MediaChe si sia finalmente trovata la soluzione al problema della mancanza del medico di base nei paesi di Gromo, Gandellino, Valbondione e Valgoglio? Pare proprio di sì, a giudicare dall’accordo raggiunto nella riunione del 27 settembre scorso, alla presenza di un rappresentante di ATS, dei sindaci dei 4 Comuni e del dott. Luca Natalino Presepio. Secondo l’accordo, tra una ventina di giorni – il tempo necessario perché le varie Giunte possano approvare la relativa convenzione – il servizio del dott. Presepio dovrebbe riprendere in tutte le quattro comunità dell’Alta Valle, così come la sua segretaria che sarà presente, a turno, per due ore la settimana, anche a Novazza, a Boario e a Lizzola per occuparsi delle comunicazioni, delle ricette, delle prenotazioni, ecc…:SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALTA VALLE SERIANA – Raggiunto finalmente un accordo per risolvere il problema dell’assenza di un medico di base: il dott. Presepio riprenderà servizio tra una ventina di giorni proviene da Araberara.
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MediaSul tema caldo della viabilità di Casazza, al centro di discussioni e polemiche degli ultimi mesi, uno dei più attivi (anche sui social) è stato Roberto Freti, consigliere del gruppo di minoranza ‘Casazza viva e sicura’. Lui, però, non vuol passare per il ‘classico rompiballe’ che riempie i social di critiche. E, infatti, da lui partono spesso anche delle proposte rivolte all’Amministrazione comunale.“Sì, perché quello dei social – spiega Freti – è, per quel che mi riguarda, solo l’ultimo canale che uso per sottoporre certe problematiche che interessano i cittadini, non è il primo. E, infatti, io scrivo su Facebook solo dopo aver parlato con l’Amministrazione. Ad esempio, se mi arriva una segnalazione da un cittadino o se vedo che c’è un determinato problema che si può risolvere, io chiamo l’assessore competente e gli dico: ‘guarda che succede questo e quest’altro’, oppure ‘perché non si fa in questa maniera e via dicendo. Ho fatto così anche per il discorso della viabilità. Poi, magari, l’assessore mi dice ‘va bene’ ma poi succede che tappezzano il paese di strisce, di cui alcune senza senso. E, allora, a questo punto, quando non vengo ascoltato, utilizzo i social….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBRE L'articolo CASAZZA – LA MINORANZA – Freti: “Case popolari e viabilità, ma se ai negozi togli i parcheggi…” proviene da Araberara.
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MediaUn paio di persone di Villa di Serio, arrivate alle Fiorine di Clusone per accompagnare il loro ex curato don Carlo Maria Viscardi, durante l’imponente corteo che dall’antica chiesetta dei Morti Nuovi (o di Santa Maria Maddalena e San Rocco) si è diretto alla più recente chiesa parrocchiale di San Giuseppe Artigiano, si sono guardate con espressioni di meraviglia. Una delle due ha detto all’altra: “Quanta gente c’è! Ma io credevo che in questa frazione di Clusone vivesse poca gente”.
In effetti la signora villese non aveva tutti i torti. Per chi abita a in un paese di oltre 6.500 abitanti (appunto, Villa di Serio), un paese di sole 1.500 anime come Fiorine non può che sembrare un paesino semi-spopolato. Il fatto è che molte di queste 1.500 anime hanno voluto essere presenti all’ingresso del loro nuovo pastore. E, forse, molti degli abitanti delle Fiorine pensano che il loro nuovo parroco se lo devono tenere ben stretto, perché arriverà probabilmente il giorno in cui non ne avranno uno tutto per loro. Ci sarà il giorno in cui (speriamo il più tardi possibile) nei piani alti della Curia di Bergamo si deciderà di affidare la Parrocchia di San Giuseppe all’arciprete di Clusone. Del resto, questo sta capitando un po’ ovunque nella Diocesi orobica a causa del calo delle vocazioni e del conseguente invecchiamento del clero…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – L’INGRESSO DEL NUOVO PARROCO – Don Carlo Viscardi abbraccia i suoi nuovi parrocchiani: “Ciao Fiorine…” proviene da Araberara.
