MediaClaudia Taccolini è tornata alle… origini. Pomeriggio di inizio ottobre, la Pro Loco è all’opera per montare la struttura che accoglie Sapori d’Autunno e oggi Claudia, dismesso per qualche ora i panni da sindaca, è qui con la sua ‘vecchia’ (nel senso che ne faceva parte) associazione a dare una mano a montare gli stand. Una boccata di ossigeno in mezzo a questo turbinio dei primi mesi da sindaca in una realtà complessa e affascinante come quella dell’essere sindaca del Comune di Lovere.Tre mesi dopo, sufficienti per tirare la prima linea e fare un primo piccolo bilancio anche personale. Sei cambiata? “No, vivo la mia vita normalmente, non pensando troppo all’impegno che ho preso, non voglio farmi soffocare dal ruolo, ma voglio alimentare la passione che mi sta coinvolgendo. Sono consapevole che non dovevo inghiottire ma nemmeno farmi inghiottire. Quello che è cambiata invece è la mia vita privata”.Già, quella sfugge via: “Diciamo che trascuro un po’ gli affetti, i parenti, la normale vita quotidiana è passata in secondo piano, c’è sempre qualcosa da rincorrere, ma va bene così. D’altro canto c’è la soddisfazione e la bellezza di incontrare nuova gente e nuove persone”.Insomma, in equilibrio instabile, ma in equilibrio: “Cerco di rimanere la Claudia di sempre e di tenere anche tutti i nuovi impegni”.Hai una giornata libera, totalmente libera, come la passi? “Sulla carta dovrei rimanere a casa e sistemare un po’ di cose, sembra sia esplosa una bomba, passami il termine, con tutto il rispetto per i terremotati, sembra ci sia stato il terremoto. Però credo che invece staccherei il telefono e mi rilasserei con una coperta su un prato o su una sdraio in spiaggia”. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo LOVERE – L’INTERVISTA – Claudia Taccolini e i suoi primi 100 giorni da sindaca: “Situazione complicata dal punto di vista organizzativo. Problemi con la Basilica di Santa Maria. Parcheggi parrocchia: convenzione scaduta nel 2021. Novità per i parcheggi in Piazzale Bonomelli e per il mercato e…” proviene da Araberara.
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A Curno una discoteca è stata chiusa dai Carabinieri per 10 giorni.Nel corso della mattinata del 4 ottobre, i Carabinieri della Stazione di Curno hanno notificato al titolare di una discoteca del paese un’ordinanza del Questore di Bergamo per la sospensione dell’attività per 10 giorni. La decisione è stata presa a seguito di una specifica richiesta avanzata dai Carabinieri alla Questura.Già in passato il locale era stato oggetto di diversi provvedimenti di questo tipo, sempre su richiesta dei Carabinieri. La nuova misura scaturisce a seguito di deversi episodi violenti avvenuti, tra agosto e settembre, nei pressi di quel locale.L'articolo Curno, chiusa discoteca per 10 giorni proviene da Araberara.
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MediaNel corso della mattinata di venerdì 4 ottobre è giunto all’Aeroporto di Linate, scortato da personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), il cittadino tunisino ritenuto il presunto autore dell’omicidio del cittadino ucraino Mykola Ivasiuk, avvenuto a Casazza il 19 agosto.Arrestato il 17 settembre dal personale del “Fugitive Active Search Team” del Central Operational Unit (UCO) della Guardia Civil spagnola, in stretta collaborazione con i militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Clusone, l’indagato è stato preso in consegna dalle Forze di Polizia italiane e tradotto da personale della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Monza, dove resterà a disposizione dell’autorità Giudiziaria, in attesa di essere sentito in merito all’omicidio ed alla sua fuga in Spagna. L'articolo Omicidio Casazza, estradato dalla Spagna il 32enne tunisino proviene da Araberara.
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MediaFinanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito del dispositivo di contrasto all’evasione fiscale, hanno analizzato la platea dei digital content creator residenti nel territorio, individuando una creatrice, totalmente sconosciuta al fisco, di contenuti per adulti condivisi su una nota piattaforma web.
Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con il censimento di influencer e soggetti operanti sul web che, per il tramite di interviste e sulla base della capacità contributiva condivisa sui propri canali social, risultavano non coerenti rispetto alle dichiarazioni fiscali presentate.
