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MediaLa visita “pastorale/politica” del Presidente Attilio Fontana ai Comuni del Lago d’Iseo ha avuto una sosta anche a Tavernola. Naturalmente si è parlato della grande frana, dello studio che dovrebbe poi consentire di fare lavori di contenimento e messa in sicurezza, della litoranea da mettere in sicurezza viste le interruzioni frequenti per caduta massi, la stessa pedonale-ciclabile del Corno, ferma proprio al confine di Tavernola.E del… cementificio. In particolare si è rispolvera la convenzione del 2017 quandola precedente proprietà si era impegnata alla cessione di circa il 30% degli immobili inutilizzati dalla società. Convenzione restata lettera morta dopo il passaggio di proprietà a Italcementi. I rapporti tra l’Amministrazione Comunale e i vertici della società sono a zero da anni. Certo, c’è stato il covid e poi la grana della frana, la sospensione degli scavi con esplosivo a Ca’ Bianca di Parzanica che ovviamente non è stata gradita da Italsacci, anche se non direttamente imputabile al Comune di Tavernola.Sulla litoranea passano ogni giorno circa 200 camion e il passaggio va moltiplicato per due, andata e ritorno dalla cementifera. E poi i documenti sottoscritti dal G16 (i Comuni rivieraschi) che vedono come il fumo negli occhi, anzi proprio come il fumo, quello stabilimento in attività quando tutti stanno pensando al turismo lacuale. Tavernola è il paese della rivierasca che ha un lungolago non all’altezza di Comuni anche più piccoli, che il loro l’hanno riqualificato e possono organizzare eventi di spessore che attirano migliaia di persone….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo TAVERNOLA – LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE – Cementificio: “Sblocchiamo il grande gelo tra Comune e Italsacci” proviene da Araberara.

