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MediaE’ Carlo Ceresoli l’uomo di 61 anni che ha perso la vita questa mattina, venerdì 28 febbraio, sulla Provinciale 49, in località Ponte Seghe ad Ardesio, di fronte alla carrozzeria Neri. Uno scontro frontale violentissimo tra la Lancia Delta Integrale guidata dall’uomo e un camion. Vicino all’uomo viaggiava la figlia, classe 1999, trasportata in ospedale a Brescia in codice rosso con l’elisoccorso, trauma cranico, ferite al volto, braccia e gambe. Illeso, invece il 58enne che guidava il camion.
Sul posto anche due ambulanze, l’automedica e i carabinieri di Clusone che hanno poi lasciato ai colleghi della Polizia stradale il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Carlo Ceresoli, molto conosciuto in zona, marito della dentista Maria Luisa Moioli, ha due figlie.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Incidente Ardesio: la vittima è Carlo Ceresoli, grave la figlia first appeared on Araberara.

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MediaTragedia nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 28 febbraio, a Vertova. A perdere la vita un 55enne che secondo una prima ricostruzione dei fatti sarebbe stato colpito da una pianta. L’infortunio mortale si è verificato in località Cavlera, lungo la strada che porta al Rifugio del monte Cavlera. Sul posto i Carabinieri di Clusone e l’elisoccorso di Bergamo, ma ogni tentativo è stato inutile e per l’uomo non c’è stato nulla da fare.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Infortunio mortale a Vertova, la vittima è un 55enne first appeared on Araberara.

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MediaLa mattina del 28 febbraio i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, nei confronti di cinque soggetti accusati di tentata estorsione aggravata e continuata.I fatti risalgono al mese di aprile del 2024, quando un italiano, residente in provincia di Bergamo, aveva incaricato un avvocato di contattare un imprenditore bergamasco attivo nel settore degli autotrasporti, esortandolo a versargli la somma di un milione e trecentomila euro. Tale cifra sarebbe stata dovuta al richiedente dal defunto padre dell’imprenditore come restituzione di un presunto prestito, in realtà inesistente.Non avendo ricevuto alcun pagamento, l’indagato ha deciso di passare all’azione: il 6 novembre 2024 ha incaricato tre cittadini rumeni di organizzare una violenta aggressione ai danni dell’imprenditore, al fine di spaventarlo e indurlo a versare la somma richiesta nei mesi precedenti. I tre, a bordo di una Nissan Micra grigia, hanno atteso l’imprenditore fuori dalla sua abitazione e, quando quest’ultimo è uscito a bordo della propria vettura, lo hanno assalito, prima colpendo l’auto con delle mazze e successivamente speronandolo. Fortunatamente con prontezza l’imprenditore era riuscito a fuggire in retromarcia ad alta velocità, seminando gli aggressori ed evitando conseguenze ben più gravi per sé e per il giovane figlio che era in macchina con lui.A seguito di quest’aggressione la vittima decideva di denunciare l’accaduto ai militari della Stazione Carabinieri di Ponte San Pietro, che avviavano le indagini informando l’Autorità Giudiziaria.Ma dopo l’agguato, il presunto estorsore, in data 22 novembre 2024, contattava nuovamente l’imprenditore in forma anonima, intimandogli di pagare la somma richiesta e avvertendolo che, in caso contrario, non sarebbe arrivato a festeggiare il Natale. Nuovamente, il 9 dicembre 2024, sempre in forma anonima, l’indagato inviava un messaggio SMS dal contenuto minatorio, minacciando gravi conseguenze sia all’imprenditore che ad una sua sorella. Non ricevendo quanto richiesto, il 18 dicembre 2024 reiterava le proprie richieste estorsive recandosi insieme a un altro cittadino rumeno presso la ditta dell’ex compagno della sorella dell’imprenditore, minacciando velatamente anche quest’ultimo.I Carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno condotto le indagini sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo, sono riusciti a ricostruire l’intera dinamica estorsiva. Nel corso di due distinte perquisizioni eseguite nel mese di gennaio, i militari hanno recuperato i telefoni utilizzati per effettuare le telefonate e inviare i messaggi minatori. In particolare, un telefono è stato trovato nella disponibilità del principale indagato, mentre l’altro era in possesso del suo complice rumeno, al quale aveva ceduto il dispositivo poco dopo le ultime minacce telefoniche.Questa mattina il presunto mandante del tentativo di estorsione, un uomo di 53 anni, è stato arrestato presso la propria abitazione e successivamente condotto alla Casa Circondariale di Bergamo. Il presunto complice rumeno, che lo aveva accompagnato nella visita all’ex compagno della sorella dell’imprenditore era già detenuto per un altro reato e ha ricevuto la notifica dell’ordinanza direttamente in carcere.Per quanto riguarda i tre rumeni responsabili dell’aggressione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, tramite i canali di Cooperazione Internazionale, hanno accertato nelle settimane scorse che erano stati arrestati in flagranza per furto in abitazione in Slovenia: pertanto sulla base di questa informazione, il G.I.P. ha emesso un Mandato d’Arresto Europeo, che è stato notificato ai tre presso il carcere di Celje in Slovenia.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Bergamo, tentata estorsione aggravata a danno di un imprenditore bergamasco: cinque arresti first…
MediaREGIONE PROMUOVE INIZIATIVE DI PREVENZIONE SUI TERRITORI. ASSESSORE BERTOLASO: IMPORTANTE ADERIRE AI NOSTRI PROGRAMMIIn occasione della Giornata mondiale per la lotta contro il Papilloma Virus (HPV) e della Giornata internazionale della Donna, Regione Lombardia organizza, dal 3 all’8 marzo, una serie di iniziative gratuite per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.Durante questa settimana, gli enti del Sistema Sanitario Regionale (SSR), in collaborazione con le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST), offriranno screening mammografico, screening HPV e vaccinazione anti-HPV. Lo screening mammografico è riservato alle donne tra i 45 e i 49 anni che non abbiano fatto una mammografia negli ultimi 12 mesi; donne dai 50 ai 74 anni che non abbiano effettuato una mammografia negli ultimi 24 mesi. Prenotazione tramite la piattaforma prenotasalute.regione.lombardia.itLo screening HPV per le donne dai 25 ai 29 anni che non hanno effettuato un pap-test negli ultimi 3 anni e che non sono state vaccinate con doppia vaccinazione HPV entro i 15 anni (se vaccinate, è previsto l’HPV test); donne dai 30 ai 64 anni che non hanno eseguito un HPV test negli ultimi 5 anni.E infine la vaccinazione anti-HPV dedicata a uomini e donne di età fino ai 26 anni (nati dal 1998) e categorie di rischio individuate dal Piano Regionale Prevenzione Vaccinale PRPV 2024. Le iniziative includeranno open day presso ospedali e centri diagnostici, con accesso libero o su prenotazione, per permettere al maggior numero possibile di cittadini di usufruire dei servizi offerti.Per conoscere le iniziative presenti sul territorio e le modalità di prenotazione dello screening HPV e della vaccinazione anti-HPV sul sito di Atsleggete le notizie su www.araberara.it The post Giornata donna, in Lombardia screening mammografico e hpv gratuiti dal 3 all’8 marzo first appeared on Araberara.

