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MediaValeria entra in punta di piedi in redazione, una bandana blu le copre metà fronte, ma lascia spazio ad uno sguardo color cielo. Valeria di cognome fa Filisetti, 52 anni compiuti in primavera, vive a Fino del Monte. Donna, mamma di Giulia, 22 anni, “ma non sono una guerriera”, anche se sta combattendo contro quel cancro al seno che si è presentato all’inizio di ottobre di un anno fa. Una battaglia dura, di quelle che ti segnano nel profondo, che ti scuotono l’anima e ti trascinano sul fondo. Però Valeria quel fondo l’ha toccato per darsi una spinta verso la rinascita, con il sole dentro e quel sorriso che non si è spento mai.
Valeria ci racconta questi 365 giorni partendo dall’inizio: “Ho sempre vissuto una vita tranquilla, lavoravo come barista e quella che avevo lasciato alle spalle era l’estate più bella che avessi mai vissuto. Non mi mancava nulla, ero felice, finalmente mi sentivo serena”.
Poi un nodo alla gola, qualche secondo di silenzio, le lacrime rigano il volto. Quell’8 ottobre è una cicatrice che non va più via: “In quel periodo mi sentivo stanca, ma una stanchezza diversa rispetto al solito e così ho deciso di andare a fare una mammografia di controllo. Nel 2019 mi avevano trovato un nodulo da tenere sotto controllo, nel 2020 in pieno Covid sono andata a fare uno screening privatamente ed era fermo… nel 2021 era lui a farsi sentire… era esploso”.
Un fulmine a ciel sereno: “Mi sono meravigliata, sì, ma nemmeno più di tanto. La dottoressa quel giorno mi ha subito richiamato nella stanza, mi ha fatto un’ecografia e poi mi ha detto che avrei dovuto fare degli altri accertamenti. Ho passato una settimana tranquilla, ho continuato a lavorare, perché ero convinta ci fosse qualcosa di sbagliato in quella diagnosi, doveva essere così per forza. La settimana dopo sono scesa alle Gavazzeni, ho fatto la biopsia, ma subito hanno chiamato il senologo, dovevano intervenire subito. Non ho più capito niente, anche se non ho mai avuto paura di morire, ma mi sono arrabbiata, tantissimo. Avevo già avuto parecchi problemi di salute, ma avevo trovato la serenità e adesso ancora! Non ci volevo credere! A quel punto mi sono
dovuta fermare, non ho più potuto lavorare, non sapevo come avrei potuto reagire con i clienti, potevo essere felice così come arrabbiata… insomma, non me la sentivo. Da quel 15 ottobre non ho più lavorato”.
La diagnosi, un pugno nello stomaco: “Sono tornata in ospedale, il mio chirurgo mi aspettava con la segretaria e il primario… sono stati delicati, ma le notizie non erano per niente buone, il mio tumore era triplo negativo, insomma il più aggressivo e quindi doveva essere tolto. Era un lunedì, il mercoledì ho fatto il pre ricovero e il 9 novembre sono stata operata, mi hanno fatto la quadrantectomia. Non mi sono mai sentita sola, sono entrata in sala operatoria serena… sapevo che la mia situazione non sarebbe cambiata. Sono stata ricoverata per un paio di giorni, con me c’era una ragazza di 37 anni a cui avevano asportato un seno e poi sono rientrata a casa”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo FINO DEL MONTE – Valeria e il cancro: “Ho mangiato la terra dell’inferno ma sono pronta a risalire. Sono diversa, ma sono più ricca, voglio questa nuova vita e la tengo stretta” proviene da Araberara.

