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Media“Hanno dimenticato l’autonomia”. E’ la mormorazione e la rabbia nella pancia del Carroccio dopo essere precipitati nei voti dal 34% all’8%. E la mossa del fondatore, Umberto Bossi, di creare una “corrente” all’interno del partito (finora), “Comitato del Nord”, per rispolverare il progetto fondante dell’allora movimento, vale a dire la rivendicazione del Nord come locomotiva che è infastidita di dover trascinare vagoni che hanno il freno tirato, mette in discussione la politica “nazionale” di Salvini. Hanno ripreso fiato e parola i “bossiani”, Castelli, Speroni, Maroni… E si guarda a Zaia, il presidente del Veneto o a Fedriga, presidente del Friuli, insomma spira un forte vento dell’est. E c’è anche chi parla apertamente di scissione. Il problema è evitare una frantumazione, ci sono le elezioni regionali, la Lombardia, locomotiva per eccellenza. Se si perde quella, è uno sfacelo.“Bisogna tornare a fare congressi, sentire i militanti”. In proposito c’era quel documento rimasto inascoltato, firmato dagli amministratori che rivendicava appunto di poter tornare ad avere voce in capitolo, troppi commissariamenti, troppe nomine calate dall’alto. Il congresso provinciale è fissato per il 20 novembre. Non lo si convocava da sei anni…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo BERGAMO – Il vento dell’est soffia sul cuore della Lega proviene da Araberara.

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MediaLa moto, la posta, il sorriso, veloce, senza troppe parole che non servivano, a Sovere generazioni di persone sono cresciute con lui che consegnava posta, sempre puntuale, affabile, quelle persone che non occorre conoscerle a fondo, basta uno sguardo, un cenno di saluto e ci si sentiva, ci si sente a casa….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SOVERE – Angelo Bonetti, il postino, la sua moto… proviene da Araberara.

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MediaUn’assemblea affollatissima per sentirsi dire quello che abbiamo scritto da mesi. La gara per nominare un direttore dei lavori non è stata ancora bandita (doveva essere fatta a luglio, in contemporanea con la proclamazione del vincitore della gara indetta per gli impianti (unico concorrente la società capitanata da Massimiliano Belingheri. Già quella gara era stata partorita con tempi da gravidanza. Ma che si arrivi ad ottobre senza che sia ancora nominato il direttore dei lavori, e quindi non siano consegnati gli impianti, in attesa anche della conclusione della conferenza dei servizi fissata come scadenza ultima il 6 dicembre. Da notizie che abbiamo raccolto mancherebbero all’appello i pareri di tre enti (su 12, già questo un numero spropositato). Ma la sorpresa sarebbe che mancano i pareri della Sovrintendenza, e questo si sa che ha tempi biblici, ma che manchino i pareri della Comunità Montana, il cui ufficio tecnico deve appunto nominare il direttore dei lavori e del Comune di Colere, questa sì che sembra una notizia che sfiora il grottesco. Anche perché il sindaco di Colere è anche presidente della Comunità montana….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo VAL DI SCALVE – SCENARI – Colere impianti, mancano ancora tre pareri: Sovrintendenza… Comunità Montana e Comune di Colere proviene da Araberara.

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MediaLa gente al bar pensa ad altro, gioca l’Atalanta con la Fiorentina, giorni di Champion e di bollette alle stelle ‘speriamo tenga il bel tempo, altrimenti sono guai’ ma poi un occhio alla politica sui giornali e in tv lo buttano tutti. A Cene l’aria non è nemmeno poi così frizzante, domenica pomeriggio, poca gente in giro, qui la Lega ha avuto il primo sindaco d’Italia, qui la Lega adesso fa i conti con una crisi che arriva da lontano e che qui qualcuno l’aveva già intuita, perché qui anche il sindaco leghista non gode poi di ottima salute, amministrativa s’intende: “Qui doveva rimanere Bossi e basta – tuona un anziano che dice di votare Lega dalla prima volta che è apparso il simbolo – 40 anni di Svizzera a lavorare duro e poi venire qui e vedere che il sud si mangiava tutto, era quella la Lega. Salvini era partito bene ma che c’entra il reddito di cittadinanza? Lo ha votato lui, e allora cosa vuole adesso? Ridateci Bossi”. Gli amministratori sono decisamente più abbottonati
ma la base brontola: “Non fanno feste e congressi da anni, con la scusa del covid, perché ormai è una scusa e così la gente si stanca. La Meloni…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CENE – il primo paese leghista d’Italia: “Qui anticipiamo tutto, anche la crisi. Troppi errori, il Nord che fine ha fatto?” proviene da Araberara.

