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MediaLa conferenza dei servizi convocata per il 6 dicembreTempi lunghi, lungaggini incredibili. Già il Bando di gara aveva dilatato i tempi di mesi da gennaio a luglio. L’ha vinto la Rd Impianti di Massimiliano Belingheri e chi lo affianca nella società. Unica concorrente. Poi ci si aspettava una corsa contro il tempo per poter avviare i lavori per la nuova cabinovia Carbonera-Polzone, già pronta per essere installata. Ma ecco di nuovo la lentezza (inesorabile?) della burocrazia.La situazione è in stallo ed è in mano all’ufficio tecnico della Comunità Montana. I lavori seri non possono partire finché non si consegnano gli impianti alla società. Per consegnare gli impianti gli uffici tecnici devono nominare un direttore lavori. Avrebbero dovuto per legge averlo pronto per la conclusione della gara (22 luglio) e invece stanno ancora pensando se serve una gara europea (30 gg almeno dall’indizione) o una gara ristretta (una settimana). Nel frattempo sono passati altri due mesi  e non è ancora partito nulla, quindi se va bene, la consegna degli impianti dovrebbe avvenire entro fine settembre, inizio ottobre. Se va bene…Senza consegna degli impianti non solo non possono partire i lavori ma non si possono neppure fare le manutenzioni per gli impianti che, almeno per quest’anno, non dovrebbero avere ulteriori interventi e quindi hanno “solo” bisogno di manutenzione.SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 23 SETTEMBREL'articolo COLERE La stagione 2022-2023 è appesa a un filo Aspettando che finisca il giro delle 12 “chiese”. La conferenza dei servizi convocata per il 6 dicembre proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/medico_di_base.jpg">Media</a>Esasperati e demoralizzati: è questo il prevalente stato d’animo dei 1500 cittadini dell’Alta Valle di cui si fa ancora una volta interprete Flora Fiorina, sindaco di Gandellino nonché medico, di fronte alla ‘storia infinita’ che vede protagonista il dott. Luca Natalino Presepio: “Ci viene il dubbio che la nostra ultima lettera (cfr il numero scorso del nostro giornale, n. d. r.) il dott. Presepio non l’abbia nemmeno letta attentamente… – commenta la dottoressa Fiorina -.
L’ultimo atto della vicenda registra le sue dimissioni, ma poiché per legge, dopo aver dato le dimissioni, deve stare in servizio per 60 giorni, ha chiesto subito un permesso per malattia… Sono portata a pensare che il dott. Presepio abbia seri problemi famigliari, come quello dell’assistenza all’anziana madre malata, ma questo non può giustificare il grave disservizio verso la popolazione di quattro paesi”.
Alla base di tutta la vicenda, secondo la prima cittadina, c’è però il fatto che forse il dott. Presepio non ha capito la grande opportunità che gli si è presentata: “Nel senso che per un medico che ama la sua professione e vuole svolgerla al meglio, c’erano le condizioni ottimali: 18/19 ore di ambulatorio settimanali in paesi relativamente vicini l’uno all’altro e, soprattutto, la possibilità di poter contare su una segretaria, pagata da noi, per registrare tutti i dati necessari e non dover pensare alle incombenze burocratiche che oggi affliggono la professione medica, col risultato che, avendo più tempo, avrebbe potuto ridurre della metà le visite domiciliari ed i ricoveri in Pronto Soccorso… Voglio dire che qui da noi avrebbe potuto fare davvero il medico e non il burocrate, che è il sogno di ogni dottore appassionato del suo lavoro, perché se puoi disporre gratuitamente di una persona che sbrighi tutte le pratiche, puoi davvero dedicarti di più e meglio ai tuoi pazienti. In ogni caso – conclude – bisogna ribadire che questo non è e non dovrebbe essere un problema dei sindaci, perché anche questa è una cosa che chi di dovere, forse non lo ha ancora capito”.
Il dott. Natalino Presepio sostiene invece che il problema dell’assistenza sanitaria in Alta Valle vada imputato ai Comuni interessati, che dal giugno scorso non deliberano il ripristino del servizio amministrativo promesso.
“Quando l’anno scorso ero stato contattato da Gromo, che mi prospettava la possibilità di un supporto – cioè una segretaria che si occupasse degli aspetti amministrativi – avevo risposto positivamente, prendendo servizio su quattro Comuni, ovviamente con relativo contratto ATS.Il servizio è par tito a giugno 2022 con non poche difficoltà – uffici da organizzare sia dal punto divista pratico che gestionale, dati SISS da sbloccare – ed ho dunque attivato il servizio anche grazie al grosso supporto della segreteria. Nel giugno di quest’anno il contratto scade, i Comuni lo sapevano, i fondi stanziati dalla Comunità Montana per compensare la Segretaria pare ci fossero, ciononostante le Amministrazioni comunali hanno tergiversato e non hanno deliberato il rinnovo del contratto stesso; così a fine luglio la Segretaria cessa il servizio ed è per questo che io comincio a lavorare in due ambulatori per far fronte alla grande mole di lavoro.