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MediaÈ una domenica sera di fine settembre, fuori si fa buio e Grazia, che tutti conoscono semplicemente come Grace, di cognome Canova, fa rientrare i suoi cani dal giardino di casa e poi si ferma un attimo, “sono appena rientrata dalla Messa, sono pronta a raccontarti il mio percorso”. 46 anni, originaria di Castione della Presolana, si divide tra Lovere e Boario, dove abita il suo compagno, Massimo. E poi il suo lavoro al centro commerciale Adamello, in un negozio di abbigliamento per bambini, “insomma sono bergamasca, ma la Valle Camonica mi ha adottato da una vita ormai”. Una voce squillante che racconta tutta la sua forza. Un respiro e via, la sua lotta contro il tumore al seno ce la racconta tutta d’un fiato.“Ho iniziato a fare la mammografia al seno ben prima che mi arrivasse la lettera dell’Ats per fare lo screening gratuito… sono un po’ ipocondriaca e quindi già da un paio di anni facevo i controlli. È stato un caso che io a febbraio dell’anno scorso sia andata a fare la mammografia, perché sono salita casualmente a Castione e ho trovato la lettera. Una coincidenza pazzesca e se ci penso mi vengono ancora i brividi. Beh, sono andata tranquilla a Piario, mi ripetevo che non capiterà a me”.E invece una doccia fredda dietro a quella chiamata persa che hai trovato sul cellulare… “Era l’8 marzo, ero al lavoro e ho capito che qualcosa non andava quando ho visto un prefisso di Bergamo. Ho richiamato ed era l’ospedale di Alzano che mi diceva che dovevo andare a fare un’ecografia. Io ho temporeggiato, non avevo tempo, era un periodo intenso per il lavoro. Dopo un paio di ore trovo la stessa chiamata e quella volta mi hanno detto di scendere prima possibile. Mi sono quasi arrabbiata, ma poi ho fissato l’appuntamento e sono andata in ospedale pochi giorni dopo. Ero tranquilla, nessun pensiero mi sfiorava e invece la dottoressa mi ha detto che avrei dovuto fare la biopsia. L’ho guardata: ‘Scusi, ma è sicura?’, poi hanno cercato di rassicurarmi, ma non ti nascondo che un po’ di paura a quel punto ce l’avevo. Ho provato a non pensarci, a spostare l’attenzione su altro e fino al giorno della biopsia non ho detto niente a nessuno se non al mio compagno, non volevo si preoccupassero per me. Nel frattempo mi sono fatta qualche pianto e dopo una decina di giorni mi hanno indirizzato alla Breast Unit di Seriate. Non avevo la minima idea di cosa fosse e quindi ero tranquilla. Parlandone con un’amica che ha avuto un tumore ho capito che non era una cosa così leggera come pensavo, anche se non ci volevo credere visto che stavo bene, non sentivo noduli, sì, ero stanca ma davo la colpa al lavoro e che non ho più 30 anni, anche se sono sempre stata una piuttosto dinamica e sportiva”.Il 26 maggio l’intervento: “Mi hanno detto che quando aprono non sanno cosa trovano, per togliere le microcalcificazioni ci avrebbero messo un’ora e invece sono diventate quattro perché sotto hanno trovato questo piccolo tumore, ma uno dei più aggressivi, mi hanno ripulita e fortunatamente mi hanno salvato il seno. Beh, sì, è un po’ sgonfio ma fa niente (ride, ndr). È stato tutto così veloce che non sono riuscita del tutto a metabolizzare, mi hanno trovato il tumore a fine aprile e il 26 maggio sono stata operata. In quei mesi sono stata una pallina di ping pong da un ospedale all’altro… io che non sapevo cosa volesse dire entrare in un ospedale”…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBRE L'articolo CASTIONE DELLA PRESOLANA – LOVERE-Grace: “La cicatrice al seno è un sorriso, il tumore è il segno che dovevo fermarmi” proviene da Araberara.

