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MediaIntorno alle ore 03:10 circa di questa notte i Carabinieri della Compagnia di Clusone sono intervenuti a Clusone in via Brescia, lungo la SS che collega Clusone con Lovere, dove era stata segnalata un’auto in fiamme, a seguito di una violenta esplosione avvenuta mentre l’auto percorreva la strada statale in direzione Lovere.Dopo lo spegnimento delle fiamme da parte di una squadra di VVF di Clusone, è stato rinvenuto il conducente dell’Audi A4 morto carbonizzato nell’auto a causa dello scoppio proveniente dall’interno dell’abitacolo della vettura.I rilievi eseguiti dai militari, suffragati dalle acquisizioni delle immagini delle video camere, permettevano di ricostruire gli ultimi momenti di vita dell’uomo, 60enne di Clusone, e consentivano di chiarire che l’auto prendeva fuoco a causa di alcuni quantitativi di combustibile trasportati all’interno dell’autovettura.Inoltre le attività investigative svolte nell’immediatezza e gli elementi acquisiti all’interno dell’appartamento della vittima hanno evidenziato un ultimo periodo di vita del 60enne travagliato da profonda crisi affettiva ed esistenziale.L’Autorità Giudiziaria di Bergamo che ha coordinato le indagini disponeva la restituzione della salma alla famiglia non ravvisando allo stato la necessità di ulteriori approfondimenti autoptici.   The post CLUSONE – Auto esplosa, il 60enne trasportava combustibile: “Periodo travagliato” first appeared on Araberara.

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ospedale di bergamoSi è svolta nel pomeriggio di ieri, lunedì 7 aprile, presso l’obitorio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII l’autopsia del cadavere della donna ritrovata domenica 6 aprile sul greto del fiume Serio ad Alzano Lombardo. Pur confermando che sul corpo della donna di origini marocchine classe 1981 non ci siano evidenti segni di violenza, l’esito dell’esame,
finalizzato a stabilire la causa della morte, non è stato dirimente, così da richiedere
ulteriori accertamenti di natura tossicologica ed istologica che saranno svolti nei prossimi giorni.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Alzano, cadavere trovato sul greto del fiume: servono altri accertamenti first appeared on Araberara.

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MediaI lavori della nuova mensa sono stati affidati alla ditta Damiano Ferrari di Palazzago. E intanto i riflettori si spostano sui parchi: “Al Parco del Castello – commenta il sindaco Massimo Morstabiliniandremo a inaugurare a breve l’area cani, sta nascendo a questo proposto un’associazione che ci darà una mano, stiamo sistemando tutto il resto del parco, i lavori del bar sono a buon punto, poi andremo a darlo in gestione, per l’estate sarà tutto pronto”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post CLUSONE – In arrivo un nuovo parco sotto il Crosio ed è quasi pronto il bar al parco del Castello first appeared on Araberara.

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MediaQuando chiediamo al sindaco di Zandobbio Mosè Parigi quali sono i servizi che mancano nel suo paese, non ha dubbi: il medico. “Il 31 dicembre è andato in pensione e l’Asst ne ha nominata una provvisoria, che ha preso posto fino al 31 marzo e di è stabilita a Gorlago, quindi il medico non l’abbiamo più. A questo punto l’Asst ci ha scritto che se qualcuno ha bisogno di un medico deve prenotare la visita online…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post ZANDOBBIO – Da fine 2024 medico in pensione e dal 31 marzo non c’è più nemmeno la sostituta first appeared on Araberara.

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MediaUn nuovo caso di violenza nei confronti di lavoratori e passeggeri del trasporto urbano di Bergamo: nel pomeriggio di sabato scorso, sulla linea 8 dell’ATB, mentre il mezzo viaggiava in direzione di Seriate, a bordo dell’autobus due ragazzi hanno iniziato a molestare una ragazza. Si è accesa una rissa che ha costretto l’autista a fermare il pullman, a chiamare la polizia e a intervenire per cercare di sedare le persone coinvolte. Con l’arrivo della volante, la situazione è tornata alla normalità, e l’autista si è trovato con lesioni che hanno comportato una prognosi di tre giorni.“È l’ennesima dimostrazione del bisogno di interventi immediati – dice Pasquale Salvaotre, segretario generale di FIT CISL Bergamo. Da tempo chiediamo l’attivazione dell’osservatorio provinciale e di politiche utili a limitare i pericoli che quotidianamente lavoratori e passeggeri corrono. Servono presidi strutturati lungo la linea e interventi immediati per aumentare il grado di sicurezza sul servizio”.“Quello delle aggressioni – continua il sindacalista – è un problema che ormai coinvolge molti ambiti pubblici (ospedali, ferrovie, aeroporti, ecc.) . Nel caso specifico del trasporto pubblico urbano,  a livello nazionale sono allo studio “protocolli” mirati all’aumento del grado di deterrenza rispetto a questi fenomeni. Come detto , a Bergamo riteniamo sia ormai doveroso intervenire e dimostrare, insieme alle istituzioni,  di essere in grado di mettere in campo una prima struttura che concretamente possa limitare questi spiacevoli episodi“.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Molestie a una ragazza e rissa sul pullman diretto a Seriate, FIT CISL Bergamo: “Servono presidi lungo le linee” first appeared on Araberara.

