Mediadi Luca MarianiAzienda agricola Biava e Stati Uniti d’America: un rapporto che dura da più di dieci anni, ma che adesso è ostacolato dai dazi doganali su vino e liquori, minacciati da Donald Trump. «Noi fino a novembre abbiamo consegnato in maniera regolare. Anzi. Il nostro importatore negli Usa ha fatto un po’ di scorta, ha aumentato gli ordini prima di fine 2024 così da anticipare i dazi e avere in casa un po’ di Moscato in più.» Manuele Biava è consapevole, ma non sfiduciato: «Quella di quest’anno è solo una toppa, perché da qui in avanti non sappiamo cosa succederà.»Perciò il titolare dell’azienda di via monte Bastia a Scanzorosciate analizza con piglio pratico il futuro prossimo della sua attività: «La mia è una cantina piccolissima: in un anno produco 12 mila bottiglie, che però vanno quasi tutte all’estero. Circa due mila sono esportate negli Stati Uniti. Certo, sono una buona fetta del nostro mercato e del nostro fatturato.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILE The post L’intervista – Manuele Biava e la sua azienda a Scanzo: “Le mie bottiglie vanno quasi tutte all’estero. I miei vini all’Astor Wines & Spirits, la più famosa enoteca di New York, sono venuti loro da me ma ora…” first appeared on Araberara.
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MediaGrave incidente attorno alle 9 di questa mattina, martedì 15 aprile, lungo la SS42 in Valcamonica, all’altezza di Braone. L’auto di un uomo di 61 anni residente ad Artogne si è scontrata con un furgone proveniente dalla direzione opposta e ha coinvolto altri due mezzi, uno guidato da una 34enne e l’altro da un 56enne, che sono rimasti illesi. L’uomo alla guida del furgone è rimasto ferito in modo grave ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Esine. Gli agenti della polizia stradale di Iseo sono intervenuti insieme ai carabinieri per ricostruire la dinamica dell’accaduto insieme ai vigili del fuoco e due ambulanze e un’automedica.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Valcamonica, tragico incidente sulla SS42: un morto first appeared on Araberara.
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MediaDopo il successo del recital organistico dedicato alle “Donne della Bibbia” e del concerto straordinario organizzato per festeggiare il compleanno di Johann Sebastian Bach (21 marzo), prosegue il cammino della nuova rassegna concertistica “Come un sole che ci scalda nella notte – Sentieri musicali sulle tracce della Speranza” che si svolgerà nell’arco di tutto il 2025. La manifestazione, promossa dall’Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo e con la direzione artistica di Alessandro Bottelli, intende valorizzare la semisconosciuta chiesa dell’Adorazione grazie a iniziative di alto livello artistico e culturale, facendola apprezzare a un più vasto pubblico. La seconda Stazione di questo singolare percorso sonoro, intitolata ILLUMINAZIONI – Concerto Spirituale per le sei corde, vedrà protagonista Giulio Tampalini, rinomato chitarrista a livello internazionale. Vincitore del Premio delle Arti e della Cultura nel 2014, oltre 40 dischi solistici all’attivo, il musicista bresciano si è imposto in alcuni dei maggiori concorsi di chitarra, a cominciare dal primo premio al Concorso Internazionale “Narciso Yepes” di Sanremo (con Narciso Yepes presidente della giuria), al T.I.M. di Roma nel 1996 e nel 2000 e al “De Bonis” di Cosenza, fino alle affermazioni al “Pittaluga” di Alessandria, al “Fernando Sor” di Roma e al prestigioso “Andrés Segovia” di Granada. Tiene concerti da solista e accompagnato da orchestre sinfoniche in tutta Italia, Europa, Asia ed America. Numerose sono le sue collaborazioni musicali, tra cui quella con le prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha vinto due Chitarre d’oro per il miglior disco: nel 2003 con il CD “Tárrega: Opere complete per chitarra” e nel 2018 per l’album “Castelnuovo-Tedesco: Complete Works for Soprano and Guitar”. È docente di chitarra presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo e presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”. Inoltre tiene seguitissime masterclass in Italia, Europa, Asia e America. La rivista Amadeus gli ha dedicato di recente la copertina con un CD in esclusiva interamente composto da musiche del messicano Manuel Maria Ponce.