MediaIl 2023 per il sindaco Ettore Schiavi (che ha indossato la fascia tricolore dopo che Michele Schiavi è partito per Palazzo Lombardia in veste di consigliere regionale) è stato decisamente… particolare.“Sono soddisfatto ma è stato un anno abbastanza impegnativo”, dice sorridendo dall’altra parte del telefono. “Il mio mandato è iniziato il 15 maggio, ma il passaggio di consegne è iniziato con largo anticipo a febbraio, subito dopo le elezioni regionali. In estate abbiamo registrato una grande affluenza di villeggianti e turisti e come sempre è stata molto vissuta”.Con Michele Schiavi? “Michele è la nostra presenza in Regione, ci tiene al suo territorio ed è sempre disponibile, quando serve una mano sappiamo di poter contare su di lui”.Ettore si è subito messo al lavoro: “Oltre all’ordinario, ci sono parecchie cose in cantiere, sia materiali che non, abbiamo ricevuto molti finanziamenti che hanno scadenza in tempi brevi, per esempio il campo a sette in sintetico che abbiamo inaugurato qualche mese fa in contemporanea con la sala prove, 400mila euro per il primo e 40mila per il secondo. E poi la mensa scolastica per le Elementari con 250mila euro arrivati dal Pnrr e che sarà utilizzata a partire dall’anno prossimo. Altri lavori sono quelli relativi al bando ‘Borghi’ per la ex biblioteca, la nuova sala digitale e altri interventi di tipo culturale come il riordino dell’archivio comunale. Senza dimenticare un intervento molto importante che prenderà il via i primi mesi del 2024 con la realizzazione della rotonda all’ingresso del paese, che ne cambierà il volto”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo ONORE – Ettore Schiavi: “Testa bassa e pedalare. Rinascono tre strutture comunali” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/DYKsBka
via Araberara https://ift.tt/DYKsBka
MediaUna chiesa gremita all’inverosimile e una folla insolitamente assorta, partecipe e silenziosa, hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Daniela Toader, scomparsa dopo una lunga malattia a soli 42 anni. La tragedia ha molto colpito la comunità parrese in cui la giovane mamma e la sua famiglia erano molto stimati ed amati. Anche la nostra Redazione si unisce al condolore del marito Maurizio e dei figli Pietro, Gabriele e Giorgia, mentre pubblica volentieri la lettera-saluto inviataci da una sua grande amica.DANIELA, è così difficile lasciarti andare….
Sei stata, sei e sarai Daniela, una persona speciale. Sei nata e cresciuta in Romania, ma parlavi molto bene l’italiano, e, sì, anche il bergamasco, in un modo che spesso ci faceva sorridere. A proposito di sorriso, il tuo era contagioso e sempre presente, anche nei momenti più bui , è impossibile, infatti, trovare tra le tue tante foto una in cui non sorridi.
Quando ci messaggiavamo dall’ospedale: “Danielita – come ti chiamavo io – come stai?” ….. “Bene Dianuza, e tu?”….. Chissà cosa ti tenevi dentro, per non dare pensieri a chi ti voleva bene.
Ora di te sono un po’ “gelosa”, chissà quanto farai divertire tutti dove sei andata adesso…
Grazie per come sei stata, per la carica che davi a tutti, inesauribile e contagiosa…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo PARRE – Il ricordo di Daniela: “La tua carica ci rimarrà addosso” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/TOD5Na4
Sei stata, sei e sarai Daniela, una persona speciale. Sei nata e cresciuta in Romania, ma parlavi molto bene l’italiano, e, sì, anche il bergamasco, in un modo che spesso ci faceva sorridere. A proposito di sorriso, il tuo era contagioso e sempre presente, anche nei momenti più bui , è impossibile, infatti, trovare tra le tue tante foto una in cui non sorridi.
Quando ci messaggiavamo dall’ospedale: “Danielita – come ti chiamavo io – come stai?” ….. “Bene Dianuza, e tu?”….. Chissà cosa ti tenevi dentro, per non dare pensieri a chi ti voleva bene.