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MediaUna ripartenza alla grande, dopo la pausa estiva, quella dell’Amministrazione comunale  guidata da Marco Gallizioli che, dopo la grande affermazione elettorale del giugno scorso, non si adagia certo sugli allori e forte sia dell’esperienza accumulata che  delle fresche energie dei numerosi giovani consiglieri, ha già fatto il punto sui singoli settori di attività per portarle avanti al meglio:“A tutti ho affidato una delega, in modo che siano più motivati nel loro impegno e, nello stesso tempo, facciano un po’ di ‘gavetta’ e si esercitino anche in vista, speriamo, di maggiori impegni futuri – dice il sindaco -. C’è bisogno di valorizzare i giovani i quali, tra l’altro, hanno spesso una marcia in più rispetto a noi ‘vecchi’,-per esempio nell’utilizzo corretto delle nuove tecnologie; insomma, credo che motivarli all’impegno per il bene comune sia anche il modo migliore per aiutarli a riconciliarsi con la politica”.I temi di questo periodo sono soprattutto la scuola e la sicurezza…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo LEFFE – Aziende aperte solo 4 giorni a settimana per risparmiare sulle bollette. Scuola e sicurezza, il sindaco: “Deleghe ai giovani consiglieri per farli riconciliare con la politica” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/10/INTER.-PROVVEDITORE-BG.jpg">Media</a>Il professor Vincenzo Cubelli dirige l’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo. Quello che un tempo veniva chiamato Provveditorato agli Studi. Milanese di nascita, classe 1962, ha insegnato latino e greco, poi ha diretto l’Istituto di Presezzo, dirottato a Milano nell’Ufficio scolastico regionale ha preso il posto di Patrizia Graziani, andata in pensione.
La prima domanda sembra banale ma deriva da una storia datata ma ancora presente in memoria per tanti insegnanti su di età: perché non vi chiamate più provveditori?
“Sono intervenute profonde modifiche nel sistema amministrativo anche relative alla scuola per cui quell’ufficio che io dirigo che si chiama Ufficio scolastico territoriale, o provinciale o anche comunemente di ambito territoriale, ha in realtà delle mansioni prettamente amministrative che sono regolate da un sistema amministrativo ben preciso. (cita i termini delle leggi – n.d.r.). Le mansioni principali che io ho riguardano per esempio gli organici della scuola, delle scuole di ambito territoriale, la gestione delle graduatorie, la gestione dell’organico del personale docente, educativo ed ATA al fine dell’assegnazione delle risorse umane ai singoli istituti scolastici autonomi. Questa è la più importante delle mansioni che svolgo per la quale sto lottando da tre mesi a questa parte con sogni e incubi annessi e connessi”.
Perché mancano ancora tanti insegnanti?
“Abbiamo lavorato su 30.000 domande di aspiranti supplenti per andare a coprire circa 3500 posti. Questi sono i dati, abbiamo coperto al momento più del 90% degli incarichi, rimane scoperta solo una piccola parte”.
Quindi sono state più le domande dei posti disponibili…
“Sì. La Lombardia ha avuto circa 300.000 domande di aspiranti, noi ne abbiamo avuti 30.000, poi, attenzione, ci sono tantissime domande ad es. per l’insegnamento di diritto ed economia e poche per matematica o ingegneria, quindi il fatto che ci siano tante domande non sempre significa che sia una buona notizia. Tornando a noi, il ruolo dell’ufficio è prettamente amministrativo, ecco perché si definisce ‘dirigente di ambito territoriale’. Il Provveditore invece faceva riferimento ad una situazione molto diversa che prevedeva e sottintendeva il rapporto di subordinazione delle Istituzioni scolastiche a me, il che non è assolutamente vero:
1. le istituzioni scolastiche sono autonome, hanno un’autonomia costituzionale molto forte
2. i dirigenti scolastici non sono miei subordinati, dipendono piuttosto dal direttore generale, dal quale dipendo anch’io per altri versi e così mi arrivano un sacco di richieste che non sono relative all’ufficio ma alla dirigenza scolastica. Per esempio la mamma che mi dice ‘mio figlio è stato
bocciato, faccio ricorso’, non esiste il ricorso a me, il ricorso alla bocciatura si fa o verso l’organo che ha bocciato il ragazzo, in questo caso il Consiglio di classe e quindi al dirigente scolastico o al Tar”.
A livello popolare si pensa che l’autonomia delle scuole, dei vari istituti, riguardi anche la nomina dei docenti, allora non è così…
“Loro nominano solo su ‘posti residuali’. Cioè io ho queste graduatorie provinciali di supplenza, quanto le esaurisco, vale a dire non ci sono più aspiranti, ma rimangono posti da coprire, io le restituisco alle scuole che chiamano dalle loro graduatorie d’istituto oppure dalle cosiddette ‘messe a disposizione’ con docenti che magari si sono appena laureati e danno la propria disponibilità a fare supplenze brevi e temporanee”.
Quali sono i settori in cui c’è carenza? Lei mi ha parlato di 30.000 domande per 3.500 posti.
“In linea di massima gli ambiti scientifici tecnologici perché ovviamente, per essere pratici, un ingegnere guadagna molto di più a fare l’ingegnere piuttosto che il docente e la stessa cosa per gli informatici”.
Infatti mancano negli istituti della nostra zona insegnanti, ad esempio di informatica…
“Certo, noi in Italia abbiamo carenza di laureati in quelle che si…
MediaAveva soltanto 23 anni Elia Martinelli, il giovane di Tavernola che ha perso la vita in un tragico incidente che si è verificato a Predore, lungo la statale 469. Erano le 3.15 della notte tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, Elia si trovava a bordo di una moto insieme ad un amico di 21 anni quando è andato a sbattere contro un albero. L’impatto è stato talmente violento da non lasciargli scampo, mentre il giovane che era con lui è stato trasportato al Papa Giovanni di Bergamo e non sarebbe in pericolo di vita. Il luogo in cui è avvenuto l’incidente si trova a poca distanza dall’abitato di Predore e non è illuminato. Sul posto sono giunti un’ambulanza e un’auto medica, ma per Elia non c’è stato niente da fare. .L'articolo Elia e quel tragico incidente in moto che gli ha spezzato la vita proviene da Araberara.

