AraberaraNews
8 subscribers
8.36K links
Download Telegram
MediaFine marzo 2022. Saliamo a Monti di Rogno per incontrare Daniel, che avrebbe compiuto 14 anni in questi giorni, la sua mamma e sua sorella, scappati dalla guerra in Ucraina, senza soldi, soli, per tentare di salvarsi la vita. Il papà di Daniel era rimasto in Ucraina, perché agli uomini non era consentito espatriare. Daniel era uno spasso, ci eravamo fermati dopo l’intervista a giocare con lui, ad assorbire un po’ quel mondo che in fondo gli mancava, cercava di imparare la lingua e ci aveva detto che a guerra finita avrebbe portato il papà in Italia per fagli vedere come era bella e come la gente era stata brava con lui. Daniel e la sua mamma ci avevano raccontato quel viaggio di paura e speranza, a piedi, di notte, poi in auto, in mezzo alle bombe, nascosti, poi il treno, 1000 persone ammassate e finalmente il confine, i camion, il viaggio, l’Italia e poi l’accoglienza a Rogno, a Monti di Rogno. In Italia si erano fermati due mesi, poi però Daniel e la sua famiglia volevano tornare dal papà, che li aspettava, che non si era mai mosso, che la situazione sembrava tornata alla normalità. E così si erano messi in viaggio. Ma Daniel aveva detto che si trattava solo di un arrivederci. Qui ci avrebbe riportato il suo papà a guerra finita. E invece..SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 AGOSTOL'articolo ROGNO – Daniel, fuggito a Rogno dalla guerra, morto al ritorno a casa, quegli occhi curiosi e a volte impauriti proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/vh0PgKM
Media150’000 iscritti su YouTube, 129’000 ascoltatori mensili su Spotify, 92’000 follower su Instagram e 1 milione su TikTok, che l’ha inoltre inserito nella TOP 10 degli artisti musicali dell’anno. Ecco i numeri di Stefano Titta, 21enne di Premolo, che con la sua musica ha fatto da sottofondo all’estate di moltissimi ragazzi italiani e non solo. I suoi video e i suoi reel hanno segnato milioni di visualizzazioni e hanno spopolato ovunque sui social e sul web.“Sono del 2001, ho frequentato il liceo scientifico all’Amaldi di Alzano Lombardo e ora sono al terzo anno di ingegneria per l’ambiente ed il territorio al Politecnico di Milano. Ho praticato come sport per 15 anni nuoto, prima alle piscine di Parre nella squadra Radici, poi, da quando ho iniziato l’università, mi sono iscritto alla Nuotatori Milanesi di Sant’Angelo Lodigiano. Nel periodo della pandemia, potendo seguire le lezioni da casa, sono sempre rimasto qui a Premolo e al nuoto ho dedicato poco tempo. Ora ho deciso di ritirarmi completamente, cosa che bene o male avevo messo in conto da molto tempo. Facevo anche l’assistente bagnanti e l’istruttore alle piscine di Parre nel fine settimana durante le vacanze estive, ma purtroppo non riesco più, perché ora sono quasi sempre in giro per eventi e festival”.Una passione per la musica e il suo mondo veramente anomala come ci racconta Stefano: “La mia famiglia è un ambiente più matematico – dice ridendo – mio papà, mia mamma e mio fratello maggiore sono ingegneri, mentre il minore e io stesso stiamo studiando sempre in questo campo. Nessuno di loro aveva la passione musicale e io sono un po’ la pecora nera della casa. Forse ho preso qualcosa dai miei zii che invece suonano il piano e sono in un ambiente più artistico. Fin da piccolo suonavo la chitarra e la batteria, ma avevo un grosso problema, quello di volermi avvicinare anche ad altri strumenti, perché mi sembrava riduttivo fermarmi solo a quelli che già sapevo usare. Così non ho mai concluso niente di serio, anche perché lo studio e lo sport richiedevano la priorità su tutto. Nel 2014 è arrivata la svolta, perché ho conosciuto il mondo della produzione da casa. Mentre i miei amici tornavano da scuola e giocavano ai videogiochi, io ho iniziato quasi per scherzo a occuparmi di musica. Con la quarantena mi sono lanciato nel mondo dei social con i mashup. Alla gente e al pubblico che si era creato piaceva e così ho continuato a impegnarmi per quello che ora è diventato una sorta di lavoro. In questo modo sono stato conosciuto a livello nazionale nel mondo musicale e dei DJ”.SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 AGOSTOL'articolo PREMOLO – Stefano, Jr Stit, il tiktoker da un milione di follower “Il nuoto, l’università e la musica. Durante la quarantena mi sono lanciato sui social con i mashup e…” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/F1MG9UN
MediaLe si può leggere come curiosità le tabelle dell’Istat, ma a modo loro sono anche segnali importanti dei cambiamenti in atto. Quella che pubblichiamo è riferita al 2021 e indica il rapporto tra il totale della popolazione adulta e il numero di divorzi. Certo, sono dati “grezzi”, come in generale tutti quelli anagrafici, variano di anno in anno. Ma li si può leggere (e i tecnici dell’Istat ne fanno analisi sociologiche importanti) anche come indici di cambiamento dei fenomeni sociali in un Comune e se aggregati in intere zone del territorio della provincia di riferimento. Abbiamo messo in grassetto i Comuni delle zone di nostra competenza. Il dato medio della provincia è piuttosto basso, 3,2 e a questo punto i Comuni con maggiore incidenza di divorziati spiccano, sempre tenendo presente il rapporto con il numero di residenti adulti di quel Comune. E’ chiaro che in piccolissimo Comune come Valleve (127 abitanti) basta anche un solo divorzio per far schizzare la percentuale di incidenza. Il che vale ma già con rilevanza crescente per Parzanica (345 abitanti) Bianzano (597), Gaverina (867), Onore (919) e Piario (1007).  Molto più rilevanti ad esempio i dati che riguardano Lovere (4.999) e soprattutto Sarnico (6.750) sempre restando in alta classifica che se non si sa se definire positiva o negativa.Saltiamo la metà classifica che arrivare sul fondo, nei Comuni dove il divorzio se non è sconosciuto è comunque pochissimo praticato…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 AGOSTOL'articolo INCHIESTA – I divorzi paese per paese A Bossico, Oltressenda e Berzo e Val di Scalve il divorzio è quasi sconosciuto. A Ranzanico, Onore, Sarnico, Bianzano, Parzanica e Piario ci si separa alla grande proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/HaBt8O7