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MediaA Gorlago, dopo sei anni, la fuga di un cittadino marocchino, classe 1989, è giunta al capolinea. L’uomo, in Italia senza fissa dimora e ricercato dal 2018 per l’esecuzione di un provvedimento di carcerazione per l’unificazione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo,  è stato arrestato lo scorso 25 febbraio dai Carabinieri della Stazione di Trescore Balneario.L’arresto è avvenuto nell’ambito di una delle molteplici operazioni periodiche di controllo del territorio, volte a contrastare il traffico di stupefacenti e l’immigrazione clandestina nella zona di Gorlago e dintorni. Durante un servizio mirato, i militari hanno notato un uomo dall’atteggiamento sospetto all’interno di un bar del centro. Questo ha da subito attirato l’attenzione dei Carabinieri che lo hanno fermato per un controllo, riscontrando che era privo di documenti. A quel punto, è stato condotto in caserma per l’identificazione.Le verifiche hanno rivelato la sua vera identità e il pesante fardello giudiziario che lo accompagnava: su di lui pendeva un ordine di carcerazione per diverse condanne legate a reati in materia di sostanze stupefacenti.Dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove dovrà scontare una pena di cinque anni e sei mesi di reclusione.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post GORLAGO – Arrestato in un bar del centro, era ricercato dal 2018 first appeared on Araberara.

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Venerdì 28 febbraio alle ore 11:00, alla presenza del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Uniacque Spa, dei Sindaci di Endine Gaiano Marco Zoppetti e dei comuni del territorio, è stato ufficialmente presentato l’importante rinnovamento degli uffici della sede territoriale Uniacque di Endine Gaiano, uno spazio polifunzionale e moderno che, oltre a garantire il servizio di sportello per il pubblico, potenzierà il presidio tecnico sul servizio idrico in Val Cavallina, Valcalepio e Sebino.Dedicata a un bacino di oltre 45mila utenze dei 43 comuni della zona, la nuova area tecnica assicurerà interventi ancora più tempestivi in caso di emergenza, una maggiore efficienza e razionalizzazione, mentre lo sportello continuerà a supportare i cittadini per tutte le esigenze relative alla gestione delle pratiche del servizio idrico integrato.“La struttura è facilmente accessibile e comoda per tutto il distretto territoriale ed è destinata a diventare il cuore della Società nel territorio di Val Cavallina e Sebino: con questo potenziamento ora la sede tra uffici e magazzino occupa una superficie di oltre mille metri quadrati, segno della volontà aziendale di continuare a investire nel territorio”, ha dichiarato Luca Serughetti, Presidente di Uniacque.MediaNella sede di Endine sono operativi venticinque dipendenti tra quelli dedicati allo sportello clienti e quelli destinati ai servizi tecnici, oltre a circa venti automezzi di servizio. La sede è dotata inoltre di un magazzino completo di tutte le strumentazioni necessarie per la manutenzione della rete idrica.“Il raddoppio della sede di Endine permetterà di continuare a garantire gli elevati standard di servizio– ha spiegato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacquesia a livello amministrativo, sia a livello tecnico: lo potranno fare in una sede oggi moderna e riqualificata, adatta alle impegnative sfide che ci attendono sul territorio”. L’ufficio operativo distrettuale di Uniacque si trova in località Pertegalli, 7 – Endine Gaiano.Lo sportello clienti sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00.Leggi le notizie su www.araberara.itThe post Uniacque potenzia gli uffici di Endine first appeared on Araberara.

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MediaMassimo Scandella è il nuovo presidente del Bim (che sta per Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio), eletto all’unanimità nell’assemblea dei sindaci andata in scena questa mattina, sabato 1 marzo. Scandella è attualmente assessore del Comune di Rovetta e già da cinque anni faceva parte del cda del Bim. Insieme a lui nel consiglio direttivo del Bim ci sono Anna Gusmini, del Comune di Nembro per la Zona 4 della Media Val Seriana, Aldo Ruffini del Comune di Carona per la Zona 1 dell’Alta Val Brembana, Marco Milesi del Comune di San Giovanni Bianco per la Zona 2 della Media Val Brembana e Manuel Locatelli del Comune di Berbenno per la Zona 5 della Valle Imagna e Valle San Martino.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Massimo Scandella è il nuovo presidente del Bim first appeared on Araberara.

