AraberaraNews
8 subscribers
8.32K links
Download Telegram
Media“Ho sempre avuto un desiderio di maternità e così, ora che ho 36 anni, quando nascerà mio figlio ne avrò 37, ho deciso che era il momento”.Sara Riva ha trascorso un Natale diverso, per la prima volta in… due, Roberto nascerà a fine giugno ma dentro di lei si fa già sentire.Sindaca di Gromo, al secondo mandato, personaggio di punta della vita amministrativa dell’Alta Valle, considerata anche la ‘bella’ tra le sindache, con lei che ha sempre cercato di togliere i riflettori: “A volte essere belli condiziona in negativo quello che fai”.Ora, oltre a togliersi i riflettori, si ‘toglie’ anche dal gruppo delle single, maschietti mettetevi il cuore in pace. Sara sorride: “Aspetto un figlio da Matteo Oprandi, il mio vicesindaco”. Sara è al settimo cielo e con lei Matteo e le rispettive famiglie: “Ci hanno circondato tutti di affetto. Non ce l’aspettavamo. E’ una sensazione bellissima. Perché il nome Roberto? È il nome di mio padre (un vulcano d’uomo che vive sulla sedia a rotella ma ha un’energia incredibile ndr) e del nonno del mio compagno”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo GROMO – Sara Riva che diventerà mamma a giugno: “Aspetto un figlio da Matteo, il mio vicesindaco. Si chiamerà Roberto” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/5yFEPxs
MediaInizio anno, tempo di dati e di numeri. E alcuni sono davvero impietosi, soprattutto per quel che riguarda l’anagrafe. Sono stati resi noti nei giorni scorsi dalla CGIL e dallo SPI-CGIL di Bergamo alcuni indicatori demografici locali. Trovate in questa pagina le tabelle riassuntive con la comparazione di alcuni degli indicatori e dell’indice di vecchiaia.  “A balzare in primo luogo agli occhi è il fenomeno della denatalità che non accenna a diminuire: ogni anno che passa si fanno meno figli e le compensazioni con i saldi migratori non reggono il passo”, dichiarano Augusta Passera, segretaria generale dello SPI-CGIL provinciale, e Marco Toscano che guida la CGIL di Bergamo. “Ciò significa anche che si sta andando verso un sostanziale restringimento dei nuclei familiari e un incremento significativo delle famiglie unipersonali. Colpiscono dati come quello dell’ambito di Bergamo, dove il tasso di famiglie composte da una sola persona è al 43,7% (in città siamo al 46,2) oppure della valle Brembana (38,8%) o dell’alta valle Seriana (38,9%).SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo INCHIESTA – Si fanno sempre meno figli nell’Alto e Basso Sebino. Si muore sempre più in Alta Val Seriana proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/jepwrfs
MediaIl 31 dicembre non è calato il sipario soltanto sul 2023, ma si chiude anche la carriera all’interno della Guardia di Finanza del Luogotenente Stefano Slavazza. Veneto di origini, ma pisognese d’adozione, ha conosciuto con il suo mestiere gran parte del territorio camuno e bergamasco.“Nel 1988 sono entrato nella Guardia di Finanza – spiega -, frequentando i due anni di Scuola Sottufficiali a Cuneo e ad Ostia. Nel 1990 sono arrivato alla Brigata di Pisogne dove ho prestato servizio fino alla fine del 1996. Dal 1997 al 2003 ho invece operato alla Compagnia di Chiari con l’incarico di Comandante del Nucleo Mobile. A settembre 2003 sono tornato in Valle Camonica, alla Brigata di Breno, come comandante di Reparto. Dall’agosto 2005 a fine 2010 mi è invece stato affidato l’incarico di comandante della Brigata di Costa Volpino per poi passare, a dicembre di quell’anno e fino ad agosto 2018 alla Brigata di Sarnico con l’incarico di comandante. Infine, dall’estate 2018 sono stato comandante della Tenenza di Clusone”.In tutti questi anni sono numerosi gli interventi che ha svolto sul territorio: “Dalla lotta alle frodi fiscali milionarie, soprattutto nel campo delle fatture false, al contrasto alle attività professionali abusive, alla lotta alle truffe ed alla contraffazione, alle indagini nel settore degli stupefacenti ed a quelle sui reati contro la pubblica amministrazione, fino all’ultima recente operazione culminata nel novembre scorso con l’esecuzione di numerose custodie cautelari a carico di un’associazione per delinquere dedita alla creazione di false assunzioni, tramite le quali centinaia di cittadini extracomunitari potevano indebitamente ottenere il permesso di soggiorno, indennità di disoccupazione ed altri benefici”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CLUSONE – Il Luogotenente della Guardia di Finanza Stefano Slavazza va in pensione: “Primo lavoro il panettiere poi la divisa. Dalle frodi alle truffe, ora le mie passioni, moto e montagna… non guarderò i cantieri” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/cH1XpQN
