MediaGli investimenti previsti per le opere pubbliche sul 2025 sono decisamente ambiziosi per il Comune di Gorlago. A spiccare sono certamente due opere, l’intervento di riqualificazione antisismica delle scuole Elementari e Medie da oltre 6 milioni di euro e il progetto di riqualificazione del campo di calcio.“Il cantiere delle scuole è ufficialmente partito – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Perletti -, i ragazzi dal 5 di marzo sono stati spostati nel blocco non interessato alla fase 1 dei lavori e la ditta che ha vinto l’appalto ha già installato la rete di cantiere e ha portando il materiale necessario per l’inizio lavori, si stanno facendo i primi interventi e sistemando la parte elettrica per poi partire con la palificazione a supporto delle fondazioni dei setti esterni”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZO The post GORLAGO – L’assessore Perletti: “Partito il cantiere delle scuole, ora la priorità alla riqualificazione da 930mila euro del campo sportivo” first appeared on Araberara.
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Media“Non ci piace aumentare le tasse. Anzi, se riusciamo le abbassiamo, ma stavolta abbiamo veramente dovuto decidere questi aumenti, che sono comunque lievi”.Il sindaco Ivan Beluzzi, ha spiegato nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Luzzana, che si è tenuta lunedì 24 febbraio, le ragioni che hanno portato ad un incremento delle aliquote dell’Imu e dell’addizionale Irpef che, oltre al bilancio di previsione del triennio 2025-2027, sono stati approvati dalla maggioranza dei consiglieri.Il gruppo di minoranza ‘Lasciamo Traccia’ ha contestato questi aumenti delle imposte, definendoli nella dichiarazione di voto “ingiusti e inopportuni”. E, infatti, i punti all’ordine del giorno che prevedevano l’aumento dell’aliquota Imu (portata al massimo consentito) e dell’addizionale Irpef (passata dallo 0,75 per mille allo 0,8 per mille) hanno ottenuto il voto favorevole dei soli consiglieri di maggioranza, che sostengono la quarta Amministrazione Beluzzi, mentre quelli di ‘Lasciamo Traccia’ hanno espresso voto contrario.La minoranza“Pur motivato da un bilancio ‘blindato’ – dichiarano i consiglieri di minoranza – rimaniamo contrari all’aumento al massimo delle imposte comunali, ritenendo errato gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, soprattutto dopo che tutti i fondi comunali sono stati utilizzati per opere che avrebbero potuto essere realizzate tramite i fondi Pnrr. Se l’aumento fosse stato finalizzato al miglioramento dei servizi essenziali, come il trasporto scolastico, sarebbe stato almeno più accettabile. Riteniamo inoltre che l’addizionale Irpef debba essere applicata a scaglioni, nel rispetto del principio di progressività sancito dall’articolo 53 della Costituzione”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LUZZANA – Aumentano Imu e Irpef, minoranza contraria. Il sindaco: “Lo abbiamo fatto giocoforza, ecco perché…”. E sull’ex pollaio… first appeared on Araberara.
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MediaVariante di Cerete, a che punto siamo? Dopo che per anni ci siamo chiesti ‘Variante sì o variante no?’ adesso è tempo di altri interrogativi. Le tappe sono già definite. Provincia e Anas hanno già firmato la convenzione unica, che ora è passata nelle mani del terzo soggetto interessato, il Ministero delle Infrastrutture. I tempi tecnici parlano di 30 giorni, ma non dovrebbero comunque esserci intoppi, in quanto tutto era già stato definito in precedenza. L’iter quindi è già stato avviato, dopo la firma della convenzione ci serviranno altri 20 giorni per l’approvazione del progetto. “I tecnici stanno già facendo i rilievi sul territorio; a maggio verrà approvato il progetto esecutivo – spiegano gli addetti ai lavori – mentre tra giugno e luglio verrà bandita la gara d’appalto da parte della Provincia e quindi presumibilmente entro la fine dell’anno partiranno i lavori”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CERETE – Variante: progetto esecutivo a maggio, inizio lavori entro fine anno first appeared on Araberara.
