MediaSono mesi intensi sotto il profilo dei progetti e delle opere pubbliche per il sindaco Francesco Micheli. Partiamo dalla scuola Elementare: “I lavori sono iniziati il 20 gennaio e la ditta sta procedendo quindi siamo molto soddisfatti, in questo momento sta per terminare la fase preliminare con la posa delle impalcature e nei prossimi mesi ci sarà l’installazione dei nuovi impianti termici e del fotovoltaico. L’obiettivo è quello di concludere il cantiere per dicembre”.Poi c’è il palazzetto dello sport: “In questo caso stiamo definendo gli ultimi passaggi del progetto esecutivo e in accordo con il Ministero, visto che il contributo di 525mila euro arriva dallo Stato, i lavori inizieranno ad ottobre quando andremo a fare il cappotto, i campi esterni e realizzeremo un nuovo bar”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post VILLONGO – Il sindaco: “Lavori in estate per la rotonda, il palazzetto ad ottobre. Ad aprile inauguriamo i campetti di via Candia e sulla Sarnico – Capriolo…” first appeared on Araberara.
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MediaPonte Nossa, Torre Boldone, Coccaglio. La vita di Annalisa Colleoni è scandita da questi tre paesi. Il primo, dove è nata nel 1943, si trova nell’Alta Valle Seriana. Il secondo, dove ha vissuto per oltre mezzo secolo, è alle porte di Bergamo. Il terzo è invece in Franciacorta, in provincia di Brescia.Nei suoi otto decenni lei ha ricoperto tanti ruoli: mamma, moglie, insegnante, assessore, sindaco, presidente di un circolo culturale. E lei li ha ricoperti rimanendo sempre se stessa, paziente e al tempo stesso decisa. E, soprattutto, con una indiscutibile propensione all’ascolto, al confronto.L’infanzia a Ponte NossaAnnalisa si trova nella sua casa di Coccaglio, in Franciacorta, ai piedi del Mont’Orfano. Insieme al marito Giuseppe Manzoni ha infatti deciso alcuni anni fa di lasciare Torre Boldone per avvicinarsi al loro unico figlio, che è medico legale ed è sposato in terra bresciana.Riavvolge i nastri della memoria e torna indietro nel tempo.“Sono nata a Ponte Nossa in piena guerra, ma io ero troppo piccola per capire cosa stava accadendo. L’ho poi saputo in seguito dai racconti dei miei genitori. Il mio papà, Angelo, era caposala alla De Angeli Frua, poi diventata Cantoni, mentre la mia mamma, Maria, ha lavorato nella filatura. Ponte Nossa in quel periodo era infatti un paese industrializzato”.Aveva fratelli o sorelle? “Avevo un solo fratello, che è purtroppo morto giovane nel 1977, mentre altri sono morti quando erano ancora piccoli, come capitava spesso in quel periodo. Tornando al mio papà, lui è stato sindaco di Ponte Nossa dal 1946 al 1963”.Un’esperienza, quella di sindaco, che lei stessa ha vissuto alcuni decenni dopo, ma in un altro paese.“Ho poi frequentato le Medie a Clusone e le Magistrali al ‘Secco Suardo’ di Bergamo. Ho quindi casualmente conosciuto Giuseppe, che è originario di Urgnano; ci siamo fidanzati e ci siamo sposati”.La ‘primavera’ di Torre BoldoneNessuno di voi due era di Torre Boldone. Perché avete deciso di andare ad abitare laggiù?“Mio marito lavorava all’Italcementi, quindi per lui abitare lì era più comodo. Io non ero ancora di ruolo come insegnante, perciò era indifferente abitare in un paese o in un altro. E così, nel 1966 siamo andati a vivere a Torre Boldone e ci siamo rimasti fino al 2021, per più di 50 anni”.Il paese che fa da collante tra la città di Bergamo e la Val Seriana era molto diverso da quello attuale.“Sì. Posso dire di aver visto la primavera di Torre Boldone, perché all’epoca c’erano solo 3.000 abitanti, mentre quando sono andata via ce n’erano quasi 9.000”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post Storie di Donne – TORRE BOLDONE – Annalisa Colleoni, insegnante per 35 anni e sindaca per 9: “Mettersi in ascolto e cercare di trovare una soluzione ai problemi”. Il messaggio di Don Sturzo e quel bicchiere mezzo pieno first appeared on Araberara.
