MediaGiovanni Guerini, nato e abitante a Gazzaniga, fin da giovane aveva varcato i confini del suo paese, della sua Valle, della sua nazione, proprio come l’arte cui aveva dedicato la sua vita, la Musica che possiede, appunto, il dono dell’universalità.Dotato di una calda voce di baritono, ne aveva fatto lo strumento privilegiato per interpretare non solo opere liriche della tradizione nazionale ed europea, ma anche impegnativi repertori di musica rinascimentale, madrigalistica e sacra, facendone spesso risuonare le note suggestive anche sotto le vòlte delle nostre chiese. Si era diplomato in canto artistico al Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo con il massimo dei voti e la lode ed aveva cantato nei teatri più importanti del mondo, ricevendo ovunque consensi e riconoscimenti artistici anche internazionali .Nel 2020 era stato nominato Cavaliere Ufficiale benemerito dell’Ordine dei Cavalieri di Malta «per l’alto contributo all’arte del bel canto», mentre anche l’’International Music Museum’ di Londra lo aveva premiato per i suoi meriti professionali nel campo della musica vocale. Questa fama internazionale, anziché isolarlo, l’ha spinto ad essere sempre generoso, donando il suo talento e la sua professionalità per far crescere le realtà locali, come il Centro Didattico produzione Musica (CDpM) di Bergamo, che fin dalla sua costituzione lo aveva avuto come docente di tecnica vocale, così come la Scuola di Musica ‘Mousikè’ del suo paese, da cui aveva iniziato la sua carriera sotto la guida del M. Mario Maffeis, anche lui infaticabile didatta e divulgatore musicale della nostra Valle….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo GAZZANIGA – Il ricordo di Giovanni Guerini, il Conservatorio, la voce da baritono, il Coro Filarmonico e…. proviene da Araberara.
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MediaAnno dopo anno, i successi sportivi della ciclista cenese Silvia Persico aumentano sempre più e ormai i suoi trionfi non sono più una novità. Però la sua vittoria dei giorni scorsi alle porte di Roma ha fatto esultare la comunità di Cene, tanto che la stessa Amministrazione guidata dal sindaco Edilio Moreni l’ha festeggiata pubblicamente: “Silvia Persico si conferma per il secondo anno consecutivo campionessa italiana di ciclocross! La vittoria è arrivata nella categoria Donne Élite ai campionati italiani in corso a Ostia Antica, dopo il successo ottenuto nel 2022 in Friuli, a Variano di Basiliano. Complimenti a Silvia da parte dell’Amministrazione comunale per un altro importante risultato, in attesa delle prossime gare e in vista del Mondiale in programma a febbraio nei Paesi Bassi!”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo CENE – La cenese Silvia Persico fa il bis come campionessa italiana di ciclocross proviene da Araberara.
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MediaSecondo una tradizione ormai collaudata, anche quest’anno la Giornata della Memoria verrà celebrata a Fiorano con un’iniziativa originale e significativa, una “Camminata della Memoria” che si snoderà lungo le vie del paese partendo da Piazza S. Giorgio la sera del 28 gennaio prossimo alle ore 20,45. Organizzata dalla ‘Vallata dei libri bambini’ e dalla Compagnia Teatrale ‘AmiciSerio’ l’iniziativa, che prende il nome di “Una vallata piena di stelle”,…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo FIORANO – Una camminata notturna con letture e canti per ricordare Giorgio Perlasca nel giorno della Memoria della Shoa proviene da Araberara.
