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Media“In un mondo e in un momento storico in cui la gratitudine sembra diventare merce sempre più rara, noi abbiamo voluto metterla al centro della nostra celebrazione: gratitudine per quanti nel passato hanno dato la vita per assicurarci un futuro di libertà e di benessere; gratitudine per quelli che oggi, per onorarne la memoria, dedicano tempo ed energie  alla comunità ed alle persone più sfortunate; e gratitudine anche per chi, in futuro, quando noi ‘vèci’ non ci saremo più, raccoglieranno, come spero, il nostro messaggio di solidarietà e di generosità”.Così Walter Savoldelli, che parla a nome di tutto il Gruppo Alpini baradello a ridosso della grande festa del Centesimo Anniversario di fondazione che il 6,7,8 e 9 giugno scorsi ha dato vita ad una serie di partecipatissime celebrazioni, in una città pavesata di bandiere tricolori anche nei suoi angoli più defilati. Un compleanno intensamente vissuto – come sottolinea il Capogruppo Mauro Bonadei –  nel ricordo dei padri fondatori, dei Caduti, di tutti gli Alpini che in cento anni si sono rimboccati le maniche ed hanno dedicato parte del loro tempo libero per il Gruppo.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo CLUSONE – Il centesimo anniversario del Gruppo Alpini all’insegna della gratitudine e della solidarietà. Il capogruppo Bonadei: “Ringrazio la comunità clusonese che ci circonda di affetto e simpatia” proviene da Araberara.

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MediaLuca MarianiSono i pomeriggi lunghi e monotoni della primavera 2020. La pandemia di covid costringe tutti a stare bloccati in casa. Matteo Trussardi dal suo appartamento in via Sales alle Fiorine vede il colle di Crosio e i prati dell’altopiano colorarsi di verde cullati dal sole di marzo. «In quei mesi stavo studiando per fare l’esame del secondo livello dell’Onav, quindi stavo approfondendo la geografia e la geologia del vigneto. Guardavo fuori dalla finestra e mi domandavo perché mai nessuno avesse piantato la vite a Clusone?»  Per rispondere a questa domanda Matteo formula alcune ipotesi e chiede aiuto al più fine conoscitore della storia locale: il maestro Mino Scandella. «Ci siamo scambiati qualche mail e per questo lo ringrazio.» Spiega il fiorinese classe 1991: «Lui mi ha detto che erano stati fatti un paio di tentativi in passato ma mai andati a buon fine per diversi motivi, mai troppo ben descritti. Da lì ho iniziato a fare un’analisi del terreno e ho iniziato a contattare qualcuno per capire se fosse possibile piantare un vigneto qui.»Matteo è curioso. Studia, cerca e approfondisce. «Ho trovato un’indagine geologica che era stata fatta ai piedi del monte Crosio. Questa diceva che sotto c’è sabbia. Perciò ero arrivato alla conclusione di piantare delle varietà bianche che sono ideali per terreni sabbiosi e drenanti.»A questo punto il trentatreenne dagli occhi di cielo sfumati di foglie ha bisogno di qualcuno che gli dia una mano per trasformare quelle idee in un vigneto vero, fatto di lavorazione della terra, posizionamento dei pali, dei filari e piantumazione delle barbatelle. «Allora ho chiesto a Betty e Manolo, i proprietari dell’enoteca Bricconbacco, se conoscevano qualcuno che potesse aiutarmi.»ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo CLUSONE – Matteo e il primo ‘bollicine’ made in Fiorine: “Quella primavera del 202° quando stavo studiando e guardavo fuori dalla finestra immaginando un vigneto…” 1000 viti per produrre il primo vino della zona proviene da Araberara.

