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Mediadi Giancarlo MoioliNembro, in provincia di Bergamo, è quasi sicuramente il paese d’Italia che ha, in proporzione agli abitanti, il numero più alto di amanti della montagna (alpinisti, scalatori, escursionisti ecc.) raggruppati in due grandi sodalizi, il CAI e il GAN.Purtroppo sono stati anche moltissimi i caduti, tanto che è stato eretto un monumento apposito in ricordo dei tanti che sono periti in tali tragiche circostanze, fra tutti i grandi Carlo Nembrini e Leone Pellicioli.Non poteva dunque non contagiare anche Piero, questa ” aria di voglia perenne di cime innevate, di aria fine, di pace, di silenzio e di fioriture dai colori vivissimi”.E come allora non ricordarlo in questa bellissima foto in cui emerge il suo sguardo fiero, in una fioritura di profumatissimo Narcissus Poeticus?Altrettanto felice, fiero, spensierato lo si ritrova sulle ben 90 vette, traguardo per il quale gli è stata dedicata una originale targa ricordo, a cui fa seguito una lettera inviatagli, nel 2014, nientemeno che dal presidente nazionale del CLUB ALPINO ITALIANO.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post NEMBRO – Il ricordo di Piero Salvoldi: “La povertà estrema, un bagno per 30, la marmellata da vendere in un secchiello e quella rosa ‘congelata’ di sua moglie Vittorina” first appeared on Araberara.

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MediaCristina BettoniNel 1954 il Parroco di Tavernola, don Pietro Bonicelli, che d’estate ormai da qualche anno risiedeva nell’ex “romito”, si dedicò all’iniziativa di risistemare tutto il complesso del santuario, compresi gli scaloni e il cortile esterno. Mano d’opera non ne mancava, perché sul piccolo sagrato giocavano tanti bambini di Tavernola che poi si fermavano a mangiare, ospiti in casa del Parroco, dosi abbondanti di pastasciutta preparate dalla sorella con l’aiuto della cameriera-impiegata tuttofare Ernesta.Lo scalone d’accesso, a partire dalla cascina “Cavalla”, era stato arricchito da 14 cappelle della “Via Crucis”, dipinte dal pittore di Castro Grimani, che portano su lastre di marmo il nome dei caduti e dispersi di Tavernola durante le due guerre mondiali e pertanto salutate da tutti i Tavernolesi con devozione.                                                       Fatta la gara d’appalto (vinta da una società della Valseriana) si predisposero i progetti e qui si vide che “il Santuario” sarebbe diventato ben più grande rispetto all’esistente: si predispose infatti la costruzione di tre nuovi lati del portico che lasciò “scoperto” solo un breve lato a sud accanto al campanile e si progettò la costruzione della piccola cupola sopra l’altare maggiore.  Cemento e calce non mancarono, perché i tre cementieri non si fecero “sorprendere” donando calce e cemento in grande quantità e consentendo agli Uffici dei cementifici di trattenere direttamente dagli stipendi degli operai lire 500 mensili considerate “contributo volontario” degli operai (e di cui qualcuno si lamentò… ma a bassa voce!).             ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post TAVERNOLA – LA MADONNA DI CORTINICA/2 – 1954: i grandi lavori al Santuario first appeared on Araberara.

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MediaNon so come prenderà mio papà il fatto di vedersi sul giornale, ma poco importa, glielo devo”, è così che Sara Bellini, inizia a parlare di suo papà Zaccaria, il barbiere di Fino del Monte. Ci troviamo sedute davanti ad un caffè macchiato e un’acqua tonica e gli occhi di Sara non smettono di brillare mentre parla di lui, che da cinque anni è al suo fianco nel salone ‘Sara Style’, di fronte alla chiesa parrocchiale.“Mio papà è come un amico, ci diciamo tutto, non ho segreti con lui – inizia a raccontare Sara -. E questo rapporto è nato quando ho iniziato a lavorare con lui. Prima era un rapporto tra padre e figlia, anche se lui c’è sempre stato. Aveva il lavoro sotto casa quindi era sempre presente, mi portava a scuola, andava alle riunioni con mia mamma, veniva in gita, perché la sua professione gli consentiva di stare a casa la domenica e il lunedì e dedicarsi alla famiglia… e io da piccola dicevo sempre a tutti che da grande l’avrei sposato”.Sara ha seguito le orme di papà (in realtà anche della mamma): “Quando gli ho detto che avrei voluto fare la parrucchiera, gli si sono illuminati gli occhi e il giorno dopo ero iscritta a scuola – sorride -. Mi ha sempre appoggiato e ha voluto che non mi fermassi all’Enaip, ma che andassi avanti anche con l’accademia. Non ha voluto che lavorassimo insieme, anzi mi ha detto ‘vai e fai la tua gavetta’. Così ho fatto, ho aperto il mio negozio a Clusone quando avevo 21 anni e lì sono rimasta per dieci anni”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post FINO DEL MONTE – Sara & papà Zaccaria, il barbiere di Fino: “Lui aveva il suo negozio e io il mio, quando si è avvicinata la pensione abbiamo deciso di lavorare insieme…” first appeared on Araberara.

