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MediaC’è anche una parte camuna nella Nazionale Italiana Barbuti e a rappresentarla è Michele Rodella, 33 anni, operaio nella ditta Brawo, originario di Rogno.“Ho esordito in casa – sorride Michele, che a calcio gioca già in una squadra a 7 a Rogno ed è un difensore – in un torneo che abbiamo disputato a Esine a metà giugno. Avevo conosciuto Diego e i Bearded Brixia tramite la Bota dell’Orso, eravamo scesi in città per l’evento ‘Barba che gol’ e ci siamo dati appuntamento alla manifestazione successiva”.Sull’esordio… “Ci siamo divertiti molto e quando giochi sapendo di fare del bene, hai sempre una motivazione in più…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo Michele, il ‘barbuto di Rogno’ della Nazionale proviene da Araberara.

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MediaTra calcio e solidarietà. La Nazionale Italiana Barbuti parla bresciano e anche un po’… camuno. E dove c’è la Nazionale, capitanata da Diego Bazoli, non manca nemmeno il divertimento. Il minimo comune denominatore è la barba (ovviamente!) e la condivisione di un progetto che ha dei valori profondi. Diego, bresciano doc, 96 centimetri di barba, è il fondatore dell’associazione Bearded Brixia, ma anche anima e cuore degli eventi che porta in giro per la provincia e non solo. Un vulcano di energia, di vitalità, di passione. Riavvolgiamo il nastro, torniamo al 2014 quando tutto ha avuto inizio. E, certo, la barba è sempre protagonista. “Era marzo del 2014, ho deciso di radermi la barba e poi di lasciarla crescere in modo naturale, raccontando ogni progresso sui social. Da qui la chiamata per la partecipazione al Cosmoprof di Bologna come modello barbuto, per rappresentare una rinomata azienda di estetica. Nel 2016 sono stato invitato a partecipare all’edizione della Barba dell’Anno d’Italia, un concorso annuale a Cosenza e ho vinto! Mi si è aperto un mondo, ho capito che c’erano le gare in Italia, in Europa, in giro per il mondo… ho iniziato a partecipare tramite un club di Bergamo e mi sono aggiudicato dei riconoscimenti importanti. Ho vinto titoli in Argentina, Israele, Francia per citarne alcuni. A quel punto ho capito che potevo trasformare quella passione in qualcosa di continuativo, che facesse parte della mia quotidianità. Ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive e iniziato a lavorare per Radio Deejay e in seguito per Radio Bruno… e poi il desiderio di coinvolgere la mia città in questa mia passione. Si sono avvicinate molte persone che sono appassionate di barba non tanto come una moda ma come uno stile di vita e sono nati degli eventi benefici dove protagonista è sì la barba, ma anche gli sport o le associazioni del territorio”.Dove c’è Diego, c’è anche e soprattutto la solidarietà: “Io sono così, sono una persona positiva, amo stare tra la gente, amo sorridere e far sorridere. Insomma ho unito tutto questo al fatto che la barba è qualcosa che attira e… da cosa nasce cosa…L'articolo ROGNO – Diego e la Nazionale dei Barbuti: “Dopo la vittoria della Barba dell’Anno ho deciso di trasformare la Barba in…solidarietà….” proviene da Araberara.

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Media“Per ora la situazione idrica del nostro paese non desta particolari preoccupazioni, forse anche perché il nostro acquedotto attinge da più sorgenti; però nelle cascine e nelle seconde case dei dintorni il livello delle cisterne si va progressivamente abbassando, perciò ho emanato anch’io l’ordinanza finalizzata al risparmio ed al non-spreco, confidando come sempre nel senso di responsabilità dei miei concittadini”.Così il sindaco Marco Gallizioli, che in questo periodo segue con particolare attenzione il ripopolarsi di due piccoli villaggi sopra il paese, quello di Ceride e quello di Monte Croce:“Si tratta di località collinari dove tanti Leffesi, dopo aver ristrutturato le cascine dei loro Vecchi, ora stanno tornando ad abitarle per tutta l’estate. In questo modo il nucleo è tornato ad essere animato e ‘vissuto’, sono sorti un chiosco ed un agriturismo – molto particolare in quanto i proprietari inglesi danno anche lezioni di lingua – che attirano anche molti turisti …Di questo…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo LEFFE – Si ripopolano i villaggi di Ceride e Monte Croce proviene da Araberara.

