AraberaraNews
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MediaA supporto del festival di Araberara che si è tenuto a Lovere, c’è un volume che raccoglie storie e interviste di personaggi e persone delle nostre terre. Che non sono terre di confine e nemmeno di periferia, definizioni che sono troppo al ribasso per un quadro complessivo delle ricchezze culturali troppo sottovalutate.E per questo abbiamo pensato a costruire uno zibaldone di eccellenze delle nostre terre. Aristea Canini introduce così: “Una storia può essere nuova; eppure, raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei. Ogni storia può essere vecchia; eppure, raccontare di tempi che verranno. Il futuro cresce con lei. Perché ogni storia è una storia infinita”.Il titolo del libro è “Ti sorride nello sguardo l’incanto di una terra che non ha confini”. L’introduzione del nostro direttore Piero Bonicelli è intitolata “La riva bianca, la riva nera” e parla appunto dei confini creati ad arte e cambiati a seconda degli interessi e delle ambizioni di potere. Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana sottolinea il senso del festival di Araberara e del volume: “Un ponte, per l’appunto!”.E poi spazi dedicati ai personaggi e alle persone (c’è differenza solo nella notorietà) che nel grande e nel piccolo hanno fatto o stanno facendo la storia di queste terre: Mons. Francesco Beschi, bresciano e Vescovo di Bergamo. Flaminio Beretta, l’eremita di Ardesio, Luciana Previtali Radici, l’alpinista Roby Piantoni, mosto in montagna come suo padre Livio, la storia dell’Accademia Tadini di Lovere, Paolo Savoldelli che vinse due Giri d’Italia, Ermanno Olmi, il grande regista, Antonio Percassi e l’Atalanta, Ezio Merini che racconta sua sorella, la poetessa Alda, dom (non è un errore il “dom”) Agostino Zanoni lo scienziato scalvino che inventò l’elettrocardiogramma, Gianni Radici che costruì l’impero del meccanotessile, Angelo Celsi, il pittore che ha l’elisir di lunga vita, Giorgio Gori che si racconta prima dell’esperienza politica, Giovanni Guizzetti e il suo “tempo”, Giacomo Agostini, cavaliere di una favola, Antonio Curnis, l’uomo che dà una scossa al cuore, Giordano Tomasoni che si è suicidato per tornare a vivere, don Redento Tignonsini che volle essere e non fare il prete, il Cardinal Giovanni Battista Re e i retroscena del Vaticano, Mons. Gaetano Bonicelli che sfiora il secolo, la storia del disastro del Gleno al tempo del centenario, Mario Buelli che fu il mago della corrente.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo IL LIBRO DI ARABERARA – Un “sorriso” nella terra che non ha confini. 288 pagine di storie di personaggi e persone proviene da Araberara.

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Domenica 24 settembre a Solto Collina nella splendida cornice di Ca’ laRipa, è calato il sipario su SOLTOINMOSTRA, l’iniziativa di promozione turistica promossa dall’amministrazione comunale, che per un mese ha portato le opere dell’artista bergamasco Mariano Carrara esposte al palazzo comunale, nel cuore del centro storico di Solto Collina e nel suggestivo borgo di Esmate.Durante la giornata l’arte si è unita anche al gusto e alla musica. Un momento dedicato al gusto è stata la degustazione dei migliori formaggi di Bergamo e Brescia abbinati alle birre del Luppoleto di Bienno, ulteriormente addolcito dalle note dell’orchestra d’archi del liceo musicale «Camillo Golgi» di Darfo Boario Terme diretta dall’insegnante di violino Alessandro Valotti.“Un ringraziamento all’artista Mariano Carrara per il dono che ci è stato fatto – ha commentato l’amministrazione -, e un ringraziamento alla Proloco la Collina e al suo presidente”.MediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo SOLTO COLLINA – A Ca’ laRipa la chiusura di SOLTOINMOSTRA proviene da Araberara.

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MediaOmicidio Ziliani, chiesto l’ergastolo per il trio criminale.Stamattina, martedì 26 settembre, il Pm Caty Bressanelli ha chiesto l’ergastolo per le due figlie dell’ex vigilessa, Silvia e Paola Zani e Mirto Milani. L’omicidio era avvenuto a Temù, in alta Valle Camonica, nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021, anche se il cadavere della Ziliani era stato ritrovato tre mesi più tardi.Nell’udienza in Corte d’Assise, presieduta dal giudice Roberto Spanò, il Pm ha ricostruito i fatti di quei giorni di maggio, i depistaggi, il ritrovamento del cadavere sulle rive del fiume Oglio l’8 agosto 2021 fino ad arrivare all’arresto delle due figlie della vittima, Silvia e Paola Zani e del fidanzato della prima Mirto Milani. Il “trio criminale” aveva successivamente confessato l’omicidio. “Il quadro di quanto accaduto – ha detto il Pm Caty Bressanelliè chiaro: il loro proposito di uccidere la vittima è rimasto fermo per diversi mesi. Non hanno esitato ad uccidere la signora Ziliani, hanno ucciso un giorno prima della festa della mamma e tutto questo è ancora più orribile”.
Ora la parola passa alle difese dei tre imputati e alle parti civili.L'articolo Omicidio Ziliani, chiesto l’ergastolo per il trio criminale proviene da Araberara.

