MediaSi scaldano i motori in vista delle prossime elezioni amministrative a Pianico, l’attuale sindaco Maurizio Pezzoli potrebbe cedere il testimone a Barbara Pedretti, attuale assessore che da anni è in prima fila nell’organizzare numerose manifestazioni. Potrebbe esserci una seconda lista che però non farebbe più capo a Clara Sigorini, ex sindaca sconfitta nell’ultima tornata amministrativa…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo PIANICO – Pezzoli potrebbe passare il testimone a Barbara Pedretti proviene da Araberara.
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MediaI Pinguini Tattici Nucleari vincono il Best Italian Act degli MTV Europe Music Award 2022.Il premo è la ciliegina sulla torta di un’annata straordinaria per la band di Bergamo, che grazie al loro pezzo “Giovani Wannabe”, uscito nel mese di maggio, sono riusciti a conquistare tutte le piazze italiane. “Giovani Wannabe” è diventata subito una hit, che ci ha accompagnato per tutta l’estate, ed è stata certificata con un triplo disco di platino.Riccardo Zanotti, Nicola Buttafuoco, Lorenzo Pasini, Simone Pagani, Matteo Locati ed Elio Biffi erano in lizza nella categoria dedicata al nostro paese e sono riusciti a battere la concorrenza composta da Ariete, Blanco, Elodie ed i Måneskin.“Siamo onorati di ricevere il Best Italian Act degli MTV EMA. In questi ultimi tempi stiamo raggiungendo grandi traguardi, come per esempio il tour negli stadi, che fino a qualche anno fa sarebbero stati impensabili. Quando si scrivono canzoni è importante avere la mente aperta e farsi influenzare da tutto ciò che ascolti, perché la musica è l’arte più cosmopolita e fluida che ci sia. Essere riconosciuti a livello europeo, soprattutto per persone come noi che hanno vissuto all’estero, ci lusinga: ci fa sentire cittadini europei, oltre che italiani. Grazie mille a chi ci ha votato e quindi consentito di ottenere questo premio“. Così ha commentato la band bergamasca dopo il trionfo.Un estate memorabile per i Pinguini Tattici Nucleari che hanno riempito piazze e stadi, facendo cantare a squarciagola milioni di persone. A breve uscirà il loro nuovo album, intitolato “Fake News”, previsto per venerdì 2 dicembre. Ci aspettiamo un successo assoluto, perché la band bergamasca è riuscita a bruciare le tappe ed entrare nell’élite della musica italiana.Nel 2023, i Pinguini Tattici Nucleari torneranno in tour. Lo stadio San Siro di Milano è già tutto esaurito, i biglietti sono andati a ruba in pochissime ore. Altre tappe importanti saranno Roma e Torino, e le vendite aumentano giorno dopo giorno. L'articolo Mtv Europe Music Award: il trionfo dei Pinguini Tattici Nucleari proviene da Araberara.
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Decolla il primo volo Bergamo – Roma con Aeroitalia. Il Boeing B737-800 decollato stamattina, 14 novembre, alle 7.10 del mattino dall’aeroporto di Orio al Serio verso lo scalo della capitale, ha fatto poi ritorno a Bergamo alle 10:30. Ad accoglierlo la cerimonia dell’arco d’acqua dei Vigili del Fuoco di Orio al Serio, il battesimo previsto per le nuove rotte.MediaSaranno tre i collegamenti quotidiani con la Roma, ma dal 9 gennaio la frequenza aumenterà fino a 4 voli al giorno. L’offerta è ampia e molto flessibile, con partenze da Bergamo alle 7.10, 12.20 e 18.35 e voli di ritorno programmati alle 9.20, 14.30 e 20.50. Aeroitalia, nell’accordo con lo scalo bergamasco riesce ad offrire sulla tratta il fast track gratuito, parcheggio gratuito per un giorno riservato ai frequent flyer e un gate d’imbarco dedicato, elementi che velocizzano notevolmente le operazioni.Grande soddisfazione anche da parte di Sacbo, società che gestisce lo scalo bergamasco, che riaccoglie il collegamento con Roma, assente dal 2019 quando ad occuparsene era Alitalia. L'articolo Aeroitalia decolla con il primo volo Bergamo – Roma proviene da Araberara.
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MediaAcquista un Gratta e vinci da 20 euro e vince 5 milioni. E’ successo a Chiuduno, nella tabaccheria Brio di via Cesare Battisti. Ad annunciarlo sui social la titolare, Stefania: “La nostra tabaccheria è troppo fortunata! E non è la prima volta che strappiamo sorrisi“.Proprio qui lo scorso 19 ottobre è stato acquistato il Gratta e Vinci da 20 euro che ha regalato ben 5 milioni al fortunato cliente. Il tagliando appartiene alla linea ‘Miliardario Maxi’. Come ha sottolineato la titolare, in tabaccheria ci sono state molte altre vincite, bottini da 50 mila, 100 mila euro o ancora una rendita fissa da 4 mila euro dopo la giocata giusta al Win for life, ma questo è davvero un record. Chi sia il plurimilionario che ha grattato il Gratta e Vinci lo scorso 19 ottobre almeno per ora resta un mistero.L'articolo Chiuduno, vince 5 milioni con un Gratta e vinci da 20 euro proviene da Araberara.
