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MediaAtti vandalici ai mezzi dell’associazione L’ISOLA Odv a Foresto Sparso. La denuncia è arrivata attraverso un post pubblicato sui social: “Con profondo dispiacere dobbiamo constatare atti vandalici ai mezzi che vengono utilizzati dall’associazione L’ISOLA Odv, sappiate che offendete non solo i volontari che dedicano gratuitamente il loro tempo alla comunità ma soprattutto le persone e le famiglie che hanno bisogno di quei servizi. Quando riceviamo un sorriso o un ringraziamento noi siamo felici mentre voi siete solo delle PICCOLE persone anzi lo dico con forza siete dei vandali, le vostre azioni sono vergognose perché colpite le persone più fragili e bisognose”.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Foresto Sparso, atti vandalici ai mezzi dell’associazione L’Isola Odv: “Siete solo piccole persone” first appeared on Araberara.

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MediaNel tardo pomeriggio del 21 febbraio scorso i militari della Tenenza di Zingonia e il personale sanitario del 118 sono intervenuti in via delle Industrie a Osio Sotto per un incidente stradale con omissione di soccorso: una ragazza di 17 anni è stata investita, mentre attraversava sulle strisce pedonali, da un’autovettura Renault Clio, che si è poi allontanata senza prestare soccorso. La giovane è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: le sue condizioni non sono gravi e non è in pericolo di vita.Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri, nel giro di pochi giorni è stato identificato il presunto responsabile: si tratta di un uomo di 79 anni, incensurato, attualmente indagato per il reato di omissione di soccorso. Sono in corso accertamenti per chiarire se questi, vista l’anziana età, fosse consapevole di aver investito la giovane e quindi si fosse realmente allontanato per sfuggire alle proprie responsabilità.Le indagini proseguono, sotto il coordinamento della Procura di Bergamo, per raccogliere ulteriori elementi sulla dinamica dei fatti.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Osio Sotto, investita sulle strisce pedonali, identificato il presunto colpevole first appeared on Araberara.

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MediaFurti nei supermercati a Romano di Lombardia e Brembate: arrestate 4 donne e denunciato 29enne.Il 22 febbraio a Romano di Lombardia, quattro donne di nazionalità rumena, di età compresa tra i 22 e i 60 anni e domiciliate a Monza, sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione di Romano di Lombardia con l’accusa di furto aggravato.Le donne intorno alle ore 14:00, sono entrate in un supermercato di via del Commercio dove, eludendo i controlli del personale, hanno sottratto profumi e prodotti cosmetici per un valore complessivo di 915,16 euro. La merce era stata occultata nelle loro borse e all’interno di un passeggino, dove si trovava la figlia di quattro anni della più giovane delle arrestate.L’intervento dei militari, a seguito della segnalazione del personale del negozio, ha permesso di bloccare le responsabili e recuperare l’intera refurtiva, che è stata restituita al supermercato. Le quattro donne, dopo le formalità di rito, sono state trattenute in caserma in attesa del giudizio direttissimo, svoltosi il 24 febbraio, a seguito del quale è stato disposto per tutte il divieto di dimora nella provincia di Bergamo.La sera del 22 febbraio a Brembate, i militari della Stazione Carabinieri di Capriate San Gervasio hanno denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 29 anni, senza fissa dimora e con precedenti penali, per il reato di furto aggravato.L’uomo, intorno alle ore 21:30, è stato sorpreso dai militari mentre tentava di allontanarsi da un supermercato di Brembate dopo aver sottratto prodotti per l’igiene personale per un valore complessivo di circa 140 euro. Anche in questo caso i Carabinieri hanno recuperato l’intera refurtiva, restituendola all’esercizio commerciale.L’indagato, che era già stato denunciato lo scorso anno per un simile furto aggravato commesso in un altro supermercato della provincia, è stato nuovamente deferito all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di furto aggravato.Leggi tutti gli articoli su www.araberara.itThe post Furti nei supermercati a Romano di Lombardia e Brembate: arrestate 4 donne e denunciato 29enne first appeared on Araberara.