«La Pasqua è un tempo di rinnovamento e riflessione – scrive Giulio Tampalini –, un momento in cui la spiritualità si manifesta attraverso il silenzio, la meditazione e la musica. Questo concerto intende offrire un’esperienza sonora intensa, sulle ali delle corde di una chitarra classica, un percorso attraverso il mistero della luce e dell’interiorità, grazie a un repertorio che unisce grandi capolavori della tradizione musicale a composizioni contemporanee di straordinaria profondità espressiva». Con la sua interpretazione ispirata e profonda, il musicista guiderà il pubblico in un’esperienza che trascende il semplice ascolto per diventare un vero e proprio percorso dell’anima. Il programma della serata include musiche di Johann Sebastian Bach (la celebre Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino solo, nella trascrizione di Andrés Segovia), Paolo Ugoletti (Sacred Circle, di cui scrive il compositore bresciano: «Il sacro cerchio al quale il titolo allude era quello di una chiesetta montana dove Tampalini eseguì per la prima volta il pezzo e, non secondario, il circolo delle quinte, ossia la fantastica macchina armonica che ci ha regalato la maggior parte della musica tonale. Il pezzo procede in modo serrato sui binari del circolo delle quinte verso il suo destino tonale: quello indicato dall’accordatura della chitarra. In questo senso, nella quieta accettazione del proprio destino, vi scorgo una dimensione sacra»), Agustín Barrios Mangoré (La Catedral, «opera ispirata alla bellezza e alla maestosità della cattedrale di Montevideo, con un preludio mistico, un lento introspettivo e un allegro solenne che richiama il trionfo della luce sulla penombra». Una leggenda narra che il compositore paraguaiano ebbe l’ispirazione per questo pezzo sentendo dall’esterno della cattedrale il suono dell’organo, tuttavia quando vi entrò non…
Media“Al completamento della piazza mancano ancora alcuni particolari, come la posa delle spalliere per l’appoggio alle nuove panchine – dice la sindaca Flora Fiorina – e l’inaugurazione ovviamente la faremo quando tutti i lavori saranno finiti. Intanto a breve approveremo il bilancio comunale che però, come tutti credo, ha maglie piuttosto strette…”.La prima cittadina si sofferma poi sulle gravi carenze di servizi di cui soffre Gandellino: “La situazione più grave è quella della sanità: in proposito stiamo riflettendo sul progetto di telemedicina presentatoci da ATS che avrà come capofila la Comunità Montana. Ci sta lavorando molto in modo encomiabile soprattutto il sindaco di Valgoglio Angelo Bosatelli, ma non ci nascondiamo che, anche qualora vada in porto, si tratta comunque di una soluzione parziale al problema”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post GANDELLINO – Quasi completata la sistemazione della piazza al centro del paese. Sanità, scuola (11 bambini ma si rischia di restare senza insegnanti) e viabilità i servizi fondamentali per la vita della comunità first appeared on Araberara.
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MediaIl 2025 è per la Chiesa Cattolica un anno giubilare ordinario (che si ripete cioè ogni quarto di secolo), un periodo di riflessione, conversione e riconciliazione, un’occasione di ripartenza nel cammino di fede. Tra le 13 chiese giubilari della Diocesi di Bergamo c’è la parrocchiale di Trescore Balneario, dedicata a San Pietro, il ‘principe degli Apostoli’.Ne parliamo con don Mauro Arizzi, che dal 2021 è prevosto della cittadina termale. È la prima volta che la parrocchiale di San Pietro è scelta come chiesa giubilare?“No, lo è già stata nell’anno del Giubileo della Misericordia e anche durante il Giubileo del 2000. Viene scelta come chiesa giubilare a causa della collocazione centrale di Trescore, che può essere considerato un punto di riferimento per l’intera Val Cavallina. Io sono arrivato qui dopo anni di ministero a Stezzano, dove il Santuario dedicato alla Madonna dei Campi è chiesa giubilare. E il ruolo di quel Santuario – sottolinea don Mauro – lo ritrovo in questa chiesa, che non è solo la parrocchiale, ma rappresenta un riferimento per tutti gli abitanti della Val Cavallina, anche per quel che riguarda le confessioni; questo grazie alla presenza di un certo numero di sacerdoti disponibili all’ascolto. La confessione è infatti sempre più questione di ascolto, di saper dare il giusto consiglio; e di questo la gente ne ha veramente bisogno: bisogno di essere ascoltata e bisogno di ricevere un consiglio, una buona parola e cosi incontrare il vero volto di Dio che ama e perdona sempre. Ma per far questo servono sacerdoti disponibili, con equilibrata e sapiente esperienza nel campo della confessione”.Ma la chiesa di San Pietro è un riferimento per le confessioni soltanto durante il Giubileo o anche negli altri anni? “Molte persone che provengono da altri paesi della Val Cavallina vengono qui a confessarsi, perché trovano alcuni sacerdoti residenti disponibili. Durante l’anno giubilare si possono poi trovare anche i sacerdoti della CET, la Comunità Ecclesiale Territoriale che comprende tutte le parrocchie della Val Cavallina e dell’Alto Sebino, in pratica fino a Bossico”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post PARROCCHIA DI TRESCORE – Le ‘porte aperte’ di San Pietro, chiesa giubilare. Don Mauro: “Punto di riferimento per tutti gli abitanti della Val Cavallina” first appeared on Araberara.