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MediaSi va verso la nomina di Graziano Martinelli, medico in pensione, ex candidato sindaco, figura di riferimento per anni del gruppo Lovere Domani. Toccherà a lui raccogliere il testimone di Roberto Forcella che dopo anni di presidenza lascia l’incarico.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LOVERE – Graziano Martinelli verso la nomina alla Presidenza della Tadini first appeared on Araberara.
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MediaSindaci contro sindaci, o meglio, sindaci contro un sindaco, Giovanni Testa di Gorle, reo (insieme alla sua Giunta) di aver voluto chiudere in via sperimentale per un periodo di tre mesi i varchi d’accesso al suo paese da Ranica e Torre Boldone/Bergamo. E questo avviene nel momento più caldo del traffico, dalle 7 alle 9 di mattina, quando le strade della Bassa Valle Seriana sono intasate dal traffico dei pendolari.Proteste, lettere, telefonate, messaggi sui social, incontri nel Palazzo della Provincia di Bergamo: nulla di tutto questo ha smosso di un millimetro l’irriducibile primo cittadino di Gorle che, di fronte alle accuse dei suoi colleghi sindaci, in particolare di quelli di Torre Boldone e Ranica, ha sottolineato come questa sperimentazione fosse stata condivisa con i comuni confinanti nella Conferenza dei Servizi.Il perché della sceltaMa, perché l’Amministrazione comunale di Gorle ha preso questa decisione impopolare? La spiegazione è dovuta al fatto che il paese (e i suoi abitanti) è costretto a sopportare quotidianamente un’immensa quantità di traffico e, con questa sperimentazione, il Comune spera di ottenere risultati positivi per la viabilità, limitando di molto il traffico verso il centro. E così, da lunedì 3 marzo a venerdì 30 maggio (salvo passi indietro che, al momento, non sembrano all’orizzonte) dalle 7 alle 9 di mattina sono posizionati varchi presidiati di controllo in questi luoghi: all’incrocio tra Via Martinella e Via Quasimodo (impedendo l’accesso dei non residenti del Comune di Gorle provenienti dai confinati Torre Boldone e Bergamo) e alla rotatoria di Via Trento (dove i non residenti provenienti da Ranica non possono più accedere a Gorle).ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post VIABILITÀ – Caos traffico: Gorle chiude (per tre mesi) le vie di accesso da Ranica e Torre Boldone. Si scatena il pandemonio e si guarda al prefetto first appeared on Araberara.
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MediaIl Grumello è una contrada che sta di là dal fiume, che scorre lì sotto. La più antica contrada del paese, qui si raccontano storie di assemblee popolari in riva al fiume perché il mormorio dell’acqua avrebbe impedito di far ascoltare (alle donne) le discussioni maschili sui massimi sistemi… Due ponticelli ti portano alla contrada che sta a ridosso del piazzale della pista di fondo e del palazzetto del ghiaccio. Vecchie case che si raccontano le loro vecchie storie.Qui è nato il 17 dicembre del 1940, è cresciuto e invecchiato Luigi Maj, terzo di cinque tra fratelli e sorelle. sono rimasti in due, Luigi (che chiamano Luigino) e Albina (che tutti chiamano però Nineta), la sorella che sta su in cima alla casa di famiglia. Gli altri “son poco lungi, in cimitero”, direbbe il poeta (Pascoli). In realtà l’ultimo della nidiata, Italo, non sta in cimitero, è sepolto dalla grande valanga che ha travolto tre alpinisti scalvini su quella maledetta montagna andina, nel 1981, il Pukajirka. E anche del penultimo, Valentino, sono tornate solo le ceneri, è morto di covid cinque anni fa, in quel marzo maledetto, in una camera del piano di sopra dell’ospedale dov’era ricoverato anche Luigi.Caduto nel fiume a 6 anniChe si è salvato. Come si era salvato da piccolo, aveva 6 anni, quando era caduto dal ponte nel fiume, fracassandosi qualche osso. Com’è successo? “Era appena finita la guerra, e qui cominciava a passare dal Vivione qualche moto, anche col Sidecar. Io e mio cugino, che era sordomuto, giocavamo a fare i motociclisti sul muretto del ponte. E si vede che la testa pesava più del resto e sono caduto giù, fuori dall’acqua, mi ha visto la mamma e sono corsi giù a prendermi, ero pieno di buchi…”.Il primo dei fratelli si chiamava Antonio, se n’è andato anche lui pochi anni fa. “Sì, sono il terzo, il migliore praticamente”. Lo dice con un sorriso appena accennato. I suoi prossimi 85 anni se li porta benissimo. No, non benissimo, parliamo in una pausa da… ossigeno “Me lo devo mettere tutta notte, e poi ho delle pause durante il giorno, ma ogni sei ore mi devo rimettere la maschera dell’ossigeno”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post SCHILPARIO – Covid, 5 anni dopo – Luigi racconta i suoi due mesi in ospedale: “Vedevo passare nel corridoio la barella con su uno coperto dal lenzuolo… Mio fratello era al piano di sopra, ho saputo tanto tempo dopo che era morto. Fino a 80 anni ho ballato. Adesso ossigeno tutta notte. Ma sono fortunato” first appeared on Araberara.
