MediaChiuso un cantiere, ad Alzano Lombardo se ne apre sempre un altro. A parte la dolorosa eccezione del ‘cantiere maledetto’ della scuola Materna, proseguono infatti con intensità le opere pubbliche decise dall’Amministrazione comunale. Nei giorni scorsi la Giunta guidata dal sindaco Camillo Bertocchi ha dato il via libera a un nuovo progetto, che prevede il rinforzo strutturale di parte del solaio del secondo piano di Villa Carlo Pesenti. L’elegante edificio è stato costruito alla fine dell’Ottocento su progetto dell’architetto Virginio Muzio per poi essere acquistato dal Comune, insieme al parco, negli anni Settanta. Negli anni Ottanta sono stati ricavati i locali per la Biblioteca. La villa è oggi prevalentemente destinata a sale lettura. I lavori di rinforzo verranno eseguiti nel corso dell’estate.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 LUGLIOL'articolo ALZANO – Sì al progetto di ‘rinforzo’ della Biblioteca. Nuovi asfalti per 250 mila euro proviene da Araberara.
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Media“Ci siamo messi subito al lavoro riprendendo tutto da dove l’avevamo lasciato”, sorride il neo sindaco Nicola Micheli. Finiranno proprio in questi giorni i lavori di riqualificazione del campo di calcio di via Valmaggiore: “Si tratta di un intervento da 180mila euro per la realizzazione del manto sintetico e inaugureremo l’opera tra luglio e l’inizio del campionato. Abbiamo anche messo l’illuminazione a led sia del campo a 7, del campetto a 5 adiacente e negli uffici comunali”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 LUGLIOL'articolo VIADANICA – Micheli: “Pronto il campo di calcio sintetico, all’inizio del 2025 i lavori in località Lerano” proviene da Araberara.
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MediaEntra nel clou il periodo estivo, e il lago la fa da padrone. E’ il tempo questo della consueta classifica delle spiagge balneabili della zona, ne abbiamo già parlato ma è anche il tempo per tenere sotto i riflettori il lago d’Iseo, polmone turistico per tutta la zona. E in questi giorni Legambiente Alto Sebino ha fatto una proposta per la mobilità tra Castro e Riva di Solto, nel tratto più suggestivo dell’intero lago. “Un territorio e un paesaggio di grande bellezza da preservare e valorizzare con la mobilità sostenibile – spiega Legambiente – Lovere, Castro, Riva di Solto, Solto Collina i comuni interessati, i primi tre hanno da poco rinnovato la giunta. La SP 469 detta “Sebina Occidentale”, nel tratto tra Castro e Riva di Solto, attraversa territori e paesaggi di grandiosa bellezza. La proposta di Legambiente Alto Sebino consiste nel mettere in sicurezza questo itinerario al traffico ciclabile, moderando della velocità del traffico motorizzato a 30 km/h e con la posa di adeguata segnaletica orizzontale e verticale a tutela dei ciclisti e dei pedoni…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 LUGLIOL'articolo ALTO SEBINO – Legambiente torna alla carica: “Appello ai sindaci di Castro e Riva, limite di 30 km orari lungo la strada panoramica” proviene da Araberara.
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Incidente a Casnigo nel primo pomeriggio del 13 luglio.Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 13 luglio, si è verificato un grave incidente lungo la Statale della Valle Seriana, in territorio di Casnigo, dove intorno alle 13,20 si sono scontrate un’auto e una moto.Secondo una prima ricostruzione le persone rimaste coinvolte nell’impatto sono ben sette e tra loro anche bambine tra i 5 e i 7 anni. Una delle persone coinvolte sarebbe rimasta ferita in modo grave, ed è stata ricoverata in codice rosso. Sul luogo dell’incidente sono arrivate l’automedica e due ambulanze, oltre ai carabinieri del comando di Clusone per i rilievi di legge.L'articolo Incidente a Casnigo: coinvolte 7 persone proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/07/truffa-anziani-2.jpg">Media</a><strong> </strong><strong>Si fingeva tecnico del gas e dell’acqua per rubare in casa degli anziani. Per rassicurare le vittime più scettiche diceva di essere il figlio del Maresciallo. I carabinieri lo arrestano. </strong>Nella mattinata dell’11 luglio 2024 i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, accusato di aver commesso due furti in abitazione spacciandosi per tecnico dell’acqua e del gas, avvalendosi di mezzi fraudolenti e approfittando della minorata difesa delle vittime. L’autore, un 50enne residente nel comune di Pavone Canavese (TO) in ben due occasioni aveva commesso dei furti in abitazione nei confronti di anziani, asportando contanti e monili in oro.Il primo evento risale al 24 gennaio 2024 nel Comune di Grassobbio, quando l’autore, spacciandosi come tecnico della caldaia, aveva convinto i proprietari di casa, un 81enne e la moglie 75enne, ad entrare all’interno dell’abitazione. Le vittime consentivano l’accesso del malfattore perché in effetti in quel periodo stavano riscontrando un malfunzionamento della caldaia. Una volta entrato, il malfattore con una scusa convinceva le vittime a riporre tutti i monili in oro e il contante