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MediaLuca Mariani“Si dice che “il primo amore non si scorda mai”. Non è una frase di circostanza: “porto Clusone nel cuore, anche se non ci torno spessoDon Davide Rota Conti è emozionato. Il curato dell’oratorio di Clusone tra il 2011 e il 2019 rammenta con un sorriso colorato d’affetto la città e la gente baradella: «Sono arrivato che avevo venticinque anni ed ero un prete novello. Il ritornello tra la gente era “Se l’è zuen”. Ho ereditato da don Claudio un oratorio bello, vivace e pieno di vita. Sono stati anni meravigliosi, dove ho imparato a fare il prete. Sono tanti i ricordi degli otto anni trascorsi sull’altopiano: anni intensi e ricchi di iniziative ed esperienze, di cambiamenti e di nuovi inizi. L’impegno è stato certamente quello di accompagnare i ragazzi, gli adolescenti, i giovani e le loro famiglie in cammini di crescita umana e cristiana, all’interno della parrocchia: per questo esiste l’oratorio! Con alcuni di loro» ammette il neodirettore dell’ufficio per la pastorale della cultura, dell’ufficio beni culturali e dell’ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali «la relazione di amicizia continua ancora oggi.»Per questi motivi Don Davide sente il bisogno di inviare ai clusonesi il suo messaggio in occasione del doppio compleanno del loro oratorio: i 120 dalla nascita e i 50 della attuale costruzione. «Per questo anniversario così importante auguro a tutto l’oratorio e alle persone che lo abitano di continuare ad essere casa che accoglie, scuola e palestra di vita, nell’incontro personale con Gesù, che dà alla nostra vita l’orizzonte e la direzione decisiva.»Malgrado l’affetto verso l’oratorio intitolato a san Giovanni Bosco l’ex curato trentasettenne, per motivi pastorali, non potrà essere presente domenica 8 ottobre quando gli ex curati sono invitati a Clusone per una giornata di giochi dedicata ai giovani di oggi e di ieri.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo CLUSONE – Don Davide Rota: “Porto Clusone nel cuore”. Don Claudio Dolcini: “Porto sempre Clusone con me”. Don Alex e i 50 anni in 50 minuti proviene da Araberara.

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MediaQuesto testo è stato recuperato da Agostino Morandi che l’aveva trovato, nell’archivio di famiglia del “Pierolai” (Pietro Ronchis) e tratto da una pubblicazione chiamata “L’Eco della Valle di Scalve” che aveva iniziato le pubblicazioni nel 1922. Nel numero del 10 febbraio 1924 il quindicinale (che aveva la redazione a Bueggio) veniva pubblicato questo testo redatto dal parroco di Bueggio. Lo stesso che prima del disastro aveva “rassicurato” la sua popolazione sostenendo che non c’era alcun pericolo (il che indirettamente conferma la paura diffusa del crollo) e descrivendola così: “Guardatela là massiccia e maestosa. Non temete, par che dica, vi proteggo io”. Da notare che nel suo racconto non c’è alcun riferimento alle otto vittime del suo paese. Il titolo è riferito a quella che nel linguaggio tipico del clero d’antan viene definita “ottima giovane” che, appena avverte il rumore e vede la “montagna di terra”, capisce subito che è la diga che lei chiama “ol lac”. Anche questa è la prova di quello che tutti avvertivano come un pericolo imminente, che stava appena sopra l’abitato di Bueggio, il primo paese investito dalla grande ondata della diga spaccata.*  *  *“La mattina del 1° dicembre, verso le 7.30 mi trovavo in chiesa, terminata la S. Messa, a fare il ringraziamento, quando il tremolio dei vetri delle finestre e l’aprirsi violentemente dell’uscio che mette nel campanile mi avvertirono che fuori vi dovea essere un vento straordinario.Mi alzai dal banco, e andai a chiudere l’uscio del campanile, e, quasi subito dopo, anche i battenti della porta maggiore, da pochi mesi rinnovata. Giunto sulla soglia di questa e prima di chiudere il secondo battente, diedi uno sguardo al di fuori e specialmente verso la valle sottostante, donde mi pareva venisse il vento impetuoso, e vidi un’alta montagna come di terra che si precipitava per la valle.Che sarà mai?! – dissi tra me, senza però né scompormi né turbarmi – che sarà mai quella montagna di terra? Non avevo ancora ritirato lo sguardo che mi vedo vicina l’ottima giovane Duci Angelina, che terminato il ringraziamento della Comunione, usciva di chiesa per recarsi a casa sua in Bueggio superiore. Anch’essa si ferma, guarda verso la valle e – ‘Madona ghè che ol lac’ -esclama spaventata – ‘Madona ghè che ol lac’. Si tiri dentro, risposi io allora, si tiri dentro che chiudiamo la porta e stiam qui finché è passato. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – STORIA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO / 5 – ‘Madona ghè che ol lac’. Il racconto del parroco di Bueggio travolto dalla valanga di fango. A Vilminore “Il Viganò si era buttato per terra e batteva la testa sui sassi. Gridavano e piangevano tutti” proviene da Araberara.