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MediaFrancesco Filippini, ex sindaco di Sovere, assessore in Comune e in Comunità Montana, bancario in pensione, ma soprattutto papà. E diventare papà dopo un affido è un viaggio di quelli da raccontare: “Tutto è cominciato – racconta Francesco – con l’esperienza dei bambini bielorussi, venivano 5 settimane all’anno e anche io e mia moglie Angela facevamo parte delle famiglie che li accoglievano”. Da lì ad accogliere un bimbo in casa il passo è breve, anche perché Francesco e Angela il senso di accoglienza ce l’hanno nel dna, basta sentirlo parlare: “Un figlio in affido è un percorso particolare, un’esperienza intensa, complessa ma bellissima, alla fine è più quello che ricevi di quello che dai. Si può anche scegliere se prendere in affido solo per qualche ora al giorno, magari per l’aiuto compiti o altro, ma noi abbiamo deciso di prendere la strada di un affido diciamo completo, sempre, tutti i giorni. E’ una scelta di incoscienza, non sai a cosa vai incontro, può succedere di tutto, sì, devi essere incosciente per farlo, e non è un’accezione negativa, anzi”. Francesco racconta: “L’affido è un negozio giuridico di due anni, una sorta di aiuto alla famiglia di origine, che per qualsiasi motivo non ha la capacità di poter allevare un figlio, ma poi quei due anni diventano quasi sempre di più e in moltissimi casi il bambino resta dove è stato affidato. Purtroppo l’affido proprio per questo, è un fallimento complessivo, ma d’altronde sono interventi urgenti del tribunale per coprire gravi problemi.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post SOVERE – Francesco, ex sindaco, assessore in Comune e Comunità Montana: “Io e mia moglie Angela e Simone, bimbo in affido, ormai nostro figlio, è più quello che riceviamo di quello che doniamo. Le sue paure, le fatiche, la gioia…” first appeared on Araberara.
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MediaÈ stata una grande festa quella andata in scena per le vie di Clusone con la tradizionale sfilata di Carnevale giunta alla 71^ edizione. In piazza Orologio ad accogliere gruppi e carri c’era un bagno di folla.Il carro proveniente da Casazza, ‘Mulan la Principessa d’Oriente’ è stato il vincitore indiscusso con un 10 arrivato da tutti i componenti della giuria e si è aggiudicato anche il premio per il carro arrivato da più lontano. A seguire, sul secondo gradino del podio è salito l’Oratorio delle Fiorine, con il carro “Fiorine-chan to Japan”, mentre al terzo posto il carro di Zambla Bassa con “Il mondo delle api”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post CLUSONE – Casazza con Mulan si aggiudica il Carnevale, al secondo posto le Fiorine di Clusone e al terzo Il Mondo della Api di Zambla first appeared on Araberara.