presente in casa, all’interno del frigorifero, in quanto sosteneva di dover utilizzare una sonda contenente un materiale ignifugo, chiamato “Minio”. Le vittime seppur insospettite dall’insolita richiesta si convincevano a riporre l’oro e il contante all’interno del frigorifero. Con un’altra scusa l’autore convinceva le vittime a salire al piano superiore dell’abitazione e approfittando della loro assenza asportava i monili e 300 euro in contanti presenti nel frigorifero, per poi darsi alla fuga facendo perdere le proprie tracce.Il secondo evento riscostruito dai Carabinieri risale all’11 marzo 2024 nel Comune di Azzano San Paolo, quando l’autore, qualificatosi come tecnico dell’acqua, riferiva alla vittima 89enne, di dover effettuare una verifica dell’impianto di riscaldamento e che per una questione di sicurezza raccomandava di inserire oro e denaro all’interno del frigorifero di casa, in quanto l’intervento della sonda avrebbe potuto rovinare i gioielli. Nel frattempo entrava in casa la figlia della vittima, che, sebbene inizialmente incredula per quanto stava succedendo, successivamente si rassicurava quando il malfattore gli riferiva di essere il figlio di un Maresciallo dei Carabinieri. A quel punto il malfattore con una scusa faceva allontanare la figlia e si dava a precipitosa fuga, facendo perdere le proprie tracce, ma con diversi monili in oro e 650 euro appena asportati alle vittime.La Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, grazie alle denunce presentate dalle vittime presso le competenti Stazioni Carabinieri, ha avviato un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo. L’escussione delle vittime e l’analisi accurata delle immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno consentito nell’immediatezza di individuare l’autovettura utilizzata dai malviventi, una Citroen DS 4. L’indagine, inoltre, ha permesso di appurare che l’autovettura utilizzata dal malfattore aveva la targa contraffatta e quando metteva a segno i colpi provvedeva a modificare una lettera per rendere più difficile il rintraccio, pertanto, pur utilizzando sempre la stessa autovettura, di fatto, vi era apposta sempre una targa differente.Alla luce delle risultanze investigative, il G.I.P. ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’autore dei due furti descritti, anche in ragione delle aggravanti dell’essersi avvalso di mezzi fraudolenti e di aver commesso il fatto approfittando dell’età avanzata delle vittime.Pertanto, l’autore residente nel torinese, gravato da numerosi precedenti specifici, è stato rintracciato nel Comune di Pavone Canavese (TO) e associato presso…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/07/lago.jpg">Media</a> La Regione stanzia 9,6 milioni di euro per valorizzare i laghi lombardi attraverso 26 nuovi interventi infrastrutturali sulle aree demaniali. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, di concerto con l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente. LE OPERE – I finanziamenti consentiranno la realizzazione e riqualificazione dei pontili e delle strutture per la navigazione pubblica di linea e da diporto, il miglioramento dell’accessibilità ai laghi, la realizzazione e il completamento di passeggiate a lago e percorsi ciclopedonali, il consolidamento di sponde e banchine, la realizzazione di opere idrauliche e idrogeologiche. ASSESSORE TERZI: PROSEGUE IMPEGNO DI REGIONE PER I TERRITORI – “Prosegue l’impegno di Regione Lombardia – evidenzia l’assessore Terzi – per rafforzare l’attrattività dei nostri laghi attraverso opere che migliorano il territorio, a beneficio di residenti e turisti. Lavoriamo di concerto con le Autorità di Bacino, competenti per le aree in oggetto, per valorizzare anno dopo anno il nostro straordinario patrimonio lacuale, unico a livello internazionale. Siamo concretamente al fianco delle comunità locali e delle loro progettualità. Rendere più fruibili i lungolago o le spiagge, potenziare i collegamenti ciclopedonali o attivare cantieri che riguardano la navigazione significa fornire risposte tangibili alle necessità dei cittadini”. ASSESSORE LUCENTE: OBIETTIVO NAVIGABILITÀ IN SICUREZZA – “Il nostro obiettivo – sottolinea l’assessore Lucente – è garantire la navigabilità dei nostri laghi in totale sicurezza, con infrastrutture moderne e all’avanguardia, anche per un trasporto pubblico locale efficiente e puntuale. L’impegno di Regione Lombardia, in tal senso, è totale, per favorire l’accessibilità e la valorizzazione dell’attrattività di luoghi e destinazioni particolarmente appetibili da un punto di vista turistico. Solo con infrastrutture adeguate e servizi di trasporto moderni, il turismo può diventare una risorsa fondamentale per la nostra regione. Stiamo lavorando proprio per rendere la Lombardia sempre più una meta internazionale moderna, apprezzata anche per le sue vie navigabili”. I FINANZIAMENTI – Le risorse complessive sono 13.125.075 euro, di cui 9.623.825 euro di contributo regionale. I cantieri partiranno nel 2025 per concludersi, in base al singolo cronoprogramma dell’opera, entro il 2025 o entro il 2026. Di