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Media“Mi suona quantomeno curioso questo intervento della Lega gandinese sul tema idrico: forse dovrebbero chiarirsi tra loro, i Leghisti,  dal momento che nell’ultimo Consiglio Comunale del 5 luglio, proprio il loro gruppo consigliare, criticando l’ordinanza del sindaco  che, richiamando la delibera regionale, invitava a risparmiare l’acqua, aveva evidenziato che il problema della mancanza d’acqua a Gandino non c’era…”. Il sindaco Filippo Servalli risponde così al comunicato recente con cui la Lega “ denuncia l’incuria delle  pozze presenti sugli alpeggi di Gandino,  alcune delle quali praticamente scomparse  sono ricoperte di canne di bambù (sarà forse  la nuova “risorsa turistica” inventata dal  sindaco Servalli?)”, aggiungendo che  “l’amministrazione comunale di sinistra di  Gandino (molto attenta alla propria  immagine) ha abbandonato il territorio in un  degrado mai visto non effettuando manutenzioni”, ed invitando l’amministrazione stessa a “rimboccarsi le maniche”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO L'articolo GANDINO – Il sindaco Servalli risponde al comunicato della Lega e le ricordando l’intervento sulle pozze del Monte Sparavera proviene da Araberara.

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MediaAbbiamo vinto il bando per la mobilità elettrica per 140.000 euro, quindi andremo a posizione due nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche”, il sindaco Mattia Merelli non ha mai fatto mistero di puntare molto sull’elettrico e Gazzaniga da questo punto di vista è tra i Comuni più all’avanguardia: “Le posizioneremo nelle zone non centrali, anche perché ne abbiamo già due, una dove c’è l’ospedale e una alla Stazione. Quindi queste verranno posizionate nella località Masserini e nella frazione di Orezzo. Avremo quindi 4 postazioni per la ricarica delle auto e altre quattro per la ricarica delle e-bike, una nel parco nuovo di Via Mazzini, una presso l’ospedale, una a Masserini e una a Orezzo. Avevamo sempre detto di puntare molto sulle nuove fonti di energia e anche per questo eravamo partiti da subito rifacendo l’impianto di illuminazione e si prosegue in questa direzione”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo GAZZANIGA – Il paese dell’elettrico: “4 colonnine per la ricarica auto e 4 per le e-bike”. Nuova raccolta rifiuti: “Funziona” proviene da Araberara.

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MediaAlcuni giorni fa il Gruppo Alpini di Bossico, con grande sorpresa, ha ricevuto una lettera a firma Don Antonio Mazzi per ringraziarli della loro collaborazione alla realizzazione di varie infrastrutture comunità “la Mammoletta” sull’Isola d’Elba, nel Comune di Portoferraio. La collaborazione del gruppo alpini di Bossico con il gruppo EXODUS di Don Mazzi inizia nel febbraio 2016 e ha visto diversi volontari recarsi con vari viaggi all’Isola D’Elba; l’opera è stata decisamente impegnativa per la notevole mole di lavoro e la dislocazione, la fornitura di molti materiali da costruzione.Dal 2016 al 2017 i volontari hanno realizzato una sala polifunzionale, adibita a centro di aggregazione e mensa con annessa cucina.Nel 2019 sono state realizzate 4 casette prefabbricate in legno da adibire a spazio di accoglienza.Nel 2020 realizzazione nuova infermeria, barbecue e forno a legna.Nel 2021 sistemazione facciate della sede comunità, nuovo ufficio e cucina, fognatura e depurazione….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO L'articolo BOSSICO – Don Antonio Mazzi ringrazia gli Alpini di Bossico: “Grazie per la lezione di vita” proviene da Araberara.