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È una mattinata grigia di fine settembre, Luisella, di cognome Laini, ritaglia un pezzetto del suo tempo prima di entrare al lavoro, da Minuscoli a Piangaiano per raccontarci la sua battaglia contro il tumore al seno. Un carattere solare il suo, il miglior ingrediente per affrontare il lungo percorso che da luglio del 2020 l’ha portata oggi alla rinascita. 51 anni, moglie e mamma di Marianicol e Federica, 25 e 19 anni, originaria di Pisogne, ma vive a Costa Volpino da più di vent’anni.
Come ti sei accorta che qualcosa non andava? “Nel 2019 mi avevano chiamato per la prevenzione, ho fatto la mammografia a Lovere e poi mi avevano mandato a Seriate a fare un’ecografia.Mi hanno detto che sarebbe stato meglio fare una mammografia dopo sei mesi, anche se di solito si fa dopo un anno, perché c’era questa ciste da controllare… e invece era già il tumore. Avevo chiamato il Civile per il controllo, era luglio, e già dalla mammografia mi avevano detto che qualcosa non andava. Mi hanno fatto scendere di nuovo il giorno dopo per la biopsia ed è risultato un tumore di cinque centimetri con due focolai ed era al terzo stadio”.
Come l’hai presa? “Quando me l’hanno detto mi è caduto tutto, perché temevo di non farcela, però conosco tante persone che hanno passato questa malattia e questo percorso e ce l’hanno fatta e quindi mi sono data coraggio. Quando dopo tre settimane mi hanno richiamato, la cosa che mi ha spaventato di più è stata la parola ‘chemioterapia’, perché sapevo che si stava male, che avrei perso i capelli però poi quando mi hanno spiegato tutto il percorso che dovevo fare, l’ho presa in modo meno drammatico. E poi sarà anche per il mio carattere, sono abbastanza solare e positiva, quindi l’ho affrontata bene, giorno per giorno, chemio dopo chemio, e mi sono detta ‘come va, va’”.
La diagnosi e poi subito le chemio: “Mi hanno trovato il tumore a luglio e ad agosto ho iniziato la chemioterapia; ho fatto 16 cicli e fortunatamente non sono stata malissimo tanto che tra una chemio e l’altra sono sempre rientrata al lavoro”.
Il tuo lavoro è stata una… medicina: “Sì, stavo bene quando andavo al lavoro, che mi piace tanto, sono in mezzo alla gente e quindi non appena rientravo per qualche giorno. Durante le chemio non ho avuto né nausea né vomito, ma perdevo le forze e mi sentivo stanca soprattutto quando ho fatto le quattro chemio rosse… per tre o quattro giorni non riuscivo ad alzarmi dal letto”. ..
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo COSTA VOLPINO – Luisella: “Ho avuto paura di morire, ma la famiglia e il lavoro sono stati la mia medicina” proviene da Araberara.

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MediaUn calendario. Dove le protagoniste sono la bellezza che sboccia dal dolore e il dolore che si fa bellezza. Sono loro. Dodici donne della nostra provincia, delle nostre valli che stanno combattendo con un tumore al seno, mostrano le loro ferite e i loro sorrisi, il loro sguardo e il loro corpo, dietro si vede l’anima, si vede il cuore, che batte, pulsa, diventa meraviglia. Sette anni fa un calendario simile lo aveva pensato e ideato Patrick Rinaldi, vulcanico assessore ai servizi sociali a Costa Volpino, dodici donne malate che si erano fatte fotografare sotto effetto chemio, sette anni dopo riproponiamo un calendario un po’ diverso da allora, per ogni volto o corpo di donna una poesia vicino al nome, senza nient’altro.  e non necessariamente donne sotto chemio ma anche donne che mostrano solo il seno tagliato o lo sguardo. Un calendario che andremo a realizzare in questi giorni, vi faremo sapere sul prossimo numero, sarà una meraviglia. Come sono una meraviglia queste donne che si raccontano. ..SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo BERGAMO-Un calendario, dodici donne delle nostre valli, il dolore che si fa bellezza e la bellezza che sboccia dal dolore proviene da Araberara.

