+++ Disamina ed eventuale espressione di parere in relazione alla proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma dei Consiglieri Battaglia, Corbucci, Trombetti, Marinone, Luparelli, Ferraro, Melito, Biolghini e Petrolati, recante: “Regolamento delle riprese cinematografiche e fotografiche nel territorio di Roma Capitale” +++
Buongiorno cari lettori, ecco di cosa si è discusso in questa commissione con all'ordine del giorno un argomento interessante per chi abita a Roma.
Erica Battaglia (PD): "Faccio solo una breve introduzione. Il Regolamento che oggi presentiamo e su cui esprimiamo parere e poi in aula, se ci sono modifiche, le valutiamo attendendo anche il parere dei Municipi, che potrebbero migliorare il testo o dare semplicemente un parere positivo o negativo; é frutto di almeno un anno di lavoro, mi correggano se sbaglio la Dott.ssa Magni e la Dott.ssa Vetri, che naturalmente hanno preso (in quanto l’avvicendamento degli Assessorati) in corsa il presente Regolamento. Un anno di lavoro perché quando si procede ad un nuovo Regolamento su di un settore cosí stategico della cittá bisogna interloquire con gli operatori e ovviamente con i Municipi, su cui ricade per la maggior parte quello che concerne l’apparecchiatura di un set cinematografico, l’occupazione di suolo pubblico e quindi il ‘disagio’che ne deriva per i cittadini e per la fase organizzativa del Municipio stesso. Il terzo motivo per cui ci abbiamo messo un’annualitá é che nel frattempo (e di questo devo dare atto al nostro Dipartimento, ai dirigenti, alla direttrice e naturalmente alla volontá politica di questa Amministrazione) lo stesso Ufficio Cinema che ha in capo il rilascio delle autorizzazioni e la collezione dei documenti é stato rafforzato con nuovo personale che era un po’ una delle esigenze venuta fuori all’indomani dell’elezione del Sindaco Quartieri e di questa Amministrazione e naturalmente la digitalizzazione dello Sportello Cinema che ha comportato una facilitazione in termini di collezionamento dei documenti necessari.
Perché un nuovo regolamento.
. Primo: perché era necessario restituire un ordine e una disciplina ad una materia che per troppi anni, legata un po’al cartaceo, legata un po’alla giungla amministrativa che concerneva il rilascio dei permessi, aveva la necessitá di rimettere il tutto in riga o comunque piú in ordine.
. Due: il protagonismo dei Municipi é inaccettabile, anche a fronte dell’orientamento politico che ci siamo dati e quindi il decentramento amministrativo, che non ci fosse in qualche modo nell’ambito di un regolamento, la voce di un Municipio, e quindi l’intervento dei Municipi nel rilascio delle autorizzazioni.
. Tre: fino a ieri anche il controllo delle targhe (che non é propriamente una funzione del Dipartimento Cultura) era in capo ad esso. Con il nuovo regolamento, poi la Dott.ssa Magni e la Dott.ssa Vetri aggiungeranno dettagli a quella che é solo una mia prima spiegazione, noi ‘diamo a Cesare quel che é di Cesare’. Quindi la Cultura fa quello che deve fare questo dipartimento, il Dipartimento Mobilitá (e sono contenta che fra di noi ci sia anche il collega Zannola) controlla le targhe perché non possiamo immaginare che il nostro Ufficio Cinema faccia anche ció che é di competenza altrui.
. Quattro: l’occupazione di suolo pubblico; qui c’é una nuova responsabilitá che mettiamo in capo alle Case di Produzione, se si chiedono 3 giorni sono tre giorni, non diventano 5,6,10, 20. Quindi restituiamo anche alle produzioni cinematografiche quel senso diffuso di responsabilizzazione che chiediamo anche ai nostri uffici e chiediamo ai Municipi, non fosse altro per limitare il disagio e quindi cercare la coniugazione tra l’esigenze delle produzioni cinematografiche che noi accogliamo e che fanno in qualche modo pubblicitá alla cittá di Roma facendo riprese sui nostri territori e al tempo stesso tuteliamo i territori stessi perché laddove si chiede un permesso questo é limitato a quanto richiesto e accettato dai Municipi.