Ora di te sono un po’ “gelosa”, chissà quanto farai divertire tutti dove sei andata adesso…
Grazie per come sei stata, per la carica che davi a tutti, inesauribile e contagiosa…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo PARRE – Il ricordo di Daniela: “La tua carica ci rimarrà addosso” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/TOD5Na4
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/12/tredici-martiri-scaled-e1702626255655.jpeg">Media</a><strong>Grazia Milesi*</strong>Fu uno dei primi episodi di violenza politica pubblica della Repubblica Sociale Italiana, creata e sostenuta dai tedeschi che avevano invaso e occupato l’Italia del Nord dopo l’8 settembre 1943. Si volle dare una lezione alla popolazione di Lovere e dei paesi vicini per colpire chi osava sfidare le direttive della RSI che, su istruzioni del Reich, rifiutava di riconoscere l’armistizio firmato dall’Italia, affiancandosi – per un capovolto senso dell’onore – all’esercito della Germania nazista, saldamente insediato nell’Alta Italia.Così furono uccisi tredici uomini, bollati come “banditi, teppisti da bassifondi, emuli del disperato gangsterismo statunitense”, accusati di aver ucciso due esponenti di spicco del vecchio Partito Nazionale Fascista e del rinato Partito Fascista Repubblicano durante le azioni del 29 novembre, previste a Lovere dalla strategia dei due comandanti partigiani, <strong>Eraldo Locardi</strong>, monarchico, e <strong>Giovanni Brasi</strong>, comunista, per dare un segnale chiaro che non tutto il paese accettava di stare sotto il tallone nazista né condivideva il servilismo fascista.I Tredici furono catturati con l’aiuto di una spia, tale Ninetto Vaccaro, infiltratasi abilmente nella banda dei Patrioti Loveresi, nata dalla fusione dei due gruppi partigiani del Nord e del Sud del lago d’Iseo: sette furono presi nel rastrellamento nazifascista del 7 dicembre e sei nei giorni seguenti, sorpresi nelle loro case a Grumello del Monte e a Milano. Furono portati a Bergamo, incarcerati, torturati e infine condannati a morte. Giunsero sul luogo dell’esecuzione, viaggiando seduti sulle loro bare. Sette di loro furono uccisi a Poltragno, dove era stato colpito il notaio Rosa, ex podestà di Lovere; sei invece, a causa della manifesta opposizione degli operai, furono fucilati non sul piazzale dello stabilimento ILVA – come avrebbero voluto i fascisti: il commissario prefettizio Cortesi era stato ucciso lì – bensì nello spiazzo fornito dal Capo Provincia Giovanni Capitanio, nella sua segheria. <strong>IL SACRARIO</strong>I nomi dei martiri spiccano sulle stele disposte a cerchio intorno al sarcofago di pietra a definire uno spazio consacrato alla memoria resistenziale, sulla destra di chi entra nel cimitero loverese (qui i loro corpi furono deposti il 17 giugno 1945 con una cerimonia solenne, una volta recuperati dalla fossa, scavata nel 1943 nel “campo sterile” del cimitero di Bergamo).Con i nomi, spiccano le date di nascita. Tranne <strong>Giulio Buffoli</strong>, del 1902 e <strong>Luca Nitckisc</strong>, di cui si conosce solo la provenienza (Berigaluga, in Jugoslavia), appartenevano tutti alla schiera dei giovani cresciuti durante la dittatura e che avevano saputo aprire gli occhi nonostante l’ottundimento prodotto dal fascismo, dimostrandosi capaci di ragionare da sé, scegliendo la disubbidienza alla chiamata di leva della RSI e imboccando la via della montagna.Ecco la stele del tenente <strong>Eraldo Locardi</strong>, comandante del Primo Battaglione Badoglio, nato a Milano nel 1920, ventitré anni; segue <strong>Salvatore Conti</strong>, loverese del 1922, ventun anni come <strong>Mario Tognetti</strong>, di Grumello; vengono poi <strong>Giuseppe Ravelli</strong>, nato a Casnigo nel 1923, vent’anni; <strong>Andrea Guizzetti,</strong> di Lovere, nato nel 1924, diciannove anni come <strong>Ivan Piana; Guglielmo Macario</strong> (Cinto), loverese, del 1925, diciotto anni come <strong>Francesco Bessi</strong> di Cazzago S. Martino, e come <strong>Vittorio Lorenzini</strong> di Telgate. Infine, i più giovani: i diciassettenni <strong>Giovanni Moioli</strong>, nato a Grumello del Monte nel marzo 1926, e <strong>Giovanni Vender</strong>, nato nell’ottobre del medesimo anno. Tutti appartenevano a famiglie operaie o di artigiani.Se ci si ferma davanti a questo sacrario, lo sguardo abbraccia i singoli elementi del monumento, perdendosi…