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MediaCinque anni fa l’inizio dell’incubo Covid. Araberara proprio in occasione di questo anniversario ha deciso di raccontare le storie dei sopravvissuti. Qui vi lasciamo l’intervista di Vincenzo, di Endine, mentre altre storie le trovate sul numero in edicola dal 21 febbraio e proseguiremo anche su quello che sarà in edicola il 7 marzo.***“Era marzo, non stavo bene da un paio di giorni, avevo la febbre alta, facevo fatica a camminare e a muovere le mani e mi mancava il respiro”, inizia così il racconto di Vincenzo Figaroli, 80 anni tondi. Il Covid è una storia lontana cinque anni, ma il ricordo è sempre lì, fisso, non si cancella mai. È un pomeriggio piovoso di gennaio, Vincenzo e sua moglie Eugenia, che lui chiama affettuosamente Geni, mi accolgono nella loro casa di Rova, piccolo borgo sopra Endine. Vincenzo porta con sé uno zainetto nero, dentro c’è la sua bombola dell’ossigeno.Il racconto prosegue, nitido: “Avevo chiesto a mio nipote di andare a comprarmi il gelato, mi sembrava l’unica cosa che riuscissi a mangiare. Avevo immaginato fosse il Covid, d’altronde i sintomi erano quelli e in tv non si parlava d’altro. Il fiato non arrivava e quella sera abbiamo deciso di chiamare l’ambulanza, ma per due volte ci hanno risposto che non riuscivano e così abbiamo aspettato fino a domenica notte”.Eugenia riprende: “La febbre continuava a salire, ne aveva più di 39, e quando l’ho visto su quella poltrona quasi morto, ho preso di nuovo il telefono e ho chiamato, quella volta mi hanno detto che sarebbero arrivati”. E poi? “Gli hanno provato la febbre, era 40.5 e hanno deciso di portarlo via… le nostre scale sono strette e quindi è sceso da solo, non so nemmeno come abbia fatto, poi l’hanno messo sul lettino e l’hanno portato via. Non l’ho più visto”.Quell’inferno che abbiamo tanto sentito raccontare, Vincenzo e Geni l’hanno vissuto sulla loro pelle: “C’era un posto a Lovere e mi hanno ricoverato lì. Un infermiere del pronto soccorso dopo un paio di giorni è entrato nella mia stanza e mi ha detto che sono stato fortunato, se avessimo aspettato mezz’ora, non sarei qui a raccontare cosa mi è successo. Mi hanno messo il casco per respirare, ma non riuscivo a muovermi, ero immobile, paralizzato… dalla vita in giù non sentivo più niente, ma anche le braccia e le mani erano bloccate”.Il percorso però è stato molto più lungo di così: “Pensavo di fare riabilitazione a Lovere e invece mi hanno messo sull’ambulanza e sono finito al Papa Giovanni XXIII, ero in un corridoio, in una specie di portico, che era stato allestito con una quindicina di letti… quante urla ho sentito in quei giorni… e quando poi sono diventato negativo, mi hanno trasferito a Sarnico, dove però sono rimasto soltanto due giorni”.Perché? “Stavo di nuovo male, sentivo freddo, tremavo… era tornata la febbre alta e quindi mi hanno riportato a Bergamo e sono finito in terapia intensiva. Ero da solo, in uno stanzino grande come la mia cucina, dove sono rimasto per una quindicina di giorni e poi mi hanno portato in reparto alla quinta colonna… insomma, a Bergamo ci sono rimasto più o meno per tre mesi”.Ad attendere Vincenzo ci sono stati poi 55 giorni di riabilitazione nella struttura di Sarnico “e finiti quelli ho passato altri sei mesi alla casa di riposo Contessi Sangalli di Corti, per cercare di riprendermi al meglio”.Il 31 marzo del 2021 è stato il grande giorno del rientro a casa: “Sono stato via per un anno e otto giorni, ma pensi sia finita qui? No! Quell’anno Pasqua cadeva il 4 aprile e qualche giorno dopo mi sono sentito male di nuovo… abbiamo chiamato l’ambulanza e stavolta era il cuore a giocarmi un brutto scherzo. Mi hanno portato a Seriate, dove mi hanno operato perché avevo una coronaria completamente chiusa e sono rimasto per 22 giorni”.Hai avuto paura? “No, non ci pensavo nemmeno alla paura”.E la fede? “Ho pregato tanto, quello sì”. Annuisce anche Eugenia: “Certo! Ho fatto la novena alla nostra Madonna del Rosario, e sto ancora pregando. Anche in chiesa don Simone aveva chiesto di pregare per Vincenzo e noi questa…
MediaFrode fiscale, 6 misure di custodia cautelare per estorsione e sequestro di persona.Al termine di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia e la Compagnia di Rovato, in sinergia con le Autorità giudiziarie cantonali e federali svizzere, della polizia giudiziaria elvetica, dell’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria (Eurojust) e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell’ambito del progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), stanno dando esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 6 soggetti indagati per aver promosso e materialmente eseguito un sequestro di persona nonché condotte estorsive, poste in essere secondo le modalità tipiche mafiose, ai danni di un imprenditore al quale sono stati sottratti beni
per un valore di oltre 1,5 milioni di euro.
Le citate condotte delittuose sarebbero emerse in un più ampio contesto connesso ad indagini di polizia economico finanziaria, finalizzate a disvelare un collaudato sistema di evasione fiscale alimentato da un circuito di fatture per operazioni inesistenti per oltre 250 milioni di euro. Lo stesso presupponeva la creazione e gestione di società operanti nel settore edile dedite alla somministrazione illecita di manodopera, insistenti nelle province di Brescia, Milano e Bergamo. L’attività complessivamente sviluppata, anche mediante l’utilizzo di intercettazioni, accertamenti bancari e sequestri di denaro contante (oltre 2 milioni di euro), ha così reso possibile la ricostruzione di un articolato schema fraudolento.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito alla competente Autorità giudiziaria di emettere, altresì, nei confronti delle società coinvolte, un sequestro preventivo, anche per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 27 milioni di euro, quale provento delle indebite compensazioni effettuate mediante crediti d’imposta inesistenti e dell’imposta evasa conseguente all’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni fiscali.
I provvedimenti eseguiti costituiscono l’epilogo di complesse attività di indagine, anche di carattere transnazionale, avviate a partire dal mese di dicembre 2021, che hanno riguardato l’operatività in territorio bresciano di due strutture complementari, di cui una partecipata da soggetti contigui alla cosca ‘ndranghetista Piromalli-Molé.
Contestualmente, i Reparti della Guardia di Finanza operanti stanno procedendo all’esecuzione di n. 9 misure interdittive nei confronti di 7 imprenditori attivi nel settore edile e di 2 professionisti di Brescia, per il concorso nel reato di “indebita compensazione” di crediti inesistenti, per un importo di circa 1,5 milioni di euro.Sono attualmente in corso molteplici perquisizioni in Italia e all’estero, mediante l’impiego di 200 militari, condotte con il supporto tecnico-operativo dello S.C.I.C.O., l’ausilio di moderne strumentazioni tecnologiche e di tre unità cinofile “cash dog” per la ricerca di contanti, in una cornice di sicurezza garantita anche dall’impiego dei c.d. “baschi verdi”, militari con specializzazione A.T.P.I. “Anti Terrorismo – Pronto Impiego.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post GDF Brescia: frode fiscale, 6 misure di custodia cautelare per estorsione e sequestro di persona. Sequestrati oltre 28,5 milioni di euro first appeared on Araberara.