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MediaChe si sia finalmente trovata la soluzione al problema della mancanza del medico di base nei paesi di Gromo, Gandellino, Valbondione e Valgoglio? Pare proprio di sì, a giudicare dall’accordo raggiunto nella riunione del 27 settembre scorso, alla presenza di un rappresentante di ATS, dei sindaci dei 4 Comuni e del dott. Luca Natalino Presepio. Secondo l’accordo,  tra una ventina di giorni – il tempo necessario perché le varie Giunte possano approvare la relativa convenzione – il servizio del dott. Presepio dovrebbe riprendere in tutte le  quattro comunità dell’Alta Valle, così come la sua segretaria che sarà presente, a turno, per due ore la settimana, anche a Novazza, a Boario e a Lizzola per occuparsi delle  comunicazioni, delle ricette, delle prenotazioni, ecc…:SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALTA VALLE SERIANA – Raggiunto finalmente un accordo per risolvere il problema dell’assenza di un medico di base: il dott. Presepio riprenderà servizio tra una ventina di giorni proviene da Araberara.

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MediaSul tema caldo della viabilità di Casazza, al centro di discussioni e polemiche degli ultimi mesi, uno dei più attivi (anche sui social) è stato Roberto Freti, consigliere del gruppo di minoranza ‘Casazza viva e sicura’. Lui, però, non vuol passare per il ‘classico rompiballe’ che riempie i social di critiche. E, infatti, da lui partono spesso anche delle proposte rivolte all’Amministrazione comunale.“Sì, perché quello dei social – spiega Freti – è, per quel che mi riguarda, solo l’ultimo canale che uso per sottoporre certe problematiche che interessano i cittadini, non è il primo. E, infatti, io scrivo su Facebook solo dopo aver parlato con l’Amministrazione. Ad esempio, se mi arriva una segnalazione da un cittadino o se vedo che c’è un determinato problema che si può risolvere, io chiamo l’assessore competente e gli dico: ‘guarda che succede questo e quest’altro’, oppure ‘perché non si fa in questa maniera e via dicendo. Ho fatto così anche per il discorso della viabilità. Poi, magari, l’assessore mi dice ‘va bene’ ma poi succede che tappezzano il paese di strisce, di cui alcune senza senso. E, allora, a questo punto, quando non vengo ascoltato, utilizzo i social….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBRE L'articolo CASAZZA – LA MINORANZA – Freti: “Case popolari e viabilità, ma se ai negozi togli i parcheggi…” proviene da Araberara.

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MediaUn paio di persone di Villa di Serio, arrivate alle Fiorine di Clusone per accompagnare il loro ex curato don Carlo Maria Viscardi, durante l’imponente corteo che dall’antica chiesetta dei Morti Nuovi (o di Santa Maria Maddalena e San Rocco) si è diretto alla più recente chiesa parrocchiale di San Giuseppe Artigiano, si sono guardate con espressioni di meraviglia. Una delle due ha detto all’altra: “Quanta gente c’è! Ma io credevo che in questa frazione di Clusone vivesse poca gente”.
In effetti la signora villese non aveva tutti i torti. Per chi abita a in un paese di oltre 6.500 abitanti (appunto, Villa di Serio), un paese di sole 1.500 anime come Fiorine non può che sembrare un paesino semi-spopolato. Il fatto è che molte di queste 1.500 anime hanno voluto essere presenti all’ingresso del loro nuovo pastore. E, forse, molti degli abitanti delle Fiorine pensano che il loro nuovo parroco se lo devono tenere ben stretto, perché arriverà probabilmente il giorno in cui non ne avranno uno tutto per loro. Ci sarà il giorno in cui (speriamo il più tardi possibile) nei piani alti della Curia di Bergamo si deciderà di affidare la Parrocchia di San Giuseppe all’arciprete di Clusone. Del resto, questo sta capitando un po’ ovunque nella Diocesi orobica a causa del calo delle vocazioni e del conseguente invecchiamento del clero…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – L’INGRESSO DEL NUOVO PARROCO – Don Carlo Viscardi abbraccia i suoi nuovi parrocchiani: “Ciao Fiorine…” proviene da Araberara.