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MediaLeonardo, mi porterai in salvoNoi ti sbirciamoLassù e tu ci sbirci quaggiùcome se fossimo una scacchieradi battaglia navalenon so ancora dovequi affonderemoma tu lassùsegnerai una fendituracon la biro bludegli occhie ci porterai in salvosu una terra consegnataun tema della lucesenza crepe: tu c’insegniil filo la telala presa l’abbandonotenere restare stringeree poi rinascere.Leonardo, ti abbiamo lasciato un bacio sul comodinoPrima di uscire,di andare lassù
ti abbiamo lasciato un baciosul comodino per quandoti sveglierai.O forse per quando ci sveglieremo noiPerché lassù tu sei sempre nella luce.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post GORLAGO – Il ricordo di Leonardo Longaretti first appeared on Araberara.
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MediaL’associazione Amici di Cristian ha un nuovo direttivo e dopo 10 anni da presidente di Erminio de Rosa, ora è la volta di Gianpietro Schiavi.“Da quando nel 2015 è nata l’associazione per ricordare Cristian – spiega Schiavi – Erminio ha guidato il gruppo come presidente, ma a dicembre ha espresso la volontà di concludere questa esperienza. Abbiamo condiviso il suo stato d’animo anche perché in questi dieci anni ha dato tutto e ha sempre fatto il massimo quindi abbiamo fatto un’analisi tra gli associati su chi poteva prendere il testimone per dare un seguito a questa esperienza. Se da una parte tutti volevano proseguire, la difficoltà è stata trovare un presidente; ho deciso di farmi avanti e da un paio di settimane sono stato eletto”. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post ONORE – Gli ‘Amici di Cristian’ ripartono con un nuovo direttivo guidato da Gianpietro Schiavi first appeared on Araberara.
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MediaCiao papà
Di solito trovo le parole per ogni occasione, scrivere è una di quelle cose che mi viene facile, l’ho fatto spesso in queste occasioni e pensavo di farlo anche con te, ma mi sono reso conto ascoltando la testimonianza di tante persone in questi giorni, che non ho parole cosi preziose e dense di significato che possano esprimere fino in fondo quello che tu sei stato per ognuno di noi, sarebbe altrettanto vano tentare di descrivere quello che hai fatto, (ogni mia parola rischierebbe solo di sciupare il tutto), perché ci hai già pensato tu nel momento stesso in cui lo facevi, con quel tuo stile sobrio, pacato e così determinato da portare a termine ogni cosa in cui credevi.
La tua fede incrollabile fino all’ultimo ha poi fatto la differenza in ogni cosa in cui ti sei trovato impegnato in prima linea. Non ci sono parole anche perché per descriverti avrei dovuto usare numeri e formule matematiche, perché la cosa più importante per te, era che alla fine i conti di ciò che si faceva dovessero dare il risultato giusto senza se e senza ma.
Mi viene così da riscrivere una delle tue formule di matematica: “la tua passione per il bene comune sta al tramonto come x sta’ all’alba” ma se l’incognita x corrisponde al tempo a significare il valore di ogni singola giornata tu in questo ci hai dedicato la vita, calcolando poi la radice quadrata della tua fede esce un numero direttamente proporzionale al bene che tutti ti volevano e se il tutto viene moltiplicato per 3,14 periodico il risultato è un numero pari ai giorni della tua vita che hai dedicato agli altri.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post SOVERE – Il ricordo di Mario Carrara: “La tua passione per il bene comune sta al tramonto come x sta all’alba…Tu matematico in una famiglia disordinata, dove 1+1 faceva 3 perché la mamma ha sempre aggiunto qualcuno al tavolo e sotto il tetto” first appeared on Araberara.
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Di solito trovo le parole per ogni occasione, scrivere è una di quelle cose che mi viene facile, l’ho fatto spesso in queste occasioni e pensavo di farlo anche con te, ma mi sono reso conto ascoltando la testimonianza di tante persone in questi giorni, che non ho parole cosi preziose e dense di significato che possano esprimere fino in fondo quello che tu sei stato per ognuno di noi, sarebbe altrettanto vano tentare di descrivere quello che hai fatto, (ogni mia parola rischierebbe solo di sciupare il tutto), perché ci hai già pensato tu nel momento stesso in cui lo facevi, con quel tuo stile sobrio, pacato e così determinato da portare a termine ogni cosa in cui credevi.