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MediaTre anni fa Mattia Binotto prendeva il posto di Maurizio Arrivabene (che era ‘traslocato’ in casa Juventus) nel ruolo di ‘Team Principal’ della Ferrari. Adesso è stato sostituito da Frederic Vasseur, che proviene dall’Alfa Romeo.Il clamoroso ribaltone deciso dalla proprietà (il Presidente di Ferrari è John Elkann, numero uno dell’impero Agnelli) è dovuto ai risultati deludenti degli ultimi anni del team di Maranello.Nei quattro anni della gestione Binotto si sono registrate solamente sette vittorie per la Ferrari (tre nel 2019, quattro nel 2022) e le auto di Maranello, prima affidate alla coppia Leclerc-Vettel e poi a Leclerc-Sainz, non sono mai riuscite a impensierire più di tanto le principali rivali, Mercedes prima e Red Bull poi.L'articolo AUTOMOBILISMO – Rivoluzione in casa Ferrari: salta Binotto, al suo posto Vasseur proviene da Araberara.
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MediaAveva precedenti penali il nordafricano che nella serata di lunedì 14 novembre, in preda ai fumi dell’alcol (e probabilmente di qualcos’altro) ha ferito l’autista di un pullman e infranto i vetri dei finestrini alla stazione degli autobus della cittadina baradella.L’aggressore è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Clusone e portato in prigione, mentre il malcapitato autista è finito all’ospedale di Piario con alcune fratture.Nella foto si vede il pullman con i finestrini rotti fermo di fronte alla caserma dei Carabinieri di Clusone.L'articolo CLUSONE – Picchia un autista (ricoverato in ospedale) e danneggia il pullman: arrestato proviene da Araberara.
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MediaPARRE – Viaggio tra i commercianti: “Noi da 10 anni coi pannelli solari”. Kosmark: “20.000 euro di bolletta della luce”. “Resistiamo e speriamo in tempi migliori”“La scelta giusta per contrastare l’aumento del costo dell’energia noi l’abbiamo fatta dieci anni fa, quando ci siamo dotati di pannelli solari, forti anche del consiglio e della competenza di nostro fratello Giacomo che lavora in quel settore e che riuscì a convincere mio padre Sandro, piuttosto restìo, a fare questo passo. Allora il problema dell’approvvigionamento energetico non era così drammatico come oggi, ma ora ci rendiamo conto che si è trattato di una scelta giusta e in qualche modo profetica. Così possiamo anche guardare con più fiducia al futuro del nostro negozio, sperando che la sua tradizione ormai secolare possa proseguire senza troppi problemi, anche a favore della nostra affezionata clientela”.Così Paola del negozio di Alimentari e Tabacchi Scainelli in via Fontana, nel centro del paese, cui anni fa è stato conferito il titolo di negozio storico. Anche Silvia, che vende frutta, verdura e abbigliamento nella bottega proprio a fianco, non è completamente pessimista: “Non ci illudiamo certo di uscire indenni da questa crisi, i rincari li abbiamo avuti e li avremo anche noi. Però per il nostro negozio non dobbiamo pensare al riscaldamento, che non c’è, trattandosi di un vecchio edificio e di un genere come la verdura e la frutta che non ne hanno una grande necessità, anche se i frigoriferi devono funzionare anche qui…Però per ora non possiamo lamentarci più di tanto, speriamo che la nostra clientela continui a sostenerci come ha sempre fatto, e che prima o poi questa crisi si riesca a superarla”.Più pesante, a detta di Giovanna Cossali, la situazione del grande supermercato Kosmark in via Costa Ėrta:“Tanto per fare un esempio, la nostra bolletta della luce in tre mesi si è triplicata, ben 20.000 euro, ed è un aumento che ovviamente va a pesare poi sugli scaffali, cioè sui prezzi al consumo della gente che viene a far la spesa da noi…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo PARRE – Viaggio tra i commercianti: “Noi da 10 anni coi pannelli solari”. Kosmark: “20.000 euro di bolletta della luce”. “Resistiamo e speriamo in tempi migliori” proviene da Araberara.