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MediaRissa tra due opposte fazioni di famiglie di origine rumena al centro commerciale di Orio Center. È successo domenica 23 Febbraio, intorno alle 15:30: al secondo piano del complesso commerciale, due gruppi numerosi, composti da uomini e donne,  hanno dato vita ad una rissa a cui hanno preso parte 10 persone.All’origine dello scontro ci sarebbe stato uno spintone tra due componenti delle rispettive famiglie che nel giro di pochissimi minuti, sotto lo sguardo attonito degli avventori che nel fine settimana affollano il centro commerciale, è sfociato in una rissa.L’immediato l’intervento del personale di vigilanza interna al cent, tenro commerciale e successivamente quello dei Carabinieri consentivano di riportare la situazione alla normalità. Solo una donna riportava lievi lesioni.Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e condotte dai Carabinieri della Tenenza di Seriate, attraverso l’esame delle immagini estrapolate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza e l’acquisizione delle testimonianze dei presenti, consentivano di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e di identificare le 10 persone, tra cui uomini e donne, che sono state denunciate per il reato di rissa.Alla luce di quanto accaduto e per impedire il ripetersi di simili eventi saranno intensificati i servizi di perlustrazione appiedata all’interno del centro commerciale, servizio già sperimentato, con esiti positivi, durante le scorse festività  natalizie.leggi tutte le notizie su www.araberara.it  The post Orio – Rissa tra due fazioni di famiglie di origine rumena, 10 denunciati first appeared on Araberara.

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Con il concerto “Le donne della Bibbia” domenica 2 marzo (inizio ore 16) si inaugura una nuova rassegna di concerti che si svolgerà nell’arco di tutto il 2025. La manifestazione, promossa dall’Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo e con la direzione artistica di Alessandro Bottelli, intende valorizzare la semisconosciuta chiesa dell’Adorazione grazie a iniziative di alto livello artistico e culturale, facendola apprezzare a un più vasto pubblico. Nel primo appuntamento l’organista Stefano Rattini ci introdurrà, con un programma modellato per l’occasione, nell’universo femminile contenuto nei testi sacri, in cui trovano posto figure indimenticabili, di grande forza e carattere. Diplomato in organo e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Giancarlo Parodi e titolare dal 1982 al 2023 dell’organo della Cattedrale di Trento, Rattini si è poi perfezionato con Stefano Innocenti e Christopher Stembridge per la musica antica, con Antonio Zanon per la composizione e con Fausto Caporali, Günther Kaunzinger, William Porter, Loïc Mallié e Jürgen Essl per l’improvvisazione. Attualmente è organista titolare dell’Abbazia Benedettina Muri-Gries di Bolzano. Ha ideato e conduce a Trento la “Scuola d’Ascolto della Musica Organistica”, volta a sperimentare nuove modalità nella formazione critica del pubblico. Figura tra i soci fondatori ed è presidente dell’Associazione Organistica Trentina Renato Lunelli, oltre che membro della Commissione Organi della Diocesi di Trento e della Commissione Artistica del Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano. La scaletta del concerto è suddivisa in due parti simmetriche, dedicate rispettivamente all’Antico e al Nuovo Testamento e separate dalla famosa aria verdiana de La Vergine degli Angeli, tratta dall’opera La forza del destino. In apertura spicca l’Ouverture dell’oratorio Esther, di Georg Friedrich Haendel, nella trascrizione curata da John Walsh a metà Settecento, cui fa seguito la composizione Suscipe caelum et numera stellas. Sarai-Sara per organo e voce recitante di Marialuisa Balza. Insegnante di armonia contrappunto fuga e composizione al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, nel 2015 la Balza ha partecipato, tra l’altro, alla realizzazione della Missa pro terrae humilibus in onore di papa Francesco, poi eseguita nella Basilica di San Pietro. Lei stessa spiega così, con parole eloquenti e luminose, le ragioni che l’hanno spinta a ispirarsi a Sara per il suo brano: «Dovendo scegliere un personaggio femminile della Bibbia, la mia scelta è caduta su Sara perché il suo modo di agire e di mettere fretta al progetto di Dio mi è sembrato molto attuale. Sarai, questo è il suo nome iniziale, è ormai anziana, non può più avere figli, quindi, la promessa fatta da Dio ad Abramo sembra ormai priva di ogni speranza. Allora lei mette in atto tutte le proprie risorse, manipolando la realtà, senza pensare troppo alle conseguenze, alla sofferenza propria e altrui che scaturirà inesorabilmente da questa sua decisione, tutta rivolta com’è ad un unico scopo: dare una discendenza ad Abramo». Il tedesco Andreas Willscher (1955) ha composto nel 2015 un singolare fascicolo organistico dedicato ad undici ritratti di donne bibliche, tratteggiati con gusto sapiente, semplicità e precisione. Rattini ne eseguirà due per l’Antico (Susanna e Giuditta) e due per il Nuovo Testamento (Elisabetta e La Samaritana al pozzo di Giacobbe). L’impaginato del concerto prosegue con un paio di brani dedicati alle presenze angeliche: La valse des anges di Julien Bret e, in prima esecuzione assoluta, Le chant des anges d’Angers di Alessandro Bottelli. Magdalena degna da laudare è un’opera concepita per organo e voce recitante ad libitum e «mutua il proprio titolo – scrive l’autore, Stefano Rattini – dall’omonima lauda ispirata ad una delle figure femminili più significative del Nuovo Testamento, contenuta nel Laudario di Cortona. L’antica melodia, di sapore gregorianeggiante, costituisce il germe attorno al quale ruota il materiale musicale…
MediaNel tardo pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Martinengo, nell’ambito di uno specifico  servizio finalizzato alla prevenzione e al contrasto allo spaccio di stupefacenti, con la presenza di diverse pattuglie con colori di istituto – supportate dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Treviglio, in abiti civili e a bordo di autovetture con targhe di copertura –hanno individuato in via Ticino un soggetto sospetto che, alla vista dei militari, si è dato immediatamente alla fuga a piedi.Nel corso dell’inseguimento, l’uomo si è disfatto di un sacchetto, successivamente recuperato dai Carabinieri, al cui interno sono stati rinvenuti 55 involucri in cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di 41 grammi. Nonostante le immediate ricerche, il sospetto è riuscito a far perdere le proprie tracce.Tuttavia, l’area in cui si è verificato l’episodio è parzialmente coperta da telecamere, e le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo,  sono già in corso per risalire all’identità del fuggitivo.L’operazione si inserisce nell’ambito dei mirati servizi attuati dai Carabinieri per il contrasto ai reati in materia di stupefacenti, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza e colpire le attività illecite legate allo spaccio.I Carabinieri invitano la cittadinanza a segnalare tempestivamente situazioni sospette.leggete tutte le notizie su www.araberara.it     The post Ghisalba: servizi antidroga, carabinieri recuperano 55 dosi di cocaina pronte per lo spaccio first appeared on Araberara.