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MediaA Schilpario chiude l’unico panificatore, quello storico dei Rizzi. C’è una rivendita, ma il forno è altra cosa, il pane prodotto a Schilpario è un pezzo di storia che se ne va. Da qui l’appello del sindaco perché qualcuno ne rilevi l’attività.APPELLO GESTIONE FORNO DEL PANECi siamo confrontati con i gestori dello storico forno del pane di Via Padre Maj, appurando la loro volontà di chiudere i battenti. Le motivazioni di questa scelta risiedono nella volontà (dopo 37 anni di impegnativo lavoro) di anticipare un po’ l’etá della pensione. Anche le incertezze del momento legate ai costi energetici e di reperimento del personale hanno contribuito nella scelta. Il forno da molti decenni ha permesso una vita onorevole alla famiglia Rizzi che lo ha sempre gestito…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SCHILPARIO – Chiude il forno dei Rizzi: cercasi panificatore proviene da Araberara.

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MediaLa statale 469 del Sebino è stata teatro di un altro incidente stradale. Nel pomeriggio di oggi, sabato 8 ottobre, pochi minuti dopo le 16 a Riva di Solto si è verificato un incidente mortale in moto che ha coinvolto un uomo di 56 anni e un’altra persona di 55. Sul luogo sono arrivate due ambulanze e l’elisoccorso oltre che i Carabinieri della Compagnia di Clusone.Nella notte, a Predore, ha perso la vita Elia Martinelli, 23 anni, sempre in un incidente in moto.L'articolo Incidente mortale sulla statale 469 a Riva di Solto proviene da Araberara.

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MediaLuca Mariani
Ebbene sì. Anche io sono uno tra quei tanti giornalisti (o presunti tali) che in questi giorni hanno provato ad intervistare il Bocia, al secolo Claudio Galimberti. L’idea era semplice: chiedergli come ha vissuto la giornata di giovedì 16 settembre, quelle tragiche ore nelle quali alcuni comuni delle Merche sono stati travolti da quella malefica onda di pioggia e fango. Tra questi c’è anche Senigallia dove il Bocia vive e lavora da qualche anno. È da inizio settimana che provo a contattarlo, ma a rispondermi è sempre quella monotona e fastidiosa voce meccanica, la quale mi comunica che il numero da me chiamato non è al momento raggiungibile. Finché il telefono squilla. Mi risponde una voce decisa ed educata. Mi presento, ma non faccio nemmeno in tempo a esplicitare il mio intento che vengo bloccato da un «no, no, per l’amor di Dio!» Allora provo a rilanciare e gli dico che sarebbe interessante sapere il suo punto di vista, il suo racconto, non solo di quella nefasta serata, ma anche di cosa sta facendo in questi giorni di speranzose ricerche ed estenuanti lavori per provare a cancellare il fangoso e luttuoso ricordo di quella notte fatalmente indimenticabile. La sua voce resta tanto cordiale quanto determinata: «no, no. Non ho voglia di stare lì a raccontare. Mi hanno chiamato in tanti. Sono cose che… se abito qui è così». Con poche parole mi gela. Non ha tempo da perdere in inutili chiacchiere quando le sue mani e le sue braccia servono a spalare il fango, a ripulire vie e case devastate da un temporale micidiale. Non gli interessa mettersi in mostra, pubblicizzare la sua opera di sostegno ad amici, conoscenti e attuali compaesani, per far emergere la sua immagine di generosità e altruismo cavalcando l’onda emotiva di vicinanza alla gente marchigiana…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ATALANTA- La mia non intervista al Bocia che sta spalando fango nelle Marche proviene da Araberara.