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Media“Avevo sempre avuto un seno fibrocistico, mi tenevo costantemente controllata ma stavo
benissimo. In seguito però, al farsi sempre più frequenti di crampi al seno sinistro, il dott. Gervasi mi ha diagnosticato la presenza di un nodulo, la cui natura la dott.ssa Costa ha voluto approfondire con una mammografia e una biopsia. Ricorderò sempre quel 4 aprile 2017, nello studio del dott. Gervasi: “Orietta – mi disse – l’edito della biopsia non lascia dubbi: si tratta di uno dei tumori più brutti, un carcinoma infiltrante, che tuttavia, fortunatamente, è anche uno dei più curabili”.
Orietta Gualandris, 56 anni, infermiera nel reparto di Pediatria, prima ad Alzano ed ora a Seriate, tre figlie amatissime – Giada, 28 anni, parrucchiera; Claudia, 23, estetista e Silvia, 14, che studia da pasticcera – un anno prima della brutta ‘scoperta’ si era separata dal marito e si era innamorata di un altro uomo:
“Era vedovo di una mia collega morta tragicamente, ero convinta di potermi rifare una vita con lui e nutrivo grandi aspettative su un felice futuro in comune. Per lui invece la nostra non era una storia seria, non ci credeva veramente, e così rimasi di nuovo sola. Ci soffrìi tantissimo, non so quanto piansi per quella delusione…”.
Eppure la voce di Orietta al telefono ora sembra allegra, non vi si avvertono le tracce di quella lunga sofferenza:
“In effetti sono un tipo allegro, sono sempre stata un tipo ottimista, mi è sempre piaciuto fare scherzi…Anche in reparto ero così, e anche super attiva, spesso nel tempo libero rientravo in ospedale a preparare gli addobbi per le varie feste, volevo fare il possibile per tener su il morale dei miei piccoli pazienti…Ma la fine di quella storia d’amore mi aveva profondamente segnata, ed io sono convinta ancora adesso che tutto quel dolore ha contribuito in modo determinante a farmi ammalare”.
Vengono in mente le nostre Nonne quando sostenevano che ci si può ammalare anche di
crepacuore…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALBINO – Orietta: “Un nodulo, il tumore, l’intervento, le chemio, le mie tre figlie, per combattere il dolore ho cominciato a scrivere” proviene da Araberara.

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MediaTra le attività che stanno soffrendo l’aumento del costo di gas ed energia elettrica ci sono anche i centri sportivi. Abbiamo chiesto a Mariolina Locatelli, che insieme a Roberto Bogazzi, gestisce i due centri CSC di Rovetta e Casnigo di raccontarci come stanno vivendo questi mesi difficili.“Stiamo vivendo tutti un periodo molto complicato legato ai rincari delle utenze che si sono registrati a partire da ottobre 2021. Ad oggi possiamo certificare, comparando il secondo trimestre del 2021 con quello del 2022, un aumento del gas pari al 372% mentre dell’energia pari al 287%. Sul terzo trimestre le tariffe della materia prima hanno subito un ulteriore incremento pari a più del doppio dei mesi precedenti che mi fa dire che arriveremo addirittura fino al 500% di aumento. Va da sé che per gli impianti sportivi a principale vocazione natatoria, la voce “utenze” incide in maniera molto significativa sui costi di gestione.”Come si resiste? Avete aumentato i costi? “In questi mesi siamo stati molto attenti ai consumi, cercando anche di sensibilizzare il nostro pubblico ad un uso più consapevole delle docce e dei phon, ad esempio, il cui utilizzo, all’interno degli impianti che abbiamo in gestione, è ancora gratuito, indubbiamente però l’esacerbarsi dei costi degli ultimi mesi e le proiezioni su quelli a venire costituiscono una grandissima preoccupazione. Per i mesi di ottobre e novembre lo Stato riconosce un credito di imposta del 30% sulla materia prima energia e del 40% sul gas che non riporta comunque le bollette a dei costi sostenibili. Ovviamente non è percorribile scaricare sull’utente finale questo importante aggravio di costi, poiché ciò significherebbe portare il biglietto del nuoto libero a 15 euro, rendendo accessibile la piscina soltanto ai pochi che se la potrebbero permettere, così venendo meno al pubblico servizio e ai vincoli previsti in Concessione…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ROVETTA – Piscine : “Rincari troppo alti, docce, riscaldamento, metano, non ce la facciamo ma proviamo a resistere” proviene da Araberara.