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MediaC’è un angolo di cuore dove lasciar spazio a quei sogni che, rimasti chiusi a lungo nel cassetto, sbocciano in meraviglia. Fabio, che di cognome fa Bertoni, quel sogno l’ha trasformato in realtà poche settimane fa. 31 anni, soverese, un lavoro da operaio in un’azienda di Casazza da ormai sei anni, una disabilità che lui ha trasformato in un punto di forza, una famiglia che l’ha supportato in tutto e per tutto e una grande passione, quella per il calcio, che l’ha portato a Torino, nella Prima Squadra Insuperabili A (che significa partecipare al massimo campionato italiano per disabili). Partiamo proprio da qui a raccontare la storia di Fabio. Una convocazione… speciale: “Un giorno è arrivato un messaggio dal mio allenatore, Davide Finardi, dovevo andare a Modena per un torneo. Lì avrebbero selezionato giocatori per le Prime Squadre Ufficiali A, B e C. É stata una sorpresa perché era un sogno che speravo si avverasse l’anno scorso, ma avevano deciso di tenermi ancora un anno a Rovetta e quindi, un po’ deluso, avevo messo via il pensiero. Beh, quando mi è arrivato il messaggio e Davide mi diceva che ero ufficialmente nella Rappresentativa A è stata una grande emozione. Ce l’avevo fatta! È stato un anno un po’ complicato per me ed è stato l’inizio di una rinascita. E poi un pensiero è andato a Vito, il mio allenatore dei CamUnici, la mia esperienza nello sport paralimpico è iniziata proprio a Darfo, certo, mai pensando di arrivare fin qui. Ho anche scelto il mio numero di maglia, il 91, il mio anno di nascita. Il mio ruolo? Terzino e all’occorrenza difensore centrale, penso che la difesa sia il ruolo in cui mi esprimo meglio”.
La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – Fabio e il suo esordio nella Serie A Disabili: “Sono nato portiere, mi piaceva l’idea di sporcarmi nel fango… grazie ai miei che mi portano ovunque, io che non posso fare la patente” proviene da Araberara.
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La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
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MediaQuelli che mostriamo sono dati che non possono sorprendere, perché è ovvio che più si è vicini alle grandi città più è alto il valore degli immobili, mentre, al contrario, tale valore diminuisce sempre più man mano che aumenta la distanza dalle metropoli.Succede anche nella provincia bergamasca e, nello specifico, in Valle Seriana. Abbiamo infatti analizzato i dati (che sono tratti dal sito immobiliare.it e aggiornati al mese di settembre) sul prezzo medio di vendita degli immobili residenziali nei 17 comuni della Bassa e Media Valle.In pratica, abbiamo considerato quel pezzo di mondo compreso tra la città di Bergamo e il ponte del Costone, che segna il confine con l’Alta Val Seriana.Ebbene, partiamo proprio dalla Città dei Mille, che può vantare un prezzo degli immobili residenziali pari a 2.307 euro al metro quadro.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo INCHIESTA – I prezzi degli immobili in Bassa e Media Val Seriana: sul podio Torre Boldone, Ranica e Villa di Serio. Fanalino di coda Colzate proviene da Araberara.
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MediaIl Comune di Ranica ha attivato un progetto rivolto all’inclusione e all’intergenerazionalità. Verranno infatti effettuati diversi interventi ad un edificio di proprietà comunale, situato al centro del paese, dove, attualmente, abitano persone anziane e famiglie.“L’obiettivo è quello di andare ad abbattere le barriere architettoniche, rifare l’ingresso e l’ascensore, ristrutturare l’intero immobile, adeguando e arredando due appartamenti in cui andranno a vivere sei persone con disabilità – spiega il sindaco di Ranica Mariagrazia Vergani – È un progetto a cui teniamo molto, perché vogliamo favorire la vita indipendente e l’inclusione. L’opera verrà a costarci circa 300.000 euro e sarà finanziata per il 50% da fondi dal Pnrr, mentre la parte restante verrà coperta dal bilancio comunale. In questi appartamenti potranno vivere, non solo cittadini ranichesi, ma anche persone dell’Ambito, con priorità a quelli della Bassa Valle. Nel nostro territorio non ci sono altre opportunità simili. Le persone disabili stanno sperimentando progetti di vita indipendente in paesi dell’Alta Valle o, comunque, fuori dalla zona, quindi in contesti diversi da quelli in cui sono cresciuti. Questo porta loro a perdere le relazioni instaurate nel corso degli anni, noi, con questo progetto, vogliamo evitare che ciò accada.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo RANICA – Vergani: “300 mila euro per sistemare gli appartamenti per i disabili” “Ci potranno vivere non solo cittadini ranichesi, ma anche persone dell’Ambito, con priorità a quelli della Bassa Valle” proviene da Araberara.