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MediaLeghista della prima ora, eletto a Clusone quando la Lega era neonata, il sindaco di Ardesio analizza il crollo del suo partito: “C’è una ciclicità nei consensi, nel 1987 eravamo all’1%, si va dalle stalle alle stelle e viceversa in fretta. La Lega ha pagato l’assunzione di responsabilità. I cinque anni di opposizione della Meloni hanno fruttato ma attenzione, si fa presto a precipitare, vediamo perché bastano cinque mesi di governo per scendere nei consensi. Per quanto riguarda la Lega bisogna tornare a fare i congressi, si è creata una situazione in cui anche a livello provinciale non si è più applicata la meritocrazia. Non me la prendo con Salvini, è facile attaccare i vertici, gli errori sono alla base. Di positivo c’è che nel partito si può criticare, c’è democrazia, ma evidentemente chi ha governato il partito anche a livello provinciale deve assumersi delle responsabilità”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ARDESIO – CACCIA – “Non me la prendo con i vertici, gli errori sono alla… base” proviene da Araberara.

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Media“Una sconfitta in un certo senso annunciata, i sondaggi non hanno sbagliato di molto, il giovedì prima del voto ero a Milano e Salvini ci ha detto ‘L’importante è far parte della squadra che vince’ chiaro quindi che non si aspettasse un grosso risultato. Inutile girarci in giro, il malcontento c’è, tutto è cominciato con il declino del 2020 dopo il covid. Sono state fatte scelte sbagliate, si è perso il contatto con il territorio….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo GAZZANIGA – MASSERINI – “Sconfitta annunciata, il declino è cominciato dopo il covid” proviene da Araberara.

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MediaCamillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo, è leghista fin da quando era ragazzo ed è orgoglioso di questa sua appartenenza. Come ha vissuto il risultato negativo delle elezioni politiche? In cosa si è sbagliato?“Faccio parte della Lega da 30 anni ed ho sempre avuto un atteggiamento moderato. Penso che la Lega non debba perdere di vista la sua principale missione, che è di cambiare lo Stato italiano in funzione federale. In questi anni mi sembra invece che abbia perso di vista questa missione. Per noi leghisti, invece, il federalismo è fondamentale, perché vediamo in questo il modo di avere una gestione dello Stato più efficiente ed economica”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALZANO – BERTOCCHI – “Si è persa di vista la missione di arrivare al federalismo. L’immigrazione non può essere l’unico tema” proviene da Araberara.

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Media“Cambiare il segretario? è una risposta complessa da dare, bisogna vedere cosa succederà, tutti aspettano i congressi, in questo momento per come la vedo io bisogna aspettare, certo, siamo delusi, adesso sarebbe troppo facile cambiare, bisogna respirare e valutare bene i numeri, 95 parlamentari sono un numero enorme, la Lega ha lo stesso numero di parlamentari del PD che ha preso il 19%”. Ma questo è solo il frutto della legge elettorale, gli elettori sono molti meno di quelli del Pd….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ROGNO – MOLINARI, SINDACO DI ROGNO “Abbiamo costruito la nostra forza sul contatto della gente, quel contatto ora non c’è più” proviene da Araberara.

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MediaIl risultato elettorale è evidente, ma se guardo al territorio bergamasco, la Lega resiste e ha fatto la sua figura”, commenta il sindaco di Villongo Francesco Micheli. “Bisogna continuare sempre e comunque a lavorare sul territorio, perché è ricostruendo la fiducia da qui che poi torneranno i risultati anche a livello nazionale….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo VILLONGO – MICHELI – “Il segretario è lo stesso che ci ha portato al 33%” proviene da Araberara.

