Media“Sono sempre stato in Oratorio fin da bambino, poi ho fatto l’animatore, l’educatore degli adolescenti e allenatore di una squadra di calcio della Polisportiva… insomma l’Oratorio è sempre stato la mia seconda casa, anzi, potrei quasi dire la prima”, sorride don Simone Zappella, ordinato diacono il 29 ottobre dalle mani del Vescovo Francesco Beschi. 31 anni da compiere il 28 dicembre, originario di Chiuduno, don Simone racconta il percorso che l’ha portato fin qui: “Una decina di anni fa ho iniziato ad interrogarmi sulla mia vocazione, ma avevo un lavoro sicuro, facevo l’impiegato per un’assicurazione di Sarnico e quindi avevo lasciato tutto in disparte fino all’estate del 2015. A settembre dell’anno prima avevo perso mio papà, ho vissuto un periodo di distacco dall’Oratorio, ma poi ho sentito la necessità di mettere in discussione la mia vita e in mezzo a tante domande è rispuntata anche quella vocazionale. Nell’estate del 2016 ho fatto alcuni colloqui con i superiori del Seminario e nell’ottobre del 2016 ho iniziato il primo anno, quello di discernimento nella comunità del Sacro Cuore di via Garibaldi, poi ho proseguito in Teologia e sono salito in Città Alta e ho iniziato questo cammino, impegnativo dal punto di vista scolastico… avevo fatto Idraulica al Pesenti quindi molte cose erano del tutto sconosciute. Sono arrivate delle belle soddisfazioni visto l’impegno che ci avevo messo, ma anche dal punto di vista della vita comunitaria. In questi anni di Seminario ho avuto la possibilità di imparare a vivere con gli altri ma anche di imparare che il lavoro su se stessi non è mai finito. Il percorso del Seminario aiuta a diventare uomini e poi con il discernimento vocazionale anche tramite le varie esperienze…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CHIUDUNO – Simone, da impiegato a diacono (e futuro prete): “Dopo la morte di mio papà ho messo in discussione la mia vita” proviene da Araberara.
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MediaC’è un angolo di cuore dove lasciar spazio a quei sogni che, rimasti chiusi a lungo nel cassetto, sbocciano in meraviglia. Fabio, che di cognome fa Bertoni, quel sogno l’ha trasformato in realtà poche settimane fa. 31 anni, soverese, un lavoro da operaio in un’azienda di Casazza da ormai sei anni, una disabilità che lui ha trasformato in un punto di forza, una famiglia che l’ha supportato in tutto e per tutto e una grande passione, quella per il calcio, che l’ha portato a Torino, nella Prima Squadra Insuperabili A (che significa partecipare al massimo campionato italiano per disabili). Partiamo proprio da qui a raccontare la storia di Fabio. Una convocazione… speciale: “Un giorno è arrivato un messaggio dal mio allenatore, Davide Finardi, dovevo andare a Modena per un torneo. Lì avrebbero selezionato giocatori per le Prime Squadre Ufficiali A, B e C. É stata una sorpresa perché era un sogno che speravo si avverasse l’anno scorso, ma avevano deciso di tenermi ancora un anno a Rovetta e quindi, un po’ deluso, avevo messo via il pensiero. Beh, quando mi è arrivato il messaggio e Davide mi diceva che ero ufficialmente nella Rappresentativa A è stata una grande emozione. Ce l’avevo fatta! È stato un anno un po’ complicato per me ed è stato l’inizio di una rinascita. E poi un pensiero è andato a Vito, il mio allenatore dei CamUnici, la mia esperienza nello sport paralimpico è iniziata proprio a Darfo, certo, mai pensando di arrivare fin qui. Ho anche scelto il mio numero di maglia, il 91, il mio anno di nascita. Il mio ruolo? Terzino e all’occorrenza difensore centrale, penso che la difesa sia il ruolo in cui mi esprimo meglio”.
La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – Fabio e il suo esordio nella Serie A Disabili: “Sono nato portiere, mi piaceva l’idea di sporcarmi nel fango… grazie ai miei che mi portano ovunque, io che non posso fare la patente” proviene da Araberara.