MediaLa Parrocchia di Vilminore ha indetto una assemblea pubblica (con buona partecipazione), sullo stato della questione “proprietà e utilizzo dell’ex Convento di Vilminore”, a cui la popolazione è molto legata per ragioni storiche e sociali.Erano presente suor Stefania legale rappresentante della Congregazione in rappresentanza dell’Istituto delle Suore di Maria Bambina, e il Sindaco di Vilminore, Pietro Orrù.Chiunque vorrebbe farselo regalare, un immobile simile, ma con la possibilità di farci ciò che si vuole senza vincoli. Ma per fortuna, non è così!Per una curiosa coincidenza, mentre qualche mese fa la Parrocchia di Vilminore e il Sindaco, conducevano i primi approcci per sondare la possibilità di acquisire la struttura del convento alla Comunità, gratuitamente o a prezzo simbolico, Papa Francesco emetteva il suo “motu proprio” dove chiariva le idee a tutta la Chiesa sul tema della titolarità dei beni apostolici.“Nessuna Istituzione o Ente può reclamare la sua privata ed esclusiva proprietà o titolarità dei beni della Santa Sede (…) I beni sono affidati alle Istituzioni e agli Enti perché, quali pubblici amministratori e non proprietari, ne facciano l’uso previsto dalla normativa vigente, nel rispetto e con il limite dato dalle competenze e dalle finalità istituzionali di ciascuno, sempre per il bene comune della Chiesa”, (…) “tutti i beni, mobili e immobili, ivi incluse le disponibilità liquide e i titoli, che siano stati o che saranno acquisiti, in qualunque maniera, dalle Istituzioni Curiali e dagli Enti Collegati alla Santa Sede, sono beni pubblici ecclesiastici e come tali di proprietà, nella titolarità o altro diritto reale, della Santa Sede nel suo complesso e appartenenti quindi, indipendentemente dal potere civile, al suo patrimonio unitario, non frazionabile e sovrano”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo VILMINORE – Che ci facciamo con l’ex convento delle suore di Maria Bambina? Ecco 5 idee… proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/42bWL0y
MediaIn Piazza Tredici Martiri a Lovere si respira un’atmosfera di festa. Il naso all’insù di molti passanti porta lo sguardo alla citazione ‘Viva la felicità, chi la cerca già ce l’ha’ e la felicità la troviamo nel profumo di una pizza (o di una paposcia) servita sul piatto insieme al sorriso di Keti e Danilo, di 26 e 30 anni, titolari della Paposceria San Giorgio.“Abbiamo iniziato questa avventura l’11 marzo del 2022, entrambi avevamo voglia di cambiare lavoro e toglierci qualche soddisfazione, il rapporto con i clienti mi è sempre piaciuto molto e quindi eccoci qui”, spiega Keti.“Se prima non ci vedevamo mai, perché lei lavorava mattina e pomeriggio mentre io avevo i turni la sera, adesso siamo insieme 24 ore su 24 e l’anno scorso ci siamo anche sposati – sorride Danilo -. Io conoscevo già il locale perché lavoravo in cogestione con il titolare e abbiamo deciso di provare”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo LOVERE – Keti, Danilo e la Paposceria San Giorgio: “La pizza più particolare è ‘The Bear’ con marmellata, salsiccia e peperoni” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/MFx72st
MediaL’Iperal ha chiuso (come avevamo scritto mesi fa) al 31 dicembre e ora a Lovere ‘resistono’ solo due supermercati, tra l’altro nella stessa zona, quella per intenderci dove ci sono le scuole Elementari, il Conad e il discount MD. Nelle altre zone di Lovere comincia a diventare un problema fare la spesa e infatti molti clienti dell’ormai ex Iperal stanno andando a fare spesa all’Iperal del Piano di Costa Volpino. Insomma, Lovere sta vivendo una situazione un po’ paradossale, gettonato come non mai sul fronte turistico, sugli eventi e sui servizi (poli scolastici in testa alle classifiche nazionali e Ospedale che vive una nuova primavera e dove tra l’altro cominceranno a breve anche i lavori per l’aria condizionata), annaspa sul fronte residenti e servizi di prima necessità come appunto il supermercato, i residenti sono scesi sotto quota 5000, cifra spartiacque per tanti motivi, in caso di censimento Lovere si troverebbe a diminuire anche l’indennità del sindaco.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo LOVERE – L’Iperal ha chiuso, il Conad è in stand by e Lovere resta (quasi) senza supermercati e scende sotto i 5000 abitanti proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/vnRrsXH
Media(r.m.) Si chiama progetto special ed è dedicato ai bambini e ragazzi con disabilità, ma gli speciali sono loro: Fabrizio Facchinetti, Marta Pedrocchi, Francesca Moroni e gli altri 43 volontari dello Sci Club Sarnico 2001 – Fabrizio Pedrocchi.