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Media“La  fisionomia della prossima Giunta è già delineata, in continuità con quella del precedente mandato perché composta dalle stesse persone, come del resto avevamo prospettato durante l’assemblea pubblica ai cittadini in vista delle elezioni amministrative”.Così Flora Fiorina, la cui carica di sindaco è stata confermata anche per il prossimo quinquennio, che si dice un po’ delusa per non aver potuto terminare alcuni lavori prima della fine della sua amministrazione precedente…ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo GANDELLINO – I lavori per rifare la piazza del paese slittati di due mesi per il maltempo proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/06/copertina-libro-mons-bonicelli.jpg">Media</a>Il 7 giugno è stato presentato a Bergamo, nella sede provinciale degli Alpini, il volume “Quel tredici dicembre – Gaetano Bonicelli si racconta” (pagg. 144, euro 15).“Don Tano” fa parte del “club” esclusivo dei vescovi – meno di una decina – più longevi di tutto il mondo che quest’anno vedono il loro centesimo compleanno. In questo libro si racconta con la parola (più di cinque ore di interviste) e le immagini che fanno da supporto.Il titolo prende spunto dal giorno della sua nascita nel 1924 – “portato da S. Lucia”, come ricordava sempre sua madre – ed esce proprio nell’anno del centenario dell’arcivescovo bergamasco, a cura del giornalista (e cugino) Piero Bonicelli, direttore di Araberara. Alla presentazione erano presenti Mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, e il saggista Marco Roncalli, autore di diverse opere di storia. Ma in sala c’era anche l’altro arcivescovo vilminorese, Mons. Francesco Panfilo.Ordinato sacerdote nel 1948, per volere di Paolo VI vescovo nel 1975 alla guida della diocesi di Albano (dal 1977 al 1981 dopo esserne stato ausiliare), poi su designazione di Giovanni Paolo II ordinario militare per l’Italia (1981-1989) e infine arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino (1989-2001), ”Don Tano” – come lo chiamano i suoi compaesani di Vilminore ma anche i tavernolesi che lo hanno visto crescere – è indubbiamente uno degli ultimi testimoni delle grandi transizioni del Novecento nella società e nella Chiesa, capace di analisi lucide che continuano a guardare al futuro.“Questo libro non è una celebrazione e nemmeno una biografia scontata. Trovate episodi e perfino retroscena curiosi e inediti. Ed è anche un ripasso di storia, raccontato da uno che quella storia l’ha vissuta accanto ai grandi Papi e ai grandi personaggi, anche laici, che hanno lasciato un segno nelle vicende del mondo, non solo italiano, visto che Don Tano ha viaggiato e seguito i problemi degli emigranti nel mondo, le vicende del lavoro con le Acli e quelle della comunicazione…”. Così scrive il curatore Piero Bonicelli che ha raccolto i ricordi intrecciati in queste pagine accompagnati da immagini significative scelte fra le molte possibili e dove “Don Tano” è ritratto con pontefici, capi di Stato, politici, porporati e gli amici di sempre.“In una sorta di trionfo della memoria le sequenze, nei loro tratti essenziali, arrivano da lontano per poi fermarsi ai nostri giorni. Dalla prima metà del secolo scorso, fra squarci che si aprono sul paese di Vilminore, la prima finestra sul mondo; poi sui seminari di Clusone e Bergamo, negli anni degli studi con esami finali nel Regio Liceo Paolo Sarpi; quindi sulla parrocchia di Almenno San Salvatore, dopo l’ordinazione sacerdotale. Dalla seconda metà del ‘900, invece, testi e fotografie ci riconsegnano tappe di un cammino consumato da Milano – all’ateneo fondato da padre Gemelli, l’Università Cattolica – sino a Parigi, alla prestigiosa Sorbona. Poi i quadri successivi ci riportano il rientro in Italia e la chiamata a Roma: leggansi dunque i diversi ruoli fra Acli e Ucei e Cei, la direzione dell’Ufficio nazionale per le migrazioni italiane e quello delle Comunicazioni sociali. Quindi riconfigurano le successive tappe dopo l’ordinazione episcopale …”, osserva nella prefazione Marco Roncalli evidenziando il ruolo dei primi educatori e formatori nella vocazione di “Don Tano”, sacerdote e vescovo, ma pure giornalista, comunicatore, discreto amico di missionari sparsi nel mondo.Un libro che ripercorrendo l’avventura umana e spirituale di un protagonista dell’episcopato italiano, tratteggia un modello di servizio, anche se il diretto interessato quasi si schermisce e afferma: “Non so se potranno interessare a qualcuno queste pagine, ma voglio rifletterci io per lodare Dio e chiedere venia”.Il volume può essere richiesto direttamente anche alla sede di Araberara (0346 25949).ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo <a…
MediaGli Scarpinòcc di Parre sono sbarcati in America. A parlarne è il prestigioso New York Times, che ha dedicato un articolo alla pasta ripiena italiana nelle sue variazioni regionali, citando per la Lombardia, e in particolare per la provincia di Bergamo i casonsei, i bertù e gli scarpinocc.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo PARRE – Gli scarpinòcc sbarcano… oltreoceano proviene da Araberara.