Nel mese di agosto il servizio viene momentaneamente ripristinato per un solo mese, i 4 ambulatori verranno anch’essi ripristinati con il definitivo rinnovo del servizio, cosa che però non avviene, e mi ritrovo per l’ennesima volta da solo….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 23 SETTEMBREL'articolo <a href="https://www.araberara.it/alto-serio-le-due-versioni-sul-medico-che-non-ce-la-sindaca-di-gandellino-non-si-puo-giustificare-il-grave-disservizio-verso-la-popolazione-di-paesi-il-medico/">ALTO SERIO – Le due versioni sul medico che non c’è. La sindaca di Gandellino: “Non si può giustificare il grave disservizio verso la popolazione di paesi”. Il medico: “Me ne vado, non sono stato aiutato dai sindaci”</a> proviene…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/21-maggio-1922-Santa-Giustina.jpg">Media</a>Era il 28 ottobre 1922. Cento anni fa. Presidente del Consiglio era Luigi Facta. Nel settembre di tre anni prima, proprio nel 1919, c’era stata la spedizione guidata da Gabriele D’Annunzio sulla città di Fiume, occupata di forza proclamando la “Reggenza Italiana del Carnaro” per forzare la mano alle potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale, impegnate nella Conferenza di pace di Parigi. Fiume era città contesa tra il Regno d’Italia e il Regno di Serbia, Croazia e Slovenia. L’azione di D’Annunzio era appoggiata da movimenti eterogenei, futuristi, nazionalisti, mazziniani, sindacalisti rivoluzionari e dal direttore del quotidiano “Il Popolo d’Italia”, Benito Mussolini. La “vittoria tradita” aveva lasciato strascichi di malcontento. L’occupazione di Fiume finì però a Natale 1920 in seguito al Trattato di Rapallo con il quale l’Italia ottenne Trento, Trieste a l’Istria. La Dalmazia e Fiume restavano fuori.L’Italia era percorsa da turbolenze, le voci di un “colpo di Stato” imminente erano sempre più avvalorate dal clima di scontri, scioperi, occupazioni delle terre, che provocavano poi violenze, incendi di sedi del partito socialista da parte di squadre dei fascisti, sostenute economicamente da proprietari terrieri e industriali. Le elezioni amministrative del 1920 videro il partito socialista e il partito repubblicano vincere quasi ovunque. Al che la reazione degli squadristi fu ancora più violenta. Nel 1921 alle elezioni politiche i fascisti riuscirono a far entrare in parlamento una trentina di loro candidati. Il 1922 fu caratterizzato dall’aumento delle violenze. E’ in questo clima che si prepara la famosa “Marcia su Roma”.Lo storico <strong>Mimmo Franzinelli</strong> ci concede gentilmente la pubblicazione di un capitolo del suo ultimo volume <em>“L’insurrezione fascista – Storia e mito della marcia su Roma”</em> edizione Mondadori. Lo pubblichiamo in tre puntate.  *  *  *<strong>Mimmo Franzinelli</strong><strong> </strong> La Marcia su Roma non è un evento a sé stante, ma il momento culminante di una strategia di lungo respiro, avviata sin dall’autunno 1920 e imperniata sulla mobilitazione della periferia fascista per la distruzione degli avversari e l’occupazione delle città, attraverso un’offensiva possente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Marche…Quegli assalti scardinarono le rappresentanze democratiche di comuni e province, e furono approvati – in quanto colpivano le sinistre – da intellettuali quali Luigi Albertini, Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Vilfredo Pareto…La novità dell’ottobre 1922, sta nel fatto che il nemico è mutato: non più il «bolscevismo», ma lo Stato liberale (legato peraltro agli squadristi dalle decisive complicità di tanti suoi funzionari).<strong>Chi ha via via minimizzato o persino liquidato la Marcia su Roma come folcloristica passeggiata per la capitale, sottovaluta significati simbolici e conseguenze concrete di quell’imponente corteo, che alla sfilata nei luoghi canonici (Altare della Patria e Quirinale) affiancò l’invasione dei quartieri popolari con intenti punitivi.</strong>Le persecuzioni nei confronti dei dissidenti, praticate il 31 ottobre 1922 con manganelli e revolver, verranno poi istituzionalizzate, così come dal gennaio 1923 le camicie nere saranno inquadrate nella neocostituita Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, al soldo dello Stato.Altra rilevante sottovalutazione riguarda le motivazioni e il senso della partecipazione di decine e decine di migliaia di giovani a quella straordinaria mobilitazione, per una passione patriottica inculcata e incanalata dal duce con ambizioni di potere.Passione dovuta a vari fattori – dalla rivalutazione dei sacrifici bellici a fronte di chi li rifiutava, alla delusione per l’inconcludenza del ceto politico – e che costituì il detonatore di un esperimento di conquista violenta dello Stato, destinato a mutare in profondità la storia europea del…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/raffadue.jpeg">Media</a>“Mi impongo di sperare che prima o poi ne usciremo, come i nostri vecchi che riuscirono a
risorgere dopo la guerra; ma ne usciremo con le ossa rotte, e con la consapevolezza che non siamo stati capaci di prevedere quanto stava succedendo, e men che meno di correre ai ripari con serie politiche di programmazione, di pianificazione e di coordinamento che avrebbero potuto evitare questo disastro totale”.
Raffaella Angelini, classe 1969, appassionata allevatrice da sempre e rimasta sola alla guida della sua micro azienda agricola dopo la perdita del marito Lorenzo Ferrari, non ‘molla’ e non ha intenzione di vendere le sue ‘ragazze’, come chiama affettuosamente le sue vacche da latte con cui produce formaggi buonissimi che poi spedisce in tutta Italia.La tempesta perfetta e la strage delle vacche.Quando parla di disastro si riferisce alla “tempesta perfetta” che ha colpito e continua a colpire anche il suo settore, aggravando a dismisura problemi che c’erano anche prima.
“Per metterci in ginocchio si sono sommati la crisi energetica, l’aumento dei prezzi, la siccità e l’aumento dei selvatici, cinghiali, orsi, lupi, cervi e caprioli. I prezzi sono fuori controllo, sia i mangimi che il gasolio sono aumentati in poco tempo del 60%, non è possibile progettare nulla né fare previsioni, l‘aumento dei prezzi dei nostri prodotti non coprono i rincari dei costi, l’unica cosa che ora rende bene è vendere le bestie per farne carne da macello…