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MediaNell’ultima seduta del Consiglio comunale di Ranzanico si è discusso, tra le altre cose, del centro sportivo, uno dei temi che dividono la maggioranza che sostiene il sindaco Angelo Pizzighini e la minoranza guidata dal suo predecessore Renato Freri. Quest’ultimo aveva infatti presentato a fine anno un’interrogazione e un’interpellanza.La minoranzaEcco quanto il gruppo di minoranza ‘Insieme per Ranzanico’ ha scritto, commentando l’esito della seduta consiliare: “Abbiamo presentato un’interrogazione perchè eravamo certi che qualcuno avesse partecipato alla manifestazione d’interesse per la gestione del bar e del centro sportivo comunale. Ci hanno risposto che è stata presentata una sola domanda e sottoscritta dal gestore uscente. Ci siamo chiesti del perché l’Amministrazione non ne abbia tenuto conto. In questo caso, infatti, poteva esercitare la facoltà di affidare direttamente la gestione. Secondo il nostro punto di vista, questa gestione presentava diversi vantaggi: funzionava bene; non si sarebbero spesi 150/200.000 euro di denaro pubblico per crearne uno nuovo in piazza (sempre di proprietà comunale). Abbiamo posto alcune domande a riguardo ed abbiamo ricevuto risposte contraddittorie. Ricostruiamo quanto, in realtà, è accaduto. La partecipante ha manifestato il proprio interesse (giorno 16/12/2024) per partecipare ad un futuro bando, accettando le condizioni previste dalla deliberazione di Giunta comunale n. 52 del 05/12/2024 ed al relativo schema di convenzione. Successivamente la Giunta ha apportato sostanziali modifiche al bando (deliberazione di Giunta comunale n. 59 del 19/12/2024), modifiche che hanno indotto il precedente gestore a non partecipare più al nuovo bando, in quanto non più sostenibile economicamente come lo era, invece, il bando allegato alla manifestazione di interesse.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post RANZANICO – La minoranza, il bar e i “150/200.000 euro di denaro pubblico…”. Pizzighini cerca fondi per il centro sportivo first appeared on Araberara.

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MediaTra i punti principali del programma elettorale che il sindaco Alfredo Nicoli ha sottoposto la scorsa primavera ai suoi concittadini (che lo hanno poi confermato alla guida del Comune di Vigano San Martino) c’era la sistemazione e messa in sicurezza della Val Boldrac.Adesso, con il passaggio da febbraio a marzo, si è finalmente arrivati all’attesa apertura del cantiere. La scorsa settimana è stato infatti sottoscritto il contratto con la ditta che si è aggiudicata i lavori e sono stati affissi i cartelli.Stiamo parlando di un’opera per la quale l’Ufficio Tecnico di Vigano ha dovuto fare parecchi sforzi per rispettare il cronoprogramma con i tempi dettati dalle regole del finanziamento.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post VIGANO SAN MARTINO – Al via i lavori in Val Boldrac, finiranno ad agosto first appeared on Araberara.

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MediaLaura Bassanelli, ma si firma Laura Bassa, due bimbe piccole, un lavoro da impiegata e un libro di quelli che hanno tutte le caratteristiche per lasciare un segno nell’anima di chi lo legge, e anche nel cuore, perché arriva dritto al cuore e te lo fa battere forte di emozione: “Graziella alza lo sguardo”, si intitola così il libro che Laura ha appena pubblicato. “Lombardia 1915, mentre la Grande Guerra imperversa, richiamando al fronte i suoi uomini, nei piccoli paesi di montagna rimangono le donne e coloro che non sono idonei. Graziella, si legge nel retro di copertina, una vita ancora acerba e scandita dalla povertà, accetta di scrivere lettere anonime ai soldati, per i quali una parola di conforto può fare la differenza fra trovare il coraggio di sopravvivere o lasciarsi andare. Un errore, una piccola distrazione come l’aver lasciato il nome del suo paese su una lettera, diventa l’elemento scatenante dell’intera vicenda. Il milite destinatario, infatti, dopo aver ricevuto il congedo, si presenta da lei. Un solo incontro che farà innamorare Graziella. Poterlo rivedere diventerà l’essenza dei suoi giorni e muoverà i fili di un destino che attendeva nell’ombra. Ci sono storie che devono essere raccontare per dare spazio alla nostra vita, la storia di Graziella è una di queste”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post PREMOLO – STORIE DI DONNE – Laura, due bimbe, un lavoro da impiegata, la passione per la scrittura e il libro ‘Graziella alza lo sguardo’ first appeared on Araberara.