MediaArriva il Natale e come da precedenti dichiarazioni arriva anche il tanto atteso inizio dei lavori per la realizzazione della nuova scuola primaria della frazione del Piano. Opera centrale nel primo mandato del sindaco Federico Baiguini e della sua amministrazione. Tempi rispettati e obbiettivo raggiunto, tra l’altro con un’ulteriore buona notizia, un regalo di Natale in anticipo per la comunità di Costa Volpino. “Siamo molto soddisfatti di questo inizio lavori che rispetta i tempi che ci siamo prefissati, un ottimo inizio” continua il sindaco Federico Baiguini “e la bella sorpresa riguarda anche l’aspetto economico finanziario di questa importante opera, abbiamo finalmente certezza di essere stati assegnatari per un ulteriore contributo, questa volta da parte del GSE che assomma a circa 1˙400˙000,00 € che ci verranno riconosciuti in quanto la scuola che realizzeremo raggiungerà caratteristiche dal punto di vista del risparmio energetico molto alte.”SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo COSTA VOLPINO – Iniziati i lavori del nuovo polo scolastico al Piano, l’opera più imponente di questa amministrazione, al lavoro due ditte locali proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/WrY31fE
via Araberara https://ift.tt/WrY31fE
MediaIl profumo del panettone appena sfornato accompagna Stefano e Silvia Ferri in redazione. Dentro due sacchetti i panettoni sono ancora caldi. Sono passate da poco le 8:30 di un lunedì mattina di metà dicembre, un periodo magico e indaffarato allo stesso tempo per il Panificio Minuscoli. A una manciata di metri da qui c’è il laboratorio dove nascono questi panettoni, Stefano è appena uscito dopo una nottata passata ad impastare meraviglia.“È il periodo dell’anno più impegnativo, ma mi dà tante soddisfazioni… dal nostro laboratorio escono 10mila panettoni tra la fine di novembre e la vigilia di Natale, in tutto sono 30 quintali di impasto che poi vanno divisi a seconda delle pezzature”.Silvia lo guarda e aggiunge: “Lui sta sempre dietro le quinte, non vuole mai farsi vedere, ma ha un senso del dovere infinito, una grande passione fin da quando ha iniziato a fare questo mestiere a 14 anni”.E allora in questo mondo ci facciamo accompagnare proprio da Stefano: “Si parte da un primo impasto, che si chiama biga, alle due o alle tre del pomeriggio, si mettono farina, lievito, acqua, burro e tuorlo d’uovo… gli ingredienti vanno messi a filo, la pasta non deve mai stracciarsi e deve restare sempre in corda. Mi soffermo un attimo sugli ingredienti, credo sia importante sottolineare la qualità, anche perché cerchiamo di sceglierli sempre dal territorio, in modo da conoscere la loro provenienza e la loro storia. L’impasto va messo in cella per la lievitazione dove resta per 12 ore a 28° con un’umidità controllata tra i 75% e gli 85%…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo Stefano & Silvia, fratello e sorella, e i loro 10mila panettoni: “Gli ingredienti e la loro storia, la birra, il cioccolato e quelli a presepio. Quando escono dal laboratorio c’è sempre un po’ di me” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/gIUr806
via Araberara https://ift.tt/gIUr806
