MediaFiumi di inchiostro e di parole sono stati versati per la Statale 42 della Val Cavallina, per le lunghe code e le mancanze della classe politica e amministrativa locale e nazionale. Non ci riferiamo solo all’arcinota questione della variante di Trescore/Entratico/Zandobbio, per la quale sono stati stanziati i fondi (grazie alle Olimpiadi del 2026, che inesorabilmente si avvicinano), ma il cui progetto si fa attendere. Ci riferiamo invece alle innumerevoli grida di rabbia e disperazione di
automobilisti e camionisti che ogni giorno passano con i loro mezzi lungo l’arteria della Val Cavallina e che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, hanno a che fare con lunghe code e problemi viabilistici che no vengono risolti (o vengono risolti col contagocce, come la rotonda di Borgo). È sufficiente un incidente stradale per bloccare per ore il traffico e creare code di decine o centinaia di autoveicoli.
E poi c’è un’altra questione che fa imbufalire gli esasperati automobilisti: si tratta delle decisioni prese da alcune amministrazioni comunali che puniscono chi cerca di sfuggire alle code sulla Statale prendendo alcune scorciatoie. Ebbene, nel corso degli anni alcuni comuni hanno messo limitazioni e telecamere (nei giorni scorsi si è parlato delle nuove telecamere che verranno messe a Zandobbio in Via della Vena) che vanno a punire, multandoli, quegli automobilisti e motociclisti che, esasperati, si immettono in queste vie alternative e ‘salta coda’. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VALCAVALLINA – RUBRI42 – Telecamere e multe, automobilisti esasperati e amministratori… “miopi” proviene da Araberara.
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automobilisti e camionisti che ogni giorno passano con i loro mezzi lungo l’arteria della Val Cavallina e che, anno dopo anno, decennio dopo decennio, hanno a che fare con lunghe code e problemi viabilistici che no vengono risolti (o vengono risolti col contagocce, come la rotonda di Borgo). È sufficiente un incidente stradale per bloccare per ore il traffico e creare code di decine o centinaia di autoveicoli.
E poi c’è un’altra questione che fa imbufalire gli esasperati automobilisti: si tratta delle decisioni prese da alcune amministrazioni comunali che puniscono chi cerca di sfuggire alle code sulla Statale prendendo alcune scorciatoie. Ebbene, nel corso degli anni alcuni comuni hanno messo limitazioni e telecamere (nei giorni scorsi si è parlato delle nuove telecamere che verranno messe a Zandobbio in Via della Vena) che vanno a punire, multandoli, quegli automobilisti e motociclisti che, esasperati, si immettono in queste vie alternative e ‘salta coda’. …
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MediaComune al sabato mattina chiuso da anni, luminarie natalizie che non si fanno perché il paese è troppo vasto e albero di Natale rigorosamente a led. Rogno all’avanguardia del risparmio energetico ma la notizia non è piaciuta a tutti i cittadini: “Che non ci siano le luminarie ci può stare – ci scrive un residente – ma il Comune chiuso al sabato mattina è una scelta folle, moltissimi cittadini lavorano, me compreso, e il giorno utile per andare in Comune se serve qualcosa è proprio il sabato mattina. Dovrebbero andare incontro ai bisogni dei cittadini, non osteggiarli, in questo modo è un danno per tutti. Mi è capitato di dover chiedere ferie per poter andare in Comune per alcuni documenti dove non potevo delegare nessuno”. Intanto il Comune va avanti nella ‘guerra’ energetica per risparmiare “Guerra – commenta il sindaco Cristian Molinari – energetica in corso sta portando cittadini e imprese a fare scelte importanti per la gestione delle spese… anche i comuni sono coinvolti in questi aumenti esagerati che preoccupano molto. Il Comune di Rogno da anni studia buone pratiche per il contenimento dei costi e dei consumi: da più di dieci anni il municipio resta chiuso il sabato non sono mai state posizionate luminarie natalizie, il nostro territorio è troppo grande e costerebbero 25.000 euro…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo ROGNO – Comune chiuso al sabato mattina? “Ma è l’unico giorno in cui possiamo andarci”. Trasferita la mensa, illuminazione solo a led, auto elettriche in municipio proviene da Araberara.