seguito la ripartizione dei finanziamenti per Autorità di Bacino lacuale.AUTORITÀ DI BACINO LACUALE DEI LAGHI D’ISEO, ENDINE E MORO: 7 opere per un investimento di 3.923.000 euro di cui 3.064.000 euro finanziati da Regione. COSTA VOLPINO (BG) – sistemazione architettonico, paesaggistica e fruizionale delle aree demaniali a servizio della navigazione in comune di Costa Volpino. Costo complessivo dell’intervento 460.000 euro, interamente coperto dal contributo regionale. COSTA VOLPINO (BG) E ISEO (BS) – IV° lotto manutenzioni straordinarie e messa in sicurezza dei pontili di attracco battelli di Nli s.r.l., nuovi pontili di ormeggio natanti elettrici, opere di manutenzione al cantiere navale di Costa Volpino ed installazione nuovo impianto fotovoltaico presso casello idraulico in Comune di Iseo. Costo complessivo dell’intervento 1.865.000 euro, interamente coperto dal contributo regionale. COSTA VOLPINO (BG) – intervento di consolidamento spondale e miglioramento accessibilità a lago in località Bersaglio. Costo complessivo dell’intervento 400.000 euro, contributo regionale di 200.000 euro. RIVA DI SOLTO (BG) – realizzazione di nuovo percorso ciclopedonale a lago da porto Duane a località Zù in Comune di Riva di Solto – I lotto. Costo complessivo dell’intervento 600.000 euro, contributo regionale di 240.000 euro. SOLTO COLLINA (BG) – lavori di sistemazione e riqualifica dell’area a lago denominata ‘Gre’ in Comune di Solto Collina. Costo complessivo…
MediaNella mattina del 14 luglio, i Carabinieri della Stazione di Ponte San Pietro hanno arrestato un giovane di 26 anni responsabile di reiterati maltrattamenti e minacce nei confronti del padre convivente, invalido al 100%. A dare l’allarme ai Carabinieri è stata la badante, intimorita dalla situazione di grave tensione all’interno dell’abitazione.All’arrivo sul posto i militari hanno trovato il giovane 26enne, in evidente stato di agitazione dovuta all’abuso di sostanze alcoliche, aveva proferito minacce e insulti nei confronti del padre, oltre ad aver danneggiato un televisore presente nell’abitazione colpendolo con un pugno e tentando di lanciarglielo addosso. Neanche l’arrivo dei Carabinieri presso l’abitazione è bastato a far desistere il ragazzo dai comportamenti aggressivi, infatti anche in presenza dei militari continuava a minacciare il padre, nonché ad insultare i Carabinieri. Il giovane arrestato per maltrattamenti in famiglia e deferito in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo a disposizione dell’A.G.Il giorno successivo i Carabinieri della Stazione di Ponte San Pietro hanno, inoltre, notificato al ventiseienne l’aggravamento della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria alla quale era precedentemente sottoposto per lo stesso reato sostituendola con la custodia cautelare in carcere. Tale misura scaturisce da una richiesta di aggravamento proposta dal Pubblico Ministero su segnalazione dei militari della Stazione Carabinieri di Ponte San Pietro a seguito dei fatti occorsi domenica scorsa. I Carabinieri ribadiscono il loro impegno nella tutela delle vittime di violenza domestica e ricordano l’importanza di segnalare tempestivamente qualsiasi situazione di pericolo. Le forze dell’ordine continueranno a vigilare e ad intervenire con fermezza per assicurare la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini.L'articolo Minaccia e maltratta il padre invalido: arrestato 26enne proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/07/vetrine_online.jpg">Media</a><strong>Il 51% dei negozi tradizionali raddoppia la vetrina con e-commerce e marketplace </strong><strong>Vendita multicanale e nuovi servizi per assecondare il cambiamento negli stili di consumo. </strong><strong>Un balzo tecnologico del +240% dal 2019 ad oggi.</strong>I negozi tradizionali di città e provincia colgono la sfida imposta dai nuovi stili di consumo e traggono opportunità dalla vendita multicanale. <strong>Confcommercio Bergamo stima, in base a una recente indagine, che siano il 51% le insegne del retail tradizionale del territorio ad aver aggiunto alla vetrina quella o</strong>nline, con e-commerce dedicato o in appoggio a piattaforme e siti di marketplace. Una vera e propria svolta digitale, accelerata dal periodo della pandemia. <strong>In 5 anni dal 2019 ad oggi si è passati dal 15% al 51%, con una crescita esponenziale del 240%. </strong>Le difficoltà del commercio tra inflazione e consumi al palo sono evidenti, ma i negozi non stanno a guardare e cercano di potenziare i loro servizi per stimolare gli acquisti e avvicinare- anche virtualmente- la clientela al punto vendita. Il commercio elettronico business to consumer (b2c) di prodotto cresce senza sosta, eppure pesa ancora in Italia solo per l’11% della distribuzione complessiva di prodotti, come rileva l’Osservatorio dedicato del Politecnico di Milano. Gli acquisti (b2c) e-commerce valgono comunque a livello nazionale 54,2 miliardi di euro (dato 2023) e la maggioranza, il 54% è stato effettuato da smartphone. Tra gli acquisti effettuati online, prodotti (per un valore di 35miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto al 2022) e servizi ( per 19,2 miliardi di euro, con un balzo del +25% rispetto al 2022). Il dato globale del commercio elettronico del mondo vale 4128 miliardi di euro, con una crescita del +9% rispetto al 2022. L’Europa con i suoi 851 miliardi di euro pesa per il 21% degli acquisti mondiali. “<em>Gli stili di consumo non sono dettati solo nella ricerca on line del prezzo più basso ma nel nuovo must del risparmio di tempo, la vera risorsa scarsa per tutti- </em>commenta <strong>Oscar Fusini</strong>, direttore Confcommercio Bergamo<em>– Dalla pandemia non è solo cresciuto il commercio elettronico ma sono cambiate le abitudini dei consumatori e con esse le attenzioni dei commercianti: potenziamento delle vetrine digitali, promozioni social, vendita on line, consegna a domicilio, vendita on line e reso in negozio, ritiro presso punto vendita alternativo, informazioni e assistenza via web. Ad essere cambiata non è solo la multicanalità di molti esercizi, che affiancano alla vendita tradizionale quella e-commerce, ma anche le modalità di comunicazione sia all’interno del punto vendita attraverso il digitale sia da remoto attraverso le vetrine digitali, i siti e le pagine web e la corrispondenza in rete”. </em>Servizi per i quali le imprese del terziario orobico necessitano sempre di nuove competenze: <em>“In tempi difficili per il commercio tradizionale, con sempre meno gente che passeggia per vetrine e consumi sottotono, la categoria non manca di mostrare la sua resilienza e affronta con maggiore preparazione rispetto che altrove le nuove sfide imposte dal cambiamento dei consumi” </em>sottolinea Fusini<em>. </em>Confcommercio Imprese per l’Italia non sta a guardare. Nell’ambito del progetto formativo “Le bussole” sono due le nuove guide a disposizione dei soci per mettere in campo opportune strategie e affrontare a testa alta la sfida digitale. <strong>I vademecum “Comunicazione digitale all’interno del negozio: gli strumenti” e “La tecnologia nei negozi. Una guida per orientarsi” aiutano a orientare i soci nel mercato. </strong><strong>Ecco cosa si acquista online in Italia</strong>L’<strong>abbigliamento</strong> ha un mercato da 5,6 miliardi (+7% rispetto al 2022). Gli <strong>elettrodomestici</strong> contano su un mercato da 8,7 miliardi di euro (+ 8% rispetto al 2022). L’<strong>ar…
Una rassegna all’insegna delle novità. Così si presenta <strong>Stil Novo – I concerti di Sant’Anna</strong>, un ciclo di tre appuntamenti musicali che nasce in occasione delle feste patronali di una delle parrocchie più densamente popolate di <strong>Bergamo</strong>. La manifestazione, ideata e diretta da <strong>Alessandro Bottelli</strong> e realizzata grazie alla disponibilità del parroco, <strong>don Angelo Domenghini</strong>, sarà inaugurata <strong>venerdì 19 luglio</strong> (ore 20.45) dal recital organistico di <strong>Francesca Ajossa</strong>, giovane e talentuosa musicista nata a Cagliari ma da tempo stabilitasi in Olanda e lì perfezionatasi sotto la guida di Ben van Oosten e Pieter van Dijk. Collabora regolarmente con l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam e la sua attività concertistica la vede impegnata in un repertorio che spazia dalla musica antica a diverse prime esecuzioni assolute. Qualche anno fa, per la rassegna Box Organi. Suoni e parole d’autore di Lallio, aveva eseguito due nuovi brani d’organo di Biancamaria Furgeri e Irlando Danieli scritti per l’occasione. Tra i suoi lavori discografici figurano un CD dedicato alla musica per Organo nella Sardegna dell’Ottocento (Tactus, 2016), “Voci di Donne”, dedicato alla musica per organo delle compositrici italiane nel XX e XXI secolo (Stradivarius, 2019) e “Of Ancient Days”, nuova composizione del compositore canadese Trevor Grahl (Cobra Records, 2023). Nel dicembre 2018 ha partecipato ai concerti che si sono tenuti a Hong Kong e Macao in occasione delle celebrazioni per il compleanno di Papa Francesco. È organista titolare presso la chiesa di ‘t Woudt (Olanda) e, dal 2023, artist in residence presso la Contius Foundation, con il compito di promuovere l’organo Contius della St. Michielskerk di Lovanio.<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/07/organo-Serassi-bergamo_s.anna_-300x225.jpg">Media</a>Il programma della serata, intitolata <strong>“Gli imprevisti cammini del suono”</strong>, esplora ricchi contrasti e sorprendenti connessioni musicali attraverso una selezione di brani che spaziano dal Barocco ai giorni nostri. Il viaggio ha inizio con il maestoso Preludio in Mib maggiore BWV 552 di <strong>Johann Sebastian Bach</strong>. Incluso nella raccolta nota come “Clavier-Übung III” e spesso associato alla figura della Trinità, questo preludio presenta tre temi musicali distinti: il “Padre”, rappresentato dal ritmo puntato iniziale, che ricorda una Ouverture francese; il “Figlio”, più semplice e leggero; e lo “Spirito Santo”, disegnato a guisa di rapide successioni di semicrome. Il brano viene anche associato alla figura di Sant’Anna per la somiglianza motivica con un inno della tradizione anglicana