Da 16 anni fanno sciare gratuitamente ragazzi fragili regalando a loro e alle loro famiglie giornate spensierate, sorrisi, vento sulla pelle e il piacere di scivolare sulla neve.
Ad ogni edizione il progetto cresce. Quest’anno i bambini e ragazzi coinvolti saranno ben 84. Hanno dai 6 ai 20 anni e provengono dal Basso Sebino e dalla Franciacorta, ma ci sono anche famiglie dalla Toscana, da Roma, da Milano. Alcuni sono ormai ‘veterani’ affezionati, altri si cimenteranno sugli sci per la prima volta. Per tutti loro questi sono giorni di emozionata attesa e di preparativi. Il corso prenderà il via sulle piste del Tonale sabato 27 gennaio e terminerà domenica 25 febbraio. In totale sono in programma dieci giornate sulla neve, quattro weekend e addirittura una settimana bianca per permettere alle famiglie più lontane di fare un corso intensivo e ammortizzare il viaggio.
Il progetto è finanziato dallo Sci Club Sarnico con circa 150mila euro raccolti grazie alle donazioni e al sostegno di oltre 40 aziende del Basso Sebino, ma anche di Albino, Cologne e della Bassa Bresciana.
Il club di Sarnico sostiene tutte le spese: trasporto, lezioni individuali con maestro, skipass, assicurazione, noleggio completo dell’attrezzatura, pranzo e, per i weekend, anche del soggiorno in albergo per i ragazzi. Le lezioni sono tenute da maestri di sci specializzati della Scuola Sci Ponte Tonale (la prima con il suo direttore Marco Mosconi ad aver abbracciato il progetto) e dai maestri della Scuola Sci Tonale Presena e della Scuola Ski Emotion SKM. Nei momenti liberi dal corso, i bambini e i ragazzi possono sciare accompagnati dai volontari dello sci club.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo BASSO SEBINO – Quello Sci club Fabrizio Pedrocchi di Sarnico che fa sciare 84 ragazzi disabili proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/wrpmPV4
MediaIl cielo è di un arancione infuocato, sono passate da poco le 17, e l’assessore Lino Brevi sta percorrendo la strada del Monte “per un sopralluogo, mi piace controllare che sia tutto in ordine”. Ma non è di lavori o di manutenzioni che vogliamo parlare. Classe 1995, attuale assessore all’Edilizia pubblica e privata, Protezione civile, Sport, Commercio, Attività produttive e SUAP, sarà il candidato sindaco per il gruppo Lega e rappresenterà quindi la continuità dell’amministrazione uscente.“Sono nato a Calcinate ma cresciuto a Grumello del Monte, dove vivo. Qui ho frequentato Elementari e Medie per poi andare a Trescore e diplomarmi come ragioniere informatico all’Istituto ‘Lorenzo Lotto’. Sono impiegato d’ufficio ma a breve inizierà la mia attività di imprenditore insieme ad altri due soci. Passioni? Da piccolo praticavo nuoto poi ho iniziato a giocare a calcio nella ex Grumellese, dove sono rimasto per 15 anni fino all’esordio in prima squadra e ho giocato per due anni e mezzo in Eccellenza. Quando poi ho deciso di smettere, sono diventato volontario della Protezione Civile”.E la politica? “Mi sono avvicinato a questo mondo nel 2014 quando la vecchia amministrazione mi aveva chiesto di collaborare ed entrare in lista; mi sono candidato ma non sono entrato in consiglio comunale per le preferenze. Sono comunque sempre rimasto legato al gruppo politico e nel 2018 sono diventato segretario della sezione di Grumello fino al 2022. Nel 2019 sono invece stato eletto nell’attuale consiglio comunale”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Lino Brevi, da assessore a candidato sindaco a 28 anni: “A breve aprirò un’azienda. Il calcio nella ex Grumellese, la Protezione Civile e…” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/75dI1PH