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Media(Ser-To) – Ci sono notizie importanti in Albino per quel che riguarda l’associazione dei commercianti ‘Le Botteghe di Albino’ che da oltre un anno e mezzo non ha più un consiglio direttivo né un presidente. Nell’ultima assemblea dell’associazione svoltasi all’inizio di settembre nella sala consiliare del Municipio, tre giovani commercianti hanno dato la loro disponibilità a formare un nuovo direttivo ed eventualmente ad assumere la carica di presidente.L’associazione si era sciolta di fatto, anche se non in via ufficiale, a giugno del 2022, per cui in questi mesi ad Albino non è stata più organizzata dai commercianti la tradizionale Notte Bianca di inizio luglio e a Natale dello scorso anno non sono state messe le luminarie per abbellire la città in occasione delle festività natalizie.All’assemblea erano presenti l’assessore al Commercio Davide Zanga, l’assessore allo Sport Emanuela Testa, la presidente del Consiglio comunale Michela Laini e diversi membri del vecchio direttivo, tra cui l’ex presidente Elena Berera. L’assessore Zanga ha ribadito che quest’anno sarà il Comune di Albino a sue spese a mettere le luminarie per le vie della città in occasione del Natale.Per il consiglio dell’associazione si sono proposte tre amiche che hanno un’attività nel centro storico di Albino: Giada Cortinovis del negozio Verde Giada, Serena Vezzoli del negozio Verde Salvia e Simona Brena del negozio Kima Design.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo LE BOTTEGHE DI ALBINO – Tris di dame per ‘scongelare’ l’associazione commercianti. E il Comune illuminerà il Natale proviene da Araberara.

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MediaLo scorso fine settimana ha avuto un sapore un po’ particolare al Parco Paleontologico di Cene. È stato infatti festeggiato il 50° anniversario della scoperta dell’Eudimorphodon Ranzii, un rettile volante vissuto ben 220 milioni di anni fa, nel periodo Triassico. La scoperta di Eudi, così è stato chiamato, aveva avuto risonanza mondiale, perché si trattava del più antico pterosauro mai scoperto. Volava su quello che molto tempo dopo sarebbe diventato il territorio del Comune di Cene.La sua scoperta risale al 1973, ma otto anni prima, nel 1965, era successo qualcosa che aveva attirato l’attenzione degli studiosi. Nell’area attualmente occupata dal Parco Paleontologico di Cene, infatti, un’ampia frana aveva messo in luce un eccezionale giacimento fossilifero, uno dei più importanti d’Italia. È qui che mezzo secolo fa è stato rinvenuto lo scheletro di questo antichissimo pterosauro. Questo eccezionale reperto è stato poi portato al Museo di Scienze Naturali di Bergamo, dov’è tuttora conservato. Dieci anni fa, verso la fine del 2013, questo antico pterosauro cenese ha fatto un volo oltre oceano, fino al Museo di Scienze di New York.Nella zona in cui lo pterosauro è stato ritrovato sono poi stati fatti, ovviamente, molti altri scavi, che hanno portato alla luce grandi quantità di materiale fossile. Per evitare che questo ricco bacino venisse depredato di fossili è stato poi istituito il Parco Paleontologico di Cene, nato nel 2002.Finalizzato alla protezione e valorizzazione dell’area, il parco si rivolge ad un’utenza di ogni età, con particolare attenzione per le scuole con iniziative volte al coinvolgimento di alunni delle scuole primarie e secondarie, una sezione didattica che propone numerosi percorsi ‘ad hoc’ per le scolaresche, con lezioni teoriche, laboratori e visite guidate. Nell’edificio adibito ad ingresso si possono trovare sia una zona informativa, dotata di pannelli che indicano la storia geologica della zona, che un’area riservata ai bambini, con una piccola biblioteca e servizi educativi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo CENE – 50 anni fa la scoperta a Cene di Eudi, lo pterosauro di 220 milioni di anni fa proviene da Araberara.

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MediaNell’ambito delle attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati in genere, nel pomeriggio del 21 settembre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Treviglio e delle Stazioni di Urgnano e Verdello hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto quattro uomini originari della provincia di Catania.I quattro, dai 26 ai 58 anni, tutti residenti/domiciliati nella città di Catania e provincia, venivano sorpresi dai Carabinieri mentre erano in sosta a bordo di un’autovettura nei pressi di un istituto di credito di Urgnano. Indossavano tutti abiti scuri, guanti e scaldacollo e, alla vista dei militari, tentavano di dileguarsi, così ingaggiando un inseguimento. Venivano bloccati dai Carabinieri operanti poco dopo. Uno di loro esibiva ai militari un documento di identificazione falso. L’autovettura fuggitiva risultava rubata qualche giorno prima a Verdello. Una seconda autovettura nella loro disponibilità, anch’essa rubata, si trovava sul tragitto percorso durante la fuga.  Il motore era avviato ma a bordo non vi era nessuno. Sarebbe probabilmente servita per consentire ai malviventi di dileguarsi più agevolmente dopo il colpo che gli stessi avevano pianificato.Nel veicolo utilizzato per la fuga era applicato un apposito dispositivo per avviare e spegnere il motore e, al suo interno, venivano trovati strumenti di effrazione, arnesi da scasso e radio ricetrasmittenti.Sono in corso ulteriori accertamenti, anche finalizzati a ricostruire gli spostamenti dei predetti e attribuire loro  pregressi eventuali reati consumati sul territorio.I fermati, dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Bergamo.Il Giudice ha concordato con le risultanze investigative emerse e ha convalidato la misura disponendo gli arresti domiciliari a carico di tutti e 4 gli indagati e autorizzandoli a raggiungere i rispettivi luoghi di residenza a Catania e provincia.  L'articolo Urgnano. Sventata rapina in banca. Quattro catanesi in manette proviene da Araberara.