MediaLa notizia, per chi è stato in tutt’altre faccende affaccendato, è che non ci sono preferenze da fare, sia nell’uninominale (dove viene eletto chi ha avuto anche un solo voto in più), sia al proporzionale dove la lista dei candidati è già stata composta dai vari partiti e se in base ai risultati un partito in quel collegio ha diritto a due eletti, sono i primi due del “listino” ad essere eletti. Alla Camera hanno presentato liste 21 partiti per la Camera e 17 per il Senato. Il collegio bergamasco che interessa le nostre valli è il Lombardia 3. Bergamo dai 18 parlamentari che aveva nell’ultima tornata, forse ne eleggerà la metà. Il che è dovuto alla riduzione dei numero dei parlamentari, decisa prima dal Parlamento e confermata dal referendum popolare. Adesso ci si accorge che in questo modo molti territori non avranno rappresentanti. Molti nomi che trovate in posizioni di rincalzo, anche sindaci delle nostre valli, hanno poche probabilità di essere eletti. Ma tutto dipende dal risultato dei rispettivi partiti. Mal di pancia in alcuni partiti per l’esclusione di ex parlamentari non ricandidati o catapultati in collegi fuori provincia. Ne riparleremo….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 AGOSTOL'articolo Due pagine con tutti i candidati dei nostri collegi e non si fanno preferenze proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/Iswhz8g
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/08/FOTO-CON-PAPA.jpg">Media</a>Cosa si può dire di un prete che per dieci anni ha avuto in carico una parrocchia del tutto particolare come quella di un carcere, carcere di Via Gleno? Quanti parrocchiani (“anime” si direbbe con linguaggio d’antan) avevi? <em>“La media, al di là di variazioni nel tempo, è sempre intorno ai 500 detenuti perché il carcere di Bergamo, come un po’ tutte le carceri d’Italia, soffre di sovraffollamento, era predisposto per un’accoglienza di 350 detenuti, poi si sfora sempre, si va da 400-450 fino a 520 detenuti, tra reparto maschile e femminile”.</em>Quando ti hanno detto, dieci anni fa, vai a fare il cappellano delle carceri, eri stato direttore di un grosso oratorio come quelle delle Grazie a Bergamo, il passaggio poteva essere traumatico, i giovani dell’oratorio sono in sintonia, qui si trattava di avere a che fare con “parrocchiani” eterogenei e del tutto sconosciuti…<em>“Effettivamente il trauma c’è stato, anche perché la decisione è arrivata all’ultimo minuto, in quanto il Cappellano che ho sostituito era diventato improvvisamente Ispettore Generale dei Cappellani delle carceri italiane, era don Virgilio Balducchi</em> (di Tavernola. Ha terminato l’incarico a fine 2016 – n.d.r.). <em>La paura è quella che ci portiamo dentro tutti, nell’immaginario, chissà chi ci sarà dentro, vengono sempre descritti come mostri, ma effettivamente anche lì l’età media è molto bassa, sono giovani, tanti tanti giovani, l’età media va dai 35 ai 40 anni . Poi mi sono ricreduto, certo, non sono i giovani dell’oratorio, il primo impatto poi era part time perché io ho avuto l’incarico di cappellano delle carceri il 1 gennaio 2012 ma ho lasciato l’oratorio delle Grazie a settembre, all’inizio c’erano le mamme e i bambini che mi salutavano in centro, ciao don ciao don, sai com’è dopo tre anni di Cre… poi avendo iniziato a conoscere i detenuti dentro il carcere ma anche quelli che seguivamo fuori, alla Stazione o alla Caritas, il ciao don era molto diverso perché ne seguiva anche una richiesta di aiuto. Sicuramente è stata una bella esperienza perché l’umanità insegna sempre, soprattutto quella che sta soffrendo”. </em>Mentre in una parrocchia normale ti vengono a confessare i loro peccati, qui ti trovi di fronte a dei reati. C’è differenza?<em>“Anche i reati sono peccati, non tutti i peccati invece sono reati. Sono rimasto sorpreso perché dentro il carcere ho trovato un desiderio di ricominciare a partire dal riconoscere lo sbaglio che si è fatto e il desiderio di riparare anche se non sempre è possibile perché la nostra Giustizia ti fa pagare quello che rompi, non te lo fa riparare, per cui il percorso riconciliativo è più lungo, quella di stile anglosassone dovrebbe affermarsi anche da noi, ma per adesso non è così . Faceva piacere che qualcuno, rendendosi cosciente del male fatto, riallacciasse un rapporto con Dio che magari aveva lasciato perdere da piccolo per le situazioni che aveva vissuto in famiglia o dentro una comunità che non è stata capace di seguirlo. Nel 2013 siamo andati a Roma per il solito incontro formativo e abbiamo incontrato anche Papa Francesco e la prima frase che ci ha detto, nell’udienza, è stata: ‘quando io incontro un detenuto mi chiedo perché lui e non io’ , lo diceva lui, in quanto a volte è questione solo di percorsi, capacità di starci sul percorso, capire i valori che ti aiutano a scegliere una buona vita e altri che ti portano fuori. Un discorso che il Papa continua a ripetere nei suoi incontri con i detenuti”. </em>Non è certo quello che in generale pensa la gente fuori che quando sente che ci sono dei disagi, ci sono dei suicidi, ci sono delle situazioni disperate, dice ‘gli sta bene e anzi dovrebbero essere trattati peggio’. E dice, perché mai i preti vanno a consolarli e assisterli, vengano ad aiutare noi parrocchiani che al massimo abbiamo commesso qualche peccato (sempre concepito come veniale) ma non dei reati.<em>“Sai che questa critica della gente fuori io l’avevo ricevuta…