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MediaNel primo pomeriggio di ieri, giovedì 27 febbraio, il comandante della Polizia Locale di Casazza, Renzo Ghilardi, è stato investito da una moto. L’uomo non si era fermato all’alt della Polizia Locale a Endine all’altezza della fermata dell’autobus in quanto segnalato poiché il mezzo risultava privo della prescritta copertura assicurativa R.C.A. e ha proseguito la sua corsa fino al secondo posto di blocco, a Casazza appunto, dove ha investito Ghilardi e poi ha fatto perdere le sue tracce. L’episodio è avvenuto lungo la SS42, gli agenti della Polizia locale di Sovere, Endine e Pianico e i carabinieri di Casazza, osservando le telecamere e il numero della targa della moto sono risaliti al proprietario, residente nel Milanese, ma lì non ci vive da anni. Il motociclista non è assicurato ed ha finora fatto perdere le tracce. Ghilardi nel frattempo è stato trasportato al Bolognini di Seriate in codice giallo, dove è stato curato per le ferite riportate agli arti inferiori e al bacino ed è stato dimesso in serata con una prognosi di 12 giorni.Sono state intanto diramate le ricerche del fuggitivo a tutte le Sale Operative delle Forze dell’Ordine per il tramite della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Clusone. Sul posto è arrivata l’Aliquota Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Clusone per i rilievi inerenti il sinistro, mentre il Comandante della Polizia Locale del Lago d’Endine e della Val Borlezza, ha contattato il Sostituto Procuratore della Repubblica in turno, notiziandolo dell’accaduto. Prontamente il Pubblico Ministero assumeva la direzione delle indagini, dando le prime disposizioni alla Polizia Giudiziaria volte all’identificazione del conducente del motociclo. Le ricerche sono ancora in corso essendo irreperibile presso la residenza anagrafica; una volta identificato verrà messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Casazza, moto in fuga da Endine investe il comandante dei vigili e poi fa perdere le tracce first appeared on Araberara.

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MediaE’ Carlo Ceresoli l’uomo di 61 anni che ha perso la vita questa mattina, venerdì 28 febbraio, sulla Provinciale 49, in località Ponte Seghe ad Ardesio, di fronte alla carrozzeria Neri. Uno scontro frontale violentissimo tra la Lancia Delta Integrale guidata dall’uomo e un camion. Vicino all’uomo viaggiava la figlia, classe 1999, trasportata in ospedale a Brescia in codice rosso con l’elisoccorso, trauma cranico, ferite al volto, braccia e gambe. Illeso, invece il 58enne che guidava il camion.
Sul posto anche due ambulanze, l’automedica e i carabinieri di Clusone che hanno poi lasciato ai colleghi della Polizia stradale il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Carlo Ceresoli, molto conosciuto in zona, marito della dentista Maria Luisa Moioli, ha due figlie.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Incidente Ardesio: la vittima è Carlo Ceresoli, grave la figlia first appeared on Araberara.

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MediaTragedia nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 28 febbraio, a Vertova. A perdere la vita un 55enne che secondo una prima ricostruzione dei fatti sarebbe stato colpito da una pianta. L’infortunio mortale si è verificato in località Cavlera, lungo la strada che porta al Rifugio del monte Cavlera. Sul posto i Carabinieri di Clusone e l’elisoccorso di Bergamo, ma ogni tentativo è stato inutile e per l’uomo non c’è stato nulla da fare.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Infortunio mortale a Vertova, la vittima è un 55enne first appeared on Araberara.