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La passione per il calcio arriva da lontano… “I miei genitori avevano provato con il karate, ma ho capito subito che non era il mio sport (ride, ndr) e quindi a otto anni mio papà mi ha portato a Lovere, alla Virtus, dove sono rimasto per tre anni”.
Sei nato come portiere… “Mi piaceva l’idea di sporcarmi e buttarmi in mezzo al fango, giocavo su un campo di sabbia e l’ho scelto soltanto per quello. Dopo l’esperienza a Lovere sono tornato a Sovere, ho cambiato ruolo, ed è qui che sono cresciuto nello sport. Sono stati gli anni più importanti, ho giocato fino al secondo anno di Giovanissimi e poi, quando ho capito che stava diventando troppo difficile, ho deciso di mollare….
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MediaC’è tanta carne al fuoco in queste settimane sulla scrivania del sindaco e degli assessori di Grumello del Monte, i contributi ricevuti da Regione Lombardia e Pnrr iniziano a prendere forma. “Partirei dai cantieri che già si vedono in paese, come la realizzazione della sede della Protezione Civile, un’opera a cui teniamo molto, e che procede secondo il cronoprogramma stabilito e lo stesso per Via Borlino. Siamo molto soddisfatti, perché il nostro lavoro e i nostri progetti diventeranno presto realtà – spiega l’assessore Lino Brevi -. Per quanto riguarda il Parco Vita del Rillo abbiamo ricevuto un contributo di 30mila euro che ci consentirà di cambiare volto a questo polmone verde del nostro paese. Il bando prevede la realizzazione di giochi inclusivi e per questo posizioneremo un gioco in legno di robinia, ma anche delle attrezzature sportive, una vera e propria palestra all’aperto. Verrà inoltre sostituito l’arredo urbano e riqualificato i sentieri già esistenti e poi penseremo presto anche all’illuminazione che attualmente non c’è.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – La nuova Grumello: “Sede per la Protezione Civile, cambia volto il Parco Vita, nuovi giochi inclusivi, restyling alloggi popolari” proviene da Araberara.
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MediaSe nel 2021 ben 250mila luci avevano acceso il Natale di Sarnico con una spesa di 100mila euro grazie alla collaborazione tra Comune, Pro Loco e commercianti, quest’anno il sindaco Giorgio Bertazzoli pensa ad un’atmosfera decisamente più… spenta. La crisi energetica e il caro bollette hanno costretto l’amministrazione comunale a pensare in modo diverso rispetto al passato e questo ha provocato qualche scaramuccia con la Pro Loco. Tutto risolto, o meglio, ci si siederà attorno ad un tavolo per trovare una soluzione condivisa…SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo SARNICO – Dopo il boom di luci, il Natale sarà più… spento. Scaramucce con la Pro Loco proviene da Araberara.
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MediaUna raffica di appuntamenti culturali per questo autunno ad Ardesio. Cominciando dalla celebrazione del ricordo di tutte le guerre il 4 novembre. La cerimonia è prevista per domenica 6 novembre con inizio in piazza Monte Grappa alle 9.30, corteo e sfilata verso la Parrocchiale alle 10.15 e S. Messa alle 10.30, alle 11.30 la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Ma venerdì 4 novembre alle 20.45 nella sala consiliare del municipio, organizzata dall’Associazione ARDES con il suo presidente Guido Fornoni e dall’assessorato alla Cultura con il vicesindaco Simone Bonetti, si terrà una serata dedicata al racconto della “Prima Guerra Mondiale – la battaglia sui monti” con relatori Martino Bigoni e Valentino Gobbi.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ARDESIO – L’autunno ardesiano tra memoria, libri, spettacoli e musica proviene da Araberara.