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MediaI militari del Comando Provinciale di Bergamo, nel corso della mattinata odierna, stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo, che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di un ex consulente finanziario, indagato per truffa, appropriazione indebita, abusivismo finanziario e bancario, destinatario altresì di un sequestro preventivo per 1,3 milioni di euro.
L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bergamo, ha tratto origine da una decina di querele sporte da soggetti truffati da un ex consulente finanziario, iscritto all’albo sino al 2019, il quale, sebbene radiato, ha continuato a esercitare abusivamente l’attività.
Nello specifico, l’indagato – quale esperto conoscitore del diritto bancario – attesi gli incarichi dirigenziali già ricoperti in due intermediari finanziari in provincia di Bergamo, sarebbe riuscito – promettendo rendimenti sicuri e rilevanti – a raccogliere abusivamente i risparmi di molteplici clienti, dei quali avrebbe carpito non solo la relativa fiducia, ma anche le credenziali di accesso ai conti correnti. È emerso, infatti, come l’indagato, per celare la propria identità, utilizzasse conti correnti e bancomat intestati ai propri ignari clienti, ai quali aveva nel tempo sottratto le credenziali online, in modo da poter operare liberamente.
Al fine di ingannare gli ignari investitori, sottoponeva loro prospetti falsificati nei quali si attestava la redditività degli investimenti – in realtà mai effettuati – in azioni di società di diritto elvetico. La dinamica ricostruita si è sostanziata nel modello di truffa noto come “Schema Ponzi”, poiché gli investimenti proposti erano, in realtà, fittizi e le disponibilità finanziarie acquisite venivano fatte transitare tra i conti correnti degli stessi clienti/investitori al fine di soddisfare parzialmente, di volta in volta, le richieste di rientro del capitale investito.
La platea dei clienti raggirati è variegata sia per fascia d’età (tra i 40 ed i 65 anni) che per profilo professionale (dal pensionato al dirigente di azienda multinazionale).
L’attività di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria del capoluogo orobico, testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare i risparmiatori, spesso danneggiati da condotte di abusiva gestione finanziaria e nel contrastare forme di concorrenza sleale realizzate da soggetti sprovvisti delle previste autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza. Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e le responsabilità degli indagati saranno accertate definitivamente solo al termine del processo, qualora intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.The post GDF Bergamo: arrestato ex consulente finanziario che esercitava abusivamente. Sequestrati 1,3 milioni first appeared on Araberara.

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Media“In questi ultimi mesi il fenomeno delle baby gang ha subito un’escalation impressionante, sia in Lombardia che nel resto del Paese, connotandosi non più come una forma di disagio sociale, ma come vera e propria criminalità organizzata. Anche la nostra Provincia non è esente da atti di violenza perpetrati da gruppi di minorenni, spesso di origine straniera. Per mettere un freno a questa deriva Regione Lombardia ha approvato oggi un Progetto di Legge sulle misure di prevenzione e contrasto al fenomeno delle baby gang, aggiornando una legge ferma al 2017”. Così il consigliere regionale della Lega Roberto Anelli commenta il PdL votato oggi al Pirellone.E spiega: “Da vent’anni la Lega, che pone al centro dell’agenda sicurezza, immigrazione e autonomia, denuncia inascoltata questa situazione che coinvolge tanti minori di origine straniera e che non è, come vorrebbe qualcuno, semplice disagio adolescenziale, ma un problema di mancata integrazione e di immigrazione mal gestita. Regione Lombardia non ha quei poteri di intervento nell’ambito della Pubblica Sicurezza che ci avrebbe garantito invece l’autonomia. Ciò nonostante, grazie al Progetto di Legge approvato oggi, possiamo quanto meno intervenire con misure di prevenzione e contrasto delle baby gang. I punti nodali del nostro Pdl, che ha finalità non repressive ma rieducative, riguardano l’integrazione delle misure della normativa statale del 2023 con l’introduzione, in via sperimentale per l’anno in corso, della fenomenologia delle baby gang nel novero degli strumenti di intervento regionale; il rafforzamento della prevenzione sociale nei contesti ove le bande minorili sono particolarmente operanti; l’introduzione di interventi di sostegno a iniziative di natura urbanistica, culturale, sportiva, psicologica e pedagogica, nonché la creazione di sportelli di ascolto e aiuto; l’implemento di interventi educativi finanziando progetti di collaborazione tra ATS, Terzo Settore, Comunità pastorali, oratori ed operatori sociali e sportivi per ricondurre alla socialità questi giovani; infine, la possibilità di sottoscrivere specifici protocolli d’intesa con lo Stato ed in Comuni per diffondere la cultura della giustizia riparativa volta alla responsabilizzazione e rieducazione dei minori responsabili di reati”.“Questo Progetto di Legge”, conclude Anelli, “è dunque un importante passo avanti nel contrasto ad un fenomeno che interessa tutti i settori della nostra società. La Lombardia difatti è la prima Regione che segue ed amplia una legge dello Stato, il Decreto Caivano, diventando una volta di più apripista su un tema di cui rivendichiamo la primogenitura”.The post Regione Lombardia, approvata legge sulle baby gang. Anelli: “Rieducare i minori delle bande giovanili con volontariato sociale” first appeared on Araberara.