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MediaLa maggioranza del sindaco Arcangeli va avanti come un rullo compressore, ignorando completamente le due componenti di maggioranza, il centrodestra (vedovo Lega) e l’ex sindaco Bertazzoli che si è messo per conto suo con il suo nuovo partito (che si sta organizzando a livello nazionale). Domenico Nucera, capogruppo del centrodestra, contesta le scelte della variante del PGT lamentando la mancata convocazione delle Commissioni (Urbanistica e Ambiente) e, visto il clima quasi ovviamente, il mancato confronto con le opposizioni. Accusa l’amministrazione Arcangeli di tradire il suo programma elettorale con la “tanto decantata lotta alla cementificazione non tradotta nel nuovo documento”. E porta ad esempio l’Ambito “O” ovvero l’Area Colombo dove “anche voi favorite la realizzazione di nuovi edifici per una cubatura di più di 12 mila metri cubi”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post SARNICO – Le “lamentazioni” di Bertazzoli first appeared on Araberara.
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MediaSi è conclusa la pratica Mc Donald’s, e ora parte l’iter burocratico che porterà alla realizzazione del nuovo Mcdonald’s. I tempi sono quasi definitivi, dovrebbe essere tutto pronto per fine anno, inizio 2026, insomma non manca poi molto, ora si tratta solo di cominciare.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post CLUSONE – McDonald’s ecco i tempi: pronto per fine anno, inizio 2026 first appeared on Araberara.
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MediaÈ stato arrestato nella mattinata di oggi, mercoledì 16 aprile, per violenze sessuali aggravate il sacerdote bresciano don Ciro Panigara. Classe 1977, è stato ordinato nel 2004. È stato vicario parrocchiale: Isorella (2004-2008); Adro (2008-2013); Torbiato (2009-2013). Cappellano collaboratore Ospedale Poliambulanza in Brescia (2013-2016). Vicario parrocchiale Leno, Milzanello e Porzano (2016-2020). Amministratore parrocchiale Visano (2020-2024). Parroco Cremezzano, San Paolo, Scarpizzolo e coordinatore dell’Unità Pastorale Beato Petronace abate (che comprende le parrocchie di Cremessano, San Paolo, Scarpizzolo) (2024-2025).All’inizio del 2025 erano arrivate le dimissioni, dopo che la Procura aveva avviato un’inchiesta a suo carico per le presunte attenzioni che il parroco avrebbe rivolto a un ragazzino che frequentava l’oratorio e la parrocchia. Il ragazzo, ancora minorenne, aveva segnalato quanto accaduto a un’educatrice. I gravi episodi sarebbero avvenuti non solo a San Paolo, ma anche in un comune della Franciacorta, dove il sacerdote ha ricoperto il ruolo di curato, dal 2011 al 2013. A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare sono stati i carabinieri di Verolanuova e ora il sacerdote è agli arresti domiciliari.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Brescia, parroco arrestato per violenze su minori first appeared on Araberara.
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Mediadi Luca MarianiElon Musk, con la sua Starlink, nei prossimi mesi potrebbe atterrare in val Seriana, val di Scalve e in val Gandino.Ma, come diceva sempre Tiziano Terzani, prima i fatti. Lo scorso 9 gennaio Aria, l’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti di regione Lombardia ha pubblicato il bando 097_F. L’oggetto di questa gara d’appalto è “l’affidamento della fornitura con posa di apparati e manutenzione full risk, comprensivo del servizio di connettività, necessari alla sperimentazione satellitare per connessioni a banda ultra-larga, nell’ambito della nuova Strategia Nazionale per la Banda Ultra Larga 2023-2026.” Quindi lo scopo è portare internet satellitare anche nelle località lombarde poco o nulla coperte dalla fibra, per problemi legati alle infrastrutture o alla morfologia del territorio.Questa sperimentazione rientra nei piani del Pnrr che ha tra gli obiettivi quello della riduzione del divario generale, ovvero garantire a tutte le zone del paese un ottimo livello di connessione alla rete, eliminando le “aree bianche”, quei territori in cui non c’è copertura di rete a banda larga. Per questo 5 milioni di euro li mette a disposizione il Dipartimento per la trasformazione digitale del Governo. Per i restanti 1,5 milioni se ne farà carico la Regione.Già alla pubblicazione del bando ci sono state proteste. Secondo alcuni esponenti dell’opposizione nazionale e regionale questa sperimentazione era progettata su misura per far vincere l’azienda del Consigliere del Presidente degli Stati Uniti d’America visto che è quella con più satelliti in orbita bassa: ne ha circa sei mila.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 MARZOLeggi tutti gli articoli su www.araberara.itThe post Elon Musk e la sua Starlink pronti a sbarcare nelle Valli: Peia, Piario; Castione e la Val Brembana nel bando per la sperimentazione first appeared on Araberara.