. Primo: perché era necessario restituire un ordine e una disciplina ad una materia che per troppi anni, legata un po’al cartaceo, legata un po’alla giungla amministrativa che concerneva il rilascio dei permessi, aveva la necessitá di rimettere il tutto in riga o comunque piú in ordine.
. Due: il protagonismo dei Municipi é inaccettabile, anche a fronte dell’orientamento politico che ci siamo dati e quindi il decentramento amministrativo, che non ci fosse in qualche modo nell’ambito di un regolamento, la voce di un Municipio, e quindi l’intervento dei Municipi nel rilascio delle autorizzazioni.
. Tre: fino a ieri anche il controllo delle targhe (che non é propriamente una funzione del Dipartimento Cultura) era in capo ad esso. Con il nuovo regolamento, poi la Dott.ssa Magni e la Dott.ssa Vetri aggiungeranno dettagli a quella che é solo una mia prima spiegazione, noi ‘diamo a Cesare quel che é di Cesare’. Quindi la Cultura fa quello che deve fare questo dipartimento, il Dipartimento Mobilitá (e sono contenta che fra di noi ci sia anche il collega Zannola) controlla le targhe perché non possiamo immaginare che il nostro Ufficio Cinema faccia anche ció che é di competenza altrui.
. Quattro: l’occupazione di suolo pubblico; qui c’é una nuova responsabilitá che mettiamo in capo alle Case di Produzione, se si chiedono 3 giorni sono tre giorni, non diventano 5,6,10, 20. Quindi restituiamo anche alle produzioni cinematografiche quel senso diffuso di responsabilizzazione che chiediamo anche ai nostri uffici e chiediamo ai Municipi, non fosse altro per limitare il disagio e quindi cercare la coniugazione tra l’esigenze delle produzioni cinematografiche che noi accogliamo e che fanno in qualche modo pubblicitá alla cittá di Roma facendo riprese sui nostri territori e al tempo stesso tuteliamo i territori stessi perché laddove si chiede un permesso questo é limitato a quanto richiesto e accettato dai Municipi.
Questo é il quadro: la digitalizzazione, il rispetto dei territori, il rispetto delle case cinematografiche, la divisione in qualche modo delle competenze, in generale questo, poi chiederei alla Dott.ssa Magni di entrare piú nello specifico e a Maya Vetri di raccontarci la nuova responsabilitá e il nuovo protagonismo dei Municipi che é sentita come esigenza dall’Assessore Smeriglio. Dott.ssa Magni prego. Dopo queste esposizioni naturalmente i Consiglieri possono fare domande e apriamo un aggiornamento.
Dirigenza dipartimento Cultura: " Erica é stata esaustiva nella sua esposizione, ma volevo dire che é venuto fuori un buon Regolamento, ma non perché me ne sia occupata io, ma perché abbiamo coinvolto tutti quelli che entrano in qualche modo nel procedimento. Siamo partiti da quello che c’era e lo abbiamo intanto reso piú chiaro, abbiamo organizzato in maniera sistematica gli argomenti. Quindi non abbiamo stravolto quello che c’era, ma semplicemente abbiamo raccolto, recepito le criticitá che ci sono state rappresentate dagli uffici, dagli operatori, tenendo anche conto delle esigienze dei cittadini, che vengono un po’disturbati dai camion che parcheggiano. Quindi abbiamo analizzato il testo, lo abbiamo rigorganizzato, abbiamo rivisto le tempistiche di urgenza che causavano maggiori problematiche agli uffici, perché il vecchio Regolamento prevedeva la possibilitá di presentare l’istanza di autorizzazione a 7 giorni per qualsiasi motivo, ‘motivi di urgenza’, ma questi motivi non erano adeguatamente dettagliati e quindi l’urgenza era diventata la prassi soffocando gli uffici e il procedimento faceva fatica a concludersi nei tempi necessari e non vi era poi la possibilitá per i vigili di mettere la cosiddetta ‘determina di traffico’che andrebbe pubblicata 48 ore prima.