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MediaQuasi incredula, sgomenta, profondamente addolorata: così appariva l’ intera comunità di Villa d’Ogna nel pomeriggio di sabato 1 marzo, quando a rendere omaggio alla salma di Carlo Ceresoli , 61 anni – tragicamente scomparso la mattina di venerdì 28 febbraio schiantandosi con la sua auto contro un tir insieme alla figlia 25enne Maria Chiara – nella cappella del suffragio adiacente la chiesa parrocchiale c’era un ininterrotto andirivieni di persone. A riceverle ed a stringerle tutte in un lungo abbraccio la signora Mery, dignitosissima icona della sposa e madre dolorosa, colpita dalla duplice spada della perdita del marito e del pensiero di una figlia la quale, ferita in modo grave, sta tuttora lottando per la vita nella terapia intensiva di un ospedale.Lacrime silenziose sui volti, parole di conforto appena sussurrate e subito interrotte dalla commozione e dai singhiozzi, la voce di un’anziana donna che chiamava tutti alla preghiera intonando un rosario di suffragio per l’anima dello scomparso.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post VILLA D’OGNA – Il ricordo di Carlo Ceresoli, la sua famiglia, 50 anni di Banda: “Papà sei accanto a Maria Chiara, a tenerle mano” first appeared on Araberara.
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MediaBruno Bozzetto è cittadino onorario di Riva di Solto. A stabilirlo il consiglio comunale del 4 marzo, il giorno seguente al suo 87° compleanno. Un riconoscimento che non è arrivato di certo per caso: “Da una quarantina d’anni ha scelto Riva di Solto, ha acquistato una bella casa vista lago ed è molto legato al nostro paese – spiega Giuseppe Meroni, che sta seguendo in prima persona l’organizzazione della due giorni dedicata al disegnatore -, ha realizzato un documentario con tema Riva di Solto e purtroppo, in pochi sanno che è un artista di fama mondiale ma è poco conosciuto qui, in Italia. Ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino ed è adorato in Giappone dove è considerato uno dei grandi maestri del fumetto”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post RIVA DI SOLTO – Bruno Bozzetto diventa cittadino onorario di Riva di Solto, l’appuntamento il 12 aprile: “Quella vignetta con la Gioconda e la galleria del Bogn alle spalle…” first appeared on Araberara.
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MediaQuando l’avevamo ascoltato immediatamente a ridosso della sua esperienza di Covid – la sua Via crucis era iniziata proprio agli inizi di marzo, nel pieno della pandemia- il dott. Roberto Sala, di origini monzesi ma con casa anche a Premolo, aveva 69 anni e da decenni era medico di base a Ponte Nossa e a Premolo. Ci aveva detto di aver ‘attraversato l’inferno‘ e di non esserne ancora uscito e anche di aver sottovalutato, da medico, la malattia perché non aveva mai avuto mancanza di respiro: “All’inizio, proprio il primo giorno di marzo 2020 avevo avuto episodi di febbre intermittente durati una settimana: passavo dai 39 gradi ai 37,5, pensavo ad un’influenza. Allora avevo chiesto di essere sostituito e il venerdì ero tornato a casa, come facevo ad ogni week-end (ad Agrate il dott. Sala ha la moglie e due figlie ormai grandi, n.d.r.), stando però alla larga dalle mie donne perché qualche dubbio cominciavo ad averlo, visto che qualche tempo prima avevo visitato un paziente che sospettavo positivo al Covid 19 senza mettermi né mascherine né guanti ed aspettavo l’esito del tampone che avevo richiesto per lui…La domenica però ero ripartito per Premolo: ancora febbre, adesso sempre sui 39/40, per cui decisi per conto mio di mettermi in quarantena. Un’altra settimana, davvero terribile, in cui mangiai un panino e un paio di hamburger che mi facevano schifo, al punto che solo all’idea di dover mangiare e bere qualcosa stavo peggio. Dopo di che chiamai l’ATS chiedendo che mi fosse fatto un tampone, arrivato tre giorni dopo con esito positivo. Di qui il ricovero in ospedale, a Piario, ‘portato giù’ a braccia dalle scale di casa perché ero completamente senza forze e continuavo a svenire.”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post PREMOLO – Il dott. Roberto Sala, medico sopravvissuto al Covid: “Ho attraversato l’inferno, pensavo di non poter più tornare in montagna…le vertebre che mi pungevano…non avevo più forza…salire le scale era un tabù” first appeared on Araberara.