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MediaTutto fermo. La ormai storica difficoltà di avere personale in municipio. E così di mese in mese, di anno in anno, le opere non si realizzano, pur essendo state annunciare e pur avendo a disposizione i soldi. E il tesoretto a disposizione del Comune di Tavernola ammonta a più di 2 milioni e mezzo. Il marciapiede che dovrebbe essere prolungato fino all’ingresso della galleria del Corno è sempre nelle intenzioni e non si concretizza, l’area ex Berta aspetta e spera.Nei giorni scorsi c’è stato un addestramento di volontari della Protezione Civile…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo TAVERNOLA – Come avere un tesoretto di 2 milioni e mezzo e non riuscire a spenderlo per intoppi burocratici. 45 volontari addestrati a utilizzare un’idrovora proviene da Araberara.
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MediaTrasmettere alle nuove generazioni la passione sportiva nel campo dell’atletica e dello sci e trasmettere loro i valori umani, oltre che sportivi, di queste discipline: questi i gli scopi che il GAV Vertova si è ripromesso di perseguire fin dalla sua fondazione, nel lontano 1952. “Una scommessa che ci sembra di aver vinto – dice Francesco Testa che dal 1991 preside la compagine vertovese – dal momento che oggi abbiamo più di 200 tesserati FIDAL, altri 100 atleti nelle categorie giovanili e una trentina di sciatori. Non male, ci sembra, per una struttura non professionali che vive soprattutto grazie alla disponibilità di tanti volontari, come gli allenatori Silvio e Tina che allenano i nostri ragazzi da 14 anni e che hanno fatto scuola anche ad altri 8 allenatori più giovani”. GAV significa Gruppo Alpinistico Vertovese, ma allo sci ed alla corsa in montagna dei primi anni, si sono aggiunti via via la corsa su pista e su strada. Nella media Valseriana il GAV è il gruppo sportivo più numeroso, che si avvale anche della pista di Nembro e del campo CONI in città: “Ovviamente siamo felici dei risultati che in tutti questi anni non sono mancati e che recentemente hanno visto i nostri atleti della categoria Junior imporsi in varie specialità e i Senior al primo posto nel Campionato Italiano di Staffetta, risultati ottenuti grazie alla serietà ed alla professionalità dei nostri allenatori; ma l’attività agonistica non è che un aspetto della nostra attività: organizziamo periodicamente incontri con ospiti illustri – sono stati con noi alpinisti come Cassin, Merelli, Piantoni, e il 28 ottobre scorso Denis Urubko – mentre per il 70° l’ormai tradizionale ‘Trail del Segredont’, la prima corsa in assoluto, quella ‘del cuore’, organizzata dalla compagine vertovese fin dall’anno della sua fondazione, ha cambiato volto, perché la gara, il 22 maggio scorso, si è sdoppiata ed il tracciato si è modificato aumentando i tratti “a fil di cielo” e raggiungendo territori più lontani”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VERTOVA – I 70 anni del Gav Vertova: 200 tesserati, 100 atleti nelle giovanili, 30 sciatori, Rocco Gelmini, Francesco Testa e quella passione infinita proviene da Araberara.