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In effetti la signora villese non aveva tutti i torti. Per chi abita a in un paese di oltre 6.500 abitanti (appunto, Villa di Serio), un paese di sole 1.500 anime come Fiorine non può che sembrare un paesino semi-spopolato. Il fatto è che molte di queste 1.500 anime hanno voluto essere presenti all’ingresso del loro nuovo pastore. E, forse, molti degli abitanti delle Fiorine pensano che il loro nuovo parroco se lo devono tenere ben stretto, perché arriverà probabilmente il giorno in cui non ne avranno uno tutto per loro. Ci sarà il giorno in cui (speriamo il più tardi possibile) nei piani alti della Curia di Bergamo si deciderà di affidare la Parrocchia di San Giuseppe all’arciprete di Clusone. Del resto, questo sta capitando un po’ ovunque nella Diocesi orobica a causa del calo delle vocazioni e del conseguente invecchiamento del clero…
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MediaA Schilpario chiude l’unico panificatore, quello storico dei Rizzi. C’è una rivendita, ma il forno è altra cosa, il pane prodotto a Schilpario è un pezzo di storia che se ne va. Da qui l’appello del sindaco perché qualcuno ne rilevi l’attività.APPELLO GESTIONE FORNO DEL PANECi siamo confrontati con i gestori dello storico forno del pane di Via Padre Maj, appurando la loro volontà di chiudere i battenti. Le motivazioni di questa scelta risiedono nella volontà (dopo 37 anni di impegnativo lavoro) di anticipare un po’ l’etá della pensione. Anche le incertezze del momento legate ai costi energetici e di reperimento del personale hanno contribuito nella scelta. Il forno da molti decenni ha permesso una vita onorevole alla famiglia Rizzi che lo ha sempre gestito…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SCHILPARIO – Chiude il forno dei Rizzi: cercasi panificatore proviene da Araberara.
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MediaLa statale 469 del Sebino è stata teatro di un altro incidente stradale. Nel pomeriggio di oggi, sabato 8 ottobre, pochi minuti dopo le 16 a Riva di Solto si è verificato un incidente mortale in moto che ha coinvolto un uomo di 56 anni e un’altra persona di 55. Sul luogo sono arrivate due ambulanze e l’elisoccorso oltre che i Carabinieri della Compagnia di Clusone.Nella notte, a Predore, ha perso la vita Elia Martinelli, 23 anni, sempre in un incidente in moto.L'articolo Incidente mortale sulla statale 469 a Riva di Solto proviene da Araberara.
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MediaLuca Mariani
Ebbene sì. Anche io sono uno tra quei tanti giornalisti (o presunti tali) che in questi giorni hanno provato ad intervistare il Bocia, al secolo Claudio Galimberti. L’idea era semplice: chiedergli come ha vissuto la giornata di giovedì 16 settembre, quelle tragiche ore nelle quali alcuni comuni delle Merche sono stati travolti da quella malefica onda di pioggia e fango. Tra questi c’è anche Senigallia dove il Bocia vive e lavora da qualche anno. È da inizio settimana che provo a contattarlo, ma a rispondermi è sempre quella monotona e fastidiosa voce meccanica, la quale mi comunica che il numero da me chiamato non è al momento raggiungibile. Finché il telefono squilla. Mi risponde una voce decisa ed educata. Mi presento, ma non faccio nemmeno in tempo a esplicitare il mio intento che vengo bloccato da un «no, no, per l’amor di Dio!» Allora provo a rilanciare e gli dico che sarebbe interessante sapere il suo punto di vista, il suo racconto, non solo di quella nefasta serata, ma anche di cosa sta facendo in questi giorni di speranzose ricerche ed estenuanti lavori per provare a cancellare il fangoso e luttuoso ricordo di quella notte fatalmente indimenticabile. La sua voce resta tanto cordiale quanto determinata: «no, no. Non ho voglia di stare lì a raccontare. Mi hanno chiamato in tanti. Sono cose che… se abito qui è così». Con poche parole mi gela. Non ha tempo da perdere in inutili chiacchiere quando le sue mani e le sue braccia servono a spalare il fango, a ripulire vie e case devastate da un temporale micidiale. Non gli interessa mettersi in mostra, pubblicizzare la sua opera di sostegno ad amici, conoscenti e attuali compaesani, per far emergere la sua immagine di generosità e altruismo cavalcando l’onda emotiva di vicinanza alla gente marchigiana…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ATALANTA- La mia non intervista al Bocia che sta spalando fango nelle Marche proviene da Araberara.