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MediaUn poker di opere pubbliche in testa e sulla carta, e a breve anche sul terreno, molti altri progetti, 10 ore al giorno in Comune, un marito che per ora non la lascia…due figli, un sindaco ‘emerito’ che le dà una mano e un gruppo nuovo per sentire addosso la spinta di una nuova energia. I primi 100 giorni di Federica Cadei sono così, da passarci le notti a sognare e pensare una nuova Sovere, che viene avanti, eccome se viene avanti: “I miei primi 100 giorni? Beh, belli intensi, forse ho sbagliato le misure all’inizio, pensavo di dover stare meno in Comune e invece ogni giorno le mie 10 ore le faccio, ci sono tante cose, veramente tante, alcune le avevamo lasciate in sospeso quando stavamo chiudendo la precedente amministrazione e quindi ora si corre ma va bene così”. Dalla banca al Comune, com’è stato il cambio? “Una scelta di vita, sono felice, sento che è la mia strada”. Gruppo nuovo: “Un gruppo che ha voglia di fare, entusiasmo, che si deve abituate alle tempistiche pubbliche che sono lunghe, anche io cinque anni fa ero così, ma poi capisci che i tempi tecnici non li cambi, li devi accettare. Comunque i nuovi ci mettono i puntini sulle i, fanno bene, vogliono sapere tutto e mettersi in gioco, ben venga questo entusiasmo”. Sindaca di Sovere, prima donna a esserlo, cosa ti chiede la gente quando la incontri? “Innanzitutto vorrei uscire di più, tra la gente, sul territorio, ci sarà tempo, adesso passo molte ore in Comune, la gente è contenta, capisce e percepisce lo sforzo che stiamo facendo”. I tuoi? “Orgogliosi, non lo dicono ma si vede”. I tuoi figli? “Beh, loro quando mi vedono uscire la sera per riunioni sono meno contenti però dai, i nostri spazi ce li ritagliamo. Ci sono molti impegni istituzionali e dobbiamo esserci e questo la mia famiglia lo capisce. Quest’estate ci siamo presi un momento per andare al mare insieme, è stato importante, anche se non stacchi mai del tutto, nemmeno in ferie”. Poker di opere pubbliche. Cominciamo, la nuova biblioteca dove ora c’è l’ex bocciodromo, progetto leggermente ridimensionato causa aumento dei costi: “Abbiamo chiuso il progetto – continua Federica Cadei – con un po’ di mal di pancia, ma non si poteva tornare indietro, o lo facevamo ora o mai più, non è stata una scelta presa a cuor leggero, siamo passati da un progetto di 895.000 a uno di un milione e mezzo, così ci siamo seduti e abbiamo rivisto il progetto, per quanto potevamo rivederlo, ci avevano presentato alcune modifiche ma poi abbiamo deciso per questa soluzione, che andava a ridurre ma non a stravolgere, viene così a crearsi una sorta di porticato che da continuità verso l’orto didattico”. Biblioteca che si snoda lungo tutto un piano, con uno spazio per anziani o per una sorta di spazio libero: “Uno spazio aperto coperto dove si potrà stare insieme, giocare a carte, stare insieme, di fronte all’orto didattico, in mezzo al verde”. Ex filanda: “Abbiamo presentato un progetto alla Conferenza dei Servizi, sto premendo per un passaggio con la Sovrintendenza, non voglio lasciare nulla di intentato, c’è una prescrizione che secondo noi non ha molto senso e speriamo di riuscire a modificarla”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo SOVERE – “I miei primi 100 giorni”: “Nuova biblioteca con portico all’aperto, restyling del ponte e si allarga la strada, nella ex Filanda un teatro e parcheggi e parco nella strada verso il Santuario” proviene da Araberara.

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MediaIl ristorante Zù ha chiuso. Sono cliente del ristorante da prima che l’attuale proprietà lo gestisse, ed essendomi sempre trovata benissimo dopo ogni pasto, ho deciso di intervistare Marcello Viscardi, attuale proprietario, sperando di coglierlo “impreparato” a darmi risposte convincenti. In realtà ho fatto una “figuraccia”: non solo il signor Viscardi mi ha riconosciuto subito come una dei suoi “fedelissimi” clienti, ma anche ha ricordato mio marito (altro cliente fedele), la sua professione e i suoi “gusti” a tavola.  “Mia moglie, Maria Patrizia Zenti, lavora come cuoca nel locale da 47 anni e mi è parso normale invitarla alla pensione. Quest’estate, calda e animata, è stata per noi faticosissima. Sempre il ristorante pieno, con clienti vecchi e nuovi: pensi che in certi giorni dovevamo “respingere” persone che avremmo voluto “servire” perché eravamo con le sale strapiene… e per fortuna che avevamo potuto assumere all’inizio di stagione anche due studentesse universitarie, in regola con gli esami, che si sono rivelate utilissime. La mancanza di personale adatto a questo tipo di lavoro si fa sentire. Io ho intervistato negli anni decine di aspiranti lavoratori e in certi casi mi cadevano le braccia: chiedevano di lavorare in nero per non perdere sussidi o di lavorare e non lavorare a seconda dei giorni della settimana… Non è stato facile andare avanti, crescere la famiglia (figlio e figlia che fanno un altro lavoro) e portare sempre in alto il nome del ristorante”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo RIVA DI SOLTO – Ristorante Zù: “Pieno di clienti, dovevamo anche dire di no in questi giorni ma ora dobbiamo dire basta”. Arrivano proposte di nuovi gestori, si riaprirà proviene da Araberara.