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MediaLo spettacolo dell’aurora boreale ha incantato le montagne lombarde. Il fenomeno naturale è stato documentato anche da numerosi siti di ricerca astronomica che hanno parlato di evento “storico e straordinario”, precisando che l’aurora boreale del 25 settembre è stata ripresa dalle webcam poste sull’arco alpino, dal Sudtirolo, all’Austria fino alla Baviera.Il raro fenomeno è stato immortalato anche dalla webcam installata in vetta al Monte Pora (1880m slm).E’ possibile vedere le immagini sul sito montepora.com e cerca la webam del Cima Pora, scorri alla data 25 settembre e imposta come orario le 04:00.L'articolo L’aurora boreale incanta la cima del Pora proviene da Araberara.

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MediaMatteo Tasca ha perso la vita stamattina, mercoledì 27 settembre, mentre si trovava in un cantiere a Tavernola. Sarebbe stato fatale un malore che lo ha colto mentre lavorava sul tetto di un’abitazione che stava ristrutturando. A nulla sono serviti i soccorsi arrivati sul luogo, a Cambianica, frazione di Tavernola. Matteo aveva compiuto i 35 anni lo scorso 16 settembre ed era consigliere comunale a Bottanuco. Proprio l’amministrazione comunale ha pubblicato un post su Facebook: “Addolorati e increduli, annunciamo la prematura scomparsa del consigliere comunale Matteo Tasca. Ci stringiamo alla moglie e ai familiari in questo tragico momento“. Matteo lascia la moglie Giada, papà Duillio e mamma Giusy.  L'articolo Tavernola, malore mentre lavora sul tetto: Matteo muore a 35 anni proviene da Araberara.