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MediaDomenica 26 maggio, alla sua quindicesima edizione, e’ tornata «Profumi di Collina – A spasso con Solforino», la camminata enogastronomica organizzata dalla Pro Loco La Collina per scoprire i prodotti dell’Alto Sebino. Una giornata rilassante tra le colline bergamasche e le sponde tranquille del lago d’Iseo, serpeggiando tra Riva di Solto, Solto Collina e Fonteno. Durante ciascuna sosta e’ stata servita una portata, andando così a comporre un vero e proprio pranzo itinerante che ha offerto agli escursionisti interessanti assaggi di prodotti locali.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo SOLTO COLLINA – Profumi di Collina e quelle tre parole chiave: panorama, buon cibo e compagnia proviene da Araberara.

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MediaQuelle che sembravano essere a tutti gli effetti due storie infinite ora hanno trovato – finalmente – una soluzione. Due opere pubbliche fondamentali, una riguarda la scuola Elementare e l’altra la celeberrima rotonda sulla SP91.Partiamo proprio dalle scuole, chiuse dalla fine del 2021: “Pochi giorni fa abbiamo ricevuto la bella notizia di un contributo statale di 1 milione e 490mila euro per l’efficientamento energetico dell’edificio – spiega il sindaco Francesco Micheli -; l’intervento consiste nella realizzazione del cappotto esterno, nella sostituzione di tutti i serramenti e l’installazione di un’impiantistica che consentirà di raggiungere un minimo impatto energetico. Infine, nel piano terra verrà realizzata una grande aula che potrà essere in futuro destinata a mensa. Il progetto complessivo è di 2,5 milioni di euro, ma la quota restante viene coperta da risorse comunali che abbiamo già individuato e saremo quindi in grado di consegnare alla popolazione una struttura nuova, bella ed efficiente”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo VILLONGO – Il sindaco e i progetti… estivi: “1,5 milioni per l’efficientamento delle scuole. Il 9 luglio consiglio comunale per la rotonda” proviene da Araberara.

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MediaNiente da fare. L’Atalanta a Clusone non arriverà. Alla faccia di un contratto siglato e di tante parole. Perché alla fine ciò che conta sono gli impegni presi sul campo e non sulla carta. Qualche settimana fa il sindaco aveva confermato l’arrivo per il 10 luglio, a ranghi ridotti, causa Europeo, causa Olimpiadi e causa Supercoppa Europea che si gioca contro il Real Madrid il 14 agosto. Insomma. Niente ritiro estivo. Per la prima volta dopo anni. Clusone, il paese d’origine dei Percassi rimane a bocca asciutta.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo ATALANTA – Niente ritiro a Clusone, l’amarezza del Sindaco: “Era tutto pronto” proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti e la nuova giunta.L'articolo VIADANICA – Nicola, Marco e Angelo alla guida del paese proviene da Araberara.