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MediaMarzo, mese della Poesia, 21 marzo. Solitamente diamo spazio ad Alda Merini, che per Araberara aveva scritto parecchie poesie inedite e con cui avevamo un rapporto di amicizia che continua con suo fratello Ezio. Questa volta abbiamo deciso di dare spazio a poeti delle nostre zone, poeti che come Alda magari hanno vissuto e vivono problemi personali ma che hanno trovato e trovano nella poesia quel guscio e quel paio di ali che li fanno volare e nello stesso tempo star bene. Leggetele. Ne vale la pena. Queste poesie sono diventate un libro creato e voluto da Grazia Milesi che con infinita pazienza e bravura da anni organizza laboratori di Poesia anche con i ragazzi che frequentano il CPS.***Ildegarda BaiguiniSUSSURRIHo sempre pensatodi chi fossequel sussurro leggerosenza volto né nomeche, così all’improvviso,rompe il silenziodei miei vaghi pensieri.Volgo lo sguardo lontanoin cerca di un’ombra fugace,eppure sono sola.E quel caldo abbraccioè di quelli che attendi da tempoper dare sollievo a quell’anima stanca.Così ti ho pensato,sempre in attesadel mio cercare sommesso.30 maggio 2023***Margherita BalzariniPASSATO E FUTUROPalpitante e Paludoso PassatoPotente Pagina PredominantePalcoscenico PaleontologicoPassaporto Per il FuturoFinora Fissato in Fievoli FantasieForse Favorito da Fatti Frivoli perFacilitare Forme Fattibili.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 MARZOThe post Poesia. Da Alda Merini ai ragazzi del CPS al laboratorio di Grazia Milesi first appeared on Araberara.
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Mediadi Luca MarianiPrima che le campane suonino le sette mancano ancora dieci minuti. Il freddo non è più quello dell’inverno e il sole ha già cominciato a colorare di giallo le vette delle montagne che circondano l’altopiano clusonese.È lunedì. Come tutti i giorni lavorativi, a quest’ora fari e motore dell’automobile sono già accesi e proiettati verso sud, verso l’affollata e mai scontata discesa della val Seriana.Un’impresa resa ancora più imprevedibile dalla decisione unilaterale del comune guidato da Giovanni Testa di chiudere ai non residenti a Gorle gli accessi di via Martinella, per chi arriva da Torre Boldone, e di via Trento, per chi giunge da Ranica, in tutti i giorni feriali, dalle 7 alle 9.«Per evitare problemi ho deciso di partire dieci minuti prima. All’inizio avevo pensato di salire in macchina anche più presto per riuscire ad essere a Gorle prima delle sette, ma l’ufficio a quell’ora è ancora chiuso.» Quasi trent’anni, laurea magistrale al Politecnico di Milano con il massimo dei voti, residenza in alta valle e il lavoro in una giovane startup che si occupa di sviluppare intelligenza artificiale. «Il problema è che la nostra sede operativa è a Gorle, ma quella legale è a Bergamo. Uno dei due fondatori ha scritto ai vigili urbani per cercare di farci ottenere il permesso di transito. Gli hanno detto di no. Allora lui che vive a Ranica, per non fare giri strani ha deciso di arrivare in ufficio dopo le nove. Io non posso perché vorrebbe dire che la sera arrivo a casa troppo tardi.»La strada è già popolata di mezzi a quattro ruote, ma il traffico scorre bene. Le curve della Selva sfilano via, all’incrocio con Parre nessun rallentamento, la rotonda di Nossa non obbliga a pause e anche il rettilineo dopo il ponte del Costone permette di mantenere una velocità costante e apprezzabile. Nemmeno al semaforo di Colzate c’è coda. «Fino a qui va sempre abbastanza bene. Di solito c’è traffico all’altezza di Gazzaniga, così passo per il paese, finché non chiuderanno anche quello.» Ironizza, mentre il sole cresce e lo schermo sul cruscotto, collegato con Google maps, segnala con il colore blu che la strada è libera. «Oggi sono fortunata. Va bene perché c’è bel tempo. Quando piove è sempre un dramma.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 MARZOThe post GORLE – Il viaggio. Da Clusone a Bergamo dopo la chiusura dei due varchi a Gorle: “Le curve della Selva, il semaforo di Colzate, le tre opzioni di Google Maps…Radio Freccia a fare compagnia e lo zig zag nel traffico…” first appeared on Araberara.