Così si alimenta la strage delle vacche già in atto dalla primavera scorsa, una strage che
prevedibilmente continuerà anche nel prossimo autunno. La crisi riduce a zero i margini di
guadagno, ci costringe a ‘limare’ le spese fino all’osso, gli allevatori cercano di produrre di più per poter guadagnare, ma l’aumento dell’offerta provoca inevitabilmente un’ulteriore diminuzione del prezzo al consumo. Del resto i nostri prodotti non si possono ‘stoccare’ in attesa di tempi migliori, sono merce deperibile e vanno venduti in fretta.
C’è anche da dire che gli allevatori non hanno mai saputo vendere e delegano ad altri la vendita, ma così la filiera si allunga e si perdono i vantaggi della filiera corta: insomma è proprio il metodo che è sbagliato, da anni si lavora per limitare i costi ed essere competitivi, quando si sarebbe dovuto lavorare per aumentare il margine di guadagno.
Ora i costi sono fuori controllo e il margine è drammaticamente basso, ma le strutture e
l’organizzazione per alzarlo non ci sono e richiederebbero troppo tempo, quindi si rischia di chiudere. Quanto ai guai della siccità di quest’estate sono ben noti; scarsa o nulla la produzione di erba e di fieno, e quando finalmente è piovuto e i prati ricominciavano a verdeggiare, ecco i cinghiali che me li hanno devastati, annullando così la speranza di avere ancora un po’ d’erba per il pascolo.E nessuno fa nulla. So che in Valzurio e a Gandellino ci sono anche i cervi che, oltre a pascolare liberamente, distruggono reti e recinzioni disperdendo le vacche.
Non parliamo poi delle stragi quasi quotidiane di pecore e capre da parte del lupo sugli alpeggi, da noi ancora limitate, ma facilmente prevedibile per il futuro. Ci consigliano di usare cani da difesa, ma sono animali ‘da difesa’, appunto, e qui da noi le montagne sono piene di turisti, il rischio di aggressione è alto e la convivenza è già complicata…Troppa gente in montagna e troppa ignoranza delle nozioni di base complicano un lavoro già difficile, soprattutto quest’anno, senza erba e senza acqua, e col morale a terra. Mi dicono che i nostri alpeggiatori, quando scenderanno dalle malghe, venderanno parecchie vacche ai macelli, sapendo che sarà molto difficile tornare indietro, perché per fare una vacca in grado di produrre latte ci vogliono almeno tre anni, ammesso che uno voglia ricominciare, in queste condizioni”.La gente non sa più cos’è la natura. Compra la carne nei vassoi di polistirolo e si indigna per le macellazioni Raffaella non parla certo per…
Media“Gentile redazione, scrivere a un giornale non cambierà certo la mia situazione economica ma forse servirà a far riflettere qualcuno…”.  Comincia così una delle tre lettere arrivate in redazione nell’ultimo mese, scritte tutte da parenti di anziani ricoverati nelle case di riposo della provincia, di paesi diversi, tutti lamentano l’aumento delle rette, alcuni di un paio di euro al giorno, altri addirittura di 7-8 euro al giorno. Schizzano i costi delle case di Riposo, alcuni in modo spropositato, altri più calmierati ma in ogni caso in aumento. E sono aumenti che hanno fatto alzare la voce anche ai sindacati e non solo ai parenti: “Basta chiedere soldi ai parenti – ha tuonato la Cisl attraverso un comunicato ufficiale – riteniamo che,  di fronte ad un incremento così elevato dei costi energetici e all’impossibilità di sapere entro quanto questa situazione di emergenza possa essere ricondotta a normalità, la risposta non possa e non debba essere l’aumento continuo e indiscriminato dei costi a carico delle famiglie che  già sostengono spese  abbondantemente  oltre 1.800 € al mese”. Giacomo Meloni, della segreteria FNP CISL di Bergamo, entra nella discussione in atto in questo periodo e riguardante le difficoltà economiche e di gestione delle RSA provinciali, lanciando naturalmente lo sguardo nei confronti degli anziani assistiti e delle famiglie sulle quali, spesso, ricadono le spese di mantenimento. Dall’osservatorio degli agenti sociali di FNP sul territorio, emerge anche la preoccupazione di alcune strutture che iniziano a far fronte alle prime disdette da parte di famigliari di assistiti, che faticano a integrare i continui aumenti. “Con sempre maggiore insistenza  le  associazioni di rappresentanza delle RSA  sottolineano le difficoltà a reggere al costante rincaro dei costi, ulteriormente drammatizzato in questi ultimi mesi. Siamo consapevoli – continua Meloni – dell’emergenza economica che riguarda le RSA come del resto  tutte le famiglie del nostro paese, sulle quali molte volte  gravano anche i costi del sostentamento dell’anziano presso le case di riposo. Per noi la priorità per ogni RSA è e deve essere la tutela del benessere  psico-fisico delle persone residenti , la tutela della loro dignità”. Tra l’altro, In Italia il costo della retta per il ricovero di un anziano in una Casa di riposo viene sostenuto per metà dalla famiglia e per metà dalla Regione. Tranne che in Lombardia, dove la Regione si fa carico solo del 40% della retta. Sulla necessità di ripensare il sistema delle rette, FNP, sia a livello provinciale che regionale, da tempo avanza proposte e richieste di incontro…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 23 SETTEMBREL'articolo INCHIESTA – CASA DI RIPOSO – Schizzano le rette delle case di riposo, anche 1000 euro in più al mese. Le rette di tutte le strutture della provincia. E c’è chi comincia ad andarsene proviene da Araberara.