MediaLuca Mariani“Io Claudio Galimberti l’ho sempre stimato. Quando lo incontravi a 23 anni capivi già che era un top class, sia dal punto di vista dell’energia e sia da quello del ragionamento”. Non ha dubbi Andrea Zambelli regista e ideatore del film-documentario “A guardia di una fede” che racconta la storia della Curva Nord Bergamo vista appunto attraverso gli occhi del suo storico leader: il Bocia. La pellicola è stata proiettata sabato 2 e domenica 3 dicembre all’auditorium di piazza della Libertà a Bergamo. In questa ultima opera del regista bergamasco classe 1975 sono racchiusi quasi tre decenni di storia della tifoseria organizzata atalantina: «La prima immagine del film risale al 1993. L’ha girata un mio amico. Poi dal 1998 inizia il mio girato. Inoltre c’è anche qualche immagine che mi hanno dato altri film-maker molto disponibili che hanno interagito con la Curva.» Spiega Zambelli che racconta la genesi del suo lavoro: «La curva è un ambiente che frequentavo dal 1993/94. Ho iniziato a viverla non da atalantino, ma solo perché ero incuriosito da questo mondo di aggregazione, passione e autogestione che negli anni Novanta si vedeva molto. Per citare il filosofo Hakim Bey: era una zona temporaneamente autonoma.» Meno di dieci anni più tardi la fascinazione per questo mondo della curva e la passione per il cinema sfociano in un film. È il 2001 ed esce “Faranno tutti silenzio” la pellicola che segna l’esordio cinematografico di Andrea Zambelli, che proprio quell’anno si laurea al DAMS di Bologna. «Quel film parla della Curva Nord bergamasca. L’ho girato nel 2000 e ho finito di montarlo l’anno successivo.» Ricorda il regista classe 1975: «All’inizio non è stato facile convincere gli ultras che fosse giusto fare un film con delle immagini girate in curva. Claudio è stato uno dei primi che ha capito la necessità di quel lavoro. Lì ci siamo conosciuti meglio. Quando hai a che fare con una persona che è protagonista nel tuo film si sviluppa un legame.»Andrea Zambelli e il Bocia hanno ragione. “Faranno tutti silenzio” è un grande successo. Per anni «ha girato tanto nelle altre curve e ha rappresentato un riferimento anche teorico su cosa vuole dire essere un certo tipo di ultrà.» Rimarca con orgoglio il regista bergamasco.Dopo questo esordio nel mondo del cinema, Andrea Zambelli non solo solidifica il suo rapporto con Claudio Galimberti detto il Bocia, ma diventa sostanzialmente l’addetto alle riperse del tifo organizzato atalantino. «Tutte le volte che alla Curva serviva un filmatino o piuttosto un video da proiettare alla Festa della Dea chiedevano a me. Così nel corso degli anni ho continuato a produrre un girato», nonostante Zambelli negli ultimi vent’anni abbia viaggiato molto. O per motivi di studio o per fare film. Da Bologna a Torino e per un po’ di tempo a Roma. E poi in giro per il mondo: nella striscia di Gaza, in Colombia e in Birmania. «Comunque ho sempre tenuto un occhio sulla Curva Nord.» Precisa il regista quarantottenne. «Così ad un certo punto mi sono reso conto che avevo in mano una storia importante da raccontare. Avevo in mano tanto girato, che se non avessi fatto il film sarebbe rimasto nel mio cassetto e non sarebbe stato comunicato a nessuno. Allora è stato quasi un obbligo fare questa pellicola.» SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo ATALANTA – “A guardia di una fede”, Andrea racconta il Bocia con un film raccolto in 30 anni di Curva: “Lo stadio, un laboratorio sperimentale, tra centro sociale e parrocchia….” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/0oQbiI6
via Araberara https://ift.tt/0oQbiI6
MediaDopo i lavori di ristrutturazione che erano iniziati nel settembre scorso ha riaperto i battenti lo storico Albergo Ferrari, una sorta di istituzione, a Bratto, dove nel lontano 1922 l’avevano fondato i fratelli Giuseppe e Pietro Ferrari: “L’albergo passò poi ai miei nonni Domenico Ferrari ed alla moglie Delfina Tomasoni – dice Stefano Castellani – , poi ai miei genitori Daniela Ferrari e Giuseppe Castellani ed ora a me, a mio fratello Cesare ed a mia moglie Isabella Arrighetti”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo BRATTO – Riapre i battenti dopo il restauro lo storico Albergo Ferrari proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/ipH28UG