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MediaIl capitolo delle opere pubbliche a Rovetta è sempre piuttosto corposo, dai lavori che attendono il via, a quelli che hanno subito una battuta d’arresto e altri che vanno verso la conclusione. Andiamo con ordine e partiamo dal ‘Pallone’, il centro sportivo polifunzionale che sta nascendo accanto alle piscine e al campo di calcio: “È chiaro che i lavori sono in forte ritardo – spiega il sindaco Mauro Marinoni -. Abbiamo riscontrato delle difficoltà nelle forniture e nella realizzazione delle opere, che hanno comportato un allungamento dei tempi inizialmente previsti, anche se in questi mesi la società appaltatrice sta cercando di recuperare. A meno di ulteriori sorprese confidiamo entro l’estate di aver concluso i lavori; anche nella parte relativa alla riqualificazione degli spogliatoi, sui quali verranno installati pannelli fotovoltaici per 35 Kw. La struttura potrà essere utilizzata sia per attività sportive come tennis, calcetto, presciistica, attività a corpo libero, che per iniziative quali convegni, concerti, rappresentazioni teatrali e mostre.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ROVETTA – Il sindaco: “Il Pallone pronto per fine estate, il cantiere di via Fantoni partirà a giugno” first appeared on Araberara.

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MediaIl Carnevale della Collina, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con le cinque parrocchie (e non è mancato in maschera nemmeno don Matteo Bartoli vestito da Pierino), è stato un tripudio di colori e una festa che ha unito grandi e piccini. Prima la sfilata tra le vie di Solto Collina e poi tutti insieme all’Oratorio dove ad attendere i partecipanti c’erano musica, frittelle e tanto divertimento.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post SOLTO COLLINA – Carnevale tra ‘vendemmia’ e la freschezza dei tic tac, con la benedizione del parroco first appeared on Araberara.

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MediaTra i paesi della provincia di Bergamo più colpiti dall’epidemia di Covid nella prima parte del 2020 un posto di rilievo lo occupa (tristemente) Nembro. Questo popoloso comune della Bassa Valle Seriana può essere addirittura considerata il luogo simbolo della pandemia, con i suoi 188 morti nel giro di pochi mesi. Un simbolo in negativo, per l’altissimo numero di vittime del Covid, ma anche in positivo, per il modo in cui la comunità nembrese ha saputo reagire a quella che è stata giustamente considerata la più grande tragedia dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.Esattamente cinque anni fa a Nembro (ma non solo a Nembro…) è scoppiata la bomba che ha provocato lutti, lacrime, disperazione.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post NEMBRO – Cinque anni (e 188 morti) dopo il Covid… “Nembro ricorda” first appeared on Araberara.

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MediaMassimo Moratti in…Pineta. Che non è il ritiro estivo dell’Inter, macchè, è un’operazione economica di quelle che lasciano il segno e lanciano il sogno. Nasce un polo italiano di acque minerali, anzi, un polo bergamasco, gruppo Pineta di Clusone e gruppo Bracca della Val Brembana, un fatturato complessivo di circa 55 milioni di euro. Il fondo di Privat Capital Italina Fine Food, promosso dalla società di gestione AVM SGR, ha acquisito una quota di maggioranza relativa appunto al Gruppo Bracca-Pineta. L’operazione è stata condotta insieme a un pool di investitori privati, tra cui Alexa Invest, Gruppo Alfano Holding, Aretusa, Alberto Bombassei (presidente emerito di Brembo), Vitaliano Borromeo, Banca Ifis, Massimo Moratti Sapa (la cassaforte dell’ex patron dell’Inter Mssimo Moratti) e il Gruppo Som di Udine.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CLUSONE – Massimo Moratti in …Pineta, il boom dell’acqua, nasce un polo di acque minerali, Pineta e Bracca, entrano con quote Moratti e Bombassei first appeared on Araberara.

