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Media“Il segreto per arrivare a 100 anni? Forse è questo: vivere senza arrabbiarsi mai. Io, infatti, non mi arrabbio mai, sono sempre stata tranquilla”.Dalla casa di Pierina Bigoni, che ha festeggiato il secolo di vita la vigilia di Natale insieme a tutti i suoi cari, si gode un panorama stupendo. Il Lago d’Iseo si estende davanti ai nostri occhi in tutta la sua bellezza. Ci troviamo a Solto Collina, ma la neo centenaria è nata a qualche chilometro di distanza nel lontano 1923.“Sono nata a Lovere e ho sempre vissuto a Lovere, prima con i miei genitori e i miei fratelli, poi con mio marito e i miei figli. Da qualche anno, dopo la morte di mio marito, abito a Solto, in casa di mia figlia”.Il marito di Pierina, Battista Foppoli, era più giovane di lei di tre anni (era nato nel 1926), ma è scomparso nel 2011 a 85 anni. “Abbiamo vissuto insieme 63 anni – aggiunge lei – Abitavamo nel centro del paese, in via San Giorgio”. Le manca la sua Lovere? “Mi manca. E mi mancano le persone di Lovere che conoscevo, che però sono quasi tutte morte ormai. Però è bellissimo anche qui, perché il lago è sempre lo stesso e poi qui sono servita”.Interviene la figlia Maria, che la accudisce da alcuni anni. “Le manca Lovere anche perché da due o tre anni la porto raramente, a Messa il giorno dei Santi e in poche altre occasioni. Fino a qualche anno fa, invece, ci andavamo due volte alla settimana”.Facciamo ora un passo indietro di 100 anni. Pierina, che ha una memoria degna di un elefante, torna col pensiero agli anni della sua infanzia. “Io sono nata nella zona verso il cimitero, in una casa di contadini. Mio padre Luigi era infatti contadino e coltivava la terra in tutto il circondario. Non era però lui il proprietario di tutta quella terra”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo SOLTO COLLINA – LOVERE – Il secolo di Pierina: il papà contadino, il fatale incontro con Battista al cinema, il viaggio in Australia proviene da Araberara.

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MediaImu dimezzata per una parte di negozi del centro storico. “Una scelta che abbiamo voluto fare – spiega il sindaco Massimo Morstabiliniper dare un forte segnale politico per rioccupare i negozi sfitti nella parte alta del centro storico e che rientra nell’ottica di un rilancio della zona dove già abbiamo avuto altre iniziative, penso a Luce d’Arte e alle vetrine accese nel periodo natalizio e ora andiamo ad agevolare nuove aperture tagliando l’Imu”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CLUSONE – Imu dimezzata per una parte di negozi del centro storico proviene da Araberara.

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MediaLa Parrocchia di Vilminore ha indetto una assemblea pubblica (con buona partecipazione), sullo stato della questione “proprietà e utilizzo dell’ex Convento di Vilminore”, a cui la popolazione è molto legata per ragioni storiche e sociali.Erano presente suor Stefania legale rappresentante della Congregazione in rappresentanza dell’Istituto delle Suore di Maria Bambina, e il Sindaco di Vilminore, Pietro Orrù.Chiunque vorrebbe farselo regalare, un immobile simile, ma con la possibilità di farci ciò che si vuole senza vincoli. Ma per fortuna, non è così!Per una curiosa coincidenza, mentre qualche mese fa la Parrocchia di Vilminore e il Sindaco, conducevano i primi approcci per sondare la possibilità di acquisire la struttura del convento alla Comunità, gratuitamente o a prezzo simbolico, Papa Francesco emetteva il suo “motu proprio” dove chiariva le idee a tutta la Chiesa sul tema della titolarità dei beni apostolici.“Nessuna Istituzione o Ente può reclamare la sua privata ed esclusiva proprietà o titolarità dei beni della Santa Sede (…) I beni sono affidati alle Istituzioni e agli Enti perché, quali pubblici amministratori e non proprietari, ne facciano l’uso previsto dalla normativa vigente, nel rispetto e con il limite dato dalle competenze e dalle finalità istituzionali di ciascuno, sempre per il bene comune della Chiesa”, (…) “tutti i beni, mobili e immobili, ivi incluse le disponibilità liquide e i titoli, che siano stati o che saranno acquisiti, in qualunque maniera, dalle Istituzioni Curiali e dagli Enti Collegati alla Santa Sede, sono beni pubblici ecclesiastici e come tali di proprietà, nella titolarità o altro diritto reale, della Santa Sede nel suo complesso e appartenenti quindi, indipendentemente dal potere civile, al suo patrimonio unitario, non frazionabile e sovrano”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo VILMINORE – Che ci facciamo con l’ex convento delle suore di Maria Bambina? Ecco 5 idee… proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/Auto-Asiago-scaled.jpeg">Media</a>Col progredire della tecnologia nel settore automobilistico, le auto usate recenti rappresentano un’opzione sempre più interessante per coloro che cercano un veicolo affidabile e durevole nel tempo. Queste auto, disponibili presso le concessionarie, offrono prestazioni all’avanguardia, caratteristiche di sicurezza avanzate e una maggiore efficienza