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MediaIl 2023 per il turismo in Lombardia è l’anno dei record. Nei primi 7 mesi del 2023 il turismo in Lombardia segna numeri superiori al 2019, anno record del settore. La regione, dunque, viaggia in controtendenza rispetto all’andamento complessivo nazionale, che, stando alle ultime elaborazioni dell’Istat sui movimenti turistici, registra una contrazione dei flussi rispetto al 2019.“Da gennaio a luglio 2023 le presenze turistiche in Lombardia superano i livelli del 2019, confermando le previsioni del mio Assessorato”, afferma Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, citando i dati dell’Osservatorio regionale.
“Il superamento è confermato nonostante la leggera diminuzione degli arrivi – continua l’assessore-, che è compensata da una permanenza media più lunga, ovvero i soggiorni di turisti nelle strutture ricettive, elemento che maggiormente porta fatturato al settore”.Numeri positivi“Nei primi 7 mesi del 2019 le presenze erano pari a 25,2 milioni, mentre nello stesso periodo di quest’anno corrispondono a 28,1 milioni. Con una variazione positiva dell’11,4 % (+2, milioni di turisti)” – spiega Mazzali -. In calo sono invece gli arrivi che passano da 10,6 milioni nel 2019 a 10,4 milioni nel 2023, con una diminuzione di circa 200mila visitatori”.Stranieri in grande crescitaDai numeri emerge anche un notevole aumento dei turisti esteri in termini di presenze. “Queste – precisa l’assessore – segnano un aumento del 15,4 % nei primi 7 mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2019. In crescita anche gli italiani, ma con variazione minore, pari al 4,9%”.Anno recordSoddisfatta dei numeri Barbara Mazzali. “Le nostre previsioni – commenta – erano corrette. in Lombardia il 2023 è l’anno del completo recupero turistico dalla pandemia. Ma anche di un superamento dell’anno record, il 2019. Non solo. La Lombardia è oggi tra le prime cinque Regioni come meta di vacanze in Italia”.La crescita estiva del settore del turismo in Lombardia ha trainato il lavoroMa c’è un altro motivo di orgoglio per Mazzali . “Le cifre record di occupazione delle strutture ricettive registrate quest’estate 2023, in quasi tutte le province, su laghi, monti e città, hanno trainato il lavoro”. Da un rilevamento regionale emerge, infatti, che da luglio a settembre 2023, l’incremento maggiore della domanda di lavoro ha riguardato i servizi di: alloggio, ristorazione e servizi turistici. Con ina crescita del 48,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. “Questa estate la significativa ripresa del settore ha coinvolto oltre 33.000 imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica, dando loro una spinta in termini di fatturato”.L'articolo Turismo in Lombardia, il 2023 è l’anno dei record proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/09/308642C4-46A0-4EF2-AC26-FC774A650C9D_1_105_c.jpeg">Media</a><strong>CSI Bergamo</strong> presenta la prima edizione di <strong>Bergamo Brick City</strong>, un evento che vedrà il coinvolgimento di 126 espositori, che allestiranno creazioni uniche e originali realizzate con i mattoncini LEGO, insieme a eventi e iniziative collaterali per famiglie e appassionati. Obiettivo dell’iniziativa è offrire alla popolazione uno spazio di incontro e socializzazione attorno al tema del gioco e della creatività, promuovendo e valorizzando lo spazio della Cittadella dello Sport come luogo di riferimento per manifestazioni e eventi aggregativi.Bergamo Brick City nasce dalla pluriennale esperienza di Mattoncini in Villa, esposizione di creazioni Lego che per 5 anni è stata organizzata nella palestra di Villa di Serio e che, nel tempo, ha riscosso sempre maggior successo di pubblico e partecipanti.<em>“Grazie alla collaborazione con l’associazione Traiettorie Instabili e con ITLUG </em>– afferma <strong>Gaetano Paternò</strong>, Presidente di CSI Bergamo –<em> abbiamo deciso di accogliere questa manifestazione in città per ampliare le possibilità di esposizione e di partecipazione da parte dei visitatori. Abbiamo costruito l’evento insieme a chi lo ha creato e il gioco di squadra è stato l’elemento essenziale per poter offrire alla popolazione una bella occasione di incontro, gioco e divertimento, e desideriamo che diventi un appuntamento fisso dove rincontrarsi ogni anno.”</em>Lo spazio della Cittadella dello Sport ospiterà per due giorni oltre 120 espositori provenienti da tutta Italia, che presenteranno le loro opere e incontreranno curiosi e appassionati. Saranno allestiti uno spazio gioco per i più piccoli (ma non solo), un’area gadget e set Lego e una zona food&drink per tutti i visitatori.<em>“La Cittadella dello Sport che abbiamo in gestione – </em>continua Paternò<em> – è un importante impianto sportivo con campi da tennis, paddle, calcio, una palestra, spogliatoi e bar ristorante. Con Bergamo Brick City desideriamo presentarlo con una nuova veste, uno spazio di 1500mq coperti che può essere allestito e attrezzato per accogliere eventi e manifestazioni aperte alla popolazione. L’intenzione è che possa essere un luogo abitato da atleti e sportivi, ma anche da iniziative aggregative e di socializzazione per la popolazione” </em><strong>Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Comune di Bergamo</strong> hanno sostenuto Bergamo Brick City con il proprio patrocinio e condividono gli intenti della manifestazione.<em>“Bergamo Brick City è un evento imperdibile – </em>afferma <strong>Giorgia Gandossi</strong>, Consigliera della Provincia di Bergamo con delega a Sport, Tempo libero e Politiche giovanili <em>– che unisce generazioni diverse accomunate dalla stessa passione per i celebri mattoncini. I bambini potranno ammirare spettacolari creazioni artistiche e i più grandi potranno confrontarsi con i migliori costruttori LEGO italiani. Come Provincia siamo onorati di ospitare negli spazi della Cittadella dello Sport un evento simile. Questa collaborazione va nella direzione intrapresa negli ultimi mesi: aprire le porte della Cittadella alla comunità, mettere a disposizione gli spazi anche per eventi ludici, perché lo sport non ha confini.”</em><em>“Ci sono cose che appartengono alla storia di tutti noi </em>– dichiara <strong>Loredana Poli</strong>, Assessora allo Sport del Comune di Bergamo –<em> che hanno la capacità di accompagnare e scandire momenti giocosi dell’infanzia fino all’età adulta.</em><em>Tra queste l’iconico mattoncino attraverso cui grandi e piccini da generazioni si incontrano, si divertono, si stupiscono e imparano a realizzare le loro costruzioni esercitando capacità di concentrazione, logica, sistematicità, condivisione che vanno ad ‘incastrarsi’ perfettamente con creatività e abilità manuale.</em><em>Sono molto contenta quindi che Bergamo, non nuova ad esperienze ludico formative simili già presenti in altri…
Con la due giorni dedicata al mondo della scuola, tenutasi al lido Nettuno di Sarnico, si è chiuso il progetto Fondali Puliti 2023, voluto e promosso dall’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro, con la fattiva collaborazione di MPL – Manutenzione e Promozione Laghi.
Per due giorni, oltre 1600 studenti da 91 istituti comprensivi del territorio – giunti a Sarnico con i battelli messi a disposizione dalla società di Navigazione Lago d’Iseo – hanno partecipato ai laboratori proposti, hanno assistito agli spettacoli teatrali con tematiche ambientaliste ed ecologiste, hanno ascoltato gli operatori di ATS e delle Torbiere del Sebino, che hanno raccontato la vita negli ambienti acquatici dei tre laghi.
Alle giornate di sensibilizzazione hanno preso parte anche i tecnici delle Torbiere del Sebino e dell’ATS Brescia.
“L’obiettivo è stato raggiunto – ha commentato Marco Terzi, amministratore unico di MPL –
ovvero quello di favorire l’osservazione diretta e guidata dei paesaggi naturali e architettonici del lago d’Iseo, lo studio e l’approfondimento del ciclo dell’acqua, del consumo responsabile delle risorse idriche, della tutela ambientale e della differenziazione ed il riciclo dei rifiuti”. “E’ stato un lavoro importante, e il mio grazie va a tutti quelli che hanno dato il proprio supporto per l’ottima riuscita della manifestazione”.
La due giorni è stata anticipata da tre tappe – Marone, Spinone, Lago Moro – in cui un centinaio di volontari della Protezione Civile – sommozzatori e tecnici – hanno raccolto dalle acque dei tre bacini diversi quintali di rifiuti – copertoni, vetro, plastiche, legname, ferro, latta – poi portati alle diverse isole ecologiche per lo smaltimento “I fondali dei laghi – ha precisato Alessio Rinaldi, presidente di AdB – sono sempre più puliti, e questo significa che nel corso degli anni le azioni sono state incisive”.
Terminato il progetto relativo al 2023, MPL e AdB stanno gia pensando al prossimo anno.MediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Fondali Puliti 2023: a Sarnico oltre 1600 studenti proviene da Araberara.