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Araberara ora. Stamattina. Ce la siamo ritrovati così. Atto vandalico, si dice così? Io che sono di vecchia scuola direi altro, ma va beh… Cinque anni fa qui, proprio qui, è esploso il covid, siamo rimasti in trincea in questa redazione di provincia attaccati alla vita e alla speranza.Abbiamo visto morire non decine ma centinaia di persone che conoscevamo, gente che passava di qui tutti i giorni, ex sindaci, preti, amici, imprenditori, studenti, anziani. E siamo rimasti qui, ad aspettare che finisse la buriana, ogni giorno, a raccontare, a dare spazio ai ricordi di chi non c’era più e non poteva avere nemmeno un funerale.E allora abbiamo deciso di aprire le pagine a tutti, gratuitamente: sono arrivate centinaia di ricordi, di foto, di saluti e abbiamo dato spazio a tutti (40 pagine di memorie in due numeri).Era cominciato una mattina dei primi di marzo, quando alla porta della redazione era comparso un anziano, con in mano la foto di sua moglie, l’uomo, tremante, con la mascherina e gli occhi lucidi, ci aveva raccontato che non l’aveva potuta nemmeno salutare, che non aveva potuto fare il funerale, che era come se non fosse mai esistita. E non era giusto. Voleva sapere cosa costava pubblicare un ricordo. Ci siamo guardati e abbiamo deciso di aprire il giornale a tutti, liberi di raccontare e salutare. In fondo chi fa questo mestiere come me da decine di anni, non lo prende come un lavoro ma qualcosa di diverso, che va oltre gli orari, oltre gli stipendi, oltre le minacce, oltre tutto. Questi ricordi sono diventati un libro scritto a centinaia di mani ‘Lo Spoon River al tempo del covid’, un volume di 215 pagine.Quest’anno sono 5 anni da quei mesi disastrosi e disastrati e in questi numeri stiamo raccontando i ‘sopravvissuti’ del covid, chi è rimasto in coma o in ospedale per mesi e poi è tornato finalmente a casa.Ecco, queste scritte che ci siamo ritrovati stamattina arrivano da lì, da chi non gradisce la memoria, da chi nega l’evidenza, nega la storia.Ma non importa. Ad agosto compirò 80 anni, da una vita sono qui che racconto e ho sempre tenuto la schiena dritta, come i miei giornalisti, molti avrebbero potuto andare altrove a rischiare molto meno, perché in una redazione come la nostra si rischia sempre tanto, ma siamo rimasti qui a raccontare, documentare e soprattutto a restare liberi.Sempre liberi. E continueremo ad esserlo, Anche dopo questa mattina. Il fatto, da quello che ci dicono, è successo all’1.37, inutile dire che se qualcuno ha visto qualcosa ce lo faccia sapere. Noi intanto torniamo a fare quello che cerchiamo di fare, con la stessa libertà di ieri e di sempre.Anche oggi.Il direttore Piero BonicelliMediaThe post Quell’atto vandalico alla nostra redazione first appeared on Araberara.

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Il presidente della Giunta regionale, Attilio Fontana, e il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, Federica Picchi, hanno presentato oggi il bando da 100 milioni di euro destinato ai Comuni per la rigenerazione e messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva pubblica. Il bando si compone di 30 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione da Regione Lombardia e 70 milioni di euro come linea di credito a tasso agevolato messa a disposizione da ICSC (Istituto Credito Sportivo e Culturale) per la riqualificazione e valorizzazione degli impianti sportivi.“Con questo strumento – ha detto il presidente Fontana, aprendo la conferenza stampa – andiamo nella direzione di migliorare gli impianti sportivi, all’interno dei quali gli atleti possono esprimersi al meglio. Vogliamo sostenere le piccole società, che puntano sullo sport di base, che accompagnano i ragazzi fin da piccoli nel loro cammino. Si tratta di un intervento importante, attraverso il quale sicuramente a dare una mano a rinnovare tanti impianti dove i nostri atleti, orgoglio della nostra regione, hanno dimostrato di essere impareggiabili per le medaglie conquistate”.Il nuovo bando approvato dalla Giunta regionale, progettato e sostenuto dal Sottosegretario con delega a Sport e Giovani Federica Picchi, permetterà ai Comuni di accedere a contributi a fondo perduto per migliorare la qualità delle strutture a disposizione dei cittadini. Presenti anche il presidente del Coni Lombardia, Marco Riva, e la vicepresidente del Cip Lombardia, Linda Casalini, oltre ai medagliati olimpici e paralimpici lombardi Gabriel Soares (canottaggio) e Simone Barlaam (nuoto) che sono stati premiati dal sottosegretario Picchi “per i loro grandi risultati sportivi e per il loro impegno quotidiano nella promozione dello sport”.“Regione Lombardia – ha detto il sottosegretario Picchi – investe nello sport perché crede nel suo valore educativo, sociale e di benessere per le comunità. Questo bando è un’opportunità concreta per i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere gli impianti sportivi più sicuri, moderni e accessibili. Un impianto ben strutturato è la base per promuovere la pratica sportiva tra i giovani e per offrire spazi adeguati, non solo alle società sportive locali, ma a tutta la cittadinanza. Con questo bando vogliamo dare risposte concrete agli enti locali e alle associazioni che operano quotidianamente per offrire ai cittadini strutture adeguate e funzionali “.MediaIL BANDO, LE RISORSE – Il piano di finanziamento prevede le risorse a fondo perduto ripartite su tre anni: 3 milioni di euro nel 2025, 12 milioni nel 2026 e 15 milioni nel 2027. Il bando prevede due linee di finanziamento, una per piccoli interventi con contributi regionali a fondo perduto tra 70.000 e 300.000 euro e una per grandi interventi con contributi regionali a fondo perduto compresi tra 300.001 e 700.000 euro. L’agevolazione coprirà fino all’80% dell’investimento per i Comuni con meno di 5.000 abitanti e fino al 50% per quelli con popolazione superiore. Gli interventi finanziabili riguarderanno esclusivamente impianti sportivi esistenti di proprietà pubblica, iscritti nell’Anagrafe regionale degli impianti sportivi.“Particolare attenzione è riservata ai Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, – ha aggiunto Picchi – ai quali sarà destinato almeno il 50% delle risorse a fondo perduto disponibili. Ho voluto questo ulteriore strumento dedicato ai piccoli comuni perché lo sport è un elemento essenziale per la crescita e il miglioramento della vita sociale nelle comunità e nessuno si deve sentire lasciato indietro. Ho voluto che questo bando avesse criteri di premialità chiari e semplici per incentivare la partecipazione delle piccole realtà locali. Un peso consistente verrà dato al co-finanziamento del progetto, ovvero alla capacità del comune o delle associazioni di comuni di mettere in moto altre risorse oltre quelle messe a disposizione da Regione, sia per un maggiore beneficio collettivo – infatti con le stesse…
MediaDopo gli atti vandalici subiti dalla nostra redazione e da quelle di Treviglio, Carate, Vimercate e Chiari, è arrivata la solidarietà del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco.“Si tratta di un atto grave e inaccettabile – dichiarano Fontana e Franco – che va condannato con fermezza. La libertà di stampa è un pilastro della democrazia e non può essere messa in discussione da gesti intimidatori. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati al più presto e che simili episodi non si ripetano più. Regione Lombardia è e sarà sempre concretamente al fianco di chi svolge il proprio lavoro con professionalità e rigore, garantendo ai cittadini un’informazione libera e indipendente”.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Vandalismo contro le sedi dei giornali, il presidente Fontana e l’assessore Franco: “Atto grave contro la libertà di stampa” first appeared on Araberara.