Proprio da tale analisi, emergeva la presenza di una nota imprenditrice dell’online che, comparsa in diversi programmi televisivi e radiofonici, nonostante la grande disponibilità economica dimostrata e le dichiarazioni circa i propri compensi milionari, dichiarava poco più di 50 mila euro di ricavi. Pertanto, veniva effettuata apposita richiesta di dati e informazioni alla piattaforma, ove operava il predetto contribuente, che comunicava
compensi elargiti per circa 1 milione e mezzo negli anni 2021 e 2022.
Inoltre, nei primi mesi del 2022 la content creator decideva di spostare la propria residenza anagrafica in Svizzera al fine di poter godere di una tassazione maggiormente favorevole. Tuttavia, avviata l’apposita attività di verifica fiscale, tale trasferimento veniva disconosciuto in quanto mancavano gli elementi fondanti di un’effettiva residenza fiscale oltre confine.
In particolare, gli affetti, un conto corrente e il proprio dominio web risultano tutti insistenti sul territorio italiano. La stessa ha partecipato a numerose manifestazioni ed eventi fieristici aventi sede nel territorio nazionale, nonché a trasmissioni radiofoniche italiane. Inoltre, la contribuente ha rilasciato interviste a diverse testate giornalistiche dalle quali emergeva, senza dubbio, la necessità di sottrarre al fisco nazionale gli ingenti guadagni scaturiti dalla sua attività, nonostante in documenti ufficiali quali la richiesta di cittadinanza e l’atto di
creazione di una società italiana la stessa abbia dichiarato di essere domiciliata sul territorio nazionale.
Infine, per superare la mera formalità della cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente, con la dimostrazione della insussistenza nel nostro Paese della dimora abituale ovvero del complesso dei rapporti afferenti gli affari e gli interessi, la contribuente avrebbe dovuto dimostrare l’esistenza di un “rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello stesso Paese estero, ovvero l’esercizio di una qualunque attività economica con carattere di stabilità” che la parte non è stata in grado di dimostrare. Infatti, i contenuti prodotti dalla influencer non sono autorizzati nel territorio svizzero né il regime fiscale elvetico opzionato risulta compatibile con un soggetto che svolge una regolare attività lavorativa. Dunque, all’esito delle attività di controllo, la stessa è stata denunciata, presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, per il reato di dichiarazione infedele in relazione all’annualità 2022 e sono stati contestati oltre 1 milione e mezzo di euro di IRPEF evasa, comprensivo di tassa etica. Quest’ultima riguarda un’addizionale IRPEF collegata alla produzione di redditi derivanti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico, inteso in senso ampio come ogni opera che
ritrae in modo esplicito atti sessuali e che offende il comune sentimento del pudore nonché quelli che fanno leva sulla “credulità popolare” attraverso trasmissioni in TV.
Contrastare l’evasione fiscale significa contribuire al processo di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).L'articolo Denunciata content creator, falsamente residente fiscalmente in Svizzera, evasione da 1 milione e mezzo di euro proviene da Araberara.
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Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con il censimento di influencer e soggetti operanti sul web che, per il tramite di interviste e sulla base della capacità contributiva condivisa sui propri canali social, risultavano non coerenti rispetto alle dichiarazioni fiscali presentate.
Proprio da tale analisi, emergeva la presenza di una nota imprenditrice dell’online che, comparsa in diversi programmi televisivi e radiofonici, nonostante la grande disponibilità economica dimostrata e le dichiarazioni circa i propri compensi milionari, dichiarava poco più di 50 mila euro di ricavi. Pertanto, veniva effettuata apposita richiesta di dati e informazioni alla piattaforma, ove operava il predetto contribuente, che comunicava
compensi elargiti per circa 1 milione e mezzo negli anni 2021 e 2022.
Inoltre, nei primi mesi del 2022 la content creator decideva di spostare la propria residenza anagrafica in Svizzera al fine di poter godere di una tassazione maggiormente favorevole. Tuttavia, avviata l’apposita attività di verifica fiscale, tale trasferimento veniva disconosciuto in quanto mancavano gli elementi fondanti di un’effettiva residenza fiscale oltre confine.
In particolare, gli affetti, un conto corrente e il proprio dominio web risultano tutti insistenti sul territorio italiano. La stessa ha partecipato a numerose manifestazioni ed eventi fieristici aventi sede nel territorio nazionale, nonché a trasmissioni radiofoniche italiane. Inoltre, la contribuente ha rilasciato interviste a diverse testate giornalistiche dalle quali emergeva, senza dubbio, la necessità di sottrarre al fisco nazionale gli ingenti guadagni scaturiti dalla sua attività, nonostante in documenti ufficiali quali la richiesta di cittadinanza e l’atto di
creazione di una società italiana la stessa abbia dichiarato di essere domiciliata sul territorio nazionale.