intitolato alla santa. Oneliner di <strong>Andries van Rossem</strong> è stato composto nel 2014 e si sviluppa sulla base dei primi 5 neumi dell’inno gregoriano “Urbs lerusalem Beata”, elaborati in un linguaggio musicale moderno e innovativo. La realizzazione sottoforma di un’unica linea melodica, piuttosto inusuale per uno strumento come l’organo, la struttura e i timbri utilizzati contrastano nettamente con la coesione formale della musica classica, offrendo nuove prospettive sonore. Si prosegue con la Pavana Lachrymae del tedesco <strong>Heinrich Scheidemann</strong>. La pavana, una danza rinascimentale lenta e dignitosa, è qui reinterpretata in una serie di variazioni dalla sensibilità barocca, creando un dialogo tra passato e presente all’interno dello stesso brano. Il motivo melanconico su cui si basa fu pubblicato per la prima volta da John Dowland con il testo “Flow my tears” (“Scorrete mie lacrime”). Il viaggio prosegue con un’altra serie di variazioni su un tema rinascimentale: “Elselein, liebstes Elselein”. Il testo esprime una profonda malinconia e desiderio, parlando di un amore perduto e di una separazione dolorosa. Questo tipo di tematica era comune nei canti popolari dell’epoca, che spesso esploravano temi di amore, perdita e desiderio in modo diretto e toccante. <strong>Hugo…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/07/yara-gambirasio.jpeg">Media</a>Due ragazze. Yara poco più che una bambina. Laura poco più che una ragazza. Uccise entrambe in circostanze misteriose. Laura l’1 agosto del 1993, Yara scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio 2011. Noi, Araberara, eravamo qui, in mezzo a questo tsunami mediatico ed emotivo.In questi giorni la vicenda di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra, torna alla ribalta per una serie tv su Netflix che ci vede coinvolti con pagine, volti e testimonianze. Da qui, in questa redazione di Clusone erano partiti gli input per arrivare a Bossetti (di cui vedrete per la prima volta un’intervista esclusiva) e al ‘casino’ di figli nati fuori dal matrimonio e intrecci di storie di un periodo dove bastava una ‘corriera’ per provare l’amore, allora i social non si sapeva nemmeno cosa fossero. (Del delitto di Laura Bigoni ce ne occuperemo invece sul prossimo numero).La <em>docuserie crime</em> ‘Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio’La prima delle cinque puntate è uscita il 16 luglio, le altre seguono a ruota. In questi giorni la piattaforma Netflix sta mandando in onda la <em>docuserie crime</em> <strong>‘Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio’</strong> che ricostruisce i dettagli del tragico omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. Si tratta di uno dei progetti più ambiziosi di sempre per la linea di documentari basati sulla cronaca nera che tanto successo riscontrano tra il pubblico di Netflix: basti dire che <strong>il lavoro di documentazione per Il Caso Yara è iniziato già nel 2017</strong>, ben quasi quattro anni prima dell’uscita dell’acclamata docuserie <em>SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano</em>. (…) ALLE RADICI DEL DELITTO DI YARA. LA SOLUZIONE TROVATA IN VALLEIl Negroni ha risolto il mistero con una confidenza<strong> </strong><strong>di Piero Bonicelli</strong><em>“Non ci sono delitti perfetti”</em>. Lo aveva dichiarato uno degli investigatori del caso Yara. Più che una constatazione, era una sorta di esorcismo. Solo i romanzi gialli finiscono, come i salmi, tutti in gloria. Quello dell’uccisione di quella ragazza tredicenne che, uscita dalla palestra, scompare per essere ritrovata morta mesi dopo in un campo, sembra definitivamente risolto. Ma come ci si è arrivati al nome e cognome della madre, cercata per un anno inutilmente, rispolverando storie vecchie di “ragazze madri” dell’altopiano seriano e dintorni? La genesi è partita in valle così come l’epilogo si è trovato in valle. Ecco come.Dopo il delitto e il ritrovamento sugli indumenti di Yara di “materia” sufficiente per ricavare il Dna del potenziale assassino, c’è stato un primo colpo di fortuna. In una discoteca dei dintorni si fanno prelievi e uno di questi risulta “compatibile” con il Dna dell’assassino. E’ quello di <strong>Damiano Guerinoni</strong> che risulterà nipote del padre del presunto assassino. (…)QUEL VICINO DI CASA SCONOSCIUTO<strong>(p.b.)</strong> Reato e peccato. Si discute su chi ha violato il quinto comandamento, che per la società civile è anche reato (non ammazzare) e però, nella ricerca si è finiti per trovare anche chi ha peccato (ma non ha commesso reato) contro il sesto comandamento, che ha prodotto un figlio, che sarebbe appunto l’omicida. “<em>E comunque, anche si trovasse la madre del presunto assassino, non è lei la colpevole. Ricordiamocelo quando succederà”.</em> Lo scrivevamo nell’aprile di qualche anno fa, quando gli inquirenti erano venuti in redazione a chiederci di dar loro una mano, <em>“con voi magari la gente parla, con noi si chiude a riccio”</em>. Colpevoli non sono, di fronte alla legge, né il Guerinoni né la Arzuffi. Colpevole, secondo sentenza, è risultato un altro. Ma già, nel chiuso delle nostre case, avevamo emesso sentenze, di colpevolezza o assoluzione. Anche perché l’annuncio, con nome e cognome, di chi è l’assassino, è stato dato dal Ministro degli Interni, mica dall’ubriacone del paese. E la scienza lo conferma, il tribunale lo…