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MediaQuesti non sono tempi molto facili per la montagna e per le stazioni sciistiche, colpiti doppiamente dalla crisi economica legata ai rincari e al cambiamento climatico che sta azzerando le nevicate.Però, dal nuovo Monte Pora gestito da UIta Spa, la società di cui è presidente Cristina Radici, erede di una delle più importanti casate imprenditoriali della Bergamasca, sta arrivando un messaggio di speranza e di rilancio. Sì, perché i progetti e gli investimenti dell’azienda sta cambiando il volto del Monte Pora, con l’intenzione di farlo diventare una delle mete preferite non solo nel periodo invernale, ma anche in quello estivo.“In questo periodo leggiamo e sentiamo spesso del caro energia, del fatto che le stazioni sciistiche aprano o non aprano. Noi – spiega Maurizio Seletti, amministratore di Irta Spa – apriamo il 3 dicembre. In questi mesi siamo anche stati bombardati da richieste di informazioni sull’aumento dei prezzi. Come sapete, si legge di aumenti del 7%, del 13%, qualcuno parla addirittura del 23/25%. Abbiamo cercato di fare un grande sforzo. Per tutte le tariffe ci sarà infatti un aumento del 5% cercando di spostare questi aumenti sugli adulti e non sui ragazzi. Questo perché le famiglie e i bambini sono nel cuore del Monte Pora. Gli aumenti sono quindi molto contenuti rispetto al panorama attuale, che non è dei migliori. E poi, tutte le tessere acquistate online saranno soggette ad uno sconto di circa il 5%, quindi l’aumento può essere recuperato in questo modo. Questo riguarda la stagione invernale, ma visto che noi vogliamo sempre anticipare i tempi, abbiamo già deciso quando aprire la stagione estiva e cosa fare la prossima estate”.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo CASTIONE – COSTA VOLPINO – ROGNO – Il decollo del ‘nuovo Monte Pora’ aperto tutto l’anno e il sogno della cabinovia proviene da Araberara.
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MediaNon c’è ancora la nomina del Direttore dei Lavori. Più che i restanti due pareri (Sovrintendenza e Comunità Montana) che mancano, è questo l’intoppo che minaccia di far saltare la stagione (o comunque la parte economicamente più importante, quella delle feste di fine anno) a RSI, la società che ha vinto la gara per la gestione del futuro “comprensorio sciistico”, ma anche solo nel frattempo della stazione sciistica di Colere. Mancando il direttore dei lavori non si può installare la nuova cabinovia Carbonera-Polzone, quindi tutto il resto serve a niente, piste, eventuale innevamento artificiale, strutture ricettive comprese. Abbiamo accennato al progetto di “comprensorio”. Più volte abbiamo scritto dell’intenzione, una volta risolto l’accesso a Polzone, di collegare la stazione di Colere con gli impianti di Lizzola. Il progetto in questione passa di competenza al comune di Vilminore (sul cui territorio già insistono alcune piste di Polzone). Ma per Vilminore non è solo questione di dare l’ok amministrativo, c’è nel progetto anche un futuro collegamento diretto tra Teveno e Polzone, un’alternativa all’unico accesso attuale (veramente di “attuale” adesso non c’è niente, fino a che ci sarà la nuova cabinovia). Questo collegamento è molto più che un’idea, da informazioni che abbiamo si sarebbe già in fase pre-progettuale. Un accesso da Teveno garantirebbe anche in futuro di avere un’alternativa in caso di difficoltà o di fermo per manutenzione o guasti della futura cabinovia da Carbonera. ..
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo VAL DI SCALVE – SCENARI – “Facciamo la strada della ‘vià de O’ da Dezzo a Colere”. E per gli impianti seggiovia Teveno-Polzone proviene da Araberara.
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MediaI 90 anni di Santina Carrara, nascere il giorno dei Santi non è da tutti, ma Santina che mica per niente si chiama così, quel giorno di 90 anni fa si è tuffata in questo mondo con quel suo carattere pieno di energia che coinvolge tutti e tutto.Vieni ad aprire le finestre dellemie ore, ho bisognod’aria nuovasui giorni di questo cuore.Quell’aria fresca che sei tu, da 90 anniChe soffi meraviglia dentro petali di rosaUn sollievo, un colore, un passaggio dentro un’orma di un cammino, di bellezzaAuguri SantinaSUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – I 90 anni Santina, un uragano di vita proviene da Araberara.