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MediaBCC Milano, in sinergia con il Gruppo BCC Iccrea, ha perfezionato un finanziamento di 9 milioni di euro con Garanzia Futuro di SACE destinato a sostenere l’espansione internazionale del Gruppo Albini. Il Cotonificio Albini, attivo da 149 anni nel settore tessile, è un punto di riferimento globale per la produzione di tessuti e filati in fibre naturali di alta qualità, gestendo l’intera filiera produttiva, dal campo di cotone al prodotto finito.   “Siamo orgogliosi di aver realizzato un’operazione di finanziamento così importante a supporto di un’eccellenza imprenditoriale come il Gruppo Albini – ha dichiarato Luca Bonomi, direttore Commerciale di BCC Milano – Essere e fare la Banca del territorio significa anche fornire al tessuto imprenditoriale le risorse di cui ha bisogno per crescere e prosperare. Grazie alle sinergie con il Gruppo BCC Iccrea e alla collaborazione con Sace, siamo in grado di accompagnare le PMI in un percorso di sviluppo internazionale offrendo loro soluzioni di finanziamento rapide e adeguate. BCC Milano, oltre a questo finanziamento, fornirà al Cotonificio Albini anche tutto il supporto commerciale necessario alla gestione del suo business”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ALBINO – Finanziamento di 9 milioni per lo sviluppo internazionale del Cotonificio Albini da BCC Milano e Gruppo BCC Iccrea first appeared on Araberara.

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MediaGrave incidente in falesia oggi, venerdì 7 marzo attorno alle 13, a Grone, in località Acquasparsa, quando un ragazzo di 21 anni è stato soccorso dopo essere precipitato per sei metri.Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 21enne incrodato (significa bloccato su una parete senza riuscire a salire o a scendere) è caduto riportando diversi traumi alla testa, al bacino e agli arti superiori.Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso in codice rosso proveniente da Milano, l’automedica e l’ambulanza, insieme al personale del Soccorso Alpino e i vigili del fuoco. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Bergamo. Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Grone, precipita per sei metri dalla falesia: grave 21enne first appeared on Araberara.

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MediaLuca MarianiMartedì 11 febbraio 2025 il consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che disciplina e permette il suicidio assistito. È la prima legge che regolamenta il fine vita in Italia. «Sono d’accordissimo. La vita è sempre degna di essere vissuta, finché si può chiamare vita. Deve esserci la possibilità di scegliere, come per decidere se interrompere la gravidanza. Perché io non posso interrompere la mia vita? È giusto concedere ad ognuno la possibilità di scegliere per la propria vita. Scegliere, non imporre. Non possiamo decidere come venire al mondo, ma almeno come lasciarlo, in determinati casi. Cosa c’è di così scandaloso nel permettere ad una persona che soffre di dire basta. Perché no? Non capisco questa impossibilità di scegliere. Certo è un tema divisivo, ma gli altri come possono giudicare della scelta di uno che è malato da una vita, che non riesce più a muoversi?» Diego Ghirardelli non ha dubbi. Lui che da sei anni ha scoperto di avere «una nuova compagna di viaggio», tanto inaspettata, quando indesiderata e onnipresente: la sclerosi multipla. «Lavoravo come operaio in un’azienda di accessori nautici a Paratico. Una mattina mi sono svegliato e da metà bocca in giù sentivo il mio corpo completamente informicato e non avevo più la sensibilità. Facevo fatica a sentire il caldo e il freddo. Oppure a volte il tiepido lo sentivo bruciare o freddissimo. Avevo tutte le sensibilità completamente sballate. All’inizio ho pensato a uno strappo, un colpo d’aria o qualche movimento sbagliato al lavoro, visto che già avevo problemi alla schiena. Però dopo due settimane non passava. Sono andato dal mio medico di base che mi ha indirizzato immediatamente da un neurologo. Il primo che ho visto mi ha detto che all’90% era tutto psicosomatico, che non avevo niente. Io non credevo a questa diagnosi, così sono andato da un altro neurologo, che mi ha prescritto gli esami: i potenziali evocati motori, con la risonanza magnetica al cervello e al midollo. Da questi esami sono emerse le varie lesioni che ci sono nel midollo cervicale.»È il febbraio 2019. Diego ha compiuto i 28 anni da pochi mesi. «Quando me l’hanno diagnosticata ero già stato allertato. Non sapevo cosa fosse, perché c’è molta disinformazione. Allora ho cercato di informarmi in internet e sui siti dedicati c’erano tante testimonianze di persone che ci convivevano da una vita. Ero abbastanza tranquillo, ma quello che è successo poi è ben diverso.» La sclerosi multipla che l’ha colpito è assai aggressiva e la vita del grumellese classe 1990 cambia in maniera troppo rapida. «Nel giro di due anni e mezzo mi ha portato dal camminare senza ausili, al deambulatore e alla sedia a rotelle. Non pensavo fosse un drago così difficile da combattere. Alla prima visita mi hanno detto: “la patologia sembra aggressiva, ma grazie ai medicinali, scordati della sedia a rotelle”. Due anni dopo alla visita sono arrivato in sedia a rotelle. Non avevano risposte perché non è uguale per tutti. Nonostante fossi seguito e i medici provassero a tamponare, la malattia peggiorava velocemente.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post GRUMELLO DEL MONTE – Diego: “Mi sono ammalato a 28 anni, è cambiato tutto ma non mollo. La sclerosi multipla è un’amica che non volevo ma lei voleva me” first appeared on Araberara.