MediaMedici di base, mercato e, adesso, vigili e sicurezza. Il clima preelettorale si sta progressivamente scaldando a Trescore Balneario, i cui cittadini si recheranno alle urne fra soli cinque mesi. Col trascorrere delle settimane, infatti, il gruppo di minoranza ‘ConsensoCivico’ sta alzando il tiro contro l’Amministrazione guidata da Danny Benedetti, che però non ci sta, respinge le accuse e, anzi, parte al contrattacco.Nulla di strano. Del resto, qualcosa di molto simile era già capitato, ma a parti invertite, cinque anni fa, durante la precedente campagna elettorale, quando Danny insidiava lo scranno occupato dall’allora sindaca Donatella Colombi. Dopo lunghi mesi di accese polemiche, lo sfidante era riuscito nel suo intento. Adesso, però, è il gruppo di cui fa parte l’ex prima cittadina a sparare bordate contro il centrodestra.L’ultima critica in ordine di tempo riguarda proprio un tema che, solitamente, sta a cuore alle forze di centrodestra: la sicurezza.Sull’ultimo numero di Araberara abbiamo infatti pubblicato un intervento della minoranza: “Polizia Locale e sicurezza, i botti (e le botte) della minoranza: ‘In questi cinque anni cosa è stato fatto?”.I consiglieri di ‘ConsensoCivico’ hanno preso di mira la gestione della Polizia Locale in questi cinque anni. Il loro intervento si concludeva così: “La Polizia Locale continua a mantenersi sotto organico; il corpo, pur istituito, non conta ancora i sette agenti previsti e, per finire, l’ultimo concorso fatto si è rivelato addirittura inutile! Che cosa bolle in pentola che non ci viene raccontato? Quali i progetti in merito alla tanto millantata sicurezza?”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo TRESCORE – Polizia locale e sicurezza, Danny non ci sta: “Le critiche della minoranza? Senti chi parla… è stata la loro Amministrazione a non aver fatto nulla” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/a2KhCmj
MediaIl mattino di Natale, quando le sorprese profumano di fresco, di vento pulito e di nuovi inizi. La mattina di Natale Massimo Morstabilini, sindaco ma qui è irrilevante, si avvicina a Mari, la sua compagna, un bigliettino, piccolo e qui non è un dettaglio da poco ‘Perché – racconta sorridendo Mari – quando ci siamo conosciuti mi scriveva lettere lunghissime e poi via via col tempo sempre più corte e così quando ho visto il biglietto un po’ mi sono arrabbiata’, comunque Massimo dicevamo, allunga il piccolo biglietto e un pacchettino, anche quello piccolo, poi lo riprende, si inginocchia, lo apre, un anello, poche parole ‘mi vuoi sposare?’, Mari si commuove…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CLUSONE – Massimo (Morstabilini) e il mattino di Natale in ‘ginocchio’ da Mari: “Mi vuoi sposare?’ proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/SMUVGYA
MediaMeno cinque. Mancano solo cinque mesi alle prossime elezioni comunali di Albino, che si svolgeranno il 9 giugno insieme alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Ebbene, l’unica certezza politica è che, comunque vadano le elezioni, la città avrà un nuovo sindaco, visto che Fabio Terzi, che ha guidato la Giunta di centrodestra per un decennio, non si potrà ricandidare, a norma di legge, avendo fatto due mandati.Nel centrodestra non c’è ancora nulla di ufficiale, si è solo fatto il nome del vicesindaco, l’avvocato Daniele Esposito, che avrebbe dato la sua disponibilità a candidarsi, mentre per quel che riguarda le minoranze di centrosinistra, attualmente non c’è nessun candidato ufficiale.In questi mesi, dietro le quinte, nei salotti delle case private, un gruppo di persone si sta però muovendo per promuovere ad Albino una nuova lista civica che vada al di là dei partiti politici e degli attuali schieramenti presenti in Consiglio comunale, ed è rappresentata dal gruppo “Gente comune” che è scesa ufficialmente in campo con un suo progetto, un simbolo e un sito Internet.Ad organizzare questo nuovo gruppo è stato Fabio Gualandris, una persona molto conosciuta in città. Perché ha deciso di fare questa lista?“Io nel corso degli anni mi sono sempre impegnato come volontario e penso che sia utile che le persone si spendano per il bene comune della propria comunità, al di là delle formazioni politiche.Io e altri quattro amici ci siamo trovati in questi mesi per capire cosa si poteva fare per migliore la vita della nostra città anche in vista delle prossime elezioni comunali.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo ALBINO – VERSO IL VOTO – Gualandris e la lista ‘Gente comune’ che si incunea tra gli schieramenti: “Mettersi in gioco nei panni dell’altro per capire il bisogno” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/7E82caI