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MediaMentre si costruiscono ponti e altri se ne abbattono, Ponte Barcotto rimane lì, imperterrito a unire e veder transitare migliaia di persone al giorno. Ma Ponte Barcotto da dove arriva? Siamo andati a ricostruire la curiosa storia di questo ponte con un nome altrettanto curioso grazie allo storico loverese Giuliano Fiorani:1823, per passare da una sponda all’altra del fiume Oglio ci si serviva di un barcone, pagando un pedaggio.1833 durante un corteo di nozze diretto a Qualino, passando il fiume, il barcone-traghetto si è rovesciato e sono annegate 4 persone. Da allora si incominciò a parlare della necessità di costruire un ponte sull’Oglio per meglio collegare la sponda bergamasca a quella bresciana.1844 il Comune di Volpino delibera la costruzione di ‘stabile ponte in pietra’ sostituendo così il barcone che traghettava con tassa di pedaggio1845 21 giugno, il ponte è ultimato, era stato costruito in onore dell’arciduca Raineri vicerè del Lombardo Veneto, a ricordo della sua visita, fatta nel 1821.Il ponte era in legno con 11 campate, con spalle in pietra di Poltragno e Sarnico, e con un cancello in ferro. Adiacente c’era l’abitazione della persona incaricata per la riscossione del pedaggio.Dal 1 agosto 1845 al 31 luglio 1846, in via sperimentale l’esazione ‘del pedaggio per ciascuna volta di transito sia di andata che di ritorno e sia di giorno che di notte sul ponte Rainieri sul fiume Oglio di Volpino’…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 GENNAIOL'articolo COSTA VOLPINO – L’incredibile storia di Ponte Barcotto: il barcone di un corteo di nozze si rovesciò, morirono 4 persone, da lì il ponte, sino a fine ‘800 si pagava il pedaggio e… proviene da Araberara.
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Il Rugby Valle Camonica scende in campo per quanto riguarda il sostegno a livello sociale a beneficio del territorio.Martedì 17 gennaio si è tenuta presso l’ospedale di Esine la consegna da parte di alcuni rappresentanti del RVC di tre defibrillatori donati alla struttura sanitaria. I defibrillatori sono stati acquistati tramite i fondi che la società sportiva ha raccolto durante il primo lockdown 2020; in prima battuta i soldi collettati sulla piattaforma gofundme erano stati utilizzati per l’acquisto di mascherine e camici utili per affrontare la pandemia. Finito lo stato emergenziale per i fondi rimanenti si è interpellata la ASST Montagna ed il nosocomio camuno per concordare una fornitura che fosse utile alle attività delle strutture della Valle Camonica. I defibrillatori saranno utilizzati come presidi di emergenza all’interno dell’ospedale, contribuendo ad aumentare il livello di qualità del servizio offerto. L’iniziativa aggiunge un tassello alle varie attività che ogni anno il Rugby Valle Camonica porta avanti per il sociale, segno dell’impegno che il club pone non solo a livello sportivo ma anche per la costruzione di attività al di fuori del campo.Media MediaL'articolo Il Rugby Valle Camonica consegna tre defibrillatori all’Ospedale di Esine proviene da Araberara.
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MediaDa Leffe a Torino passando per Pescara. Un viaggio lungo l’Italia per inseguire una passione, quella per il calcio, che gli fa battere il cuore da sempre. Simone Servalli, classe 2004, di ruolo portiere, è approdato da poche settimane alla Primavera del Torino, dove affiancherà il titolare Pietro Passador nella seconda metà della stagione. Nella prima ha difeso i pali della Primavera del Pescara con otto presenze e la sua porta è rimasta inviolata in tre occasioni nel campionato Primavera 2.Ma riavvolgiamo il nastro, torniamo a Leffe e ai primi calci al pallone.“Ho iniziato a giocare a calcio fin da piccolo – racconta Simone -, una passione che ho sempre condiviso con mio papà Abele (che è presidente del Calcio Leffe che milita in Prima Categoria, ndr) che giocava a calcio, anche se nei dilettanti, ed era un difensore. Avevo quattro, cinque anni e giocavo nella squadra dell’Oratorio del mio paese poi, dopo circa un anno e mezzo, durante un torneo mi ha notato l’Atalanta, che durante il provino mi aveva fatto giocare in attacco, perché mi aveva visto giocare in entrambi i ruoli… beh, non ero male in attacco, ma ero più forte in porta e ho sempre proseguito così, anche nelle giovanili dell’AlbinoLeffe e poi nel Pescara”.La famiglia è un punto fermo per Simone anche quando a dividerli c’erano oltre 600 chilometri: “Mamma Lara, papà e mia sorella Francesca, che è più grande di me e che però gioca a pallavolo (sorride, ndr), sono contenti per me e mi supportano. Sono lontano da casa già da un paio di anni e sì, un po’ mi manca, anche se mi sono sempre trovato bene sia con i compagni di squadra che con lo staff e quindi non è stato così difficile….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo LEFFE – Simone, classe 2004, il nuovo portiere del… Torino: “Ho cominciato a 4 anni all’oratorio di Leffe e ora…” proviene da Araberara.