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MediaFiumi di inchiostro e di parole sono stati versati per la Statale 42 della Val Cavallina, per le lunghe code e le mancanze della classe politica e amministrativa locale e nazionale. Non ci riferiamo solo all’arcinota questione della variante di Trescore/Entratico/Zandobbio, per la quale sono stati stanziati i fondi (grazie alle Olimpiadi del 2026, che inesorabilmente si avvicinano), ma il cui progetto si fa attendere. Ci riferiamo invece alle innumerevoli grida di rabbia e disperazione di
automobilisti e camionisti che ogni giorno passano con i loro mezzi lungo l’arteria della Val Cavallina e che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, hanno a che fare con lunghe code e problemi viabilistici che no vengono risolti (o vengono risolti col contagocce, come la rotonda di Borgo). È sufficiente un incidente stradale per bloccare per ore il traffico e creare code di decine o centinaia di autoveicoli.
E poi c’è un’altra questione che fa imbufalire gli esasperati automobilisti: si tratta delle decisioni prese da alcune amministrazioni comunali che puniscono chi cerca di sfuggire alle code sulla Statale prendendo alcune scorciatoie. Ebbene, nel corso degli anni alcuni comuni hanno messo limitazioni e telecamere (nei giorni scorsi si è parlato delle nuove telecamere che verranno messe a Zandobbio in Via della Vena) che vanno a punire, multandoli, quegli automobilisti e motociclisti che, esasperati, si immettono in queste vie alternative e ‘salta coda’. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VALCAVALLINA – RUBRI42 – Telecamere e multe, automobilisti esasperati e amministratori… “miopi” proviene da Araberara.
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automobilisti e camionisti che ogni giorno passano con i loro mezzi lungo l’arteria della Val Cavallina e che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, hanno a che fare con lunghe code e problemi viabilistici che no vengono risolti (o vengono risolti col contagocce, come la rotonda di Borgo). È sufficiente un incidente stradale per bloccare per ore il traffico e creare code di decine o centinaia di autoveicoli.
E poi c’è un’altra questione che fa imbufalire gli esasperati automobilisti: si tratta delle decisioni prese da alcune amministrazioni comunali che puniscono chi cerca di sfuggire alle code sulla Statale prendendo alcune scorciatoie. Ebbene, nel corso degli anni alcuni comuni hanno messo limitazioni e telecamere (nei giorni scorsi si è parlato delle nuove telecamere che verranno messe a Zandobbio in Via della Vena) che vanno a punire, multandoli, quegli automobilisti e motociclisti che, esasperati, si immettono in queste vie alternative e ‘salta coda’. …
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Media“E’ stata una decisione dolorosa, non lo nego: al momento di separarmi dalle mie mucche qualche lacrima ci è scappata, le bestie non sono soltanto il mio lavoro, sono la mia vita, gli allevamenti di montagna come il mio sono ben diversi da quelli intensivi della pianura, noi montanari nutriamo affetto per le nostre bestie, le conosciamo ad una ad una e loro ci riconoscono, anche solo dalla voce…”. Sonia Arrigoni, 48 anni, allevatrice da sempre, l’unica donna in Val di Scalve a svolgere questa attività perché le altre 16 aziende agricole sono tutte gestite da maschi, si commuove un po’ mentre racconta come le sia stato doloroso vendere le sue 43 belle vacche da latte: “Ma ci sono momenti nella vita in cui bisogna prendere anche decisioni dolorose…Io l’ho fatto per due motivi: i continui rincari di tutto quanto serve al mio lavoro – fieno, mangime, bollette, gasolio, ecc… e il recente aumento prezzo del latte che non basta a coprire le spese raddoppiate- e per stare più vicina amia madre Anna, che data l’età e i problemi di salute ha bisogno di una presenza più costante e di un’assistenza maggiore per visite, terapie e controlli che si svolgono a Bergamo o a Brescia”. Sonia tra le mucche è nata e cresciuta, dapprima aiutando il padre Fiorenzo scomparso otto anni fa. Da allora ha assunto lei tutta la responsabilità ed il lavoro che la sua azienda agricola comportava, seppure aiutata da amici e da parenti, che spesso le hanno dato una mano, e con la collaborazione del giovane Roberto: “Per un po’ ho sperato che fosse lui a succedermi, ma dopo attenta riflessione Roberto non se l’è sentita di assumere un impegno così gravoso, considerati anche i tempi difficili e i grossi problemi che il nostro settore sta vivendo, perciò ha preferito rinunciare a favore di un posto di lavoro più sicuro. Naturalmente non lo biasimo per questo, so bene quanta fatica e quante preoccupazioni comporti questo lavoro”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – ADENASSO di TEVENO – Sonia, l’unica allevatrice della Val di Scalve: “Vendere le mie mucche è stata una decisione sofferta e dolorosa, chi non conosce il nostro lavoro non può capire…” proviene da Araberara.
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SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – ADENASSO di TEVENO – Sonia, l’unica allevatrice della Val di Scalve: “Vendere le mie mucche è stata una decisione sofferta e dolorosa, chi non conosce il nostro lavoro non può capire…” proviene da Araberara.