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MediaL’Arma dei Carabinieri prosegue senza sosta la lotta contro le truffe ai danni degli anziani, un fenomeno sempre più diffuso che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione. L’ultima operazione, condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, ha portato all’arresto di una giovane truffatrice, al recupero della refurtiva di diverse truffe ed alla denuncia per ricettazione di un trentenne pregiudicato.Il 18 febbraio scorso è stata avviata un’indagine a seguito della denuncia di un’anziana signora del ’43, residente ad Albano Sant’Alessandro (BG), raggirata con la tecnica ormai tristemente nota del “finto avvocato”: la vittima era stata contattata telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per un avvocato, le aveva raccontato di un presunto incidente stradale in cui sarebbe stato implicato il figlio. Per evitare problemi giudiziari al figlio, l’anziana era stata convinta a consegnare denaro e tutti i gioielli che aveva in casa, per un valore complessivo stimato in circa diecimila euro, a un complice del finto avvocato, che al momento giusto si era presentato alla sua porta a farsi consegnare l’intero bottino.Il successivo 19 febbraio, attraverso un’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio,  i Carabinieri riuscivano a individuare l’auto utilizzata dai truffatori il giorno precedente, a localizzarla e successivamente a seguirne i movimenti fino a Milano, dove la sera stessa l’autovettura veniva fermata dai militari con a bordo una ventenne residente a Napoli, già nota alle forze di polizia per reati analoghi. La giovane, unitamente ad un complice, poco prima, aveva messo a segno un altro colpo in via Solari con una tecnica molto simile, ma in questo caso il telefonista aveva finto di essere un Generale dei Carabinieri, riuscendo a ingannare la vittima, una signora del ’57, e a sottrarle monili in oro per un valore stimato di oltre diecimila euro. Al momento dell’intervento dei Carabinieri il complice della ragazza, che si era appena recato presso l’abitazione della vittima a prendere il bottino,  era riuscito a sottrarsi alla cattura e a darsi alla fuga, ma era stato costretto ad abbandonare la refurtiva, che veniva recuperata dai militari. Attualmente il fuggitivo è ancora attivamente ricercato, mentre i beni recuperati sono stati restituiti alla legittima proprietaria.La giovane, che dopo l’arresto era stata trattenuta in caserma e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva processata in udienza direttissima presso il Tribunale di Milano il 20 febbraio scorso per la truffa di via Solari, al termine della quale veniva rilasciata senza provvedimenti. Contestualmente veniva denunciata dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Bergamo, che sta coordinando l’attività investigativa, in quanto sospettata di aver partecipato alla truffa commessa ad Albano Sant’Alessandro il 18 febbraio scorso e verificare il suo possibile coinvolgimento in altre truffe rilevate in provincia.Ricostruendo i movimenti dell’autovettura nella disponibilità dell’indagata le indagini hanno condotto i Carabinieri ad un ulteriore importante sviluppo: infatti i militari, quello stesso giorno, hanno poi individuato un appartamento a Capriate San Gervasio (BG), utilizzato come deposito della refurtiva dalla coppia indagata. All’interno dell’appartamento, a seguito di una perquisizione, gli investigatori della Sezione Operativa di Bergamo hanno recuperato e sequestrato 1,4 kg di gioielli, suddivisi in otto buste, ognuna verosimilmente corrispondente a una truffa andata a segno. A custodire la refurtiva era un 31enne originario di Napoli, che stava scontando gli arresti domiciliari in quell’appartamento per reati legati allo spaccio di droga. L’uomo è stato denunciato per ricettazione.I Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura di Bergamo,  stanno ora ricostruendo il quadro completo delle truffe messe a segno dal gruppo criminale, confrontando le denunce ricevute negli ultimi giorni dai diversi comandi…
MediaIl 26 febbraio scorso un 44enne della provincia di Bergamo, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile di aver rapinato un supermercato nel centro del comune di Ranica, è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Clusone.Quella mattina l’uomo, armato di coltello, si era introdotto nel locale e, sotto la minaccia dell’arma, aveva asportato dal registratore di cassa circa 500 euro. La cassiera, che non aveva potuto opporsi alle minacce del rapinatore, subito dopo aveva contattato il numero unico 112 NUE, fornendo una descrizione chiara e completa dell’individuo che era entrato in azione poco prima.La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo attivava immediatamente le ricerche, diramandole alle pattuglie impegnate in zona ed alla Centrale Operativa di Clusone, competente per la vicina valle Seriana.I Carabinieri indirizzavano  le loro ricerche sulla vicina fermata della TEB di Ranica, da dove era appena partito un  treno diretto ad Albino, decidendo di anticiparne l’arrivo predisponendo un controllo sulla banchina della fermata presente in quel comune di destinazione.L’intuizione dei militari consentiva di individuare  il presunto rapinatore: giunto il treno veniva infatti predisposta rapidamente una cornice di sicurezza adeguata che, nonostante il treno fosse sovraffollato di studenti, permetteva di bloccare il fuggitivo, senza creare allarme tra i pendolari, e di privarlo immediatamente del coltello che celava all’interno della giacca; contestualmente addosso gli venivano trovati i 500 euro asportati poco prima dal supermercato. Ad ulteriore riscontro, venivano acquisite le immagini del sistema di video sorveglianza della TEB, nonché quelle del supermercato, che arricchivano ulteriormente gli indizi a carico del sospettato.A determinare il successo dell’operazione antirapina, la tempestiva richiesta d’intervento della vittima, l’ottimo coordinamento tra le centrali operative dei Carabinieri di Bergamo e Clusone, che hanno coordinato l’intervento delle pattuglie operanti, la perfetta conoscenza del territorio e l’intuito investigativo dei militari intervenuti.All’esito dell’attività condotta dalla Stazione Carabinieri di Albino, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bergamo, che ha coordinato le indagini,  richiedeva la convalida dell’arresto e l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere.L’arresto veniva successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, che applicava la custodia cautelare in carcere.Al titolare dell’attività veniva riconsegnata la somma di denaro asportata.Leggi le notizie su www.araberara.itThe post Ranica, rapina al supermercato: 44enne arrestato first appeared on Araberara.