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MediaDomenica 1 Ottobre, dalle 11:00 alle ore 12:00, si terrà un evento straordinario lungo la riva del lago di Iseo, da Iseo a Sulzano, con meta Montisola, grazie all’opera d’arte in movimento chiamata “Rinoceronte Volante”. Questa incredibile simulazione, frutto della creativi tà di Stefano Bombardieri, catturerà l’attenzione di tutti i presenti. Sì, avete letto bene, stiamo parlando di rinoceronti che volano grazie all’immaginazione e all’abilità di quest’artista! Non si tratta di magia o fantasia, ma di una risposta concreta a un’emergenza reale, finalizzata a proteggere questi magnifici animali dall’estinzione.
Tutto ha avuto inizio nel 2003, quando il bracconaggio dei rinoceronti neri in Sudafrica ha raggiunto livelli allarmanti. Da allora, numerose associazioni animaliste s i sono unite per combattere questa terribile pratica e salvaguardare la specie.
L’operazione di trasloco, che coinvolge l’utilizzo di elicotteri, si è rivelata l’unico rimedio per preservare i rinoceronti neri e condurli in luoghi sicuri, lontani dalla min accia dei bracconieri.
I numeri sono sconvolgenti: nel 1970, l’Africa ospitava circa 65.000 rinoceronti neri, ma a causa del bracconaggio, la popolazione è drasticamente diminuita. Solo in Sudafrica, tra il 2007 e il 2016, il bracconaggio è aumentato del 9.000%.
Attualmente, solo il 10% della popolazione di rinoceronti neri del paese è stata trasferita in luoghi sicuri, grazie al progetto BRREP, che ha ispirato l’artista a creare l’opera straordinaria che ammireremo durante l’evento.
Ma perché tanto impegno? La risposta risiede nel denaro. Il valore dei corni di rinoceronte supera persino quello della cocaina, raggiungendo cifre astronomiche. Questi corni vengono utilizzati nella medicina tradizionale asiatica come presunto rimedio per il cancro, l’impotenza e l’influenza, nonostante l’assenza di prove scientifiche che ne confermino l’efficacia. Inoltre, vengono utilizzati come simbolo di status nelle famiglie benestanti o come doni per ottenere favori.
La pratica di mutilare i rinoceronti per estrarre i loro corni è atroce. I bracconieri impiegano motoseghe per mutilare gli animali ancora vivi, lasciandoli morire lentamente e in agonia. Questo orrore viene denunciato da Bombardieri attraverso la sua scultura iperrealista, che ci fa riflettere e ci sensibil izza sulle atrocità commesse.
Tornando all’evento straordinario del 1° Ottobre, gli spettatori avranno l’opportunità di assistere alla simulazione dello spostamento di un rinoceronte utilizzando un elicottero. L’effetto sarà così realistico da lasciare tu tti estasiati, immersi nella magia dell’arte che si fa eco di una realtà crudele.
Un rinoceronte volante in un territorio che non gli appartiene, un simbolo di speranza e di lotta per la sopravvivenza di questa specie minacciata, immortalato in un’opera mozzafiato.Video simulazione voloL'articolo A Montisola l’operazione rinoceronte volante proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2023/09/AccademiaCarrara_tuttainvoilalucemia_photoMarioRota-1-scaled.jpg">Media</a>Una mostra da vedere, da sentire e da ascoltare: Accademia Carrara si trasforma in un teatro, grazie a un allestimento coinvolgente e immersivo, e mette in scena un grande progetto espositivo, il terzo e ultimo dell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, in cui il pubblico è invitato ad assistere, con emozione, alla scoperta della pittura, della musica, dei protagonisti di un’epoca irripetibile, l’Ottocento.Tra storia e arte, passioni e musica, eroi e letteratura, amicizia e rivalità, eleganza e inganni, incontri e salotti, applausi e fischi: Tutta in voi la luce mia è un racconto dell’affascinante e continua alternanza tra verità e rappresentazione, tra pittura e musica.Sembra di vederli piuttosto in un teatro che sulla grande scena del mondo, in un progetto che abolisce i confini tra tele e scene, per rappresentare quanto più possibile quanto fu un periodo di contaminazione tra le arti, tra ispirazioni, temi e artisti, un momento di sentimenti comuni. L’Ottocento romantico: l’affermazione della pittura di storia, della letteratura e della poesia, dell’opera italiana nel mondo e che in particolare tra il 1815 e il 1848 dischiuse le porte alla modernità. Il titolo dell’esposizione rende omaggio a Gaetano Donizetti, Tutta in voi la luce mia è uno dei versi dell’Anna Bolena, una delle composizioni rappresentate in mostra.Oltre 40 dipinti di artisti come Francesco Hayez, Francesco Coghetti, Domenico Morelli e Giovanni Boldini – giunti a Bergamo attraverso prestiti nazionali, internazionali, raccontano un’epoca che rese l’Italia famosa in Europa e nel mondo. Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi, le loro composizioni, i teatri, gli eroi delle loro opere e, ancora, i personaggi di quel periodo e gli incontri. Il progetto vuole essere per il pubblico un’opportunità per comprendere quanto la lirica sia parte fondante, attraente e presente della nostra cultura. Non esiste in Italia un luogo senza una via, una piazza intitolata ai grandi protagonisti del melodramma, così come sono moltissime le città con teatri lirici a loro dedicati. Questa appartenenza, che va ben oltre la toponomastica, è una stratificazione che il percorso espositivo della Carrara vuole sottolineare come ricchezza, testimonianza dell’Italia nel mondo. Un patrimonio e un’attualità che il progetto rappresenta anche nei temi e nelle emozioni come l’amore, la libertà, l’orgoglio, l’appartenenza a una nazione.Sorprendenti sono, lungo tutto il corso dell’Ottocento romantico, le interferenze tra quelli che sono stati i due più popolari linguaggi della comunicazione del secolo: la pittura di storia e il melodramma. Non soli i pittori e compositori hanno trattato gli stessi temi, derivati da fonti storiche o letterarie comuni, ma anche il loro modo di affrontarli, pur tenendo conto della specificità di due mezzi espressivi diversi, rivela intenti e modalità simili. Del resto, era il medesimo pubblico che nelle maggiori città italiane, come Milano, Venezia, Torino, Firenze, Roma e Napoli, sedi dei più importanti teatri lirici, si affollava nelle esposizioni  di belle arti, davanti ai quadri che proponevano le vicende e i personaggi applauditi sulle scene.Fernando Mazzocca curatore della mostraI protagonistiGli artisti: Francesco Hayez (1791-1882), Francesco Coghetti (1802 – 1875), Domenico Morelli (1823 – 1901) Giovanni Boldini (1842 – 1931), Pompeo Marchesi (1783 – 1858); i musicisti: Gioachino Rossini (1792 – 1868), Gaetano Donizetti (1767 – 1848), Vincenzo Bellini (1801 – 1835), Giuseppe Verdi (1813 – 1901); oltre a cantanti, scenografi, intellettuali, committenti e animatori di salotti e vita come Matilda Juva Branca, Nicolò Paganini, Giuditta Pasta, Caterina Cornaro, Giovanni David, Alessandro Sanquirico, Elisabetta Bassi Charlé. In occasione del primo weekend di apertura, dal 29 settembre al 1 ottobre 2023, ingresso speciale per tutti i visitatori…
MediaSono state sospese le ricerche da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Chiara Lindl, la 20enne tedesca dispersa nelle acque del Lago d’Iseo dal pomeriggio del 1° settembre. Proseguiranno invece le operazioni da parte dei volontari del Garda con il supporto del gruppo Soccorso Sebino e dei sommozzatori della Protezione civile intercomunale.Ricerche sospese dopo 4 settimaneLe ricerche erano iniziate quattro settimane fa, dopo che gli amici di Chiara avevano lanciato l’allarme. I soccorsi si erano da subito concentrati tra Lovere, Castro, Toline, Pisogne e la foce del fiume Oglio a Costa Volpino e sono stati utilizzati il Sonar e il Rov, sofisticate apparecchiature per individuare la 20enne turista tedesca. Di Chiara però non c’è traccia, così i vigili del fuoco hanno comunicato agli enti coinvolti nelle ricerche: “Sospendiamo fino all’emergere di nuovi elementi”.L'articolo Pisogne, sospese le ricerche della 20enne tedesca dispersa nel lago proviene da Araberara.