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MediaUn ragazzo di 28 anni questa mattina, domenica 25 settembre, ha perso la vita in un tragico incidente stradale. Pochi minuti dopo le sette sulla ex statale 671 tra Albino e Cene la Peugeot 308 guidata dal giovane è andata a schiantarsi frontalmente con un furgone con a bordo una famiglia di Gandino che giungeva dalla direzione opposta.Sul luogo dell’incidente sono giunte tre ambulanze e un’automedica, i vigili del fuoco della centrale di Bergamo e i volontari di Gazzaniga e i Carabinieri.Per il 28enne che viaggiava in direzione Clusone non c’è stato nulla da fare ed è stato trasportato al Papa Giovanni in attesa degli accertamenti previsti dalla legge.Papà, mamma e figlio che erano a bordo del furgone sono stati trasportati al Papa Giovanni e al Gavazzeni.L'articolo Tragico incidente ad Albino, muore un 28enne proviene da Araberara.

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Mediall centrodestra a guida Fratelli d’Italia vince le elezioni. La coalizione ottiene la maggioranza sia alla Camera che a Palazzo Madama.Netto il distacco del partito di Giorgia Meloni al 26% rispetto a Lega e Forza Italia, entrambi sotto la soglia del 10%.“Oggi abbiamo scritto la storia. Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che – in questi anni – ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato.
A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia”, scrive sui social Giorgia Meloni.Alla Camera Fratelli d’Italia è il partito più votato nella metà delle regioni del Paese, in particolare al Nord, mentre al Sud e nelle Isole quello con più preferenze è il Movimento Cinque Stelle, con il Partito Democratico avanti nel centro Italia solo in Emilia Romagna e in Toscana. E’ quanto emerge dagli scrutini, con i dati ancora parziali ma quando manca ancora soltanto il 2% delle sezioni. Nello specifico, alla Camera FdI è il primo partito in dieci regioni (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto) mentre in altre sette (Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) il primato di voti va al M5s e in altre due al Pd (Emilia Romagna e Toscana). Infine in Valle d’Aosta all’Autonomie Progrès Fédéralisme. In tutte le regioni, laddove non è il primo partito, Fratelli d’Italia si piazza comunque al secondo posto: fa eccezione solo la Campania, con M5s primo partito e il Pd secondo. Nel dettaglio, in Basilicata M5s è il primo partito (24,75) e stacca di circa 6 punti FdI; in Calabria M5s (29,53) stacca di circa 10 punti FdI; in Campania 1 M5s (41,34) stacca di circa 27 punti il Pd secondo partito; in Campania 2 M5s (27,68) stacca di circa 6 punti FdI; in Emilia Romagna il Pd (28,25) stacca di circa 3 punti FdI; in Molise M5s (24,41) stacca di circa3 punti FdI; in Puglia M5s (27,97) stacca di circa 4 punti FdI; in Sardegna M5s (26,35), stacca di circa 3 punti FdI; in Sicilia 1 M5s (30,62) stacca di circa 13 punti FdI; in Sicilia 2 M5s (26), stacca di circa 6 punti FdI; in Toscana il Pd (26,41), stacca di circa un punto FdI; in Valle d’Aosta, Vallée d’Aoste – Autonomie Progrès Fédéralisme (38,63), stacca di circa 9 punti il partito formato dall’intera coalizione di Centrodestra.In provincia di Bergamo l’affluenza finale è stata del 73,30%, quasi sette punti in meno rispetto a quattro anni fa (79,96).L'articolo ELEZIONI 2022 – L’Italia al centrodestra. FdI primo partito, Meloni: “Pronti a risollevare l’Italia” proviene da Araberara.