MediaMi sento di indicare Susanna Lorandi in rappresentanza del Gruppo dei “Ploggers Bergamaschi e Bresciani” che, senza clamore, si occupano di ripulire le sponde del lago organizzando diversi interventi in corso d’anno. Se mi è possibile, vorrei anche citare Duilio Cortellini (originario di Castro e membro dei Ploggers), che spesso incrocio in Via Bergamo a Lovere  mentre si impegna per il decoro di tale strada.Il sindaco Mariano ForestiSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CASTRO – IL PERSONAGGIO DELL’ANNO – Susanna Lorandi e Duilio Cortellini e il loro impegno per il decoro della strada proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/oqgE53D
MediaA Mologno, a due passi da Casa Suardini, la piazza dedicata a Cesare Battisti sta vivendo una seconda giovinezza dopo l’intervento di riqualificazione deciso dall’Amministrazione comunale.Una seconda giovinezza che, come sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Renato Totis, ha riportato la piazza alla sua vocazione originaria.“L’intervento a Piazza Cesare Battisti è quasi completato. Mancano la riasfaltatura dei perimetri, le panchine e l’illuminazione pubblica. Ma tutto questo verrà completato in questo mese di gennaio. Per quel che riguarda l’illuminazione – spiega il vicesindaco – abbiamo compensato in queste settimane con le luci natalizie. Proprio in occasione del Natale e della conclusione ormai prossima dei lavori, la piazza è stata vissuta con una piccola festa insieme ai componenti dei comitati di quartiere”.Quali sono state le loro reazioni di fronte alla piazza rinnovata? “Sono rimasti soddisfatti, mi pare che sia piaciuta un po’ a tutti questa nuova dimensione della piazza. C’è da dire che i parcheggi, che prima dell’intervento erano 15, adesso sono diventati 12. Ne abbiamo quindi persi tre, ma c’è più spazio, sono più larghi rispetto a prima e la manovrabilità delle auto è di gran lunga migliore. Prima di questo intervento, infatti, i parcheggi erano un po’ ‘schiacciati’. Adesso non è più così. È stato anche messo il disco orario. È indiscutibile che ci siano stati disagi durante i lavori, ma erano inevitabili”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo CASAZZA – La ‘nuova’ piazza di Mologno: “L’abbiamo riportata alla sua funzione originaria, cioè luogo d’incontro, non solo di parcheggi” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/oJWBNyr
MediaEgregio direttore, finalmente, forse, dopo un anno e mezzo di attesa Colere riuscirà (?) a riavere una banca. La notizia, apparsa sulla stampa di questi giorni, pare possa portare un po’ di speranza a tutti coloro che da Colere devono subire il disagio – col pericolo, tra l’altro, di essere derubati dei contanti in possesso – di viaggiare per altri paesi della Valle di Scalve e/o Seriana, soprattutto imprenditori e commercianti per depositi bancari, nonché altre persone per vari servizi che una banca offre. Per risolvere questo problema si era costituito un apposito Comitato che si è visto respingere le 445 firme (75% dei voti avuti dal Sindaco per la sua elezione) raccolte in paese in cui si proponeva di accogliere la proposta avuta dalla Banca di Sondrio di aprire uno sportello in Colere. Il Consiglio Comunale con il Segretario avevano dichiarato la non fattibilità sul piano legale per accogliere la richiesta del Comitato. Il Sindaco pensava ad altre soluzioni tipo uno sportello postale… che però può essere solo un surrogato rispetto al servizio completo che offre una banca. Oggi pare che finalmente l’Amministrazione comunale guidata dal geom.Gabriele Bettineschi, si sia convinta ad accogliere le richieste del Comitato di cui sopra. Meglio tardi che mai. Fine della problematica banca finalmente a Colere? Speriamo, anche perché per ora siamo solo a metà strada. La Banca si è già attivata per trovare un locale in centro al paese, che ha trovato e sarà attrezzata allo scopo. E’ ancora al palo la speranza di far iniziare i lavori comunali finalizzati per favorire il miglior funzionamento degli impianti sciistici appena inaugurati, a cominciare dalla realizzazione della ormai famosa tangenziale/circonvallazione a nord del paese.