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MediaQuesti non sono tempi molto facili per la montagna e per le stazioni sciistiche, colpiti doppiamente dalla crisi economica legata ai rincari e al cambiamento climatico che sta azzerando le nevicate.Però, dal nuovo Monte Pora gestito da UIta Spa, la società di cui è presidente Cristina Radici, erede di una delle più importanti casate imprenditoriali della Bergamasca, sta arrivando un messaggio di speranza e di rilancio. Sì, perché i progetti e gli investimenti dell’azienda sta cambiando il volto del Monte Pora, con l’intenzione di farlo diventare una delle mete preferite non solo nel periodo invernale, ma anche in quello estivo.“In questo periodo leggiamo e sentiamo spesso del caro energia, del fatto che le stazioni sciistiche aprano o non aprano. Noi – spiega Maurizio Seletti, amministratore di Irta Spa – apriamo il 3 dicembre. In questi mesi siamo anche stati bombardati da richieste di informazioni sull’aumento dei prezzi. Come sapete, si legge di aumenti del 7%, del 13%, qualcuno parla addirittura del 23/25%. Abbiamo cercato di fare un grande sforzo. Per tutte le tariffe ci sarà infatti un aumento del 5% cercando di spostare questi aumenti sugli adulti e non sui ragazzi. Questo perché le famiglie e i bambini sono nel cuore del Monte Pora. Gli aumenti sono quindi molto contenuti rispetto al panorama attuale, che non è dei migliori. E poi, tutte le tessere acquistate online saranno soggette ad uno sconto di circa il 5%, quindi l’aumento può essere recuperato in questo modo. Questo riguarda la stagione invernale, ma visto che noi vogliamo sempre anticipare i tempi, abbiamo già deciso quando aprire la stagione estiva e cosa fare la prossima estate”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CASTIONE – COSTA VOLPINO – ROGNO – Il decollo del ‘nuovo Monte Pora’ aperto tutto l’anno e il sogno della cabinovia proviene da Araberara.
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Media«Abbandonati da decenni non è stato possibile salvare due edifici dell’ex villaggio minerario di Campello di Gorno, strutture passate in proprietà al comune con la fine dell’attività estrattiva e negli anni scorsi assegnati all’amministrazione comunale, che viste le condizioni dello stabile, aveva già programmato un intervento di demolizione che avrebbe dovuto essere effettuato nel mese di gennaio. Gli immobili in questione erano di proprietà del demanio e solo 7 anni fa sono passati di proprietà al comune. Le condizioni erano pessime: tetti e muri portanti rovinati dall’acqua. Seppur con grande dispiacere abbiamo deciso di demolire questi immobili che facevano parte della nostra zona; la sicurezza degli abitanti viene prima di tutto. Abbiamo fatto valutare due immobili e gli ingegneri ci hanno detto che andavano demoliti per via del pericolo che rappresentavano». Così ha dichiarato il sindaco di Gorno Giampiero Calegari.
Carthago delenda est (Cartagine deve essere distrutta) è la frase pronunciata ripetutamente in Senato da Catone il Censore (234-149 a.C.), uomo politico romano. Dopo il saccheggio della città, i Romani appiccarono il fuoco e la rasero al suolo. Sta scritto che la storia si ripete, anche a distanza di secoli, e pare proprio che sia vero.
A Gorno è stato decretato: Campello delenda est. La contrada, posta al confine con Oneta, è stata per secoli la sede delle varie società minerarie che si sono succedute in zona. Oltre la direzione, avevano sede tutti gli uffici, i servizi e gli alloggi dei tecnici al servizio dell’attività mineraria.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo GORNO – INTERVENTO – Campello “delenda est”: la decisione del Comune di demolire il “palazzo” proviene da Araberara.
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Carthago delenda est (Cartagine deve essere distrutta) è la frase pronunciata ripetutamente in Senato da Catone il Censore (234-149 a.C.), uomo politico romano. Dopo il saccheggio della città, i Romani appiccarono il fuoco e la rasero al suolo. Sta scritto che la storia si ripete, anche a distanza di secoli, e pare proprio che sia vero.