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MediaLa vittima del tragico incidente avvenuto ieri mattina, domenica 25 settembre, sulla ex statale 671 al km 26, in territorio di Albino, è Mohamed El Messaoudi. 28 anni, di origini marocchine, è nato e cresciuto a Cene. Erano da poco passate le 7 quando la sua auto è andata a sbattere frontalmente contro un furgone che giungeva dalla direzione opposta. A bordo c’era una famiglia di Gandino, il papà di 47 anni, mamma di 49 e figlio di 18 non sono in gravi condizioni. Per Mohamed invece non c’è stato nulla da fare, il suo corpo senza vita è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco.L'articolo Incidente ad Albino, Mohamed perde la vita a 28 anni proviene da Araberara.

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MediaAttorno a mezzogiorno di oggi, lunedì 26 settembre, una scossa di terremoto di magnitudo 2.0 è stata registrata a 4 km N Castione della Presolana, con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9460, 10.0420 ad una profondità di un chilometro. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma e riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.L'articolo Scossa di terremoto sull’Altopiano tra Clusone e la Presolana proviene da Araberara.

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MediaIl centrodestra trainato da Fratelli d’Italia ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre, ottenendo la maggioranza nei due rami del Parlamento.Vediamo insieme quali sono i bergamaschi che hanno conquistato (o mantenuto) un seggio alla Camera o al Senato.Nei collegi uninominali di Camera e Senato della provincia di Bergamo ha trionfato il centrodestra che ha fatto l’en plein. Di conseguenza, alla Camera sono stati eletti la leghista Rebecca Frassini, nel collegio di Bergamo, e Alessandro Sorte di Forza Italia nel collegio di Treviglio.Al Senato, sempre all’uninominale, sono stati eletti la leghista Daisy Pirovano nel collegio di Bergamo e l’ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata di Fratelli d’Italia nel collegio di Treviglio.Sempre all’uninominale, ma a Milano, il bergamasco Antonio Misiani del Pd è riuscito a vincere una sfida non facile, uno dei pochissimi del centrosinistra eletti in Lombardia.Per quanto riguarda invece gli eletti al proporzionale, in attesa dei risultati ufficiali, Andrea Tremaglia è certo dell’elezione essendo il capolista di Fratelli d’Italia a Bergamo, come pure al Senato è certa la conferma del leghista Roberto Calderoli.Potrebbe farcela anche Niccolò Carretta candidato per il terzo polo di Calenda/Renzi in corsa alla Camera, mentre pare difficile l’elezione del leghista Stefano Locatelli. Al proporzionale del Senato è ancora in bilico la posizione di Cristian Invernizzi, segretario della Lega orobica.Seguono aggiornamenti. L'articolo Nuovo Parlamento: i bergamaschi eletti proviene da Araberara.

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Il Comune di Bergamo e RFI hanno presentato il progetto della nuova stazione di Bergamo.“La nuova stazione di Bergamo – scrive il sindaco cittadino Giorgio Gori – sarà un vero hub della mobilità, pensato per connettere treni, autolinee (spostate a sud dei binari), le due tranvie delle Valli, il nuovo collegamento ferroviario con l’aeroporto e la nuova linea elettrica BRT per Dalmine – ovvero un sistema che nei prossimi anni vedrà quasi raddoppiare i flussi di passeggeri -, dotato di un parcheggio di attestamento interrato, sempre a sud dei binari, da 2mila posti auto, così da alleggerire il traffico sul centro città; sarà una stazione “a ponte”, senza più sottopassi: un grande ponte pedonale (e ciclabile) proteso verso il nuovo quartiere di Porta Sud; con spazi commerciali e di somministrazione, più simile ad un aeroporto che ad una stazione tradizionale.Ieri, insieme ad RFI (Gruppo FS) abbiamo presentato il progetto preliminare, finanziato per 84 milioni di euro (a cui si aggiungono i 50 del nuovo “piano del ferro”, per rinnovare tutte le tecnologie della stazione e renderla più efficiente e sicura). Il cantiere aprirà a inizio 2024, per concludersi nel 2026; e sarà un altro importante tassello della Bergamo del futuro”.Media Media Media Media MediaL'articolo Bergamo, il progetto della nuova stazione proviene da Araberara.