energetica. Grazie a questi progressi, anche le vetture usate in vendita oggi nelle concessionarie possono durare per anni, offrendo un’esperienza di guida soddisfacente e un rapporto qualità-prezzo eccezionale.Tecnologia avanzata e prestazioni superiori per le Auto usate di recente produzioneLe auto usate recenti presentano tecnologie di nuova generazione che garantiscono prestazioni superiori. Motori più efficienti, trasmissioni avanzate e sistemi di controllo elettronico contribuiscono a un’esperienza di guida più fluida e potente. Inoltre, molte di queste auto includono funzionalità come la modalità di guida eco, che ottimizza l’efficienza del carburante e riduce le emissioni. Grazie a queste innovazioni, le <a href="https://www.autoasiago.it/">auto usate nelle concessionarie</a>, quelle di recente produzione, possono offrire prestazioni e consumi migliori rispetto alle loro alternative più vecchie ed è per questo motivo che un numero crescente di consumatori si sta orientando al loro acquisto, preferendole alle vetture tecnologicamente meno evolute, forse meno care, ma senz’altro dai costi di gestione, a lungo andare, superiori.Caratteristiche di sicurezza avanzateLa sicurezza è una priorità fondamentale nel design delle vetture recenti. Questi veicoli sono dotati di una vasta gamma di sistemi di sicurezza attiva e passiva, come airbag multipli, controllo di stabilità e assistenza alla frenata di emergenza e, in molti casi,  persino degli ADAS di ultima generazione (tra questi il controllo adattivo della velocità e l’avviso di collisione imminente). Queste caratteristiche avanzate contribuiscono a renderli più sicure e affidabili nel tempo.Qualità costruttiva e materiali durevoliLe auto usate recenti sono costruite con materiali di alta qualità che resistono all’usura e al deterioramento nel corso degli anni. I produttori automobilistici si sono concentrati sulla ricerca e lo sviluppo di materiali leggeri ma robusti, come l’alluminio e l’acciaio ad alta resistenza. Questi materiali contribuiscono a una maggiore durata strutturale dell’auto, riducendo il rischio di corrosione e danni causati dall’usura quotidiana. Inoltre, l’uso di tecnologie di produzione avanzate ha migliorato la qualità costruttiva complessiva delle auto usate recenti.Manutenzione e assistenza professionalePer garantire una durata prolungata delle auto usate di fabbricazione recente, è comunque fondamentale eseguire una regolare manutenzione e affidarsi a servizi di assistenza professionale. Le concessionarie e i centri di assistenza autorizzati offrono programmi di manutenzione preventiva, che includono controlli regolari, cambio dell’olio, sostituzione dei filtri e ispezioni generali. Seguendo un piano di manutenzione adeguato, i proprietari di auto usate recenti possono prevenire problemi meccanici e prolungare la vita utile del veicolo.Ottimo rapporto qualità-prezzoLe auto usate recenti offrono un eccellente rapporto qualità-prezzo. Acquistare un’auto usata di nuova generazione, infatti, permette di godere di molte delle caratteristiche e delle tecnologie presenti nei modelli più recenti, ma a un prezzo più accessibile. Questo permette agli acquirenti di ottenere un veicolo moderno e affidabile a un costo inferiore rispetto all’acquisto di un modello nuovo. Grazie alla loro longevità e valore residuo, le auto usate recenti rappresentano un investimento intelligente nel lungo termine.Effettua una scelta ponderata con leAuto usate recenti: E’ l’opzione migliore che si possa farePer tutte queste ragioni le auto usate recenti disponibili nelle concessionarie offrono…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/Noc-scaled.jpeg">Media</a>Gli istituti di vigilanza svolgono un ruolo fondamentale nella protezione delle persone, delle proprietà e dei beni. Attraverso una vasta gamma di servizi dedicati alla sicurezza, infatti, si impegnano nel garantire la tranquillità e la protezione delle comunità. Le attività che svolgono sul territorio contribuiscono a prevenire atti criminali e a gestire efficacemente situazioni di emergenza oggi, purtroppo, sempre più diffuse a causa della malavita dilagante.Servizi di sorveglianza e controllo a cura degli istituti di vigilanzaGli <a href="https://www.nocsecurity.it/istituto-di-vigilanza/">istituti di vigilanza</a> offrono sorveglianza e controllo che comprendono la presenza di guardie giurate addestrate e costantemente aggiornate, incaricate di pattugliare il territorio loro assegnato e, in particolare, le aree pubbliche e private con le cui proprietà viene firmato apposito contratto,  per effetto del quale vengono erogati servizi, spesso personalizzati a seconda delle necessità, atti a prevenire e dissuadere dalla messa in pratica di azioni illecite e criminali. La loro presenza costituisce un deterrente importante e contribuisce a creare un ambiente sicuro per i cittadini e le attività commerciali. Le guardie di sicurezza svolgono anche compiti di monitoraggio e risposta alle situazioni di emergenza, collaborando con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza della comunità.Protezione delle strutture ed edificiGli