A Gorno è stato decretato: Campello delenda est. La contrada, posta al confine con Oneta, è stata per secoli la sede delle varie società minerarie che si sono succedute in zona. Oltre la direzione, avevano sede tutti gli uffici, i servizi e gli alloggi dei tecnici al servizio dell’attività mineraria.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/11/foto1-scaled.jpeg">Media</a>L’aumento dei prezzi delle bollette dell’energia elettrica, dei generi alimentari, della benzina e del gas ormai toccano tutti. Per diversi commercianti e negozianti la situazione è diventata insostenibile, tanto che, l’ultima bolletta consegnata, ha visto costi raddoppiati, triplicati ed, in alcuni casi, quadruplicati. Molti non sanno più come andare avanti e la stagione invernale si prospetta una delle più difficili. Abbiamo voluto fare un giro tra i commercianti che hanno un’attività nelle vie del centro storico di Lovere e in Piazza XIII Martiri. “<i>Aiuto, aiuto, aiuto</i>”, questa la risposta di <b>Luisa</b>, titolare del bar “Il Borghetto”, quando le abbiamo chiesto un parere riguardante il rincaro delle bollette: “<i>Cosa possiamo fare</i> – continua Luisa – <i>cerco di tenere duro, vengo qui ogni mattina alle 5 e non faccio mai ferie. Sono cinquant’anni che lavoro e dovrò farlo ancora per molto. Resto qui, in silenzio, e cerco di andare avanti”.</i> Mentre, per quanto riguarda la sua attività, ha visto aumenti importanti? “<i>Alla faccia! Le bollette sono quadruplicate, mi è venuto un colpo. È stato un disastro, non so che altro dire o fare. Spero che la situazione possa migliorare nei prossimi mesi, altrimenti molti negozi o bar chiuderanno. Con queste cifre, è impossibile andare avanti</i>”. Proseguendo nel centro storico ci siamo imbattuti in <b>Luisa Capitanio</b>, che lavora presso “La bottega del Centro Storico”. Anche lei ha ricevuto una bolletta fuori di testa, ma tiene duro: “<i>Le bollette dell’energia elettrica sono triplicate, la situazione sta diventando davvero complicata. È tutto l’anno che stiamo subendo molti aumenti, le piccole aziende fanno fatica ad andare avanti in questa maniera. Il mese di ottobre è stato molto difficoltoso, sicuramente lo sarà anche quello di novembre. Noi non sappiamo più dove andare a parare</i>”. Che stagione invernale si prospetta?: “<i>Cosa deve dire, se andiamo avanti di questo passo, non so cosa si prospetta per il futuro. È un momento molto difficile. Non sappiamo il potere d’acquisto che avrà la gente da qui ai mesi a venire. Ormai le bollette sono diventate un’incognita, non sai mai a quanto potrebbe ammontare la cifra. Noi, comunque, ci rimbocchiamo le maniche giorno dopo giorno e restiamo sempre aperti, fiduciosi che la situazione possa migliorare</i>”. Nel centro storico di Lovere si trova anche il bar “Il Circolo”, dove abbiamo parlato con la titolare <b>Laura Paris</b>, che fa molta fatica ad andare avanti e convive con la paura di dover chiudere da un momento all’altro: “<i>Per quanto riguarda l’energia elettrica ho il prezzo bloccato fino a gennaio. I generi alimentari, invece, sono aumentati anche più del 20%. La carne, la farina ed il latte hanno avuto un’impennata incredibile e sono sempre più difficili da trovare all’interno dei supermercati. Siamo molto preoccupati. Facciamo fatica a trovare l’acqua frizzante, è diventato un problema. Fino a gennaio avremo un aumento solo sugli alimenti, da lì in poi sarà tutto un’incognita. Facciamo molta fatica a starci dentro con le spese, è dal periodo pandemico che non sappiamo quanto e se resteremo aperti. Se ci dovessero essere ulteriori aumenti, potremmo anche doverci ritrovare a chiudere. Volevamo organizzare qualche evento all’interno del locale, ma non l’abbiamo fatto perché avremmo potuto perderci a livello di spese. Si prospetta un inverno difficile, non oso pensare ai prezzi dell’energia che mi arriveranno</i>”. Un altro commerciante, che non vuole essere citato, dice: <i>“Non sono uno che parla molto, dico semplicemente che i prezzi delle bollette sono aumentati a dismisura</i>”. Anche <b>Alfredo Clarari</b>, titolare dell’orologeria e oreficeria “A Clarari”, si trova nella stessa situazione: “<i>C’è poco da dire…ormai si stanno lamentando tutti di questo aumento dei prezzi….</i>SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo <a href="https://www.araberara.it/lovere…
MediaL’ufficio tecnico del Comune di Ponte Nossa (è in compartecipazione con Parre) è in fibrillazione, una raffica di opere pubbliche da progettare e realizzare. L’organico è di 5 persone, ma una è assente per maternità e quindi i restanti quattro faticano a tener dietro ai tempi stretti imposti dai finanziamenti. La prima opera che è in dirittura d’arrivo è la tribuna della palestra. In questi giorni si sono completate le opere di ripuliture per poi affidarla già questo fine settimana all’utilizzo della scuola e del volley Ponte Nossa. Ci saranno ancora lavori (altri 50 mila euro assegnati sempre da PNRR) che si faranno più avanti e riguardano il nuovo impianto di illuminazione e la tinteggiatura della struttura.