MediaÈ un pomeriggio di luglio. Caldo improvviso che sconfessa le previsioni catastrofiche di una stagione anomala. Ma nella sede della Gap, zona artigianale di Sovere, la temperatura è a misura di uomo (e di donna). Tra presente e passato che si intrecciano, ricostruiamo i 70 anni di vita di un’azienda che quest’anno avrà 600 dipendenti, un fatturato annuo sui 70 milioni. Prima il nome, il significato di Gap: che sta per Gianni e Aldo Piantoni. Per capirlo bisogna risalire al Patriarca della famiglia, Bortolo Piantoni, imprenditore, a lungo sindaco di Vilminore (dal 1949 al 1958 e dal 1964 al 1966) e poi presidente della Comunità Montana di Scalve, che fondò la prima società nel 1952.Non c’è più il fondatore, ma purtroppo non ci sono più nemmeno Aldo (morto nel 1980 in un incidente sul lavoro) e Gianni, morto nel 1998.L’Impresa del nonno“Il nonno aveva un’impresa intitolata a suo nome, a Dalmine, fondata più di 70 anni fa nel 1952. Aveva in appalto i trasporti della Dalmine. Anni dopo ha pensato di creare una società per i due figli, Aldo e Gianni. Ha acquistato un capannone qui a Sovere, zona via Roma, e ha avviato un’azienda di servizi per le acciaierie, non solo i trasporti che curava la società che già aveva, ma anche servizi complementari, recupero scorie, forno ecc. Poi, dopo qualche anno, la fusione tra la società originaria e la Gap. Il nome l’ha concordato con un suo amico commercialista di Lovere, il rag. Roppolo. Già nella denominazione, prima ancora che nella proprietà, ha voluto fosse chiaro che era dei suoi due figli. All’inizio era un’officina dove si aggiustavano i mezzi che venivano usati per i servizi nei vari cantieri, poi era anche un deposito per le scorie di lavorazione e i rottami. All’inizio lavoravamo ancora per la Dalmine, poi ci si è allargati, si lavorava anche per la Lucchini e altre acciaierie della Valcamonica. Tutto è partito da lì, nel 1975. E il nonno, per una decina d’anni, arrivava tutte le mattine da Vilminore, alle 7 del mattino era lì e la sera era l’ultimo ad andare via”. A parlare è la vedova di Gianni, Elena Guidi, originaria dell’Emilia.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo SE CI CREDI LO FAI – I 70 anni della Gap, a Sovere da 50 anni. 600 dipendenti, 70 milioni di fatturato: “Lasciamo Sovere a malincuore, creiamo un unico centro servizi a Brescia” proviene da Araberara.
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MediaViolenza, bombe, case rase al suolo, morte, disperazione. Fabrizio Minini, 47 anni, originario di Darfo ma cooperante umanitario in giro per il mondo si ferma un attimo. Le immagini di quei 45 giorni “e 45 giorni per una missione sono praticamente niente” sono fisse nella memoria. E resteranno lì. Indelebili. “Quello che ho visto a Gaza credo sia fuori da ogni ordine e misura e che non ho mai visto in 30 anni di guerra. Un fazzoletto di terra grande come la Valle Camonica, solo che invece di avere 100mila abitanti, ne ha due milioni e mezzo e non esiste più niente. Non c’è una sola casa rimasta in piedi, ogni infrastruttura è stata distrutta, non c’è acqua, non c’è elettricità, la connessione internet è molto scarsa e i bombardamenti sono continui. E questo solo per metà paese perché la parte a Nord è ormai irraggiungibile perché è circondata dagli israeliani e non può passare nessuno”, racconta Fabrizio. Facciamo però un passo indietro.Come sei diventato cooperante? “Ho frequentato il Liceo Linguistico a Corna e in quegli anni si parlava molto della guerra in Bosnia. La Caritas di Darfo seguita da don Danilo Vezzoli era molto attiva ed era il collettore di ragazzi come me che si davano da fare per le raccolte alimentari. Credo che quell’esperienza mi abbia dato un imprinting per fare questo mestiere, che però è arrivato molti anni dopo nella mia vita. Sono stato anche a Sarajevo con i convogli e ho vissuto sulla mia pelle cosa significa vivere nei posti di guerra, poi finita la scuola ho iniziato a lavorare alla Serioli Arredamenti a Darfo, dove sono rimasto per dieci anni”.Il volontariato però ha sempre fatto parte della tua vita: “Sì e ad un certo punto mi sono chiesto perché non far diventare quella passione un lavoro… in quegli anni era venuta fuori Emergency, che era il primo approccio alla cooperazione a livello italiano, e ho deciso di partire. In quegli anni ero stato anche uno dei membri fondatori di Domani Zavtra e nel 2007 mi sono licenziato e sono partito per l’Ucraina. Sono stato all’orfanotrofio di Gorodnya e qui ho speso la mia liquidazione perché ero un volontario”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo L’INTERVISTA – Fabrizio Minini, cooperante umanitario: “I miei 45 giorni a Gaza. Vivevamo in 60 in una casa, i colleghi morti e quel bambino di 14 giorni. Mi hanno chiesto di non dimenticarli” proviene da Araberara.