istituti si dedicano anche alla protezione di strutture commerciali, industriali e residenziali. Queste strutture spesso contengono beni di valore o gestiscono informazioni sensibili, che possono diventare obiettivo delle più pericolose organizzazioni criminali: grazie alla vigilanza privata è possibile attivare servizi di gestione degli accessi e monitoraggio dei sistemi di sicurezza grazie ai quali si proteggono queste strutture dagli intrusi e dalle minacce esterne. Le guardie, che sono addestrate per intervenire in caso di emergenza o situazioni a rischio, si impegnano per garantire la sicurezza delle persone e la protezione dei beni.Vigilanza di eventi e manifestazioniGli istituti di vigilanza svolgono un ruolo importante nella vigilanza di eventi e manifestazioni di vario genere. Durante questi eventi, gli forniscono servizi di controllo degli accessi, sorveglianza delle aree e gestione delle folle per garantire la sicurezza dei partecipanti. Le guardie di sicurezza addestrate sono in grado di gestire situazioni ad alto rischio, al fine di garantire un ambiente sicuro per tutti i presenti. La presenza degli istituti di vigilanza contribuisce a creare un clima di serenità per effetto del quale è più facile prevenire eventuali incidenti o atti di violenza.Monitoraggio e risposta alle emergenzeGli istituti di vigilanza sono attivi anche nel monitoraggio e nella risposta alle emergenze. Attraverso l’utilizzo di sistemi di sorveglianza avanzati e tecnologie di allarme, questi istituti possono rilevare tempestivamente situazioni di pericolo, come incendi o intrusioni non autorizzate. Le guardie di sicurezza addestrate possono quindi intervenire in modo rapido ed efficace per gestire l’emergenza e proteggere le persone e le proprietà coinvolte, in accordo e a integrazione con le Forze dell’Ordine. Il monitoraggio costante e la pronta risposta alle emergenze sono elementi chiave per garantire una sicurezza ottimale sul territorio.Istituti di vigilanza, quando è in gioco la sicurezzaGli istituti di vigilanza svolgono un ruolo determinante nella protezione delle persone, delle proprietà e dei beni. Attraverso servizi di sorveglianza, protezione delle strutture, vigilanza di eventi e risposta alle emergenze, le guardie private svolgono una preziosa azione di prevenzione di atti criminali, possono gestire situazioni di emergenza e sono in grado di garantire quella serenità indispensabile per affrontare e vincere le sfide della sicurezza moderna. L'articolo <a href="https:…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/Asilo-San-Lorenzo-scaled-e1704460921241.jpg">Media</a>A Rovetta si torna a parlare della scuola materna di San Lorenzo e della sua chiusura.Queste le parole del sindaco <strong>Mauro Marinoni</strong> diffuse attraverso una nota stampa: “La validità delle ragioni che hanno portato l’associazione Giovanni Paolo II a decidere di chiudere la scuola materna parrocchiale di San Lorenzo, per difficoltà economiche legate al numero insufficiente di bambini iscritti, viene confermata dalle verifiche effettuate in questi in giorni con la fondazione Galliccioli di Rovetta. Per legge e ovvie ragioni di sicurezza, anche con pochi bambini, è indispensabile la presenza di due insegnanti e di personale che si occupi del controllo del servizio e della manutenzione dei locali. Pur senza attivare il servizio di mensa interna e mantenendo il catering. Ed è anche qualora non venisse organizzato l’ingresso anticipato e il servizio di uscita posticipato (servizio, per altro, ormai essenziale per attrarre iscritti); il deficit economico non sarebbe sostenibile, non essendo ipotizzabile né un aumento delle rate né un ulteriore aumento del contributo comunale, rispetto al raddoppio già garantito. Per 14 bambini si incasserebbero dalle rette 24 mila euro e solo le due insegnanti costerebbero 57 mila euro (oltre a costi aggiuntivi per utenza, servizi, mensa e didattica). Il totale dei nati nel comune è nel 2021 di 36 bambini, 29 nel 2022 e solo 21 bambini nel 2023 (totale 86). Solo 10 anni fa i nati 2011, 2012, 2013 erano stati 27 (meno 41 bambini, meno 32%); nell’abitato di San Lorenzo nel 2021 sono nati 11 bambini, nel 2022 10 e solo 5 nel 2023. In 3 anni dimezzate le nascite. Se i prossimi anni si iscrivessero alla scuola materna di Rovetta solo i bambini di Rovetta e San Lorenzo, nati in questo ultimo triennio, la scuola avrebbe posti in esubero e le condizioni economiche sarebbero comunque al limite, con necessità di ulteriori fondi pubblici o aumento delle rette. Pur consapevoli che si tratta di un sacrificio e una perdita che per molti ha anche un valore affettivo, non verrà per tanto attivata una sezione staccata della scuola Galliccioli presso l’edificio parrocchiale di San Lorenzo. Le famiglie residenti a Rovetta e San Lorenzo che necessitano del servizio, potranno iscrivere i propri figli alla scuola di Rovetta. San Lorenzo e Rovetta appartengono ad un unico comune, e anche attraverso la socialità creata dalla scuola si instaura un legame sempre più forte fra bambini e famiglie. L’edificio della Galliccioli è stato appena