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Media“Io del Burundi non sapevo proprio nulla, per me era solo il nome di uno dei tanti Paesi africani. Ho cominciato a conoscere questo Paese nel 2019, quando mia figlia Antonia, medico e ricercatrice del Policlinico ‘Gemelli’ che si occupa anche di vari progetti dell’ONU in giro per il mondo e presiede un’associazione internazionale per la lotta ai tumori femminili, mi chiamò nella Capitale per farmi conoscere le tante belle iniziative di beneficienza e di solidarietà di cui si occupa. Fu lì che feci conoscenza con alcuni dei 50 studenti impegnati a vario titolo nei progetti dell’ONU: tra loro c’era anche uno studente di agraria proveniente dal Burundi, appunto, che mentre stavamo a tavola mi si avvicinò chiedendomi se non potevo mandare qualche esperto a dare una mano al suo Paese, dove, mi spiegò, la terra produce pochissimo e su dieci bambini che nascono almeno cinque muoiono di denutrizione in tenera età. Rimasi scioccato, naturalmente. E come e dove avrei potuto trovare qualche ‘esperto’, dal momento che non ne conoscevo nessuno? Allora decisi: -Vengo io! – risposi, pensando che forse qualcosa avrei potuto fare una volta che mi fossi reso conto di quello che serviva”.Angelo Testa, 89 anni, quasi 90, quando parla in famiglia della sua intenzione di partire per l’Africa si trova tutti contro. Anche il suo medico tenta di dissuaderlo: – Ma è una follia! Non sai che in Burundi ci sono tutti i tipi di infezione possibili? E’ un rischio da non correre assolutamente, alla tua età poi…Ma lui non ascolta nessuno:“Con l’aiuto di Internet mi informai su tutte le vaccinazioni possibili, e le feci. E così partii, eravamo in 4, due ragazzi burundesi, un loro amico italiano ed io; 12 ore di aereo e 4 di jeep, per raggiungere il paese – chiamiamolo così anche se in realtà si trattava di piccole baracche sparse – di circa 9.000 abitanti su una collina del nord del Paese. L’impatto fu davvero spaventoso: tutte le abitazioni erano piene di fumo! (Scoprii in seguito che, secondo l’O.M.S., ogni anno 2milioni di donne in Africa muoiono proprio a causa di questo fumo respirato in continuazione perché nelle case non c’è alcun buco per farlo uscire, e che muoiono a 40/45 anni lasciandosi dietro una squadra di orfani) . Anche tutt’intorno era una desolazione: tutto disboscato, tutto secco, nemmeno un filo d’erba…Persino il dott. Stenio Rosato, che una volta scese in Burundi con me un carico di medicine per l’ospedale della zona, ne uscì piangendo, perché anche le condizioni dell’ospedale facevano piangere”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 GENNAIOL'articolo CLUSONE – LA STORIA – Angelo Testa e la sua ‘missione’ africana iniziata a 86 anni, l’ennesima ‘follia’ della sua vita. Ha fatto ‘fiorire’ le colline del nord del Burundi, il paese più povero dell’Africa proviene da Araberara.