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Dopo il successo del recital organistico dedicato alle “Donne della Bibbia” e del concerto straordinario organizzato per festeggiare il compleanno di Johann Sebastian Bach (21 marzo), prosegue il cammino della nuova rassegna concertistica “Come un sole che ci scalda nella notte – Sentieri musicali sulle tracce della Speranza” che si svolgerà nell’arco di tutto il 2025. La manifestazione, promossa dall’Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo e con la direzione artistica di Alessandro Bottelli, intende valorizzare la semisconosciuta chiesa dell’Adorazione grazie a iniziative di alto livello artistico e culturale, facendola apprezzare a un più vasto pubblico. La seconda Stazione di questo singolare percorso sonoro, intitolata ILLUMINAZIONI – Concerto Spirituale per le sei corde, vedrà protagonista Giulio Tampalini, rinomato chitarrista a livello internazionale. Vincitore del Premio delle Arti e della Cultura nel 2014, oltre 40 dischi solistici all’attivo, il musicista bresciano si è imposto in alcuni dei maggiori concorsi di chitarra, a cominciare dal primo premio al Concorso Internazionale “Narciso Yepes” di Sanremo (con Narciso Yepes presidente della giuria), al T.I.M. di Roma nel 1996 e nel 2000 e al “De Bonis” di Cosenza, fino alle affermazioni al “Pittaluga” di Alessandria, al “Fernando Sor” di Roma e al prestigioso “Andrés Segovia” di Granada. Tiene concerti da solista e accompagnato da orchestre sinfoniche in tutta Italia, Europa, Asia ed America. Numerose sono le sue collaborazioni musicali, tra cui quella con le prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha vinto due Chitarre d’oro per il miglior disco: nel 2003 con il CD “Tárrega: Opere complete per chitarra” e nel 2018 per l’album “Castelnuovo-Tedesco: Complete Works for Soprano and Guitar”. È docente di chitarra presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo e presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”. Inoltre tiene seguitissime masterclass in Italia, Europa, Asia e America. La rivista Amadeus gli ha dedicato di recente la copertina con un CD in esclusiva interamente composto da musiche del messicano Manuel Maria Ponce.Il programma della serata include musiche di Johann Sebastian Bach (la celebre Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino solo, nella trascrizione di Andrés Segovia), Paolo Ugoletti (Sacred Circle), Agustín Barrios Mangoré (La Catedral), Francisco Tarrega (Lagrima e Oremus), Maurizio Colonna (Adagio), Carlo Domeniconi (Koyunbaba) e la prima esecuzione assoluta di Recondita Lux, brano teso all’esplorazione del mistero della luce nascosta, una ricerca sonora che parte dall’ombra per giungere alla rivelazione scritto per l’occasione da Daniele Fabio, poliedrica figura di interprete e compositore attivo su vari fronti: dalla musica antica al jazz. «La Pasqua è un tempo di rinnovamento e riflessione – scrive Giulio Tampalini –, un momento in cui la spiritualità si manifesta attraverso il silenzio, la meditazione e la musica. Questo concerto intende offrire un’esperienza sonora intensa, sulle ali delle corde di una chitarra classica, un percorso attraverso il mistero della luce e dell’interiorità, grazie a un repertorio che unisce grandi capolavori della tradizione musicale a composizioni contemporanee di straordinaria profondità espressiva». Con la sua interpretazione intensa e profonda, l’interprete guiderà il pubblico in un’esperienza che trascende il semplice ascolto per diventare un vero e proprio percorso dell’anima.L’iniziativa si avvale del sostegno delle ditte Montello, Fra.Mar, Co.me.c., Ambrosini, della Fondazione Credito Bergamasco e di Eliorobica come sponsor tecnico. Inoltre, ha la media partner del quotidiano Avvenire, di Prima Bergamo, BergamoNews, araberara e Seilatv.Ingresso con prenotazione obbligatoria al 388 58 63 106MediaThe post “ILLUMINAZIONI – Concerto Spirituale per le sei corde”, appuntamento il 16 aprile a Bergamo first appeared on Araberara.

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Mediadi Luca MarianiEra il 13 marzo quando Donald Trump aveva annunciato dazi doganali del 20 per cento su alcolici e vini prodotti nei paesi dell’Unione Europea. Così, per il timore che questa super-tassa minacciata dal quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti entri in vigore già ad inizio aprile, nelle scorse settimane, migliaia di bottiglie italiane pronte per essere imbarcate sulle navi che le avrebbero consegnate negli Usa sono restate bloccate nei porti o ancor prima nelle cantine.A fermare liquori e vini italiani è l’incertezza sulla data di inizio e su come verrà applicato il dazio. C’è il timore che i carichi in partenza dalla penisola arrivino dall’altra parte dell’oceano Atlantico troppo tardi e vengano bloccati prima di sbarcare.«Visti i bassi quantitativi che esportiamo, noi non siamo preoccupati. Però non è una bella situazione.» Commenta Francesca Pagnoncelli Folcieri, rieletta presidente del Consorzio di tutela Moscato di Scanzo: «Questi continui attacchi al mondo del vino, a livello di percezione, non fanno bene a nessuno.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILELeggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post I DAZI SUI VINI – Moscato di Scanzo: “Lo zoccolo duro lo abbiamo qui ma questi attacchi non vanno bene”. Valcalepio: “Siamo preoccupati per lo sconvolgimento indiretto”. Franciacorta: partner e bevanda ufficiale degli Emmy Awards il marchio più a rischio first appeared on Araberara.