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MediaUn consiglio comunale che ha sfiorato le tre ore con i 16 punti all’ordine del giorno e dove non sono di certo mancati i soliti toni ironici, e non solo, tra i protagonisti in gioco.“Sono molto deluso del fatto che non sia stato pubblicato sul sito del nostro Comune il bando per le borse di studio del Bim – sottolinea Fabrizio Minelli -. Credo sia un grave danno per i nostri studenti meritevoli. E poi vogliamo parlare del pasticciaccio dell’Oesi? Ora l’ultimo gestore chiede che gli venga riconosciuto parte dell’investimento fatto e che è di fatto rimasto nella struttura e il sindaco ha risposto che gli farà pagare il suolo pubblico. Ho chiesto anche il motivo per cui non è mai stata revocata l’ordinanza sullo spreco dell’acqua e questo dimostra, come ho più volte sottolineato, l’incapacità e l’incompetenza dal punto di vista amministrativo. Si è definito irraggiungibile, ma penso di essere sempre un passo avanti. Non è finita qui, perché hanno bocciato la mia mozione in cui chiedevo di vendere un terreno di 270 metri quadrati, un’area che non sarebbe servita a nessuno, ma visti i tempi che corrono sarebbe stato opportuno pensarci”.E poi si è tornati a parlare della lettera inviata al Prefetto e della sua risposta: “Quello che contesto non è la lettera in sé, perché il sindaco è libero di fare ciò che vuole, il problema è che ha cercato di nasconderla visto che non è stata protocollata. Il protocollo è un atto giuridico e il principale strumento di trasparenza amministrativa e come tale deve essere usato”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBRE L'articolo SOLTO COLLINA – Minelli: “Il sindaco ha cercato di nascondere la lettera del Prefetto. Borse di studio: danno agli studenti”. Cassarino: “Collaborare? Non significa farsi andare bene tutto” proviene da Araberara.
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MediaQuesta volta tocca a Sovere. La classifica delle aziende per fatturato, vengono considerate le aziende che hanno la sede legale a Sovere. Ci sono altre aziende, che potrebbero rientrare in classifica ma hanno sede legale in altri paesi e sono stati pubblicati nella classifica di quei paesi. La Gap di Sovere surclassa tutti con un fatturato da 51.209. 588 euro, al secondo posto la Elti e la Fersovere, e via a seguire tutte le altre. Zona industriale che si dimostra sana e che ha fatto della diversificazione su più settori la sua fortuna….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – La classifica delle prime 30 aziende per fatturato, la Gap supera i 50 milioni di euro proviene da Araberara.
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MediaIn questo periodo non si fa altro che parlare dell’aumento dell’energia elettrica, del metano, del pellet e, in generale, delle materie prime. Tutti se ne rendono conto controllando scontrini e fatture. Quando poi arriva la bolletta dell’energia elettrica, prima si deve fare un ‘segno della croce’… e fra pochissimi mesi si dovrà fare lo stesso per la bolletta del gas per il riscaldamento invernale.L’assessore al Bilancio e al Commercio del Comune di Albino Davide Zanga, molto attivo sui social con messaggi e dichiarazioni che fanno riflettere (e qualche volta litigare… perché lui di peli sulla lingua non ne ha…), ha pubblicato un post il primo giorno di novembre riportando un dato che lui stesso ha definito impressionante.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ALBINO – LA CRISI DELLE BOLLETTE – Costi energetici, aumento choc per il Comune – Nel 2023 si dovrebbe passare da 828 mila a 1,5 milioni di euro proviene da Araberara.
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MediaLa celebrazione festiva trasloca nella chiesa di Santa Maria e passa dalle 7 alle 7,30 Finora l’autunno è stato mite e questo ha senza dubbio aiutato sul fronte del riscaldamento di case, uffici e chiese. Ma quando il ‘generale inverno’ si farà sentire, la musica cambierà di colpo. I forti aumenti del gas, della legna e del pellet porteranno tutti a cambiare, almeno in parte, le loro abitudini. Questo vale per le famiglie, ma anche per i parroci.Sì, a Nembro la Parrocchia guidata dall’arciprete don Antonio Guarnieri sta pensando a come far fronte al ‘caro bollette’ dato che per riscaldare la grande chiesa arcipresbiterale plebana di San Martino si finirà col pagare molto più che in passato.La soluzione non è (ovviamente) tenere spento il riscaldamento, perché non si possono lasciare al freddo i fedeli, tra i quali l’età media è piuttosto elevata (anche se in alcune parrocchie i preti si mostrano poco sensibili al riguardo, guardando più alle casse parrocchiali che al benessere del loro gregge…).SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo NEMBRO – Il ‘caro bollette’ fa spostare la Messa proviene da Araberara.