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MediaCapogruppo in Regione della Lega, ex sindaco di Alzano, due legislature in Consiglio regionale, Roberto Anelli, 66 anni, è raccontato e indicato (dai leghisti) come una sorta di potente “grande vecchio” della Lega in Val Seriana. E allora…Ti ricandidi? “Non è che uno può autocandidarsi, non funziona così, sono i militanti a proporre i candidati. Se riterranno che ho lavorato bene saranno loro a decidere”.C’è un documento (piuttosto corposo), intitolato “Riflessioni del militante”, redatto da sindaci e amministratori locali della Lega che lamentano proprio il fatto che non siano più i militanti a decidere o almeno a proporre. Troppi “commissariamenti”, dicono e decisioni prese senza dar voce a chi sta sul territorio.“I commissariamenti, derivanti dall’emergenza Covid, sono praticamente esauriti, mancano 2 o 3 sezioni, ma in generale sono stati eletti tutti i segretari di sezione. E si andrà a congresso anche per l’elezione del segretario provinciale. Comunque anche 9 anni fa non mi sono autocandidato, allora c’erano ancora le circoscrizioni, il mio nome è stato indicato dai militanti della Val Seriana”.Ma nei mesi scorsi la voce ricorrente era che ti candidati al Parlamento e “lasciavi libero” il posto in Regione…“Guarda, erano voci che per un verso mi fanno anche piacere, ma per la candidatura a Roma ci sono filtri diversi che per le candidature in Regione, si fanno proposte che vengono valutare prima dalla segreteria nazionale (regionale – n.d.r.) che da quella federale (nazionale – n.d.r.)”.Fontana è già stato indicato dal centrodestra come candidato a presidente per le elezioni del 2023.“Sì, anche se non c’è ancora ufficialità, sia la Santanchè (Fratelli d’Italia), sia Salvini che lo stesso Berlusconi si sono detti favorevoli alla riconferma di Fontana”.Ma c’è il caso di Letizia Moratti, attuale vicepresidente, che praticamente si è autocandidata…“La Moratti si è messa a disposizione. Dobbiamo riconoscerle che da quando è entrata in Giunta, a gennaio 2021, ha predisposto il piano vaccinale, un piano che è stato un esempio di efficienza copiato da altre regioni e riconosciuto come efficace anche in Europa. Che cosa decida la Moratti lo vedremo”Tu hai vissuto due legislature, la prima con Roberto Maroni presidente e questa con Attilio Fontana. Che differenza di presidenza è stata?“Fontana ha coinvolto di più i consiglieri di maggioranza. Maroni era più accentratore”.Questo mandato è stato caratterizzato dalle emergenze. Lo tsunami Covid vi ha colto di sorpresa. Avete “scaricato” l’assessore Gallera e cambiato alcuni responsabili del settore sanitario…“Non parlerei di ‘colpe’, non me la sento di attribuirle tutte a Gallera. Ci sono stati errori, ma non perché non si sia seguito il protocollo, semplicemente non c’erano protocolli da seguire per questo maledetto virus, ricordo che la Giunta passava in riunione 14-16 ore al giorno per capire cosa si poteva fare, la Lombardia era la più colpita, era una situazione che nessuno poteva prevedere, bisognava inventarci soluzioni inedite”.Tu sei della Val Seriana, sei stato sindaco di Alzano, la zona più colpita. C’è stata la polemica sulla mancata istituzione della “zona rossa” proprio per Alzano e Nembro, Hai seguito la vicenda che ha avuto anche uno strascico giudiziario?…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo Abbiamo… Regione noi /2 – Roberto Anelli: “Abbiamo finanziato opere per 4 miliardi e mezzo. Ricandidarmi? Se lo vorranno i militanti…” proviene da Araberara.

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MediaE’ passato poco più di un mese. Pochissimo tempo sulla carta. Ma quanto basta per prendere le misure per chi come Federica Cadei, ha fatto l’assessore per anni e ha ‘studiato’ da sindaca negli ultimi mesi. Mettici l’entusiasmo e la passione e il gioco è fatto: “Impatto? Diciamo che mi sento al mio posto, ci sono mille cose da fare ma lo sapevo. Certo, questi sono i primi tempi e sulla scrivania mi sono ritrovata un sacco di pratiche e di cose da fare, ma sono tutte cose che già avevo condiviso con Francesco (Filippini, ex sindaco ndr), però è chiaramente diverso gestirle in prima persona, e poi ci sono i rapporti sovraccomunali, insomma, tanta carne al fuoco. Diciamo che mi impegno e mi piace”. E intanto si chiude il cerchio delle commissioni, in questi giorni le ultime nomine. E intanto tutto pronto per i lavori della nuova biblioteca dove si trova l’ex bocciodromo: “Siamo pronti, dobbiamo cantierarlo entro ottobre, e poi la realizzazione occuperà tutto il 2023 e dovrebbero finire i lavori per la primavera del 2024. Un’opera resa possibile dal finanziamento di 500.000 euro ottenuto con il progetto di rigenerazione urbana…L'articolo Sovere Federica Cadei: “Mi sento al mio posto. Ex bocciodromo cantierato a ottobre. Giovanna Ravani nuova presidente biblioteca” proviene da Araberara.

