Media“Ahimè, è stata molto ingigantita dai social e dai media”. Ne è sicuro don Michele Bucherato, il curato di Nese parlando della rissa avvenuta domenica 29 gennaio proprio nel campo del suo oratorio durante la partita della categoria juniores tra Oratorio Alzanese e Tritium Calcio. L’episodio, ripreso da una spettatrice, è poi diventato virale in rete. “C’è stata una mistificazione della realtà. I titoli sono un po’ eccessivi rispetto a quello che è successo. Io non giustifico nulla, ma va riposizionato il fatto”. Lei era presente nel momento degli scontri? “Io non ero presente, ero a Messa. A mezzogiorno, al termine della celebrazione, sono rientrato in oratorio. C’era gente che era stata alla partita, sia atleti, che genitori e non mi hanno raccontato nulla. Non c’era tensione e i fatti erano appena successi”. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo ALZANO LOMBARDO – Don Michele, curato di Nese e la partita di calcio: “Giù le mani dall’oratorio. Notizia ingigantita, è stata solo una breve baruffa. Noi siamo le vittime” proviene da Araberara.
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MediaFra pochi mesi Ranzanico e l’intera zona del Lago di Endine raggiungeranno un alto grado di sicurezza grazie al previsto rafforzamento del sistema di videosorveglianza che fa capo al Comune guidato da Renato Freri.“La scorsa settimana abbiamo sottoscritto un patto per la sicurezza in Prefettura – spiega il sindaco di Ranzanico – con il quale chiediamo un finanziamento per acquistare e installare nuove telecamere sul nostro territorio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo RANZANICO – Patto per la sicurezza tra sindaco e prefetto: “Arrivano altre telecamere, oltre alle attuali 62” proviene da Araberara.
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MediaDai che forse è la volta buona… anche se troppo spesso si è cantata vittoria troppo presto. Non ci riferiamo alla questione della mega variante di Trescore/Entratico di cui tanto si è parlato, ma di un’opera più piccola ma non meno importante. Anzi, si tratta di un intervento viabilistico molto atteso dai numerosissimi automobilisti che ogni giorno transitano lungo la SP89, cioè la strada che dalla rotonda delle Fornaci (quella a poca distanza dalla zona del ‘Casermone’) conduce a Gorlago; alcuni chilometri di strada particolarmente trafficati, specialmente da quando, qualche anno fa, la superstrada è stata allungata dalla zona di Albano Sant’Alessandro fino a Gorlago. Molte auto e camion si trovano infatti imbottigliate alla fine della superstrada, dove c’è la grande rotatoria che da un lato porta al centro abitato di Gorlago e dall’altra va verso la parte bassa di Trescore (per intenderci, verso le Terme). SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo TRESCORE – Rotonda delle Terme, è la volta buona. I lavori partono in estate proviene da Araberara.
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Media“Ho sempre dipinto. Sono nato con la matita e i pennarelli in mano. Poi crescendo ho intrapreso gli studi di pittura all’Istituto Andrea Fantoni di Bergamo. Da quando sono giovane ho sempre partecipato a mostre, concorsi nazionali e internazionali. Ma, a prescindere da queste, io ho bisogno di dipingere: è qualcosa di istintivo”.Inizia così la sua autopresentazione Giuliano Signori, nato sessant’anni fa a Bergamo da genitori nembresi. Dopo l’infanzia a Pradalunga si trasferisce a Nembro dove ancor’oggi vive, lavora e soprattutto trasforma in arte i suoi pensieri, i suoi sogni e i suoi ricordi. Non è un caso che il titolo della sua mostra installata nella biblioteca ‘Tullio Carrara’ di Nembro sia intitolata proprio ‘Reminiscenze’. “Riesco a dipingere solo quello che mi ha trasmesso emozioni, che mi ha segnato e porto dentro di me”.La stanza dell’esposizione è al piano uno. La prima porta a destra dopo le scale. Superato l’ingresso vetrato si entra in un ambiente quadrato, con i muri bianchi e il soffitto alto. Al centro quattro tavoli grigi occupati dai libri, dalle penne e dai computer di tre studenti universitari silenziosi e immersi nella loro sessione d’esami invernale. Ad altezza uomo, sulle tre pareti candide e lisce sono appesi undici quadri.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo NEMBRO – Giuliano Signori e i suoi quadri: “Dipingere è un bisogno, non lo faccio per soldi. Il Covid ha cambiato la mia arte” proviene da Araberara.