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Media“Dopo tutto quello che abbiamo fatto, un po’ delusa sì, lo sono”, ci risponde il sindaco Simona Gregis quando le chiediamo come ha preso il risultato delle Politiche. “Sapevamo che il periodo non era dei migliori e quindi il risultato ce lo aspettavamo, anche se forse non proprio in questi termini”.
Credi nella necessità di un cambio di marcia e di… segretario? “Secondo me è normale che in un momento come questo ci sia la necessità di incontrarci a livello provinciale e non solo, coinvolgendo sindaci e militanti per fare il punto della situazione e poi si deciderà. Io aspetto questi incontri per valutare eventuali soluzioni, interventi o iniziative. Ripeto, abbiamo bisogno di
incontrarci per confrontarci e per analizzare bene la situazione, per capire cosa sia successo e per trovare una ripartenza”. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Gregis -“Errori ce ne sono stati, dobbiamo ripartire dalle Regioni e dai Comuni” proviene da Araberara.

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MediaQuel ‘no’ del gruppo consiliare ‘Torre Ideale – Lega’ nel Consiglio comunale di fine settembre non è ‘andato giù’ alla maggioranza ‘Insieme per Torre – Luca Macario Sindaco’. E infatti, sui social del gruppo che sostiene il primo cittadino è partita una frecciata al curaro: “In Consiglio comunale abbiamo approvato le variazioni di bilancio: 73.000 euro per coprire gli aumenti di bollette (illuminazione pubblica, luce e gas delle scuole, impianti sportivi, centro polivalente, ecc…) senza tagli ai servizi, ma completamente coperte con risorse nostre; 15.000 euro di contributo regionale e destinati all’assistenza disabili; 35.000 euro per sicurezza strade. Unico voto contrario… la Lega! Chissà quale alternativa avrebbero proposto… non pagare le bollette e lasciare le scuole senza luce e riscaldamento? O aumentare le tasse per pagare? Non è dato sapere…”.I rapporti tra gli esponenti dei due gruppi sono in crisi da alcuni anni, malgrado la comune appartenenza al centrodestra. La sezione leghista di Torre Boldone aveva addirittura deciso di presentare una lista insieme ad alcuni fuoriusciti dalla lista che sosteneva l’ex sindaco Claudio Sessa, candidando l’ex vicesindaca Simonetta Farnedi…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo TORRE BOLDONE – Gli aumenti delle bollette e il voto contrario della Lega proviene da Araberara.

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MediaTosto il dopo elezioni per la Lega. A Chiuduno resta comunque il primo partito, sia alla Camera (32,59%) che al Senato (26,64%) trascinato dalla presenza del vice sindaco Stefano Locatelli (che è stato sindaco per dieci anni). Abbiamo chiesto al sindaco Mauro Nembrini di raccontarci il clima post elettorale: “Ho sentito Stefano, è dispiaciuto e credo sia normale, ma a Chiuduno i suoi dieci anni da sindaco sono stati riconosciuti, poi è chiaro che fuori è stata una debacle”.
Sei deluso? “Penso che nessuno si sarebbe aspettato un risultato così, almeno arrivare attorno al 12-13%. È un segnale che ci racconta di quanto la gente sia stanca e abbia avuto voglia di cambiare”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CHIUDUNO – Nembrini“La soluzione non è cambiare segretario” proviene da Araberara.