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MediaClaudia è un uragano di vita, il lavoro e l’impegno in Comune riempiono le sue giornate. Claudia Rota, laureata in Scienze Pedagogiche e educatrice all’asilo nido di Costa Volpino, l’avevo conosciuta proprio così, l’anno scorso, dopo la sua nomina ad assessore ai Servizi Sociali per il suo paese, Castro. Proprio in quell’occasione mi aveva raccontato della sua battaglia con l’anoressia, ma ci eravamo promesse di sentirci in un’altra occasione, perché “è un capitolo importante della mia vita e non può essere racchiuso in poche righe” e così rieccoci, in occasione della giornata dedicata ai disturbi alimentari, il 15 marzo, la giornata mondiale del ‘fiocchetto lilla’. Insieme a Claudia facciamo quindi questo viaggio indietro nel tempo, quando l’anoressia ha bussato alla sua porta.“Ne ho sofferto per tre anni e mi sono resa conto fin da subito che qualcosa non andava, ma rendersene conto e agire per fermare tutto quello che ti sta succedendo, credimi, non è la stessa cosa. Razionalmente sapevo che era arrivato il momento di chiedere aiuto, ma c’era sempre quella voglia di farcela da sola che non mi lasciava la possibilità di provare a farmi aiutare. Devo ringraziare mamma e papà che mi ha fatto capire che da sola non ci sarei mai riuscita e che dovevo fidarmi e affidarmi a dei professionisti che avevano gli strumenti giusti per farmi tornare a essere quella che ero”.Cosa stava succedendo? “Ad oggi non so quale sia il fattore scatenante che mi ha spinto a 28 anni dentro i disturbi alimentari, sicuramente sono stati tanti fattori collegati l’uno con l’altro. Ho capito che era il momento di farmi aiutare quando la mia testa era occupata a pensare a ciò che era sbagliato piuttosto che a pensare alle mie passioni, ai miei obiettivi, a divertirmi”.Un momento buio, dove Claudia faceva fatica non solo a guardarsi dentro, ma anche allo specchio: “Lo specchio in quegli anni non è mai stato mio amico, perché vedevo il riflesso di una persona che non volevo essere, una persona spenta, stanca, fragile e sempre scontrosa, l’esatto opposto di quello che sono sempre stata”.Cosa ti passava per la testa? “I pensieri nei momenti bui sono tanti ma penso che non sia importante quali siano stati perchè in quel momento dovevo concentrarmi sui pensieri belli, su quei pensieri che mi facevano andare avanti, che illuminavano il mio percorso e che mi avrebbero aiutato a raggiungere la luce in fondo al tunnel”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CASTRO – Claudia e l’anoressia: “Nello specchio vedevo il riflesso di una persona che non volevo essere. Le lacrime, l’amore e l’odio verso me stessa, mi sono aggrappata al lavoro e ai miei sogni” first appeared on Araberara.

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MediaPubblichiamo questo intervento inviatoci da Lucio Toninelli a commento e resoconto dell’assemblea tenutasi a Bergamo al Cineteatro di Boccaleone sul tema dello spopolamento della montagna. È stato organizzato da associazioni notoriamente contrarie al progetto del Comprensorio Turistico Colere-Lizzola. Avvertenza per i lettori: non è quindi un resoconto giornalistico, ma un intervento dichiaratamente e legittimamente schierato per il No.*  *  *«Per un futuro senza (R)impianti – Clima, Lavoro e Turismo nelle Terrre Alte». Così titolava la locandina dell’incontro, organizzato martedì 4 marzo da APE, TerreAlt(r)e, OrobieVive, presso il Cineteatro di Boccaleone di Bergamo.Si è parlato, ovviamente, di Comprensorio sciistico Colere-Lizzola, di nuovi impianti, di piste, di gallerie nella montagna, laghi artificiali, neve programmata…?  Sì, anche, ma non solo.A posteriori, mi piacerebbe rititolare l’incontro: «Riabitare Nasolino e… l’Italia».Perché questo è stato il centro della questione a cui ha dato un nome il professor Filippo Barbera, sociologo dell’Università di Torino ed esperto della questione: «Il problema è riabitare un’Italia che è fatta prevalentemente di terre alte, di terre interne, di terre periferiche. Tutte con lo stesso problema da risolvere: essere riabitabili e riabitate”. Per evitare che continui il raggrumarsi di vita a ridosso dei centri metropolitani, prossimi, sì, ai servizi di abitabilità, ma prossimi anche alla invivibilità».In un modo più concreto e quasi «carnale» il problema è stato reso plastico da un intervento dal pubblico di un «cittadino», – perché tale si sente e tale vuol restare – di Nasolino:«Io vivo a Nasolino. – dice – Ma non so quanti di voi sappiano dove si trovi Nasolino. Non so quanti sappiano neppure dove sia la Valzurio, di cui pure parlate in merito al progetto. Qui si parla di un progetto che costerà 50. 70, forse 100 milioni di euro, e noi a Nasolino, ci accontenteremmo di poter realizzare una piccola penzana (tettoia) da poche migliaia di euro, senza troppe burocrazie». Qui si parla di aprire nelle nostre valli, piste da sci larghe come autostrade per i turisti, mentre noi vorremmo semplicemente allargare una mulattiera da 1 metro, a uno e mezzo, per poter passare con un trattorino agricolo. E siamo sottoposti a procedure, controlli, limiti, costi, che neanche un aeroporto richiederebbe…»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post DIBATTITO – INTERVENTO DEL NO – Non solo Comprensorio: “come riabitare Nasolino…”. A Boccaleone si è parlato di “terre alte” first appeared on Araberara.