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MediaNella serata del 6 aprile 2025, i Carabinieri della Tenenza di Zingonia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una donna 54enne, di origini romene e residente a Verdellino, già nota ai Carabinieri per numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.La donna, sottoposta alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, è risultata coinvolta – insieme ad altre due complici – in un furto aggravato ai danni di una gioielleria di Ercolano (NA), avvenuto nell’agosto 2024. Le tre donne, travisate con parrucche e fingendosi clienti, erano riuscite ad asportare un rotolo di preziosi in oro del peso di 600 grammi, per un valore di circa 65.000 euro, dopo aver inizialmente acquistato merce per circa 900 euro al fine di conquistare la fiducia del commerciante.Le indagini condotte dalla Tenenza Carabinieri di Ercolano(NA), grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza e all’identificazione di un tatuaggio, hanno permesso di risalire all’identità delle tre responsabili, poi riconosciute dalla vittima.In seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, la 54enne è stata nuovamente associata alla Casa Circondariale di Bergamo, su disposizione dell’Ufficio di Sorveglianza di Brescia, anche per gravi violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura alternativa in corso.Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva. The post Verdellino – eseguita dai carabinieri misura cautelare in carcere nei confronti di 54enne pluripregiudicata first appeared on Araberara.
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MediaL’accordo politico ha retto per l’elezione del nuovo presidente e nuovo Cda del BIM del Serio e adesso ecco arrivare la seconda parte, quella dell’elezione del nuovo Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche. Il Presidente uscente è il sindaco di Ardesio Yvan Caccia. Il candidato unico a succedergli è stato concordato tra i partiti, è lo scalvino (attuale vicesindaco di Azzone) Davide Tontini. E sarà eletto, non ci sono ad oggi alternative. Era nato il dubbio su una sua presunta incompatibilità, essendo Tontini dipendente della Regione ma in un “ufficio” che non c’entra nulla col Parco. E allora ecco la convocazione dell’assemblea, dove il termine “assemblea” è un po’ forzato, visto che a votare il Presidente del Parco delle Orobie sono solo 4 persone.Yvan Caccia era scaduto nel suo quarto mandato a ottobre dello scorso anno e aveva convocato l’assemblea per il 31, poi rinviata più volte in attesa di un accordo politico per individuare il suo successore.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 MARZOThe post PARCO DELLE OROBIE – Tontini for president: al voto il 24 marzo first appeared on Araberara.
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MediaNella serata del 10 aprile i Carabinieri della Stazione di Romano di Lombardia hanno arrestato un cittadino albanese di 54 anni, I.P., in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo.L’uomo, disoccupato e residente in città, era stato denunciato più volte dalla ex moglie – anche lei albanese – per gravi episodi di maltrattamenti, spesso commessi davanti ai figli minori. Le prime segnalazioni risalgono al 2014, con un crescendo di interventi dei Carabinieri fino alla denuncia formale del 2018. Da allora, nei suoi confronti era stato disposto dall’Autorità Giudiziaria l’allontanamento urgente dalla casa familiare e il divieto di dimora in quel comune.Nel 2022 la Corte d’Appello di Brescia lo condannava in via definitiva a 2 anni e 5 mesi di reclusione, pena confermata anche dalla Corte di Cassazione, ma mai eseguita per l’irreperibilità del soggetto.A riconoscerlo il 10 aprile scorso, seduto al tavolo di un bar nel centro cittadino, sono stati proprio i Carabinieri della locale Stazione di Romano di Lombardia durante un consueto servizio di pattuglia. I militari dell’Arma lo hanno immediatamente bloccato e condotto presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove sconterà la pena. The post Romano di Lombardia – maltrattamenti in famiglia, arrestato dai carabinieri 54enne albanese first appeared on Araberara.
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MediaNei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Villa D’Almè a Sorisole, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un soggetto Italiano, emessa dal G.I.P. dal Tribunale di Bergamo, ritenuto responsabile di quattro rapine presso altrettanti esercizi commerciali.
Il provvedimento scaturisce dall’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Villa D’Almè e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, a seguito delle denunce presentate dalle vittime. Le rapine, che hanno avuto luogo nell’arco di alcuni mesi, hanno suscitato molta preoccupazione tra i commercianti bergamaschi.
Il modus operandi del rapinatore, come ricostruito dai Carabinieri, era sempre lo stesso: armato di taglierino, entrava nelle attività commerciali, minacciava il personale e si faceva consegnare l’incasso.
In data 21 novembre 2023 in Almenno San Bartolomeo, presso un esercizio commerciale di prodotti per l’ ufficio, è avvenuta la prima rapina. Nell’occasione, dopo aver puntato un taglierino al collo di un dipendente, si faceva aprire la cassa, asportando circa 1000,00 (mille/00) euro.
Dopo meno di un mese, nella serata dell’11 dicembre 2023, in Brembate di Sopra, presso uno studio fotografico, commetteva la seconda rapina, durante la quale, sempre armato di taglierino, spingeva a terra la titolare e, dall’interno del registratore di cassa, asportava la somma di 200,00 (duecento/00) euro in contanti.