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MediaSì, stavolta sembra proprio che la variante di Trescore/Entratico/Zandobbio e la Statale della Val Cavallina abbiano veramente perso il treno delle Olimpiadi del 2026. Un treno che avrebbe portato al tanto atteso intervento sulla SS42, una strada problematica sul fronte viabilistico.E, invece, adesso questo intervento non viene considerato più così prioritario dal commissario che un anno fa era stato nominato per accelerare l’iter burocratico. Una situazione che sta facendo arrabbiare le tantissime persone che ogni santo giorno hanno a che fare con le lunghe code che caratterizzano l’arteria stradale della Val Cavallina.Massimiliano Russo del Comitato Statale 42 esprime le sue perplessità e preoccupazioni sulla variante di Entratico/Trescore: “Sul tema della variante possiamo dire che ormai ci sono tempi degni della ‘Salerno-Reggio Calabria’. La notizia del commissariamento aveva alzato gli entusiasmi, ma senza rendersi conto che le opere gestite da ANAS per le Olimpiadi anche in Veneto hanno dei ritardi, motivo per cui il nostro Comitato non si è mai illuso. Non sono però giustificabili questi tempi. La bozza di progetto non è stata nemmeno condivisa con gli stakeholders come prevedeva la convenzione, quindi non sono state coinvolte le cittadinanze; temo che con tutti questi ritardi, quando il progetto arriverà, si dirà che non c’è più tempo per eventuali modifiche e per andare incontro ad alcune perplessità degli stessi amministratori locali, specialmente per quel che riguarda la parte terminale del secondo lotto. Ricordiamoci inoltre che tutto questo ha i suoi costi, in primis sulle vite dei cittadini, su cui ricadranno anche le spese di quest’opera, che ha dovuto essere rifinanziata e così potrebbe precludere altri interventi necessari sull’asse viario. Il Comitato, peraltro, oltre a esprimere perplessità su questo intervento, su come è stata progettata l’opera e sui tempi di realizzazione, è molto deluso per il tempo che si è perso anche per gli altri interventi di adeguamento. Dopo gli anni spesi ad attendere un progetto sulla variante, si è perso prezioso tempo anche per le opere che sono già finanziate, come la rotonda di Trescore nei pressi delle Terme. Cogliamo però anche l’occasione per ringraziare la Provincia di Bergamo, che gli interventi più significativi li ha fatti, come l’adeguamento dell’SP 89 e la rotonda di Borgo. Queste sono state le vere e uniche realizzazioni nella nostra Valle…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo RUBRI42 – La variante di Trescore? Come la Salerno – Reggio Calabria… e rischia di perdere il treno delle Olimpiadi proviene da Araberara.
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MediaUn uomo di 73 anni è morto attorno alle 12 di questa mattina, lunedì 23 gennaio, a Rovetta. Il 73enne si trovava in banca, nella filiale di Intesa San Paolo in via Arturo Tosi, quando è stato colto da un malore che gli è stato fatale.Sul posto, oltre ai Carabinieri della Compagnia di Clusone, l’ambulanza della Croce Verde di Colzate e l’elisoccorso da Bergamo ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L'articolo ROVETTA – Malore in banca, muore un 73enne proviene da Araberara.
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MediaNel Dops (documento unico di programmazione semplificato) per gli anni 2023, 2024, 2025 ci sono elementi che fanno pensare ad rafforzamento dello “splendido isolamento” del Comune di Castione dal resto dell’altopiano e dell’alta valle. Le passate decisioni di uscita dall’Unione dei Comuni, dal servizio di vigilanza, la recente decisione di uscire sostanzialmente da Promoserio erano solo il preludio a quello che è più che un’ipotesi. Nel programma citato ad es. nel paragrafo dedicato alle società partecipate si legge: “Si procederà quindi ad un nuovo monitoraggio secondo quanto previsto dal Testo Unico con particolare attenzione alla funzione di Setco Holding s.r.l. valutandone la dismissione”.Più sotto al paragrafo F si ribadisce: “In corso di valutazione la permanenza del Comune all’interno della compagine azionaria di Setco Holding Srl”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 GENNAIOL'articolo CASTIONE – Prosegue il Castionexit: fuori dall’Unione, fuori dal consorzio Vigili, fuori da Promoserio. E adesso fuori anche da Setco (con una società tutta castionese) proviene da Araberara.
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MediaMartina entra in redazione in punta di piedi, gli occhiali tondi incorniciano il viso acqua e sapone di una ragazzina di 12 anni. Martina di cognome fa Bergamini, un giovane talento del disegno, una passione che coltiva a scuola così come a casa. Sottobraccio una cartelletta che racchiude tutte le sue opere, quelle disegnate a scuola (il voto è sempre dieci cerchiato di rosso) in copertina il suo nome scritto in matita e la sua classe, 2^ E, che frequenta a Rovetta, dove vive con la sua famiglia.“Ho iniziato a disegnare quando avevo otto anni, guardavo mia sorella Giulia che ha alcuni anni in più di me. Ero gelosa perché lei era brava, le facevano sempre i complimenti e volevo elogiata anche io. L’ho vista disegnare i mandala o un ritratto di lei e mio papà, ma a me non piacciono… lei adesso fa la parrucchiera e quindi ha un po’ accantonato questa passione”, sorride Martina.Cosa ti piace disegnare? “Ho iniziato con gli anime manga, perché li trovavo più semplici da disegnare”.Ma Martina ci mostra molti altri disegni, una natura morta, un ritratto e un autoritratto… “Una mia vicina di casa mi ha chiesto di disegnarle suo nipote, mi ha dato una fotografia e su un foglio ho disegnato una griglia e poi ho iniziato a disegnare in base a dove partono le linee…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 GENNAIOL'articolo ROVETTA – Martina, 12 anni e quei quadri nati solo dalla passione: “Guardavo mia sorella e ho provato anche io, mi piace disegnare i manga” proviene da Araberara.