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MediaAl via i lavori per migliorare il caseggiato Aler di Foresto Sparso. Si tratta di interventi di manutenzione sollecitati dall’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, in seguito a un sopralluogo svoltosi nelle scorse settimane nell’ambito di una serie di visite sui territori che l’esponente della Giunta sta effettuando per valutare di persona le singole situazioni.I lavori di manutenzione a Foresto SparsoNello specifico, gli interventi riguardano infiltrazioni lungo le murature perimetrali di un alloggio, con il rifacimento di una guaina e il ripristino delle piastrelle esterne. Per altri due alloggi si tratta di una parziale demolizione e ricostruzione delle terrazze con l’obiettivo di migliorare il drenaggio e i punti di scarico, in modo da scongiurare anche in questo caso le infiltrazioni. Le opere, affidate a una ditta specializzata, si concluderanno entro una decina di giorni.Assessore Franco: potenziato il nucleo pronto intervento di Aler“Il caso di Foresto Sparso – ha sottolineato l’assessore di Regione Lombardia alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – è un esempio del metodo di lavoro che stiamo applicando sui diversi territori”.“I sopralluoghi – ha aggiunto l’assessore regionale –, in corso in tutta la provincia e in tutta la regione, sono fondamentali per avere il polso della situazione e raccogliere le richieste di cittadini, per poi mettere in atto risposte adeguate e il più possibile tempestive, all’insegna del pragmatismo lombardo e bergamasco in particolare”.Lavoro sinergico fra Regione Lombardia e Aler“Nel caso specifico, – ha proseguito l’assessore regionale – avevo raccolto l’invito del vicesindaco Riccardo Gafforelli visitando il caseggiato e chiedendo poi ad Aler di attivare rapidamente le procedure finalizzate alla risoluzione dei problemi“.‘Missione Lombardia’ a Foresto Sparso“La ‘Missione Lombardia’ – ha concluso l’assessore Paolo Franco –, il piano regionale per il rilancio delle politiche abitative, ha come punto focale il dialogo con gli inquilini e la sinergia con le istituzioni territoriali per migliorare la qualità dell’abitare: sotto questo aspetto, ho voluto potenziare il nucleo di pronto intervento delle Aler che si occupa di effettuare le manutenzioni sulla base delle segnalazioni dei residenti”.Gestione attenta e puntuale del patrimonio abitativo“Lo stabile di Foresto Sparso ha circa vent’anni – ha dichiarato Corrado Zambelli, presidente di Aler Bergamo, Lecco e Sondrio – e si presenta complessivamente in buone condizioni strutturali. Gli interventi attuali, che mirano a risolvere in modo efficace le problematiche emerse, si inseriscono nell’impegno dell’azienda a garantire una gestione attenta e puntuale del patrimonio abitativo”.“A Foresto Sparso – ha concluso Zambelli –, come in tutto il territorio di nostra competenza, operiamo lavorando in sinergia con Regione Lombardia per assicurare condizioni dignitose e sicure agli inquilini”.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Foresto Sparso, al via gli interventi sugli alloggi Aler first appeared on Araberara.

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MediaArrestato dopo 10 mesi di fuga a Foresto Sparso.Dopo quasi dieci mesi di latitanza, si è conclusa la fuga di un cittadino italiano classe 1964, originario della provincia di Bergamo, evaso dagli arresti domiciliari nel giugno 2023 e destinatario di un provvedimento di esecuzione pene concorrenti. L’uomo è stato arrestato martedì 8 aprile dai Carabinieri della Stazione di Sarnico, grazie ad una attività investigativa condotta dal Nucleo Carabinieri Forestali di Costa Volpino.L’arresto è avvenuto nel corso di un’operazione di controllo del territorio condotta dai Carabinieri Forestali, impegnati in una delle loro periodiche attività di presidio ambientale nel comune di Foresto Sparso. Durante un pattugliamento in una zona boschiva, i militari hanno notato un’autovettura sospetta. Con intuito e prontezza operativa, si sono immediatamente coordinati con i colleghi della Stazione di Sarnico, seguendo il mezzo fino a un’abitazione isolata.Grazie alla profonda conoscenza del territorio e al lavoro sinergico tra i due reparti dell’Arma, è stato possibile identificare con certezza il fuggitivo e procedere al suo arresto.Le successive verifiche hanno confermato l’identità dell’uomo e il suo rilevante carico giudiziario: su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Savona, in relazione a diverse condanne per reati di falsa attestazione a pubblico ufficiale, corruzione e favoreggiamento della prostituzione, commessi tra il 2012 e il 2020 nelle province di Savona e Bergamo.L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove dovrà scontare una pena residua di dieci anni, quattro mesi e sedici giorni di reclusione.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Foresto Sparso, arrestato dopo 10 mesi di fuga first appeared on Araberara.