Quattro giorni intensi, da giovedì 25 a domenica 28 agosto, per i ragazzi che hanno partecipato al campo scuola alpino della zona 17 dell’Alta Valle Seriana Est, quello che comprende i gruppi di Cerete Alto, Cerete Basso, Clusone, Fino del Monte, Onore, Presolana, Rovetta, San Lorenzo e Songavazzo. La base del campo scuola è stata la Casa dell’Orfano a Clusone e i protagonisti i ragazzi e le ragazze di seconda e terza media del territorio.Sabato è stata organizzata un’escursione sulle montagne dell’altopiano, passando per San Lucio, la Cappelletta dei cacciatori, Baita Barzasi, la Cappelletta di San Lorenzo e l’Isola Felice.Domenica mattina, invece, si è tenuta la sfilata finale nelle vie del centro storico di Clusone, accompagnati dall’assessore ai Servizi Sociali e presidente dell’ambito territoriale Flavia Bigoni e a chiudere l’esperienza alpina la Messa nella Basilica di Clusone.Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media MediaL'articolo Il campo scuola Alpini a Clusone – Le foto proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/cb4UXJ7
MediaErano circa le 10:30 del mattino di ieri, mercoledì 31 agosto, quando due uomini pregiudicati hanno fatto irruzione alla Banca Bper di Villongo armati di una pistola, che poi si è rivelata un giocattolo, e di un taglierino. Non avevano il passamontagna, ma semplicemente un cappellino e degli occhiali. Una volta entrati si sono avvicinati agli sportelli e si sono fatti consegnare banconote per un valore di circa 11mila euro.Uno dei due autori della rapina a mano armata prima di allontanarsi dalla banca ha colpito alla tempia con la pistola il direttore, che aveva tentato invano di bloccare la loro fuga. I malviventi si sono quindi allontanati con il bottino verso Grumello del Monte a bordo di un’utilitaria noleggiata. Allertati i Carabinieri, dopo pochi minuti l’auto è stata intercettata e bloccata dopo un breve inseguimento. Gli autori della rapina sono stati arrestati in flagranza di reato e l’intera refurtiva è stata recuperata.  L'articolo Villongo, rapina in banca: scappano con 11mila euro, due arresti proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/IAkOYhT
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/soldi-bollette-italiani.jpg">Media</a><strong>Fusini: «La pandemia ha causato perdite pesanti, circa 50 mila euro ad attività; ma le nostre imprese hanno resistito. Non sarà così con i rincari di gas e energia»</strong>Anche Bergamo accende i riflettori sulla drammatica situazione che stanno vivendo i pubblici esercizi e alberghi con bollette di gas e luce aumentare il doppio o il triplo rispetto ad un anno fa: secondo il nuovo Osservatorio di Confcommercio per il monitoraggio dei costi delle fonti energetiche, il gas in un anno è cresciuto del 143,5% e l’energia elettrica del 126,3%.Ascom Confcommercio Bergamo sensibilizza così consumatori e politici orobici aderendo alla campagna “<strong>Bollette in Vetrina”</strong>, promossa da Fipe Confcommercio nei giorni scorsi. A partire da oggi i gestori dei pubblici esercizi e degli alberghi associati ad Ascom riceveranno una cornice da appendere nei propri locali per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica.«Il rincaro dei costi di energia e gas è un problema drammatico – afferma <strong>Diego Rodeschini, presidente del Gruppo Caffè Bar Ascom Confcommercio Bergamo</strong>-. Forse più della stessa pandemia, dove ristori e ammortizzatori sociali hanno potuto in parte lenire le perdite e il sistema ha retto».Infatti, se stiamo ai numeri, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo bergamaschi hanno tenuto nel biennio della pandemia con un + 0,6%, grazie in particolare all’aumento del numero dei ristoranti, il 9,1% in più rispetto al 2019.«Le fasi della pandemia hanno costituito delle vere e proprie “montagne russe” per le imprese che in due anni hanno prodotto strappi di ripartenza e cadute verticali e oggi il settore turistico è segnato dalle ferite ma ancora numericamente e qualitativamente forte – spiega <strong>Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo</strong>-. Gli imprenditori hanno resistito mettendo i risparmi di anni di lavoro o indebitandosi oltre misura. Ora, la mazzata dei rincari di energia e gas metterà a rischio molte delle nostre imprese».Le perdite economiche per il settore della ristorazione e dell’ospitalità durante la pandemia sono state notevoli. Tra la fine di febbraio 2020 e la primavera 2021, secondo le stime di Ascom Confcommercio Bergamo, i due comparti ha perso circa 871 milioni di euro; dall’autunno 2021 fino alla primavera 2022 si stima una perdita di ulteriori 65 milioni euro per l’effetto del green pass rafforzato, che ha limitato il consumo nei locali. Al netto degli ammortizzatori sociali, dei ristori governativi e di delivery ed asporto nella prima fase la perdita per ciascuna attività è stata di oltre 42.000 euro, mentre nella seconda fase, per effetto green pass rafforzato, di circa 16.000 euro.«Mediamente ciascuna delle 4.100 imprese bergamasche, costituite per lo più da piccoli bar, ristoranti e pizzerie, ha subito una perdita di 50.000 euro, che è stata coperta con i risparmi di una vita ed è stata aggravata dall’aumento vertiginoso dei debiti, peraltro con il grave problema della prossima scadenza delle moratorie – continua Fusini -. I quattro mesi di ripresa piena del lavoro, a partire dal 1° maggio data, in cui è caduto completamente l’obbligo del green pass nei pubblici esercizi, non hanno compensato le perdite. E a questa situazione così difficile si aggiungono i rincari di gas e energia. Per questi motivi abbiamo deciso di chiedere ai nostri associati di mettere in piazza le loro bollette per far capire alle persone che vedono oggi bar e ristoranti pieni le difficoltà che i nostri imprenditori stanno attraversando»L’Associazione orobica oltre a promuovere l’iniziativa di sensibilizzazione voluta da Fipe – Confcommercio ha in agenda una serie di richieste da fare alla politica. «Crediamo che siamo urgenti alcune misure: l’estensione del credito d’imposta anche alle imprese a torto considerate non energivore e non gasifere; un ristoro certo e immediato per i costi straordinari e…