via Araberara https://ift.tt/ipH28UG
Media(Ser-To) – “Per aver dedicato la vita agli altri”. C’è scritta questa frase sul San Martino d’Oro conferito dal Comune di Alzano Lombardo a due suoi cittadini; un premio per riconoscere il valore di un’amicizia tra due famiglie, una italiana e l’altra senegalese.Alessandro Rondi e sua moglie Faustarosa Tengattini nel 2002 hanno accolto nella loro casa Abdoulaye Seck, un ragazzo tetraplegico, figlio di alcuni amici originari del Senegal. Abdoulaye è nato a fine agosto del 1997 e a metà dicembre i medici si sono accorti della sua disabilità dopo un attacco febbrile. Non è autonomo nei movimenti, non parla ed ha bisogno di essere aiutato in tutto.Alessandro e Faustarosa abitano ad Alzano e sono sposati da 52 anni, hanno un figlio, Lorenzo, e tre nipoti. I due coniugi avevano già prestato servizio con i ragazzi disabili al Centro Croce Rossa di Albino e Alessandro collabora inoltre con alcune associazioni del territorio, tra cui l’Ufficio stranieri Anolf della Cisl di Bergamo.“All’inizio – spiegano – nemmeno lo volevamo questo riconoscimento, ma poi il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi, dopo alcuni incontri, ci ha convinti, spiegandoci che il San Martino d’Oro più che un premio personale poteva essere un esempio di solidarietà per altre persone. Abbiamo conosciuto il padre di Abdoulaye, Ibrahima, che è giunto in Italia dal Senegal all’inizio degli anni Novanta, sul posto di lavoro alle Arti Grafiche di Bergamo, dove entrambi lavoravamo e in quel periodo lo abbiamo aiutato a sistemare la casa dove viveva. Da lì è nata subito una grande amicizia. Successivamente, si è sposato in Senegal e ha fatto arrivare in Italia, tramite il ricongiungimento familiare, la moglie Fatma e la prima figlia”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo ALZANO – Tre cuori in uno: la storia di Alessandro e Faustarosa, che dal 2002 hanno accolto Abdoulaye, ragazzo tetraplegico proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/PieWuD6
via Araberara https://ift.tt/PieWuD6
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. BERGAMO – GIORGIO GORI – TORQUATO TASSO VOTO 8Bersaglio più di ‘fuoco amico’ (o almeno che dovrebbe essere tale) che delle opposizioni che non vedono l’ora finisca il suo ultimo mandato amministrativo. Ha preso in mano situazioni incancrenite da decenni e le ha risolte. Non al meglio? Esiste il meglio al tempo dei social? Altro che radical chic, Bergamo “liberata”.L'articolo IL PAGELLONE – BERGAMO: Giorgio Gori – Torquato Tasso, voto 8 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/jeTcdJL
via Araberara https://ift.tt/jeTcdJL
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. ROBERTO CALDEROLI – GAETANO DONIZETTI Voto 7,5Rappresenta (con qualche fatica) la ‘vecchia’ Lega bossiana, quella delle autonomie. E non volendo passare per un ministro da poltrona, ha varato la sua riforma. La sua musica non cambia, sono gli altri che hanno cambiato (s)partito.L'articolo IL PAGELLONE – POLITICA: Roberto Calderoli – Gaetano Donizetti, voto 7,5 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/WBMXAtm
via Araberara https://ift.tt/WBMXAtm
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Marco Zanni – Roberto De Zerbi, voto 7L’europarlamentare leghista che ha varcato le frontiere, aprendo varchi anche al suo mentore Salvini per alleanze con governi non proprio graditi agli alleati attuali di governo. Ha una solida preparazione e una capacità dialettica di prim’ordine.L'articolo IL PAGELLONE – POLITICA: Marco Zanni – Roberto De Zerbi, voto 7 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/CUbSikW
via Araberara https://ift.tt/CUbSikW