ristrutturato, mentre per l’edificio parrocchiale di San Lorenzo, non oggi, ma nei prossimi anni, e probabile la necessita di interventi di ammodernamento. Ad oggi, le dimensioni della Materna di Rovetta sono tali da consentire garanzia di efficacia dell’approccio didattico. In continuità con l’Asilo Nido e servizio Primavera, È attivo il servizio mensa interna ed e possibile usufruire dell’entrata anticipata e dell’uscita posticipata. Come è stato evidente in queste ultime settimane, le scelte della maggioranza delle famiglie sono legate al tipo di servizio fruibile, e non sono influenzabili da altre motivazioni. I cambiamenti in atto per il calo demografico impongono delle scelte, e l’Amministrazione Comunale non può e non vuole forzare le decisioni della Fondazione Gallicciolli e non puo mettere a disposizione fondi che comporterebbero tagli su altri servizi od aumento dei tributi locali. Si ritiene invece essenziale, anche in prospettiva futura, garantire la continuità del servizio offerto dalla Materna di Rovetta ed evitare che anche questa scuola entri in sofferenza. La riduzione delle nascite progressivamente acuirá le difficoltà evidenziate già oggi dalle scuole materne, ma ha già cominciato ad interessare anche la scuola primaria (quest’anno per la prima volta attiva una sola classe prima). La scelta di chiudere la scuola a San Lorenzo, da parte della Parrocchia e del Consiglio di amministrazione dell’Associazione…
MediaAd Alzano da ieri mattina si cerca Fabio. Questo l’appello pubblicato sui social dal sindaco Camillo Bertocchi: “Si cerca questo ragazzo di nome Fabio, residente a Nese. È stato visto per l’ultima volta questa mattina (lunedì 8 gennaio, ndr) verso le 6,45 alla stazione TEB di Alzano centro. Alto 1,70 m., indossava pantaloni neri e giubbotto nero e zaino blu scuro. Se qualcuno lo vedesse o lo avesse incontrato contatti la mamma al 3391133962 o i Carabinieri di Alzano. Chiediamo anche ai suoi amici e compagni di contattare la mamma nel caso in cui avessero qualsiasi informazione”. L'articolo Alzano, si cerca Fabio proviene da Araberara.

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Media“Fabio è stato trovato, sta bene! Grazie a tutti per la collaborazione”, sono le parole del sindaco di Alzano Camillo Bertocchi dopo che il ragazzo di cui non si avevano più notizie da ieri mattina, lunedì 8 gennaio, è stato ritrovato.L’annuncio è arrivato pochi minuti fa sui social.L'articolo Alzano, Fabio è stato trovato: “Sta bene” proviene da Araberara.

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MediaIn questi giorni a Castione si respira un’aria un po’ dimessa, la preoccupazione e la preghiera sono tutte per Don Stefano Pellegrini, parroco di Castione, di Dorga e anche di Bratto, classe 1970, don Stefano è stato molto male nelle scorse settimane e dopo un ricovero d’urgenza ora è a Mozzo per la riabilitazione. Don Stefano, laureato in Giurisprudenza, vicario territoriale della Comunità Ecclesiale dell’Alta Valle Seriana, punto di riferimento di moltissimi fedeli della zona, e proprio uno di loro ci ha mandato una lettera via mail.Gentile redazioneVolevo mandare attraverso il vostro giornale la mia vicinanza al caro Don Stefano, una persona fondamentale per tutti noi. In un momento in cui tutti criticano la Chiesa, volevo dire che bisogna anche esaltare invece la Chiesa che funziona.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CASTIONE – Don Stefano, la malattia, la riabilitazione e la preghiera della gente proviene da Araberara.

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MediaIn un connubio perfetto di bellezza sonora e fascino architettonico, l’antica Chiesa di San Nicolò ai Celestini in Bergamo, di proprietà delle Suore Sacramentine, sarà teatro di un evento concertistico di beneficenza in programma domenica 21 gennaio alle ore 16.00, sostenuto grazie al contributo di Fondazione Cariplo. Protagonista, l’Ensemble vocale Calycanthus di Parabiago (MI), una compagine pluripremiata in concorsi nazionali e internazionali nata nel 1997 su iniziativa dell’attuale direttore Pietro Ferrario. Il programma spazierà da autori antichi (Byrd) e ottocenteschi (Brahms, Rheinberger) ad altri più moderni (Pizzetti, Rachmaninov) e contemporanei (Nees, Miskinis, Pärt, lo stesso Ferrario), proponendo un excursus di forte impatto emotivo nelle preghiere polifoniche a cappella fiorite durante cinque secoli. Le offerte raccolte saranno interamente devolute al “Progetto Kanengo” avviato in Malawi dalla Procura Missionaria delle Suore Sacramentine, inteso alla creazione di una struttura scolastica elementare e di un centro di assistenza per i bambini di età compresa tra 0 e 12 anni.Il concerto, dedicato al ricordo del giornalista bergamasco Marco Dell’Oro (1965-2023) da poco prematuramente scomparso, si avvale della media partner di Famiglia Cristiana, Avvenire, BergamoNews e araberara e di Eliorobica come sponsor tecnico.Ingresso con offerta libera. Prenotazione obbligatoria (posti limitati) al: 388 58 63 106L'articolo Bergamo, concerto di polifonia corale nella Chiesa di San Nicolò ai Celestini proviene da Araberara.