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MediaUn intervento davvero cospicuo, dal costo complessivo di 46.849 euro di cui 32.079 da contributo della Comunità Montana: parliamo del progetto, recentemente realizzato, dell’arredo urbano per il centro storico, progetto denominato “La Rinascita di Gandino – radici” il quale, più volte rivisto per richieste da parte della Soprintendenza e per far fronte a diverse necessità e criticità, ha mantenuto comunque vivo l’iniziale intento: dare, oltre alla risposta ad una necessità primaria di creazione di percorsi sicuri e spazi in cui le persone possano sostare e sentirsi protette dal traffico veicolare, un significato più profondo che possa essere di interesse anche per il visitatore esterno, un racconto che esprima l’attaccamento al territorio e che instilli un forte senso di appartenenza:“Non era semplice questo tema, soprattutto in un tessuto fortemente consolidato nel tempo come quello di Gandino – spiega il sindaco Filippo Servalli ringraziando la Comunità Montana Valle Seriana per l’importante contributo ricevuto e ricordando le perplessità sul progetto espresse in passato soprattutto dai commercianti – ma tutti gli elementi dell’arredo hanno previsto la continuità con gli spazi esistenti: le nuove fioriere, studiate come elementi naturali che fuoriescono dal terreno e diventano luoghi di incontro, in alcuni punti diventano panchine con le sembianze di radici, per simboleggiare le relazioni che il singolo, nella sua unicità, intreccia con gli altri durante il corso della vita. Come poi accade in natura la radice è solamente la partenza di una crescita, che si può estendere all’infinito, e da qui il rimando a ciò che accade nella vita dell’umanità”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GIUGNOL'articolo GANDINO – La ‘rinascita di Gandino’ parte dalle ‘radici’ proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti, e la nuova giunta.L'articolo BERZO SAN FERMO – I berzesi ripartono con Luciano IV proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti, e la nuova giunta.L'articolo GORLAGO – Elena Grena si conferma sindaco. Michela Testa e Luca Perletti i più votati proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti.L'articolo GRONE – Enrico, avanti insieme proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti.L'articolo SPINONE AL LAGO – Simone & Spinone, il legame continua proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno trovate tutte le preferenze, anche dei non eletti.L'articolo CENATE SOTTO – Thomas continua a… unire Cenate proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno la nuova giunta, il pagellone (Valerio Franzoni Chef Giorgio Locatelli) e tutte le preferenze, anche dei non eletti. L'articolo ROGNO – Franzoni si cucina Molinari proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti, e il pagellone.L'articolo VALBONDIONE – Walter (Asterix) alla riscossa proviene da Araberara.

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MediaE’ uno dei pochi tornati in campo che ne sono usciti alla grande. In molti altri Comuni il ritorno dei “vecchi” amministratori è stata una debacle. Claudio Agoni questa volta, con la sua lista di giovani, ha sbaragliato il campo con 172 voti in più del candidato della maggioranza uscente. E ha tutta l’aria di avviare una sorta di “restaurazione” nemmeno ci fosse stata una rivoluzione. Serve ricordargli che Luigi XVIII, quando tornò dall’esilio, dovette adattarsi, se non voleva essere detronizzato un’altra volta, a una monarchia costituzionale riducendo i suoi poteri assoluti?Adesso, ovviamente, è facile dare giudizi: per gli sconfitti osservare che si doveva fare questo o quest’altro, muoversi prima ecc.Sul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti, le nuove giunte e il pagellone.L'articolo ELEZIONI – Azzone: si dimette Tarcisio Bettoni. Schilpario: la ‘restaurazione’ di Agoni proviene da Araberara.

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MediaSul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti, la nuova giunta e il pagellone (Daria Schiavi è Biancaneve).L'articolo BOSSICO – Biancaneve (Daria) si mangia Brontolo (Marcello) proviene da Araberara.

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MediaIl sindaco uscente sconfitto per 36 voti dopo un conteggio altalenante, con due seggi a favore e tre contro. Chi avrebbe scommesso su Vigilio Arcangeli conosciuto come “Ghigo”? Sembrava un destino segnato, da una parte una corazzata, il centrodestra della trinità per la prima volta unito e addirittura il terzo mandato per i sindaci dei Comuni oltre i 5 mila abitanti che sembrava varato proprio a sua misura, al punto che qualcuno nella Lega lo aveva chiamato il “lodo Bertazzoli” per far capire che a Roma Giorgio Bertazzoli, il sindaco in carica da dieci anni aveva qualche santo in quello che si fatica a chiamare “paradiso” (soprattutto dopo i recenti scontri nell’aula parlamentare) ma che per la politica è comunque il sancta sanctorum.Sul numero di Araberara in edicola dal 21 giugno tutte le preferenze del consiglio comunale, anche dei non eletti, il pagellone e la nuova giunta.L'articolo SARNICO – La sarneghera: crolla la Lega e Ghigo trionfa. Un Arcangeli sul Sebino a miracol mostrare proviene da Araberara.

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