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo COLERE – LETTERA – Torna la banca (grazie alle 445 firme) e quella famosa tangenziale ferma a nord del paese… proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/GXDBNj0
MediaGli ultimi mesi del 2023 hanno visto il centro storico di Rovetta animarsi con nuove attività commerciali. A settembre eravamo stati da Isa ed Elena, in via Fantoni, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale e in questo numero di Araberara abbiamo fatto tappa da ‘Ol Pagher’, dove ad accoglierci c’erano Giulia e Federico. Ma non sono gli unici, perché Danilo e Delia a metà dicembre hanno aperto ‘Caseus’ dove vendono formaggi e prodotti tipici e in via Tosi ‘Frutta e Verdura da Mattia’.***Giulia Percassi e Federico Grassi arrivano a bordo di una jeep di colore scuro davanti allo spaccio della loro azienda agricola ‘Ol Pagher’. Sono le 9 in punto e il paese si sta ancora svegliando sotto i primi timidi raggi di sole. C’è un leggero via vai di auto lungo la principale via Fantoni, dentro il negozio invece si respira tutto l’entusiasmo di due ragazzi che stanno costruendo il loro sogno. 23 anni lei, 27 lui, in pieno lockdown nel 2020 la decisione di aprire un’azienda agricola, una scelta di vita che richiede sacrifici, ma che porta grandi soddisfazioni. Giulia e Federico sono di corsa, ma si fermano giusto il tempo di raccontarci cosa c’è dietro le quinte della loro vita. “Sono sempre stata innamorata della natura e degli animali – dice Giulia – in particolare i cavalli. Mi è sempre piaciuto andare nelle stalle ed è per questo che ho scelto di studiare Agraria… una volta finita la scuola, sapevo già che la mia strada sarebbe stata questa. Federico studiata Psicologia a Bergamo e a questo mondo si è appassionato pian piano, prima con i trattori poi con gli animali e ha iniziato a lavorare il latte e fare i formaggi”.In Val di Tede, sul territorio di Castione della Presolana, hanno ritirato una piccola cascina che è ben presto diventata il centro del loro mondo: “Ce ne siamo innamorati subito. Inizialmente, nel 2019, pensavamo di creare una sorta di maneggio e una pensione per cavalli, ma quando nel lockdown ci siamo trovati con molto tempo libero e nessun’altra occupazione, abbiamo deciso di dare il via a questa attività con i cavalli che avevamo già e abbiamo acquistato una ventina di capre”. Un hobby che si è trasformato in un mestiere: “Era una passione forte, ci piaceva molto, ma siccome abbiamo visto che quello che stavamo facendo incuriosiva anche al di fuori, abbiamo deciso di iniziare a fare sul serio…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo ROVETTA – Giulia e Federico, l’azienda agricola ‘Ol Pagher’ e il loro negozio nel cuore di Rovetta: “La sveglia suona alle 5…tra capre, latte, formaggi…” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/ZsBywQ9
MediaUn grazie ed un plauso speciale al Vicesindaco Davide Tontini, per l’impegno costante e delizioso all’interno cel Comitato per il Centenario del Gleno. La sua passione trasudava in ogni avvenimento proposto in questo lungo 2023.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo AZZONE – IL PERSONAGGIO DELL’ANNO – Davide Tontini, la sua passione per la storia proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/uim09o8