La tua fede incrollabile fino all’ultimo ha poi fatto la differenza in ogni cosa in cui ti sei trovato impegnato in prima linea. Non ci sono parole anche perché per descriverti avrei dovuto usare numeri e formule matematiche, perché la cosa più importante per te, era che alla fine i conti di ciò che si faceva dovessero dare il risultato giusto senza se e senza ma.
Mi viene così da riscrivere una delle tue formule di matematica: “la tua passione per il bene comune sta al tramonto come x sta’ all’alba” ma se l’incognita x corrisponde al tempo a significare il valore di ogni singola giornata tu in questo ci hai dedicato la vita, calcolando poi la radice quadrata della tua fede esce un numero direttamente proporzionale al bene che tutti ti volevano e se il tutto viene moltiplicato per 3,14 periodico il risultato è un numero pari ai giorni della tua vita che hai dedicato agli altri.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post SOVERE – Il ricordo di Mario Carrara: “La tua passione per il bene comune sta al tramonto come x sta all’alba…Tu matematico in una famiglia disordinata, dove 1+1 faceva 3 perché la mamma ha sempre aggiunto qualcuno al tavolo e sotto il tetto” first appeared on Araberara.
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MediaDurante la partecipatissima assemblea pubblica dell’11 febbraio l’Amministrazione Comunale di Pradalunga ha presentato ai cittadini un importante progetto, ‘Officina Idea”, che sarà, oltre che spazio espositivo, un contenitore culturale di più ampio respiro, da vivere e frequentare tutto l’anno da parte dei cittadini di ogni età.“Un progetto destinato a ricordare, onorare e promuovere la conoscenza dell’antica attività peculiare dei pradalunghesi è cioè la produzione delle pietre coti che sono state commercializzate in tutto il mondo – spiega la sindaca Natalina Valoti – un’attività di cui vogliamo valorizzare soprattutto il ‘cuore’, e cioè le persone, gli operai, le operaie e le tante altre persone che lungo i secoli in questo faticoso lavoro hanno speso la loro vita. Molti di noi hanno parenti, più o meno lontani, che hanno svolto questo lavoro che rappresenta la più significativa eredità del nostro passato ed identifica peculiarmente la nostra memoria storica, e dunque vuole essere il museo dei lavoratori ‘d’antan’: i Coderòcc, i Pichècc, le Fitadùre…”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post PRADALUNGA – ‘Officina Idea’, un progetto per creare la ‘casa dei Pradalunghesi’. La sindaca: “Sarà il cuore pulsante della nostra comunità” first appeared on Araberara.
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Deborah e Andrea. Un legame di quelli che non se ne vanno mai. Non se ne andranno mai. Un legame per sempre. Un legame fra sorella e fratello. Già, perché Deborah Savoldelli è la sorella di Andrea. Potevamo scrivere ‘lo era’ ma in realtà fratello e sorella lo si è per sempre. Deborah, classe 2003, occhi grandi e profondi, dove sembra poterci vedere dentro il cuore, quel cuore grande che batte ancora e batterà sempre per Andrea, che se ne è andato troppo presto: “Una vita breve ma intensa, che ha segnato d’amore tutta la mia famiglia”. Andrea nato a maggio del 2011, è morto a dicembre dello stesso anno. Pochi mesi con Deborah e Fabiola, la sorella maggiore, papà Marco e mamma Maria. Quel rapporto tra Deborah e Andrea è diventato un libro scritto proprio da Deborah, che la passione per la scrittura ce l’ha da sempre e quella passione l’ha mischiata con l’amore per Andrea per dare vita a un racconto che va oltre la storia, diventa un mantra di vita, un percorso di meraviglia. “Andrea è nato quando io avevo 8 anni – comincia Deborah – ed è morto a dicembre dello stesso anno, quando è arrivato per me, per la mia famiglia, è stata una gioia immensa, io con lui ero felice, mia sorella aveva 11 anni, tutti eravamo felici”. Deborah quando racconta Andrea ha gli occhi lucidi, come se fosse ancora qui, o forse è ancora qui, dentro le pieghe dolci delle sue parole, che sanno di culla, di guscio, di amore: “Quando è nato – continua Deborah – è rimasto per due settimane all’ospedale di Bergamo, è nato con parto cesareo, un parto complicato, mia madre ha avuto 36 ore di travaglio, un parto davvero complicato ma poi è nato ed eravamo tutti felicissimi. Andrea stava bene, aveva un problema al cuore ma non sembrava niente di grave, doveva essere operato a dicembre ma poi avevano spostato l’intervento a gennaio perché c’erano altre urgenze”.MediaARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post Storie di Donne – SOVERE – Deborah: “Avevo 8 anni quando è morto il mio fratellino Andrea. Ora quel dolore lo libero in un libro…” first appeared on Araberara.