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MediaCorreva l’anno 1176, data 29 maggio, e nei dintorni di Legnano si combatteva una battaglia che avrebbe segnato il corso della storia e decretato l’indipendenza dei comuni dell’Italia settentrionale dall’Imperatore Federico Barbarossa. La storia ci ricorda che le truppe alleate dei comuni nella lega lombarda, alla guida di Alberto da Giussano, ebbero la meglio sulle truppe imperiali; i comuni Lombardi poterono così avere indipendenza amministrativa e un autogoverno delle loro scelte e della loro vita amministrativa. I negoziati a seguito della sconfitta dell’imperatore portarono alla firma della pace di Costanza (25 giugno 1183), che prevedeva innanzitutto il riconoscimento della Lega Lombarda da parte di Federico Barbarossa. Per quanto riguarda le singole città, l’imperatore faceva concessioni amministrative, politiche e giudiziarie; in particolare, Federico concesse un’ampia autonomia rispetto alla gestione delle risorse del territorio come i boschi, le acque e i mulini, la libera costruzione di mura a difesa delle città, inoltre, il Barbarossa confermava le consuetudini le città avevano conquistato nei trent’anni di scontri con l’Impero, e concedeva ufficialmente alle municipalità il diritto di avere un console, che doveva però giurare fedeltà all’imperatore. Ma i nostri paesi a quell’epoca esistevano? Come erano organizzati? Forse molti si sorprenderanno ma anche molti paesi della nostra zona, anche piccole comunità, avevano una autonomia e già erano organizzati in Comuni che liberamente decidevano sulla loro vita amministrativa. Anche Bossico esisteva come comune e già aveva la sua autonomia, come andremo a dimostrare. Recentemente, il ritrovamento di una pergamena del 1202 ne ha confermato l’esistenza. Tale pergamena, conservata presso l’archivio storico della Diocesi di Bergamo, riguarda una riunione svoltasi tra molti comuni della zona est della Provincia, nella quale si concorda di finanziare la costruzione di un ponte a Ranica, sulla strada di collegamento alla Val Seriana…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERID’ 4 NOVEMBREL'articolo BOSSICO – Ritrovata pergamena del 1200 e il Console di Bossico Lorenzo Ticcabella. Bossico e la battaglia di Legnano proviene da Araberara.
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MediaLa nuova sede logistica di 2.000 mq, il latte bergamasco Doc, la Formagella Val Cavallina e le ultime novità, come il Fontal Orobico
Tra le numerose eccellenze della terra bergamasca un posto di rilievo lo occupa uno dei più famosi caseifici della provincia, il Caseificio Paleni di Casazza, che in oltre sei decenni di vita si è fatto conoscere e apprezzare per la qualità dei suoi formaggi, per l’attenzione alla tradizione e al territorio, ma, al tempo stesso, per la capacità di offrire ai consumatori nuovi prodotti innovativi.
Lo sguardo al futuro è infatti una delle caratteristiche di questa realtà imprenditoriale; lo dimostra la nuova sede logistica che, con i suoi 2.000 mq, si aggiunge a quella preesistente.
Il titolare, Claudio Paleni, è orgoglioso della storia di questa azienda, di questo caseificio fondato a metà anni Cinquanta dal padre Domenico. Le radici sono però molto più antiche e affondano agli inizi del Novecento, quando nonno Damiano produceva formaggio trasformando il latte raccolto nei pascoli del Monte Avaro, in Alta Valle Brembana. Una storia che continua e che si evolve continuamente, come spiega Claudio.
“In questi ultimi anni abbiamo introdotto diverse novità nella nostra produzione di formaggi. Pur mantenendo la tradizione di produzioni storiche e affermate, come la Formagella Val Cavallina e il Branzi, il caseificio si è evoluto, intensificando le produzioni con alcune novità. Abbiamo infatti ampliato la varietà dei nostri prodotti, puntando sempre sulla qualità. Poi, ovviamente, i nostri formaggi tradizionali continuano ad essere i più richiesti dai clienti, ma anche altri si stanno facendo strada, riuscendo a farsi apprezzare dai consumatori”.
Quali sono questi nuovi formaggi da voi prodotti? “C’è, ad esempio, la Cavallina alla Birra, che è una formagella con aggiunta di birra locale (prodotta dal Birrificio Val Cavallina), una birra scura che conferisce una discreta colorazione marrone, con un leggero sapore che però non copre quello del formaggio. C’è poi la Toma al Rosmarino, con quel tanto di rosmarino che conferisce al prodotto il tradizionale aroma, che è particolarmente apprezzato dal consumatore. Oppure la Toma al Pepe Rosa, una tometta affumicata con legno di faggio… ma potrei citarne altri. Si tratta di nuovi prodotti che nascono dalla nostra volontà di cercare nuove soluzioni”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VIAGGIO NELLE ECCELLENZE LOCALI – Il Caseificio Paleni di Casazza, le radici agli inizi del Novecento e lo sguardo rivolto al futuro proviene da Araberara.