Infine, per superare la mera formalità della cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente, con la dimostrazione della insussistenza nel nostro Paese della dimora abituale ovvero del complesso dei rapporti afferenti gli affari e gli interessi, la contribuente avrebbe dovuto dimostrare l’esistenza di un “rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello stesso Paese estero, ovvero l’esercizio di una qualunque attività economica con carattere di stabilità” che la parte non è stata in grado di dimostrare. Infatti, i contenuti prodotti dalla influencer non sono autorizzati nel territorio svizzero né il regime fiscale elvetico opzionato risulta compatibile con un soggetto che svolge una regolare attività lavorativa. Dunque, all’esito delle attività di controllo, la stessa è stata denunciata, presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, per il reato di dichiarazione infedele in relazione all’annualità 2022 e sono stati contestati oltre 1 milione e mezzo di euro di IRPEF evasa, comprensivo di tassa etica. Quest’ultima riguarda un’addizionale IRPEF collegata alla produzione di redditi derivanti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico, inteso in senso ampio come ogni opera che
ritrae in modo esplicito atti sessuali e che offende il comune sentimento del pudore nonché quelli che fanno leva sulla “credulità popolare” attraverso trasmissioni in TV.
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MediaNon c’è pace in carcere a Bergamo, e ora arriva anche questo comunicato dell’organizzazione sindacale della Polizia Penitenziaria dopo l’ennesima aggressione di sabato sera: “Purtroppo questa Organizzazione Sindacale è nuovamente costretta a segnalare un nuova violenta aggressione subita da parte del personale della Polizia Penitenziaria, in forza al Reparto della Casa Circondariale di Bergamo, nella serata di sabato 05 ottobre. Protagonista attivo, delle aggressioni perpetrate ai danni degli operatori penitenziari, in particolare degli appartenenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, è stato un giovane un detenuto, già tristemente noto alle cronache penitenziarie che questa volta si è
contraddistinto per un contegno immotivatamente violento. E purtroppo anche stavolta il
bilancio dei danni patiti da parte poliziotti penitenziari intervenuti per gestire le intemperanze del detenuto sono ingenti, infatti, almeno 6 colleghi coinvolti unitamente al loro Comandante, intervenuto sul posto per coordinare gli interventi, sono rimasti gravemente contusi.
Le motivazioni di tanta aggressività sono ancora al vaglio degli operatori, ma parrebbe sia
dipeso da non accolte richieste di somministrazione di farmaci, in quantitativo ulteriore a
quella già prescritta in terapia. Il detenuto in questione si era già reso protagonista, nei giorni scorsi, di un analogo contegno caratterizzato da agiti violenti ed aggressivi ai danni del personale di Polizia Penitenziaria procurando contusioni, per alcuni colleghi, giudicate
guaribili in 10 giorni.
Non ci sono più parole a quanto sta accadendo nella Casa Circondariale di Bergamo la
quale, al pari di altre realtà penitenziarie presenti nel Paese, vive da diverso tempo una
momento di forti tensioni al suo interno.
Siamo in attesa che da parte dei Superiori Uffici intervengano decisioni in merito, ma al
momento tutto tace ed il personale di Polizia Penitenziaria si sente abbandonato a se
stesso, chiamati a far fronte ad eventi di straordinaria violenza in condizioni gravose dovute
alla cronica carenza di personale ed un tasso di sovraffollamento sempre troppo elevato.
La FNS CISL di Bergamo esprime preoccupazione per la grave spirale di violenza in atto di
cui le ripetute aggressioni subite ai danni del personale di Polizia Penitenziaria ne sono la
testimonianza più evidente ed auspica possano arrivare interventi rapidi che possano
contribuire a migliorare le condizioni lavorative presso la Casa Circondariale di Bergamo.
La FNS CISL di Bergamo continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione
e manifesta la propria solidarietà e vicinanza nei confronti del Comandante di Reparto e dei
colleghi della Polizia penitenziaria di Bergamo infortunatosi negli interventi di sicurezza posti in essere nella serata di sabato 5 ottobre”.L'articolo Bergamo – aggrediti sei agenti di Polizia Penitenziaria, la rabbia delle organizzazioni sindacali proviene da Araberara.
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contraddistinto per un contegno immotivatamente violento. E purtroppo anche stavolta il
bilancio dei danni patiti da parte poliziotti penitenziari intervenuti per gestire le intemperanze del detenuto sono ingenti, infatti, almeno 6 colleghi coinvolti unitamente al loro Comandante, intervenuto sul posto per coordinare gli interventi, sono rimasti gravemente contusi.