Quindi capite che in 7 giorni fare i sopralluoghi, le riunioni, sentire tutti i pareri va bene se é un’ecezione, ma era diventato una prassi. Quindi nel nuovo regolamento abbiamo dettagliato i casi in cui é possibile presentare in 7 giorni le motivazioni, solo se ci sono quei requisiti. Cosi pure la procedura, chiamiamola cosi, di super urgenza a 5 giorni l’abbiamo lasciata, ma anche in quel caso é consentita solo per modifiche alle precedenti istanze. Mentre abbiamo lasciato la procedura ordinaria, quella a 20 giorni. Poi, secondo me, la svolta che prevede questo Regolamento é il fatto di scorporare dal procedimento autorizzativo il rilascio del permessi ztl perché era una distorsione organizzativa in quanto il passaggio dell’elenco delle targhe avveniva attraverso di noi, dovevamo fare da passacarte e dare le targhe al Dipartimento Mobilitá che le doveva valutare, guardare i nostri termini, rilasciare i permessi di mobilitá e comportava un eccessivo rallentamento anche nel rilascio dei permessi e quindi spesso i produttori si lamentavano perché ricevevano verbali di multe. Quindi abbiamo scorporato dal nostro procedimento il rilascio dei permessi ztl che piú correttamente va ricollocato nel Dipartimento deputato a questo tipo di permessi.
Altra novitá: previsione di una digitalizzazione del procedimento amministrativo attraverso la piattaforma Suap. Siamo giá pronti con un procedimento in via sperimentale e a breve spero riusciremo ad estenderlo a tutti i procedimenti, ovviamente c’é sempre il periodo del doppio binario per consentire agli operatori di adeguarsi alla nuova modalitá. Con il rilascio dei permessi attraverso lo sportello Suap l’istanza andrá in automatico, un po’come avviene con il Suap per le attivitá produttive, andrá smistata presso i vari uffici che rilasceranno i pareri. C’era la necessitá, come diceva la Consigliera Battaglia, di coinvoglere i Municipi perché molto spesso si trovavano l’invasione nei propri territori di questi camion a volte inconsapevoli dell’avvio delle riprese. Quindi abbiamo previsto nel Regolamento che tutte le istanze vadano sempre comunicate ai Municipi. Non abbiamo ritenuto opportuno, invece, prevedere il parere dei municipi perché rallenterebbe ulteriormente il processo autorizzativo
E visto che lo scopo di questo regolamento é anche di operare una semplificazione amministrativa era un ulteriore appesantimento. Il Municipio, in ogni caso, riceve le istanze di autorizzazione e se ha qualcosa da eccepire ha possibilitá di farlo prima dell’atto autorizzativo e abbiamo previsto che per motivi urgenti, contingenti e quant’ altro il Municipio puó inibire le riprese in certe zone o aree. Abbiamo poi deciso di mantenere i benefici economici per i produttori che girano su Roma, ovvero c’era una vecchia delibera (4 del 2011) che prevede che per le riprese che vengono girate piú del 50% sul territorio di Roma Capitale non viene pagata l’Osp. Abbiamo deciso di mantenere questo beneficio per gli operatori perché abbiamo deciso di tener conto anche di loro in quanto ci piace che Roma venga utilizzata come set cinematografico, peró nel regolamento é stato previsto che le occupazioni devono essere limitate al tempo strettamente necessario a completare le riprese. Abbiamo visto che, essendo gratuita l’occupazione, a volte c’é un approfittarsi in senso buono degli operatori che si prendono piú giorni di quelli necessari (‘tanto l’Osp non la pago, se c’é un imprevisto che l’attore sta male o altro ho dei giorni in piú per girare le scene’) e quindi abbiamo effettuato questa limitazione. Queste sono le principali novitá portate nel Regolamento, poi se avete qualche domanda noi siamo a disposizione. Lascio la domanda alla Dott.ssa Esposito che saluto."