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MediaGraziano Frassini, da un anno sindaco di San Paolo d’Argon, ha accolto il risultato delle elezioni politiche del 25 settembre con una duplice emozione.Come padre di Rebecca Frassini, riconfermata alla Camera dei Deputati, è ovviamente felice; come militante leghista un po’ meno.Partiamo proprio da questo. Il risultato elettorale della Lega è stato negativo anche nelle zone di suo più antico radicamento. Dove si è sbagliato?“Mah… non penso che abbia sbagliato la Lega, piuttosto è stata più brava la Meloni… ed è stata più brava perché è stata all’opposizione del Governo Draghi, incassando i voti dei tanti Italiani che sono scontenti dell’operato di questo Governo, che alla fine si è rivelato debole. La scelta di stare al Governo – sottolinea Frassini – ha pesato sul risultato della Lega”.Il Carroccio dovrebbe cambiare segretario? …SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SAN PAOLO D’ARGON – “è stata più brava la Meloni” proviene da Araberara.

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Media“Disegno abiti fin da quando avevo otto anni, li immaginavo per mia mamma e mia sorella, senza sapere perché, così, per il gusto di inventare. ..In casa ero il più piccolo (Francesco ha due fratelli e una sorella più grandi, n. d. r.) e in famiglia nessuno mostrava questo tipo di interesse e di passione, e infatti le scelte scolastiche e poi di lavoro dei miei famigliari non hanno mai avuto niente a che fare con la mia…vocazione. Però nessuno di loro mi ha mai ostacolato, anzi, mi hanno sostenuto ed aiutato, anche economicamente perché le scuole di moda sono tutte private, perciò il premio che ho ricevuto è anche un modo per ripagare i miei genitori di tutti i sacrifici che hanno fatto per permettermi di realizzare il mio sogno. Un premio di cui sono molto onorato e che spero sia il primo di tanti ‘step’”.
Francesco Imberti, 21 anni, ha infatti appena vinto il “Best designer of the year “ dell’Istituto Marangoni, la scuola italiana di Moda tra le prime dieci migliori scuole al mondo, i cui corsi di Fashion Design sono orientati alla professionalità, alle esigenze del settore e all’equilibrio tra funzionalità ed estetica del design; i suoi studenti lavorano su progetti come un’analisi approfondita della produzione di abbigliamento o accessori o il linguaggio della costruzione ‘couture’ rispetto al ‘prêt-à-porter’ attraverso il lavoro sulle varie fasi del processo di progettazione, dall’illustrazione di moda, alla modellistica, al taglio, alla costruzione o prototipazione, fino al capo o al prodotto finito. L’evento della premiazione era stato programmato in apertura della settimana della moda del capoluogo lombardo. L’affermazione di Francesco, che frequenta il 3° anno del corso dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Bergamo, è arrivata dopo una serie di selezioni che hanno riguardato 200 studenti…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo PARRE – IL PERSONAGGIO – Francesco, 21 anni, il ‘Best designer of the year’ d’Italia : “Disegno abiti da quando avevo 8 anni, la moda ha un significato politico, anzi, è politica” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/10/gruppo-di-vecchi-partecipanti-alla-Marcia-su-Roma-che-nel-1944-durante-la-Repubblica-sociale-costituirono-la-Squadra-dazione-Sciesa-scaled.jpg">Media</a><strong>Proseguiamo per gentile e gradita concessione dell’autore la pubblicazione di un capitolo dell’ultimo volume dello storico camuno Mimmo Franzinelli dedicato alla “Insurrezione fascista . Storia e mito della Marcia su Roma” edito da Mondadori. La prima puntata è stata pubblicata sul numero 18 del 23 settembre scorso di Araberara.