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MediaL’edificio di proprietà comunale che si trova in località Mandrina lungo il sentiero “del Sole e della Luna” è in cerca di un gestore. La struttura, collocata a circa 700 metri dall’abitato della frazione di San Vigilio e a circa 1 chilometro dalla frazione di Monti di Rogno, è stata ristrutturata e ha cambiato destinazione d’uso nel 2016, dall’originaria destinazione di tipo misto (residenziale / rurale) ad una destinazione totalmente residenziale e al momento è in stato di incuria e di abbandono in quanto non è mai stata utilizzata. Proprio per questo l’amministrazione guidata dal sindaco Valerio Felice Franzoni ha deciso di cercare un gestore individuando le “possibili soluzioni proposte dal mercato per l’avvio di un processo di sviluppo turistico, culturale e ambientale e quindi vogliamo capire se qualcuno è interessato visto che è chiusa da anni ed è davvero un peccato”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post ROGNO – AAA cercasi gestore per l’edificio comunale in località Mandrina. E i medici? “Incontreremo la dottoressa Pagliardi” first appeared on Araberara.
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MediaGiovedì 13 febbraio 2025, presso lo studio del notaio Mauro Ruggiero in Bergamo si è costituita la Fondazione Casina Briga per la ricerca nelle scienze della coscienza.La Fondazione, la cui sede legale è a Bianzano, nasce con l’obiettivo di esplorare le scienze della coscienza attraverso un approccio innovativo che integra fisica quantistica, neuroscienze e filosofia della mente. Fondata da Claudia e Flavio Burgarella, ha la missione di sviluppare un nuovo paradigma scientifico che superi la visione materialista tradizionale e riconosca il ruolo fondamentale dell’esperienza nella generazione della coscienza. Alla base della sua ricerca c’è l’ipotesi che la coscienza non sia un fenomeno emergente dal cervello, ma un processo informazionale fondato sulla transizione delle particelle elementari da virtuali in reali attraverso l’osservazione e la percezione. Questo principio, derivato dalla meccanica quantistica, fornisce una spiegazione coerente di come la coscienza possa essere sia individuale che universale.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post BIANZANO – Nasce la Fondazione Casina Briga first appeared on Araberara.
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MediaAnche il Circolo Culturale Valcavallina, importante realtà locale guidata fino a pochi mesi fa da Aldo Bellini a cui è succeduto Dario Furlanetto, si è schierato sul tema di cui si sta discutendo da diversi mesi: la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore da parte della ditta Montello Spa. La preoccupazione (e l’irritazione) tra i cittadini sta infatti aumentando, decine di amministrazioni comunali della Val Cavallina, della Bassa Val Seriana, della pianura bergamasca e dell’hinterland di Seriate si sono apertamente schierate contro il progetto.E adesso a scendere in campo è il Circolo Culturale: “Come reso noto dai mezzi di informazione locali, nel 2023 la Montello spa ha presentato istanza alla Provincia di Bergamo per l’ampliamento del proprio impianto di smaltimento di rifiuti umidi con la relativa trasformazione in un impianto di termovalorizzazione alimentato con i rifiuti trattati dalla stessa azienda. Nel 2024 è stata avviata dalla Provincia la relativa istruttoria per la valutazione di impatto ambientale con la contestuale raccolta di osservazioni, conclusa nel gennaio 2025. Durante questo periodo, sono state espresse numerose perplessità e critiche argomentate verso il progetto, che si sono concretizzate in oltre cento osservazioni provenienti da comitati, associazioni, rappresentanti delle attività produttive, enti di tutela e valorizzazioni del territorio, forze politiche e soprattutto dagli enti locali coinvolti. Spicca per importanza la dura e motivata presa di posizione di 41 comuni su 43 e il voto contrario del Consiglio Provinciale di Bergamo.