Uffici dipartimento cultura: "Buongiorno a tutti. Mi scuso ma ho cercato dalle 8.56 di entrare, ma oggi ho avuto problemi con Teams. Ho sentito la collega che ha presentato il Regolamento ed é importante, anche secondo noi, per l’organizzazione dell’ufficio, per le attivitá, perché come sapete di personale non ve ne é tantissimo in tutte le strutture di Roma Capitale e in particolare noi veniamo assaliti, in determinate fasi dell’anno, da queste riprese, regie, operatori che vogliono poter fare i loro set nella nostra cittá e quindi l’attivitá lavorativa é tantissima. Avere giá un Regolamento che regolamenti tempi, modalitá di presentazione, documentazione, sicuramente aiuterá sia gli operatori sia noi del Dipartimento per poter gestire meglio tutte le istanze. "
Segreteria ass. Cultura: "Grazie Cinzia. Buongiorno a tutte e tutti. Io non aggiungo niente di piú perché mi sembra che questo Regolamento sia stato approfondito e illustrato, semplicemente un elemento che sembra scontato, ma non lo é affatto, l’elemento di novitá é proprio quello di restituire a ciascuno il proprio ruolo, che sembra ovvio ma non lo é. Intanto quello che succede nei territori non é banale perché le riprese cinematografiche sono una risorsa per la cittá di Roma, ma possono diventare un disagio per la cittadinanza quando avvengono in una forma e con una modalitá che non ne rispetta la vita quotidiana. Quindi nel ripristinare queste regole e queste nuove modalitá che vedono in primo luogo il protagonismo dei territori e quindi dei Municipi, questa ha un impatto fortemente positivo sulla cittadinanza e lo dico anche perché, dal poco tempo che sono qui, mi é capitato di vedere situazioni di particolare difficoltá e disagio arrecato da riprese cinematografiche effettuate in tempi non consoni, prima del previsto o poco dopo. Questo non per nostra responsabilitá, ma perché semplicemente si lasciava un margine un po’ troppo largo per gli operatori che andava a discapito della popolazione e, di conseguenza, dei Municipi, dei territori e dell’Amministrazione Capitolina.
La condivisione di questo Regolamento anche con gli operatori ha portato i suoi frutti perché é stato anche un momento di confronto per riattualizzare un Regolamento che comunque aveva raggiunto situazioni stantie o difficili da gestire e quindi l’ elemento di novitá é di aver messo un po’di ordine nel riconferire a ciascun soggetto le proprie competenze (anche l’elemento della zona ztl che é stato menzionato poco fa e che é stato in qualche modo acquisito dal Dipartimento Mobilitá) cosí come é proprio ed é giusto il fatto che i Municipi possano stabilire se in situazioni particolari alcune aree possano essere interdette, il fatto di poter e dover comunicare per tempo e utilizzare i giorni effettivi per le riprese credo che siano un elemento di forte rispetto nei confronti della cittadinanza innanzitutto e anche per una questione di immagine e reputazione dell’amministrazione comunale. Quindi mi sembra un lavoro ben fatto, per questo ringrazio tutto il percorso che é stato portato avanti dalla Commissione, dagli uffici del Dipartimento, dalla Dott.ssa Magni che con tanta cura e impegno lo ha redatto e anche dalla Presidente Battaglia poiché é qualcosa che ha richiesto parecchio lavoro. Noi siamo subentrati, o almeno io sono qui da qualche mese, e quindi ho visto cominciare e portare a termine un’attivitá non scontata e non facile, quindi credo che sia un ottimo risultato.