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Tra le numerose eccellenze della terra bergamasca un posto di rilievo lo occupa uno dei più famosi caseifici della provincia, il Caseificio Paleni di Casazza, che in oltre sei decenni di vita si è fatto conoscere e apprezzare per la qualità dei suoi formaggi, per l’attenzione alla tradizione e al territorio, ma, al tempo stesso, per la capacità di offrire ai consumatori nuovi prodotti innovativi.
Lo sguardo al futuro è infatti una delle caratteristiche di questa realtà imprenditoriale; lo dimostra la nuova sede logistica che, con i suoi 2.000 mq, si aggiunge a quella preesistente.
Il titolare, Claudio Paleni, è orgoglioso della storia di questa azienda, di questo caseificio fondato a metà anni Cinquanta dal padre Domenico. Le radici sono però molto più antiche e affondano agli inizi del Novecento, quando nonno Damiano produceva formaggio trasformando il latte raccolto nei pascoli del Monte Avaro, in Alta Valle Brembana. Una storia che continua e che si evolve continuamente, come spiega Claudio.
“In questi ultimi anni abbiamo introdotto diverse novità nella nostra produzione di formaggi. Pur mantenendo la tradizione di produzioni storiche e affermate, come la Formagella Val Cavallina e il Branzi, il caseificio si è evoluto, intensificando le produzioni con alcune novità. Abbiamo infatti ampliato la varietà dei nostri prodotti, puntando sempre sulla qualità. Poi, ovviamente, i nostri formaggi tradizionali continuano ad essere i più richiesti dai clienti, ma anche altri si stanno facendo strada, riuscendo a farsi apprezzare dai consumatori”.
Quali sono questi nuovi formaggi da voi prodotti? “C’è, ad esempio, la Cavallina alla Birra, che è una formagella con aggiunta di birra locale (prodotta dal Birrificio Val Cavallina), una birra scura che conferisce una discreta colorazione marrone, con un leggero sapore che però non copre quello del formaggio. C’è poi la Toma al Rosmarino, con quel tanto di rosmarino che conferisce al prodotto il tradizionale aroma, che è particolarmente apprezzato dal consumatore. Oppure la Toma al Pepe Rosa, una tometta affumicata con legno di faggio… ma potrei citarne altri. Si tratta di nuovi prodotti che nascono dalla nostra volontà di cercare nuove soluzioni”….
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MediaAlla faccia della tecnologia, hanno impiegato meno tempo a costruire la Torre Eiffel che a decidere se fare senso unico sul ponte di Fiorano al Serio. Questa valutazione mi è venuta in mente oggi recandomi in una ferramenta di Leffe. Dietro al banco di questa ferramenta ci sono delle fotografie che ritraggono gli operai che stanno montando la Torre Eiffel e ci sono anche le date del tempo della costruzione. Da notare che gli operai lavorano non nelle condizioni di appoggiare i piedi per terra, in una di queste foto stanno addirittura mangiando seduti su una trave non so a quanti metri di altezza. …SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo FIORANO – “Hanno messo meno tempo a costruire la Torre Eiffel che fare il senso unico sul ponte di Fiorano” proviene da Araberara.
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MediaSi scaldano i motori in vista delle prossime elezioni amministrative a Pianico, l’attuale sindaco Maurizio Pezzoli potrebbe cedere il testimone a Barbara Pedretti, attuale assessore che da anni è in prima fila nell’organizzare numerose manifestazioni. Potrebbe esserci una seconda lista che però non farebbe più capo a Clara Sigorini, ex sindaca sconfitta nell’ultima tornata amministrativa…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo PIANICO – Pezzoli potrebbe passare il testimone a Barbara Pedretti proviene da Araberara.
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MediaÈ stata una grande festa per la comunità di Credaro, che ha accompagnato Andrea Patelli nella giornata dell’ordinazione diaconale. Il nuovo diacono è stato festeggiato domenica 30 ottobre nelle tre Messe festive e un pranzo in Oratorio.