MediaLa presentazione degli emendamenti al Dl Aiuti bis depositata al Senato è la risposta per far fronte all’impatto della crisi energetica e all’insostenibilità dei costi delle bollette per imprese e famiglie.  “Con due emendamenti a mia prima firma – dichiara il Sen A. Misiani, candidato al collegio Lombardia – U03 – prevediamo il raddoppio dei crediti d’imposta, a favore delle imprese che hanno sostenuto i costi maggiori per acquisto di gas ed elettricità, previsti per il terzo trimestre 2022, e l’estensione di questi crediti anche al quarto trimestre 2022. Proponiamo inoltre l’ampliamento della platea di beneficiari del bonus sociale elettrico, tramite l’innalzamento della soglia ISEE fino a 20.000 euro e un Fondo per ridurre il peso delle bollette anche per gli enti del terzo settore e le RSA”.“Con la presentazione dell’emendamento, che prevede un fondo di 50 milioni di euro, abbiamo raccolto l’appello di tutte le 19 associazioni del coordinamento dei gestori del servizio di assistenza sociosanitaria – afferma on Elena Carnevali, responsabile nazionale Pd per le RSA e i servizi sociosanitari-. L’inflazione in crescita all’8,4%, i costi energetici quasi triplicati e i corrispettivi nazionali e regionali per giornata di degenza sostanzialmente solo ritoccati, rischiano di tradursi nel preoccupante e fatale aumento delle rette per le famiglie o nell’interruzione dei servizi per insostenibilità dei bilanci”. “In Italia sono oltre 400 mila i posti residenziali di assistenza sociosanitaria, di cui circa 285 mila circa in RSA – continua Carnevali, candidata al collegio plurinominali Lombardia 1-P01 per la Camera – Queste realtà rappresentano una parte fondamentale della rete dei servizi di welfare a sostegno delle famiglie e delle fragilità, che vogliamo sostenere ed aiutare in questa fase così complessa, anche per la difficoltà nel reperire personale. Per tali motivi è importante che il governo faccia propria questa richiesta di aiuto alle RSA, già presentata da me nel decreto Aiuti 1, affinché ci sia un intervento immediato a favore delle strutture, dei pazienti fragili e delle famiglie”.    L'articolo DL Aiuti bis, caro bollette e RSA, Carnevali e Misiani (PD): “Raddoppio del credito d’imposta, estensione del bonus sociale e fondo RSA.”. proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/9hepRmO
MediaL’incendio divampato nel pomeriggio di ieri, venerdì 2 settembre, al centro sportivo di Onore ha distrutto parte della copertura.“Purtroppo ieri pomeriggio una parte del tetto della cucina del Centro Sportivo comunale ha preso fuoco, partendo dal forno della pizza e dalla canna fumaria (che sono andati completamente distrutti) – scrive il sindaco Michele Schiavi sui social -.I danni sono importanti e li stiamo quantificando in questo momento. Il Ristorante avrebbe dovuto chiudere lunedì per ferie: di conseguenza la chiusura è anticipata e prorogata fino a fine lavori. Già questa mattina sono state rimosse le macerie, mentre da lunedì inizieranno i lavori di ripristino veri e propri.Faremo il possibile per tornare ad aprire in poco tempo“.L'articolo Onore, incendio al centro sportivo. Da lunedì i lavori di ripristino proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/SMJh1fC
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/07-REGINE-BOVINE-FDSA-2022-scaled.jpg">Media</a><strong>La Fiera di Sant’Alessandro di Bergamo si conferma un appuntamento imperdibile per gli operatori del settore Primario e per i suoi tanti appassionati.</strong> La rassegna regionale organizzata in Fiera Bergamo da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg, dopo l’ottima partenza registrata sin dall’apertura nel primo pomeriggio di venerdì scorso, durante tutto il weekend ha continuato a richiamare il pubblico delle grandi occasioni e chiude i battenti con numeri che la confermano tra gli eventi di riferimento nel panorama regionale. <strong>Dopo la buona crescita (+5%) del numero d’imprese – 172, provenienti da tredici regioni italiane, per una ventina di categorie merceologiche che ben hanno rappresentato tutto il comparto; e poi oltre 500 animali, tra cui 250 cavalli e 220 capi bovini – è arrivata anche la bella risposta del pubblico: 40mila le persone che hanno partecipato alla kermesse</strong> (nel 2021 erano state 35mila), <strong>animando con tanto interesse ed entusiasmo i 50mila metri quadrati complessivi (14mila al coperto) dedicati alla rassegna.</strong> Un percorso che ha armonicamente proposto un ‘giro d’Italia’ tra le cose buone e belle dell’agroalimentare, della zootecnia, dei macchinari (sempre più hi-tech e importanti per lavorare in sicurezza), del settore equestre. Inoltre, una nutrita agenda di eventi collaterali, tra i quali citiamo la storica rassegna zootecnica, i concorsi internazionali ed europei dedicati al cavallo purosangue arabo, gli appuntamenti formativi dedicati ai cambiamenti climatici, alla sicurezza (sui luoghi di lavoro, degli alimenti e della loro tracciabilità), e all’anagrafe degli equini.Molto soddisfatti gli organizzatori, per un risultato che è frutto di una costruttiva collaborazione.