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MediaÈ stato presentato oggi in Regione Lombardia, alla presenza dell’Assessore Regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi Barbara Mazzali, dell’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso, del Consigliere Regionale della Lombardia Michele Schiavi, oltre ai rappresentanti del Comune di Parre e di Andrea Santopietro, delegato per Comunità Montana Valle Seriana, il cortometraggio “Viaggio nel Tempo: Scopri Parre, tra passato e presente“, dedicato alla scoperta di Parre e del suo territorio.Il video, realizzato grazie a OgniGiorno in Lombardia 2024, il bando di Regione Lombardia finalizzato a incentivare lo sviluppo di strategie di promozione turistica locale e a valorizzare le eccellenze territoriali, culturali ed enogastronomiche della regione, rappresenta una delle azioni più significative del progetto complessivo “Scopri Parre… uno scrigno di tradizioni”, il cui obiettivo è promuovere il territorio come destinazione autentica, ricca di storia e tradizione, rafforzando allo stesso tempo il senso di appartenenza della comunità locale. Per questo motivo, la promozione del turismo esperienziale a Parre passa attraverso la valorizzazione del patrimonio immateriale, che viene raccontato attraverso le realtà locali e uno storytelling capace di trasmettere la storia e il carattere distintivo del borgo.Michele Schiavi, consigliere regionale bergamasco di Fratelli d’Italia, ha commentato: “Con la loro storia, l’arte e la natura incontaminata, i piccoli paesi della Lombardia offrono un’esperienza diversa dal turismo di massa delle grandi città. Parre ne è il perfetto esempio: conserva l’identità culturale e le tradizioni locali, ha una qualità della vita capace di affascinare i visitatori e custodisce un paesaggio suggestivo. Come Regione, crediamo fortemente nel turismo sostenibile: con questo progetto, vogliamo promuovere la scoperta di un luogo meno conosciuto rispetto alle grandi città ma altrettanto ricco di cultura e bellezza. Parre offre percorsi gastronomici, artigianato e attività all’aria aperta: l’esperienza che stanno cercando un numero sempre maggiore di turisti. Questo cortometraggio rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per Parre e per tutta la Valseriana e Val di Scalve: due territori che grazie al lavoro congiunto di Promoserio e delle Comunità Montane hanno dimostrato di saper lavorare insieme per accogliere i turisti nel migliore dei modi.” Venti minuti per un viaggio immersivo attraverso il patrimonio storico, culturale e naturale di Parre, che si svela attraverso immagini suggestive, interviste agli esperti locali e ricostruzioni storiche. Il parco archeologico “Parra Oppidum degli Orobi”; la storia della famiglia von Paar, originaria di Parre, e il suo ruolo cruciale nella storia postale europea; il costume tradizionale di Parre; la pastorizia e la lavorazione della lana; gli scarpinòcc, eccellenza gastronomica di Parre; la Galleria di Santa Barbara: uno spaccato autentico della comunità e della sua identità, che mette in evidenza le numerose tradizioni del territorio, la sua gastronomia, oltre alla memoria collettiva con l’obiettivo di attirare un pubblico vasto, ma attento a questi aspetti.“I numeri fanno effetto: l’anno scorso, la Lombardia ha registrato 54 milioni di pernottamenti, quasi il 10 per cento in più rispetto a un Paese che è cresciuto meno – dichiara Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi di Regione Lombardia –  L’osservatorio creato da Regione Lombardia serve per capire l’identikit del turista, dove si sposta, quali siano i suoi bisogni: questo racconto ci aiuta a capire le potenzialità che può avere un comune come Parre. Su 12 capoluoghi lombardi, solo Milano esprime il suo quantitativo massimo rispetto alla città. Negli altri undici casi, non sono le città capoluogo ma i piccoli borghi che fanno da driver per il turismo. Oggi, il turista che arriva in Lombardia ha profilo alto spendente, attento al servizio ma bisognoso…
MediaLa sera del 5 marzo i Carabinieri della Stazione di Gandino, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno individuato all’interno di un appartamento del comune stesso una vera e propria serra con 28 piante di marijuana. La serra era stata allestita con lampade e impianto d’irrigazione all’interno della camera da letto. Negli altri locali i miliari hanno rinvenuto e sequestrato infiorescenze in essicazione, materiale per il confezionamento e altro stupefacente già pronto per la vendita per un perso complessivo di oltre 600 grammi.Il proprietario, un italiano di 41 anni della zona, veniva dichiarato in stato di arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza con rito direttissimo la mattina del 6 marzo.In quell’occasione il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Gandino, serra con 28 piante di marijuana: arrestato il proprietario first appeared on Araberara.