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MediaMentre a Colere sono partiti i lavori per installare la nuova cabinovia, il tutto facilitato dal fatto che non c’è bisogno di appalti, negli altri tre Comuni i finanziamenti della Regione per il “progettone” scalvino devono avere concretizzazione con gare di appalto. Riassunto: la Regione ha messo a disposizione 6 milioni e 900 mila euro per quattro progetti. La gran parte va a Colere (4,5 milioni che vanno come detto per la parte pubblica del grande progetto di rilancio e in particolare per il nuovo impianto Carbonera-Polzone (la seggiovia è di proprietà comunale). Gli altri tre Comuni hanno avuto la loro parte per tre progetti, ma devono seguire la procedura di progettazione e appalto. Appalto che sarà fatto dopo la progettazione e all’orizzonte (ad aprile) dovrebbe essere varata dal nuovo Governo una nuova procedura per gli appalti pubblici.Ma per fare gli appalti prima, come detto, si devono avere i progetti definitivi quindi le cose vanno a rilento. Vilminore ha assegnato l’incarico per il progetto degli interventi al campo sportivo a uno studio clusonese. Quando ci sarà il progetto ci sarà anche la cifra per capire quello che si potrà realizzare. Veramente la cifra c’è già, quella del finanziamento regionale nella parte destinata a Vilminore, 830 mila euro. Già il sindaco Pietro Orrù ha anticipato che nel progetto non ci saranno i garage-magazzini interrati, proprio perché il finanziamento non coprirebbe questa spesa. Quindi campo di calcio con fondo in sintetico e serpentine di riscaldamento per renderlo agibile anche d’inverno e tribune. “Il progetto dovrebbe essere pronto in primavera e speriamo di poter poi procedere a fare l’appalto e concludere i lavori entro la fine dell’estate”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 20 GENNAIOL'articolo VAL DI SCALVE – I QUASI 7 MILIONI ARRIVATI DALLA REGIONE – Progettazione per Vilminore e Azzone e Schilpario. Lavori avviati a Colere proviene da Araberara.
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LOVERE - Tre milioni di euro per l'Ospedale di Lovere, in funzione anche il nuovo mammografo digitale e il nuovo ecografoTre milioni di euro per l’ospedale di Lovere, ma anche nuovo mammografo digitale con tomosintesi e nuovo ecografo ad alta gamma. Inaugurazione in grande stile all’ospedale di Lovere per i due strumenti avveneristici che sono entrati subito in funzione, il Direttore generale di Asst Bergamo Est dottor Francesco Locati ha presentato il piano di investimenti previsti sulla struttura di Lovere, grazie ai contributi erogati da Regione Lombardia rappresentata per l’occasione dal consigliere regionale Roberto Anelli e dal direttore generale del Welfare dott. Pavesi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 GENNAIOL'articolo LOVERE – Tre milioni di euro per l’Ospedale di Lovere, in funzione anche il nuovo mammografo digitale e il nuovo ecografo proviene da Araberara.
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MediaPartirà questa sera lo sciopero di 48 ore dei benzinai di tutta Italia. I distributori, anche self service, saranno chiusi sulla rete ordinaria a partire dalle 19 di oggi, martedì 24 gennaio, fino alle 19 di giovedì 26, mentre in autostrada dalle 22 del 24 gennaio alle 22 del 26 gennaio. Dopo il primo incontro a palazzo Chigi (con il sottosegretario alla presidenza, Mantovano, i ministri Urso per le Imprese e Giorgetti per l’Economia e il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Mineo) i benzinai avevano sospeso lo sciopero ma due successive riunioni al Mimit non hanno avvicinato le posizioni.L'articolo Sciopero benzinai, distributori chiusi da stasera proviene da Araberara.