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Media“Bello! Così ci godiamo anche questa zona”. Esclamano in dialetto due signori con l’aspetto e l’andatura da pensionati mentre passeggiano sul famoso ‘Ponte 100’ di Nembro. In poco meno di mezz’ora una ventina di persone attraversano le scarse acque del fiume Serio camminando o pedalando sulla passerella ciclo-pedonale inaugurata lo scorso ottobre. La pavimentazione in asfalto nero sorretta da una grigia rete di tubi metallici con un diametro non inferiore ai 30 centimetri consente di unire la sponda nembrese alla frazione di Gavarno. È un caldo pomeriggio di metà febbraio. Il termometro segna 15 gradi centigradi. Attorno al centesimo ponte presente sul territorio di Nembro la terra secca è smossa e ancora incolta. Solo un gruppo di attrezzi per esercizi a corpo libero è già stato installato ed è utilizzato da tre ragazzi in tuta e maglietta a maniche corte. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo NEMBRO – Dopo il ‘Ponte 100’ in arrivo il Palazzetto e la rotatoria in Via Tasso proviene da Araberara.
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Media“Personalmente sono soddisfatta per il numero di preferenze che ho ricevuto. Però sono triste per la grande quantità di persone che non è andata a votare. Penso che i vertici dei partiti politici devono fare delle importanti riflessioni sul tema dell’astensionismo”. È questo il commento a caldo dei risultati elettorali lombardi da parte di Mariagrazia Vergani, sindaca di Ranica e candidata per il Partito Democratico in Regione. “Però sono contenta che a Ranica la lista del Pd è stata la più scelta con 779 voti e che del mio partito siano stati eletti due candidati giovani e bravi come Davide Casati e Jacopo Scandella che sicuramente sapranno rappresentare bene il territorio bergamasco”. Infatti Vergani non è stata eletta visto che si è classificata al quinto posto tra i candidati democratici con 2.263 preferenze raccolte in tutta la provincia di Bergamo. A consolarla parzialmente ci sono i dati del suo comune che l’hanno premiata come candidata consigliere più scelta tra tutte le liste con 336 voti.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo RANICA – Vergani: “Soddisfatta del mio risultato. Il supermercato a Torre scelta poco felice” proviene da Araberara.
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Mediadi Angelo GiudiciIn viaggio. Con me che ho 17 anni per le vie di Clusone. A respirare storia, arte, meraviglia. Che può sembrare strano ma noi ragazzi giovani la meraviglia incanta, eccome se incanta. E allora comincia qui questo viaggio che durerà un anno per i borghi della nostra provincia, per questo 2023, anno della capitale della cultura Bergamo e Brescia.Entrando per le vie del centro storico di Clusone, vecchio borgo medievale, l’arte e la cultura sono dominanti. Più di 500 anni di storia sono impressi nelle pareti di chiese e palazzi; Clusone è denominata la città dipinta per il suo grandissimo patrimonio di affreschi che decorano edifici del centro. La prima importante tappa del nostro viaggio è la chiesa della Beata Vergine del Paradiso, detta chiesa del Paradiso, un luogo di culto cattolico in stile romanico della fine del XV secolo. Ha un ingresso posizionato a livello superiore rispetto all’interno della chiesa e lascia con il fiato sospeso tutti i suoi visitatori, che hanno veduta completa della navata e dei suoi sei altari. La maestosità della volta affrescata e i dettagli degli altarini laterali lasciano di stucco i turisti. Un particolare che sfugge sempre quando si visita questa chiesa è la presenza di un affresco situato sulla parete a destra dell’altare principale, quest’opera originariamente era collocata nella chiesetta dei Morti Nuovi delle Fiorine (frazione di Clusone) e rappresenta la piana di Clusone con personaggi in costume del periodo della peste manzoniana….SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo CLUSONE – Viaggio nel centro storico di Clusone, “la città dipinta”, a 17 anni tra le meraviglie della cultura: “Perché la cultura serve a non servire” proviene da Araberara.