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MediaUn viaggio particolare, di quelli che ti fanno venire voglia di infilarsi nello zaino dei partecipanti e viaggiare con loro, all’insegna di quell’entusiasmo che trascina tutto e tutti. Perché tutti o quasi se non hanno assaggiato, hanno almeno visto nei supermercati o nei bar la birra Leffe, tra l’altro una delle più buone e intense. Birra che si produce nell’abbazia Notre Dame de Leffe, fondata a Leffe, odierno quartiere di Dinant nel 1152 lungo il fiume Mosa nella provincia di Namur nel sud del Belgio. A partire dal 1240 i monaci iniziarono la produzione di birra destinata ai pellegrini ospiti dell’abbazia e capita spesso a chi invece vive a Leffe, Val Seriana di sentirsi chiedere della birra Leffe. E allora detto fatto, un gruppo di ragazzi del paese ha pensato bene di andare all’abbazia in Belgio e fare una sorta di gemellaggio. Ecco il meraviglioso racconto scritto da una di loro, Barbara Gelmi:“È partito tutto da un’idea avuta da alcuni coscritti buttata lì quasi per gioco e piano piano ha preso sempre più forma. Sembrava un’impresa quasi impossibile ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Stamattina ci siamo presentati davanti al comune di Dinant spiegando il motivo che ci aveva portati fino a lì chiedendo di parlare con il sindaco. Non ci saremmo mai aspettati tanta accoglienza e entusiasmo. Le basi per questo GEMELLAGGIO “tra Leffe e Leffe” sono state poste.Che soddisfazione!…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo LEFFE – Leffe to Leffe: in viaggio dal paese della Val Seriana all’Abbazia belga dove nasce la birra Leffe: un gemellaggio per scoprire che… proviene da Araberara.
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Media“A noi capita di sentirci malati invisibili, perché la nostra malattia non è riconosciuta”, inizia così il racconto di Nicole Martinelli, 35 anni compiuti il 3 novembre, originaria di Costa Volpino, ma di casa da ormai tre anni a Trescore, passando per Fino del Monte, paese del marito. Un percorso lungo e pieno di ostacoli quello che ha dovuto percorrere molte volte senza essere compresa, senza che qualcuno le credesse. “Neuropatia delle piccole fibre” è la diagnosi che oggi Nicole ha tra le mani, ma per raccontare la sua storia dobbiamo tornare indietro, fino alla sua infanzia.“Ho iniziato ad avere dolori ai piedi quando avevo poco più di due anni e mezzo, la sera prima di andare a dormire scoppiavo in lacrime e mio papà mi faceva i massaggi per farmi addormentare. I miei genitori mi hanno portato ovunque, ma tutti i medici dicevano che non avevo nulla e loro non potevano che credere a quelle parole. Sono cresciuta così, tenendo tutto dentro di me, perché la risposta è sempre stata la stessa: ‘Non hai niente’. Sono andata avanti così, a sei anni mi dicevano che ero troppo robusta e più alta rispetto alla mia età e quindi doveva essere legato a quello. Alle Elementari avevo mal di testa tutti i giorni, non mi abbandonava mai, e i dolori che avevo ai piedi erano saliti verso le gambe… ma secondo i medici io non avevo niente. A nove anni il mio cuore aveva iniziato a battere all’impazzata e ogni volta che mi alzavo, cadevo a terra, svenuta. ‘Il cuore è a posto’, dicevano. Era un sintomo molto invalidante, ma solo molti anni più tardi ho capito che era la Pots, cioè la Tachicardia posturale ortostatica. Guardavo avanti e cercavo di fare la mia vita, non è stato facile visto che nessuno mi credeva, ma cosa potevo fare altrimenti?”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 OTTOBREL'articolo TRESCORE BALNEARIO – Nicole, la malattia e l’associazione: “A due anni i primi sintomi, nessuno mi credeva. Siamo malati invisibili” proviene da Araberara.