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MediaFranco Locatelli, primario bergamasco e presidente del Consiglio superiore di sanità, è indagato a Roma per omicidio colposo in merito alla morte di Lisa Federico, la 17enne morta nel 2020 dopo il trapianto di midollo osseo all’ospedale Bambino Gesù di Roma.L’inchiesta si concluse con la richiesta di rinvio a giudizio di due specialisti dell’ospedale, Pietro Merli e Rita Maria Pinto, che nel novembre 2020 si occuparono del caso di Lisa. Ora però il Gip Francesca Ciranna, – come riporta Il Corriere – respingendo una richiesta di archiviazione per il direttore sanitario Franco Locatelli (dal marzo 2021 coordinatore del comitato tecnico scientifico dell’emergenza Covid) ha ordinato ulteriori accertamenti.Per il Gip il presidente del consiglio superiore di sanità e primario del Bambino Gesù, del dipartimento di Onco-Ematologia deve essere indagato, perché Locatelli non poteva non sapere come i due medici stessero intervenendo. Sorpreso il legale di Locatelli: «Una decisione che desta molta meraviglia – riporta il Corriere – perché il pm aveva richiesto l’archiviazione avendo svolto indagini approfondite. Non conosciamo ancora le motivazioni del gip che credo abbia posto attenzione più alla vicenda umana che a quella giuridica. In ogni caso non è ravvisabile alcuna responsabilità nel comportamento di tutti i sanitari che si sono occupati delle cure».La 17enne era affetta da leucemia e si era sottoposta a un trapianto di midollo osseo, poi il suo quadro clinico si è aggravato. La ragazza ha contratto un’infezione che l’ha portata alla morte.Per la Procura la morte di Lisa è stata causata da negligenza e imperizia, perché si sarebbe potuta evitare con le dovute accortezze. Altro fattore rilevante che avrebbe agevolato l’infezione è il fatto che la 17enne sia stata fatta rimanere troppo a lungo in ospedale, circa 53 giorni.Il Bambin Gesù ha replicato alle accuse: “Abbiamo seguito tutti i protocolli. A volte, drammaticamente, le malattie hanno la meglio su ogni tentativo di intervento. La medicina, purtroppo, anche la più avanzata, non è infallibile”.L'articolo 17enne morta dopo il trapianto di midollo, Franco Locatelli indagato per omicidio colposo proviene da Araberara.
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Dalla Regione 11,5 milioni per le Comunità Montane11,5 milioni di euro per le Comunità Montane delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese. La Giunta regionale della Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, il riparto dei fondi per il funzionamento delle 23 Comunità Montane della Lombardia, pari complessivamente a 11,5 milioni di euro, con un incremento di 1 milione rispetto alla precedente annualità.“Con questo provvedimento – spiega l’assessore regionale alla montagna – si conferma la migliore attenzione di Regione Lombardia per le Comunità Montane che, oltre alle loro funzioni, ne svolgono ulteriori, conferite proprio dalla stessa Regione, in materia di impianti di risalita e di esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna, di mercati all’ingrosso, di sviluppo della mobilità ciclistica, di procedure in materia di valutazione dell’impatto ambientale. E, ancora, di agricoltura, foreste, incendi boschivi, attività agro-silvo-pastorali, bonifica e irrigazione, vigilanza e tutela sulla conservazione della piccola fauna e della flora, gestione dei Parchi, collaborazione per il governo del territorio e la protezione civile”.Le Comunità Montane valorizzano e gestiscono infatti in Lombardia oltre il 40% dei territori della regione all’interno dei quali è ricompresa una popolazione complessiva superiore a 1.200.000 abitanti, ripartita in 510 Comuni.Ecco come sono stati ripartiti i fondiOltrepò Pavese 485.165 euro;Parco Alto Garda Brescia 365.282 euro;Valle Sabbia 498.304 euro;Valle Trompia 502.738 euro;Valle Camonica 857.142 euro;Sebino bresciano 283.426 euro;Laghi bergamaschi 725.311 euro;Valle Seriana 844.128 euro;di Scalve 346.445 euro;Valle Brembana 581.623 euro;Valle Imagna 241.526 euro;Lario orientale/Valle San Martino 476.215 euro;Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera 408.864 euro;Triangolo Lariano 403.168 euro;Lario Intelvese 282.575 euro;Valli del Lario e del Ceresio 606.805 euro;Alta Valtellina 640.294 euro;Valtellina di Tirano 417.308 euro;Valtellina di Sondrio 597.585 euro;Valtellina di Morbegno 455.127 euro;Valchiavenna 487.671 euro;Piambello 441.423 euro;Valli del Verbano 551.875 euroL'articolo Dalla Regione 11,5 milioni per le Comunità Montane proviene da Araberara.
