé i requisiti oggettivi e fiscali. L’apertura agli eserciszi storici e la presenza soprattutto nel menu di almeno del 50% dei piatti tipici. I requisiti saranno molto stringenti, nel senso che, chiaramente, chi aderirá a questo omaggio non potrá avere contenzioni o problemi con l’Amministrazione Comunale, dovrá essere a posto dal punto di vista fiscale, ecc. Ci sono tutta una serie di requisiti.
. Articolo 4: parla dei parametri di qualitá in quattro ambiti (ambiente, personale, menu, offerta gastronomica) con un focus particolare sugli elementi identitari, le materie prime locali e informazioni. Sulle materie prime locali si intende non solo quelle romane, ma con anche raggio d’azione su quelle laziali, soprattutto per quanto riguarda i vini, che verranno abbinati nel menu ai piatti caratteristici romani.
. Articolo 5: parla della proceduta di iscrizione, che é una modulistica, ci sará la documentazione allegata, con i tempi di risposta, la possibilitá di accompagnamento tecnico.
. Articolo 6: parla dellla composizione tecnica e mista della Commissione, che avrá personalitá del mondo culinario, del mondo della cultura, del turismo. Parlerá delle funzioni istruttorie propositive e di controllo, perché poi saranno fatti dei controlli a campione da parte dei vigili urbani. Anche qui stiamo studiando un emendamento che possa, in qualche modo, andare dettagliare meglio quale sará l’organo di cui si avrá bisogno, magari un gruppo particolare di vigili che faranno questi controlli.
. Articolo 7: parla delle funzioni della Commissione.
. Articolo 8: parla del marchio distintivo che sará un marchio registrato Roma Capitale, che sará un segno di qualitá e autenticitá, qui abbiamo in mente di indire un concorso aperto su tutte le Regioni per identificare il miglior marchio che si possa dare a questa iniziativa.
. Articolo 10: parla dell’ambito di intervento, cioé l’azione promozionale, gli eventi, gli strumenti digitali del piano triennale.
. Articolo 11: controlli ordinari a campioni e su segnalazione affidati alla polizia locale, con il supporto del Dipartimento.
. Articolo 12: parla delle diffide e i termini per regolarizzarsi.
. Articolo 13: parla dell’esclusione dal Registro, i capi di esclusione, la perdita dei requisiti, recidiva, l’uso scorretto del marchio, la mancata regolarizzazione e cose simili.
. Articolo 14: rinvii normativi e modalitá attuative.
. Articolo 6: parla dellla composizione tecnica e mista della Commissione, che avrá personalitá del mondo culinario, del mondo della cultura, del turismo. Parlerá delle funzioni istruttorie propositive e di controllo, perché poi saranno fatti dei controlli a campione da parte dei vigili urbani. Anche qui stiamo studiando un emendamento che possa, in qualche modo, andare dettagliare meglio quale sará l’organo di cui si avrá bisogno, magari un gruppo particolare di vigili che faranno questi controlli.
. Articolo 7: parla delle funzioni della Commissione.
. Articolo 8: parla del marchio distintivo che sará un marchio registrato Roma Capitale, che sará un segno di qualitá e autenticitá, qui abbiamo in mente di indire un concorso aperto su tutte le Regioni per identificare il miglior marchio che si possa dare a questa iniziativa.
. Articolo 10: parla dell’ambito di intervento, cioé l’azione promozionale, gli eventi, gli strumenti digitali del piano triennale.
. Articolo 11: controlli ordinari a campioni e su segnalazione affidati alla polizia locale, con il supporto del Dipartimento.
. Articolo 12: parla delle diffide e i termini per regolarizzarsi.
. Articolo 13: parla dell’esclusione dal Registro, i capi di esclusione, la perdita dei requisiti, recidiva, l’uso scorretto del marchio, la mancata regolarizzazione e cose simili.
. Articolo 14: rinvii normativi e modalitá attuative.
Questo Regolamento nasce, in poche parole, per tutelare e promuovere la cucina tipica romana come un patrimonio culturale importante. Questo Registro pubblico é istituito presso il Dipartimento, che come ho detto, é articolato in due fasi. I requisiti per l’iscrizione, Presidente, devono essere: la sede nel territorio di Roma Capitale, essere in regola con obblighi fiscali e igienico-sanitari, impiegare personale formato e in grado di comunicare storia e ingredienti dei piatti, utilizzare il piú possibile materie prime locali e stagionali, prodotti DOP, IGP, km0.