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MediaAnche un sacchetto di plastica può diventare un oggetto… alla moda. E così si rincorrere l’idea di circolarità e riuso nel rispetto dell’ambiente. Lo sa bene Matilde Poloni, insegnante in pensione di Fino del Monte, che da ormai una ventina d’anni si diletta a dare nuova vita ai sacchetti di plastica che altrimenti resterebbero chiuse nel cassetto dopo aver fatto la spesa al supermercato.“Fin dai tempi della scuola – spiega – insegnavo ai bambini l’importanza del riciclo, perché credo nel rispetto della natura e di tutto ciò che ci circonda. Ricordo per esempio quando abbiamo creato delle rose collegandoci al lavoro fatto sul libro ‘Il piccolo principe’. Tutti insieme durante le lezioni creavamo degli oggetti con sacchetti in plastica, ricordo per esempio le rose. Nel frattempo ho iniziato a lavorare anche a casa, cercando di dare nuova vita a queste borse che non avrei più usato”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo FINO DEL MONTE – Matilde, insegnante in pensione, e il riciclo creativo: dai sacchetti di plastica nascono… borse e fiori proviene da Araberara.
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L’Infopoint perde i pezzi. E sono pezzi da 90. Come il Comune di Costa Volpino che ha già fatto sapere di mettersi in proprio sul fronte turistico nel 2024, quindi ultimo anno nell’Infopoint dove già non c’era Bossico e dove anche Riva di Solto ha annunciato di fare da sola. Insomma, la gestione unica del turismo dell’Alto Sebino si sgretola. Ufficialmente non si parla di scelte politiche ma di opportunità: “Ci mettiamo in proprio – commenta Maria Grazia Capitanio…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo LOVERE – L’infopoint perde i pezzi: Costa Volpino e Riva si mettono in proprio (Bossico se ne era già andato) proviene da Araberara.
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LOVERE - L’infopoint perde i pezzi: Costa Volpino e Riva si mettono in proprio (Bossico se ne era già andato)
L’Infopoint perde i pezzi. E sono pezzi da 90. Come il Comune di Costa Volpino che ha già fatto sapere di mettersi in proprio sul fronte turistico nel 2024, quindi ultimo anno nell’Infopoint dove già non c’era Bossico e dove anche Riva di Solto ha annunciato…
MediaE’ in distribuzione in questi giorni a tutte le famiglie e a tutti i cittadini il questionario che li invita a segnalare le barriere archittoniche ancora esistenti sul territorio comunale ai fini della loro identificazione e della loro eliminazione…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo VILLA D’OGNA – Il Comune: “I cittadini segnalino le barriere architettoniche” proviene da Araberara.
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MediaL’area che comprende il centro sportivo ‘Marinoni’ e le scuole è pronta a diventare un grande cantiere a cielo aperto. Se l’autunno non è stato semplice da affrontare, tra dubbi, costi alle stelle e progetti da rivedere, la primavera sarà invece la stagione di lavori milionari: tra le opere previste ci sono infatti la riqualificazione antisismica dell’edificio scolastico con la realizzazione della mensa e di nuove aule per una didattica innovativa e del ‘Pallone’, dove attualmente c’è la struttura del tennis.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo ROVETTA – La primavera rovettese è un grande cantiere a cielo aperto: parchi, scuole e il… ‘Pallone’ proviene da Araberara.