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MediaScuola Materna di Villa Paglia: “Vertenza con l’impresa, fra pochi mesi ci verrà restituito il cantiere e riappalteremo i lavori”
Sempre di corsa. Sì, il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi sembra una trottola, ma anche lui ha deciso di rallentare il ritmo dei suoi impegni. Ha quindi deciso di diventare sindaco a tempo pieno smettendo, per il momento, di lavorare.
“Sì, dal primo di ottobre ho preso l’aspettativa dal Comune di Gazzaniga, dove lavoro come responsabile dell’Ufficio tecnico. D’altronde – sottolinea Bertocchi – lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno non è poco e ho perciò deciso di rallentare, almeno per il momento. Questo anche in previsione di ‘Alzano 2023’ perché voglio mettere il massimo di impegno per valorizzare la mia città”.
In questo periodo l’Amministrazione comunale è particolarmente attenta al mega intervento nel centro storico, in Via Mazzini e Piazza Italia.
“Siamo ultra presi sui lavori pubblici, soprattutto in centro. L’intervento che stiamo facendo è molto importante – spiega il primo cittadino – e ci consentirà di dare un nuovo volto al nostro centro storico. Sono particolarmente contento perché le imprese impegnate nei lavori stanno operando benissimo e rispettando i tempi. Tra l’altro, anche il risultato estetico è bellissimo ed è proprio quello che ci aspettavamo….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo ALZANO LOMBARDO – Il sindaco (a tempo pieno) Bertocchi: “Piazza Italia e centro storico quasi pronti per San Martino” proviene da Araberara.

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MediaE la luce non fu…”. Comincia così l’ultima critica (in ordine di tempo) rivolta dal gruppo di minoranza ‘Continuità per Cenate’ all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Thomas Algeri. Stavolta al centro della contesa c’è il campo di calcio del paese.“Dopo le speranze (che abbiamo già perso da tempo) perdiamo anche le omologazioni… Sì, perché dopo i lavori per l’impianto a LED al centro sportivo…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CENATE SOTTO – Il campo di calcio e quell’omologazione che non c’è più proviene da Araberara.

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MediaAnche per questa edizione della Mostra Zootecnica di Clusone l’azienda agricola Cocchetti Bertolazzi ha fatto il pieno di premi: ci sono stati riconoscimenti per la bruna alpina Doriana; per Serena di razza frisona e per Albachiara, miglior mammella delle frisone. Alla Mostra Zootecnica di Clusone l’azienda partecipa ormai da 46 anni:“Siamo contenti non solo per i risultati ma anche perché quest’anno c’è stata una maggior partecipazione degli allevatori alla Mostra e quindi anche una maggiore competitività, e questo credo che sia un bene per il futuro dell’allevamento bovino della nostra zona”.
Questo il commento di Orsola Cocchetti, 61 anni, al successo ottenuto dall’azienda agricola “Cocchetti e Bertolazzi” dei figli Claudio e Marco e del nipote Francesco. Dopo la precoce scomparsa di suo marito, – rimasta vedova con tre figli – i Bertolazzi e i Cocchetti si sono uniti in una sola azienda che col tempo si è molto ingrandita ed ora dà di che vivere a tre giovani famiglie…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CERETE – Orsola e le sue vacche, anche quest’anno sbanca la Mostra Zootecnica: “Ma la crisi non risparmia nessuno” proviene da Araberara.

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MediaUna zona industriale vastissima e numeri importanti, come la vicina Costa Volpino, Rogno assorbe manodopera un po’ dappertutto e l’industria non conosce crisi. A farla da padrone la Global di Fardelli che fattura qualcosa come 66.551.000 di euro, numeri importanti anche per la Valcart che dopo l’incendio di qualche anno fa è tornata a pieno regime. Insomma, un polmone aziendale che fa respirare l’economia della zona….SUL NUMERO IN EDICOLA LA CLASSIFICA DELLE PRIME 40 AZIENDEL'articolo ECONOMIA – Le prime 40 aziende per fatturato del Comune di Rogno, Fardelli fa la parte del leone proviene da Araberara.