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MediaIl nuovo Direttore Generale dell’ASST Bergamo Est, dott. Marco Passaretta, ha completato la nuova direzione strategica che guiderà l’Azienda per i prossimi tre anni.Queste le nomine, direttore sanitario è la dott.ssa Bianca Ricciardella, direttore amministrativo la dott.ssa Angela Colicchio e direttore sociosanitario la dott.ssa Laura Aurora Lodetti.“Sono tutte professioniste di elevata competenza ed esperienza con l’obiettivo principale di sviluppare e ottimizzare le strutture ospedaliere e territoriali dell’ASST Bergamo Est. Stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti e il fare affidamento su una squadra esperta, capace, carica di entusiasmo e motivazione e che conosce la realtà locale ci consente di partire con sguardo fiducioso al futuro.”La dott.ssa Bianca Ricciardella, medico chirurgo, specializzata con lode in Igiene e Medicina Preventiva, classe 1974, già in Azienda dal 2016, prima come direttore medico degli ospedali di Lovere e Piario e negli ultimi cinque anni direttore medico dell’ospedale di Seriate. Per lei quindi un riconoscimento importante per il lavoro svolto in questi anni. Ha maturato esperienza in ambito di Direzione sanitaria aziendale presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e presso l’ospedale San Gerardo di Monza ha maturato esperienza nell’ambito della gestione del rischio e dei percorsi qualità e appropriatezza.Il Direttore Amministrativo è la dott.ssa Angela Colicchio, laurea in Economia e Commercio, classe 1969, già Direttore dal 2018 della struttura complessa Politiche e gestione delle risorse umane dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Vanta inoltre esperienze precedenti in altri enti pubblici in svariati ambiti che le hanno consentito di approfondire conoscenze multidisciplinari.Il Direttore Sociosanitario è la dott.ssa Laura Aurora Lodetti, laurea in Economia Aziendale, classe 1967, milanese, docente nell’ambito del management sanitario con un’esperienza più che ventennale che spazia dalla progettazione di piani strategici aziendali, organizzativi, controllo di gestione, qualità, fino alla valutazione delle performances. Consulente di Regione Lombardia dal 1996 in numerosi progetti legati alla Direzione Welfare: supporto nella valutazione dei costi di sviluppo della rete territoriale, al governo della spesa per beni e servizi. Già direttore amministrativo dell’ASL5 Spezzino.L'articolo La nuova squadra (al femminile) che guiderà l’Asst Bergamo Est proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/GAL-Presolana-e-Laghi-Bergamaschi-nuovo-cda-e1704895001120.jpg">Media</a>Con l’ingresso ufficiale della Val di Scalve a dicembre e di altri comuni della Val Seriana e dei Laghi Bergamaschi si amplia il territorio dell’ex Gal Valle Seriana e Laghi Bergamaschi che ufficializza la nuova denominazione «Gal Presolana e laghi Bergamaschi» e quindi un nuovo logo e un nuovo sito internet (che sarà aggiornato a breve con nuovo dominio), accompagnati anche da un rinnovo delle cariche.
Sono quindi 68 i comuni aderenti al Gal Presolana e Laghi Bergamaschi, con 12 nuovi ingressi: per la Comunità Montana di Scalve i quattro comuni di Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve, per la Comunità Montana Valle Seriana entrano Colzate, Gazzaniga e Vertova, e per la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Sarnico e Villongo.
La nuova denominazione «Gal Presolana e Laghi Bergamaschi» richiama la Regina delle Orobie simbolo ed elemento di unione tra le due valli Seriana e di Scalve, mantenendo poi il richiamo ai laghi bergamaschi. Il nuovo logo, in linea con il precedente, conserva i riferimenti alla montagna, ai fiumi che attraversano i territori e ai laghi, e cambia nella parte grafica i colori che da azzurro e verde diventano tre come i tre territori: arancio, marrone e azzurro.
Nel corso dell’assemblea di metà novembre è stato modificato lo statuto dell’ente per consentire l’ingresso della Val di Scalve (ufficializzato dal 2 dicembre) e degli altri comuni della Val Seriana e dei Laghi Bergamaschi, rendendo necessario il cambio della denominazione. A novembre è stato anche rinnovato il Consiglio di amministrazione: alla guida del Gal è stato riconfermato il presidente Alex Borlini. Vicepresidente invece Alberto Colosio (nuova nomina), e consiglieri Carlo Belotti e Cinzia Baronchelli (i due consiglieri riconfermati), entrano in consiglio poi Lorenzo Bruschi, Silvia Bergamini, Ernesto Azzarini, Chiara Patelli.
«L’ingresso della Val di Scalve è un segno di continuità con il lavoro di collaborazione che stiamo portando avanti in più sedi, come nel gruppo strategia. È stato quindi naturale aggregarsi, – commenta il presidente del Gal Presolana e Laghi Bergamaschi Alex Borlini. – Oltre alla Val di Scalve ampliamo il territorio accogliendo anche alcuni comuni della sponda bergamasca del Sebino e altri della Val Seriana. Il nuovo logo, voluto dall’assemblea, è un richiamo alla Presolana elemento distintivo che unisce le due Valli».Guardando al futuro dell’ente e al prossimo Piano di Sviluppo Locale 2023-2027 che porterà sul territorio oltre 4,5 milioni di euro (4.514.750 euro, questa la cifra destinata da Regione Lombardia al Gal Presolana e Laghi Bergamaschi) sono tante le sfide e gli obiettivi che vedranno impegnato il GAL.