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MediaNel pomeriggio di oggi, lunedì 3 marzo, un ragazzo è entrato in una villa abbandonata, villa Gregorini, a Lovere, in via Paglia ed è caduto dal terzo piano. Sul posto oltre ai carabinieri è giunto anche l’elisoccorso che ha trasportato all’ospedale Papa Giovanni il giovane che ha riportato contusioni multiple ed è in prognosi riservata.The post Lovere, ragazzo entra in una villa abbandonata e cade dal terzo piano, è grave first appeared on Araberara.

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MediaProsegue l’impegno dei Carabinieri nel contrastare il fenomeno delle truffe telefoniche, un reato particolarmente insidioso contro cui l’Arma continua a svolgere incessante attività di prevenzione e repressione.Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Clusone, hanno sventato un tentativo di truffa telefonica (cd. “vishing”) in danno di un 77enne di Sovere che aveva ricevuto un sms sul proprio c ellulare da parte del proprio servizio bancario di alert (che era stato fraudolentemente copiato) che lo avvisava dell’avvenuta esecuzione di un bonifico sospetto (in realtà inesistente) di alcune migliaia di euro e di contattare il numero di telefono indicato nel messaggio per avere maggiori chiarimenti. Così la vittima, contattava il numero indicato, a cui rispondeva un uomo, il truffatore, che la invitava a controllare l’applicazione tramite il servizio di home banking del proprio conto o tramite il computer, per riscontrare l’eventuale esecuzione dell’operazione avvisandola che il proprio conto era vittima di un tentativo di frode informatica. A questo punto, per ottenere la fiducia della vittima, il truffatore le chiedeva quale fosse il comando Carabinieri più vicino per metterli in contatto con il loro collega che stava indagano sulla frode, un sedicente Maresciallo di Bergamo, al quale, puntualmente, passava la conversazione: quest’ulteriore truffatore convinceva la vittima a raggiungere la propria agenzia bancaria per effettuare un’operazione controllata dalle Forze dell’Ordine, che avrebbe permesso di intercettare il conto ed arrestare i truffatori. La vittima, così, si recava in banca, sempre mantenendo la conversazione telefonica attiva con l’interlocutore, il truffatore: quest’ultimo, nel frattempo, la metteva in guardia sulle azioni ostruzionistiche degli impiegati della banca, così la vittima, fermamente convinta da questo abile inganno, disponeva l’esecuzione di un bonifico di 30.000 a favore delle coordinate dettategli dal truffatore, giustificandosi con il cassiere che si trattava di operazione a favore della propria “nipote”. Intanto il truffatore manteneva al telefono la vittima fino al suo ritorno a casa, per evitare che lei potesse utilizzare il telefono o essere contattata da qualcun altro, ma anche per dare tempo al bonifico di venire accreditato sul conto fraudolento di destinazione e, da li, essere poi trasferito altrove, così da renderlo irrecuperabile. Dopo la fine della telefonata, a mente fredda, la vittima si rendeva conto del raggiro ed avvisava tempestivamente i Carabinieri della Stazione di Sovere, quelli veri, che, preparati sul da farsi, contattavano immediatamente l’Istituto di Credito della vittima facendo bloccare l’operazione bancaria, permettendo quindi al malcapitato di recuperare l’intera somma. Dopo la formalizzazione della denuncia sporta dalla vittima, la Stazione Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, ha avviato le indagini finalizzate all’individuazione del truffatore. I Carabinieri invitano chi è stato vittima di queste truffe a denunciarle subito alle Forze dell’Ordine, sottolineando che essere truffati, in questi casi, non è indice di ingenuità, perché si ha a che fare con criminali professionisti, che hanno sviluppato tecniche estremamente sofisticate in grado di ingannare anche le persone più attente, ma occorre agire tempestivamente.The post Sovere, tentano di truffare un anziano: i carabinieri bloccano il bonifico di 30mila euro first appeared on Araberara.