Le motivazioni di tanta aggressività sono ancora al vaglio degli operatori, ma parrebbe sia
dipeso da non accolte richieste di somministrazione di farmaci, in quantitativo ulteriore a
quella già prescritta in terapia. Il detenuto in questione si era già reso protagonista, nei giorni scorsi, di un analogo contegno caratterizzato da agiti violenti ed aggressivi ai danni del personale di Polizia Penitenziaria procurando contusioni, per alcuni colleghi, giudicate
guaribili in 10 giorni.
Non ci sono più parole a quanto sta accadendo nella Casa Circondariale di Bergamo la
quale, al pari di altre realtà penitenziarie presenti nel Paese, vive da diverso tempo una
momento di forti tensioni al suo interno.
Siamo in attesa che da parte dei Superiori Uffici intervengano decisioni in merito, ma al
momento tutto tace ed il personale di Polizia Penitenziaria si sente abbandonato a se
stesso, chiamati a far fronte ad eventi di straordinaria violenza in condizioni gravose dovute
alla cronica carenza di personale ed un tasso di sovraffollamento sempre troppo elevato.
La FNS CISL di Bergamo esprime preoccupazione per la grave spirale di violenza in atto di
cui le ripetute aggressioni subite ai danni del personale di Polizia Penitenziaria ne sono la
testimonianza più evidente ed auspica possano arrivare interventi rapidi che possano
contribuire a migliorare le condizioni lavorative presso la Casa Circondariale di Bergamo.
La FNS CISL di Bergamo continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione
e manifesta la propria solidarietà e vicinanza nei confronti del Comandante di Reparto e dei
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MediaI Carabinieri della Stazione di Osio Sotto, nella notte del 1° ottobre, hanno tratto in arresto in flagranza di reato differita un italiano 43enne di Osio Sopra, responsabile di aver aggredito e percosso, la precedente sera, la propria compagna convivente.La violenta aggressione aveva luogo all’interno di un esercizio pubblico situato nel comune di Dalmine, luogo in cui colpiva la donna con pugni, poi trascinandola a terra. I presenti e il personale dell’esercizio allertavano immediatamente il “118”. La donna doveva ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso dell’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, ove veniva trasportata in ambulanza. L’aggressore si dileguava. La donna raccontava ai Carabinieri che, negli ultimi due anni, per motivi di gelosia, era stata più volte aggredita fisicamente dall’uomo, che l’aveva spesso costretta a restare chiusa in casa, vietandole di frequentare gli amici. In più circostanze l’aveva anche costretta a rincasare, andandola a prelevare con la forza nel luogo in cui la stessa si intratteneva con gli amici.Altre volte le aveva requisito il cellulare, costringendola puntualmente ad acquistarne un altro. Lei non aveva mai denunciato.Ricorrendo i presupposti per l’arresto in flagranza differita, i Carabinieri della Stazione di Osio Sotto, giunti sul luogo dell’evento e visionati i filmati di videosorveglianza dell’esercizio, si mettevano sulle tracce del pericoloso aggressore, rintracciandolo alle due di notte presso la propria abitazione di Osio Sopra. Lo stesso, durante le fasi dell’arresto, aggrediva un Carabiniere cagionandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni, venendo comunque ammanettato e posto in sicurezza.L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, proprio in relazione alla pericolosità sociale che il soggetto rappresentava per la comunità e per la propria compagna, per la spregiudicatezza delle violenze poste in essere, disponeva di tradurlo presso la Casa Circondariale di Bergamo.L'articolo Osio Sopra, uomo arrestato per maltrattamenti in famiglia proviene da Araberara.
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MediaDomani, martedì 8 ottobre, molte scuole superiori di Bergamo e della Val Seriana resteranno chiuse per l’allarme del maltempo, in via precauzionale. La Protezione Civile ha lanciato l’allerta rossa su tutta la provincia di Bergamo sia per la mattina che per il pomeriggio con piogge che potrebbero raggiungere anche i 120 millimetri. Ecco quindi che molti istituti scolastici resteranno chiusi, evitando così agli studenti di spostarsi e lasciare libera la viabilità. La sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha disposto la sospensione dell’attività didattica delle scuole superiori pubbliche, private e paritarie della città. Decisione che è stata presa dopo la riunione del comitato di Coordinamento Soccorso della Prefettura, convocata nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 7 ottobre. Il provvedimento è stato adottato per mantenere libera la viabilità in caso di emergenze. Tutti a casa anche gli studenti dell’Amaldi di Alzano Lombardo: “URGENTE: AMALDI CHIUSO DOMANI – scrive il sindaco Camillo Bertocchi -. Causa allerta meteo con rischio idrogeologico elevato.