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MediaEgregio signor Sindaco, complimenti per la sua nomina e sarei felice di incontrarla di persona ma ho difficoltà essendo reduce di una operazione all’anca destra.
Sono Carla Zanolini e la 4ª generazione della proprietaria di villa Fraccaroli, sita in via Vago 4, pur essendo residente a Milano.
Non è mai mancato il passare le estati in villa e ne sono molto affezionata, ma le mie lagnanze riguardano appunto la viabilità di via Vago e lo stato di mancanza cure che ne deriva.
1) Entrare nella via dalla Provinciale è un rischio, non ci sono riferimenti e tanto meno un guard rail – paletti con catarifrangenti divelti da un’auto che finì recentemente nel fossato – non si è fatto nulla…
2) le grandi e profonde buche che si trovano nella via e, dato il gran traffico, forse sarebbe il caso di sistemarle a dovere. Tra l’altro porta a incontrare la ciclabile e per le biciclette potrebbe essere molto pericoloso: so di un ciclista che cadendo in una buca è finito sulla sedia a rotelle…
3) La manutenzione delle piante e del verde in genere che si trova al confine (e fuori dalla rete che lo segna) dell’ex Lina Bosio non può essere lasciata alla buona volontà di un privato… tra l’altro porta alla Buscarina, oasi di pace di Clusone, ben frequentata e èper fortuna una località amena delle poche che si possono godere a Clusone…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – LETTERA – Egregio Sindaco, venga a vedere Via Vago alle Fiorine proviene da Araberara.

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Media “Stiamo facendo i salti mortali per far quadrare i conti dopo l’aumento delle bollette”, Massimo Morstabilini è al lavoro con il suo gruppo per trovare la quadra: “Sino a fine maggio siamo andati bene perché il nostro contratto era a prezzo fisso, adesso le cose cambiano, abbiamo stanziato a bilancio 78.000 euro, dal Ministero ci sono arrivati 50.000 euro di ristoro ma non sono certo sufficienti, vedremo di razionalizzare le risorse e intervenire…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – “Al Museo e Sala Legrenzi non accenderemo il riscaldamento e sul resto…” proviene da Araberara.

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MediaSi va dal notaio. Il Comune sta per diventare il legittimo proprietario dell’ex hotel Terminus in Viale Roma: “Stiamo ragionando – commenta il sindaco Massimo Morstabilini – avevamo pensato di realizzare un ostello ma ci sono anche altre priorità…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CLUSONE – Dal notaio per la firma dell’ex Hotel Terminus: “Lo demoliremo e poi…” proviene da Araberara.

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MediaC’è chi a Castelli Calepio chiede a gran voce più sicurezza lungo la Sp91, troppo spesso teatro di incidenti anche piuttosto gravi. La questione è finita sui banchi del consiglio comunale con una mozione firmata Lega e ‘Castelli Calepio Cambia’, la lista civica, che hanno scritto al sindaco Giovanni Benini di riaccendere i semafori che corrono lungo la provinciale che attraversa il paese. Richiesta bocciata senza mezzi termini, perché “il ripristino ci porterebbe indietro a una situazione insostenibile fatta di orde si vetture in coda. Non è assolutamente una prospettiva sostenibile, per noi e per i Comuni vicini che ne risentirebbero”. Ma i cittadini che in quella via ci abitano, non sono poi così d’accordo. Uno in particolare, Mirco Veljovic, anche la sera del consiglio comunale ha chiesto di essere ascoltato: “A luglio su quel rettilineo mamma e figlio di cinque anni sono stati investiti da un furgone che li ha trascinati per 15 metri e la notte si sentono auto che sfrecciano e non c’è nessun tipo di controllo della velocità…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 OTTOBREL'articolo CASTELLI CALEPIO – Quel maledetto semaforo che sta infiammando il paese: “Ho scritto a Comune, Polizia Locale e Provincia, troppi incidenti” proviene da Araberara.

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