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MediaCon l’arrivo del carnevale, i Reparti della Guardia di finanza dislocati nella provincia di Brescia, hanno intensificato i controlli per la tutela dei consumatori individuando e sequestrando complessivamente oltre 350.000 articoli carnevaleschi non conformi alle normative sulla sicurezza dei prodotti destinati alla minuta vendita.
In particolare, a seguito di un’attività preliminare di analisi delle informazioni disponibili, supportata anche da elementi acquisiti durante il controllo economico del territorio, sono state individuate cinque attività commerciali ubicate in diversi Comuni della provincia che commercializzavano oggetti carnevaleschi, capi di abbigliamento, articoli di bigiotteria e giocattoli privi di indicazioni in lingua italiana relative alla provenienza, alla tipologia del prodotto, ai materiali impiegati e di istruzioni, precauzioni e destinazioni d’uso.
Le irregolarità riscontrate, sanzionate in via amministrativa, comportano sanzioni pecuniarie previste dal Codice del Consumo che complessivamente oscillano da 2.580 a 129.115 euro.
Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza. I risultati conseguiti costituiscono anche una tangibile attuazione delle sinergie che il Corpo sta sviluppando con la Camera di Commercio di Brescia e che consentono alle Fiamme Gialle di esprimere al meglio le proprie prerogative, affiancandole e coniugandole con le specifiche competenze del predetto ente. In particolare, nelle descritte attività è stato dato concreto riscontro al protocollo d’intesa stipulato dalla Guardia di Finanza di Brescia con la Camera di Commercio di Brescia, siglato il 29 aprile
2024, con cui è stato posto l’accento proprio sulla tutela dell’economia legale, della concorrenza e del libero mercato, per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e all’abusivismo commerciale.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Carnevale, sequestrati migliaia di prodotti non conformi alle normative first appeared on Araberara.

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MediaI Carabinieri della Compagnia di Clusone, nel tardo pomeriggio del 27 febbraio, sono intervenuti nel Comune di Sovere, a seguito della segnalazione di un cittadino che aveva notato un gruppetto di giovani, all’interno del parchetto di Via Fantoni, che stavano assumendo in gruppo della sostanza stupefacente.Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Costa Volpino, allertata dalla Centrale operativa di Clusone a seguito della telefonata del segnalante, interveniva sul posto mentre il gruppo di giovani si stava allontanando dal parchetto.Durante il controllo un 24enne di Costa Volpino consegnava un assortimento di varie dosi di sostanze tra le quali cocaina, eroina, hashish ed una “canna” pronta all’uso venendo  segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti. Un 25enne di Pianico, veniva trovato in possesso di un contenitore in plastica contenente diverse dosi di marijuana e hashish: nella circostanza il giovane, che da subito era apparso particolarmente nervoso agli occhi dei militari che lo stavano controllando, aveva cercato di disfarsi di un involucro con della sostanza stupefacente, che veniva prontamente recuperato. Si trattava di 20 grammi di ketamina, uno stupefacente sintetico molto potente che produce effetti allucinogeni.A quel punto la perquisizione veniva estesa alla sua abitazione, dove venivano rinvenuti, all’interno della camera da letto, ulteriori 0,4 grammi di ketamina, nr.1 flacone di popper, un cucchiaio metallico ed un barattolo con tracce della stessa sostanza stupefacente. Veniva quindi tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio.Nessun provvedimento veniva adottato nei confronti degli ulteriori componenti del gruppo.Su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bergamo, che ha coordinato l’indagine, l’arrestato veniva  successivamente trattenuto presso il comando della Compagnia Carabinieri di  Clusone fino all’udienza con rito direttissimo avvenuta il mattino seguente, all’esito della quale veniva disposta dall’Autorità Giudiziaria la sottoposizione all’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Pianico. The post Sovere, giovane arrestato per spaccio di droga in un parchetto first appeared on Araberara.