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MediaL’esterno del negozio di alimentari è accogliente. Sopra l’ingresso troneggia l’insegna ‘Bepi Market’ che prende il nome dal titolare, Giuseppe Oberti. Sulla sinistra c’è un’altra scritta, ‘Salami e cotechini del Bepi’ che mette in evidenza due delle specialità della casa.
In questo pomeriggio di fine settembre il cielo sopra Grone è funereo, fa freddo e sta piovendo.Ma anche all’interno del negozio il clima non è nei migliori.
Di chi è la colpa? Del caro-bollette, che sta facendo inferocire attività commerciali e industriali, ma anche i comuni cittadini. Non sono pochi i negozianti e gli esercenti che, dopo aver ricevuto delle bollette salatissime, stanno pensando di abbassare per sempre la saracinesca.Della questione delle bollette impazzite di questi ultimi tempi ci siamo già occupati sull’ultimo numero di Araberara parlando della mega bolletta che alcune settimane fa è stata ricevuta dalla Pasticceria Frutti di Luzzana: ben 9.983,33 euro per l’energia elettrica nel solo mese di agosto (contro i 2.065,86 euro dello stesso periodo dell’anno scorso)….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo GRONE – Il Bepi Market e la mega bolletta: “Come si fa ad andare avanti con quasi 8.000 euro di elettricità? Di solito ne pago 2.000” proviene da Araberara.

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MediaE’’ quasi inutile negarlo. Non ce lo aspettavamo, anche se il chiacchiericcio nel mondo rallystico dell’alta Italia continuava a parlare di un Rally del Sebino 2022 da grandi numeri. E così partendo dal più lontano, quel Pietro Imbrò che salirà per la quarta volta da Siracusa e fino al giovanissimo figlio d’arte Francesco Marini da Castro che debutterà partendo alle spalle del padre Alberto, saranno ben 133 gli equipaggi al via del 10° Rally del Sebino. 133 equipaggi che hanno portato al tutto esaurito nelle strutture dell’Alto Sebino e della Bassa Valle Camonica, costringendo gli organizzatori a prenotare camere per gli addetti ai lavori anche in alta Valle Seriana e in Valle di Scalve. Al percorso di prova auto, shakedown in gergo sportivo, del pomeriggio di sabato 8 a Cerete, seguiranno domenica 9 le tre le prove speciali ripetute due volte seguendo uno schema inusuale per i RallyDay sul territorio nazionale. Alle oramai storiche “Rogno” (Castelfranco/San Vigilio / Monti) e “Valle di Scalve” (Azzone / Pradella / Schilpario) si affiancherà per il secondo anno la “Gleno” che si svolgerà tra Vilminore, Bueggio e Teveno. Un impegno finanziariamente gravoso per noi organizzatori, coperto dalle iscrizioni dei concorrenti e da chi, capendo l’indotto che muove una manifestazione del genere sul territorio ha deciso di supportarci.  Il nostro ringraziamento va nuovamente a tutte le Amministrazioni Comunali, ad Aci Bergamo, al personale di Prefettura, Questura e Provincia oltre che a tutti gli enti interessati che sono stati al nostro fianco nell’organizzazione di questo evento. E a tutti i volontari sul percorso senza i quali questa avventura non potrebbe nemmeno avere inizio.Auguriamo a tutti una bella giornata di sport e un arrivederci al 2023.Sebino Eventi AsdSUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SPORT – Due pagine sul decimo rally del Sebino proviene da Araberara.