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Mediadi Luca MarianiCinque fratelli di Clusone. Tutti cinque alpini. Tutti cinque arruolati nel battaglione Edolo. «Ebbene sì.» Esclama Fiorenzo con la voce robusta e maschia: «Io sono il primo e sono nato a novembre del 1959. Dopo c’è Angelo di tredici mesi più giovane. Poi Andrea del ’62, Giuseppe detto Giossi cinque anni più giovane e infine Sergio del 1969.»Cinque fratelli alpini. Cinque figli d’arte. Infatti già il papà Luigi Savoldelli fu penna nera durante la Seconda guerra mondiale. «Nato nel 1925, era tra i giovani alpini arruolati nella brigata Tridentina. Dopo l’armistizio di Cassibile e l’8 settembre venne catturato dai tedeschi, ma a Bergamo riuscì a scappare da questo vagone che era destinato chissà dove. Non aveva ancora 18 anni e si diede alla macchia nelle zone del monte Blum. Scendeva la notte a mangiare qualcosa in casa dei suoi genitori in località Pregunì a Clusone. Per questo i nazi-fascisti hanno minacciato tante volte i miei nonni di bruciare il loro fienile se non avessero confessato dove fosse il figlio Luigi.»È Fiorenzo a raccontare della sua famiglia di alpini. I suoi grandi occhi azzurri sono attenti e penetranti e si sciolgono di emozione quando nella memoria rivedono il papà: «All’adunata nazionale di Bergamo del 2011 lui era venuto a mancare da poco. Dunque c’era questa onda di sentimento nel ricordarlo. Perciò, durante la sfilata finale tutti cinque avevamo la sua fotografia attaccata al gilettino.»Non solo Bergamo. Anche Milano nel 2012 e Asti quattro anni dopo. Per i fratelli Savoldelli è sempre un piacere sfilare compatti, fianco a fianco. «Quando ci capita, quando riusciamo ad allineare i cinque pianeti, perché non è troppo facile, è bello e siamo orgogliosi di sfilare tutti insieme. Dal 2011 abbiamo con noi sempre l’immagine del papà o il suo cappello da alpino sul famoso cuscino verde-bianco-rosso. Sono sempre io a portarli semplicemente perché sono il primo dei fratelli.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo CLUSONE – Cinque fratelli, cinque alpini: “Il primo che staccava dormiva nella branda dell’altro che era ancora calda…” proviene da Araberara.
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Media‘Il maniaco della vite’. Già, che è meglio travirgolettare la definizione visto che arriva direttamente dai social, insomma, a Vertova, in questa strana estate a tenere banco è qualcuno che taglierebbe i tralci di una vita. E mentre i social si scatenano, anche giustamente, la caccia al colpevole è scattata anche se sembra cosa interna, già, chi ha scritto sui social sembra sicuro di sapere il colpevole: “…Questa mattina – si legge – mentre portavo a passeggio il cane ho potuto notare, che, IL VIGLIACCO il CATTIVO, ha colpito ancora. Sempre nei confronti della centenaria vite, sulla quale più volte si è accanito. Una vite che potrebbe raccontare la storia di Vertova, che non può recare danno a nessuno, se non per qualche foglia secca in autunno, o qualche acino caduto.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo VERTOVA – Caccia al “maniaco della vite”, quella centenaria vite in paese presa di mira da qualcuno proviene da Araberara.
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MediaSe ne è andato così, in una calda mattina di luglio, in Svizzera, folgorato dalle linee dell’alta tensione. Ivo Conti, 44 anni, era al lavoro in Val Surselva, nei pressi di Ruen, frazione di Ilan/Glion nel Canton Grigioni. Per Ardesio e tutta la zona una notizia terribile, Ivo lo conoscevano tutti, classe 1979, sposato dal 2020, un bimbo e quel suo sorriso contagioso che ti faceva sentire a casa. Ivo abitava nella zona della Valzella e quel maledetto mercoledì 17 luglio era in trasferta in Svizzera.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo ARDESIO – Il ricordo di Ivo Conti: “Vieni ad aprire le finestre delle nostre ore…” proviene da Araberara.
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MediaNuovi Sindaci a Lovere, Castro, Rogno, Riva, Tavernola, Sarnico, Viadanica, Casazza, Ranzanico, Gaverina e magari ne abbiamo dimenticato qualcuno. Quindi grandi cambiamenti in questi Comuni che fanno parte della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi. Ne fanno parte 38 Comuni, fa il pari con quella della Val Seriana. Enti elefantiaci derivati ambedue dalla fusione di precedenti Comunità Montane. Quella dei Laghi è una fusione (a freddo) addirittura di tre precedenti Comunità Montane, quella del Basso Sebino e Monte Bronzone, quella dell’Alto Sebino e quella della Val Cavallina. Cosa abbiano in comune territori tanto diversi si fatica a elencarlo. Ma così è anche se non vi pare, direbbe Pirandello.Quando è stata fatta questa fusione (2009) ci fu una sorta di patto di non belligeranza sulla presidenza: per un quinquennio tocca a un Sindaco della Val Cavallina, poi tocca a uno dell’Alto Sebino e poi a uno del Basso Sebino.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo SCENARI – Nuovi Sindaci, nuovo Presidente della Comunità Montana? Toccherebbe alla Val Cavallina, ma… proviene da Araberara.