«Sono i giovani e il turismo e lo sviluppo socioeconomico i temi che saranno al centro della strategia del prossimo Piano di Sviluppo Locale, -spiega il presidente. – Avrà meno peso quindi la componente agricola e di silvicoltura che sarà di competenza di Regione Lombardia, la quale andrà a definire dei bandi specifici per il settore. Nel periodo post Covid, abbiamo visto una crescente esigenza e interesse verso lo sviluppo turistico dei territori, ma anche verso la promozione di nuovi servizi legati al settore sociale e alle economie di comunità. I bandi sono in costruzione e saranno presentati nella primavera
del 2024. Anche il nuovo direttivo riflette l’attenzione verso i giovani che è presente nella nuova strategia. Un direttivo dinamico, con tanta voglia di mettersi al lavoro, una compagine in cui vi sono nuovi volti giovani e nuove professionalità. Ringrazio i consiglieri uscenti l’ex vicepresidente Luigi Bettoli e Serena Cuni per il lavoro fatto, e poi Carlo Belotti e Cinzia Baronchelli che proseguono in segno di continuità e i nuovi consiglieri».L'articolo <a href="https://www.araberara.it/gal-presolana-e-laghi-bergamaschi-nuovo-logo-e-nuovo-direttivo/">Gal Presolana e…
MediaMeno cinque. Mancano solo cinque mesi alle prossime elezioni comunali di Albino, che si svolgeranno il 9 giugno insieme alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Ebbene, l’unica certezza politica è che, comunque vadano le elezioni, la città avrà un nuovo sindaco, visto che Fabio Terzi, che ha guidato la Giunta di centrodestra per un decennio, non si potrà ricandidare, a norma di legge, avendo fatto due mandati.Nel centrodestra non c’è ancora nulla di ufficiale, si è solo fatto il nome del vicesindaco, l’avvocato Daniele Esposito, che avrebbe dato la sua disponibilità a candidarsi, mentre per quel che riguarda le minoranze di centrosinistra, attualmente non c’è nessun candidato ufficiale.In questi mesi, dietro le quinte, nei salotti delle case private, un gruppo di persone si sta però muovendo per promuovere ad Albino una nuova lista civica che vada al di là dei partiti politici e degli attuali schieramenti presenti in Consiglio comunale, ed è rappresentata dal gruppo “Gente comune” che è scesa ufficialmente in campo con un suo progetto, un simbolo e un sito Internet.Ad organizzare questo nuovo gruppo è stato Fabio Gualandris, una persona molto conosciuta in città. Perché ha deciso di fare questa lista?“Io nel corso degli anni mi sono sempre impegnato come volontario e penso che sia utile che le persone si spendano per il bene comune della propria comunità, al di là delle formazioni politiche.Io e altri quattro amici ci siamo trovati in questi mesi per capire cosa si poteva fare per migliore la vita della nostra città anche in vista delle prossime elezioni comunali.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo ALBINO – VERSO IL VOTO – Gualandris e la lista ‘Gente comune’ che si incunea tra gli schieramenti: “Mettersi in gioco nei panni dell’altro per capire il bisogno” proviene da Araberara.

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MediaGli ultimi mesi del 2023 hanno visto il centro storico di Rovetta animarsi con nuove attività commerciali. A settembre eravamo stati da Isa ed Elena, in via Fantoni, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale e in questo numero di Araberara abbiamo fatto tappa da ‘Ol Pagher’, dove ad accoglierci c’erano Giulia e Federico. Ma non sono gli unici, perché Danilo e Delia a metà dicembre hanno aperto ‘Caseus’ dove vendono formaggi e prodotti tipici e in via Tosi ‘Frutta e Verdura da Mattia’.***Giulia Percassi e Federico Grassi arrivano a bordo di una jeep di colore scuro davanti allo spaccio della loro azienda agricola ‘Ol Pagher’. Sono le 9 in punto e il paese si sta ancora svegliando sotto i primi timidi raggi di sole. C’è un leggero via vai di auto lungo la principale via Fantoni, dentro il negozio invece si respira tutto l’entusiasmo di due ragazzi che stanno costruendo il loro sogno. 23 anni lei, 27 lui, in pieno lockdown nel 2020 la decisione di aprire un’azienda agricola, una scelta di vita che richiede sacrifici, ma che porta grandi soddisfazioni. Giulia e Federico sono di corsa, ma si fermano giusto il tempo di raccontarci cosa c’è dietro le quinte della loro vita. “Sono sempre stata innamorata della natura e degli animali – dice Giulia – in particolare i cavalli. Mi è sempre piaciuto andare nelle stalle ed è per questo che ho scelto di studiare Agraria… una volta finita la scuola, sapevo già che la mia strada sarebbe stata questa. Federico studiata Psicologia a Bergamo e a questo mondo si è appassionato pian piano, prima con i trattori poi con gli animali e ha iniziato a lavorare il latte e fare i formaggi”.In Val di Tede, sul territorio di Castione della Presolana, hanno ritirato una piccola cascina che è ben presto diventata il centro del loro mondo: “Ce ne siamo innamorati subito. Inizialmente, nel 2019, pensavamo di creare una sorta di maneggio e una pensione per cavalli, ma quando nel lockdown ci siamo trovati con molto tempo libero e nessun’altra occupazione, abbiamo deciso di dare il via a questa attività con i cavalli che avevamo già e abbiamo acquistato una ventina di capre”. Un hobby che si è trasformato in un mestiere: “Era una passione forte, ci piaceva molto, ma siccome abbiamo visto che quello che stavamo facendo incuriosiva anche al di fuori, abbiamo deciso di iniziare a fare sul serio…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo ROVETTA – Giulia e Federico, l’azienda agricola ‘Ol Pagher’ e il loro negozio nel cuore di Rovetta: “La sveglia suona alle 5…tra capre, latte, formaggi…” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/01/01C-La-Direzione-Strategica-dellASST-della-Valcamonica-scaled-e1704985080640.jpg">Media</a>E’ stata presentata stamattina, giovedì 11 gennaio, la nuova direzione strategica dell’Asst della Valcamonica nella sala conferenze all’ospedale di Esine.Regione Lombardia ha nominato, lo scorso 21 dicembre, i Direttori Generali delle Aziende del Sistema Socio-Sanitario Lombardo. In forza della Deliberazione della Giunta Regionale n.XII/1623 del 21.12.2023 il nuovo <strong>Direttore Generale dell’ASST della Valcamonica è il Dott. Corrado Scolari</strong>. La nomina ha decorrenza dall’1.1.2024 e per un triennio.