</strong>     <strong>Mimmo Franzinelli</strong> <strong>Il re e i poteri forti,</strong><strong>al momento decisivo</strong> Il presidente del Consiglio non dispone delle effettive leve di comando: galleggia, oscilla, invoca l’unità nazionale e lascia le cose come stanno.Vorrebbe guadagnare tempo, ma il tempo lavora contro di lui e i fascisti si rafforzano progressivamente.Nemmeno controlla l’apparato statale, eccezion fatta per i burocrati della capitale, autori di decreti, circolari e norme interpretative che troveranno scarsa o nessuna attuazione.Il 28 ottobre, cade anche il sogno della grande manifestazione di pacificazione nazionale prevista per il 7 novembre (inizialmente, con la partecipazione di D’Annunzio), travolta dall’avvio dell’insurrezione.Carabinieri e guardie regie – da sempre benevoli con gli squadristi – difficilmente spareranno alle camicie nere, ora che il fascismo è il perno della politica nazionale.Nella prolungata paralisi delle Camere, i notabili liberali diffidano gli uni degli altri, e – come si ricorderà – negoziano ognuno per suo conto con Mussolini. Nessuno, insomma, vuol mettersi di traverso alla principale forza del Paese. Nel 1921 massimalismo socialista e settarismo comunista misero fuori gioco le sinistre, nel 1922 si consuma il fallimento dei capi-corrente liberali.La decisione finale se opporsi ai fascisti o accettarne imposizioni, spetta al re.Vittorio Emanuele ha una visione politico-esistenziale arida, senza slanci né visioni ideali. Soffre, nel suo entourage, la presenza di personaggi più di lui energici: dalla regina madre al duca d’Aosta, notori filofascisti.Vede la debolezza congenita di Facta, sull’orlo della crisi per la sua irresolutezza e le divergenze tra i ministri.Sa bene che mancano maggioranze politiche per contrastare la mobilitazione fascista e Mussolini è comunque destinato al governo, come leader o quantomeno da ministro. E conosce l’orientamento di vertici delle Forze Armate e Confindustria.I generali Diaz, Baistrocchi, Canevari, Giardino, Grazioli, Pecori Giraldi e Sanna, l’ammiraglio Thaon di Revel e schiere di alti ufficiali costituiscono una forte lobby filofascista; essi ambiscono a posti di potere in scenari imperniati sul duce.Alle propensioni mussoliniane di vertice corrispondono diffuse complicità dei responsabili militari regionali e provinciali. Complicità che nell’ottobre 1922 si concretizzano in gravissimi reati, inclusa la consegna clandestina di armi per le spedizioni punitive.Il governo ne è al corrente, ma non riesce nemmeno in questi casi a punirne i responsabili, poiché il ministro della Guerra, Soleri, copre le scorrettezze, che il ministro dell’Interno, Taddei, vorrebbe sanzionare.Rimangono senza seguito le denunzie del prefetto di Brescia sugli ammanchi di armamenti prodotti nelle fabbriche della Val Trompia e assegnati all’Esercito, col risultato di rifornire i fascisti di fucili e proiettili.Taddei contesta a Soleri – per il quale, tutto sarebbe regolare – anche <em>«il noto episodio di Firenze»</em>, coperto dal Comando di Corpo d’Armata: <em>«le armi vengono prelevate dai fascisti dai depositi militari per compiere le azioni delittuose, e immediatamente dopo la fine delle spedizioni restituite alle caserme».</em>Il prefetto di Bologna segnala che le camicie nere possiedono <em>«un gran numero di moschetti modello 1891 nuovi, con la cassa di legno chiaro e di alcune mitragliatrici FIAT».</em>Le connivenze si estendono al Meridione: il Comando militare…
MediaCosa sta succedendo a Cene, il primo Comune d’Italia (e del mondo) ad essere guidato da un leghista nel lontano 1990? Dopo un trentennio di guida rigorosamente leghista, il Carroccio è uscito dalle urne con le ossa rotte, assistendo al trionfo di Fratelli d’Italia.E la stessa maggioranza che sostiene l’Amministrazione del sindaco Edilio Moreni sembra sempre più divisa al suo interno. Ci sono assessori che in Giunta votano contro le decisioni del primo cittadino (è il caso dell’assessore ai Servizi Sociali Marcella Bazzana, già vicesindaca e ‘reggente’ dopo la scomparsa dello storico sindaco Giorgio Valoti).Lo scorso maggio avevamo commentato il voto contrario dell’assessore a proposito del piano triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2022-2023-2024. Di recente ha invece espresso la sua contrarietà ad una nuova decisione della Giunta Moreni del 21 settembre. Già, una decisione dirompente: l’applicazione a Cene dell’addizionale Irpef…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CENE – L’addizionale Irpef della discordia sbarca a Cene, Giunta Moreni in bilico proviene da Araberara.