Domani sarà sospesa l’attività scolastica delle scuole superiori della città di Bergamo e della Valle Seriana (e altri ambiti). Agli alunni e studenti delle scuole di qualsiasi ordine e grado abitanti a Olera, Burro e Monte di Nese si consiglia di non andare a scuola domani. Nido, infanzia, elementari e medie regolarmente aperte. Grazie per la collaborazione”.Chiuse anche le scuole Superiori di Albino, Nembro, Gazzaniga e Clusone.L'articolo Allarme maltempo, domani scuole superiori chiuse in città e in Val Seriana proviene da Araberara.
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Domani sarà sospesa l’attività scolastica delle scuole superiori della città di Bergamo e della Valle Seriana (e altri ambiti). Agli alunni e studenti delle scuole di qualsiasi ordine e grado abitanti a Olera, Burro e Monte di Nese si consiglia di non andare a scuola domani. Nido, infanzia, elementari e medie regolarmente aperte. Grazie per la collaborazione”.Chiuse anche le scuole Superiori di Albino, Nembro, Gazzaniga e Clusone.L'articolo Allarme maltempo, domani scuole superiori chiuse in città e in Val Seriana proviene da Araberara.
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MediaLa grana del depuratore che non depura al Monte Pora la Commissaria prefettizia dott.ssa Iole Galasso se l’è ereditata dopo la disgregazione della maggioranza di Angelo Migliorati. Una situazione conflittuale tra gran parte dei condomini del nucleo abitato del Pora e il Comune di Castione. Tutto verte su chi debba pagare per portare le fogne giù giù fino a Lantana per allacciarle al collettore del paese, oppure risolvere la questione lassù dove fu creato quel complesso edilizio con tanto di depuratore che adesso è fatiscente, non depura più niente, la fogna in certi periodi esce a cielo aperto. Il “chi debba pagare” deriva dalla diversa interpretazione di una storia che comincia a metà anni ’70 quando, a dispetto delle Cassandre, si realizzarono appunto insediamenti in quota, una scelta derivante dal fatto che già allora una stazione sciistica in se stessa non era economicamente sostenibile e l’investimento veniva compensato appunto con gli insediamenti edilizi in quota.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo CASTIONE – Quella fogna aperta al Monte Pora, una proposta alternativa al collettore proviene da Araberara.
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MediaLa stagione della caccia di Regione Lombardia è confermata sia per le date di chiusura sia per le giornate integrative. Lo ha stabilito la seconda sezione del Tar Lombardia, che ha respinto il ricorso contro la delibera della Giunta regionale del 15 luglio, presentato da diverse associazioni.“Il respingimento del ricorso contro il calendario venatorio di Regione Lombardia è come una promozione a pieni voti del buon lavoro svolto dall’assessorato all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste guidato da Alessandro Beduschi”, hanno commentato i consiglieri regionali bergamaschi di Fratelli d’Italia Michele Schiavi e Alberto Mazzoleni in relazione alla decisione della seconda sezione del Tar della Lombardia.
“Non è quindi solo una vittoria del mondo della caccia – proseguono i consiglieri – è una soddisfazione anche per noi, impegnati a tutelare e conciliare interessi di più parti e a dare ascolto alle richieste dei territori. Ora le attività venatorie in Lombardia possono proseguire come previsto, anche nelle date integrative”.L'articolo Ricorso respinto, via alla caccia in Lombardia proviene da Araberara.
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“Non è quindi solo una vittoria del mondo della caccia – proseguono i consiglieri – è una soddisfazione anche per noi, impegnati a tutelare e conciliare interessi di più parti e a dare ascolto alle richieste dei territori. Ora le attività venatorie in Lombardia possono proseguire come previsto, anche nelle date integrative”.L'articolo Ricorso respinto, via alla caccia in Lombardia proviene da Araberara.