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Media“Speravo proprio che il sacrificio di tante persone ci avrebbe resi tutti migliori, che avrebbe fatto della nostra Italia un paese più giusto, più umano, più vivibile, più buono per tutti… Invece, dopo i primi tempi d’entusiasmo, le cose sono andate molto diversamente, mi pare: siamo diventati solo un Paese più ricco, non un Paese migliore.”Così, alcuni anni fa, aveva iniziato a raccontarci la sua storia Angela Moioli, classe 1920, scomparsa nel luglio del 2017.C’era più di una nota d’amarezza nelle riflessioni sul XXV aprile di Angela, che a cinquanta giorni dalle nozze, in quel lontano luglio del ’44, si era vista ammazzare il fidanzato e insieme a lui aveva visto cadere il sogno più bello dei suoi vent’anni fervidi di ideali e di progetti.Quando poi altri avevano scritto la sua storia, non le avevano reso giustizia perché ne avevano dato l’immagine di ragazzina molto romantica e poco consapevole, mentre invece era una ragazza estroversa, vivacissima, accanita lettrice di libri e appassionata alla vita sociale e politica. Nei nostri paesi l’Azione Cattolica era molto diffusa, e così tanti giovani potevano essere seguiti nella loro “formazione” con conferenze, meditazioni, discussioni, studio dei documenti ecclesiali come l’enciclica “Rerum novarum”. Le riflessioni e le discussioni di Angela proseguivano in casa, soprattutto col padre.“Lui assecondava la mia curiosità intellettuale e avrebbe tanto voluto farmi proseguire gli studi, come mi sarebbe piaciuto, ma eravamo troppo poveri”.E’ proprio in questo contesto che Angela, appena quindicenne, conosce Carmelo.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post Storie di Donne – VILLA D’OGNA – Storia di Angela, cui ammazzarono il fidanzato partigiano 50 giorni prima delle nozze first appeared on Araberara.
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MediaDa diversi giorni, passando in auto o in moto per il Colle Gallo, punto di collegamento tra la Val Cavallina e la Val Seriana lungo la SP39, si notano uomini al lavoro ed escavatori in azione. Si tratta infatti di un nuovo cantiere aperto sul territorio comunale di Gaverina Terme, che porterà alla realizzazione di diversi parcheggi a breve distanza dal tempio mariano più amato dai ciclisti. Il Santuario della Madonna dei Ciclisti (o Madonna della Neve) è infatti meta, soprattutto durante la bella stagione, di migliaia di appassionati delle due ruote; lì c’è anche il Museo del Ciclismo, dove si possono ammirare maglie, cimeli, biciclette e ricordi del mondo professionistico, amatoriale, giovanile del ciclismo del passato e del presente, oltre a molte fotografie di anni recenti e di periodi più lontani.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post GAVERINA TERME – Il canto… del Gallo: cantiere per una ventina di parcheggi di fronte al Santuario. Il sindaco Alex Amaglio: “Lo aspettavamo da decenni e siamo finalmente riusciti a metterlo in pista” first appeared on Araberara.
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Mediadi Guerino LoriniLa maestra Dina Elide Orizia Pericciuoli, nata a Montieri, in provincia di Grosseto il 5 agosto 1923, era giunta a Clusone alla fine degli anni Quaranta con tanta voglia di portare il sapere tra i giovani della Valle Seriana e di Scalve. Montieri è un caratteristico borgo toscano di mille abitanti situato a poco più di mille metri d’altezza. Dai documenti rinvenuti, altri invece sono andati persi, raccontano che senza mai risparmiarsi la maestra Dina ha dedicato quarant’anni anni della sua vita ad aiutare gli alunni a crescere ed affrontare la vita.La maestra ha insegnato a Bueggio, Vilminore, Fino del Monte, Clusone, Cerete, Ardesio e BarzestoSi sa che il suo primo impiego risale al 20 luglio 1943 nel comune di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, dove si era trasferita dopo aver lasciato a malincuore gli affetti della famiglia, degli amici e del paese natale. Di lei si sa che nel 1948 era già insegnante delle scuole elementari del Collegio Convitto Card. Angelo Maj. Dopo un vuoto di date e incarichi dovuto a documenti ammalorati non leggibili, di certo si sa che dal ‘55 al ‘56 è alle elementari di Vilminore e Bueggio. Dal ‘56 al ‘57 a Cerete Basso, a seguire Clusone e Fino del Monte, con tracce anche ad Ardesio, ed infine di nuovo a Clusone dove pare abbia esercitato fino al 1985.Quando 4 o 5 anni dopo passò a miglior vita, tutti i ricordi e la documentazione che aveva gelosamente custodito, tra cui trasferimenti, incarichi, corrispondenza, programmi scolastici che raccontano la storia esemplare e commovente della maestra Dina, tutto finisce nel cassone dei rifiuti in località “Predusolo”, in quel di Castione, dove un commerciante locale ebbe l’intuizione di recuperarlo.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIO The post Storie di Donne – CASTIONE – La maestra Dina, dalla Toscana nel 1948 per insegnare a Bueggio, Vilminore, Fino, Clusone, Cerete ed Ardesio e i suoi ricordi ritrovati nel cassone dei rifiuti first appeared on Araberara.