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Ebbene sì. Anche io sono uno tra quei tanti giornalisti (o presunti tali) che in questi giorni hanno provato ad intervistare il Bocia, al secolo Claudio Galimberti. L’idea era semplice: chiedergli come ha vissuto la giornata di giovedì 16 settembre, quelle tragiche ore nelle quali alcuni comuni delle Merche sono stati travolti da quella malefica onda di pioggia e fango. Tra questi c’è anche Senigallia dove il Bocia vive e lavora da qualche anno. È da inizio settimana che provo a contattarlo, ma a rispondermi è sempre quella monotona e fastidiosa voce meccanica, la quale mi comunica che il numero da me chiamato non è al momento raggiungibile. Finché il telefono squilla. Mi risponde una voce decisa ed educata. Mi presento, ma non faccio nemmeno in tempo a esplicitare il mio intento che vengo bloccato da un «no, no, per l’amor di Dio!» Allora provo a rilanciare e gli dico che sarebbe interessante sapere il suo punto di vista, il suo racconto, non solo di quella nefasta serata, ma anche di cosa sta facendo in questi giorni di speranzose ricerche ed estenuanti lavori per provare a cancellare il fangoso e luttuoso ricordo di quella notte fatalmente indimenticabile. La sua voce resta tanto cordiale quanto determinata: «no, no. Non ho voglia di stare lì a raccontare. Mi hanno chiamato in tanti. Sono cose che… se abito qui è così». Con poche parole mi gela. Non ha tempo da perdere in inutili chiacchiere quando le sue mani e le sue braccia servono a spalare il fango, a ripulire vie e case devastate da un temporale micidiale. Non gli interessa mettersi in mostra, pubblicizzare la sua opera di sostegno ad amici, conoscenti e attuali compaesani, per far emergere la sua immagine di generosità e altruismo cavalcando l’onda emotiva di vicinanza alla gente marchigiana…
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MediaUn poker di opere pubbliche in testa e sulla carta, e a breve anche sul terreno, molti altri progetti, 10 ore al giorno in Comune, un marito che per ora non la lascia…due figli, un sindaco ‘emerito’ che le dà una mano e un gruppo nuovo per sentire addosso la spinta di una nuova energia. I primi 100 giorni di Federica Cadei sono così, da passarci le notti a sognare e pensare una nuova Sovere, che viene avanti, eccome se viene avanti: “I miei primi 100 giorni? Beh, belli intensi, forse ho sbagliato le misure all’inizio, pensavo di dover stare meno in Comune e invece ogni giorno le mie 10 ore le faccio, ci sono tante cose, veramente tante, alcune le avevamo lasciate in sospeso quando stavamo chiudendo la precedente amministrazione e quindi ora si corre ma va bene così”. Dalla banca al Comune, com’è stato il cambio? “Una scelta di vita, sono felice, sento che è la mia strada”. Gruppo nuovo: “Un gruppo che ha voglia di fare, entusiasmo, che si deve abituate alle tempistiche pubbliche che sono lunghe, anche io cinque anni fa ero così, ma poi capisci che i tempi tecnici non li cambi, li devi accettare. Comunque i nuovi ci mettono i puntini sulle i, fanno bene, vogliono sapere tutto e mettersi in gioco, ben venga questo entusiasmo”. Sindaca di Sovere, prima donna a esserlo, cosa ti chiede la gente quando la incontri? “Innanzitutto vorrei uscire di più, tra la gente, sul territorio, ci sarà tempo, adesso passo molte ore in Comune, la gente è contenta, capisce e percepisce lo sforzo che stiamo facendo”. I tuoi? “Orgogliosi, non lo dicono ma si vede”. I tuoi figli? “Beh, loro quando mi vedono uscire la sera per riunioni sono meno contenti però dai, i nostri spazi ce li ritagliamo. Ci sono molti impegni istituzionali e dobbiamo esserci e questo la mia famiglia lo capisce. Quest’estate ci siamo presi un momento