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MediaDue candidati che a casa la sera cercano la calcolatrice sul cellulare e ricominciano a contare, dunque che hanno firmato per me sono 20 sicuri, no, magari questo ci ripensa, ha firmato ma non è del tutto convinto, e allora si scenderebbe a 19 pari, ma no dai, se mi votano i due che ho sentito vado a 21 ed è fatta. Poi gli sorgono dei dubbi, e se in assemblea qualcuno fa come è successo dieci anni fa che uno aveva firmato per un candidato e poi in assemblea ha votato per l’altro?I due candidati a Presidente di quella che viene definita una “Federazione di Comunità Montane” sono ad oggi Danny Benedetti, sindaco di Trescore e Adriana Bellini sindaca di Credaro.È confortante avere certezze almeno sui candidati. Certezze? Subito smentite da un sindaco che sbotta: “Abbiamo due candidati di… periferia. Credaro è agli estremi confini del territorio, così come Trescore dall’altra parte. Sarebbe meglio che facessero un passo indietro e si scegliesse un terzo candidato”. ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo COMUNITÀ MONTANA DEI LAGHI BERGAMASCHI – Benedetti sindaci, usciamo dall’impasse. La “conta” di Bellini e Benedetti proviene da Araberara.
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MediaNella serata del 4 ottobre 2024 i Carabinieri della Stazione di Verdello hanno tratto in arresto un giovane italiano di 29 anni, residente a Verdello, disoccupato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo.L’uomo, negli ultimi mesi, aveva iniziato a vessare la madre, con la quale abitava, con continui insulti, a volte anche distruggendo mobili in casa, a nulla valendo l’intervento di altri familiari che tentavano di riportare alla calma il giovane.La situazione, negli ultimi mesi, era insostenibile, tanto da costringere la madre a trasferirsi in un altro appartamento. I nonni, dirimpettai del nipote, decidevano di trasferirsi in Sicilia. Infatti, gli stessi, molto anziani, venivano fatti oggetto di continue richieste di denaro e, al momento del rifiuto, insultati e vessati.Il denaro veniva preteso per l’acquisto di stupefacenti e alcool.Anche i parenti più prossimi, esasperati dal comportamento dell’uomo, negli ultimi mesi avevano iniziato ad evitarlo, proprio per via delle insistenti richieste di denaro e per via della sua aggressività, soprattutto quando in preda alla droga e all’alcool.Il 29enne, a causa dello stato di forte dipendenza da cocaina, recentemente, al culmine di una lite per futili motivi, aveva aggredito la mamma, colpendola con un calcio allo stomaco e costringendola a ricorrere a cure mediche.La donna, esasperata, temendo per la sua incolumità, formalizzava una denuncia querela presso la Stazione dei Carabinieri di Verdello, i quali attivavano immediatamente le procedure previste per i reati da “codice rosso” e procedevano all’escussione di tutte le persone informate sui fatti, compresi i nonni in Sicilia e i vicini di casa, al fine di meglio inquadrare le condotte dell’indagato.Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, facevano emergere un quadro preoccupante, per via della recrudescenza, negli ultimi mesi, di richieste di denaro e di condotte violente, sfociata nella suddetta recente violenta aggressione fisica nei confronti della madre, episodio che aveva spinto tutti i familiari – che sino a quel momento avevano cercato di far desistere il 29enne nella reiterazione delle sue condotte – ad allontanarsi definitivamente dallo stesso.I comportamenti dell’indagato, negli ultimi mesi, avevano anche riguardato i vicini di casa, fatti oggetto di piccoli furti di oggetti, i quali, non si esclude, venivano venduti per procacciarsi denaro per l’acquisto dello stupefacente.La Procura della Repubblica di Bergamo, valutati tutti gli indizi raccolti, richiedeva l’emissione della custodia cautelare in carcere al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, che accoglieva la proposta ed emetteva il provvedimento.Ora è in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva. L'articolo Verdello: maltrattata da mesi e costretta a pagare la droga del figlio, arrestato dai carabinieri proviene da Araberara.