“Con grande gioia la comunità di Credaro – dice l’amministrazione -, che ti ha visto crescere, ti accoglie come Diacono”. Sono più di 50 anni che Credaro non ha più un’ordinazione sacerdotale: “Questa tua ordinazione diaconale sa di pioggia dopo un lungo periodo di siccità…
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CREDARO – La grande festa per don Andrea, che diventa diacono proviene da Araberara.
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“Con grande gioia la comunità di Credaro – dice l’amministrazione -, che ti ha visto crescere, ti accoglie come Diacono”. Sono più di 50 anni che Credaro non ha più un’ordinazione sacerdotale: “Questa tua ordinazione diaconale sa di pioggia dopo un lungo periodo di siccità…
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MediaIl sindaco Giorgio Bertazzoli ha salutato in Municipio il Comandante Mirko Rossi di Sorveglianza Italiana, che è andato in pensione.“Sorveglianza Italiana è la società di vigilanza che ogni notte, dalle 22 alle 6 del mattino, vigila sui nostri immobili comunali di Sarnico, e non solo…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo SARNICO – Il comandante Rossi va in pensione proviene da Araberara.
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Media“Vogliamo che Villongo diventi un paese delle famiglie”, inizia così il sindaco Francesco Micheli a raccontare i progetti che stanno prendendo piede sul territorio. “Andremo a lavorare su ciò che secondo noi manca attraverso un programma di opere pubbliche che ha alla base la volontà di essere un paese a misura di famiglia. Pensiamo quindi allo sviluppo di ciclopedonali che consentano una mobilità sicura all’interno del paese, ma anche alla realizzazione di due parchi nell’area verde di via Aldo Moro e a Seranica, entrambi entro la fine del 2023. Per quanto riguarda i parchi, abbiamo ricevuto un contributo di 30mila euro sulla videosorveglianza e ci consentirà di incrementare le telecamere e la sicurezza in paese”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo VILLONGO – Il sindaco e le opere: “Ciclabile, parchi, scuole, videosorveglianza. Vogliamo un paese a misura di famiglia” proviene da Araberara.
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MediaLa tanto attesa rotatoria sulla SP91 sta per diventare realtà. Un’opera che cittadini e automobilisti attendono da anni e che è di competenza provinciale. Non che l’amministrazione comunale guidata da Francesco Micheli sia rimasta a guardare: “Parteciperemo alla Conferenza dei Servizi perché è volontà dell’amministrazione fare in modo che i lavori inizino prima possibile e, salvo ritardi che dipendono dalla Provincia o da fattori esterni, il cantiere dovrebbe iniziare tra gennaio e febbraio. Noi continueremo a monitorare la situazione e a fare in modo che il processo prosegua correttamente”.Non sono mancate le polemiche per lo slittamento dei lavori, ma questo non dipende dal Comune: “La Provincia predispone il progetto, finanzia i lavori e decide quando iniziare i lavori. Il Comune può solo sollecitare l’ente provinciale a iniziare i lavori prima possibile e così è stato fatto…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo VILLONGO – Inizia il conto alla rovescia per la rotonda sulla SP91: conferenza dei servizi a novembre, lavori a gennaio proviene da Araberara.
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MediaAdemola Lookman, dalla Nigeria, passando per l’Inghilterra, destinazione Bergamo. E Lookman Bergamo lo sta conquistando a suon di gol, di giocate, di esultanze con un binocolo disegnato con le mani. Numeri impressionanti se rapportati ai minuti giocati. Attaccante esterno di origini nigeriane ma nato e cresciuto in Inghilterra e che per i prossimi 4 anni vestirà i colori della Dea. Esterno classe 1997, Ademola Lookman è cresciuto nelle giovanili del Charlton Athletic e il suo esordio in Premier League risale al 2017 con la maglia dell’Everton in occasione della partita contro il Manchester City. L’anno seguente, dopo aver segnato anche una doppietta in Europa League, il giocatore viene ceduto in prestito all’RB Lipsia per poi passare a titolo definitivo alla squadra tedesca nel 2019. In questo periodo tuttavia ha incontrato delle difficoltà nel trovare il giusto spazio all’interno della squadra, specialmente a causa dell’alta concorrenza per il suo stesso ruolo. Per questo motivo è poi passato prima al Fulham nel 2020 e poi al Leicester City nel 2021, squadra con cui ha militato in Premier League nella scorsa stagione ottenendo dei risultati discreti, anche se il suo rendimento è spesso oscillato tra alti e bassi. Lookman è stato acquistato dal Lipsia per 12 milioni di euro per il suo cartellino, più ulteriori 3 milioni di bonus che dipenderanno sia dal raggiungimento di obiettivi personali che di squadra.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ATALANTA – Ademola Lookman: “Avevo il frigo sempre vuoto, ho scelto di giocare per la Nigeria per aiutare la mia gente” proviene da Araberara.