Poi ci sono i lavori al Parco del Ramello, erano 550 mila i fondi assegnati sempre dal PNRR, ma la sorpresa, ovviamente gradita, è che sono aumentati a 605 mila euro, proprio perché al Ministero sono coscienti della
lievitazione dei prezzi. Molto più a lungo termine la progettazione e la realizzazione del nuovo ponte sul Serio.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo PONTE NOSSA – La raffica di opere pubbliche mette in fibrillazione l’ufficio tecnico. La Provincia in soccorso… proviene da Araberara.
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Poi ci sono i lavori al Parco del Ramello, erano 550 mila i fondi assegnati sempre dal PNRR, ma la sorpresa, ovviamente gradita, è che sono aumentati a 605 mila euro, proprio perché al Ministero sono coscienti della
lievitazione dei prezzi. Molto più a lungo termine la progettazione e la realizzazione del nuovo ponte sul Serio.
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Media“Vogliamo che Villongo diventi un paese delle famiglie”, inizia così il sindaco Francesco Micheli a raccontare i progetti che stanno prendendo piede sul territorio. “Andremo a lavorare su ciò che secondo noi manca attraverso un programma di opere pubbliche che ha alla base la volontà di essere un paese a misura di famiglia. Pensiamo quindi allo sviluppo di ciclopedonali che consentano una mobilità sicura all’interno del paese, ma anche alla realizzazione di due parchi nell’area verde di via Aldo Moro e a Seranica, entrambi entro la fine del 2023. Per quanto riguarda i parchi, abbiamo ricevuto un contributo di 30mila euro sulla videosorveglianza e ci consentirà di incrementare le telecamere e la sicurezza in paese”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo VILLONGO – Il sindaco e le opere: “Ciclabile, parchi, scuole, videosorveglianza. Vogliamo un paese a misura di famiglia” proviene da Araberara.
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MediaDonne, anziani, minori. Sono i tre temi ‘caldi’ che Simona Figaroli e il suo assessorato stanno affrontando in questo primo anno di mandato, che si è appena concluso. In queste settimane abbiamo tenuto sotto i riflettori le donne con tumore al seno, è appena passato ottobre, mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione. E Costa Volpino da sempre con la sua amministrazione è in prima fila per sensibilizzare e fare prevenzione: “Abbiamo creato una collaborazione – commenta Simona Figaroli – con un centro benessere, un centro estetico e l’associazione artistica Danza Azzurra, grazie a loro sono stati fatti trattamenti estetici e corsi di pilates e yoga”. E poi il tradizionale appuntamento della ‘camminata in rosa’: “Quest’anno abbiamo cambiato itinerario, al posto della Bossico Ceratello chiusa per lavori, abbiamo optato per la pista ciclopedonale sull’Oglio, siamo arrivati sino a Rogno e l’amministrazione ci ha preparato un coffee break davanti al Comune. Alla fine è stata una scelta azzeccatissima perché fruibile da tutti, c’era davvero tanta gente”. Sempre nell’ottica della prevenzione del tumore al seno, Simona Figaroli ha spinto molto per la collaborazione con la Breast Unit di Seriate, l’unità di senologia di Bergamo Est che da anni segue da vicino le donne malate di tumore al seno e le segue per tutto il decorso della malattia e della guarigione: “Una realtà che conosco bene – continua Figaroli – e ci tenevo molto farla conoscere nella nostra zona”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo COSTA VOLPINO – Donne col tumore, anziani, minori: i progetti di Simona: “Anche le parrucche gratis per le donne. Anziani soli coinvolti in progetti e …” proviene da Araberara.
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MediaDa Rovetta a Venezia, Fra Luca Savoldelli, classe 1990, sarà ordinato diacono dalle mani di Monsignor Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, sabato 5 novembre alle 10 nella Basilica Cattedrale di San Marco Evangelista.
Fra Luca Savoldelli l’avevamo intervistato a gennaio 2020, quando, finite le vacanze di Natale sull’Altopiano insieme alla famiglia, era di ritorno al Convento del Santissimo Redentore, sull’Isola della Giudecca.
“Vivo nel convento dei Minori Cappuccini da settembre dopo aver emesso le professioni perpetue”, ci aveva raccontato. Per tre anni ha vissuto a Milano e poi la via di Venezia, ma è a vent’anni che la vita di Luca è cambiata… “Era il 2010, lavoravo a Cerete, facevo il metalmeccanico, avevo lasciato la scuola a 16 anni, non avevo molta voglia di studiare e così ho deciso di cercare un lavoro. Mi stavo riavvicinando alla fede grazie ad un amico, frequentavo i gruppi di preghiera a Rovetta, ero rientrato in Oratorio come animatore del gruppo degli adolescenti. In quel momento stavo assaporando il gusto della vita in modo diverso, c’erano tante piccole cose che mi regalavano la felicità, il rapporto con Dio non era superficiale e mi aveva dato una sensazione di pace. Mi stavo già facendo molte domande sul futuro, certamente, ma ero consapevole che ciò che stavo vivendo mi faceva stare bene davvero. Intanto continuavo a lavorare tranquillo, ma il pensiero continuava a tornare. Nel febbraio del 2010 poi ho incontrato i frati cappuccini in Parrocchia a Rovetta, erano arrivati per due settimane di missione popolare e quando uscivo dal lavoro facevo sempre un salto da loro. Mi sentivo come a casa, potevo toccare con mano la loro esperienza e quello che vedevo in loro mi affascinava davvero molto. Quelle due settimane sono passate in fretta, non è in quel momento che è cambiato qualcosa, anche se continuavo a pensarci e intanto la mia vita diventava sempre più semplice e le abitudini man mano cambiavano.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ROVETTA – Fra Luca, che faceva il metalmeccanico, e quell’incontro con i frati cappuccini. Ora l’ordinazione diaconale proviene da Araberara.