Trascorso un anno di inattività, in data 25 gennaio 2025, perpetrava una terza rapina, in danno del negozio di prodotti per l’ufficio di Almenno San Bartolomeo rapinato nel 2023. Armato del consueto taglierino minacciava un dipendente, che scappava nel piano inferiore e dopo aver forzato la cassa, asportava la somma di euro 700,00 (settecento/00).
L’ultimo episodio risale al 24 febbraio 2025, presso una sala slot di Brembate di Sopra, dove, minacciando la cassiera, si faceva consegnare la somma di euro 5000,00 (cinquemila/00).
Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e a una serie di testimonianze, i Carabinieri della Stazione di Villa D’Almè sono riusciti a identificare il sospetto, benché sempre travisato, in un uomo di origine Italiana, residente nella stessa area delle rapine.The post Arrestato dopo quattro rapine tra Brembate Sopra e Almenno San Bartolomeo first appeared on Araberara.
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Il provvedimento scaturisce dall’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Villa D’Almè e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, a seguito delle denunce presentate dalle vittime. Le rapine, che hanno avuto luogo nell’arco di alcuni mesi, hanno suscitato molta preoccupazione tra i commercianti bergamaschi.
Il modus operandi del rapinatore, come ricostruito dai Carabinieri, era sempre lo stesso: armato di taglierino, entrava nelle attività commerciali, minacciava il personale e si faceva consegnare l’incasso.
In data 21 novembre 2023 in Almenno San Bartolomeo, presso un esercizio commerciale di prodotti per l’ ufficio, è avvenuta la prima rapina. Nell’occasione, dopo aver puntato un taglierino al collo di un dipendente, si faceva aprire la cassa, asportando circa 1000,00 (mille/00) euro.
Dopo meno di un mese, nella serata dell’11 dicembre 2023, in Brembate di Sopra, presso uno studio fotografico, commetteva la seconda rapina, durante la quale, sempre armato di taglierino, spingeva a terra la titolare e, dall’interno del registratore di cassa, asportava la somma di 200,00 (duecento/00) euro in contanti.
Trascorso un anno di inattività, in data 25 gennaio 2025, perpetrava una terza rapina, in danno del negozio di prodotti per l’ufficio di Almenno San Bartolomeo rapinato nel 2023. Armato del consueto taglierino minacciava un dipendente, che scappava nel piano inferiore e dopo aver forzato la cassa, asportava la somma di euro 700,00 (settecento/00).
L’ultimo episodio risale al 24 febbraio 2025, presso una sala slot di Brembate di Sopra, dove, minacciando la cassiera, si faceva consegnare la somma di euro 5000,00 (cinquemila/00).
Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e a una serie di testimonianze, i Carabinieri della Stazione di Villa D’Almè sono riusciti a identificare il sospetto, benché sempre travisato, in un uomo di origine Italiana, residente nella stessa area delle rapine.The post Arrestato dopo quattro rapine tra Brembate Sopra e Almenno San Bartolomeo first appeared on Araberara.
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MediaE alla fine, come avevamo titolato mesi fa, da ipotetiche addirittura quattro liste, si è ripiegati sulle classiche due liste. Che non è poi tanto scontato, visto quello che è successo negli anni scorsi anche in Comuni con più abitanti di Castione. Due idee di sviluppo del paese? Per ora diciamo che è perlomeno consolante che ci siano stati gruppi che hanno discusso del “che fare”, comprendendo anche il terzo gruppo, quello che avevamo chiamo dei “rossiani” che dopo una serie di assemblee anche partecipato, non è riuscito a formare una lista, ma ha affrontato i temi principali che anche la nuova amministrazione dovrà affrontare. Quello dei servizi prima di tutto. La raccolta firme fatta dal gruppo che si presenta come “Comunità e Futuro” per la carenza dei medici condotta e la chiusura dell’ultimo sportello bancario ha superato le 750 adesioni. Tanto per far capire a cosa sta pensando chi abita a Castione (e frazioni ovviamente), vale a dire ai servizi. In un paese in cui vengono a mancare i servizi prima o poi succederà che la gente se ne andrà dove quei servizi ci sono.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 APRILE TROVATE L’ARTICOLO COMPLETO E TUTTI I NOMI DEI COMPONENTI DELLE DUE LISTEThe post CASTIONE – Samantha e Leonardo e le loro squadre. Un derby tra “figli di”. Fuori la politica first appeared on Araberara.