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Volley, il bergamasco Matteo Dall'Angelo confermato 2° allenatore della Nazionale Pre Junior FemminileIl Consiglio Federale ha nominato i componenti degli staff delle nazionali azzurre per la stagione 2023 e Matteo Dall’Angelo, direttore tecnico della Chorus Volley Bergamo originario di Gorlago ma di casa a Luzzana, è stato confermato come 2° allenatore della NAZIONALE PRE-JUNIORES FEMMINILE (under 19) al fianco di Michele Fanni.Araberara aveva intervistato Matteo Dall’angelo nell’agosto 2022 dopo la vittoria europea dell’Under 17 in Repubblica Ceca. Per leggere l’articolo clicca qui.L'articolo Volley, il bergamasco Matteo Dall’Angelo confermato 2° allenatore della Nazionale Pre Junior Femminile proviene da Araberara.
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Caravaggio, sparatoria in un cascinale: tre arrestiAll’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno eseguito 3 ordinanze di misure cautelari restrittive della libertà personale nei confronti di altrettanti indagati, 3 cittadini italiani di etnia sinti, emesse dal GIP presso il Tribunale di Bergamo su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di lesioni aggravate con l’uso di arma da fuoco, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico.L’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Treviglio è scaturita a seguito del ferimento alle gambe di un 42enne, cittadino marocchino, commesso lo scorso 5 settembre, all’interno di una cascina abbandonata che sorge all’interno di un podere sito in via Pirola di Caravaggio (BG).Le indagini hanno permesso di far luce sulle ragioni che avrebbero determinato l’azione violenta degli indagati nei confronti della vittima, il quale con spregiudicata efferatezza, veniva prima aggredita con spranghe di ferro in diverse parti del corpo e poi ferita alle gambe mediante l’esplosione di diversi colpi di pistola, cui due andati a segno.Gli arrestati, per soddisfare gli interessi economici, con una spiccata violenza e capacità intimidatoria, avevano attuato, assieme ad ulteriori sette complici parimenti indagati ma a piede libero, un vero e proprio assalto nei confronti del cittadino marocchino, responsabile di essersi rifiutato di abbandonare la cascina, tra l’altro occupata abusivamente.L’intento degli indagati, infatti, dopo aver eseguito lo “sfratto”, era quello di acquisire il pieno possesso sia dell’immobile che del pertinente terreno, acquistandoli dall’anziana proprietaria residente fuori regione.Dopo le catture di questa mattina, cui due avvenute a Caravaggio ed una a Monza, due degli arrestati sono stati associati presso il carcere di Bergamo, mentre il terzo presso quello della città di Monza.L'articolo Caravaggio, sparatoria in un cascinale: tre arresti proviene da Araberara.
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MediaI militari del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) e il Nucleo di polizia economico finanziaria di Brescia della Guardia di Finanza hanno eseguito, in Italia, Albania ed altri Paesi europei, 43 misure cautelari e sequestrato oltre 4 milioni di euro in un’ampia indagine in materia di traffico di stupefacenti.I dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa del procuratore di Bergamo, alle 12.30 nel palazzo di Giustizia di Bergamo, in collegamento con l’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e l’Autorità giudiziaria albaneseL'articolo Traffico di droga in Europa: 43 misure cautelari e sequestri per oltre 4 milioni proviene da Araberara.
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Ranzanico, auto finisce nel lago di Endine: paura per un 20enneUn ragazzo di 20 anni è finito nel lago di Endine, all’altezza di Ranzanico, con la sua auto. E’ successo questa mattina, giovedì 26 gennaio, attorno alle cinque, quando stava rientrando dal lavoro. Fortunatamente per lui solo un grosso spavento.Il giovane avrebbe perso improvvisamente il controllo della sua auto lungo via Nazionale, ma quando l’auto è finita nel lago, lui è riuscito ad uscire e raggiungere la riva per poi allertare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento volontari di Lovere, insieme a quelli della centrale di Bergamo e di Brescia che hanno estratto l’auto dalle acque del lago di Endine. Per le operazioni di recupero sono intervenuti anche i sommozzatori di Torino.L'articolo Ranzanico, auto finisce nel lago: paura per un 20enne proviene da Araberara.
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