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MediaTempi di attesa in Municipio per conoscere l’esito del bando Pnrr che consentirebbe di dare nuova vita al fabbricato di San Lorenzo, in via don Tomasoni, donato al Comune qualche mese fa.“Siamo intervenuti per la rimozione di parte della copertura per ragioni di sicurezza, d’altronde si sa che lo stabile è mal messo – spiega il sindaco Mauro Marinoni -. Sul fabbricato abbiamo un progetto di ristrutturazione per destinazione sociale. I fondi sono stati richiesti con i Comuni di Clusone e Gandino sul bando PNRR relativo alla rigenerazione. Sapremo qualcosa probabilmente ad agosto”.E se non arrivassero i fondi… “Se non saremo fra i beneficiari abbiamo comunque i fondi per l’abbattimento del fabbricato e la creazione di un’area parcheggio. Resta la volontà di realizzare comunque spazi sociali quando e se troveremo i fondi necessari”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo ROVETTA – SAN LORENZO – Fabbricato di via don Tomasoni: “Lo abbattiamo e se arrivano i fondi creeremo spazi sociali, altrimenti per ora un’area parcheggio” proviene da Araberara.

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MediaSi chiamava ‘Villa Speranza’ il vecchio  edificio, risalente agli anni ’30 e costituita da sei appartamenti disposti su due piani, che sorgeva proprio di fronte all’ingresso principale dell’Ospedale  ‘Locatelli’ di Groppino, forse perché , come le altre costruzioni di servizio a contorno del Sanatorio – Villa Ciclamino, Villa Sorgente, Villa Frassino, Villa Medici, Villa Maria Bambina, Villa Danesi – vi alloggiavano le famiglie di dipendenti che lavoravano, appunto, nel Sanatorio, nel quale i malati nutrivano la ‘speranza’ di guarire.“Man mano alcune di queste famiglie si trasferiva in paese, gli appartamenti venivano occupati da altre famiglie che trovavano lavoro presso il Sanatorio – spiega  il direttore del giornalino di Piario Giuliano Todeschini, attento ‘custode’ della memoria storica locale -. Alcune di queste strutture, nel tempo, sono state trasformate e riadattate a diversi servizi offerti dalla Azienda Ospedaliera, altre, come Villa Sorgente….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo PIARIO – Demolita ‘Villa Speranza’- Il Comune ha pronto un progetto di ricostruzione che però ha bisogno di finanziatori proviene da Araberara.

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MediaSiamo riusciti ad avere la doppia classe!”. Una mamma di Cene ci manda questo messaggio esultante. La battaglia portata avanti da lei e dai genitori di quasi trenta bambini che stanno passando dalla quinta Elementare alla prima Media di Cene è infatti stata vinta.Passiamo ai fatti di questa vicenda scolastica che il nostro giornale ha seguito dall’inizio di giugno.Tutto è iniziato quando pochi mesi fa il Provveditorato (la Direzione scolastica territoriale di Bergamo) ha deciso che la scuola Media cenese avrebbe avuto nell’anno scolastico 2022/2023 una sola classe prima che sarebbe stata composta da una trentina di alunni (tra cui uno con un ‘disturbo dello spettro autistico’). Ciò ha scatenato la levata di scudi dei genitori (quasi tutti residenti a Cene) preoccupati per i loro figli che sarebbero stati costretti a trascorrere lunghi mesi in quella che è stata definita ‘classe pollaio’….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo CENE – La gioia dei genitori: evitata la ‘classe pollaio’ proviene da Araberara.

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MediaC’erano una volta due ciliegi, impiantati nel paese di Cene da numerosi decenni, ammirati da tutti soprattutto in primavera”. Sembra l’inizio di una fiaba, di un racconto fantastico, di quelli che iniziano con l’immancabile “C’era una volta…” e finiscono con “E vissero tutti felici e contenti”.Si tratta invece di una storia vera raccontata dai quattro consiglieri del gruppo di minoranza ‘Insieme per Cene – Anna Gusmini Sindaco’. I quattro si riferiscono alla triste fine di due ciliegi sulla via centrale del paese. Ecco come continua la loro narrazione: “Per anni hanno accompagnato l’uscita di ragazze e ragazzi dalla biblioteca, hanno fatto ombra alle auto parcheggiate e hanno dato decoro alle attività commerciali vicine, regalando un piccolo scorcio di verde tra il grigiume delle strade. Una bellezza, direte voi. Ma poi che succede? Succede che, con il passare degli anni, i ciliegi hanno dato alcuni problemi: le radici degli alberi, alla ricerca di acqua, si sono spinte fin sotto al marciapiede, causando danni alla pavimentazione…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo CENE – La minoranza: “C’erano una volta due ciliegi…” proviene da Araberara.