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MediaRossella, Alessandro, Gabriele, Giulia, Paolo, Camilla, Raffaele, Tommaso. 1987, 1990, 1994, 1997, 2000, 2002, 2006, 2008, non è la formazione di una squadra di calcio né l’appello a scuola, ma sono gli otto figli di Emanuele Pizzatti, che insieme a sua moglie Renata, ha costruito una famiglia decisamente… numerosa. “L’ultima volta che siamo stati in un albergo e alla reception mi hanno chiesto i nomi e la data di nascita di tutti, io ho raccontato quello che mi ricordavo e mia moglie, che era vicino a me, mi ha detto ‘bravo, metà li hai indovinati’, però li ho segnati sull’agenda così quando mi servono, so dove cercarli”.Emanuele resta in silenzio per qualche frazione di secondo, sento sfogliare delle pagine dall’altra parte del telefono e poi riprende: “Sì, te li ho detti giusti, sai con le età è un po’ complicato”, sorride.62 anni, originario di Darfo Boario Terme “anche se come si intuisce il cognome non è camuno, ma mio papà si è trasferito qui dalla Toscana quando era un bambino”, e oggi vive a Rogno. “Di cose nella mia vita ne ho fatte un bel po’, mi sono occupato per parecchio tempo di assicurazioni, poi di moto e adesso di energia e impianti fotovoltaici”.Ma torniamo al fatto che sei padre di otto figli: “Mi sono trovato persino in televisione, su Rai 1, quando è nato il nostro ultimo figlio, come se avessimo fatto chissà cosa… Faccio però un passo indietro, non ci siamo sposati convinti di dover fare otto figli, questa non è una decisione che si prende così, su due piedi. Avevamo 22 anni io e 20 lei e la prima bambina è arrivata un anno dopo, eravamo felicissimi, è stata una gioia immensa e ce la siamo goduta al massimo. Poi è stato tutto così naturale che ogni tre o quattro anni, arrivava un nuovo figlio. Io prendevo in giro Renata perché le dicevo che dopo quel periodo di tempo aveva la crisi del nido vuoto; si passava il primo anno a dire ‘basta figli’, il secondo anno ci facevi l’abitudine e il terzo iniziavi a pensare che in fondo ne avresti voluto un altro”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ROGNO – Dieci sotto un… tetto, papà Emanuele e i suoi otto figli: “La tabella appiccicata al frigo, le vacanze col furgone, la casa rivista un bel po’ di volte. Ma la vera sfida è trovare il tempo per ognuno di loro” first appeared on Araberara.
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MediaNato pochi anni fa, il circolo di Fratelli d’Italia Trescore-Val Cavallina è diventato una delle realtà politiche più importanti della valle, in parallelo all’exploit ‘meloniano’ in tutta Italia. Il presidente Marco Gaverini, di Trescore Balneario, ha nei giorni scorsi passato il testimone a Silvia Belotti, del vicino paese di Entratico.Il congressoIl congresso territoriale del circolo cavallino si è infatti tenuto nei giorni scorsi, alla presenza del giovane consigliere regionale Michele Schiavi che ha avviato i lavori nel ruolo di vicepresidente del Coordinamento provinciale, del coordinatore del circolo di Stezzano Giorgio Teani in funzione di presidente dell’assemblea, di Michele Cadei, collaboratore dell’eurodeputata Lara Magoni, e del coordinatore del circolo FdI di Gazzaniga Giancarlo Maffeis. L’elezione unitaria per acclamazione di Belotti nella figura di coordinatrice del circolo storico di FdI è stata preceduta dal discorso del presidente uscente Gaverini, che dopo cinque anni ha passato il testimone alla guida del partito in Val Cavallina.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post POLITICA – Fratelli d’Italia Trescore-Val Cavallina, passaggio del testimone tra Gaverini e Belotti first appeared on Araberara.