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Mons. Francesco Beschi – Papa Giovanni XXIII, voto 7,5Prosegue il suo calvario personale alla guida di una Diocesi che resta una delle più importanti, non solo per aver dato alla Chiesa un Papa e diversi Cardinali e Vescovi, ma per essere stata un esempio di innovazione sociale e perfino politica al tempo del ‘non expedit’. Il Vescovo deve provvedere più alle grane di alcuni dei suoi pastori piuttosto che del suo (ancora rilevante) gregge. L'articolo IL PAGELLONE – DIOCESI: Mons. Francesco Beschi – Papa Giovanni XXIII, voto 7,5 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/Nkn0e8f
via Araberara https://ift.tt/Nkn0e8f
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Alex Pennacchio – Felice Gimondi, voto 7Chiude il suo mandato con molti cantieri aperti. Lovere si mantiene sul pezzo anche sul fronte turistico dove tiene la leadership e conferma il tutto esaurito. Come Gimondi, “passista”, silenzioso e costante.L'articolo IL PAGELLONE – LOVERE: Alex Pennacchio – Felice Gimondi, voto 7 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/kwT25vZ
via Araberara https://ift.tt/kwT25vZ
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Massimo Morstabilini – Giacinto Facchetti, voto 8Quando ti sorprende. Partono opere che in prospettiva lanciano Clusone a livello di servizi ed eventi che sono andati oltre anche l’Atalanta (che pure ha un peso). È riuscito nello stesso tempo a farlo classificare tra i Borghi più belli d’Italia. E guida un gruppo che va oltre le appartenenze politiche.L'articolo IL PAGELLONE – CLUSONE: Massimo Morstabilini – Giacinto Facchetti, voto 8 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/lj6bv9B
via Araberara https://ift.tt/lj6bv9B
MediaSofia Bagattini aveva 18 anni ed è morta tragicamente nell’incidente avvenuto nella notte tra sabato 16 e domenica 17 dicembre, dopo una serata passata con gli amici. Era diretta al McDonald’s di Nembro quando intorno alle 2,30 l’auto sulla quale viaggiava insieme ad altre quattro persone, un ragazzo di 18 e uno di 19 anni, poi due ragazze tra i 17 e i 18 anni, è andata a sbattere contro un muretto in via Gavarno, strada che collega la Tribulina di Scanzorosciate al Comune della Valle Seriana.A Scanzorosciate Sofia aveva vissuto fino a tre anni fa quando si è trasferita con la famiglia ad Albano Sant’Alessandro.Sofia Bagattini lascia nel dolore la mamma Mara, il papà Roberto, il fratello maggiore Giordano e la sorella gemella Letizia.La scuola che frequentava, l’ABF con sede a Bergamo, le ha dedicato un post su Facebook: “Oggi, con cuori pesanti e profonda tristezza, rendiamo omaggio a Sofia Bagattini, ex allieva del nostro corso di estetica. Sofia ci ha lasciati tragicamente durante lo scorso weekend.In questo momento di dolore la direzione, i docenti e tutta ABF si stringono alla famiglia, agli amici e a tutti i suoi affetti. Riposa in pace, Sofia. La tua luce continuerà a brillare nelle vite che hai toccato“.L'articolo Sofia, morta in un incidente a 18 anni: “La tua luce continuerà a brillare” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/Y82ihEK
via Araberara https://ift.tt/Y82ihEK
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Pietro Orrù – Cesare Prandelli, voto 6La (legittima) ambizione politica lo ha portato a scelte di difficile lettura. Il cambio in Giunta del vicesindaco ha lasciato perplessi. Magari è pura strategia che darà frutti. Aspettiamo. L'articolo IL PAGELLONE – VILMINORE: Pietro Orrù – Cesare Prandelli, voto 6 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/icYCAkH
via Araberara https://ift.tt/icYCAkH
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Elena Carnevali – Paolina Secco Suardo, voto 6,5 (per ora)Sacrificata nei giochi di partito, adesso torna là dove aveva cominciato, apprezzata proprio perché in sintonia con la gente della sua città. Candidata a succedere e Gori, già punta a non farlo rimpiangere. Non sarebbe comunque un plagio e tanto meno una fotocopia.L'articolo IL PAGELLONE – POLITICA: Elena Carnevali – Paolina Secco Suardo, voto 6,5 (per ora) proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/MkZDpqV