MediaEppur si muove. Eccome se si muove. E Gianpiero Calegari, presidente della Comunità Montana Val Seriana e sindaco di Gorno lo sa, politico di vecchio corso, quel corso dove la mediazione, il dialogo e il confronto facevano la differenza, peso massimo (in tutti i sensi e ci consenta la battuta), arriva in redazione il mattino del 2 gennaio a raccontare quello che sarà la viabilità in questa tormentata valle Seriana: “Lo ripeto sempre – comincia Calegari – da soli non si va da nessuna parte, noi siamo una valle bellissima ma per certi versi disagiata, se non si hanno obiettivi comuni non si va da nessuna parte, i finanziamenti e i progetti devono essere condivisi altrimenti se uno chiede coca cola e un altro aranciata si rischia di non avere né uno, né l’altro”. Cominciamo: “Siamo riusciti a realizzare piste ciclabili un po’ in tutta la valle, collegarle tra loro e renderle fruibili a tutti, alcune erano ammalorate e pericolose, abbiamo dovuto chiudere alcuni ponti e rifarli, una spesa importante, qualcosa come 3 milioni di euro, questo grazie anche a contributi e finanziamenti ottenuti anche dal Bim che ringrazio”. Ormai siamo in fondo: “Già, manca davvero poco – continua Calegari – i lavori si concluderanno entro un mesetto, abbiamo poi ancora un pezzo dove abbiamo avuto un finanziamento da un milione di euro, sul tracciato che da Villa d’Ogna va a Gromo, ma noi guardiamo avanti”. Calegari sorride: “Vogliamo unirci al lago, a Lovere. Unire montagna e lago è il nostro obiettivo, non ci sediamo certo sugli allori. Abbiamo avuto già alcuni passaggi amministrativi con le amministrazioni del lago, e si sono dimostrati molto disponibili. Quindi si va avanti, vogliamo aprirci verso il lago con una ciclabile unica, dare nuove possibilità a turisti e residenti. Non riusciremo in un colpo solo ma intanto si comincia”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo VAL SERIANA – Calegari e i sogni che diventano realtà: “Curve della Selva e allargamento sino a Casnigo, presentato il progetto a Salvini. E Teb sino a Vertova… Cambia la viabilità e…” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/bmIXdDZ
Media“Il segreto per arrivare a 100 anni? Forse è questo: vivere senza arrabbiarsi mai. Io, infatti, non mi arrabbio mai, sono sempre stata tranquilla”.Dalla casa di Pierina Bigoni, che ha festeggiato il secolo di vita la vigilia di Natale insieme a tutti i suoi cari, si gode un panorama stupendo. Il Lago d’Iseo si estende davanti ai nostri occhi in tutta la sua bellezza. Ci troviamo a Solto Collina, ma la neo centenaria è nata a qualche chilometro di distanza nel lontano 1923.“Sono nata a Lovere e ho sempre vissuto a Lovere, prima con i miei genitori e i miei fratelli, poi con mio marito e i miei figli. Da qualche anno, dopo la morte di mio marito, abito a Solto, in casa di mia figlia”.Il marito di Pierina, Battista Foppoli, era più giovane di lei di tre anni (era nato nel 1926), ma è scomparso nel 2011 a 85 anni. “Abbiamo vissuto insieme 63 anni – aggiunge lei – Abitavamo nel centro del paese, in via San Giorgio”. Le manca la sua Lovere? “Mi manca. E mi mancano le persone di Lovere che conoscevo, che però sono quasi tutte morte ormai. Però è bellissimo anche qui, perché il lago è sempre lo stesso e poi qui sono servita”.Interviene la figlia Maria, che la accudisce da alcuni anni. “Le manca Lovere anche perché da due o tre anni la porto raramente, a Messa il giorno dei Santi e in poche altre occasioni. Fino a qualche anno fa, invece, ci andavamo due volte alla settimana”.Facciamo ora un passo indietro di 100 anni. Pierina, che ha una memoria degna di un elefante, torna col pensiero agli anni della sua infanzia. “Io sono nata nella zona verso il cimitero, in una casa di contadini. Mio padre Luigi era infatti contadino e coltivava la terra in tutto il circondario. Non era però lui il proprietario di tutta quella terra”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo SOLTO COLLINA – LOVERE – Il secolo di Pierina: il papà contadino, il fatale incontro con Battista al cinema, il viaggio in Australia proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/4zDchSA