per andare al mare insieme, è stato importante, anche se non stacchi mai del tutto, nemmeno in ferie”. Poker di opere pubbliche. Cominciamo, la nuova biblioteca dove ora c’è l’ex bocciodromo, progetto leggermente ridimensionato causa aumento dei costi: “Abbiamo chiuso il progetto – continua Federica Cadei – con un po’ di mal di pancia, ma non si poteva tornare indietro, o lo facevamo ora o mai più, non è stata una scelta presa a cuor leggero, siamo passati da un progetto di 895.000 a uno di un milione e mezzo, così ci siamo seduti e abbiamo rivisto il progetto, per quanto potevamo rivederlo, ci avevano presentato alcune modifiche ma poi abbiamo deciso per questa soluzione, che andava a ridurre ma non a stravolgere, viene così a crearsi una sorta di porticato che da continuità verso l’orto didattico”. Biblioteca che si snoda lungo tutto un piano, con uno spazio per anziani o per una sorta di spazio libero: “Uno spazio aperto coperto dove si potrà stare insieme, giocare a carte, stare insieme, di fronte all’orto didattico, in mezzo al verde”. Ex filanda: “Abbiamo presentato un progetto alla Conferenza dei Servizi, sto premendo per un passaggio con la Sovrintendenza, non voglio lasciare nulla di intentato, c’è una prescrizione che secondo noi non ha molto senso e speriamo di riuscire a modificarla”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SOVERE – “I miei primi 100 giorni”: “Nuova biblioteca con portico all’aperto, restyling del ponte e si allarga la strada, nella ex Filanda un teatro e parcheggi e parco nella strada verso il Santuario” proviene da Araberara.
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SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SOVERE – “I miei primi 100 giorni”: “Nuova biblioteca con portico all’aperto, restyling del ponte e si allarga la strada, nella ex Filanda un teatro e parcheggi e parco nella strada verso il Santuario” proviene da Araberara.
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MediaIl ristorante Zù ha chiuso. Sono cliente del ristorante da prima che l’attuale proprietà lo gestisse, ed essendomi sempre trovata benissimo dopo ogni pasto, ho deciso di intervistare Marcello Viscardi, attuale proprietario, sperando di coglierlo “impreparato” a darmi risposte convincenti. In realtà ho fatto una “figuraccia”: non solo il signor Viscardi mi ha riconosciuto subito come una dei suoi “fedelissimi” clienti, ma anche ha ricordato mio marito (altro cliente fedele), la sua professione e i suoi “gusti” a tavola. “Mia moglie, Maria Patrizia Zenti, lavora come cuoca nel locale da 47 anni e mi è parso normale invitarla alla pensione. Quest’estate, calda e animata, è stata per noi faticosissima. Sempre il ristorante pieno, con clienti vecchi e nuovi: pensi che in certi giorni dovevamo “respingere” persone che avremmo voluto “servire” perché eravamo con le sale strapiene… e per fortuna che avevamo potuto assumere all’inizio di stagione anche due studentesse universitarie, in regola con gli esami, che si sono rivelate utilissime. La mancanza di personale adatto a questo tipo di lavoro si fa sentire. Io ho intervistato negli anni decine di aspiranti lavoratori e in certi casi mi cadevano le braccia: chiedevano di lavorare in nero per non perdere sussidi o di lavorare e non lavorare a seconda dei giorni della settimana… Non è stato facile andare avanti, crescere la famiglia (figlio e figlia che fanno un altro lavoro) e portare sempre in alto il nome del ristorante”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo RIVA DI SOLTO – Ristorante Zù: “Pieno di clienti, dovevamo anche dire di no in questi giorni ma ora dobbiamo dire basta”. Arrivano proposte di nuovi gestori, si riaprirà proviene da Araberara.