Il nuovo Direttore Generale si è insediato formalmente in data 1 gennaio 2024 e ha proceduto, con propri provvedimenti, a nominare i componenti della Direzione Strategica dell’ASST della Valcamonica, individuandoli tra i professioni indicati nell’elenco degli idonei, stilato a livello regionale e approvato con DGR n.XII/1619 del 18.12.2023. Le designazioni hanno decorrenza dal giorno 10 gennaio 2024 per la durata di un triennio. Le figure individuate presentano un curriculum di sicuro rispetto, dal quale emergono qualificate esperienze in ambito amministrativo, sanitario, sociosanitario ed un rilevante patrimonio in ambito formativo e di aggiornamento professionale.
Il <strong>Direttore Sanitario</strong> è individuato nella persona del <strong>Dr. Jean-Pierrre Ramponi, </strong>nato a Parigi, laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Brescia, consegue la Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e in Geriatra e il Diploma di formazione manageriale per Direttore di Azienda sanitaria. Dopo una lunga esperienza come ricercatore in Clinica Geriatrica presso IRCSS
Fatebenefratelli di Brescia. Dal 2008 al 2016 è stato Direttore dell’UOC Direzione Sanitaria e di Presidio dell’ IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri – Presidio di Brescia. Dal 16.03.2016 al 08.07.2018 è stato Direttore Sanitario Aziendale della Fondazione Teresa Camplani.
Proviene dall’ASST della Franciacorta dove dal 2019 è stato Direttore Sanitario. É Docente nella Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Brescia.
Il <strong>Direttore Amministrativo</strong> è l’<strong>Avv. Gabriele Ceresetti,</strong> laureato in Giurisprudenza, consegue il dottorato in Diritto Amministrativo ed il Master in Management delle aziende sanitarie, superando il Corso di formazione manageriale per Direttore di azienda sanitaria. L’Avv. Ceresetti conosce bene la realtà camuna, in quanto già dipendente di quest’ASST (già ASL di Vallecamonica-Sebino) fin dal 2012, arrivando a ricoprire il ruolo di Dirigente Avvocato e Direttore della Struttura Complessa Area Gestione delle Relazioni e dei rapporti istituzionali/Affari Generali e Legali. Ha ricoperto anche il ruolo di Dirigente Responsabile della Struttura Complessa Area Gestione Risorse Umane. Il suo ultimo incarico amministrativo, dal 01.08.2022 ad oggi, è stato quello di Direttore dell’Unità Operativa Complessa “Gestione delle Risorse Umane e Sviluppo Competenze” dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
L’Avv. Ceresetti vanta una più che decennale esperienza di insegnamento di Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Brescia ed è autore di pubblicazioni negli ambiti del Diritto Amministrativo, Sanitario e Pubblico generale.
Come <strong>Direttore Socio-Sanitario</strong> è stato nominato il <strong>Dott. Luca Maffei</strong>, consegue la Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed
Ostetriche, seguita dal Certificato di Formazione Manageriale per Direttore Responsabile di Struttura Complessa, di Distretto e dal Certificato di Formazione Manageriale per Direttori di Azienda sanitaria. Inizia la sua carriera in ambito sanitario come Infermiere
professionale nel 1991 presso gli Spedali Civili di Brescia; dal 2000 al 2004 è Responsabile del Servizio Infermieristico e Tecnico Sanitario dell’IRCCS…
MediaSull’ultimo numero abbiamo dato la notizia della premiazione di Gianni Salvoldi come maestro di sci più longevo d’Italia. Qui pubblichiamo il racconto della sua vita.Luca Mariani«È stata una sorpresa. Mi hanno trattato da signore. Un’accoglienza e un sorriso brillante. Sembrava un sogno». I due occhi azzurri di Gianni Salvoldi brillano di gioia. Il 10 novembre è stato premiato alla Casa del Giovane di Bergamo dal Collegio dei maestri di sci della Lombardia come maestro più longevo d’Italia. Il 6 dicembre, poi, il presidente del consiglio regionale Federico Romani ha consegnato al maestro di sci più anziano d’Italia la medaglia di Bergamo in bronzo, una pergamena e il catalogo del 60° di Palazzo Pirelli. «Ironia della sorte io vecchio sono stato premiato alla Casa del Giovane. Sia qui a Bergamo che a Milano ho passato dei momenti tra i più belli della mia vita. Mi hanno dato dieci anni di vita. Perciò non posso morire subito, non posso restare a credito».Gianni Salvoldi ha 91 anni e ha ancora tanta voglia di stare in compagnia a ridere e fare battute. Anche l’emozione per il doppio riconoscimento è espressa con il sorriso intelligente dell’autoironia: «Sono due notti che non dormo più perché penso: “Gianni, ma quanto sei vecchio!” Lo sapevo di essere vecchio ma non ci pensavo. Adesso mi guardo allo specchio e ci penso. Sono contentissimo anche se avrei preferito essere il più giovane. Non faccio pubblicità che sono il più vecchio».L’immancabile cappello nero copre i capelli bianchi tagliati