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MediaTempo scaduto. Il 31 ottobre hanno chiuso definitivamente i battenti i due sportelli bancari del gruppo BPER presenti a Colere e a Dezzo di Scalve. Sopravvive invece il servizio Bancomat, così come aveva già accennato il sindaco Gabriele Bettineschi alcuni mesi fa, quando era arrivata la comunicazione.
“Rimarrà attivo grazie anche all’interessamento dell’amministrazione comunale nell’attuale posizione fin tanto che non sarà allestita una nuova postazione in un locale di proprietà comunale che gli verrà messo a disposizione – si legge in una nota del Comune -. In tal senso i tecnici di BPER hanno già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI 4 NOVEMBREL'articolo COLERE – Chiude la banca, ma sopravvive il bancomat proviene da Araberara.
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“Rimarrà attivo grazie anche all’interessamento dell’amministrazione comunale nell’attuale posizione fin tanto che non sarà allestita una nuova postazione in un locale di proprietà comunale che gli verrà messo a disposizione – si legge in una nota del Comune -. In tal senso i tecnici di BPER hanno già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi…
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Media“Sono molto contento che il nostro appello, dopo la chiusura del panificio locale, sia stato raccolto: Premolo avrà a breve un negozio di alimentari con rivendita di pane e così tante persone non dovranno recarsi altrove per fare la spesa. La nuova iniziativa commerciale darà maggior respiro anche alle altre poche attività rimaste in paese, l’edicola-cartoleria e il bar, i luoghi cioè che nei piccoli paesi come il nostro costituiscono anche un presidio importante per la socialità”. Così il sindaco Omar Seghezzi, che ha annunciato la prossima apertura del negozio di cui si parla proprio nel centro storico del paese, ad opera di una signora di Seriate che non vuole pubblicità. Intanto si pensa al risparmio energetico ed al contenimento della spesa relativa: “Per la verità non è da oggi che ci pensiamo…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo PREMOLO – Dopo l’appello, la riapertura: “Abbiamo di nuovo il panificio” proviene da Araberara.
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MediaSilverio è nel suo studio, ad Ardesio che guarda foto, le sceglie, le stampa, le cura con un amore che va al di là della professione si fa passione. Silverio Lubrini, 60 anni, fra pochi mesi chiude il suo studio: “Continuerò con la partita Iva ma qui mi fermo”. Silverio è il primo fotografo della zona anni fa a fare le fototessere digitali, una storia lunga e appassionante quella della fotografia, una storia che Silverio comincia a 16 anni: “A quell’età – racconta – con il mio primo stipendio mi sono comprato una reflex con il teleobiettivo, avevo la passione della fotografia sin da piccolo, lavoravo nel tessile ma quando potevo scattavo foto. Io sono di Gandellino, il mio primo studio l’ho aperto a Gromo il primo luglio del 1993 ma da anni facevo foto, mi chiamavano alcuni fotografi della zona per dar loro una mano, mi chiamavano per i matrimoni, allora non c’erano i telefonini, non c’era whatsapp e ci si muoveva solo con la cartina geografica. Mi capitava di andare a Milano, Brescia, Bergamo, cercare la casa della sposa e a volte avevo pure l’indirizzo sbagliato, non c’era niente, ci si muoveva così”. E poi c’era…l’effetto sorpresa: “Quando vedevi la sposa era sempre una sorpresa, potevi trovarti la modella come la ragazza della porta accanto, non è come ora che vedi il profilo sui social e comincia a farti un’idea per le foto o a studiare il viso, lì era tutto e sempre una sorpresa. Poi non vedevi la foto subito ma se fosse andato bene la avresti stampata il giorno dopo, insomma, era un altro mondo e un altro modo di lavorare”. E ora? “Ora è cambiato tutto, lavoro ancora e lavoro bene ma sono un po’ stanco, però la passione resta la stessa”. Lo studio ad Ardesio è molto grande, sembra un set cinematografico dove Silverio sperimenta, fotografa, realizza set di foto di tutti i tipi, album per maternità, pancioni, bimbi piccoli, insomma di tutto, che la creatività quella non si spegne mai…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo GANDELLINO – Silverio e i suoi 45 anni da fotografo: “E’ cambiato tutto, ricordo i matrimoni a Milano e Brescia, non sapevamo la via e nemmeno il volto della sposa…” proviene da Araberara.