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MediaNell’ultima settimana, in attuazione delle direttive operative del Comando Provinciale Carabinieri di Bergamo, sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio, per contrastare in val Seriana il fenomeno dei furti in abitazione che hanno interessato nei mesi scorsi  l’area di Fiorano e Gazzaniga, mentre nella zona del lago d’Iseo è stata intensificata l’attività antidroga.L’azione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Clusone, incentrata sulla prevenzione dei reati predatori e, più in generale, a tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, ha permesso di realizzare un vasto ed articolato sistema di controllo del territorio, effettuando numerosi posti di controllo lungo le arterie di accesso ai Comuni di Costa Volpino, Fiorano al Serio e Albino, con particolare attenzione alle zone isolate, interessate dallo spaccio di sostanze stupefacenti e furti in appartamento.Infatti,  i militari della Stazione di Fiorano al Serio, nel corso dei controlli hanno deferito un cittadino nato a Clusone nel 2003 e residente a Rovetta, già noto alle Forze dell’Ordine, il quale veniva trovato in possesso di circa 15 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in quattro pezzi. La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire ulteriori 20 grammi del medesimo stupefacente e un bilancino di precisione nascosti nella camera da letto.I militari della stazione di Costa Volpino, a seguito di richiesta d’intervento da un cittadino, che aveva notato atteggiamenti sospetti di un individuo che frugava nelle aiuole, recuperavano un involucro contenente circa 15 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi.Particolare attenzione è stata dedicata nelle zone residenziali, nonché nei luoghi di ritrovo di giovani laddove talvolta i cittadini avevano segnalato che, sotto l’effetto dell’alcol o di stupefacenti, venivano commessi atti vandalici, creando disturbo ai residenti.Nel corso dei controlli sono state anche elevate contravvenzioni al “codice della strada” per un totale di €. 4.186 e decurtati 20 punti patente.Per questi specifici servizi è stato predisposto un dispositivo composto da circa 20 militari e 10 autovetture, che hanno identificato circa 80 persone e 45 veicoli.Questo tipo di servizio di controllo del territorio sarà ripetuta in altri contesti simili nelle prossime settimane.The post Controlli dei carabinieri a Costa Volpino, Fiorano e Albino: sequestro di droga e sanzioni per la violazione del codice della strada first appeared on Araberara.

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Come un sole che ci scalda nella notte è il titolo della nuova rassegna concertistica ideata da Alessandro Bottelli che a partire dalla scorsa domenica 2 marzo vestirà di musica per tutto il 2025 la Chiesa dell’Adorazione delle Suore Sacramentine di via Sant’Antonino, intima e raccolta oasi di preghiera nel centro di Bergamo la cui mission è stata efficacemente tratteggiata in apertura di serata da suor Laura Fontana.Protagonista del primo appuntamento, al piccolo ma versatile organo Mascioni del 1981, il trentino Stefano Rattini: particolarmente apprezzato nell’ambiente musicale come docente e improvvisatore, il maestro ha proposto un recital monotematico dedicato alle donne della Bibbia: idea meritoria poiché lontana dall’ovvio e dal risaputo che caratterizzano molte proposte concertistiche, tanto più se affrontata con il quasi esclusivo ricorso a pagine della contemporaneità.Dopo l’esuberanza barocca dei ritmi puntati haendeliani, con la tripartita ouverture dall’oratorio Esther nella coeva trascrizione dell’editore inglese John Walsh, un ampio spazio è stato riservato al tedesco Andreas Willscher, nato nel 1955, autore di diversi fortunati cicli organistici dai titoli e tematiche inconsueti: dalla raccolta Ritratti di donne bibliche, composta nel 2015 e formata da dieci pezzi, sono stati eseguiti quattro brani evocatori di altrettante figure femminili (Susanna, Giuditta, Elisabetta, la Samaritana). Linguaggio di moderata modernità, indubbiamente interessante, anche se talora poco oggettivato e comunque bisognoso di più ampi sviluppi.Più spiccatamente contemporaneo ma decisamente più unitario, pure se frastagliato nei vari episodi ora meditativi ora festosi e narranti la sfaccettata vicenda biblica, è apparso invece Suscipe caelum et numera stellas: Sarai-Sara della riminese Marialuisa Balza che alle sonorità organistiche ha affiancato una voce recitante: espediente che, se da una parte illumina il percorso sonoro, dall’altra ci pare svuotare il senso stesso della musica descrittiva. Analoghe considerazioni possono essere tracciate per Magdalena degna da laudare dello stesso Rattini, che pure ha richiesto l’impiego del narratore, su una musica di pressoché immediata comprensione basata su una lauda medioevale variata ed elaborata in forma di rondò.Al centro del programma invece, tre pezzi dedicati agli spiriti celesti con la celeberrima La Vergine degli Angeli di Giuseppe Verdi (certo il più celebre brano dell’opera La forza del destino, che lo scorso 7 dicembre ha aperto la stagione del Teatro alla Scala), le atmosfere guizzanti – ma decisamente retrò – di Julien Bret con il suo La valse des anges e la prima esecuzione – a oltre trent’anni dalla sua composizione – dell’impalpabile Le chant des anges d’Angers di Alessandro Bottelli, direttore artistico della rassegna.Chiusura con la nota Toccata dell’uzbeko Georgi Muschel (ma a quando l’ascolto dell’intera Suite da cui è tratta…?) e – a suggello degli applausi del pubblico – l’ancor più celebre Toccata in Re minore BWV 565 di Johann Sebastan Bach, proposta dall’interprete quale fuori programma. (foto di G. Mazzucconi)MediaMediaMediaMediaMediaMediaThe post Bergamo: applausi per il concerto ‘Le donne della Bibbia’ con l’organista Stefano Rattini first appeared on Araberara.