<strong>Giuseppe Epinati</strong>, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova: “Speravamo in un successo, in particolare per le imprese coinvolte: la risposta del pubblico è stata davvero molto positiva, andando oltre le nostre previsioni più rosee. La partecipazione di oltre 170 imprese arrivate da ben tredici regioni, sommata a quella dei rappresentanti delle istituzioni (intervenuti numerosi all’apertura della manifestazione) e delle associazioni del settore, confermano la fiducia che c’è nei confronti della nostra Fiera e del nostro modo di operare. Riteniamo importante valorizzare ulteriormente il nostro polo fieristico in chiave internazionale, grazie anche al confinante aeroporto internazionale di Orio al Serio, che collega la nostra città con tutta Europa (e paesi anche extra europei), per sostenere ulteriormente le imprese e il territorio”.<strong>Luciano Patelli</strong>, presidente di Promoberg Srl: “Pur essendo già stato impegnato attivamente negli ultimi tre anni nelle vesti di vice presidente di Promoberg, il mio debutto da nuovo presidente della società che gestisce le attività della Fiera è stato molto emozionante e gratificante, con risultati di imprese e pubblico davvero molto significativi. Visto la difficile situazione in atto da molti mesi, non è stato per nulla semplice allestire una manifestazione con così tante imprese e un programma di eventi davvero ampio e incentrato sui temi più sentiti da parte degli operatori e delle famiglie. Grazie ad un ottimo gioco di squadra, la Fiera di Sant’Alessandro è stata quest’anno più che mai un’importante opportunità per le imprese di fare business e presentare le loro attività, fondamentali per la nostra economia, ma anche per gli stili di vita di tutti noi, improntati sempre di più sulla qualità, sulla tutela e sulla sostenibilità alimentare e ambientale. La FdSA ha dato una mano a far ‘ripartire’ sia il settore Primario sia le attività a pieno ritmo di Promoberg, sempre in prima linea per sostenere lo sviluppo e la promozione del nostro territorio anche a livello internazionale”.<strong>Tra gli eventi più attesi della manifestazione, la rassegna zootecnica che ha avuto il suo culmine…
MediaIl centro commerciale Italmark di Pisogne è stato preso di mira da un cinquantenne di origine moldava che nel pomeriggio di sabato 3 settembre ha commesso due furti, prima nell’EcoBrico dove ha sottratto degli attrezzi da giardinaggio e poi nell’alimentari. Fermato dai Carabinieri di Pisogne, è stato denunciato a piede libero per furto aggravato.Il giorno successivo, domenica 4 settembre, ha commesso un altro furto, sempre nel centro commerciale, ma stavolta ha provato a sottrarre merce sportiva per un valore di 120 euro. L’uomo è uscito dal negozio con il bottino, ha spintonato il vigilante che ha tentato di bloccarlo e poi si è dato alla fuga. Avvertiti i Carabinieri di Pisogne, è stato bloccato subito dopo e stavolta è stato arrestato per rapina impropria e portato in carcere.L'articolo Furti al centro commerciale di Pisogne, in manette un 50enne moldavo proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/1d25BzT
MediaE’ morta. La regina dei record. Elisabetta II, soltanto Luigi XIV, il re Sole è rimasto al trono più a lungo di lei. Era il 6 febbraio del 1952 quando alla morte improvvisa del padre, Giorgio VI , è diventata regina, ha regnato per 70 anni e 214 giorni.  25.782 giorni contro i 26.407 del sovrano di Francia che però arrivò al trono ad appena 4 anni, nel 1643: l’incombenza di guidare la nazione fu quindi gestita a lungo dalla madre Anna d’Asburgo, mentre Elisabetta ne ha portato il peso sulle sue sole spalle dall’età di 25 anni. Elisabetta, che a giugno ha celebrato il Giubileo di platino, ha conquistato questo secondo posto nella classifica dei regnanti più longevi lo scorso 13 giugno, quando superò Rama IX di Thailandia, che a sua volta aveva regnato per 70 anni e 126 giorni fra il 1946 e il 2016. La regina è ormai da tempo colei che ha regnato più a lungo in Gran Bretagna, avendo superato la regina Vittoria già il 9 settembre 2015: la trisnonna rimase al trono per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni, fino al 1901. I sudditi non sono solo in Gran Bretagna ma sono circa 150 milioni in tutto il mondo. Da Winston Churchill alla recentissima Liz Truss, Elisabetta ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, dando l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni fa. Ha visto passare per la Casa Bianca 14 presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e salire al soglio pontificio 7 papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, fino al dimissionario Benedetto XVI e a Francesco. Elisabetta II ha viaggiato in oltre 120 Paesi in occasione di oltre 270 visite ufficiali e ha partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie. Altro record, quello del matrimonio più longevo tra i sovrani, 74 anni con il principe Filippo, sposato il 20 novembre 1947 e scomparso il 9 aprile del 2021. E ora tocca al figlio Carlo, che come da Protocollo dovrà scegliere un altro nome per essere Re.  L'articolo E’ morta la regina dei record, 25.782 giorni di regno, 70 anni e 214 giorni, Elisabetta II lascia il posto al figlio Carlo proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/Yd2NjFG
MediaGiorgia Manenti aveva soltanto 25 anni. E’ stato il papà a ritrovata annegata in una vasca galvanica nell’azienda di famiglia, la Mega srl a Tagliuno, frazione di Castelli Calepio.  