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MediaSabato scorso, 9 marzo, si è svolta l’assemblea provinciale della Federazione bresciana di Europa Verde per il rinnovo del gruppo dirigente. Sono stati eletti alla carica di portavoce Nicoletta Fiotta (insegnante di Cellatica, naturalista) e Dario Balotta (di Sulzano, già presidente di Legambiente del lago d’Iseo). Il risultato ha sancito una svolta politica nella federazione bresciana dei Verdi. Immediate sono arrivate le congratulazioni ai nuovi portavoce e un augurio di buon lavoro all’esecutivo provinciale da parte dell’onorevole Devis Dori co-portavoce della Lombardia di Europa Verde.L’obiettivo di Fiotta e Balotta è quello di “guidare il partito in discontinuità rispetto al passato (la mozione battuta al congresso era guidata da Cesare Giovanardi e Cristina Cherubini), caratterizzato  dal mancato dialogo al suo interno e da posizioni isolazioniste e minoritarie. Ripartire, con determinazione, dalla grave situazione ambientale del nostro territorio, lavorando con proposte e interloquendo con le forze progressiste, ambientaliste, i comitati territoriali, Provincia Bene Comune e Brescia Attiva”.L’intento è di rilanciare l’attività del partito in questa fase di crisi economica, di follie del riarmo, con un Governo che disconosce la crisi climatica e ambientale e vuole sopprimere le basi dello stato sociale.“I positivi risultati elettorali conseguiti con l’alleanza Verdi /Sinistra, anche alle ultime elezioni europee, impongono nuove responsabilità politiche. Vogliamo continuare il sodalizio e condividere nuove iniziative e battaglie, senza perdere di vista la nostra autonomia ed identità”.Nella stessa giornata di sabato, Balotta ha comunicato alla Presidenza di Legambiente della Lombardia e agli iscritti del circolo locale le sue dimissioni. Rimarrà, comunque, come volontario e iscritto al sodalizio locale, dove ricopriva la carica di presidente.Leggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Dario Balotta diventa portavoce di Europa Verde e si dimette da presidente di Legambiente del Lago d’Iseo first appeared on Araberara.