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MediaLa visita “pastorale/politica” del Presidente Attilio Fontana ai Comuni del Lago d’Iseo ha avuto una sosta anche a Tavernola. Naturalmente si è parlato della grande frana, dello studio che dovrebbe poi consentire di fare lavori di contenimento e messa in sicurezza, della litoranea da mettere in sicurezza viste le interruzioni frequenti per caduta massi, la stessa pedonale-ciclabile del Corno, ferma proprio al confine di Tavernola.E del… cementificio. In particolare si è rispolvera la convenzione del 2017 quandola precedente proprietà si era impegnata alla cessione di circa il 30% degli immobili inutilizzati dalla società. Convenzione restata lettera morta dopo il passaggio di proprietà a Italcementi. I rapporti tra l’Amministrazione Comunale e i vertici della società sono a zero da anni. Certo, c’è stato il covid e poi la grana della frana, la sospensione degli scavi con esplosivo a Ca’ Bianca di Parzanica che ovviamente non è stata gradita da Italsacci, anche se non direttamente imputabile al Comune di Tavernola.Sulla litoranea passano ogni giorno circa 200 camion e il passaggio va moltiplicato per due, andata e ritorno dalla cementifera. E poi i documenti sottoscritti dal G16 (i Comuni rivieraschi) che vedono come il fumo negli occhi, anzi proprio come il fumo, quello stabilimento in attività quando tutti stanno pensando al turismo lacuale. Tavernola è il paese della rivierasca che ha un lungolago non all’altezza di Comuni anche più piccoli, che il loro l’hanno riqualificato e possono organizzare eventi di spessore che attirano migliaia di persone….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo TAVERNOLA – LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE – Cementificio: “Sblocchiamo il grande gelo tra Comune e Italsacci” proviene da Araberara.