via Araberara https://ift.tt/MkZDpqV
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Ioris Pezzotti – Enrico Rastelli, voto 7Il “Giobbe” del basso Sebino, incassate le emergenze, sembra risorto a nuova vita e diventato funambolico come il personaggio di riferimento. Le opere sono ferme da anni, c’è un via vai da record nell’ufficio tecnico. Ma il paese sembra a sua volta svegliato dal torpore. L'articolo IL PAGELLONE – TAVERNOLA: Ioris Pezzotti – Enrico Rastelli, voto 7 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/EXLKSDy
via Araberara https://ift.tt/EXLKSDy
MediaTorna per il 20° anno il nostro pagellone dei sindaci e dei personaggi bergamaschi di rilievo in ambito politico ed ecclesiastico. Nelll’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura non potevamo che lasciarci ispirare dai personaggi famosi bergamaschi e bresciani con abbinamenti in alcuni casi magari un po’ forzati (perchè i personaggi a… disposizione non erano poi moltissimi). Come ogni anno ricordiamo che i voti e i giudizi sono basati in genere sull’ultimo anno, per cui ci possono essere valutazioni magari diverse rispetto allo scorso anno. Un po’ come succede ai calciatori che ricevono le pagelle partita per partita. Valutazioni che si basano su quanto i sindaci hanno saputo o voluto comunicare e sono state scritte (a più mani) in redazione. Sottolineando l’ovvietà che il vero giudizio lo danno gli elettori quando saranno chiamati al voto. Le composizioni sono state realizzate dagli stagisti Alessandro D’Angelo, Ambra Fantoni, Mirko Ferro e Ilary Delbono. Jacopo Scandella – Andrea Pirlo, voto 6,5Da enfant prodige con l’età sta ricavandosi spazi in un partito dove sono in tanti (troppi) a sgomitare. Fa le alleanze più produttive, non disegna quelle trasversali fissando traiettorie politiche anche imprevedibili. L'articolo IL PAGELLONE – POLITICA: Jacopo Scandella – Andrea Pirlo, voto 6,5 proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/3eL8o40
via Araberara https://ift.tt/3eL8o40
Media“Abbiamo chiuso da poco, il 2 dicembre scorso, ma confesso che un po’ il negozio mi manca già… Sa, dopo tanti anni di impegno dalle 5,30 del mattino alle 19 di sera faccio un po’ fatica ad abituarmi a tutta questo tempo libero, anche se non sono uno che sta con le mani in mano e troverò di sicuro qualcosa da fare, dedicando più tempo sia al Gruppo Sportivo Colzate, di cui sono il presidente, che alla banda musicale, nella quale suono il sax tenore da una vita”.Così Angelo Cominelli, neo-pensionato, che nel suo negozio di alimentari, il minimarket proprio al centro del paese, era praticamente cresciuto, cominciando fin da ragazzo a dare una mano al padre Alfredo ed alla mamma Caterina Merelli che l’avevano aperto ben 65 anni fa: “Il negozio era diventato mio a tutti gli effetti quando avevo compiuto i 18 anni, e da allora l’ho sempre portato avanti, prima da solo e poi con mia moglie Sandra Migliorati e mia figlia Francesca”.Dunque un’attività storica, oltre che una tipica azienda a conduzione famigliare…“Famigliare anche nel senso che i nostri clienti in tutto questo tempo erano diventati proprio come una grande famiglia – precisa Angelo –, tanti di loro li conosco fin da quando ero un ragazzino e adesso sono anziani, ed è proprio soprattutto per loro che mi rincresce aver chiuso i battenti, i vecchi non hanno la possibilità di raggiungere in auto i tanti supermercati della media valle, e noi li aiutavamo anche col servizio a domicilio…Tanti di loro, alla notizia della chiusura, mi hanno chiesto preoccupati – E adesso noi come faremo?”SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 15 DICEMBREL'articolo COLZATE – Il negozio di alimentari Cominelli ha chiuso i battenti dopo 65 anni di attività. Il neo-pensionato Angelo: “Mi dispiace soprattutto per gli anziani del paese” proviene da Araberara.
via Araberara https://ift.tt/vdXTgju
via Araberara https://ift.tt/vdXTgju