corti. È domenica sera. Gianni è entusiasta e ha tanta voglia di raccontarsi: «Stamattina non stavo troppo bene, avevo un po’ di febbre. Però sono andato lo stesso a sciare e mi sono trovato da Dio. È stato come accendere la luce. Mi sono sentito come una volta. Mi sono proprio divertito».Proprio il divertimento è il segreto di Gianni e della sua passione che lo accompagna da tutta la vita. Dalla fine degli anni Trenta quando sui prati pendenti e innevati di Premolo mette per la prima volta ai piedi degli sci: «Mio papà faceva il contadino. Abitavamo in una cascina. Ho cominciato a sciare a sette anni con un paio di legni fatti a barchetta e con il filo di ferro che mettevo sulla punta dello scarpone. Era bello venire giù, nonostante i geloni da tutte le parti perché avevamo i calzoni e il ginocchio era libero».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CLUSONE – Gianni, 91 anni, maestro di sci più longevo d’Italia: “Ho cominciato a sciare a sette anni con un paio di legni fatti a barchetta e con il filo di ferro che mettevo sulla punta dello scarpone” proviene da Araberara.

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MediaIl Sindaco Pietro Orrù in risposta all’intervento della minoranza pubblicato sull’ultimo numero di Araberara (“Rimpasto in Giunta: Alessandro Morandi, Vicesindaco, sostituito da Stefano Albrici”), ci invia questa risposta che pubblichiamo.*  *  *«Il cambio del vicesindaco è stata l’ennesima triste occasione colta dal Gruppo di Minoranza, che ama strumentalizzare un qualcosa che è semplicemente frutto di un accordo CONDIVISO nato ben prima delle elezioni, dovuto a questioni personali e soprattutto con uno sguardo rivolto al futuro. Sandro, rimane assolutamente in carica come Consigliere Comunale conservando tutte le deleghe a suo tempo attribuitegli, ma prima ancora di ogni titolo e specifici incarichi, conserva un posto speciale nel mio cuore.Il reiterato tentativo di trovare il marcio dove ci sono esclusivamente disponibilità e impegno finalizzati a migliorare la qualità dei servizi offerti ai nostri cittadini, è purtroppo l’ennesima riprova dell’infelicità di chi vive sperando e godendo nelle disgrazie (vere o presunte) altrui.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo VILMINORE – IL SINDACO ALLA MINORANZA – Cambio del vicesindaco? “Decisione condivisa” proviene da Araberara.

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MediaIl sindaco Pietro Orrù annuncia soddisfatto: Siamo risultati vincitori – insieme ai Comuni di Angolo e di Schilpario – del bando PNRR del Ministero del Turismo per i piccoli comuni a vocazione turistica. Parliamo di 1.270.000 Euro, distribuiti su un triennio, per la precisione siamo arrivati settimi in tutto il nord Italia sulle 170 proposte presentate”.Il filo rosso che ha unito i tre Comuni per questo finanziamento (e non solo) è La Via Decia ed ora con queste risorse assegnateci ci si occuperà della manutenzione ordinaria del percorso e del suo potenziamento tramite l’installazione di alcuni servizi igienici (composting toilette) in quei punti ritenuti “strategici” quali il ponte del Gleno ed il “pagarulì”, “aree purtroppo soggette a una certa trascuratezza a motivo non solo della quantità significativa di visitatori ma anche della effettiva assenza di servizi dedicati.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIO L'articolo VILMINORE – Un ponte pedonale sulla Al de Crus Campo di calcio (con polemica) proviene da Araberara.

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MediaC’è stata qualche perplessità sull’incarico confermato all’attuale gestore della pista di fondo di Schilpario che comprende anche la gestione del Palazzetto del ghiaccio che in questo periodo è affollato. Come comunque è fruibile e affollato il tratto della pista (2,5 chilometri) la cui fruibilità è stata garantita, in attesa della sospirata nuova nevicata, dall’innevamento artificiale, consentito dall’impianto dei quattro cannoni sparaneve. Il Comune di Schilpario, attraverso gli uffici della Comunità Montana, aveva emanato a ottobre un Bando con capitolato d’appalto per assegnare la gestione al miglior offerente.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo SCHILPARIO – Pista di fondo: asta deserta. Incarico al gestore attuale proviene da Araberara.

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MediaUn ciclista di 52 anni è morto dopo essere stato travolto da un’auto ad Albano Sant’Alessandro. Il tragico incidente è avvenuto ieri sera, venerdì 12 gennaio, alle 22.40 in via Cavour. I soccorritori sono giunti sul luogo dell’impatto ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire ed è al vaglio delle forze dell’ordine.L'articolo Albano Sant’Alessandro, ciclista muore travolto da un’auto proviene da Araberara.

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