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Media“Se questo nuovo progetto – che poi tanto nuovo non è – presentasse delle serie opportunità di sviluppo per il nostro territorio, sarei certamente il primo a condividerlo, ma così non è, sono decenni che gli ‘australiani’ stanno facendo ipotesi e ricerche, ma finora non abbiamo visto nulla di concreto, e perciò rimaniamo in attesa senza farci troppe illusioni”.Così il commento del sindaco Gianpiero Calegari al fatto che la Vedra Metals, società del gruppo australiano Altamin, ha depositato l’istanza per la valutazione dell’impatto ambientale postuma richiesta a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per le attività di ricerca condotte dieci anni fa nel sito minerario della Val del Riso, tra Gorno e Oltre il Colle, chiuso dagli anni ’80.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post GORNO – La stima della società australiana: “Nelle ex-miniere della Val del Riso fino al 20% dello zinco necessario alle industrie italiane” first appeared on Araberara.
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Media“A proposito di IMU, in merito a quanto pubblicato sui social media lo scorso mese, risulta doveroso precisare che l’aliquota IMU per i fabbricati categoria D e le cosiddette seconde case, approvata in consiglio comunale, è del 10,6 per mille (non del 15 per mille, peraltro aliquota nemmeno applicabile secondo la normativa vigente…). Tale aumento si è reso necessario non certo per finanziare il bonus bebè o le luminarie ad personam (tra l’altro ci piacerebbe sapere a quali persone ci si riferisce….) ma per far fronte ai tagli effettuati con la manovra finanziaria sui fondi spettanti ai comuni e all’aumento delle spese del settore sociale oltre che quelle delle forniture di energia e gas che purtroppo stanno colpendo tutti”. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post PIARIO – Il sindaco risponde alle critiche della Minoranza di “Bene Comune- Piario”, che però giudica negativamente anche la riduzione del monte-ore degli uffici comunali first appeared on Araberara.
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MediaEra l’anno scorso il 100° anniversario della nascita del Circolo di Azione Cattolica a Rovetta. Un gruppo di persone aveva pensato di celebrarlo in qualche modo. E così Betta Contardi, consigliere comunale, con altri volontari, sono andati a consultare l’archivio parrocchiale. E hanno trovato un fascicolo abbastanza corposo. Manoscritto. Sono i verbali dell’Associazione Azione Cattolica di Rovetta negli anni 1932-33-34. Ed è uno spaccato di vita sociale e religiosa del paese. Viene fondata la Biblioteca, c’è una filodrammatica molto attiva, in oratorio si installano giochi, va sottolineato, tutto a spese del Prevosto. Che era don Giuseppe Rota (1885-1978: prima ad Alzano, poi dal dicembre 1925 a Rovetta. È nominato canonico onorario nel 1938. Nel settembre 1940 diventa parroco di Ponte Nossa dove rimane fino al 1967). La prima cosa che sorprende è che le date su questi manoscritti (in bella calligrafia) dei verbali dell’Associazione Cattolica rovettese non riportano mai la datazione imposta dal Fascismo. Bisogna ricordare che l’Azione Cattolica” (fondata nel 1867 sotto nome diverso ma costituitasi in “Azione Cattolica” nel 1922) durante i primi anni del Fascismo venne “tollerata” ma nel 1931, un anno prima di questi verbali rovettesi, Mussolini ordinò la chiusura dei Circoli dell’Azione Cattolica. Ma il Circolo di Rovetta (come almeno in tutta la Lombardia) ignorò l’ordine.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ROVETTA – DAI VERBALI DELL’ASSOCIAZIONE CATTOLICA – 1932: il Prevosto inventò la Biblioteca. I giovani coscritti? “Non riducano il bene nel fango”, Ma“a fregar la coda dell’asino si spreca tempo e sapone”. “I giovani? Di sacrifici non ne vogliono sapere” first appeared on Araberara.
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MediaLa Villa è lì da anni, ferma, immobile, maestosa, decadente. In uno degli scorci più belli del lago d’Iseo. Villa Gregorini che ogni tanto balza alle cronache per fatti di cui farebbe volentieri a meno, l’ultimo pochi giorni fa, quando un ragazzo di 15 anni residente a Costa Volpino, è precipitato da circa 5 metri, probabilmente a causa del cedimento del pavimento, è stato trasportato in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII dove si trova ancora con numerose fratture. Pomeriggio di lunedì 3 marzo: il ragazzino si sarebbe intrufolato nello stabile privato, disabitato da anni e in pessime condizioni, pare in compagnia di un amico. Un’avventura finita male: il pavimento del terzo piano ha ceduto sotto il peso dell’adolescente, facendolo precipitare.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LOVERE – Villa Gregorini, anni difficili, incendi, crolli e ora l’incidente a un ragazzo first appeared on Araberara.