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MediaIl gruppo dei volontari dell’associazione “Vivi il tuo paese” di Casazza è già mobilitato per l’organizzazione del tradizionale Carnevale che si svolge ogni anno la domenica successiva al giovedì grasso.“Una data scelta apposta per permettere ai partecipanti di partecipare anche alle sfilate che il giovedì grasso, appunto, si svolgono nei diversi paesi – spiega Anselmo Terzi, che è anche capogruppo degli Alpini locali e che, come sempre, è l’anima della manifestazione – Siamo ormai arrivati alla 36esima edizione di questa festa – l’avevamo interrotta solo per il Covid – che in realtà è la festa non solo di Casazza ma di tutta la Val Cavallina”.E, infatti, ad animarla vengono anche carri e gruppi da fuori Casazza.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post Carri, divertimento, volontariato e… 150 chili di frittelle: torna il Carnevale di Casazza first appeared on Araberara.
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MediaBruna GelmiPaola Gallizioli, leffese, dirige da anni l’orchestra a plettro “La Mandolinistica ”.Questa orchestra venne fondata da suo padre Emilio nel 1971, per passione, per la musica che gli scorreva nelle vene e per il desiderio di trascorrere alcune sere in compagnia degli amici, pure loro suonatori.A Leffe i suonatori sono sempre stati tanti.Emilio Gallizioli faceva il disegnatore tessile, nel suo laboratorio artigianale riproduceva su cartoni i disegni delle coperte, dei copriletti, delle salviette.Era un lavoro particolare, “i disegni” venivano riprodotti su schede di cartone perforato che, montate sui telai, movimentavano i fili dell’ordito e della trama creando sul tessuto disegni per lo più floreali.Emilio, dopo cena, spostava i suoi macchinari per fare posto alle sedie dove si sarebbero seduti i suoi amici suonatori.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIO The post Storie di Donne – LEFFE – Paola, direttrice d’orchestra e la sua ‘Mandolinistica’ first appeared on Araberara.
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MediaA L’Ago di Lovere non va giù la nomina dell’architetto Trento Ventura Bianchi per la maggioranza di Lovere Domani nella Commissione Comunale Urbanistica e Ambientale. E lo fa con un comunicato dove non le manda a dire all’amministrazione comunale: “Prendiamo atto con grande stupore della nomina – scrivono – l’architetto Bianchi è stato uno dei promotori della lista, da molti definita “civetta”, “Ferrari Sindaco” che sarebbe stata creata al solo e unico fine di distrarre voti dal bacino elettorale del nostro Gruppo, evento poi purtroppo realizzatosi permettendo la vittoria, per soli 15 voti, dell’attuale maggioranza. Si ricorda infatti la condotta in campagna elettorale del candidato sindaco della lista “Ferrari Sindaco”, il quale si è sempre sottratto al confronto pubblico con gli altri candidati limitandosi a qualche comparsata al gazebo elettorale nonché la presenza in lista di soggetti assolutamente estranei alla cittadina loverese.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post LOVERE – L’Ago di Lovere e la nomina in Commissione Urbanistica di Trento Ventura Bianchi: “Siamo stupiti, c’è qualche accordo da tutelare?” first appeared on Araberara.