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di Daniele BosioA Lovere, dal 20 al 30 Marzo, si svolgerà la 18^ edizione la Settimana della Cultura Classica, il Festival di Teatro e Cultura che ha come protagonisti assoluti ed indiscussi gli studenti: quelli  del Liceo “Decio Celeri” di Lovere, quelli delle scuole del territorio e quelli provenienti da scuole di tutta Italia.
Questi studenti sul bellissimo palco del Teatro Crystal di Lovere hanno l’occasione di portare il proprio spettacolo, il proprio progetto teatrale e con esso la loro passione e la loro storia.
La Settimana, è promossa dal Liceo “Decio Celeri” di Lovere, dal Comune di Lovere, dall’Accademia Tadini, dall’Associazione Culturale “Olive a pArte” e dal Teatro Crystal e ha anche il prezioso sostegno dei comuni di Costa Volpino, Pisogne, Rogno e il Circolo “Amici del Tadini”.  
L’offerta che viene proposta è veramente ampia: al mattino gli studenti delle scuole del territorio assisteranno a cinque spettacoli professionali, che affrontano tematiche legate al loro percorso scolastico ma anche temi di attualità e riflessione.
La sera invece sul palco saranno gli studenti a calcare le scene. Quest’anno saranno otto gli spettacoli messi in scena dai ragazzi: “La bisbetica domata” portato in scena dagli studenti del Liceo Artistico Decio Celeri di Lovere, ”Nell’abisso di Dioniso” realizzato dagli studenti del Liceo Massimiliano Massimo di Roma, “Antigone” allestito dagli studenti del Liceo Machiavelli di Pioltello, ”Miles Gloriosus” rappresentato dai ragazzi del Liceo Scientifico Decio Celeri di Lovere, “Romeo e Giulietta” portato in scena dal Liceo Scientifico Calini di Brescia, “Lysextrata” dal Liceo Classico Pellegrino-Rossi di Massa, “Eschatiá. La terra di nessuno” dal Liceo Classico Pepe Calamo di Ostuni, e infine “Trachinie” portato in scena dai ragazzi di quarta del Liceo Classico Decio Celeri Lovere.
A completare gli eventi della Settimana ci saranno repliche di alcuni spettacoli presso il sito archeologico “Cavellas” di Casazza e per gli studenti visite guidate all’Accademia Tadini ed Escape City sul territorio di Lovere.
Da sottolineare il successo riscosso dalla conferenza “Continuità eroiche tra Classico e Moderno” a cura della Prof.ssa Rita Romele e del Dott. Marco Albertario, tenutasi il 22 Febbraio presso l’Accademia Tadini di Lovere, evento che ha dato il via alla Settimana della Cultura Classica.
Gli studenti loveresi saranno poi protagonisti di mini tournée e diverse repliche: quelli del Classico del Celeri andranno in Sicilia per esibirsi nel teatro greco di Palazzolo Acreide, e si esibiranno anche a Costa Volpino (l’1 aprile, nell’ambito della serata di consegna delle borse di studio comunali) e a Casazza (il 3 aprile, all’interno dell’area archeologica di “Cavellas”); quelli dello Scientifico andranno invece in Puglia per portare il loro spettacolo ad Altamura.
Tutti gli eventi, insieme ad ulteriori dettagli e tutti gli aggiornamenti, si possono trovare in modo dettagliato sulle pagine social (Facebook, Instagram, TikTok, Youtube) del Festival.MediaLeggi tutte le notizie su www.araberara.it The post Lovere, la settimana della Cultura Classica, 18 edizioni di successo e studenti al centro first appeared on Araberara.

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MediaRegione Lombardia conferma il proprio impegno per lo sport di base con un nuovo finanziamento di 2 milioni di euro destinato alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD/SSD) e ai Comitati e Delegazioni regionali. L’obiettivo è sostenere le attività ordinarie e continuative sul territorio lombardo, rafforzando il sistema sportivo e favorendo la partecipazione di un numero sempre maggiore di cittadini.Lo sport – sottolinea Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani –  rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere delle nostre comunità e per la crescita delle nuove generazioni. Con questo finanziamento vogliamo garantire alle diverse realtà sportive dalle associazioni ai comitati federali le risorse necessarie per proseguire le loro attività”.Linee di intervento e criteri di erogazione dei fondiL’iniziativa si articola su due linee di intervento. La prima prevede 1,8 milioni di euro riservati alle associazioni e società sportive (ASD/SSD) iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD). Una quota del 10% è destinata alle discipline paralimpiche. La seconda, di 200.000 euro, è riservata ai Comitati e Delegazioni delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), Discipline Sportive Associate (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS) riconosciuti dal CONI e dal CIP.I fondi saranno erogati attraverso una procedura di selezione basata su criteri di merito, radicamento sul territorio e impegno nella formazione e nella promozione della pratica sportiva. Il contributo assegnabile varierà tra i 2.000 e i 5.000 euro, a seconda del punteggio ottenuto.L’intervento mira a coprire le principali spese di gestione. Affitti, utenze, acquisto di piccole attrezzature sportive, iscrizioni a gare e campionati, compensi per tecnici e istruttori, e investimenti in formazione e software gestionali.Picchi: sosteniamo lo sport, strumento di aggregazione socialeIl sottosegretario Picchi ha ribadito il valore strategico di questo sostegno per il mondo sportivo lombardo. “Regione Lombardia continua a investire nello sport come strumento di aggregazione e crescita sociale. Le realtà aggregative sportive sono il cuore pulsante della pratica sportiva di base. Il nostro obiettivo è supportarle concretamente affinché possano continuare a offrire opportunità a bambini, ragazzi e adulti, promuovendo uno stile di vita sano e attivo”.Le domande di contributo potranno essere presentate attraverso la piattaforma regionale Bandi e Servizi (bandi. regione.lombardia.it). Maggiori dettagli e tempistiche saranno specificati nel bando attuativo che sarà pubblicato nelle prossime settimane.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Dalla Regione 2 milioni di euro per associazioni sportive dilettantistiche first appeared on Araberara.

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