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MediaScuola Materna di Villa Paglia: “Vertenza con l’impresa, fra pochi mesi ci verrà restituito il cantiere e riappalteremo i lavori”
Sempre di corsa. Sì, il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi sembra una trottola, ma anche lui ha deciso di rallentare il ritmo dei suoi impegni. Ha quindi deciso di diventare sindaco a tempo pieno smettendo, per il momento, di lavorare.
“Sì, dal primo di ottobre ho preso l’aspettativa dal Comune di Gazzaniga, dove lavoro come responsabile dell’Ufficio tecnico. D’altronde – sottolinea Bertocchi – lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno non è poco e ho perciò deciso di rallentare, almeno per il momento. Questo anche in previsione di ‘Alzano 2023’ perché voglio mettere il massimo di impegno per valorizzare la mia città”.
In questo periodo l’Amministrazione comunale è particolarmente attenta al mega intervento nel centro storico, in Via Mazzini e Piazza Italia.
“Siamo ultra presi sui lavori pubblici, soprattutto in centro. L’intervento che stiamo facendo è molto importante – spiega il primo cittadino – e ci consentirà di dare un nuovo volto al nostro centro storico. Sono particolarmente contento perché le imprese impegnate nei lavori stanno operando benissimo e rispettando i tempi. Tra l’altro, anche il risultato estetico è bellissimo ed è proprio quello che ci aspettavamo….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALZANO LOMBARDO – Il sindaco (a tempo pieno) Bertocchi: “Piazza Italia e centro storico quasi pronti per San Martino” proviene da Araberara.
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Sempre di corsa. Sì, il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi sembra una trottola, ma anche lui ha deciso di rallentare il ritmo dei suoi impegni. Ha quindi deciso di diventare sindaco a tempo pieno smettendo, per il momento, di lavorare.
“Sì, dal primo di ottobre ho preso l’aspettativa dal Comune di Gazzaniga, dove lavoro come responsabile dell’Ufficio tecnico. D’altronde – sottolinea Bertocchi – lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno non è poco e ho perciò deciso di rallentare, almeno per il momento. Questo anche in previsione di ‘Alzano 2023’ perché voglio mettere il massimo di impegno per valorizzare la mia città”.
In questo periodo l’Amministrazione comunale è particolarmente attenta al mega intervento nel centro storico, in Via Mazzini e Piazza Italia.
“Siamo ultra presi sui lavori pubblici, soprattutto in centro. L’intervento che stiamo facendo è molto importante – spiega il primo cittadino – e ci consentirà di dare un nuovo volto al nostro centro storico. Sono particolarmente contento perché le imprese impegnate nei lavori stanno operando benissimo e rispettando i tempi. Tra l’altro, anche il risultato estetico è bellissimo ed è proprio quello che ci aspettavamo….
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Media“E la luce non fu…”. Comincia così l’ultima critica (in ordine di tempo) rivolta dal gruppo di minoranza ‘Continuità per Cenate’ all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Thomas Algeri. Stavolta al centro della contesa c’è il campo di calcio del paese.“Dopo le speranze (che abbiamo già perso da tempo) perdiamo anche le omologazioni… Sì, perché dopo i lavori per l’impianto a LED al centro sportivo…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CENATE SOTTO – Il campo di calcio e quell’omologazione che non c’è più proviene da Araberara.