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MediaNon l’ha presa benissimo il sindaco Maurizio Esti la nascita di una nuova associazione e, anzi, si è tolto un sassolino dalla scarpa affidando il suo pensiero ai social.
“È bellissimo vedere nascere nuove associazioni, è la dimostrazione della vitalità di un paese, sinceramente però avrei gradito una finalità diversa, e cioè un impegno nell’aiuto a chi in difficoltà, specialmente in periodi come questo, scoprire che la finalità sono i sentieri mi rende basito. Consiglio ritornate a dormire”. Perché l’associazione in questione è ‘Nessun Dorma’ e nasce con l’intento di raccogliere fondi da destinare al territorio, per riqualificare i sentieri della Collina….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOLTO COLLINA – Esti e i ‘Matoc’: “Consiglio: ritornate a dormire” proviene da Araberara.
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“È bellissimo vedere nascere nuove associazioni, è la dimostrazione della vitalità di un paese, sinceramente però avrei gradito una finalità diversa, e cioè un impegno nell’aiuto a chi in difficoltà, specialmente in periodi come questo, scoprire che la finalità sono i sentieri mi rende basito. Consiglio ritornate a dormire”. Perché l’associazione in questione è ‘Nessun Dorma’ e nasce con l’intento di raccogliere fondi da destinare al territorio, per riqualificare i sentieri della Collina….
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MediaConcludiamo la pubblicazione di un capitolo del volume dello storico Mimmo Franzinelli “L’insurrezione fascista – Storia e mito della marcia su Roma” (edizione Mondadori) avvenuta cento anni fa. Le tre puntate precedenti sono state pubblicare su Araberara il 23 settembre, il 7 e il 21 ottobre. Ringraziamo l’autore per averci concesso la pubblicazione. Mimmo Franzinelli Gran finale: l’ora di Mussolini Il 28 ottobre, di primo mattino, l’annuncio dello stato d’assedio compromette i piani di Mussolini: anche nell’ipotesi più favorevole, con la vittoria militare sull’Esercito, egli otterrebbe il potere al prezzo di centinaia di morti, passando alla storia come il responsabile della guerra civile.Quando, in poche ore, quel fosco scenario svanisce, comprende di aver vinto la partita: invece di combattere sanguinose battaglie, dovrà impegnarsi in schermaglie contro l’imbelle voluttà ministeriale di Salandra, Giolitti e Orlando. Certo della vittoria, lascia decantare la situazione, continuando a tessere la sua ragnatela.Vista l’indisponibilità fascista all’inserimento in un governo liberale, al mattino di domenica 29 ottobre Vittorio Emanuele affida il Paese al capo dell’insurrezione, cui fa inviare un telegramma dal primo aiutante di campo: «Sua Maestà il Re mi incarica di pregarla di recarsi a Roma desiderando conferire con lei. Ossequi. Generale Cittadini». L’investitura a statista muta d’un colpo prospettive e responsabilità di Mussolini: da capo di un partito-milizia, diviene capo del costituendo esecutivo.La notizia, pervenutagli verso mezzogiorno, era stata preannunciata dal presidente di Confindustria, Ettore Conti, su incarico del prefetto Lusignoli, preavvisato da Roma. Di un Governo forte avevamo bisogno, annota il presidente di Confindustria nel suo diario, sintetizzando la soddisfazione degli imprenditori, lieti di archiviare biennio rosso e inconcludenze degli esangui esecutivi liberali.Sin dalle modalità della designazione e dell’abbozzo del ministero appare chiaro che stavolta non vi è la solita alternanza di governi, ma un rovesciamento di regime. Vagone letto Vinta la battaglia a Milano, il 29 ottobre Mussolini parte per Roma in vagone-letto, sul direttissimo delle ore 20.30.Si predispone un treno