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MediaGuerra ai piccioni. Che si tramuta in un’ordinanza e chi non la rispetta dovrà pagare una multa. Lovere cerca di ‘contenere’ i piccioni per questioni di carattere igienico sanitario: “Il problema – spiega il sindaco Alex Pennacchioriguarda soprattutto il Borgo di Santa Maria, l’abbiamo fatta per sensibilizzare i cittadini verso quello che sta diventando un problema abbastanza importante”. Quindi niente cibo ai piccioni, altrimenti si incorrerà in multe. “Divieto di vendita di mangime e di alimentazione – si legge nell’ordinanza – misure preventive contro la loro nidificazione e obbligo di pulizia delle superfici pubbliche ai sensi dell’art. 42 del vigente Regolamento comunale per il benessere degli animali. Considerata la presenza sempre più massiccia di piccioni allo stato libero nel territorio cittadino, tale da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria per la possibile trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie; considerato il grave pregiudizio e degrado che la crescente massa di deiezioni reca all’ambiente urbano con costi gravosi di pulizia, manutenzione, restauro di monumenti, edifici pubblici e privati, con ordinanza n. 126/2022”…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO L'articolo LOVERE – Guerra ai piccioni: “A chi gli darà da mangiare multa anche da 480 euro, troppi rischi sanitari e igienici” proviene da Araberara.

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MediaDove nasce la Vertova, non nasce più”.  Sembra un gioco di parole e invece è la drammatica realtà, quella che racconta Marco Mutti, vicesindaco di Vertova, ma anche tecnico di una società che lavora per Uniacque, una vita di impegno nella gestione degli acquedotti e figlio d’arte, perché già suo padre aveva gestito per anni l’acquedotto di Vertova.“E’ proprio così, per rivedere il rivolo d’acqua devi scendere un po’, perché nel punto preciso in cui sgorgava la sorgente è tutto secco… Una cosa mai vista, e nemmeno le persone più anziane di me si ricordano una situazione così… Certo finora noi Vertovesi possiamo ancora godere delle risorse idriche che ci sono a monte, ma per quanto? Se va avanti così a fine mese saremo messi male anche noi…”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo VERTOVA – “Dove nasce la Erfa, non nasce più. Una cosa mai vista, e nemmeno le persone più anziane si ricordano una situazione così…” proviene da Araberara.

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MediaVentinove animatori e un’ottantina di ragazzi, ecco i numeri del cre di Cerete. Batticuore è il nome scelto dal comitato diocesano per l’esperienza più significativa e da sempre al centro delle estati di moltissimi ragazzi bergamaschi. Un batticuore che significa vivere a pieno questa esperienza, trasmettere e ricevere da essa emozione e soddisfazione e saper sviluppare un atteggiamento di apertura verso il prossimo e verso le nuove sfide, non solo di questa avventura, ma anche, una volta conclusa, della vita di tutti i giorni. Chi meglio degli adolescenti, chiamati a fare gli animatori, è protagonista e massimo interprete di questa intensa attività, che li coinvolge per buona parte dell’estate? La loro figura è forse una delle più centrali e, per i ragazzini e i bambini, è il vero fulcro dell’organizzazione del centro estivo.Davide, ragazzo di sedici anni ci dice: “Partecipo al cre da quando sono piccolo e fare l’animatore per me vuol dire finalmente raggiungere un punto di arrivo in questo lungo percorso che ho iniziato l’ultimo anno di scuola materna. Certo, è un’attività molto impegnativa e intensa, ma penso che sia un bellissimo insegnamento di vita. Ho capito quanto sono state importanti le passate esperienze, situazioni che ho vissuto gli scorsi anni e l’esempio positivo che mi hanno lasciato i miei precedenti animatori: oggi prendo spunto da tutto questo.” Per tutto il mese di luglio il gruppo degli adolescenti è nel pieno delle danze e deve, da mattina a sera, interessarsi alla macchina del cre. Ma “fare l’animatore è un piacere -continua Davide- perché i ragazzi hanno sempre qualcosa da insegnare e quindi non lo vivo come una fatica”. Dopo due anni di pandemia le cose sono cambiate ed infatti Davide conclude dicendo che “i bambini sono tutti bambini, anche se ho notato che sono molto più tranquilli e gestibili di quanto non fossimo noi alla loro stessa età. Forse questo è dovuto al minor numero di partecipanti a causa del calo delle nascite e alla scelta di alcuni ragazzi, specialmente i più grandi, di andare nei cre vicini per rimanere con i propri compagni delle medie, cosa questa che ci consente però di lavorare meglio e di instaurare un rapporto più stretto con loro”.  Spesso si pensa al cre come limitato al solo mese di luglio, ma in verità come ci dice Luca, che ha solo 16 anni ma è ormai un veterano tra gli animatori…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo CERETE – L’altra faccia del Cre, il racconto degli animatori: “E’ bello lasciare un segno ai bambini”. “Un’esperienza che forma”, “Nascono anche alcuni amori…” proviene da Araberara.