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Il laboratorio di restauro della Cooperativa milanese è un hub dove si incontrano passato presente e, con la nuovissima collezione Echo, futuro. Il tutto nel rispetto dell’ambiente e delle persone.Il restauro che ridà valore alle coseDi Mano in Mano è una Cooperativa di Lavoro con sede a Milano, che nasce nel 1999 come attività di sgomberi di cantine e solai e si è successivamente evoluta in attività di compra-vendita di arredi, complementi e oggetti del passato. La Cooperativa  milanese, da sempre impegnata nel fare impresa in modo etico e sostenibile, vanta un laboratorio di restauro altamente specializzato in riparazioni conservative di mobili di antiquariato, modernariato e design.“Il laboratorio di restauro nasce praticamente con Di Mano in Mano”, racconta Enrico Sala, uno dei primi soci della Cooperativa e responsabile del settore antiquariato.“All’inizio era piccolo, gli attrezzi erano quelli essenziali e le riparazioni venivano fatte per rimettere in sesto mobili visibilmente danneggiati. Successivamente abbiamo risposto alla crescita della nostra attività ampliando il servizio, che ora conta una decina di artigiani altamente specializzati in ognuno dei settori della cooperativa”.MediaMatteo restaura un mobile antico. Photo credit: Filippo Bamberghi.Nel laboratorio c’è chi si dedica ai mobili di antiquariato, chi al design e al modernariato e c’è addirittura il reparto dedicato alle opere d’arte. Vengono inoltre accontentate anche le richieste di clienti che vogliono allungare la vita agli arredi che hanno già in casa.“Il principio dietro alla costituzione del laboratorio di restauro è sempre stato quello di recuperare quanto più possibile degli arredi che capitavano tra le nostre mura grazie all’attività degli sgomberi, in qualsiasi forma e condizione si presentassero”. Per Di Mano in Mano ogni oggetto ha un valore intrinseco che va rispettato e preservato. “La nostra missione è allungare la vita alle cose, indipendentemente dal loro valore di mercato”, afferma Sala.Dal restauro conservativo all’approccio rigenerativoIl laboratorio di restauro di Di Mano in Mano si caratterizza un approccio conservativo al restauro delle merci che verranno poi vendute. L’idea è quella di rimuovere i segni del tempo per riportare l’oggetto al suo splendore originario, rispettando il più possibile la sua essenza.Negli ultimi anni, grazie all’esperienza maturata sul campo dal team di restauro e gli studi e analisi di mercato compiuti dagli esperti di antiquariato e design, è nato un nuovo progetto  in casa Di Mano in Mano – Echo – sotto la bandiera di quel recupero rigenerativo di cui si sente tanto parlare.Ma facciamo un passo indietro: cosa significa rigenerazione?Per spiegarlo facciamo riferimento a un contesto dove spesso si applica questo principio: l’urbanistica. Quando si parla di rigenerazione urbana non si intende il miglioramento delle condizioni di – per esempio –  un singolo edificio. La rigenerazione urbana riguarda progetti di riqualificazione estesi nel tempo e nello spazio: programmi che coinvolgono migliorie strutturali di interi quartieri o zone, dei loro edifici e dei loro servizi, della qualità della vita degli abitanti e che sono pensati in maniera strategica per il futuro, perché possano servire a un domani più sostenibile.Quando si parla di rigenerazione si intende un sistema complesso di azioni mirate alla sostenibilità che insieme concorrono a un miglioramento globale e duraturo rispetto alla condizione iniziale. La sostenibilità, in questo senso, è intesa come sociale e ambientale e questi due elementi non possono essere considerati separati, il benessere dell’uno è intimamente collegato al benessere dell’altro, e viceversa.Il restauro che rigenera: la linea Echo by Di Mano in ManoEcho è un modo diverso di intendere il restauro, è un progetto che unisce studi e conoscenza degli esperti Di Mano in Mano sugli stili, le tecniche e i materiali di un tempo, l’esperienza ventennale nel restauro conservativo e la ricerca instancabile delle tendenze di mercato. Tutto…
E’ stato inaugurato stamattina a Esine il nuovo Centro Diurno per Adolescenti che fa parte della Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) dell’ASST Valcamonica. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, insieme all’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione.Il Centro di Esine è il primo dei 13 attivati nell’ambito del programma regionale che ha stanziato oltre 3,4 milioni di euro per la creazione di 130 posti diurni di NPIA presso ASST e IRCCS pubblici, in territori finora privi di strutture specifiche o con bassa copertura.“Questa struttura rappresenta una risposta concreta e capillare alle esigenze dei nostri ragazzi – ha dichiarato Bertolaso – soprattutto in un territorio come quello di ATS Montagna dove c’è necessità di aumentare le strutture dedicate alla salute mentale dei minori, con un’attenzione particolare alla fascia degli adolescenti. Con questo intervento potenziamo la rete dei servizi territoriali e avviciniamo le cure ai cittadini”.Media“La presa in carico precoce e intensiva è fondamentale – ha concluso l’assessore Maione – per offrire risposte efficaci e tempestive ai nostri giovani e alle loro famiglie. Questo centro è un esempio virtuoso di sanità di prossimità e integrazione tra servizi”.È destinato a giovani con disturbi del neurosviluppo e della sfera psichica e garantisce interventi intensivi e personalizzati, con una frequenza fino a 5 o 6 giorni a settimana e durata giornaliera fino a 8 ore. Il servizio si inserisce tra i trattamenti ambulatoriali e quelli ospedalieri o residenziali, evitando interruzioni nei percorsi scolastici e familiari.I dati evidenziano un aumento degli accessi ai servizi di neuropsichiatria infantile in tutta la Lombardia: dai 116.321 del 2022 ai 123.183 del 2024, con un progressivo incremento della complessità clinica.  Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Esine, inaugurato il centro diurno per adolescenti first appeared on Araberara.

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MediaNelle prime ore del 10 aprile 2025, nelle Province di Bergamo, Brescia, Mantova e Rimini, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bergamo, coadiuvati, nelle fasi esecutive, da oltre 60 Carabinieri dei Comandi Provinciali interessati, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali (di cui 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 ordinanze di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora nei Comuni di residenza), emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Bergamo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti – cinque marocchini, due albanesi (dei quali uno già detenuto in carcere a Genova), un tunisino, tre italiani (di cui uno di sesso femminile) ed un algerino – tutti con precedenti specifici, indagati a vario titolo in concorso tra loro per traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalla ingente quantità, nonché per numerosi episodi di detenzione e spaccio di cocaina, hashish e marijuana.Nel corso dell’esecuzione i destinatari sono stati oggetto di perquisizioni, che hanno dato esito positivo: nell’appartamento di un indagato sono stati rinvenuti  tre panetti del peso complessivo di oltre 900 grammi di cocaina; un altro indagato invece deteneva 14 dosi pronte per lo spaccio, per un peso complessivo di 17 grammi di cocaina. Nei confronti dei 2 indagati è scattato anche l’arresto in flagranza di reato: per il primo il Pubblico Ministero ha richiesto la convalida al G.I.P. di Bergamo,  mentre per il secondo il giudizio con rito direttissimo nella giornata di domani.Nella medesima giornata sono stati eseguiti ulteriori 12 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura della Repubblica di Bergamo, nei confronti di altrettanti soggetti indagati nel medesimo procedimento penale e non attinti da alcun tipo di misura cautelare.Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Bergamo mediante attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, nonché mediante servizi di osservazione e pedinamento, hanno avuto inizio nel luglio 2020 e si sono protratte sino al febbraio 2023, consentendo di accertare l’esistenza di una vasta rete criminale dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana operante tra la provincia di Bergamo ed altre località del territorio lombardo, che si avvaleva dell’impiego di autovetture appositamente modificate, dotate di doppi fondi, nonché di telefoni criptati.Nel corso della vasta attività di indagine  sono stati indagati 71 soggetti e sequestrati complessivamente 61 kg di cocaina, 16 kg di hashish e 3 kg di marijuana destinati allo smercio nelle Province di Bergamo e delle limitrofe Province di Lodi, Pavia, Monza, Mantova, Lecco e Brescia, che si sommano ad ulteriori 11 kg. di cocaina, rinvenuti lo scorso mese di marzo presso l’abitazione di un soggetto di nazionalità albanese, residente in provincia di Bergamo, che era deceduto per overdose e che era indagato nell’ambito di questa indagine.Ma questo quantitativo di stupefacente rappresenta solo il riscontro di un traffico ben più grande, calcolato in oltre 200 kg. di cocaina, di cui, nel corso dell’indagine, è stato documentato il movimento: droga che giungeva in Lombardia dal Nord Europa e che poi veniva distribuita ai migliori offerenti in numerose ed importanti piazze di spaccio.The post Traffico di droga internazionale, sequestrati 61 chili di cocaina first appeared on Araberara.