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MediaTra i bergamaschi esclusi alle elezioni politiche del 25 settembre ci sono Alessandra Gallone, coordinatrice provinciale di Forza Italia e schierata alle spalle di Silvio Berlusconi nel listino per il Senato.Fuori dai giochi anche il leghista Cristian Invernizzi, in lizza a Bergamo per la Camera.
Sempre alla camera nulla da fare per Niccolò Carretta (Azione/Italia Viva) candidato al collegio uninominale. Fuori anche il leghista Stefano Locatelli.
Ancora in bilico la situazione di Elena Carnevali, candidata per il partito democratico al collegio plurinominali Lombardia 1-P01 (ovvero a Milano) per la Camera.Torneranno invece alla Camera il deputato di Forza Italia Alessandro Sorte, candidato del centrodestra per il collegio uninominale di Treviglio, e la leghista Rebecca Frassini, in lizza per quello di Bergamo. Al Senato confermata Daisy Pirovano, candidata per il collegio uninominale di Bergamo, ed eletto Giulio Terzi di Sant’Agata per il collegio di Treviglio. Rispetto ai risultati del proporzionale, è stata subito certa l’elezione alla Camera di Andrea Tremaglia, per Fratelli d’Italia, e del leghista Roberto Calderoli al Senato. Tra gli eletti bergamaschi anche Stefano Benigni, giovane deputato uscente di Forza Italia.L'articolo Politiche 2022 a Bergamo, eletti ed esclusi proviene da Araberara.

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vertova libro, vertoveseA Vertova un libro racconta i 100 anni di calcio. Un traguardo fatto di gioie, delusioni, emozioni, di quelle che restano nel cuore per sempre. Lo sa bene chi questa società l’ha vista crescere e ora festeggiare 100 anni.“Una storia che dura da cent’anni raccontata nel libro “100 anni di calcio a Vertova” presentato ieri sera al Centro Culturale “G. Testori” insieme allo speciale Annullo Filatelico creato per l’occasione in collaborazione con Poste Italiane – scrive in una nota social la Vertovese -. La serata ha visto la presenza di figure importanti tra cui l’Assessore Regionale Lara Magoni, il consigliere regionale della LND Gianlauro Bellani, il delegato di Bergamo Nicola Radici e il sindaco di Vertova Orlando Gualdi.Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a scrivere i 100 anni di storia della nostra Società”.L'articolo Vertova, un libro racconta i 100 anni di calcio proviene da Araberara.

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illuminazione pubblica nembroA Nembro si lavora sull’ illuminazione pubblica.Sono iniziati ieri, lunedì 26 settembre, i lavori del secondo lotto per la conversione dell’illuminazione pubblica con tecnologia Led sui tre previsti a Nembro.
Saranno cinque le zone del Comune toccate da questo lotto dei lavori: 2 aree che copriranno la frazione di Gavarno, 1 area che coprirà il quartiere di San Nicola, 1 area che coprirà il quartiere di Viana, 1 area che coprirà la frazione di Lonno.“Questi lavori – scrive l’amministrazione in una nota – arrivano in una fase cruciale per avere un risparmio sulla spesa corrente dell’energia del Comune di Nembro”.L'articolo Illuminazione pubblica: iniziati i lavori a Nembro proviene da Araberara.

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MediaA Monte Isola, all’interno del tour aree interne il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha incontrato i sindaci e gli stakeholder dei territori bresciani e bergamaschi. Erano presenti anche gli assessori regionali Davide Caparini, Lara Magoni, Fabio Rolfi e Claudia Terzi, oltre al sottosegretario Gabriele Barucco.“Regione Lombardia negli ultimi anni ha sostenuto concretamente il rilancio del Sebino – ha detto Fontana – e in concreto abbiamo investito 10 milioni di euro. Risorse che i Comuni hanno impiegato con interventi strategici e che hanno reso ancora più belli e attrattivi questi luoghi. Ulteriori fondi sono stati stanziati per promuovere e rilanciare le vocazioni dei territori inseriti nelle cosiddette ‘Aree Interne’. Obiettivo: rendere ogni zona della Lombardia in grado di competere come le altre in una logica di sistema che ha come visione la ‘Smartland’. Alla nostra attenzione ci sono anche aspetti di carattere, ambientale, sicurezza e mobilità, che non possiamo trascurare nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”.L’area oggetto della visita ha incluso 47 Comuni delle Comunità montane dei Laghi Bergamaschi (38 Comuni) e del Sebino Bresciano (9 Comuni) per un totale di circa 133.000 abitanti. Nel dettaglio i bergamaschi sono: Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Berzo San Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Bossico, Casazza, Castro, Cenate Sopra, Costa Volpino, Credaro, Endine Gaiano, Entratico, Fonteno, Foresto Sparso, Gandosso, Gaverina Terme, Grone, Lovere, Luzzana, Monasterolo del Castello, Parzanica, Pianico, Predore, Ranzanico, Riva di Solto, Rogno, Sarnico, Solto Collina, Sovere, Spinone al Lago, Tavernola Bergamasca, Trescore Balneario, Viadanica, Vigano San Martino, Vigolo, Villongo e Zandobbio.Fontana e i rappresentanti della Giunta hanno fatto tappa a Tavernola Bergamasca, luogo in cui è sempre alta l’attenzione di Regione Lombardia. Già nel 2021 sono stati messi a disposizione 575.000 euro in relazione del fenomeno franoso che ha interessato i versanti del Monte Saresano. A questo si aggiunge il successivo finanziamento di 1,5 milioni di euro per la progettazione relativa alle opere di messa in sicurezza (progettazione che dovrebbe concludersi nei prossimi mesi).Con l’appuntamento di ieri, mercoledì 28 settembre, il presidente Fontana è stato aggiornato sugli ultimi dati del monitoraggio effettuato attraverso il radar che costantemente sorveglia la parete. Il sistema di monitoraggio installato a Tavernola, controllato dal centro monitoraggio di Arpa Lombardia, utilizza mire ottiche a lettura automatica, estensimetri in foro, inclinometri, piezometri, postazioni GPS per la lettura 3D, un radar da terra e radar satellitari che permettono di verificare eventuali movimenti millimetrici anche all’esterno dell’area in frana. Il monitoraggio della frana, nel suo insieme, conferma un rallentamento degli spostamenti dal luglio dello scorso anno, con movimenti attualmente costanti e molto inferiori alle soglie di allertamento.L'articolo Il Presidente Fontana incontra i sindaci del Lago proviene da Araberara.