Altre cose sulla Commissione: essa sará multidisciplinare, valuterá le domande, propone l’iscrizione di un elenco di piatti tradizionali, effettua le verifiche, esprime pareri su sanzioni e propone le modifiche regolamentari, sará nominata dal Sindaco e sará composta da esperti nel settore e rappresentanti di associazioni di categoria. Il Presidente della Commissione credo che debba essere il Direttore del Dipartimento Sviluppo economico e attivitá produttive o una figura dirigenziale che lui delegherá. Il marchio ‘Ristorante tipico di Roma’, che cosí verrá chiamato, l’elaborazione grafica del marchio potrá essere realizzato dal personale dell’Amministrazione oppure, come ho detto anche prima, affidata ad un bando di Regione che potrá esprimersi sul logo che potrá accompagnare questa iniziativa, che verrá registrato e anche dato gratuitamente a tutti coloro che si iscriveranno
Altre cose sulla Commissione: essa sará multidisciplinare, valuterá le domande, propone l’iscrizione di un elenco di piatti tradizionali, effettua le verifiche, esprime pareri su sanzioni e propone le modifiche regolamentari, sará nominata dal Sindaco e sará composta da esperti nel settore e rappresentanti di associazioni di categoria. Il Presidente della Commissione credo che debba essere il Direttore del Dipartimento Sviluppo economico e attivitá produttive o una figura dirigenziale che lui delegherá. Il marchio ‘Ristorante tipico di Roma’, che cosí verrá chiamato, l’elaborazione grafica del marchio potrá essere realizzato dal personale dell’Amministrazione oppure, come ho detto anche prima, affidata ad un bando di Regione che potrá esprimersi sul logo che potrá accompagnare questa iniziativa, che verrá registrato e anche dato gratuitamente a tutti coloro che si iscriveranno
E’ importante che Roma Capitale, promuova, soprattutto, oramai in questa veste di ospite di milioni di milioni di turisti che proponga iniziative sul portale istituzionale, turistico, attraverso rassegne gastronomiche, collaborazioni con scuole, musei, universitá, queste sono tutte cose che poi piano piano potremo snocciolare nella discussione. I controlli sono una parte importante, perché possono essere ordinari ogni due anni, a campione fatti dai vigili urbani, su segnalazione anche dei cittadini. In caso di irregolaritá si procede con delle diffide, con 30 giorni di tempo per regolarizzarsi, e se si é recidivi o ottemperanti a quello che é il Regolamento, c’é l’esclusione da parte dell’Amministrazione comunale dal Registro. Questo é un po’ in sintesi la delibera che avevo intenzione di discutere in aula, rispetto al testo originale che voi avete sto lavorando in virtú di ció che sto ascoltando nelle Commissioni e confronti anche con il personale addetto a questo settore e sto portando anche degli emendamenti su cui poi ho modo di rivedere e sui quali confrontarci.
Riccardo Corbucci (PD): Grazie Di Stefano, vedo che c’é il collega Palmieri con la mano alzata, gli dó la parola, poi ho una domanda anche io. Prego Presidente Palmieri.
Giammarco Palmieri (PD): Grazie Presidente Corbucci, grazie al collega Di Stefano, mi sembra una delibera importante sulla quale lavorare con attenzione, perché uno dei temi che abbiamo nella nostra ristorazione é proprio quello di fare sistema con la filiera complessiva della produzione, della distribuzione regionale, ecco ha fatto bene ad allargare il quadro a livello regionale. Io non ho letto in maniera approfondita la delibera, ma ecco, due cose. Da una parte non so se in particolare nella gestione dei menú, ora me la guarderó, perché una delle cose che i nostri produttori locali evidenziano nel rapporto con la ristorazione é ad esempio, se parliamo di Nino, é che molto raramente nei menú vi é la pagina dei vini romani laziali, che molto spesso, non ne voglio fare una questione di sciovinismo, assolutamente, ma se poi parliamo di valorizzare le nostre filiere, é interessante. Ad esempio, anche i locali che si richiamano ad una presunta tradizione cittadina o regionale, come il benvenuto avviene con un vino che proviene da altre regioni, penso alla grande diffusione che in questa fase storica sta incontrando il Prosecco, avendo noi, comunque a Roma e nel Lazio, vini che per aperitivo o benvenuto, potrebbero essere piu rispondenti alla volonta di valorizzare le filiere.