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MediaDal 2007 don Gianni Cossali, scomparso nei giorni scorsi a 93 anni da poco compiuti, viveva nel suo paese natale, Parre, dove era nato il 21 gennaio del lontano 1932. Ma il suo ricordo è molto vivo anche ad Albino, nella comunità parrocchiale di San Giuliano, dove è stato prevosto per 15 anni, dal 1992 al 2007.Lo ha infatti ricordato il sindaco Daniele Esposito: “L’Amministrazione comunale, rappresentando l’intera comunità albinese, esprime sentimenti di vicinanza alla famiglia, ricordando con affetto don Gianni Cossali, guida spirituale della nostra città fino al 2007. Grazie Don Gianni per essere stato per noi esempio e guida”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post ALBINO – L’ultimo saluto a don Gianni Cossali: “Sei stato per noi esempio e guida” first appeared on Araberara.
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MediaBruna GelmiIl giorno della Festa della Donna la signora Teresa Zenoni (Teresina per gli amici) meriterebbe un bel mazzetto di mimose, gialle e fresche, profumate di quell’essenza frizzante e acerba che sa di primavera. Perché lei, nata nel 1930, sa tanto di primavera. Da un po’ di tempo è ospite della Casa Serena di Leffe.“Mi sarebbe tanto piaciuto continuare a vivere nella mia casa, che da qui dista soltanto poche decine di metri, ma alcuni mesi fa sono caduta, per un bel po’ non sono riuscita a rialzarmi per prendere il telefono e chiedere aiuto. Quando l’ha saputo mia figlia Miriam, che vive a Milano, si è preoccupata tantissimo e non ha più voluto che rimanessi sola. Sono rimasta vedova 21 anni fa, mio marito si chiamava Mario. E così ora mi trovo qui”. Teresina ha un bel carattere, è facile fare amicizia con lei.E’ attenta agli ospiti più fragili, a loro rivolge sorrisi e parole di incoraggiamento.E’ sempre stata una donna di buon cuore, oltre alla sua famiglia e al lavoro nel tessile, per anni si è presa cura della Chiesetta del Bozzöla, dedicata alla Madonna Immacolata.Questa chiesetta si trova a Leffe nella località Ceride, zona collinare ricca di verde e di boschi, molto conosciuta dai leffesi perché adatta a sane e tranquille passeggiate.La chiesetta viene detta “del Bozzöla” perché questo era il soprannome dei Fratelli Capponi: dott. Padre Francesco Maria e Giuseppe.Proprio i fratelli Capponi fecero costruire la chiesetta, i lavori iniziarono nel lontano 1866.Alcuni anni fa gli eredi Agogeri donarono la chiesetta alla Parrocchia di Leffe.All’interno sono custodite numerose reliquie.La festa ricorre ogni anno il 29 luglio.Vicina alla chiesetta si trova la Baita Alfredo, edificio di proprietà di Teresina.Alfredo è il nome di suo nipote.Teresina, spesso, invitava nella sua baita le coetanee che lì trascorrevano allegri pomeriggi, cantando e mangiando caldarroste.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post LEFFE – STORIE DI DONNE – Teresa e la corona di stelle: “Sono ospite della Casa Serena, classe 1930, dirigo il coro della Casa Serena” first appeared on Araberara.
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MediaUn tira e molla di quelli infiniti. Maurizio Esti non si scompone e va avanti per la sua strada. Gli altri arrancano, su posizioni diverse e diversificate, a volte anche troppo. E intanto mentre la riunione della ‘resa dei conti’ in maggioranza, o magari anche solo per un chiarimento è stata spostata, ufficialmente causa indisposizione, a giovedì 6 marzo, e si è discusso di tutto e di più, il 12 marzo si torna in consiglio comunale. E si preannuncia un nuovo consiglio comunale di quelli ‘caldi’.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOThe post SOLTO COLLINA – Solto tra riunioni rinviate, rese dei conti a tappe e consigli comunali infuocati first appeared on Araberara.
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