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Musica Mirabilis, un festival internazionale unico nel suo genere che onora la musica di un grande clusonese, Giovanni Legrenzi.Dal Seicento in poi, in ambito musicale, la Lombardia ha offerto un consistente e fattivo contributo alla formazione e definizione di stili e forme del linguaggio musicale. In questo contesto, si è distinta la figura e l’opera del <strong>compositore clusonese Giovanni Legrenzi</strong> (Clusone, 1626 – Venezia, 1690), tra i massimi rappresentanti della musica italiana del Seicento, capace di riassumere in sé i tratti caratteristici dell’epoca barocca compendiandoli nella sua arte creativa.<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/Legrenzi-RITRATTO.jpeg">Media</a>«Proprio per questo merita di essere valorizzato e apprezzato dalla sua città natale e dagli appassionati, sottolinea il <strong>Sindaco di Clusone Massimo Morstabilini</strong>. Tra gli obiettivi di questa Amministrazione c’è la restituzione di un’identità musicale alla città, unita alla valorizzazione di quelle personalità che, attraverso la loro opera, hanno reso grande, nel tempo, il nome di Clusone. La storia, la produzione musicale e il valore storico e artistico di Giovanni Legrenzi rispecchiano appieno questi propositi. Al fine di rendere omaggio, nel migliore dei modi, a questo grande compositore abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Giovanni Acciai, Ivana Valotti e del Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi» di dedicare un festival musicale al nostro illustre concittadino.»In previsione della ricorrenza del quarto centenario della nascita di Giovanni Legrenzi, Clusone si prepara dunque a ospitare <strong>«Musica Mirabilis»</strong>, <strong>Festival musicale internazionale</strong> <strong>«Giovanni Legrenzi»</strong> interamente dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione dell’opera vocale e strumentale di Legrenzi. Non un semplice evento, ma un <strong>progetto culturale interdisciplinare</strong> unico nel suo genere sia per la forte connotazione territoriale, sia per lo straordinario valore artistico, capace di avvicinare il pubblico all’ascolto di un repertorio di ammaliante bellezza, guidandolo nell’emozione della scoperta e nella comprensione delle sue musiche.Il progetto è promosso oltre che dal Comune di Clusone, dal Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi» ed è realizzato in collaborazione con Promoserio. È resa possibile grazie al sostegno di alcuni sponsor privati del territorio: BGP Bergamo Parquet, Bosio Commerciale, Minuscoli store, ML Engraving. È inoltre parte del progetto <strong>Il Barocco tra Bergamo-Clusone-Brescia</strong>, realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia nell’ambito del Bando OgniGiorno inLombardia.«Di fronte a una personalità artistica di così incommensurabile valore, la città di Clusone che gli ha donato i natali non poteva rimanere indifferente. Di qui l’idea, accolta con entusiasmo dal Sindaco di Clusone e dalla sua giunta, di dedicare a questo suo illustre concittadino Musica Mirabilis, un Festival musicale internazionale. Non un festival musicale qualsiasi, come tanti in Italia, in Europa e in ogni parte del mondo, ma un festival musicale caratterizzato da un’architettura originale e inedita, volta a coniugare la ricerca e la valorizzazione del repertorio legrenziano non ancora eseguito in epoca contemporanea, con la formazione e con la promozione di giovani talenti esecutivi che si affacciano alla ribalta internazionale, con prove concorsuali e con seminari di studio e di approfondimento della prassi esecutiva musicale del passato. Un festival che dopo il concerto inaugurale, tenuto dal Collegium vocale Nova Ars Cantandi che all’opera legrenziana sta dedicando gran parte della sua attività esecutiva, si dispiegherà in un ampio lasso temporale, fino a giungere al 2026», spiegano Giovanni Acciai e Ivana Valotti, direttori artistici di Musica Mirabilis.«Cultura e territorio. Sono questi i due elementi che maggiormente spiccano nel progetto Musica Mirabilis – aggiunge Maurizio…
MediaL’atteggiamento della vicepresidente Moratti, oltre ad essere palesemente scorretto, rappresenta un gravissimo errore politico: l’effetto della sua presa di posizione, puramente personalistica, è quello di rischiare di destabilizzare l’azione amministrativa della Giunta regionale, a pochi mesi dalla conclusione di questa legislatura e, soprattutto, in un momento di profonda crisi economica contro la quale come Regione Lombardia stiamo combattendo con tutte le risorse a nostra disposizione per il bene dei cittadini”.Così Roberto Anelli, capogruppo della Lega al Pirellone, che interviene dopo le dichiarazioni della vicepresidente Letizia Moratti.“All’inizio di settembre abbiamo approvato all’unanimità, in Aula, una mozione urgente, di cui sono primo firmatario, per arginare l’effetto del caro-bollette e dell’aumento indiscriminato del costo dell’energia – prosegue Anelli – chiedendo anche l’intervento del Governo, fondamentale vista la situazione emergenziale. Prima di questo, la giunta regionale aveva già varato numerose misure a sostegno dei lombardi, tra cui lo stanziamento ad aprile di ben 64 milioni di euro per gli impianti sportivi, gli artigiani e i commercianti. La politica e, soprattutto, chi siede nelle Istituzioni eletto dai cittadini si deve occupare soprattutto di questo: aiutare le famiglie e le imprese lombarde ad affrontare il prossimo inverno”.“Mi appello quindi al buon senso della vicepresidente Moratti: faccia un passo indietro nell’interesse di tutti i lombardi, perché non è accettabile che si metta in contrapposizione con il Presidente Fontana” conclude Anelli.L'articolo Regione Lombardia, Anelli: “Moratti eviti personalismi e faccia un passo indietro nell’interesse dei cittadini. Serve coesione per affrontare la crisi economica” proviene da Araberara.