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MediaLa mattina del 28 febbraio i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, nei confronti di cinque soggetti accusati di tentata estorsione aggravata e continuata.I fatti risalgono al mese di aprile del 2024, quando un italiano, residente in provincia di Bergamo, aveva incaricato un avvocato di contattare un imprenditore bergamasco attivo nel settore degli autotrasporti, esortandolo a versargli la somma di un milione e trecentomila euro. Tale cifra sarebbe stata dovuta al richiedente dal defunto padre dell’imprenditore come restituzione di un presunto prestito, in realtà inesistente.Non avendo ricevuto alcun pagamento, l’indagato ha deciso di passare all’azione: il 6 novembre 2024 ha incaricato tre cittadini rumeni di organizzare una violenta aggressione ai danni dell’imprenditore, al fine di spaventarlo e indurlo a versare la somma richiesta nei mesi precedenti. I tre, a bordo di una Nissan Micra grigia, hanno atteso l’imprenditore fuori dalla sua abitazione e, quando quest’ultimo è uscito a bordo della propria vettura, lo hanno assalito, prima colpendo l’auto con delle mazze e successivamente speronandolo. Fortunatamente con prontezza l’imprenditore era riuscito a fuggire in retromarcia ad alta velocità, seminando gli aggressori ed evitando conseguenze ben più gravi per sé e per il giovane figlio che era in macchina con lui.A seguito di quest’aggressione la vittima decideva di denunciare l’accaduto ai militari della Stazione Carabinieri di Ponte San Pietro, che avviavano le indagini informando l’Autorità Giudiziaria.Ma dopo l’agguato, il presunto estorsore, in data 22 novembre 2024, contattava nuovamente l’imprenditore in forma anonima, intimandogli di pagare la somma richiesta e avvertendolo che, in caso contrario, non sarebbe arrivato a festeggiare il Natale. Nuovamente, il 9 dicembre 2024, sempre in forma anonima, l’indagato inviava un messaggio SMS dal contenuto minatorio, minacciando gravi conseguenze sia all’imprenditore che ad una sua sorella. Non ricevendo quanto richiesto, il 18 dicembre 2024 reiterava le proprie richieste estorsive recandosi insieme a un altro cittadino rumeno presso la ditta dell’ex compagno della sorella dell’imprenditore, minacciando velatamente anche quest’ultimo.I Carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno condotto le indagini sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo, sono riusciti a ricostruire l’intera dinamica estorsiva. Nel corso di due distinte perquisizioni eseguite nel mese di gennaio, i militari hanno recuperato i telefoni utilizzati per effettuare le telefonate e inviare i messaggi minatori. In particolare, un telefono è stato trovato nella disponibilità del principale indagato, mentre l’altro era in possesso del suo complice rumeno, al quale aveva ceduto il dispositivo poco dopo le ultime minacce telefoniche.Questa mattina il presunto mandante del tentativo di estorsione, un uomo di 53 anni, è stato arrestato presso la propria abitazione e successivamente condotto alla Casa Circondariale di Bergamo. Il presunto complice rumeno, che lo aveva accompagnato nella visita all’ex compagno della sorella dell’imprenditore era già detenuto per un altro reato e ha ricevuto la notifica dell’ordinanza direttamente in carcere.Per quanto riguarda i tre rumeni responsabili dell’aggressione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, tramite i canali di Cooperazione Internazionale, hanno accertato nelle settimane scorse che erano stati arrestati in flagranza per furto in abitazione in Slovenia: pertanto sulla base di questa informazione, il G.I.P. ha emesso un Mandato d’Arresto Europeo, che è stato notificato ai tre presso il carcere di Celje in Slovenia.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Bergamo, tentata estorsione aggravata a danno di un imprenditore bergamasco: cinque arresti first…
MediaREGIONE PROMUOVE INIZIATIVE DI PREVENZIONE SUI TERRITORI. ASSESSORE BERTOLASO: IMPORTANTE ADERIRE AI NOSTRI PROGRAMMIIn occasione della Giornata mondiale per la lotta contro il Papilloma Virus (HPV) e della Giornata internazionale della Donna, Regione Lombardia organizza, dal 3 all’8 marzo, una serie di iniziative gratuite per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.Durante questa settimana, gli enti del Sistema Sanitario Regionale (SSR), in collaborazione con le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST), offriranno screening mammografico, screening HPV e vaccinazione anti-HPV. Lo screening mammografico è riservato alle donne tra i 45 e i 49 anni che non abbiano fatto una mammografia negli ultimi 12 mesi; donne dai 50 ai 74 anni che non abbiano effettuato una mammografia negli ultimi 24 mesi. Prenotazione tramite la piattaforma prenotasalute.regione.lombardia.itLo screening HPV per le donne dai 25 ai 29 anni che non hanno effettuato un pap-test negli ultimi 3 anni e che non sono state vaccinate con doppia vaccinazione HPV entro i 15 anni (se vaccinate, è previsto l’HPV test); donne dai 30 ai 64 anni che non hanno eseguito un HPV test negli ultimi 5 anni.E infine la vaccinazione anti-HPV dedicata a uomini e donne di età fino ai 26 anni (nati dal 1998) e categorie di rischio individuate dal Piano Regionale Prevenzione Vaccinale PRPV 2024. Le iniziative includeranno open day presso ospedali e centri diagnostici, con accesso libero o su prenotazione, per permettere al maggior numero possibile di cittadini di usufruire dei servizi offerti.Per conoscere le iniziative presenti sul territorio e le modalità di prenotazione dello screening HPV e della vaccinazione anti-HPV sul sito di Atsleggete le notizie su www.araberara.it The post Giornata donna, in Lombardia screening mammografico e hpv gratuiti dal 3 all’8 marzo first appeared on Araberara.