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MediaAppena di fronte all’ospedale rasento il lungo muro del monastero. Una porta. “Pace e bene”. Ci sono entrato tante volte ma non ho mai saputo cosa rispondere, se ci sia o no una formula di risposta, come in chiesa all’antico “Dominus vobiscum”.La suora, dietro la piccola grata mi sorride e mi indirizza a uno dei parlatoi. Lì nell’atrio c’è ancora la grande ruota di legno del tempo in cui le grate e le tende impedivano di vedere la monaca con cui si parlava. Adesso i tempi hanno ammorbidito la clausura, le grate sono state tolte.Suor Veronica, clarissa di clausura, la conosco da anni. Posso saltare i preamboli. Subito un argomento che ha provocato dissensi nel Sinodo dei Vescovi italiani: il ruolo delle donne nella Chiesa. E mi viene in mente l’episodio del Vangelo con le due sorelle, Marta e Maria, che ricevono Gesù in casa loro, a Betania.“In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta»”.Le donne e la ChiesaSuor Veronica, voi suore siete state considerate a lungo e forse ancora oggi come delle “serve” degli apostoli, dei preti, molto Marta e poco Maria. «In realtà noi abbiamo un ‘esperienza diversa, ultimamente le cose sono un po’ cambiate. Il nostro ruolo è già diverso rispetto alle suore di vita attiva, che lavorano nelle parrocchie e spesso sono state utilizzate o chiamate a interpretare ruoli anche umili, come dicevi tu, anche di pulizia. Noi, avendo un ‘altra vocazione, fino a non molto tempo venivamo richieste dalla Chiesa istituzionale, insomma dai sacerdoti, alla preghiera. Adesso, almeno qui, perché io parlo di questo territorio, non ho altre esperienze, qui, dicevo, si sta muovendo qualcosa di più profondo. Ad esempio, siamo state invitate a tavole rotonde, qui in parrocchia a Lovere, alcuni anni fa, e anche adesso sul Sinodo, sul Giubileo, non solo noi, ma anche la Suore di Maria Bambina e i Frati…».Ma su che argomenti?Abbiamo il parroco, don Alessandro, che ci apprezza, ma non come fanno un po’ tutti, ci interpella, ci chiede il nostro parere, per es. al corso dei fidanzati programmato dalla parrocchia c’è sempre una serata anche qui da noi, con un coinvolgimento attivo…».Quindi non vi delegano più solo alla preghiera ma vi coinvolgono sui problemi ecclesiali…«Sì, prima a noi delegavano solo la preghiera e qualche compito sugli arredi sacri, si fa anche quello, ma mi rendo conto che adesso c’è qualcosa di più significativo, adesso sembra interessi anche cosa pensiamo noi della Chiesa. Un altro esempio, don Alessandro ha convocato qui in monastero con noi tutti i preti del territorio a confrontarci un po’, perché potessero sapere chi siamo, cosa facciamo, che faccia abbiamo, cosa pensiamo… A domandare preghiera viene più la gente che ha bisogno, che ha problemi economici, che è malata ed è un macello…».ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 APRILELeggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post L’INTERVISTA – Suor Veronica, clarissa: le donne e la Chiesa, da Marta a… Maria first appeared on Araberara.
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MediaUn milione di italiani all’estero in dieci anni. Restano gli anziani, se ne vanno i giovani. Il mood è lo stesso da anni ma ogni anno la situazione peggiora, nel senso che in Italia ci sono sempre più vecchi e sempre meno giovani. Oltre all’inchiesta che trovate sul numero di Araberara in edicola dal 18 aprile, potete leggere la storia di Diego. Qui vi lasciamo un’anteprima.di Luca MarianiL’anno scorso 156 mila cittadini italiani hanno lasciato la penisola. È come se in dodici mesi si fossero svuotate completamente Bergamo, Nembro, Alzano Lombardo e Clusone. A renderlo pubblico è l’Istat con il suo report annuale degli indicatori demografici, presentato lo scorso 31 marzo, che evidenzia anche come il dato del 2024 segna un aumento del 36,5 % di emigrati dall’Italia rispetto all’anno precedente. Tra questi, secondo la fondazione Nord est, la maggior parte sono giovani e quasi la metà hanno una laurea. «L’italiano medio secondo me è una persona molto volenterosa, che ha voglia di mettersi in gioco, è creativa e brava nel risolvere problemi. Il motivo per cui tanti laureati lasciano l’Italia è che non trovano un terreno favorevole per mettere in pratica nel mondo lavorativo quello che hanno studiato, o comunque quello che hanno fatto durante il loro percorso accademico.» A dirlo è Diego Beccarelli, clusonese, classe 1993, che dal 2022 vive a Dubai: «Per tanti ragazzi come me, ora come ora, l’Italia non è il contesto migliore per godere delle migliori condizioni di vita. Il Belpaese ha tanti vantaggi: dal cibo, al meteo e alla cultura, che tanti altri paesi ovviamente non hanno. Però la vita giornaliera non è solo storia, architettura e cosa si mangia, ma è anche molto di più. È sicurezza, è capacità di avere un lavoro che soddisfi i propri bisogni e le proprie necessità. Quindi, è un po’ triste dirlo, ma secondo me questi sono i motivi per cui la gente va all’estero. E finché non ci saranno condizioni migliori, continueranno ad essere tantissimi i giovani che dopo aver fatto un percorso di studi in Italia, dove le università sono di ottima qualità e costano mediamente poco, accetteranno poi le offerte e le opportunità più interessanti che arrivano dal resto del mondo.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 APRILEThe post CLUSONE – Diego, classe 1993: “Vivo e lavoro a Dubai da tre anni, prima ho studiato e lavorato in giro per il mondo. L’Italia non offre queste opportunità, qui è facile fare impresa, confrontarsi con gente da tutto il mondo…Ho sposato Cecilia, originaria di Madrid…potremmo fare figli e crescerli qui…” first appeared on Araberara.