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MediaFra alcuni mesi l’Amministrazione comunale di Casazza procederà all’abbattimento dell’edificio di Via Nazionale adibito a case popolari. L’immobile, che si trova nei pressi del semaforo sulla Statale 42, verrà poi ricostruito e verranno ‘ripensati’ i parcheggi presenti nella zona, a due passi dalla farmacia. Ed è appunto sulla questione parcheggi che sta montando una grande preoccupazione da parte di esercenti e negozianti che lavorano in quella zona del paese.C’è stato un incontro al quale erano presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione di Casazza. Ne abbiamo parlato con una delle persone maggiormente interessate alla questione, la dottoressa Silvana Varinelli, la farmacista del paese.“Stiamo aspettando che il Comune dia risposte certe. All’incontro erano presenti 23 persone che gravitano nella zona del semaforo. E tutte queste persone sono spaventate, disorientate e soprattutto amareggiate da una non risposta del Comune. L’unica cosa che ci è stato detto è che non si sa quello che verrà fatto, ma che alla fine il Comune farà quello che vuole. Ci hanno fatto capire che in quell’area si farà un’area verde attrezzata e un marciapiede; quindi, dato che di spazio non ce n’è molto, alla fine si toglieranno i parcheggi”.Quanti sono i parcheggi attualmente presenti? “Sono undici, di cui due per persone con disabilità e nove per tutti”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo CASAZZA – Rabbia e preoccupazione per quei parcheggi che… spariranno proviene da Araberara.
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MediaLa cittadina di Alzano Lombardo si appresta a vivere la festa patronale di San Martino e la tradizionale fiera che ogni anno attira migliaia di visitatori anche da altri paesi. Il sindaco Camillo Bertocchi aveva promesso di arrivare a questo evento con i lavori in Piazza Italia e in Via Mazzini quasi completati. E così è stato. Lunedì 31 ottobre sono state aperte al traffico provvisoriamente con senso unico discendente (nella direzione da Piazza Italia a Piazza Garibaldi); i residenti possono accedere alle proprie abitazioni in auto. A lavori conclusi la viabilità tornerà ad essere quella precedente all’inizio dei lavori. Sono in corso i lavori di completamento della pavimentazione di Piazza Italia, che sarà aperta ai pedoni nei giorni dell’11, 12 e 13 novembre in occasione della Fiera di San Martino. Insomma, ormai manca poco alla conclusione di un’opera a cui il primo cittadino tiene molto e che riporta il centro alzanese ai suoi antichi splendori.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ALZANO LOMBARDO – Fondi del Pnrr solo al sud, l’ira di Bertocchi, che riapre Piazza Italia per San Martino proviene da Araberara.
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MediaQuelli che mostriamo sono dati che non possono sorprendere, perché è ovvio che più si è vicini alle grandi città più è alto il valore degli immobili, mentre, al contrario, tale valore diminuisce sempre più man mano che aumenta la distanza dalle metropoli.Succede anche nella provincia bergamasca e, nello specifico, in Valle Seriana. Abbiamo infatti analizzato i dati (che sono tratti dal sito immobiliare.it e aggiornati al mese di settembre) sul prezzo medio di vendita degli immobili residenziali nei 17 comuni della Bassa e Media Valle.In pratica, abbiamo considerato quel pezzo di mondo compreso tra la città di Bergamo e il ponte del Costone, che segna il confine con l’Alta Val Seriana.Ebbene, partiamo proprio dalla Città dei Mille, che può vantare un prezzo degli immobili residenziali pari a 2.307 euro al metro quadro.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo INCHIESTA – I prezzi degli immobili in Bassa e Media Val Seriana: sul podio Torre Boldone, Ranica e Villa di Serio. Fanalino di coda Colzate proviene da Araberara.