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MediaAnche per questa edizione della Mostra Zootecnica di Clusone l’azienda agricola Cocchetti Bertolazzi ha fatto il pieno di premi: ci sono stati riconoscimenti per la bruna alpina Doriana; per Serena di razza frisona e per Albachiara, miglior mammella delle frisone. Alla Mostra Zootecnica di Clusone l’azienda partecipa ormai da 46 anni:“Siamo contenti non solo per i risultati ma anche perché quest’anno c’è stata una maggior partecipazione degli allevatori alla Mostra e quindi anche una maggiore competitività, e questo credo che sia un bene per il futuro dell’allevamento bovino della nostra zona”.
Questo il commento di Orsola Cocchetti, 61 anni, al successo ottenuto dall’azienda agricola “Cocchetti e Bertolazzi” dei figli Claudio e Marco e del nipote Francesco. Dopo la precoce scomparsa di suo marito, – rimasta vedova con tre figli – i Bertolazzi e i Cocchetti si sono uniti in una sola azienda che col tempo si è molto ingrandita ed ora dà di che vivere a tre giovani famiglie…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CERETE – Orsola e le sue vacche, anche quest’anno sbanca la Mostra Zootecnica: “Ma la crisi non risparmia nessuno” proviene da Araberara.
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Questo il commento di Orsola Cocchetti, 61 anni, al successo ottenuto dall’azienda agricola “Cocchetti e Bertolazzi” dei figli Claudio e Marco e del nipote Francesco. Dopo la precoce scomparsa di suo marito, – rimasta vedova con tre figli – i Bertolazzi e i Cocchetti si sono uniti in una sola azienda che col tempo si è molto ingrandita ed ora dà di che vivere a tre giovani famiglie…
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MediaUna zona industriale vastissima e numeri importanti, come la vicina Costa Volpino, Rogno assorbe manodopera un po’ dappertutto e l’industria non conosce crisi. A farla da padrone la Global di Fardelli che fattura qualcosa come 66.551.000 di euro, numeri importanti anche per la Valcart che dopo l’incendio di qualche anno fa è tornata a pieno regime. Insomma, un polmone aziendale che fa respirare l’economia della zona….SUL NUMERO IN EDICOLA LA CLASSIFICA DELLE PRIME 40 AZIENDEL'articolo ECONOMIA – Le prime 40 aziende per fatturato del Comune di Rogno, Fardelli fa la parte del leone proviene da Araberara.
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MediaEgregio signor Sindaco, complimenti per la sua nomina e sarei felice di incontrarla di persona ma ho difficoltà essendo reduce di una operazione all’anca destra.
Sono Carla Zanolini e la 4ª generazione della proprietaria di villa Fraccaroli, sita in via Vago 4, pur essendo residente a Milano.
Non è mai mancato il passare le estati in villa e ne sono molto affezionata, ma le mie lagnanze riguardano appunto la viabilità di via Vago e lo stato di mancanza cure che ne deriva.
1) Entrare nella via dalla Provinciale è un rischio, non ci sono riferimenti e tanto meno un guard rail – paletti con catarifrangenti divelti da un’auto che finì recentemente nel fossato – non si è fatto nulla…
2) le grandi e profonde buche che si trovano nella via e, dato il gran traffico, forse sarebbe il caso di sistemarle a dovere. Tra l’altro porta a incontrare la ciclabile e per le biciclette potrebbe essere molto pericoloso: so di un ciclista che cadendo in una buca è finito sulla sedia a rotelle…
3) La manutenzione delle piante e del verde in genere che si trova al confine (e fuori dalla rete che lo segna) dell’ex Lina Bosio non può essere lasciata alla buona volontà di un privato… tra l’altro porta alla Buscarina, oasi di pace di Clusone, ben frequentata e èper fortuna una località amena delle poche che si possono godere a Clusone…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – LETTERA – Egregio Sindaco, venga a vedere Via Vago alle Fiorine proviene da Araberara.
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Sono Carla Zanolini e la 4ª generazione della proprietaria di villa Fraccaroli, sita in via Vago 4, pur essendo residente a Milano.
Non è mai mancato il passare le estati in villa e ne sono molto affezionata, ma le mie lagnanze riguardano appunto la viabilità di via Vago e lo stato di mancanza cure che ne deriva.