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Fra Luca Savoldelli l’avevamo intervistato a gennaio 2020, quando, finite le vacanze di Natale sull’Altopiano insieme alla famiglia, era di ritorno al Convento del Santissimo Redentore, sull’Isola della Giudecca.
“Vivo nel convento dei Minori Cappuccini da settembre dopo aver emesso le professioni perpetue”, ci aveva raccontato. Per tre anni ha vissuto a Milano e poi la via di Venezia, ma è a vent’anni che la vita di Luca è cambiata… “Era il 2010, lavoravo a Cerete, facevo il metalmeccanico, avevo lasciato la scuola a 16 anni, non avevo molta voglia di studiare e così ho deciso di cercare un lavoro. Mi stavo riavvicinando alla fede grazie ad un amico, frequentavo i gruppi di preghiera a Rovetta, ero rientrato in Oratorio come animatore del gruppo degli adolescenti. In quel momento stavo assaporando il gusto della vita in modo diverso, c’erano tante piccole cose che mi regalavano la felicità, il rapporto con Dio non era superficiale e mi aveva dato una sensazione di pace. Mi stavo già facendo molte domande sul futuro, certamente, ma ero consapevole che ciò che stavo vivendo mi faceva stare bene davvero. Intanto continuavo a lavorare tranquillo, ma il pensiero continuava a tornare. Nel febbraio del 2010 poi ho incontrato i frati cappuccini in Parrocchia a Rovetta, erano arrivati per due settimane di missione popolare e quando uscivo dal lavoro facevo sempre un salto da loro. Mi sentivo come a casa, potevo toccare con mano la loro esperienza e quello che vedevo in loro mi affascinava davvero molto. Quelle due settimane sono passate in fretta, non è in quel momento che è cambiato qualcosa, anche se continuavo a pensarci e intanto la mia vita diventava sempre più semplice e le abitudini man mano cambiavano.
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Media“Sono sempre stato in Oratorio fin da bambino, poi ho fatto l’animatore, l’educatore degli adolescenti e allenatore di una squadra di calcio della Polisportiva… insomma l’Oratorio è sempre stato la mia seconda casa, anzi, potrei quasi dire la prima”, sorride don Simone Zappella, ordinato diacono il 29 ottobre dalle mani del Vescovo Francesco Beschi. 31 anni da compiere il 28 dicembre, originario di Chiuduno, don Simone racconta il percorso che l’ha portato fin qui: “Una decina di anni fa ho iniziato ad interrogarmi sulla mia vocazione, ma avevo un lavoro sicuro, facevo l’impiegato per un’assicurazione di Sarnico e quindi avevo lasciato tutto in disparte fino all’estate del 2015. A settembre dell’anno prima avevo perso mio papà, ho vissuto un periodo di distacco dall’Oratorio, ma poi ho sentito la necessità di mettere in discussione la mia vita e in mezzo a tante domande è rispuntata anche quella vocazionale. Nell’estate del 2016 ho fatto alcuni colloqui con i superiori del Seminario e nell’ottobre del 2016 ho iniziato il primo anno, quello di discernimento nella comunità del Sacro Cuore di via Garibaldi, poi ho proseguito in Teologia e sono salito in Città Alta e ho iniziato questo cammino, impegnativo dal punto di vista scolastico… avevo fatto Idraulica al Pesenti quindi molte cose erano del tutto sconosciute. Sono arrivate delle belle soddisfazioni visto l’impegno che ci avevo messo, ma anche dal punto di vista della vita comunitaria. In questi anni di Seminario ho avuto la possibilità di imparare a vivere con gli altri ma anche di imparare che il lavoro su se stessi non è mai finito. Il percorso del Seminario aiuta a diventare uomini e poi con il discernimento vocazionale anche tramite le varie esperienze…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CHIUDUNO – Simone, da impiegato a diacono (e futuro prete): “Dopo la morte di mio papà ho messo in discussione la mia vita” proviene da Araberara.
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