Secondo una prima ricostruzione Giorgia avrebbe avuto un malore e in seguito sarebbe caduta nella vasca che viene usata per sciacquare alcuni componenti per la produzione. La vasca, che conteneva 30 centimetri di acqua e poltiglia, si trova sul retro del capannone e proprio per questo l’allarme è stato lanciato tardi; quando i soccorsi sono arrivati, per la ragazza non c’er già più nulla da fare. Il pm ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia.A ricordarla sui social sono stati molti: “Con te ho collezionato momenti di vita veramente unici, solo noi sappiamo. Mi mancherai infinitamente, resti una delle persone più belle che ho conosciuto. Saremo sempre così nel mio cuore, mano nella mano. Fai buon viaggio anima bella”, scrive un’amica. E ancora: “Se mi alzavo col piede sbagliato, solo tu con un sorriso a inizio giornata riuscivi a cambiarmi l’umore. Solo tu eri in grado di rendere la scuola divertente, solo tu eri in grado di farmi cambiare idea su qualsiasi argomento nel giro di 5 minuti. Avrò sempre ricordi bellissimi di quegl’anni, grazie a te”.Anche don Alberto Varinelli, curato di Grumello del Monte, ha lasciato un ricordo: “Ti ho conosciuto al CRE di Tagliuno, nel 2010. Ero prete da due mesi e sostituivo in quei giorni don Matteo. Poche settimane, ma da allora mi hai sempre salutato. Anche a Grumello quando capitavi in oratorio e mi vedevi ti avvicinavi col sorriso per un saluto e due chiacchiere. Non ho parole per la tua morte, giunta così improvvisa a soli 25 anni. Posso solo pregare e portarti nelle mie preghiere. A-Dio Giorgia, riposa serena“.L'articolo CASTELLI CALEPIO – Giorgia, morta annegata a 25 anni nella ditta di famiglia proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/48aJ5TF
MediaIn questo numero del giornale trovate interviste ‘particolari’ ai principali candidati dei nostri collegi per le elezioni politiche del 25 settembre. Abbiamo fatto uno sforzo notevole, non siamo una redazione di decine di giornalisti, un lavoro duro per intervistare, ascoltare, capire, tradurre il pensiero politico di tanti candidati che in questi giorni sono passati dalla nostra redazione. Abbiamo evitato commenti per lasciare a voi la scelta, per tentare di contribuire a rendere più chiara una situazione che a volte sembra ed è caotica, una matassa di pensieri da dipanare. Speriamo di esserci riusciti. Un grazie speciale a Etta Bonicelli che in questi giorni e notti ha sbobinato ore di interviste e corretto i testi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 9 SETTEMBREL'articolo Inserto di 16 pagine. Le nostre interviste “particolari” ai candidati proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/NSuXWb1
MediaHa un cognome importante. Ti ha favorito o ti è pesato? “Ma il mio cognome non mi ha favorito, sicuramente non mi ha pesato. Sono orgoglioso della storia della mia famiglia. Sono cosciente che il mio cognome attiri attenzione e questo vale sia in positivo che in negativo. E’ evidente che se fossi cretino se ne accorgerebbero tutti più in fretta così come si accorgono più alla svelta se sei bravo. Per me ha semplicemente voluto dire che dovevo lavorare il doppio”.E’ giovane, come gran parte dei candidati di Fratelli d’Italia. L’età non favorisce nostalgie, quelle che fanno temere chissà quali sconvolgimenti istituzionali. Andrea Tremaglia 35 anni il 25 settembre, insomma il giorno delle elezioni è anche una festa in famiglia e viste le tendenze, potrebbe essere una doppia festa. Le radici del suo partito, le ha masticate in famiglia, con il nonno Mirko e già in misura diversa con il papà Marzio. Adesso i frutti dell’albero sono un po’ diversi e potrebbero essere anche più succosi.  E adesso rappresenta a Bergamo (capolista nel proporzionale nel collegio di Bergamo) il partito che sorprendendo un po’ tutti, nei sondaggi viene dato vincente.“La premessa è che i sondaggi fanno piacere ma poi bisogna vedere i voti reali. Certo, danno una tendenza ma sappiamo che possono anche sbagliare. Detto questo è una grande responsabilità sapere che sempre più italiani scelgano Fratelli d’Italia. Dire che ce l’aspettavamo forse è esagerato, ma sapevamo che in questi ultimi anni il nostro partito ha dimostrato in fasi anche cruciali  una serietà e una responsabilità che noi eravamo sicuri sarebbero state premiate dagli italiani e speriamo vengano premiate il 25 settembre. Faccio solo due esempi molto semplici: io mi ricordo quando ci fu il governo giallo-verde, quindi Lega-5 Stelle, nel 2018, in molti ci dicevano che dovevamo partecipare altrimenti saremmo scomparsi.  E ancora, nel 2021 quando ci fu l’insediamento del governo Draghi, tutti ci dicevano che avremmo dovuto partecipare altrimenti saremmo scomparsi. In entrambi i casi Fratelli d’Italia ha fatto una scelta molto semplice, quella di restare sempre dalla stessa parte. Ci eravamo presentati alle elezioni nel 2018 dicendo che non avremmo più partecipato a governi tecnici e che non avremmo mai partecipato a nessun governo con la sinistra, così abbiamo fatto per cinque anni, perché su questo avevamo chiesto i voti agli elettori ed evidentemente questa cosa in Italia è quasi rivoluzionaria, tener fede a quanto promesso. La coerenza è stata apprezzata ma forse anche il modo di stare all’opposizione, sempre in modo propositivo, non abbiamo mai ceduto allo slogan ma nemmeno al ‘va tutto male, ma abbiamo sempre dato la nostra alternativa, il nostro punto di vista, la nostra proposta“.In parte mi hai già risposto, ma l’obiezione più gettonata che è facile stare all’opposizione, si raccoglie tutto il malcontento che provoca chi governa….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo FRATELLI D’ITALIA – Andrea Tremaglia: “Se qualcuno è in grado di dirci in cosa in che modo Fratelli d’Italia sia antidemocratico allora si discuterebbe di qualcosa” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/2IspFEJ