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Media28 gradi, 20.000 euro al mese. Sono i numeri delle Piscine di Lovere. Numeri che metterebbero in difficoltà chiunque, le bollette fanno la differenza soprattutto dove l’energia conta al 100% e le piscine funzionano se riscaldate a dovere, altrimenti niente da fare: “Dobbiamo tenere 28 gradi fissi – commenta il presidente de L’Ora Valerio Maussiere andiamo avanti a botte di 20.000 euro al mese. Per fortuna le piscine fanno parte di un comparto molto ampio, un complesso industriale importante, che ha proprietà immobiliari, l’ostello della gioventù, canottieri, locali, e tutte queste attività concorrono per aiutare il problema energetico. Noi a differenza di altre realtà non molliamo e andiamo avanti, assicuriamo il servizio a meno di imprevedibili novità….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBRE L'articolo LOVERE – 28 gradi, 20.000 euro al mese, la ‘resistenza’ delle Piscine di Lovere: “Non molliamo ma navighiamo a vista” proviene da Araberara.

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MediaIl proprietario di un’importante attività commerciale della Media Valle che non vuole pubblicità, si sforza di essere ottimista ma non si fa molte illusioni: “Non voglio assolutamente fare il piangina, ma devo ammettere che anche le bollette della mia attività hanno subìto una crescita paurosa, la cifra che devo pagare per l’elettricità in un anno e mezzo si è quasi triplicata… Ripeto, non intendo piangermi addosso, ma avanti di questo passo vedo un futuro molto difficile. Per ora temporeggio e resisto, ma a gennaio/febbraio prossimi non è escluso che dovrò rassegnarmi a cominciare a lasciare a casa alcuni miei dipendenti…”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo MEDIA VAL SERIANA – “Non riesco a pagare tutto, devo lasciare a casa alcuni dipendenti” proviene da Araberara.

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MediaPer il Comune di Clusone la bolletta dell’energia elettrica è esattamente il doppio dello scorso anno:
“Mancano ancora parecchie zone a led e quindi è chiaro che il costo è alto”, idem per moltissimi altri Comuni. La Provincia addirittura stacca una bolletta da due milioni di euro, una botta per Pasquale Gandolfi che adesso insieme al suo gruppo deve trovare i soldi. La notizia l’ha condivisa con i consiglieri nella seduta del consiglio provinciale di mercoledì 21 settembre, nella quale si doveva approvare la variazione al documento unico di programmazione…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo BERGAMO – La Provincia di Bergamo ha ricevuto una bolletta da due milioni e cento mila euro. Clusone il doppio e Peia chiude il Comune al sabato proviene da Araberara.

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MediaQuesta bolletta ce l’ha inviata una donna della zona che ha il figlio a San Patrignano, un aumento da 70.000 a 730.000 euro e la storica comunità è in grosse difficoltà….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SAN PATRIGNANO – bolletta da 70.000 euro a 730.000 euro proviene da Araberara.

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Media“Per il calo bollette siamo molto preoccupati – commenta Antonella Buelli, imprenditrice dell’Elettrocablaggi, azienda soverese in espansione da anni – per il 2023 ci si prospetta una spesa 10 volte più alta di quest’anno”. L’azienda realizza sistemi integrati per l’automazione ed è stata fondata nel 1978 da Mario Buelli, e poi presa in mano con successo dai figli. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SOVERE – Elettrocablaggi: “La nostra azienda spenderà 10 volte di più” proviene da Araberara.

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MediaIl pellet a Sovere costa 14 euro, al centro commerciale Adamello 9.90 al sacco, pochi mesi fa costava 4.50 euro a sacco, lo stesso pellet. Alla Bennet 12,99 a sacco, a Costa Volpino 9.49 euro.  “Il pellet era già aumentato a giugno, quando ho fatto scorta l’avevo pagato 7 euro e dieci al sacco contro i 4,10 dell’anno scorso, mentre quello più caro era passato da 4,20 a 7,20 – dice la signora Luella – .Mi dicono che ora è aumentato ulteriormente, che lo si paga dai dieci ai 12 euro al sacco. Ogni sacco contiene 15 kg di pellet, a me, con una stufa di media portata…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo Il Pellet da 4.50 € a 14 € al sacco proviene da Araberara.