1) Entrare nella via dalla Provinciale è un rischio, non ci sono riferimenti e tanto meno un guard rail – paletti con catarifrangenti divelti da un’auto che finì recentemente nel fossato – non si è fatto nulla…
2) le grandi e profonde buche che si trovano nella via e, dato il gran traffico, forse sarebbe il caso di sistemarle a dovere. Tra l’altro porta a incontrare la ciclabile e per le biciclette potrebbe essere molto pericoloso: so di un ciclista che cadendo in una buca è finito sulla sedia a rotelle…
3) La manutenzione delle piante e del verde in genere che si trova al confine (e fuori dalla rete che lo segna) dell’ex Lina Bosio non può essere lasciata alla buona volontà di un privato… tra l’altro porta alla Buscarina, oasi di pace di Clusone, ben frequentata e èper fortuna una località amena delle poche che si possono godere a Clusone…
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Media “Stiamo facendo i salti mortali per far quadrare i conti dopo l’aumento delle bollette”, Massimo Morstabilini è al lavoro con il suo gruppo per trovare la quadra: “Sino a fine maggio siamo andati bene perché il nostro contratto era a prezzo fisso, adesso le cose cambiano, abbiamo stanziato a bilancio 78.000 euro, dal Ministero ci sono arrivati 50.000 euro di ristoro ma non sono certo sufficienti, vedremo di razionalizzare le risorse e intervenire…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – “Al Museo e Sala Legrenzi non accenderemo il riscaldamento e sul resto…” proviene da Araberara.
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MediaSi va dal notaio. Il Comune sta per diventare il legittimo proprietario dell’ex hotel Terminus in Viale Roma: “Stiamo ragionando – commenta il sindaco Massimo Morstabilini – avevamo pensato di realizzare un ostello ma ci sono anche altre priorità…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – Dal notaio per la firma dell’ex Hotel Terminus: “Lo demoliremo e poi…” proviene da Araberara.
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MediaC’è chi a Castelli Calepio chiede a gran voce più sicurezza lungo la Sp91, troppo spesso teatro di incidenti anche piuttosto gravi. La questione è finita sui banchi del consiglio comunale con una mozione firmata Lega e ‘Castelli Calepio Cambia’, la lista civica, che hanno scritto al sindaco Giovanni Benini di riaccendere i semafori che corrono lungo la provinciale che attraversa il paese. Richiesta bocciata senza mezzi termini, perché “il ripristino ci porterebbe indietro a una situazione insostenibile fatta di orde si vetture in coda. Non è assolutamente una prospettiva sostenibile, per noi e per i Comuni vicini che ne risentirebbero”. Ma i cittadini che in quella via ci abitano, non sono poi così d’accordo. Uno in particolare, Mirco Veljovic, anche la sera del consiglio comunale ha chiesto di essere ascoltato: “A luglio su quel rettilineo mamma e figlio di cinque anni sono stati investiti da un furgone che li ha trascinati per 15 metri e la notte si sentono auto che sfrecciano e non c’è nessun tipo di controllo della velocità…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CASTELLI CALEPIO – Quel maledetto semaforo che sta infiammando il paese: “Ho scritto a Comune, Polizia Locale e Provincia, troppi incidenti” proviene da Araberara.
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MediaMentre è calato un silenzio imbarazzante sul progetto australiano di riapertura delle miniere in Val del Riso e Oltre il Colle, sugli scudi ci sono i “figli della miniera” di Gorno che ricoprono incarichi importanti. Insomma Gorno è sugli scudi. Ecco un elenco dei gornesi che attualmente sono ai vertici di vari enti e istituzioni.
Mons. Giuliano Borlini arciprete di Clusone
Mauro Ceroni, professore di neurologia Università di Pavia.
Giampiero Calegari presidente della Comunità Montana Valle Seriana.