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MediaUna ripartenza alla grande, dopo la pausa estiva, quella dell’Amministrazione comunale  guidata da Marco Gallizioli che, dopo la grande affermazione elettorale del giugno scorso, non si adagia certo sugli allori e forte sia dell’esperienza accumulata che  delle fresche energie dei numerosi giovani consiglieri, ha già fatto il punto sui singoli settori di attività per portarle avanti al meglio:“A tutti ho affidato una delega, in modo che siano più motivati nel loro impegno e, nello stesso tempo, facciano un po’ di ‘gavetta’ e si esercitino anche in vista, speriamo, di maggiori impegni futuri – dice il sindaco -. C’è bisogno di valorizzare i giovani i quali, tra l’altro, hanno spesso una marcia in più rispetto a noi ‘vecchi’,-per esempio nell’utilizzo corretto delle nuove tecnologie; insomma, credo che motivarli all’impegno per il bene comune sia anche il modo migliore per aiutarli a riconciliarsi con la politica”.I temi di questo periodo sono soprattutto la scuola e la sicurezza…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo LEFFE – Aziende aperte solo 4 giorni a settimana per risparmiare sulle bollette. Scuola e sicurezza, il sindaco: “Deleghe ai giovani consiglieri per farli riconciliare con la politica” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/10/INTER.-PROVVEDITORE-BG.jpg">Media</a>Il professor Vincenzo Cubelli dirige l’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo. Quello che un tempo veniva chiamato Provveditorato agli Studi. Milanese di nascita, classe 1962, ha insegnato latino e greco, poi ha diretto l’Istituto di Presezzo, dirottato a Milano nell’Ufficio scolastico regionale ha preso il posto di Patrizia Graziani, andata in pensione.
La prima domanda sembra banale ma deriva da una storia datata ma ancora presente in memoria per tanti insegnanti su di età: perché non vi chiamate più provveditori?
“Sono intervenute profonde modifiche nel sistema amministrativo anche relative alla scuola per cui quell’ufficio che io dirigo che si chiama Ufficio scolastico territoriale, o provinciale o anche comunemente di ambito territoriale, ha in realtà delle mansioni prettamente amministrative che sono regolate da un sistema amministrativo ben preciso. (cita i termini delle leggi – n.d.r.). Le mansioni principali che io ho riguardano per esempio gli organici della scuola, delle scuole di ambito territoriale, la gestione delle graduatorie, la gestione dell’organico del personale docente, educativo ed ATA al fine dell’assegnazione delle risorse umane ai singoli istituti scolastici autonomi. Questa è la più importante delle mansioni che svolgo per la quale sto lottando da tre mesi a questa parte con sogni e incubi annessi e connessi”.
Perché mancano ancora tanti insegnanti?
“Abbiamo lavorato su 30.000 domande di aspiranti supplenti per andare a coprire circa 3500 posti. Questi sono i dati, abbiamo coperto al momento più del 90% degli incarichi, rimane scoperta solo una piccola parte”.
Quindi sono state più le domande dei posti disponibili…
“Sì. La Lombardia ha avuto circa 300.000 domande di aspiranti, noi ne abbiamo avuti 30.000, poi, attenzione, ci sono tantissime domande ad es. per l’insegnamento di diritto ed economia e poche per matematica o ingegneria, quindi il fatto che ci siano tante domande non sempre significa che sia una buona notizia. Tornando a noi, il ruolo dell’ufficio è prettamente amministrativo, ecco perché si definisce ‘dirigente di ambito territoriale’. Il Provveditore invece faceva riferimento ad una situazione molto diversa che prevedeva e sottintendeva il rapporto di subordinazione delle Istituzioni scolastiche a me, il che non è assolutamente vero:
1. le istituzioni scolastiche sono autonome, hanno un’autonomia costituzionale molto forte
2. i dirigenti scolastici non sono miei subordinati, dipendono piuttosto dal direttore generale, dal quale dipendo anch’io per altri versi e così mi arrivano un sacco di richieste che non sono relative all’ufficio ma alla dirigenza scolastica. Per esempio la mamma che mi dice ‘mio figlio è stato
bocciato, faccio ricorso’, non esiste il ricorso a me, il ricorso alla bocciatura si fa o verso l’organo che ha bocciato il ragazzo, in questo caso il Consiglio di classe e quindi al dirigente scolastico o al Tar”.
A livello popolare si pensa che l’autonomia delle scuole, dei vari istituti, riguardi anche la nomina dei docenti, allora non è così…
“Loro nominano solo su ‘posti residuali’. Cioè io ho queste graduatorie provinciali di supplenza, quanto le esaurisco, vale a dire non ci sono più aspiranti, ma rimangono posti da coprire, io le restituisco alle scuole che chiamano dalle loro graduatorie d’istituto oppure dalle cosiddette ‘messe a disposizione’ con docenti che magari si sono appena laureati e danno la propria disponibilità a fare supplenze brevi e temporanee”.
Quali sono i settori in cui c’è carenza? Lei mi ha parlato di 30.000 domande per 3.500 posti.
“In linea di massima gli ambiti scientifici tecnologici perché ovviamente, per essere pratici, un ingegnere guadagna molto di più a fare l’ingegnere piuttosto che il docente e la stessa cosa per gli informatici”.
Infatti mancano negli istituti della nostra zona insegnanti, ad esempio di informatica…
“Certo, noi in Italia abbiamo carenza di laureati in quelle che si…
MediaAveva soltanto 23 anni Elia Martinelli, il giovane di Tavernola che ha perso la vita in un tragico incidente che si è verificato a Predore, lungo la statale 469. Erano le 3.15 della notte tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, Elia si trovava a bordo di una moto insieme ad un amico di 21 anni quando è andato a sbattere contro un albero. L’impatto è stato talmente violento da non lasciargli scampo, mentre il giovane che era con lui è stato trasportato al Papa Giovanni di Bergamo e non sarebbe in pericolo di vita. Il luogo in cui è avvenuto l’incidente si trova a poca distanza dall’abitato di Predore e non è illuminato. Sul posto sono giunti un’ambulanza e un’auto medica, ma per Elia non c’è stato niente da fare. .L'articolo Elia e quel tragico incidente in moto che gli ha spezzato la vita proviene da Araberara.

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