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MediaDavide Casati sull’emergenza carceri: “Grazie all’iniziativa delle opposizioni, oggi il Consiglio Regionale ha dedicato una seduta straordinaria d’aula all’emergenza carceri nella nostra Regione. Dopo ore di dibattito e confronto tra le forze politiche, abbiamo trovato la convergenza su un ordine del giorno unitario sottoscritto da tutti i capigruppo che accoglie nell’articolato tre importanti questioni che nei mesi scorsi l’associazione Carcere e Territorio Bergamo aveva portato alla mia attenzione: inserimento lavorativo, salute mentale e piani di zona. Ringrazio quindi il Presidente Fausto Gritti per la proficua interlocuzione, cui oggi è seguito nero su bianco l’impegno per la Giunta a “intraprendere ulteriori azioni e misure finalizzate a potenziare percorsi di accompagnamento, reinserimento sociale e lavorativo delle persone private della libertà personale” con un focus particolare sui giovani adulti (fascia 18-25 anni) e una particolare attenzione all’inclusione lavorativa che, come ci dicono i dati, abbatte drasticamente il fenomeno delle recidive.La questione della salute mentale dei detenuti risulta centrale, tanto a Bergamo quanto nelle altre realtà carcerarie lombarde: l’ordine del giorno votato oggi impegna dunque la Giunta a garantire stanziamenti adeguati al fine di “assicurare una maggiore presenza di psicologi, educatori, psichiatri e infermieri psichiatrici all’interno delle strutture penitenziarie”, per garantire una migliore tutela della salute mentale a tutti i detenuti e adeguato supporto ai casi più gravi, perché non si può ignorare che sono a tutti gli effetti pazienti che hanno commesso reati.Anche il tema dei Piani di Zona dei Comuni rientra negli impegni che oggi la Giunta ha sottoscritto: impegnandosi a monitore che nel triennio 25-27 siano “previste e declinate le azioni da sviluppare a livello locale inerenti al tema dell’esecuzione penale all’interno e all’esterno del carcere”. Ringrazio i colleghi della commissione speciale carceri per il lavoro svolto in questi mesi e tutti i colleghi consiglieri che oggi in aula hanno dato vita ad un confronto approfondito e costruttivo, con l’auspicio che gli impegni presi all’unanimità possano presto tradursi in azioni concrete e non restino lettera morta”.L'articolo Emergenza carceri, Casati: “Inserimento lavorativo, salute mentale e piani di zona le priorità per la bergamasca” proviene da Araberara.
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MediaCaro Nonno, Giuseppe (Pino) Castelli,Martedì 10 settembre ti abbiamo dato l’ultimo saluto, lasciandoci in un dolore che non riusciremo mai a compensare per tutto ciò che ci hai donato.Per questo ho voluto scrivere alcune righe, per ricordare e ricordarti.Non sapendo bene da dove iniziare, credo che il modo migliore sia cominciare da un dato di fatto. Mio nonno era l’ultimo reduce di Leffe della Seconda guerra mondiale.Un pezzo di storia di un tempo che sembra così lontano e distante dai giorni nostri ma che è necessario ricordare perché anche le nuove generazioni non perdano mai la cognizione di ciò che è stato il passato, per evitare che ciò si riproponga in futuro.Sembra ieri che da bambino ascoltavo la tua storia e la vivevo come la più grande avventura che mi fosse mai stata raccontata mentre oggi sono qui io a raccontarla, a metterla nero su bianco, affinchè non vada perduta.Era il 17 febbraio del 1944 e Pino, mio Nonno, non aveva ancora 19 anni: li avrebbe compiuti nel mese di marzo, il giorno 23.Fu chiamato come tanti altri giovani, a seguito del Bando Graziani per il reclutamento obbligatorio, nell’ultima classe di leva durante la Seconda guerra mondiale.Lasciò così il papà Alessandro, la mamma Maria, fratelli e sorelle, in uno sconforto reciproco e si apprestò ad affrontare il suo destino.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo LEFFE – Pino, la guerra, quei 12 anni di carcere, la fuga, la libertà, il ritorno a casa nella sua valle, la…polenta per tutti, il Monte Croce, l’ultima notte giocando “alla Müra” e… proviene da Araberara.
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MediaOrmai sembra in atto una sorta di restaurazione. Qualcuno ha in memoria il dopo Napoleone? Tornò sul trono Re Luigi XVIII. E fu l’ultimo. Il poeta Prévert ci fece una filastrocca elencando tutti i Luigi re di Francia finendo così: “Com’è che questa gente non è stata capace di contare fino a venti?”. Il dopo Re Giorgio (Bertazzoli) a Sarnico sembra segnato dal tempo della cancellazione, una sorta di Damnatio Memoriae. Vigilio Arcangeli, forse sollecitato dai suoi pasdaran (il riferimento è al suo vicesindaco, ex delfino di Re Giorgio) ha varato le nomine, cominciando da quelle della Casa di Riposo. Qui c’era una situazione che andava presa di petto. Il Presidente uscente, Umberto Bortolotti, oltre ad essere della famiglia che quella “Casa” ha fondato e non per niente ne resta membro di diritto nel Cda, era anche un fedelissimo di re Giorgio.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo SARNICO – Altra sarneghera sulla Casa di Riposo. Contestate le nomine. E il sindaco Arcangeli toglie il titolo di “emerito” proviene da Araberara.