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MediaIl 51% dei lombardi dà un giudizio negativo sul trasporto ferroviario regionale di Trenord e solo il 31% ha invece un’opinione positiva. Al contrario, rispetto alla qualità del trasporto pubblico locale (bus urbani ed extraurbani, tram e metropolitane, battelli…) prevale il giudizio positivo (45%) rispetto a quello negativo (41%). Lo dicono i dati di un sondaggio commissionato dal gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e realizzato da Youtrend a inizio marzo.In generale i lombardi apprezzano il sistema dei trasporti della propria regione: le persone soddisfatte sono nel complesso il 44%, contro un 42% di insoddisfatti, ma quando si entra nel dettaglio si rilevano alcune differenze importanti. La prima, appunto, è che a incidere negativamente è soprattutto il giudizio sul servizio ferroviario regionale e sulla società che lo gestisce, Trenord.Inoltre, chi vive nella città metropolitana di Milano e nella provincia di Monza e Brianza, ma anche a Bergamo e Brescia, ha complessivamente un giudizio più positivo che negativo, al contrario di quanto avviene nelle province montane del Nord Ovest (Como, Lecco, Sondrio e Varese) e della bassa (Pavia, Cremona, Lodi e Mantova). Sono gli abitanti dei comuni fino a 20mila abitanti ad esprimersi in modo più critico – in questi territori solo il 39% degli intervistati promuove il sistema dei trasporti – mentre nel comune di Milano più della metà, il 54%, lo apprezza.La critica maggiore sui trasporti riguarda la scarsa puntualità, segnalata dal 34% degli intervistati, e poi la frequenza insufficiente (27%), l’affollamento eccessivo (26%), il costo elevato di biglietti e abbonamenti (25%). Per i lombardi esiste una responsabilità chiara per questi problemi, ed è della Regione Lombardia. Per ognuno dei problemi testati, oltre la metà dei cittadini dà la colpa alla Regione, in particolar modo per l’eccessivo affollamento (64%), la mancanza di alternative sostenibili (62%), la frequenza insufficiente e per la condizione scadente dei mezzi pubblici (61%). Molto più contenuto il numero di persone che incolpano principalmente il governo e i comuni.“I lombardi bocciano il servizio ferroviario regionale e puntano il dito contro Regione Lombardia. E non è una critica generale al servizio di trasporto pubblico, o al sistema dei trasporti in generale, ma proprio al servizio gestito da Trenord” dichiarano i consiglieri regionali dem Davide Casati e Jacopo Scandella.“I servizi di trasporto cittadini, a Milano in particolare, sono apprezzati dai cittadini, segno che quando le cose funzionano non passano inosservate. E potrebbero funzionare anche molto meglio, se non fossero pesantemente sottofinanziate da anni dalla Regione. E proprio per questo è ancora più evidente la bocciatura di Trenord, che pure dalla Giunta Fontana ha ottenuto in questi anni un aumento del 20% del contributo annuo, un affidamento diretto per dieci anni del servizio e una serie di altri regali come la cancellazione, arbitraria, del bonus dovuto agli abbonati delle linee che, di mese in mese, erano sotto gli standard di puntualità e affidabilità. Da ultimo, anche il calcolo sbagliato delle linee per le quali scatta l’indennizzo, l’unico strumento rimasto di indennizzo degli abbonati, molto meno generoso del bonus, che ha di fatto promosso linee che non lo meritavano. Per non parlare dei treni nuovi che sono in servizio. Con queste condizioni Trenord dovrebbe andare benissimo, ma non è così, e i cittadini non apprezzano.”“Ora – aggiungono – è urgente riformare il sistema della mobilità lombarda perché, al di là della distribuzione delle risorse, dimostra di non funzionare e di non avere a cuore il trasporto pubblico locale e l’intermodalità. È in corso in Regione la modifica della legge quadro sui trasporti e quella sarebbe la sede per fare una vera riforma, ma da quanto stiamo sentendo temiamo che la montagna partorirà il topolino”.The post Trenord, scontento il 51% dei lombardi. A dirlo un sondaggio commissionato dal PD first appeared on Araberara.