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MediaSovere è in festa per il 100° anniversario di fondazione della Banda, una compagine musicale che esordì nella primavera del 1923, fortemente voluta dal curato di allora, don Giovanni Valsecchi, il fondatore, appunto, di cui la Banda porta ancora il nome. Come spiega il presidente Mirko Fenaroli, il centenario verrà celebrato sabato 23 alle ore 20,30 in Oratorio con un concerto speciale che vedrà impegnate anche le Bande di Ono S. Pietro e di Credaro, una collaborazione dovuta al fatto che a dirigere anche quelle compagini è la stessa Maestra, Anna Lisa Ziliani. Il concerto presenterà un repertorio trasversale, che spazierà dalle marce tradizionali alle marce sinfoniche, dai brani d’opera lirica alle colonne sonore dei film più famosi. “Dai documenti ci risulta che i primi bandisti avevano tutti un’età tra i 12 e i 30 anni, e che dopo l’esordio, avvenuto ovviamente in patria, ci fu anche la prima trasferta a Cerete Basso, per solennizzare l’inaugurazione del monumento ai Caduti, e che a Cerete i musicanti ci andarono in carretto” – raccontano i due “veterani” Bruno Gervasoni e Massimo Coronini -. In seguito vennero anche molte altre trasferte, e ci si spostava in bicicletta, sono rimasti memorabili certi viaggi a Bratto ed a Castione…Il primo Maestro direttore fu Enrico Scainelli di Costa Volpino, ma in sua assenza  a dirigere era lo stesso curato, don Giovanni, che di musica evidentemente se ne intendeva”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo SOVERE – La Banda “Don Giovanni Valsecchi” compie cent’anni. Quando a suonare in trasferta si andava in carretto o in bicicletta… Tutte le foto storiche proviene da Araberara.

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MediaQuella della concessione a Vodafone del diritto di superficie su un’area a Torre Boldone è una questione di qualche anno fa che è ora giunta alla conclusione.Dalla Corte dei Conti, Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia, è arrivata venerdì 15 settembre una Pec diretta al Comune di Torre Boldone.L’oggetto era: “Istruttoria I00067/2020, avente ad oggetto ‘delibera nr. 158 del 29/10/2018 Comune di Torre Boldone – concessione a Vodafone del diritto di superficie sull’area su cui è installata la stazione base nr. 1OF03892 – rinuncia a titolo di godimento a favore della Vodafone”.Il testo della lettera è di una sola riga: “Si comunica che l’istruttoria in oggetto è stata archiviata in data 14/09/2023”.L’allora sindaco e attuale vicesindaco Claudio Sessa ha espresso la sua soddisfazione sui social, rivolgendosi ai suoi concittadini: “Carissimi amici, nei miei dieci anni da sindaco ho avuto tante persone che mi hanno sostenuto, ma devo dire anche alcune (per la verità poche) che hanno tentato di infangare la mia onorabilità e asfaltare le mie capacità e competenze, senza riuscirci. Una persona in particolare, della allora opposizione, che le ha tentate tutte, anche con denunce penali. Non gli è andata bene… tutte vinte e archiviate. L’ultima sentenza è arrivata oggi, come le precedenti dimostra con orgoglio la persona che sono sempre stata: una persona per bene, onesta e competente, che ha svolto con onore dedizione e capacità il suo mandato da sindaco. È solo una riflessione, che vuole essere pacata, non polemica, ma che devo alla mia famiglia che mi è sempre stata vicino, agli amici, ai cittadini di Torre Boldone, ma soprattutto a me stesso”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo TORRE BOLDONE – Vodafone, la Corte dei Conti archivia, Sessa esulta proviene da Araberara.