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MediaUn vecchio detto popolare cita… “an va a Bresa a faha confehà e a Berghem a faha impicà”. Tradotto: andiamo a Brescia a farci confessare e a Bergamo a farci impiccare. Questo per sottolineare la situazione un poco anomala di alcuni paesi “di confine” (Bossico, Lovere, Costa Volpino e Rogno) che pur essendo provincia di Bergamo sono diocesi di Brescia. Ne consegue che le decisioni in ambito religioso per questi paesi vengono prese dal vescovo di Brescia e in campo amministrativo da Bergamo. Questa situazione affonda le radici nella storia, quando ancora prima dell’anno mille non esistevano le parrocchie, ma le comunità religiose gravitavano su una pieve, nel nostro caso la pieve di Rogno, dove solitamente c’era il battistero e per i cristiani era un riferimento per la vita religiosa. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo BOSSICO – INTERVENTO – Noi di Bossico “an va a Bresa a faha confehà e a Berghem a faha impicà”. Diocesi di Brescia (ma parroco bergamasco) e Provincia di Bergamo proviene da Araberara.
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MediaSi dice sempre che ‘Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta’. Sarà anche vero ma il dolore è grande, Abbiamo sentito spesso parlare di seppellire una parte di sé stessi con un amico ma non avevamo motivo di riflettere sulla verità nascosta in quella che sembra una frase di fatto…ma quando perdi Mario e ti ricordi di ciò che era e di ciò che facevi con lui, una parte del tuo cuore si ferma, li seppellisci una parte della tua vita una parte della tua storia…della nostra storia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo ROGNO – Gli amici ricordano Mario Giudici: “In eredità il dono più grande: la tua Amicizia”. Chi trova un amico… proviene da Araberara.
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Media39 punti e un Sovere che vola alto nella classifica del girone E di Prima Categoria. Secondo posto, dietro al Cenate Sotto e per ora a pari merito con il Paladina, 12 vittorie, 4 sconfitte e 3 pareggi. L’ultima vittoria (0-2 in casa della Zognese) è arrivata domenica con una rete di Prandini e del soverese Alberto Carrara. Il bilancio è più che positivo e mister Fiorenzo Giorgi, da ormai quattro stagioni sulla panchina gialloverde, è soddisfatto: “Non siamo partiti con l’idea di vincere il campionato anche se l’anno scorso ci siamo andati vicini (sorride, ndr), quindi l’intenzione è quella di ripeterci e magari, perché no, tentare il salto di categoria. L’ossatura della squadra è rimasta quella dell’anno scorso ma abbiamo lavorato sul numero di giocatori, perché il fatto di aver avuto qualche infortunio di troppo ci aveva penalizzato. Abbiamo rinvigorito la rosa e questo ci ha fatto sempre pensare di poter giocare un campionato di livello”. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo SOVERE – Quel Sovere Calcio raccontato da mister Giorgi: “Ogni domenica una battaglia e il nostro Presidente… non perde nemmeno un allenamento” proviene da Araberara.
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MediaLavori affidati alla ditta Edilscavi Serioli di Costa Volpino e alla LCP Funi srl. Si parte. Manca davvero poco, all’inizio di marzo cominciano i lavori in Via Macallè, la strada chiusa da ormai 15 anni che collega Lovere e Costa Volpino nella parte alta del paese, dando così un’alternativa al traffico intenso che si riversa spesso sul lungolago di Lovere. Lavori che consistono in opere di consolidamento strutturale e per la messa in sicurezza del costone roccioso per un milione e 75 mila euro, barriere paramassi per 135 mila euro. La via secondaria, percorribile solo in un senso di marcia da Lovere verso Costa Volpino, è un’alternativa a quanti, dalla zona dell’ospedale di Lovere, intendono proseguire verso Costa Volpino.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo LOVERE – COSTA VOLPINO – Via Macallè, lavori affidati alla Edilscavi Serioli: il 23 febbraio assemblea pubblica e inizio lavori i primi di marzo proviene da Araberara.
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Media“Il trend dell’Infopoint è in costante crescita, veicola i turisti non solo su Lovere ma su tutto il territorio e ha molte altre funzioni, dall’aggiornamento costante con Visit Lake a molte altre iniziative. Per noi la territorialità è fondamentale, lavoriamo per la promozione del lago…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIO L'articolo ALTO SEBINO – LOVERE – Sara Raponi: “L’Infopoint è in costante crescita, lavora per tutto il territorio” proviene da Araberara.