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MediaA Gorlago, dopo sei anni, la fuga di un cittadino marocchino, classe 1989, è giunta al capolinea. L’uomo, in Italia senza fissa dimora e ricercato dal 2018 per l’esecuzione di un provvedimento di carcerazione per l’unificazione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo,  è stato arrestato lo scorso 25 febbraio dai Carabinieri della Stazione di Trescore Balneario.L’arresto è avvenuto nell’ambito di una delle molteplici operazioni periodiche di controllo del territorio, volte a contrastare il traffico di stupefacenti e l’immigrazione clandestina nella zona di Gorlago e dintorni. Durante un servizio mirato, i militari hanno notato un uomo dall’atteggiamento sospetto all’interno di un bar del centro. Questo ha da subito attirato l’attenzione dei Carabinieri che lo hanno fermato per un controllo, riscontrando che era privo di documenti. A quel punto, è stato condotto in caserma per l’identificazione.Le verifiche hanno rivelato la sua vera identità e il pesante fardello giudiziario che lo accompagnava: su di lui pendeva un ordine di carcerazione per diverse condanne legate a reati in materia di sostanze stupefacenti.Dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove dovrà scontare una pena di cinque anni e sei mesi di reclusione.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post GORLAGO – Arrestato in un bar del centro, era ricercato dal 2018 first appeared on Araberara.

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Venerdì 28 febbraio alle ore 11:00, alla presenza del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Uniacque Spa, dei Sindaci di Endine Gaiano Marco Zoppetti e dei comuni del territorio, è stato ufficialmente presentato l’importante rinnovamento degli uffici della sede territoriale Uniacque di Endine Gaiano, uno spazio polifunzionale e moderno che, oltre a garantire il servizio di sportello per il pubblico, potenzierà il presidio tecnico sul servizio idrico in Val Cavallina, Valcalepio e Sebino.Dedicata a un bacino di oltre 45mila utenze dei 43 comuni della zona, la nuova area tecnica assicurerà interventi ancora più tempestivi in caso di emergenza, una maggiore efficienza e razionalizzazione, mentre lo sportello continuerà a supportare i cittadini per tutte le esigenze relative alla gestione delle pratiche del servizio idrico integrato.“La struttura è facilmente accessibile e comoda per tutto il distretto territoriale ed è destinata a diventare il cuore della Società nel territorio di Val Cavallina e Sebino: con questo potenziamento ora la sede tra uffici e magazzino occupa una superficie di oltre mille metri quadrati, segno della volontà aziendale di continuare a investire nel territorio”, ha dichiarato Luca Serughetti, Presidente di Uniacque.MediaNella sede di Endine sono operativi venticinque dipendenti tra quelli dedicati allo sportello clienti e quelli destinati ai servizi tecnici, oltre a circa venti automezzi di servizio. La sede è dotata inoltre di un magazzino completo di tutte le strumentazioni necessarie per la manutenzione della rete idrica.“Il raddoppio della sede di Endine permetterà di continuare a garantire gli elevati standard di servizio– ha spiegato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacquesia a livello amministrativo, sia a livello tecnico: lo potranno fare in una sede oggi moderna e riqualificata, adatta alle impegnative sfide che ci attendono sul territorio”. L’ufficio operativo distrettuale di Uniacque si trova in località Pertegalli, 7 – Endine Gaiano.Lo sportello clienti sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00.Leggi le notizie su www.araberara.itThe post Uniacque potenzia gli uffici di Endine first appeared on Araberara.

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MediaMassimo Scandella è il nuovo presidente del Bim (che sta per Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio), eletto all’unanimità nell’assemblea dei sindaci andata in scena questa mattina, sabato 1 marzo. Scandella è attualmente assessore del Comune di Rovetta e già da cinque anni faceva parte del cda del Bim. Insieme a lui nel consiglio direttivo del Bim ci sono Anna Gusmini, del Comune di Nembro per la Zona 4 della Media Val Seriana, Aldo Ruffini del Comune di Carona per la Zona 1 dell’Alta Val Brembana, Marco Milesi del Comune di San Giovanni Bianco per la Zona 2 della Media Val Brembana e Manuel Locatelli del Comune di Berbenno per la Zona 5 della Valle Imagna e Valle San Martino.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Massimo Scandella è il nuovo presidente del Bim first appeared on Araberara.