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MediaIl conto alla rovescia per l’inizio dei lavori di realizzazione del nuovo centro di raccolta rifiuti sull’altopiano è ufficialmente iniziato. L’avevamo annunciato già da alcuni mesi ma ora le amministrazioni comunali di Cerete, Clusone, Rovetta, che è l’ente capofila, e Fino del Monte hanno presentato il progetto anche ai cittadini. Il nuovo centro di raccolta rifiuti che sostituirà quello delle Borlezze sorgerà in via Vogno, a Rovetta, accanto alla statale che corre verso Lovere, in una zona che ospita già un’area artigianale e servirà un bacino d’utenza di 17mila abitanti corrispondente a oltre 12.500 utenze Tari. Ci sono anche delle tempistiche da rispettare: la spesa complessiva ammonta a 1 milione e 980mila euro, di cui 641mila arrivano da un bando del Pnrr e proprio per questo si inizierà in estate per concludere l’opera e consegnarla alla popolazione entro giugno del 2026. La quota restante sarà suddivisa sui quattro comuni che la utilizzeranno in base alle utenze Tari presenti sul territorio e che accenderanno i rispettivi mutui.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post ALTOPIANO – Nuovo centro di raccolta rifiuti da 1,9 milioni, 2 aree e 3 corsie per la viabilità interna first appeared on Araberara.
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MediaAppena entri nel borgo San Gregorio il Circolo Arci sta lì, a sinistra, di fronte al parco comunale, nella strada che imbocca il cuore di case che a volte sembrano stanche, ma poi se ci cammini intorno respiri quel senso di guscio che solo i borghi sanno emanare. Quel senso che respiri anche e soprattutto qui, appena entri al Circolo e ti accoglie Irene con un sorriso che non ha bisogno di molte altre parole. Irene Castellani gestisce il Circolo da qualche mese, da agosto, e in questi mesi ci ha messo tutta la cura e l’amore per farlo diventare quello che ha sentito lei la prima volta che è venuta qui: “Un senso di accoglienza unico, io venivo qui ogni tanto dopo il lavoro, facevo l’Oss (Operatore Socio Sanitario) e quando finivo entravo qui e mi rilassavo”. Che per fare l’Oss ci devi essere portato, un po’ come per gestire un bar, l’empatia è la dote principale e Irene ne ha da vendere di empatia. Nei giorni scorsi ha chiuso il locale per una settimana per ridipingerlo, sistemarlo e renderlo davvero nu guscio accogliente, che poi guscio è riduttivo, le dimensioni sono importanti per un locale in centro storico, insomma, qui lo spazio c’è per tutti e fuori un cortiletto aspetta solo che arrivi la bella stagione, per accogliere tavolini, sedie e qualche concerto.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post SOVERE – Irene, il borgo San Gregorio e il Circolo Arci: “Sto cercando di creare un guscio per tutti” first appeared on Araberara.
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MediaLa chiesa parrocchiale di San Leone, a Cenate Sopra, è caratterizzata da un sagrato molto ampio, ‘incoronato’ da diversi tigli che fanno parte del paesaggio. Nei giorni scorsi un gruppo di volontari del locale gruppo Alpini si è dato da fare potando questi alberi. Il capogruppo Antonio Lena ha commentato l’operazione sui social: “Nonostante il tempo un po’ titubante, gli alpini e amici si sono ritrovati per dare una bella potatura alle piante del sagrato parrocchiale. Nonostante la presenza di una pioggerellina, abbiamo proseguito ugualmente il lavoro, con calma e pazienza. Dopo qualche ora di lavoro messo in cantiere, il risultato è arrivato a buon fine.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post CENATE SOPRA – Alberi sul sagrato, gli Alpini ci… danno un taglio first appeared on Araberara.
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MediaNella Sala Civica dedicata ad Alcide De Gasperi, nel centro storico di Entratico, si è svolta una serata importante dedicata alla nascita, alla fine degli anni Settanta, del Servizio Sanitario Nazionale fondato sui principi di universalità, equità e solidarietà.E per farlo si è partiti dalla tesi di laurea magistrale “Una riforma autenticamente storica” di Serena Bonetti, abitante e consigliere comunale di Entratico, vincitrice del premio Fondazione Spadolini – Premio speciale del Senato.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 FEBBRAIOThe post ENTRATICO – Con la tesi di Serena Bonetti si riflette sul servizio sanitario first appeared on Araberara.
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