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MediaÈ stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi al contributo, di cui 23 finanziati, a valere sul bando regionale ‘Dissesti’, avviato il 30 settembre 2024. A darne notizia è Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche, promotore dell’iniziativa.Sostegno per la tutela e la difesa del suolo“La misura – spiega Sertori – finanzia con circa 7,7 milioni di euro a fondo perduto a valere sul FOSMIT – Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane – interventi ed opere di difesa del suolo, sistemazione di dissesti idrogeologici, anche su versanti, manutenzione straordinaria e regimazione idraulica del reticolo idrico minore di competenza comunale”.
Le risorse sono destinate a enti pubblici, quali Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità Montane, Province ed Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali.Assessore: un riscontro molto positivo“L’iniziativa ha avuto un riscontro molto positivo – sottolinea l’assessore – in quanto, nel periodo di presentazione delle domande (30 settembre 2024 – 15 novembre 2024), sono state presentate 267 istanze, di cui 249 ammesse a contributo, richiedendo un finanziamento regionale di 80,67 milioni di euro”.Bando Dissesti 2024, finanziati 23 progettiConsiderata la dotazione finanziaria disponibile di 7,7 milioni di euro è stato possibile finanziare solo le prime 23 domande, a fronte di un investimento complessivo dei soggetti richiedenti di 9,33 milioni di euro.I beneficiari dovranno ora presentare i documenti per l’accettazione del contributo, nei tempi previsti dal bando.Supporto fondamentale per territori montani“Gli interventi finanziati – continua Massimo Sertori – forniscono un supporto fondamentale ai territori montani anche nel fronteggiare le criticità causate da eventi meteorici estremi”.“Si tratta dunque di opere rilevanti, che richiedono l’impegno di tutti i soggetti perché possano essere completate e rese effettivamente operative. Confidiamo dunque nell’impegno dei beneficiari – conclude Sertori – nel garantire la realizzazione degli interventi entro il 31 agosto 2026”.Il ripartoIn seguito la ripartizione degli interventi per provincia di riferimento, numero di domande ammesse e finanziate e contributo concesso a livello provinciale:Bergamo (7 domande, 2.344.916,81 euro)Dossena 800.000 euro;Ornica 100.170 euro;Piazza Brembana 103.350 euro;Lenna 100.170 euro;Valtorta 100.170 euro;Zandobbio 717.594 euro;Spinone al Lago 423.462,81 euro.Brescia (11 domande, 3.235.322,70 euro)Tavernole sul Mella 143.000 euro;Pezzaze 232.000 euro;Marcheno 152.470 euro;Collio 792.000 euro;Lodrino 114.550 euro;Edolo 134.379 euro;Brione 327.819,98 euro;Polaveno 116.500 euro;Malonno 621.491,42 euro;Berzo Demo 488.262,30 euro;Gardone Riviera 112.850 euro.Como (1 domanda, 378.250 euro)Garzeno 378.250 euro.Pavia (2 domande, 347.032,70 euro)Fortunago 200.000 euro;Comunità montana dell’Oltrepò Pavese 147.032,70 euro.Sondrio (2 domande, 1.437.500 euro)Tresivio 719.500 euro;Comunità montana Valtellina di Morbegno 718.000 euro.Totale 23 domande ammesse e finanziate per 7.743.022,21 euro.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Regione Lombardia, Bando Dissesti: finanziati i progetti di Zandobbio e Spinone first appeared on Araberara.

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Roberto Guerini è stato nominato oggi presidente di Avis provinciale Bergamo, durante la prima riunione del Consiglio eletto lo scorso 29 marzo dai delegati dell’assemblea provinciale. Ad affiancarlo l’Ufficio di Presidenza costituito dai vicepresidenti Artemio Trapattoni (vicario) e Gaudenzio Previtali, dal tesoriere, Paolo Moro, dal segretario, Manuel Villa e da Pierluigi Plebani.Media«Sono onorato dell’incarico che assumo con grande entusiasmo e responsabilità – ha dichiarato il neo presidente, Roberto Guerini -. L’obiettivo principale del mio mandato sarà consolidare ulteriormente i risultati positivi raggiunti nel 2024, anno che ha segnato finalmente una significativa inversione di tendenza con un aumento delle donazioni complessive. Proseguiremo nell’investire sulle nostre unità di raccolta rendendole sempre più funzionali e accoglienti, garantendo la vicinanza ai donatori: nel corso di quest’anno inaugureremo ufficialmente la nuova Casa del Donatore di Monterosso, rinnovata grazie ad importanti lavori di riqualificazione energetica e strutturale. Grande attenzione sarà dedicata al rinnovamento e al rafforzamento della nostra base associativa, puntando in particolare all’ingresso di giovani donatori nelle fasce 18-25 e 26-45 anni, per contrastare l’invecchiamento e garantire la continuità associativa e organizzativa. Siamo consapevoli delle difficoltà riscontrate dalle Avis Comunali, specialmente riguardo al reclutamento di nuovi volontari e alla gestione amministrativa sempre più complessa. Per questo, rafforzeremo il supporto di Avis provinciale, consentendo loro di focalizzarsi maggiormente sulle attività di gestione propriamente associativa, come la promozione e la sensibilizzazione alla donazione. Confermiamo, infine, l’impegno nel campo della formazione, sia dei dirigenti locali sia del personale sanitario, e continueremo ad attivare collaborazioni strategiche con istituzioni, scuole e realtà associative del territorio per promuovere con sempre maggiore incisività la cultura della donazione. Insieme continueremo a costruire il futuro di Avis Provinciale Bergamo, tenendo sempre vivi i valori di solidarietà, gratuità e responsabilità che da sempre ci contraddistinguono».Roberto Guerini, 66 anni, di Bergamo, guiderà i circa 38.000 donatori dell’associazione fino al 2028. Ha una lunga esperienza in Avis che l’ha portato, dal 2013 al 2020, a ricoprire anche la carica di Presidente dell’Avis comunale di Bergamo.IL NUOVO CONSIGLIOItalo Accardi (Bergamo), Oscar Bianchi (Romano di Lombardia), Ferdinanda Canzi (Bergamo), Ismaele Carne (Cologno al Serio), Franco Cortinovis (Calcinate), Serafino Falconi (Sarnico), Laura Filippi (Sotto il Monte), Roberto Fontanino (Bergamo), Gilberto Giudici (Clusone), Angela Gritti (San Pellegrino), Stefano Roggeri (Alzano Lombardo), Francesco Scandella (Villa d’Ogna), Carlotta Sonzogni (San Pellegrino), Walter Stancheris (Nembro), Stefano Vecchierelli (Calcinate), Marco Vittori (Martinengo), Emanuela Zenoni (Albano Sant’Alessandro).LE DONAZIONIIl 2024 si è chiuso con un bilancio donazionale in crescita: 62.725 donazioni registrate, in aumento del 2,1% rispetto al 2023. Un dato che segna finalmente un’inversione di tendenza e che trova la sua spinta principale nell’aumento delle donazioni di plasma (+8,41%), grazie anche al progetto sperimentale attivato presso l’unità di raccolta di Monterosso a Bergamo.Leggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Avis, Roberto Guerini è il nuovo presidente provinciale first appeared on Araberara.