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Araberara ora. Stamattina. Ce la siamo ritrovati così. Atto vandalico, si dice così? Io che sono di vecchia scuola direi altro, ma va beh… Cinque anni fa qui, proprio qui, è esploso il covid, siamo rimasti in trincea in questa redazione di provincia attaccati alla vita e alla speranza.Abbiamo visto morire non decine ma centinaia di persone che conoscevamo, gente che passava di qui tutti i giorni, ex sindaci, preti, amici, imprenditori, studenti, anziani. E siamo rimasti qui, ad aspettare che finisse la buriana, ogni giorno, a raccontare, a dare spazio ai ricordi di chi non c’era più e non poteva avere nemmeno un funerale.E allora abbiamo deciso di aprire le pagine a tutti, gratuitamente: sono arrivate centinaia di ricordi, di foto, di saluti e abbiamo dato spazio a tutti (40 pagine di memorie in due numeri).Era cominciato una mattina dei primi di marzo, quando alla porta della redazione era comparso un anziano, con in mano la foto di sua moglie, l’uomo, tremante, con la mascherina e gli occhi lucidi, ci aveva raccontato che non l’aveva potuta nemmeno salutare, che non aveva potuto fare il funerale, che era come se non fosse mai esistita. E non era giusto. Voleva sapere cosa costava pubblicare un ricordo. Ci siamo guardati e abbiamo deciso di aprire il giornale a tutti, liberi di raccontare e salutare. In fondo chi fa questo mestiere come me da decine di anni, non lo prende come un lavoro ma qualcosa di diverso, che va oltre gli orari, oltre gli stipendi, oltre le minacce, oltre tutto. Questi ricordi sono diventati un libro scritto a centinaia di mani ‘Lo Spoon River al tempo del covid’, un volume di 215 pagine.Quest’anno sono 5 anni da quei mesi disastrosi e disastrati e in questi numeri stiamo raccontando i ‘sopravvissuti’ del covid, chi è rimasto in coma o in ospedale per mesi e poi è tornato finalmente a casa.Ecco, queste scritte che ci siamo ritrovati stamattina arrivano da lì, da chi non gradisce la memoria, da chi nega l’evidenza, nega la storia.Ma non importa. Ad agosto compirò 80 anni, da una vita sono qui che racconto e ho sempre tenuto la schiena dritta, come i miei giornalisti, molti avrebbero potuto andare altrove a rischiare molto meno, perché in una redazione come la nostra si rischia sempre tanto, ma siamo rimasti qui a raccontare, documentare e soprattutto a restare liberi.Sempre liberi. E continueremo ad esserlo, Anche dopo questa mattina. Il fatto, da quello che ci dicono, è successo all’1.37, inutile dire che se qualcuno ha visto qualcosa ce lo faccia sapere. Noi intanto torniamo a fare quello che cerchiamo di fare, con la stessa libertà di ieri e di sempre.Anche oggi.Il direttore Piero BonicelliMediaThe post Quell’atto vandalico alla nostra redazione first appeared on Araberara.

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Il presidente della Giunta regionale, Attilio Fontana, e il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, Federica Picchi, hanno presentato oggi il bando da 100 milioni di euro destinato ai Comuni per la rigenerazione e messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva pubblica. Il bando si compone di 30 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione da Regione Lombardia e 70 milioni di euro come linea di credito a tasso agevolato messa a disposizione da ICSC (Istituto Credito Sportivo e Culturale) per la riqualificazione e valorizzazione degli impianti sportivi.“Con questo strumento – ha detto il presidente Fontana, aprendo la conferenza stampa – andiamo nella direzione di migliorare gli impianti sportivi, all’interno dei quali gli atleti possono esprimersi al meglio. Vogliamo sostenere le piccole società, che puntano sullo sport di base, che accompagnano i ragazzi fin da piccoli nel loro cammino. Si tratta di un intervento importante, attraverso il quale sicuramente a dare una mano a rinnovare tanti impianti dove i nostri atleti, orgoglio della nostra regione, hanno dimostrato di essere impareggiabili per le medaglie conquistate”.Il nuovo bando approvato dalla Giunta regionale, progettato e sostenuto dal Sottosegretario con delega a Sport e Giovani Federica Picchi, permetterà ai Comuni di accedere a contributi a fondo perduto per migliorare la qualità delle strutture a disposizione dei cittadini. Presenti anche il presidente del Coni Lombardia, Marco Riva, e la vicepresidente del Cip Lombardia, Linda Casalini, oltre ai medagliati olimpici e paralimpici lombardi Gabriel Soares (canottaggio) e Simone Barlaam (nuoto) che sono stati premiati dal sottosegretario Picchi “per i loro grandi risultati sportivi e per il loro impegno quotidiano nella promozione dello sport”.“Regione Lombardia – ha detto il sottosegretario Picchi – investe nello sport perché crede nel suo valore educativo, sociale e di benessere per le comunità. Questo bando è un’opportunità concreta per i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere gli impianti sportivi più sicuri, moderni e accessibili. Un impianto ben strutturato è la base per promuovere la pratica sportiva tra i giovani e per offrire spazi adeguati, non solo alle società sportive locali, ma a tutta la cittadinanza. Con questo bando vogliamo dare risposte concrete agli enti locali e alle associazioni che operano quotidianamente per offrire ai cittadini strutture adeguate e funzionali “.MediaIL BANDO, LE RISORSE – Il piano di finanziamento prevede le risorse a fondo perduto ripartite su tre anni: 3 milioni di euro nel 2025, 12 milioni nel 2026 e 15 milioni nel 2027. Il bando prevede due linee di finanziamento, una per piccoli interventi con contributi regionali a fondo perduto tra 70.000 e 300.000 euro e una per grandi interventi con contributi regionali a fondo perduto compresi tra 300.001 e 700.000 euro. L’agevolazione coprirà fino all’80% dell’investimento per i Comuni con meno di 5.000 abitanti e fino al 50% per quelli con popolazione superiore. Gli interventi finanziabili riguarderanno esclusivamente impianti sportivi esistenti di proprietà pubblica, iscritti nell’Anagrafe regionale degli impianti sportivi.“Particolare attenzione è riservata ai Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, – ha aggiunto Picchi – ai quali sarà destinato almeno il 50% delle risorse a fondo perduto disponibili. Ho voluto questo ulteriore strumento dedicato ai piccoli comuni perché lo sport è un elemento essenziale per la crescita e il miglioramento della vita sociale nelle comunità e nessuno si deve sentire lasciato indietro. Ho voluto che questo bando avesse criteri di premialità chiari e semplici per incentivare la partecipazione delle piccole realtà locali. Un peso consistente verrà dato al co-finanziamento del progetto, ovvero alla capacità del comune o delle associazioni di comuni di mettere in moto altre risorse oltre quelle messe a disposizione da Regione, sia per un maggiore beneficio collettivo – infatti con le stesse…
MediaDopo gli atti vandalici subiti dalla nostra redazione e da quelle di Treviglio, Carate, Vimercate e Chiari, è arrivata la solidarietà del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco.“Si tratta di un atto grave e inaccettabile – dichiarano Fontana e Franco – che va condannato con fermezza. La libertà di stampa è un pilastro della democrazia e non può essere messa in discussione da gesti intimidatori. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati al più presto e che simili episodi non si ripetano più. Regione Lombardia è e sarà sempre concretamente al fianco di chi svolge il proprio lavoro con professionalità e rigore, garantendo ai cittadini un’informazione libera e indipendente”.Leggi tutte le notizie su www.araberara.itThe post Vandalismo contro le sedi dei giornali, il presidente Fontana e l’assessore Franco: “Atto grave contro la libertà di stampa” first appeared on Araberara.