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MediaNon avevamo le stesse idee su alcuni temi, insomma, su un tema, quello della manifestazione che si voleva organizzare per settembre, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Fabio Santus, orami ex assessore allo Sport, Sicurezza e Viabilità ed ex consigliere del Comune di Gromo racconta la sua uscita di scena: “Io non ero d’accordo, la giunta e gli altri consiglieri sì, e come responsabile della Sicurezza e Viabilità e anche per il lavoro che faccio, sono un carabiniere, non ero e non sono per niente d’accordo. Un evento già pubblicizzato sui social, su Instagram, un festival il due, tre e quattro settembre, musica sino a tarda notte, in pineta agli Spiazzi di Gromo, un posto dove tra l’altro pensano di far accampare le tende, e qui non si parla di una decina di persone, ci sono tantissimi problemi di logistica, di ordine pubblico e anche igienici, i bagni dove sono?”. Ne avevate parlato? “Abbiamo avuto un incontro tra organizzatori del festival, albergatori e negozianti….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO L'articolo Gromo Fabio Santus: “Mi sono dimesso. Non avevamo le stesse idee. Non si può organizzare un festival senza poter controllare la sicurezza” proviene da Araberara.

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MediaAl primo cittadino di Clusone, Mr. Massimo MortabiliniBuon giorno signor Mortabilini,Ricordo la sua campagna elettorale per arrivare ad amministrare la Città di Clusone, nei suoi discorsi emergeva spesso la parola: “Famiglia…, a misura di famiglia… e per ultimo ma sempre da lei sottolineato la frase: “Sviluppo turistico e territoriale”.Noi abbiamo investito i nostri risparmi acquistando a Clusone un piccolo appartamento, quindi contribuiamo pagando tutte le tasse che ci vengono chieste e diamo da lavorare alle imprese che eseguono i lavori al momento del bisogno.Ogni anno, ci fermiamo all’incirca tre mesi, eravamo soliti fornirci, prima da Testa Market, Supermercato Clusone, poi Carrefour, ultimamente la nostra “anagrafe” ci ha fatto capire che oltre ad una busta di pane, qualche frutto, la forza non ci assisteva più per portarci a casa l’acquistato, quindi sceglievamo quanto ci occorreva, poi il Servizio consegne di Testa – Carrefour o Supermercato Clusone provvedeva alla consegna…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo CLUSONE – LETTERA – No alla consegna della spesa a domicilio! “Clusone non è una città per anziani” proviene da Araberara.