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MediaEgr. Direttore,sono una nonna, ho una nipote di 15 anni che frequenta la seconda classe superiore a Bergamo. Si sveglia ogni mattina alle 5.30.  Prende il pullman delle 6.20 che, dalla Media Valle Seriana, la porta ad Albino, qui sale sul trenino per Bergamo. Giunta in stazione deve prendere un altro pullman per arrivare in zona Longuelo dove è ubicata la sua scuola. Inizio lezioni ore 8, dal lunedì al sabato. Rientra a casa verso le ore 15.30/16.00.Pausa pranzo e poi studio. Fin qui lei accetta tutto, ha scelto questa scuola e ci si impegna, sopportando i disagi del viaggio e le tante ore lontana da casa.Sono fiera di lei, così come lo sono le tante altre famiglie di studenti che, dalle nostre valli, scendono in città per frequentare le scuole. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post MEDIA VAL SERIANA – LETTERA – “Mia nipote di 15 anni dalla Media Valle ogni giorno scende a Bergamo per andare a scuola, ma la stazione di Bergamo fa paura” first appeared on Araberara.

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MediaLa nuova Sovere è quasi pronta. Almeno sulla carta. Che poi è quella che conta. Il nuovo Pgt è alle battute finali, un lavoro lungo e certosino. L’assessore Francesco Filippini in questi giorni è alle prese con gli ultimi adempimenti burocratici e poi ci siamo: “Un Pgt conservativo, Sovere non ha bisogno di nuovi edifici, anzi, stiamo lavorando per migliorare quelli già esistenti – commenta Filippini – non è solo un dettame della normativa regionale ma una precisa volontà di evitare nuove volumetrie. Dovremmo andare a chiudere il tutto entro metà maggio, e andremo a restituire qualcosa come 70.000 metri quadri di terreni edificabili che diventeranno ad uso agricolo, e di questi, 50.000 sono di cosiddetta alta qualità, cioè terreno pianeggiante, nell’area di Canneto, là dove volevamo realizzare il polo scolastico, riteniamo prioritario far tornare agricoli questi terreni, una riduzione del 23% di terreno del pgt vigente”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post SOVERE – La nuova Sovere prende forma: “Pgt pronto, no al consumo di suolo. 70.000 metri quadri tornano agricoli. Nei centri storici non solo ristrutturazioni ma anche demolizioni e ricostruzioni” first appeared on Araberara.

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Mediadi Sergio Rossi5 aprile 1945. Nel silenzio spettrale di una Castione desolata e deserta si odono solo i lazzi e le risa sguaiate delle guardie che irridono allo spettacolo rivoltante da loro inscenato: due corpi martoriati sono appesi per i piedi sotto il portico del comune. I corpi sono di Luigi Rossi (detto Buchi) e di Angelo Piccardi (detto Babai), braccati, uccisi e fatti oggetto di vilipendio anche dopo la morte per aver scelto di combattere l’oppressione, la disumanità della guerra e una ideologia di morte.Gli aguzzini erano militi delle brigate fasciste della Tagliamento, impegnata nell’attività di repressione. Lo scherno con il quale irridono e si accaniscono sui trucidati rivelano la loro miseria morale, accentuata ancor di più dalla consapevolezza della sconfitta ormai imminente.Buchi e Babai non godranno più della primavera appena iniziata, della primavera della loro vita, della primavera della nuova Italia. La barbarie per essere sconfitta richiede molti sacrifici, sacrifici come quelli che i due partigiani hanno deciso comunque di sobbarcarsi, consapevoli dei rischi che corre chi vuole vivere da uomo libero e non accetta di essere vittima o esecutore di oppressione.Nel fremito di crescenti contrapposizioni di culture e di crisi sociale che caratterizza l’attualità, fare memoria di chi con il sacrificio della vita ha contribuito a consentirci 80 anni di libertà, non solo è un doveroso, sia pur minimo, gesto di riconoscimento, ma è anche fonte di riflessione per  prendere una posizione corretta nei confronti del passato e operare all’interno del mondo di oggi in modo che le radici del male, purtroppo  mai definitivamente estirpate dalla società, non abbiano a ricrescere.  La Resistenza italiana fu fatta non solo da persone importanti, ma in primo luogo da tante persone comuni come Luigi Rossi (Buchi) e Angelo Piccardi (Babai), due giovani castionesi rispettivamente di 25 e 17 anni che a pochi giorni dalla Liberazione pagarono a caro prezzo la loro scelta partigiana.La loro tragica fine, ricostruita attraverso documenti conservati negli archivi del comune e della parrocchia, s’inquadra in un contesto di paura e terrore che in quel periodo bloccava tutto il paese di Castione.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 APRILEThe post 80 ANNI DAL 25 APRILE 1945 – I PERSONAGGI/6 – Il sacrificio di Buchi e Babai first appeared on Araberara.

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