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MediaL’intervento di Ivan Colombo, candidato sindaco della lista avversaria a quella di Francesco Zanotti che si è aggiudicata la vittoria nelle recenti elezioni amministrative – intervento pubblicato sul numero scorso del nostro giornale e pubblicato sui social -, denunciava in modo deciso “la degradazione del livello di civiltà, correttezza e lealtà” che aveva caratterizzato la campagna elettorale di Zanotti, degradazione culminata, a suo dire, nel “suono delle campane a festa” a margine dello spoglio elettorale. Ora però alcuni Piariesi ci scrivono che i fatti nella realtà non sono andati così: “Nel pomeriggio di lunedì 10 giugno, alle ore 15, si tenne il funerale di Carlo Simonelli, e al rientro dal cimitero, verso le ore 16, il parroco fece suonare il carillon delle campane con il motivo “Salve Regina” che era il canto alla Madonna preferito dal povero Carlo…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo PIARIO – La gaffe di Ivan Colombo: “Il suono delle campane non erano per festeggiare il nuovo sindaco, ma per un funerale di una persona devota alla Madonna” proviene da Araberara.
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MediaI due “Fabi” sembrano addirittura scoraggiati. La buriana delle lettere anonime con accuse pesantissime a persone indicate con nome e cognome, lasciano uno strascico di denunce “contro ignoti” e rancori poco sopiti. “Il sindaco appare e scompare”, dice Fabio Migliorati. E Fabio Ferrari rincara: “Castione è inchiodato, bloccato. Gli altri Comuni stanno ricevendo milioni di euro, a Castione sono arrivati 500 mila euro solo perché i funzionari si sono dati da fare. In municipio non c’è mai nessuno degli amministratori. Siamo allo sbando”.Le elezioni sono lontanissime, addirittura nel 2027 e il sindaco Angelo Migliorati non ha alcuna intenzione di mollare, resta con quel che rimane della sua maggioranza, appesa al filo perché, se si dimettesse un altro consigliere salterebbe l’amministrazione. Ci sono state avvisaglie di malcontento, soprattutto per uno dei suoi consiglieri, appunto per il contenuto dell’ennesimo volantino distribuito in paese. Ma poi si va avanti.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo CASTIONE – “Il paese è inchiodato: stiamo perdendo finanziamenti che hanno gli altri Comuni” proviene da Araberara.
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MediaLa resa dei conti c’è stata. E non è stata una resa di quella a basso profilo, della serie ‘se dobbiamo dirci tutto diciamocelo’. E così è stato. I panni sporchi si lavano in casa, ma qui sono stati lavati ma di asciugare la delusione e la rabbia ce ne vuole, eccome se ce ne vuole. Appuntamento in una sera di metà settimana di luglio. Il confronto si è fatto scontro. E lo scontro porta sempre strascichi. Gianluigi Conti, candidato sindaco, ora capogruppo di minoranza dopo un’accesa discussione non le mandata a dire alla Lega, a Roberto Zanella, tornato dopo 5 anni di assessorato a Tavernola e in passato assessore a Lovere e a Simonetta Urgnani, ex assessore ai servizi sociali, rei secondo lui di aver contribuito alla sua sconfitta…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo LOVERE – Incontro burrascoso. L’Ago si punge da solo. Il j’accuse di Conti e… proviene da Araberara.
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MediaÈ un caldo pomeriggio di metà luglio, la sindaca Federica Cadei è di corsa e le vacanze estive sono già un lontano ricordo. “Il progetto per l’ampliamento dell’asilo nido ci sta impegnando non poco (ma di questo ne parliamo in un articolo a parte, ndr)”, racconta lasciandosi alle spalle la porta d’ingresso di una scuola silenziosa. Pochi metri più in là, sopra la piazza che poche ore prima ha ospitato il mercato del martedì, ecco la nuova biblioteca ‘Piero Guizzetti’. È ancora delineata dal cantiere, “ma siamo ormai alla fine e sai perché me ne rendo conto? Perché da qualche giorno stiamo parlando dell’inaugurazione e mi sembrava una cosa talmente lontana che quasi non ci credo”.Insomma, ci siamo: “Non è ancora finita, ma i lavori che mancano sono piuttosto veloci e quindi l’inaugurazione sarà nel weekend del 20-21 settembre”, sorride la sindaca mentre mi fa strada verso l’ingresso. I vialetti stanno per prendere forma, così come il porticato che dà uno sguardo all’orto didattico e il verde che crescerà tutto attorno all’edificio. Mi avvicino alle grandi vetrate che promettono di illuminare un ambiente che non sarà solo moderno, ma anche funzionale. “All’interno mancano i corpi illuminanti e per questi abbiamo cercato una soluzione ottimale e allo stesso tempo sostenibile economicamente, infatti le lampade si autoregolano in base alla luminosità che arriva dall’esterno consentendo di mantenere una luce costante anche in un’ottica di risparmio energetico”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIOL'articolo SOVERE – Viaggio dentro la nuova biblioteca tra aree verdi, la grande parete ‘disegnata’ da Martina Paletti, il legno, le piante… 1.250.000 euro, si inaugura a fine settembre proviene da Araberara.
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