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MediaThomas è sul divano di casa ma tra poco si prepara per la sgambata di “scarico”, una trentina di chilometri da Tavernola a Sarnico e ritorno. “Non devo andare né troppo forte né troppo piano, altrimenti non serve a niente”. Ma qualcuno ti segue? “Non c’è bisogno per questo, mi gestisco da solo”. E’ campione italiano di ciclismo, categoria esordienti 2° anno (nel 2023 passerà tra gli Allievi). Thomas Martinelli ha 13 anni, compirà i 14 anni a novembre, ma parla con una maturità sorprendente. Ha finito la terza media al suo paese, è stato “licenziato” con la media dell’8. Si è iscritto all’Itis Ivan Piana di Lovere, indirizzo meccatronica. Abita a Cambianica, la frazione alta di Tavernola, casa sua è in località Vandèl, a due passi dalla chiesa di S. Rocco, là dove la strada va verso il ponte del Diavolo e se si vuole invece si può salire per la vecchia mulattiera per Vigolo.“Prima facevo calcio, come tutti i miei compagni. Ma non mi divertivo. Con mio papà andavo in mountain bike e così mi sono appassionato alla bici”.Papà Silver racconta: “Ha cominciato con la mountan bike nel prato qui dietro casa, abbiamo creato una specie di circuito, poi piano piano è passato alla bici da strada. Poi con il Gsc Villongo ha fatto le categorie dal G2 (8 anni) al G6 (12 anni). Ed è passato poi al Gs Ronco Maurigi- Delio Gallina nella categoria esordienti”.A Tavernola non c’è tradizione di ciclismo. Certo, bisognerebbe ricordare le lunghe file di bici che al mattino presto si dirigevano verso il cementificio, bici di ferro, manubrio largo, le luci dei fanali che sembravano lumini in processione. Thomas ha dedicato la sua vittoria al nonno…“Sì – riprende papà Silver – il nonno, mio padre, si chiamava Tarcisio Martinelli, detto Ciso, è morto a settembre del 2020. A Thomas raccontava che lui andava forte in bici, quando saliva a Cambianica… doveva addirittura frenare, frenare in salita!….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo TAVERNOLA – IL PERSONAGGIO Thomas, campione italiano esordienti sogna la Roubaix e le ‘strade bianche’ proviene da Araberara.

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MediaVittorio Capitanio abbandona il suo proverbiale aplomb: “Adesso basta – tuona – e cosa dovrei dire? Sono stato fin troppo buono, siamo in una situazione surreale”. Facciamo un passo indietro, Vittorio Capitanio è il proprietario di una parte del Bogn di Riva, una delle zone più suggestive dell’intera Lombardia. Ne abbiamo parlato tante volte. Ma ora questa zona, in piena estate, solitamente meta di migliaia di turisti è chiusa. Lavoro in corso. Già. Ma alcuni proprio sulla proprietà di Vittorio: “Hanno portato a casa un finanziamento pubblico e devono fare i lavori in tempo, ma hanno detto alla Regione che i terreni erano a loro disposizione, in realtà la convenzione è scaduta, stanno lavorando terreni che avrebbero dovuto restituirmi altrimenti è illecito amministrativo. Ho chiesto gentilmente chiarimenti e alla fine non mi hanno più parlato. Hanno recintato e fanno i lavori, è allucinante quello che sta succedendo. A questo punto insieme ai miei avvocati abbiamo deciso di fare causa, andremo davanti al giudice”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIOL'articolo RIVA DI SOLTO – Capitanio e il Bogn chiuso: “Stanno facendo la scogliera sul mio mappale, non possono farlo. Nessun dialogo” proviene da Araberara.

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MediaRomina Riccardi, la signora in…bianco è al lavoro per un’estate di quelle ‘calde’, non solo nel senso della temperatura ma di tutto quello che c’è in ballo: “La frana nella zona della mulattiera del Curò è un dissesto diverso sinora dagli altri che abbiamo avuto – spiega la sindaca – non ha isolato il paese ma siamo dovuti intervenire nell’immediato per risolverlo, siamo stati fortunati perché la frana attiva a maggio è venuta giù peggio di quel 15 agosto 2021, ma siamo riusciti a far rientrare l’opera come pronto intervento, un costo da 250.000 euro, affidamento diretto alla ditta e proceduta di pronto intervento che così non è servito chiedere pareri paesaggistici”. La fortuna è che il masso ciclopico che era diretto nella contrada Grumetti è per fortuna rientrato nel canale sull’altro masso ciclopico, e così’ nessuno ha rischiato, ma fosse andato dritto, avremmo rischiato di isolare la zona. Per quel che riguarda invece la frana del 15 agosto 2021, avendo un importo molto più alto, 700.000 euro, abbiamo dovuto compilare la scheda con il quadro economico, e visto supera il tetto della quota degli appalti che può gestire il Comune, i tempi sono molto più lunghi”. In paese tiene banco l’argomento centraline. Perché a Vilminore di centraline ce ne sono già 7 e ci sono richieste per altre 2….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 LUGLIO L'articolo Valbondione Romina Riccardi, la frana e le centraline: “Ne abbiamo 7 e ci sono richieste per altre 2, sono tante, ma non possiamo farci niente proviene da Araberara.

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