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Intervento sopra Zone nella tarda mattinata di oggi, venerdì 29 settembre, per la Stazione di Breno, V Delegazione Bresciana del Soccorso alpino, per una donna caduta in zona impervia. La centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Bergamo e attivato le squadre territoriali del Cnsas. Alcuni tecnici sono partiti con i mezzi fuoristrada, altri sono stati portati in quota dall’elicottero, a supporto delle operazioni dell’elisoccorso. L’uomo è stato raggiunto, valutato nella parte sanitaria e trasportato verso l’alto, dove poteva essere recuperato con il verricello. Infine è stato portato in ospedale.Mentre era in corso il primo intervento, è arrivata l’attivazione per un altro intervento a Montecampione. Un cercatore di funghi è caduto nel bosco a 1200 metri di quota. Sul posto le squadre territoriali del Cnsas, Stazione di Breno e il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Attivato anche l’elisoccorso di Brescia di Areu, arrivato sul posto; l’équipe ha valutato l’uomo nella parte sanitaria. Poi è stato messo in sicurezza e portato in ospedale. L’intervento si è concluso poco prima delle 15:30.MediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Cadute in montagna, doppio intervento per il soccorso alpino proviene da Araberara.

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MediaLuca Mariani«Quest’estate mi sono messa a cercare di nuovo una stanza. I prezzi sono sempre altissimi: dai 700 ai 1000 euro mensili per una camera singola. Oppure mi sono stati offerti dei contratti di subaffitto illegali. Insomma la situazione è ancora abbastanza discutibile.» Parola di Ilaria Lamera che nel pomeriggio di martedì 12 settembre è tornata in piazza Leonardo da Vinci a Milano per protestare contro il caro affitti con la sua iconica tenda. La studentessa di Alzano Lombardo in compagnia di una cinquantina di fuori-sede come lei sono tornati davanti al Politecnico di Milano per riprendere la contestazione pacifica. L’obiettivo è ancora quello di riuscire a ottenere che gli affitti nel capoluogo lombardo, come in tutte le città universitarie, tornino ad essere più accessibili.«Il sindaco di Milano Beppe Sala ci ha invitati a partecipare ad un tavolo per discutere la questione.» Spiega l’aspirante ingegnera ambientale, che ad ora è insoddisfatta delle scelte fatte dall’amministrazione milanese: «Ci hanno proposto il canone concordato, ma noi siamo contrari perché è come legittimare dei prezzi che sono abbastanza insostenibili. Le fasce di prezzo nelle zone universitarie restano tra i 500 e i 550 per una stanza singola. Quindi non cambia molto dai prezzi di mercato.» Ilaria, diventata famosa ad inizio maggio quando piantò per protesta la sua tenda proprio in «piazza Leo» propone come possibile soluzione lo sviluppo di uno studentato diffuso «però è una promessa che ci è stata fatta senza garanzie e senza fondi, perché il comune ci ha detto che non potrà metterci i soldi, ma andrebbe finanziato con i soldi del Pnrr. Come sappiamo i soldi per gli studentati sono stati rimandati dal governo. Quindi è una promessa campata per aria. È un po’ inutile.»Nonostante queste differenze di vedute con Sala e la sua giunta la studentessa alzanese ammette che l’amministrazione comunale di Milano è l’unica istituzione attiva nel cercare una soluzione. Tutti gli altri esponenti politici «sono venuti qui in piazza a maggio a farsi vedere e poi sono spariti. All’inizio sembrava che ci ascoltassero, ma non è stato così.» Le critiche maggiori Ilaria le rivolge al governo che «non si è mai fatto sentire e non ha più riproposto l’emendamento contro il caro affitti che aveva inserito, ma subito ritirato dal decreto di maggio. Non si è più visto niente.» Ma soprattutto alla regione Lombardia. In particolar modo la ventitreenne di Alzano è amareggiata con l’assessore regionale alla casa e all’housing Paolo Franco: «I primi giorni è venuto qui a parlarci alle tende. Poi l’ho incontrato di nuovo al primo tavolo indetto da Sala in comune a Milano. Ci aveva illustrato il piano casa della regione e poi è sparito. Non so che fine ha fatto il piano casa di regione, sicuramente non se ne è fatto nulla.» Più del dileguamento dell’assessore originario di Cene, ad accrescere la delusione di Ilaria c’è il suo rifiuto a proposte concrete: «Pierfrancesco Maran, l’assessore alla casa di Milano, aveva chiesto alla regione di mettere a disposizione delle case di proprietà dell’Aler per fare lo studentato diffuso, ma pare che la giunta lombarda abbia detto di no. Questo non è un buon segno.»SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBREL'articolo ALZANO – Ilaria e la protesta contro il caro università: “Continuiamo. Ci hanno proposto il canone concordato. Vivo in una stanza a 600 euro al mese…” proviene da Araberara.

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