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MediaMassimo Scandella entra in redazione quando ormai fuori è buio, è il Martedì Grasso e a Clusone è andata in scena la tradizionale sfilata di Carnevale, a cui ha partecipato come giurato in rappresentanza del Bim (Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Serio e Brembo), di cui è presidente da pochi giorni.“È un grande risultato per me – racconta – ma anche per la nostra valle. La mia elezione significa continuità, perché anche con Personeni (Carlo Personeni, in carica da 25 anni – n.d.r.) abbiamo avuto 5 anni di mandato con un’ottima collaborazione in generale con tutto il consiglio direttivo e infatti tre elementi su 5 sono stati confermati”.Classe 1999, laurea magistrale in Economia Aziendale a Bergamo, assessore a Rovetta, “fidanzato con una ragazza di Ardesio”, ci confida, e… interista sfegatato, “ho un tatuaggio sul braccio con scritto ‘Amala’”.Ma torniamo al Bim: “Sicuramente lo vedo come un traguardo raggiunto molto importante. Forse un po’ anche per la mia età vedo tanto entusiasmo, però c’è tanta voglia di mettersi in gioco. È un ruolo amministrativo importante, che arriva dopo l’assessorato di Rovetta che lo è altrettanto”.Il passaggio del testimone tra Personeni e ScandellaC’è qualche consiglio che ti ha lasciato Personeni? “Più che un consiglio mi ha lasciato l’esempio del suo modo di operare. Due sono i temi fondamentali, il primo che non si è rappresentanti di una zona, ma si è rappresentati del Consorzio ricordando sempre che il Consorzio appartiene ai Comuni e che tutte le decisioni che vengono prese arrivano da loro. La linea guida è che i Comuni siano i protagonisti e, altra cosa che ritengo importante è che veniamo da 25 anni di presidenza Personeni in cui si è fatto qualcosa di unico. Mi piace citare l’importantissima legge 228, ormai ribattezzata ‘Legge Personeni’, che ha introitato risorse enormi per i Consorzi BIM, incrementando in modo consistente le risorse anche del nostro Consorzio. Ho avuto la fortuna in questi cinque anni di mandato di imparare parte della materia Bim da lui e devo davvero riconoscergli l’impegno unico per la nostra Provincia, il nostro territorio, i nostri Comuni. Insomma, ce la metteremo tutta per lavorare con la stessa caparbietà e lo stesso impegno del presidente Personeni, caratteristiche di un Bergamasco doc e credo sia significativa questa definizione per chi rappresenta i bergamaschi in tutto il mondo”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOLeggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post POLITICA – Il giovane Massimo a capo del Bim: 34 milioni, 9 milioni dai canoni idroelettrici: “L’età è un dato anagrafico, bisogna dimostrare che oltre all’entusiasmo ci sono anche delle capacità” first appeared on Araberara.

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Mediadi Giorgio FornoniLa Grande Carovana che ha tentato di forzare il blocco tra il Sud e il Nord dell’America si è dovuta fermare contro il Muro, invalicabile come quello di una fortezza, eretto al confine tra Messico e Stati Uniti. Erano quasi 10mila migranti, un’ondata umana che confidava nel numero per superare la grande barriera posta all’ingresso del Primo Mondo, il paradiso della ricchezza e del benessere che attrae come un miraggio i disperati di tutto il continente americano. Ma il numero non è bastato contro la mobilitazione militare, tecnologica e politica comandata da Trump, il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale. I desperados hanno tentato in tutti i modi di superare l’invalicabile barriera di muri, sensori, reticolati, sbarre che ha trasformato il confine tra Messico, California e Texas in un inferno di frustrazione e tragedia, nel simbolo di una divisione disumana tra ricchi e poveri, tra chi ha un passaporto e chi è destinato a vivere “indocumentado”, senza documenti, tra chi sogna una vita migliore e chi quella vita ce l’ha già e non intende spartirla con nessuno.Il Muro attuale misura 1123 chilometri, ma per quanto imponente ha ancora troppe falle e smagliature. Trump vuole portarlo a 3200 chilometri, alzarlo fino a 10 metri, scavando per altri 9 sotto terra, con un investimento di quasi 6 miliardi di dollari. L’intenzione è quella di arrestare le schiere di migranti da un oceano all’altro, tra Tijuana, sulle rive del Pacifico a Ciudad Juarez e a Matamoros, sul Golfo del Messico. Un flusso che non si arresta, nonostante le barriere e che porta 500mila persone a tentare la sorte ogni anno. A rischio della propria vita, perché le gang del narcotraffico, i passatori del deserto (i famigerati “coyotes”) e la corruzione estesa a tutti i livelli, hanno trasformato la striscia di terra nel deserto dell’Ovest e quella segnata dalle sponde del Rio Grande in un cimitero a cielo aperto.Nell’infuocato confine di Tijuana tra gli ‘indocumentados’Sono tornato in Messico, sull’infuocato confine di Tijuana, per capire cosa spinge migliaia di persone a premere ogni giorno alle porte del Nordamerica, a tre mesi da quella ondata che aveva destato tanta emozione mediatica. Oggi l’attenzione si concentra sulla battaglia politica di Trump per ottenere dal Congresso la cifra spropositata richiesta per il Grande Muro in progetto. Quello che interessava me era invece capire come un’umanità disperata e bisognosa di tutto possa continuare a sognare quel passaggio impossibile, accampata a ridosso della barriera in un’attesa che potrebbe essere infinita. Il mio riferimento era un giornalista che vive a Tijuana e che conosce tutto di quella drammatica situazione, dove la via dei migranti si intreccia con gli interessi del narcotraffico, le trappole della prostituzione e del traffico di esseri umani. Victor mi ha portato là dove gli “indocumentados” sono costretti ad aspettare per mesi la risposta alla domanda di permesso al passaggio della frontiera che scrivono comunque. Chi garantisce per loro sono alcune organizzazioni umanitarie, le loro speranze aumentano se possono contare su parenti o amici già dall’altra parte.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 MARZOLeggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post INCHIESTA – Sulla rotta della bestia e quel muro eretto tra Messico e Stati Uniti dove di notte la gente porta acqua e cibo a chi fugge sul treno first appeared on Araberara.

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