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MediaPierluigi Lanfranchi. Da Sovere verso il mondo. O nel mondo partendo da Sovere. Classe 1973, studi classici, Liceo a Lovere, università a Milano, Lettere Antiche, poi la voglia di provare a respirare qualcosa di diverso: “Sono stato a Parigi, poi in Olanda, insegno in Francia, a Marsiglia, vivo ad Amsterdam. Sono andato via molto presto, nel 1999, non avevo nessun problema in Italia ma avevo voglia di vedere il mondo, di vivere e sperimentare qualcosa di diverso”. Una passione, quella del greco antico che è diventata una professione. Pierluigi nei giorni scorsi è tornato a Sovere, insieme alla moglie, fresco di terzo posto nel prestigioso premio internazionale di poesia Guido Gozzano 2022 con il suo libro ‘Il Tempo che trova’, perché Pierluigi scrive poesie, le scrive da anni e questo libro, come scrive il giornalista e poeta Ottavio Rossani: “E’ un libro surreale, e allo stesso tempo tremendamente reale, tema centrale è il tempo che trova l’uomo, la donna, i figli, la vita, le cose, la storia, i miti che dalla loro lontananza illuminano il presente, il futuro, il passare della vita. In questo libro – storie raccontate in versi o in prosa poetica (potente suggestione è l’incontro con Brodskij in un viaggio onirico), con una lingua esatta, evocativa – entrano tutti i sogni possibili. L’oniricità del pensiero cosparge spesso i momenti esperienziali. Il tempo passa, il tempo si ferma, salta anche la relatività. Il poeta spazia dai miti alla quotidianità, situazioni tutte filtrate dal sogno che può essere incubo o elegia…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo SOVERE – Pierluigi Lanfranchi, soverese, docente all’Università di Marsiglia, vive ad Amsterdam, terzo posto al premio internazionale di poesia Guido Gozzano: “Qui a Sovere torno spesso…” proviene da Araberara.
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MediaTorna il parco giochi nella zona vicino al fiume, sopra il cimitero: “Andremo a posizionare i giochi e realizzare il parco giochi a breve – commenta il sindaco Mariano Foresti – un’opera a cui teniamo molto perché sono tanti i bimbi in quella zona”. Ma i riflettori in questi giorni sono accesi sul lavoro da 400.000 euro che permetterà a Castro di avere una sala polifunzionale dove c’erano le ex scuole elementari, opera che rientra in un progetto di largo respiro…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 4 NOVEMBREL'articolo CASTRO – Nuovo parco giochi, via alla realizzazione della sala polifunzionale proviene da Araberara.
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Media“Durante l’ ultimo consiglio comunale, il sindaco ha finalmente ammesso di non avere rispettato l’iter corretto per il rispetto delle quote rosa in giunta come da noi più volte segnalato, nominando il consigliere Federico Valle senza avere chiesto l’eventuale disponibilità della consigliera donna rimasta della maggioranza, Bassanelli Eva. Sollecitato più volte durante il consiglio comunale a farlo, ha finalmente chiesto alla consigliera Bassanelli , come da legge previsto, se avesse intenzione di impegnarsi in un ruolo assessorile. La consigliera ha risposto in modo affermativo ed il sindaco si era impegnato a informare la Prefettura della questione in tempi celeri. Questo ad onore di verità, dopo aver dichiarato precedentemente che la consigliera Bassanelli avesse invece rifiutato tale incarico quando invece nulla era stato chiesto. Noi come minoranza, in buona fede, abbiamo atteso due settimane, lasciando spazio e tempo per rimediare alla cosa, sollecitando il rispetto delle regole, ed a oggi nulla è stato fatto. Avremmo sperato che anche l’ attuale assessore Federico Valle , sentendo in modo chiaro che la sua nomina sia stata frutto di una azione non corretta e irrispettosa della legge, presentasse le proprie dimissioni.SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBREL'articolo ONETA – La Minoranza contesta il sindaco Angelo Dallagrassa sul rispetto delle ‘quote rosa’ in Giunta. La risposta del primo cittadino: “Strumentalizzazioni” proviene da Araberara.
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