Giovanna Ricuperati presidente di Confindustria Bergamo
Alex Borlini presidente del G.A.L. Valle Seriana e Laghi Bergamaschi
Dario Roggerini presidente della Croce Rossa Alta Valle Seriana
Anna Serturini calciatrice della Roma e della Nazionale.
Umberto Andreoletti direttore operations autodromo di Monza
Andrea Varischetti primo Segretario ambasciata Malta
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Mons. Giuliano Borlini arciprete di Clusone
Mauro Ceroni, professore di neurologia Università di Pavia.
Giampiero Calegari presidente della Comunità Montana Valle Seriana.
Giovanna Ricuperati presidente di Confindustria Bergamo
Alex Borlini presidente del G.A.L. Valle Seriana e Laghi Bergamaschi
Dario Roggerini presidente della Croce Rossa Alta Valle Seriana
Anna Serturini calciatrice della Roma e della Nazionale.
Umberto Andreoletti direttore operations autodromo di Monza
Andrea Varischetti primo Segretario ambasciata Malta
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Media“Abbiamo calcolato che mettendo in funzione la nostra centralina a biomassa possiamo realizzare un risparmio del 30% sulle nostre bollette del metano. Abbiamo inaugurato l’impianto accendendo per primo il riscaldamento della Scuola dell’Infanzia, poi via via servirà anche alle altre scuole, alla scuola della Banda, al Municipio, ecc….E contribuiremo in questo modo anche alla pulizia, tanto necessaria, dei boschi del nostro territorio”.L’Amministrazione guidata da Flora Fiorina, sempre nell’ottica del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, ha provveduto anche a spegnere alcuni elementi dell’illuminazione pubblica non strettamente necessari nonché, nel corso dei lavori ne hanno riguardato il completo rifacimento, a ridurne la potenza…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo GANDELLINO – In funzione la centralina a biomassa che consente un notevole risparmio energetico e contribuisce alla pulizia dei boschi proviene da Araberara.
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Media“Finora non abbiamo ricevuto bollette stratosferiche anche perché la nostra illuminazione pubblica funziona tutta a led e non abbiamo ancora acceso il riscaldamento nei nostri edifici, ma quando sarà necessario riscaldare le scuole, l’asilo, il Municipio, ecc.. le cose di sicuro cambieranno, e spero che arrivino presto i 5.000 euro che lo Stato ci ha promesso per far fronte a questo problema”.
Così il sindaco Pietro Visini il quale, in presenza di una temperatura che finora non è scesa sotto i 17 gradi…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo PIARIO – Il sindaco Visini: “Se le temperature scenderanno ancora, seguirò le norme del buonsenso e della coscienza, non quelle di Milano”. proviene da Araberara.
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Così il sindaco Pietro Visini il quale, in presenza di una temperatura che finora non è scesa sotto i 17 gradi…
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MediaArrestato. Ed è una notizia che scuote anche l’Alto Sebino e la Val Seriana, perché Fabio Molinari arriva da qui. Molari è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare dal Procuratore della Repubblica di Sondrio Piero Basilone e disposta dal Gip del tribunale di Sondrio. Ed è agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio che da mesi sta indagando sulla sua attività e su presunti illeciti nella gestione dei fondi dell’ufficio scolastico. Le accuse della Procura nei confronti di Fabio Molinari sono: peculato, concussione, turbata libertà degli incanti e induzione indebita. L’inchiesta è scattata a gennaio, condotta dal Nucleo Mobile- PEF della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Sondrio. Durante le perquisizioni è stata raccolta una ricca documentazione ed è stato disposta il provvedimento giudiziario. Il Gip, nel valutare la richiesta della Procura, ha ritenuto che ci fossero “gravi indizi di colpevolezza” ed esigenze cautelari. I fatti contestati riguardano reiterate ingerenze dell’indagato nelle assunzioni del personale docente da parte dei presidi, attraverso la cosiddetta procedura di messa a disposizione (MAD)…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALTO SEBINO – Arrestato Fabio Molinari, ex insegnante del Celeri: peculato, concussione, turbata libertà degli incanti e induzione indebita proviene da Araberara.
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