MediaIl personaggio dell’anno di Songavazzo, per il 2023, è Enzo Barzasi.Dotato di grande umanità e simpatia, è attivo in diverse associazioni di volontariato, rispondendo presente a ogni chiamata. Sperando di non dimenticarne qualcuna, esso è factotum della Protezione Civile Alpini Bergamo sezione Songavazzo, membro attivo dei Volontari Civici dell’Unione Comuni Presolana, dell’Associazione Volontari Songavazzo, del Gruppo Alpini locale.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo SONGAVAZZO – IL PERSONAGGIO DELL’ANNO – Enzo Barzasi, che incarna i veri valori del volontariato proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/BXknrY3
MediaLucio ToninelliGesù nacque a Betlemme di Giudea in una stalla, il quando non è certo. Ma anche in un Barech, a Fino del Monte, nel 2023…Ho studiato, credetemi… Eppure, sono rimasto ignorante come prima e incapace di trovare spiegazioni alle tante contraddizioni dei “presepi” umani che chiamiamo civiltà e perfino cristianità.Credo che il termine dialettale più appropriata per tradurre la parola “presepe” in bergamasco, sia “Bàrech”. I pastori capiranno al volo, cosa intendo. La parola presepe deriva dal latino praesepium o praesepe, dai significati molteplici: greppia, mangiatoia, stabbio, piccola stalla. Insomma, Bàrech, appunto. Lì deve essere nato Jeshua poi detto Gesù.E il primo presepio, quello di San Francesco, doveva essere proprio una specie di bàrech, e ci stavano a malapena i protagonisti indispensabili: Maria, Giuseppe, Gesù (quando arrivò). Il bue e l’asinello sono due comparse “bufale” introdotte da un vangelo apocrifo – cioè fake – ma sono piaciuti alla gente comune e così sono diventate comparse importanti anche loro.Risale a 800 anni fa, tondi tondi: 1223 – 2023, il primo presepe, salvo errori di calcolo, come è successo per il calcolo dell’Anno Zero del Natale. che non è l’anno zero, su cui si basano tutti i calendari.Vi ripeto che ho studiato la faccenda. Non che ora mi sia tutto chiaro; sono ancora un po’ confuso.  Ma è certo che Gesù Cristo sia nato almeno 4/5 anni “avanti Cristo”. E non prendetevela con me, non ho colpe io. Sono notizie di fonte vaticana e anche di parte storica laica. Messager non porta pene…Ormai è ammesso che quando la Chiesa decise di fare un resetting, o l’azzeramento della data di inizio della “Storia Cristiana” – perché quella del natale di Roma non gli garbava affatto – fu fatto un errore di calcolo dovuto a diverse concause: la fretta del calendarista incaricato, la sua non conoscenza della cifra ‘zero’ che non veniva né considerata né conosciuta ai tempi.  Per cui si passò nel calcolo, dall’anno 1 a.C., all’anno 1 d.C. perdendo per strada un anno. Infine per via di una frase in greco fraintesa. D’altronde anche le cronache affidabili, quelle Romane – dicono che Re Erode, quello della strage degli innocenti, sia morto tre anni prima dell’anno zero. E come poteva aver fatto l’eccidio dei bambini dal quale Gesù fu risparmiato solo perché in viaggio verso l’Egitto con papà e mamma? Facciamocene una ragione e speriamo che non arrivi un nuovo riformatore a rimettere a posto la data perché, se no, ne esce un putiferio.Sulla data del 25 dicembre, invece, pare che per una serie di buone ragioni e anche di colpi di fortuna, ci abbiano azzeccato: il giorno sarebbe proprio il 25 dicembre. Non chiedete perché.Il Presepe può quindi star tranquillo e anche il panettone: sono tradizioni salve.  L’anno, pazienza. Anno più anno meno, finì comunque in croce, il poveretto.Nel 1223 quel visionario di Francesco, un po’ santo e un po’ eretico, decise di spiegare meglio al popolo com’era il “set” della nascita del Messia, suggestionato anche dal suo recente viaggio in Palestina. E ne incoraggiò il rendering, la ricostruzione insomma, con intuizione geniale.Cedri e palme non erano molto conosciute; comparvero però la neve, gli abeti, e tutto il resto del mondo occidentale. Non parliamo delle luminarie che al tempo erano solo quelle in cielo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 GENNAIOL'articolo FINO DEL MONTE – Fino si racconta nel ‘bàrech’ proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/j1ZqGJi