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MediaE’ stato trovato morto il 28enne di San Pellegrino disperso in Presolana da ieri, domenica 2 ottobre.Il ragazzo sarebbe precipitato mentre era impegnato a fare le creste dal Monte Visolo verso la vetta della Presolana occidentale, ma i traumi non gli avrebbero lasciato scampo. A lanciare l’allarme sono stati i familiari con cui si era messo d’accordo di trovarsi nel corso della giornata al rifugio Rino Olmo. Il ragazzo però non è mai arrivato e quindi è stato lanciato l’allarme ai soccorsi.Questa mattina il suo corpo senza vita è stato notato dall’elicottero della Guardia di Finanza, decollato da Bolzano.La centrale ha attivato la VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino, che è intervenuta con quattro squadre: tre hanno ripercorso le creste che il ragazzo aveva indicato come suo itinerario, anche durante la notte, coadiuvate dai vigili del fuoco e dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.L’ultima squadra è invece andata verso nord.La zona è stata anche sorvolata dall’elicottero del 118 dell’Areu di Sondrio, abilitato al volo notturno, ma la perlustrazione non ha dato risultati: con la luce del giorno, invece, il tragico ritrovamento in una zona impervia.L'articolo Tragedia in Presolana, trovato morto il 28enne disperso proviene da Araberara.

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MediaFabio Molinari, ex professore del liceo Celeri di Lovere e ora dirigente dell’ufficio scolastico di Sondrio, è agli arresti domiciliari dopo un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Procuratore della Repubblica di Sondrio, Piero Basilone e disposta dal Gip del tribunale di Sondrio.Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio che da mesi sta indagando sulla sua attività e su presunti illeciti nella gestione dei fondi dell’ufficio scolastico. Le accuse della Procura nei confronti di Fabio Molinari sono: peculato, concussione, turbata libertà degli incanti e induzione indebita. Il Gip ha ritenuto che ci fossero “gravi indizi di colpevolezza” ed esigenze cautelari.I fatti contestati riguardano reiterate ingerenze nelle assunzioni del personale docente nelle scuole valtellinesi, attraverso la procedura di messa a disposizione (MAD), nonché l’utilizzo di fondi pubblici per spese personali. Sono stati contestati  anche i consolidati rapporti tra Molinari e diversi giovani a cui il dirigente avrebbe promesso e fatto attribuire in maniera illecita incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc per i candidati da lui previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi ‘stagisti’ affinché, in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di una associazione culturale a lui riferibile, è quanto contesta la Procura.L'articolo Arrestato Fabio Molinari, ex professore del Celeri di Lovere proviene da Araberara.

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MediaTempi duri per tutti, anche per l’agricoltura. In controtendenza all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura che fa registrare una riduzione dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e un calo dello 0,9 rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai conti economici nazionali dell’Istat per il secondo trimestre 2022 che registra un tasso di variazione del Pil del Paese in valori concatenati in aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. In questa situazione – sottolinea la Coldiretti Lombardia – nelle campagne della nostra regione oltre un’azienda agricola su due (51,6%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. “Anche nella nostra provincia – afferma il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio –  registriamo una situazione molto precaria, le aziende sono sempre più in difficoltà. Non c’è tempo da perdere. Bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio le nostre imprese agricole e quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che finora sono riuscite a difendere per il bene del Paese, e con essi l’approvvigionamento delle famiglie che già devono affrontare insostenibili aumenti dei prezzi”. L'articolo Aumento del 170% per i concimi, +90% dei mangimi, +129% del gasolio e + 300 delle bollette per pompare l’acqua proviene da Araberara.

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