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MediaNelle ultime settimane molto si è parlato della gara d’appalto per i lavori della nuova scuola prevista nella frazione del Piano che era stata finanziata per circa l’80% (5 milioni di euro) da fondi statali attraverso il PNRR e per il restante 20%, (1 milione di euro) con fondi comunali, coperti da un mutuo ventennale di prossima accensione.Molti cittadini, appresa la notizia ci hanno chiesto: “E ora che fine fanno i fondi che lo stato aveva stanziato per Costa Volpino? Verranno persi cosi come sono andati persi gli aiuti post-pandemia destinati ai commercianti? Non si possono utilizzare i fondi per fare altro?”.Andiamo con ordine.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo COSTA VOLPINO – LA MINORANZA – INTERVENTO – “A rischio i fondi per la scuola di Piano e quelli per i commercianti sono tornati a Roma…” proviene da Araberara.
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MediaConcludiamo la pubblicazione del diario di Ivan Piana, uno dei 13 Martiri di Lovere. Il diario si conclude con l’annotazione del 17 settembre 1943. Il diario sarebbe proseguito ma sarebbe stato sequestrato e con tutta probabilità distrutto al momento in cui il giovane loverese venne catturato tre mesi dopo, il 7 dicembre. Per tutta la parte di diario che abbiamo pubblicato su araberara non sembra che il giovane Ivan Piana sia particolarmente impegnato politicamente. Ribadisce più volte il suo attaccamento al senso di Patria, resta sconvolto dagli avvenimenti del 1943, a partire dal 25 luglio, la notte della destituzione di Mussolini da parte del Gran Consiglio del Fascismo. Vive i giorni dell’armistizio con preoccupazione sulle conseguenze, da subito non partecipa all’entusiasmo popolare del suo paese, lo registra manifestando perplessità su quello che sarebbe accaduto.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo LOVERE – IL DIARIO DI IVAN PIANA – “L’avvenire è molto buio. Non riesco a veder chiaro in mezzo alla ridda delle notizie contraddittorie che circolano. I giornali sono nuovamente asserviti al fascismo ed ai tedeschi e la radio pure. Vedremo dove andremo”. proviene da Araberara.
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MediaTutti assolti per resistenza a pubblico ufficiale. Un condannato a 6 mesi con pena sospesa e con la non menzione nel casellario giudiziario per lesioni. Mario Troletti, ex metalmeccanico e sindacalista di 75 anni, nonno di due nipoti di 15 e 18 anni. E’ uno dei due manifestanti che il 28 maggio 2016, durante un presidio al cimitero di Lovere contro un corteo di militanti di estrema destra, rimediò una manganellata in testa che lo fece finire ricoverato in ospedale per due giorni. Per il PM Troletti, per il quale ha richiesto una condanna a nove mesi, aveva colpito con un pugno un poliziotto in assetto antisommossa. Per gli altri 9 imputati l’accusa ha chiesto l’assoluzione, sia dal reato di resistenza a pubblico ufficiale sia dalle lesioni, riconosciuta solamente al metalmeccanico in pensione.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIO L'articolo LOVERE – Tutti assolti per resistenza a pubblico ufficiale tranne un ex metalmeccanico di 75 anni condannato a sei mesi proviene da Araberara.
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MediaUna piazzola di sosta per biciclette e motociclette, una terrazza panoramica, una scala che porta al lago e due piattaforme di legno e ferro da utilizzare come solarium. Il tutto completato con la messa in sicurezza delle pareti rocciose e il risanamento dei manufatti esistenti. Il progetto del Bogn prende forma, non nei modi pensati all’inizio, ridimensionato per tutta una serie di motivi di cui si è parlato per anni, ma qualcosa di muove.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 FEBBRAIOL'articolo RIVA DI SOLTO – Al lavoro per il restyling del Bogn, nessuna struttura ricettiva ma piazzole e terrazza panoramica. Capitanio insiste: “Lavori anche sui miei terreni” proviene da Araberara.
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