speciale, affinché il presidente del Consiglio viaggi comodo e veloce, ma egli preferisce il convoglio di linea: «Principiamo a far economia!», sbotta, avvisando il capostazione che il suo treno dovrà essere in perfetto orario, così come «dovranno d’ora innanzi partire e arrivare in orario tutti gli altri treni».Nonostante la serata piovosa, la stazione centrale – occupata dagli squadristi – è affollatissima. L’illustre viaggiatore improvvisa un discorso: Camicie nere, camicie azzurre, cittadini!Vi ringrazio del vostro caloroso omaggio, che accolgo come un viatico per la dura fatica che mi aspetta. Se mi sarà concesso di assumere il potere vi garantisco che in Italia esisterà un governo nella pienezza assoluta della sua forza e con tutti i mezzi per farla valere.La vittoria bacia oggi i gagliardetti fascisti e io vi invito ancora· una volta a gridare: Viva l’Italia! Viva l’Esercito!SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo LO STORICO MIMMO FRANZINELLI RACCONTA /4 – La vera storia della Marcia su Roma dell’ottobre 1922 proviene da Araberara.
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MediaC’è anche Vigano San Martino tra i comuni lombardi che hanno ottenuto buone notizie dal bando Ri-Genera, una misura che sostiene, in particolare, i comuni nel contenimento dei consumi energetici di edifici pubblici, anche attraverso l’integrazione con impianti a fonte rinnovabile. Nei progetti finanziati da Ri-Genera sono compresi quelli per la climatizzazione e gli altri usi energetici degli edifici degli enti locali integrando interventi di riqualificazione energetica delle strutture con impianti a fonti rinnovabili.L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfredo Nicoli ha commentato: “Il nostro progetto è stato finanziato con il bando Ri-Genera di Regione Lombardia. Con questi 241.346,18 euro, ai quali vanno aggiunti altri 110.000 euro del GSE, renderemo il Municipio meno energivoro senza aggiungere ulteriori risorse comunali. Un ringraziamento a Regione Lombardia per aver premiato il nostro progetto. Un ringraziamento al nostro ufficio tecnico per l’impegno profuso che ha portato al raggiungimento di questo importante obiettivo”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VIGANO SAN MARTINO – 241 mila euro dalla Regione per il Municipio – Il Comune: “Così sarà meno energivoro”. Indagine di mercato per affidare il servizio mensa dell’asilo e i pasti a domicilio proviene da Araberara.
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MediaUn itinerario della memoria, guidato da Mino Scandella, appassionato storico baradello, che ha accompagnato le classi quinte della scuola primaria di Clusone sui luoghi simbolo dislocati sul territorio clusonese. L’evento era stato organizzato dal Gruppo Alpini di Clusone (capogruppo Mauro Bonadei) e si è svolto l’8 ottobre scorso. Si è partiti dal Monumento ai Caduti dove il 4 novembre si terrà anche quest’anno la cerimonia di ricordo delle guerre e dei giovani che in quelle battaglie ci lasciarono la loro vita. La seconda
tappa è stata presso la Madonnina e il parchetto adiacente alla stazione dove si tenne il solenne giuramento di circa 6 mila reclute che partirono poi per il Fronte nella “grande guerra” del 1915-1918.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CLUSONE – GRUPPO ALPINI E SCUOLA PRIMARIA – Itinerario della memoria dei Caduti di tutte le guerre proviene da Araberara.
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tappa è stata presso la Madonnina e il parchetto adiacente alla stazione dove si tenne il solenne giuramento di circa 6 mila reclute che partirono poi per il Fronte nella “grande guerra” del 1915-1918.
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