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Mediadi Luca MarianiIl 25 marzo scorso l’Ufficio europeo dei brevetti ha pubblicato i dati relativi al 2024. L’Italia si mantiene al quinto posto tra i paesi UE, dietro Germania, Francia, Paesi Bassi e Svezia, con un totale di 4˙853 domande presentate appunto all’Epo. Sembrerebbe un buon risultato, ma se confrontato all’anno precedente si nota un calo del 4,5%. Infatti, nel 2023 l’Italia aveva raggiunto il suo record storico con 5˙053 domande. A contribuire a questo successo ci fu anche un pezzo di val Gandino, con l’invenzione di Lucio Bosio. «La risposta non è ancora arrivata. Per ora la Commissione di Ginevra ha già dato parere positivo rispetto alle rivendicazioni di originalità, quindi sicuramente diventerà un brevetto. Ci sono i tempi tecnici da rispettare.» Spiega il quarantaseienne nato a Leffe e oggi residente ad Alzano Lombardo, che all’Epo ha chiesto di brevettare la sua Fœssura: «È uno speaker acustico, che arriva da un sogno, che fa più o meno lo stesso lavoro delle tavole di risonanza. Sfrutta degli attuatori, che sono dei trasformatori di segnali acustici in segnale meccanico. Questi mandano in risonanza la tavola, lei inizia a vibrare e quindi a trasmettere musica.» ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 APRILEThe post LEFFE – GANDINO – ALZANO – Lucio laureato in filosofia e la sua Foessera che ha la ‘benedizione’ della Commissione di Ginevra sui brevetti: “Uno strumento musicale che unisce suono e tatto…”. Le sue Officine Condor e la seggiovia al Farno first appeared on Araberara.
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MediaQuando, nel pomeriggio di sabato 24 maggio, don Francesco Colombi riceverà l’ordinazione sacerdotale dalle mani del Vescovo Mons. Francesco Beschi nella cattedrale di Bergamo, per la comunità parrocchiale di Bossico si chiuderà una lunga stagione di ‘siccità’ sul fronte vocazionale.L’ultima ordinazione di un prete originario di Bossico risale infatti all’ormai lontano 10 giugno 1972, con don Raimondo Sterni, che quest’anno compie 80 anni.Prete della Diocesi di BergamoDon Francesco, che a gennaio ne ha compiuti 30, non è solo il primo Bossichese a scegliere la via del sacerdozio nel terzo millennio, ma è anche il primo a diventare prete per la Diocesi di Bergamo (e non per quella di Brescia).“Sì, perché quando sono entrato in Seminario, Bossico faceva ancora parte della Diocesi di Brescia, ma era già amministrata da preti bergamaschi. Qualche anno dopo c’è poi stato il cambio di Diocesi”.Amministratore parrocchiale era infatti don Angelo Passera, parroco di Sovere, Piazza e Sellere, mentre come vicari interparrocchiali c’erano don Michele Lievore e don Roberto Gusmini (quest’ultimo ha vissuto nella casa parrocchiale di Bossico alcuni anni). È proprio in quel periodo che il poco più che ventenne Francesco varca la soglia del Seminario di Città Alta.La vocazioneDi solito, parlando della loro vocazione, i sacerdoti (e, in generale, i religiosi e le religiose) sottolineano un aspetto: non si tratta di un ‘colpo di fulmine’, ma di una scelta maturata nel corso del tempo. Una scelta, perciò, maturata e meditata. Don Francesco, com’è nata la sua vocazione, la sua decisione di diventare prete?“Ci sono stati vari passaggi nel corso della mia vita. La mia vocazione è maturata innanzitutto facendo il chierichetto da bambino, servendo la Messa quasi tutte le mattine prima di andare a scuola, al tempo delle Elementari.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 APRILEThe post BOSSICO – Don Francesco e il suo cammino verso l’altare: chierichetto, organista da quando ha 15 anni, il lavoro come cuoco e adesso… la mensa eucaristica first appeared on Araberara.
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