Riccardo Corbucci (PD): Grazie alla Dott.ssa Vetri, ho visto che c’é giá la mano alzata della Consigliera Barbato.
Francesca Barbato (Fratelli D’Italia): "Grazie, perché dopo ho un’altra Commissione. Volevo fare alcune considerazioni: innanzitutto mi torna alla memoria la vicenda dei traslochi per la quale mi sono tanto battuta perché vedo delle assonanze. Lí bisognerebbe forse approcciare in altro modo, qua comprendo alcune motivazioni che sono state ben esposte rispetto alle necessitá degli uffici perché le procedure d’urgenza diventano diciamo la norma e quindi é bene che sia tutto piú circoscritto, specificato per dare tempo, come avete detto voi e la Dott.ssa Magni di occuparsi con piú serenitá di queste tante richieste che arrivano, per fortuna, alla nostra cittá. Mi risulta, invece, un po’meno chiaro questo scorporamento della procedura dei permessi perché, conoscendo un po’ i tempi dell’amministrazione, é chiaro che anche qui gli operatori devono essere messi in grado di chiedere privatamente e personalmente il permesso con un’altra procedura, e quindi scorporare completamente le due cose rischia di metterli un po’in difficoltá e qui arrivo al nodo centrale del mio intervento. Se ascolto gli uffici (e questa mi sembra piú una delibera tecnica che politica) ritrovo degli argomenti di assoluta ragionevolezza, ma quello che un po’mi manca é il confronto con l’altra parte, se non ricordo male, magari non ho partecipato per qualche motivo, peró noi non abbiamo ascoltato in Commissione gli operatori, ho capito che li avete ascoltati voi, ma noi no. Quindi forse un confronto con gli operatori prima di esprimere un voto consapevole anche da parte nostra poteva essere utile; questa é l’unica cosa che mi manca, per il resto non devo aggiungere altro.
Riccardo Corbucci (PD): Grazie Dott.ssa Barbato, c’é il Consigliere Erbaggi.
Stefano Erbaggi (Fratelli D’Italia): Grazie. Io sinceramente sono un po’ dubbioso, nel senso che del passato Regolamento che doveva essere rifatto ne abbiamo parlato giá in Commissione Cultura parecchie volte, mi aspettavo una condivisione, come di solito si fa nei regolamenti, almeno nella discussione (poi ovviamente la maggioranza prenda la sua strada come é normale che sia). Siccome l’ho letto per la prima volta venerdí scorso non vedo che questa condivisione ci sia stata. Tra le altre cose ho dei grossi dubbi che sia stata fatta anche con gli operatori, perché se avete parlato con il Pai e basta penso che sia poco utile su chi lavora realmente nella cittá. Anche perché mi sono confrontato con alcune Case di distribuzione che non ne sapevano nulla, non secondarie ma prioritarie nel panorama del mondo del cinema, qundi mi domando con chi ne avete parlato e per cui non sono pienamente d’accordo. Come non sono d’accordo alcuni cittadini, perché noi avevamo parlato con, e se lo ricordate lo avevo tirato fuori proprio io questo discorso, di capire e ipotizzare una sorta di piano di massima occupazione nel mondo del cinema in certi quartieri precisi, perché é in dubbio che le riprese non vengono svolte in tutta la cittá, ci sono alcune zone (non necessariamente centrali) che sono piú usate di altre e quella era l’unica maniera per limitare realmente un disagio. Perché quando leggo che ‘dobbiamo attenerci a... ‘per caritá in linea di massima é corretto, ma se piove non si gira e quindi non possiamo dire ‘andiamo via’perché devono girare. Ci sono una serie di casistiche molto ampie e quando leggo che ci sono casi per cui i Municipi possono dire di no, rallentare, ridurre in maniera assolutamente generica, perché vi é scritto tutto e il contrario di tutto, stiamo dando in mano ai Municipi...