MediaAlessandra Gallone è senatrice uscente e ricandidata di Forza Italia. Percorre le valli e il suo cruccio è che la sua presenza la si viva come una necessità elettorale. “In realtà faccio quello che ho sempre fatto, sono sul territorio come lo ero quando non c’era la scadenza elettorale”.Due legislature in Senato, dal 2008 al 2013, “poi ne ho saltata una, poi questa dal 2018 ad oggi”.Quattro anni e mezzo in cui è successo di tutto…“In effetti questi quattro anni e mezzo sono stati molto impegnativi, molto difficili e anche, se vogliamo, surreali rispetto a quello che è successo, perché tutto ci saremmo potuti aspettare ma non una pandemia mondiale e una pandemia che sul nostro territorio è stata devastante. Mia figlia mi prendeva sempre in giro, mi diceva ‘mamma, abitiamo Bergamo e qui non succede mai niente’, ma adesso è successo tutto quello che poteva succedere e adesso Bergamo lo conoscono in tutto il mondo. E poi addirittura quando stavamo uscendo da questa situazione, una guerra. Nel civilissimo 2022, una guerra in Europa che comunque ha ricadute sull nostro territorio. Quindi il senso di responsabilità e l’impegno da metterci è stato veramente fortissimo.Io sono sempre stata una ‘doverista’, cioè quando prendo un impegno, lavoro e si va fino in fondo. In questo caso penso di essere andata oltremisura anche fisicamente, nel senso che avevi tutto quello che c’era da fare su Roma, quindi la mia attività parlamentare, perché poi io sono vice capogruppo vicario, quindi c’è la Bernini e ci sono io, questo vuol dire organizzare il gruppo in Senato, studiarsi tutti i provvedimenti per dare le indicazioni di voto, preparare gli emendamenti e insomma tutto quello che c’è da fare per la gestione di un gruppo e lo prova il mio 96% di presenze che secondo me sono il 100%, non so quel 4% dove me l’hanno tolto. Quelle sono solo le presenze in aula, poi ci sono le commissioni, considerando che sono capogruppo nelle varie commissioni, il che vuol dire che sono quella che dà l’indirizzo al resto del gruppo, quindi ci devo essere. Sono capogruppo in commissione ambiente nonché segretario, capogruppo in commissione di Vigilanza Rai, sono capogruppo della Commissione d’Inchiesta sugli ecoreati e sono membro della commissione agricoltura. In più commissario provinciale su Bergamo e quindi significa che, finito l’impegno parlamentare, il giovedì sera o il venerdì mattina, scattava l’impegno su Bergamo…”Adesso Forza Italia che per anni è stato il primo partito del centrodestra in Italia, si trova ad essere il terzo corno della fiamma antica, come direbbe Dante.“Siamo il terzo corno, ma più che il terzo corno mi definirei il perno, che è più piccolino rispetto al resto però senza quello non c’è l’equilibrio. Certo, in questo momento non è il partito del 1994, non è il partito di quando Berlusconi lo lanciò, però è un partito che in questo momento si sta comunque evolvendo proprio perchè c’è un’evoluzione naturale delle cose. Berlusconi sta facendo cose inenarrabili per il suo partito in questo momento, anche perché è talmente felice di poter rientrare in quel Senato da cui era stato malamente allontanato che gli sta dando grande forza. Nello stesso tempo si sta creando tutto un percorso nuovo”. …SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo FORZA ITALIA – Alessandra Gallone: “Sono una ‘doverista’ e a Roma mi porto Bergamo nel cuore. Lega e FI sono i piatti della bilancia ma noi siamo il perno e senza perno non si sta in piedi” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/M0cCWxo
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/vinicio-peluffo-scaled.jpeg">Media</a><strong>Vinicio Peluffo</strong>, segretario regionale del PD, candidato nel collegio Uninominale di Bergamo, un po’ a sorpresa, visto che arriva da Milano. Classe 1971, nato il 21 marzo a Rho, un curriculum infinito e tanta gavetta alle spalle: <em>“L’ho fatta tutta la gavetta</em> – comincia Peluffo – <em>consigliere comunale al mio paese, assessore, anche consigliere di opposizione”</em>.<strong>Ho letto che da giovane giocavi a football americano.</strong><em>“Sì, negli anni ’80, allora era uno sport poco diffuso in Italia, ma a me piaceva molto, era molto impegnativo dal punto di vista fisico, mi ha sempre affascinato perché è davvero un gioco di squadra, ognuno ha un ruolo ben preciso e si va in meta solo se si seguono degli schemi. Lo sport di squadra deve dare stimoli che portano a tirare fuori il meglio di quello che si ha dentro, ti spinge al massimo della cooperazione con gli altri. Io ero quello che passavo la palla agli altri, la lanciavo, prendevo un sacco di botte…”.</em><strong>Ti sei iscritto nel PCI a 18 anni, nel 1989, eravamo alla vigilia di grandi speranze, la caduta del Muro di Berlino e molto altro.</strong><em>“Quelli sono stati gli anni della formazione nei quali ognuno trova dentro di sé la motivazione per compiere delle scelte, io ho fatto la scelta di una politica di sinistra perché avevo voglia di provare a cambiare il mondo a partire dal mio quartiere con uno sguardo alle grandi contraddizioni del presente. Si respirava tanta speranza perché c’era Gorbaciov che aveva dato una grande speranza a livello internazionale. Putin ha invece conservato quei tratti di autoritarismo nelle radici profonde del periodo staliniano”.</em><strong>Tu sei entrato nel PCI proprio in quel momento, stava crollando il Muro di Berlino e veniva ridiscusso il ruolo a sinistra di santa Madre Russia.</strong><em> “Io sono entrato in una fase in cui il PCI era il partito del nuovo corso con Achille Occhetto impegnato a superare le vecchie appartenenze, una sinistra europea con un grande protagonismo sul tema dei diritti e dell’ambiente. Per un 18enne il PCI era il partito che stava cercando di dare protagonismo alla società anche femminile”.</em><strong>Sei stato protagonista di tutta l’evoluzione del PCI che poi è diventato prima PDS e poi DS con D’Alema fino alla fondazione del nuovo Partito Democratico e sei diventato capo della segreteria di Veltroni, hai fatto parte della Commissione dei 100 che hanno scritto lo statuto del Partito Democratico. Insomma hai bruciato le tappe.</strong><em>“Una commissione che ha scritto lo statuto del PD, costituita nel 2007 per mettere insieme quelle che sono le diverse componenti della Sinistra italiana. Nel 2007 alla sinistra il cattolicesimo democratico e i diversi affluenti del riformismo italiano. Siamo nati per cambiare la politica italiana, per cambiare la società italiana grazie a una cultura del riformismo molto robusta che voleva dare un segno alla nuova Sinistra”.