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Medial’ultimo trimestre dell’anno. Rispetto al 2021, prezzo salito del 122,3%. Una stangata annua da 1.782 euro. Se fino a oggi erano state soprattutto aziende ed enti a pagare il prezzo più alto, ora anche le famiglie si troveranno costrette ad affrontare un aumento monstre della bolletta dell’elettricità. Fino a oggi, gli interventi del Governo per limitare quanto più possibile i rincari energetici per i privati avevano limitato i danni ma Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha stabilito oggi, 29 settembre, che dall’1 ottobre la bolletta dell’elettricità salirà del 59 per cento. L’Unione Nazionale…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo BERGAMO – Dal primo ottobre la bolletta dell’elettricità è salita del 59% proviene da Araberara.

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MediaCome se non bastasse il rincaro ora arriva anche il problema delle forniture, senza preavviso gli operatori staccano dalla rete i clienti morosi, basta una sola bolletta non pagata, come riporta La Stampa Claudio Porlisi, gestore di un bar a Frosinone che qualche giorno fa ha ricevuto una lettera dalla sua società dell’energia che gli annunciava il distacco immediato di tutte le utenze: luce, gas e telefonia. La ragione? Il messaggio citava solo i rincari e nulla di più: “Alcune offerte sono diventate insostenibili per una eccessiva onerosità sopraggiunta e non prevedibile. Siamo spiacenti di comunicarle il recesso”. C’è poi Patrizia, titolare di un bar alla periferia di Roma. Anche lei, qualche settimana fa, si è ritrovata con una comunicazione di sospensione del servizio di erogazione della luce. Non era riuscita a pagare l’ultima fattura che però era arrivata con un importo più che quintuplicato (da 800 a 4 mila euro)….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo BERGAMO – Basta una bolletta non pagata e viene chiusa la fornitura proviene da Araberara.

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MediaTi cerconel fogliame scomposto,nel rivo prosciugatodall’arsura del tempo,nell’amorevole curadei sogni assopiti che diventano realtà.Sfuggono gli aquiloniverso aridi cielidalle dita inerminel trattenere il destinonel nostro peregrinare assorto,accartocciandosussurri d’Eternità.Ti cerconel buio di una seralasciata a sé stessa,tra le righedi un foglio abbandonatonel bolero del vento.Parlerà il silenziodelle mie manisui mio volto smarrito e feliceche poi ci si rivedràe sarà di nuovo e per sempre primavera.SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo LOVERE – Il ricordo di Michele Carta mantiglia proviene da Araberara.

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MediaE’ una lunga storia di sofferenza quella di Ausilia Zucchelli, una storia che inizia con una malattia polmonare i cui strascichi le provocano problemi anche a livello renale: tre anni di dialisi, momenti di speranza che si alternano a momenti di cocente delusione, numerose ‘vie crucis’ da un ospedale all’altro…Però è anche una storia a lieto fine, perché racconta di un ritorno alla vita attraverso l’amore grande di una sorella, che regala alla malata non solo affetto e attenzioni, come il resto della famiglia e dei parenti, ma addirittura le fa dono di una parte del suo corpo, il rene che le permette di rinascere:“Proprio così –conferma non senza un filo di commozione nella voce,  Ausilia Zucchelli, 65 anni – il dono di mia sorella Giuseppina mi ha fatto davvero rinascere: ora sto bene, a due anni  dall’intervento di trapianto, pur avendo dovuto affrontare anche la prova del Covid – prevedibile perché ovviamente le mie difese immunitarie erano molto basse a causa dei farmaci anti-rigetto – posso proprio dire che sto bene, e il merito va tutto a Giuseppina”.Ausilia ha quattro sorelle e un fratello, ma con Giuseppina ha da sempre un rapporto speciale:“Sa come succede nelle famiglie numerose, ci si vuole bene tutti, certo, ma tra noi due c’è sempre stata un’intesa particolare, proprio da amiche per la pelle, come si dice. E questo senza nulla togliere al merito di mio marito Lorenzo e dei miei figli Milena e Fabio che mi hanno sempre supportato, nonché a quello dei miei nipotini, la cui vitalità e vivacità hanno contribuito a ‘tenermi su’ il morale’ anche nei momenti più bui”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo VALCANALE – LA STORIA – Ausilia e Giuseppina, sorelle, unite anche da un…rene: “Me lo ha donato e mi ha salvata”. A un passo dalla morte, il trapianto, la paura e la rinascita proviene da Araberara.