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MediaL’Arma dei Carabinieri prosegue senza sosta la lotta contro le truffe ai danni degli anziani, un fenomeno sempre più diffuso che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione. L’ultima operazione, condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, ha portato all’arresto di una giovane truffatrice, al recupero della refurtiva di diverse truffe ed alla denuncia per ricettazione di un trentenne pregiudicato.Il 18 febbraio scorso è stata avviata un’indagine a seguito della denuncia di un’anziana signora del ’43, residente ad Albano Sant’Alessandro (BG), raggirata con la tecnica ormai tristemente nota del “finto avvocato”: la vittima era stata contattata telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per un avvocato, le aveva raccontato di un presunto incidente stradale in cui sarebbe stato implicato il figlio. Per evitare problemi giudiziari al figlio, l’anziana era stata convinta a consegnare denaro e tutti i gioielli che aveva in casa, per un valore complessivo stimato in circa diecimila euro, a un complice del finto avvocato, che al momento giusto si era presentato alla sua porta a farsi consegnare l’intero bottino.Il successivo 19 febbraio, attraverso un’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio,  i Carabinieri riuscivano a individuare l’auto utilizzata dai truffatori il giorno precedente, a localizzarla e successivamente a seguirne i movimenti fino a Milano, dove la sera stessa l’autovettura veniva fermata dai militari con a bordo una ventenne residente a Napoli, già nota alle forze di polizia per reati analoghi. La giovane, unitamente ad un complice, poco prima, aveva messo a segno un altro colpo in via Solari con una tecnica molto simile, ma in questo caso il telefonista aveva finto di essere un Generale dei Carabinieri, riuscendo a ingannare la vittima, una signora del ’57, e a sottrarle monili in oro per un valore stimato di oltre diecimila euro. Al momento dell’intervento dei Carabinieri il complice della ragazza, che si era appena recato presso l’abitazione della vittima a prendere il bottino,  era riuscito a sottrarsi alla cattura e a darsi alla fuga, ma era stato costretto ad abbandonare la refurtiva, che veniva recuperata dai militari. Attualmente il fuggitivo è ancora attivamente ricercato, mentre i beni recuperati sono stati restituiti alla legittima proprietaria.La giovane, che dopo l’arresto era stata trattenuta in caserma e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva processata in udienza direttissima presso il Tribunale di Milano il 20 febbraio scorso per la truffa di via Solari, al termine della quale veniva rilasciata senza provvedimenti. Contestualmente veniva denunciata dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Bergamo, che sta coordinando l’attività investigativa, in quanto sospettata di aver partecipato alla truffa commessa ad Albano Sant’Alessandro il 18 febbraio scorso e verificare il suo possibile coinvolgimento in altre truffe rilevate in provincia.Ricostruendo i movimenti dell’autovettura nella disponibilità dell’indagata le indagini hanno condotto i Carabinieri ad un ulteriore importante sviluppo: infatti i militari, quello stesso giorno, hanno poi individuato un appartamento a Capriate San Gervasio (BG), utilizzato come deposito della refurtiva dalla coppia indagata. All’interno dell’appartamento, a seguito di una perquisizione, gli investigatori della Sezione Operativa di Bergamo hanno recuperato e sequestrato 1,4 kg di gioielli, suddivisi in otto buste, ognuna verosimilmente corrispondente a una truffa andata a segno. A custodire la refurtiva era un 31enne originario di Napoli, che stava scontando gli arresti domiciliari in quell’appartamento per reati legati allo spaccio di droga. L’uomo è stato denunciato per ricettazione.I Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura di Bergamo,  stanno ora ricostruendo il quadro completo delle truffe messe a segno dal gruppo criminale, confrontando le denunce ricevute negli ultimi giorni dai diversi comandi…