</em><strong>Voglia di cambiamento però nel frattempo il PD è stato al governo ed è riuscito a cambiare qualcosa?</strong><em>“Il PD al governo ha compiuto due stagioni differenti, una nella quale è stato protagonista di vittorie elettorali e una nella quale è stato suo malgrado anche protagonista della necessità di dare una mano a questo paese. Nel corso di questi anni ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui abbiamo rischiato di andare a gambe all’aria. La prima è stata quando nel 2011 il governo di centro destra guidato da Berlusconi, del quale faceva parte anche la Meloni come ministro, in tre anni dal 2008 al 2011 ha dissipato l’avanzo primario che era stato  accantonato, ha aumentato il debito pubblico, ha esposto il nostro paese a una gravissima crisi finanziaria perché ci ricordiamo cosa fu lo spread del novembre 2011…</em><em>SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBRE</em>L'articolo <a href="https://www.araberara.it/vinicio-peluffo-il-pd-lunico-partito
MediaRoberto Calderoli, veterano del Senato o meglio del Parlamento, 8 legislature di fila, e, salvo tempesta nucleare, si appresta a iniziare a breve la nona, un record che però non va festeggiato con un piatto di pasta, siamo poco dopo mezzogiorno e Calderoli se ne guarda bene dal pranzare: “Mia moglie è a Bruxelles (Gianna Gancia, europarlamentare ndr), poi in questi week end sono in campagna elettorale, non ci vediamo mai, per un po’, se riusciremo a vederci, è perché lei verrà ad aiutarmi in campagna elettorale. Ma io a pranzo non mangio mai, mi sono abituato quando facevo il medico, uscivo alle 17 dall’ospedale e la mensa era chiusa, quindi mangiavo la sera, e ora se mi capita di avere pranzi il sabato o la domenica poi ho un abbiocco incredibile, quindi meglio saltare il pranzo. L’altro giorno ero con mio figlio, mi aveva portato delle orecchiette dalla Puglia e lui è uno che pranza e cena a orari canonici e così ho pranzato con lui, al pomeriggio ero morto”.Ok, quindi meglio parlare a digiuno: “Sono in Parlamento dal 1992, 8 legislature, 3 volte deputato e 5 volte in Senato, per 4 volte Vicepresidente del Senato. Ho attraversato tutte le leggi elettorali, dalla vecchia legge proporzionale al mattarellum, al porcellum, al rosatellum”.Il porcellum riguarda la tua legge elettorale, quella del 2005: “Già e sono stato io a dare la definizione del porcellum, per via delle imposizioni che mi furono fatte e che avevano rovinato la legge”.Questa legge elettorale come la giudichi? Non ci sono nemmeno le preferenze: “Beh, devo rivalutare pure il Porcellum con tutte le sue modifiche rispetto alla legge di adesso, questa legge elettorale esaspera i difetti, la gente non può scegliere chi vuole eleggere, e poi prima con i due terzi della maggioranza si governava, ora non sai nemmeno chi va a governare e se riusciranno a farlo. I numeri ci saranno ma il Rosatellum sembra fatto apposta per non far governare nessuno e per far nascere quei governi che mettono tutti d’accordo andando ad allearsi un po’ di qui e un po’ di lì”.Che legislatura è stata questa? “Molto tribolata”.Tre governi, Conte 1, Conte 2 e Draghi, quale governo ti è piaciuto di più o se non altro quale hai accettato con meno puzza sotto il naso?“Con il Conte 1 Salvini era Ministro dell’Interno e ha fatto cose buone, ma alcuni ministri non erano particolarmente brillanti, il livello a Camera e Senato è basso, se penso che abbiamo avuto Amato, Craxi, Forlani, Andreotti, De Mita ecc. e vedo quelli di adesso è meglio che non dica niente, lasciamo perdere, alcuni di quelli di adesso sono in difficoltà a usare il congiuntivo o il condizionale nel modo corretto…”. ..SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo LEGA – Roberto Calderoli: “Digiuno a pranzo ma non in politica. Mio nonno ospitava chi metteva le bombe sotto i tralicci in Alto Adige. Bossi, il Porcellum, la ‘mia’ riduzione dei parlamentari, gli alleati che…” proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/asR6ZjE
MediaQuesta volta tocca agli ‘stranieri’, che poi è l’Istat ufficialmente che li chiama così. E anche qui, come è successo con le precedenti pubblicazioni che riguardavano il numero dei vedovi e vedove, single, divorziati paese per paese, ci sono alcune sorprese e curiosità. Telgate detiene lo scettro di paese con più stranieri, uno su quattro, in cima a questa speciale classifica troviamo Gaverina con il 22%, Pianico, Borgo di Terzo e Villongo, quasi al 20% ma anche Casazza, Credaro, Carobbio, San Paolo, Trescore, tutti paesi che sfiorano il 20%, quindi un residente su 5 è straniero. Numeri che stridono con quelli di paesi piccoli di montagna come Valgoglio, Gandellino, Oneta, Schilpario, Colere, Peia, Azzone, Vilminore, Bossico. Colpisce che l’intera Val di Scalve, quattro Comuni è in fondo alla classifica, insomma, in Val di Scale i residenti stranieri si contano sulle dita di una mano. Nella parte bassa della classifica anche centri relativamente grandi come Castione, Ardesio e Tavernola. Gli stranieri sono molti meno nelle zone di montagna che in pianura e al lago. Intorno al 13%, una percentuale quindi alta anche paesi dove le case al metro quadro e gli affitti sono abbastanza alti, come Sarnico, Lovere invece è intorno all’11%, anche qui nella parte alta della classifica. Insomma, gli stranieri scelgono lago e pianura e sembrano non amare molto la montagna ma qui entrano in gioco fattori economici, in pianura e nelle zone del lago le industrie sono fortemente presenti ed è quindi più facile trovare lavoro…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo INCHIESTA – Gli stranieri paese per paese. Boom della pianura e del lago, Gaverina, Pianico, Villongo…Pochissimi in montagna, quasi nulli in Val di Scalve proviene da Araberara.

via Araberara https://ift.tt/tA9VzTn