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MediaUn canto che si alza fin lassùStrappi di frasi cucite al soledi una giornata di autunnogiù nel giardino ad amare le roserespiri l’aria di una canzone.Trapianta l’erba, profuma di terrala mano tua sepolta nel prato.Abiti qui già da che ne ho memoria,nel pozzo a colori della mia mentesolletica gli occhi il tuo viso brunito.A te che non sei, ma ci sei più di tutti:non te ne andare, resta con me.Resta con me a rimirare la sera,siedi con me in quel giocoso brillio,sento la tua voce, ancora, lassù, che canta la MeravigliaSUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SARNICO – Il ricordo della Maestra Rosalia Modina proviene da Araberara.

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MediaSi è ridotta la pattuglia bergamasca in parlamento, sette in meno rispetto al 2018. Calcolando che Peluffo e Malpezzi sono “milanesi”, che Misiani, Terzi e Calderoli hanno ormai valenza nazionale, le voci a portata dei bisogni territoriali si riducono ulteriormente. Qui giochiamo con le pagelle (opinabili per definizione) dei candidati eletti o non eletti riferiti alle zone di diffusione del nostro giornale. I voti non necessariamente sono legati al risultato elettorale, condizionato fortemente dal consenso raccolto dai rispettivi partiti, non essendoci le preferenze. Come per il pagellone annuale che araberara fa a dicembre per i sindaci, anche qui prendete i giudizi con leggerezza e in alcuni casi con ironia.
Roberto Calderoli
Il grande vecchio, nello sfacelo elettorale della “sua” Lega (di cui Salvini ha cambiato anche la ragione sociale) ha retto l’urto. Da medico magari saprebbe anche trovare la cura. Sempre che lo chiamino a consulto.
Dottor House Alessandra Gallone
Non è stata rieletta per qualche decimo di percentuale, dopo essersi spesa (e non solo in campagna elettorale) sul territorio. Già la sua reazione caparbia di rinnovato impegno la proietta verso le elezioni comunali del 2024 a Bergamo città.
Cat Woman
Andrea Moltrasio
Chiamato alle armi della politica già su di età per guidare un battaglione, si è ritrovato con un plotone (fortunatamente non di… esecuzione). Come aveva previsto “gli alberi votarono per l’ascia perché aveva il manico di legno, illudendosi fosse una di loro”.
Batman
Niccolò Carretta
Ha puntato dritto al centro di gravità permanente, con l’entusiasmo giovanile e le capacità sorprendenti di chi ha un progetto, ma ha poco tempo per spiegarlo. Ci voleva la bacchetta magica di Harry Potter. Ha tempo per trovarla.
Harry Potter
Vinicio Peluffo
Catapultato da Milano in una terra che non lo ha accolto con entusiasmo, sentendosi “commissariata”, ha cercato di mettere in piedi una squadra (ex giocatore di football). Poi è andato in meta da solo.
Tom Brady
Alessandro Sorte
Appena rientrato all’ovile berlusconiano in un momento in cui Forza Italia sembrava un malato terminale, ha beneficiato di un consenso insperato. Uno dei pochi sopravvissuti tra i parlamentari bergamaschi uscenti.
Obelix…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo LE PAGELLE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE – Vincitori e vinti proviene da Araberara.

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