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Media“Un tentativo maldestro che non può certo essere la soluzione ai conflitti derivanti dalla presenza del lupo”: così il commento del comandante della Polizia Provinciale Matteo Copia in seguito alla scoperta recente “nell’ambito di un’operazione anti-bracconaggio riguardante i grandi carnivori e nella fattispecie il lupo”, in località Gromo S. Marino/ Ronchello di Gandellino ( ma il fatto risale alla primavera scorso) di una carcassa di cervo imbottita di veleno probabilmente per costituire un’esca per i carnivori selvatici e per provocarne la morte. “Traditi” da una fototrappola collocata in loco, sono stati denunciati due allevatori dell’Alta Valle, che dovranno rispondere del loro operato in Tribunale. Un fatto che ha suscitato ovviamente reazioni diverse e contrastanti, tanto più che la Polizia Provinciale stessa riconosce che, oltre al branco di lupi stabile a Gandellino, “è verosimile ipotizzare la presenza di un nuovo branco (sempre di pochi esemplari) formatosi tra la Val Brembana e la Valserina e di altri lupi in dispersione sul resto del territorio”.ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 OTTOBREL'articolo ALTA VALLE – Due allevatori denunciati per avere imbottito di veleno una carcassa di cervo per avvelenare i lupi. La sindaca di Gandellino e il sindaco di Valbondione: “Hanno fatto bene” proviene da Araberara.
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MediaCon tre appuntamenti a ottobre, prosegue la rassegna che promuove i luoghi della cultura di ValSeriana e Val di Scalve: il 10 e il 24 ottobre si va a Gorno alla scoperta dell’Ecomuseo delle miniere; il 26 ottobre grande evento al Museo Etnografico di Comenduno con lo spettacolo dedicato alle storie delle cascine, la Caccia al tesoro serale e moltissime altre attività e iniziative per scoprire il museo in versione serale. Prosegue anche nella stagione autunnale la prima edizione 2024 di Musei che Brillano, la nuova rassegna nata per promuovere, attraverso eventi e iniziative serali, i luoghi della cultura di ValSeriana e Val di Scalve.Organizzata da Circuito Mus.E.O. – la rete dei 34 musei, collezioni museali e gallerie private del territorio di ValSeriana e Val di Scalve nato grazie a Serio Art, tavolo di lavoro per la cultura di Promoserio, ha proposto nel corso dell’estate numerosi appuntamenti dedicati alla scoperta dei musei, dell’astronomia, delle miniere e delle attività storiche del territorio. Un percorso che ha coinvolto molte delle realtà aderenti alla rete per un lungo calendario di iniziative, sempre partecipate, e che proseguirà anche tutto il mese di novembre con un programma che prevede due nuovi appuntamenti al Museo delle Miniere di Gorno (il 7 e il 21 novembre 2024) e si concluderà il 7 dicembre 2024 con una serata di storie e leggende proposta dal MEtA – Museo Etnografico Alta Valle di Ardesio. Entrando nel vivo delle proposte di ottobre, sono tre le iniziative per conoscere la cultura della ValSeriana e Val di Scalve: il 10 e il 24 ottobre a Gorno, con un doppio appuntamento dedicato alla tradizione mineraria, e il 26 ottobre con l’iniziativa del Museo etnografico della Torre di Comenduno, che apre le porte dei magnifici spazi di Villa Regina Pacis per portare i visitatori alla scoperta delle antiche storie delle cascine.ll Viaggio nel cuore della tradizione mineraria – Gorno, ore 21:30 (giovedì 10 e 24 ottobre)Il 10 e il 24 ottobre, alle ore 21:30, l’appuntamento è con ll Viaggio nel cuore della tradizione mineraria: organizzati dall’Ecomuseo delle miniere di Gorno, ognuno dei due incontri porterà i visitatori all’interno del museo delle miniere per conoscere storia, origini e tutte le curiosità legate al processo di trasformazione del minerale in metalli. Il programma prevede la visione di un breve filmato sul lavoro in miniera e diversi approfondimenti dedicati ai vari allestimenti – realizzati con materiale originali –, all’esposizione di minerali e al laboratorio chimico. Prenotazione obbligatoria via mail: ecomuseogorno@gmail.comCosto: 6€ dai 16 ai 65 anni / 5€ under 16 e over 65 (si paga in loco).Una notte al Museo con storie della veglia di stalla – Comenduno di Albino (sabato 26 ottobre)Il 26 ottobre l’evento è in notturna al Museo etnografico della Torre di Comenduno: realizzato in collaborazione con molte associazioni culturali, offre la possibilità di accedere e vivere il museo anche al chiaro di luna. Moltissime le attività previste nel corso della serata per scoprire gli spazi della storica Villa Regina Pacis.A partire dalle ore 20:00: – Visite guidate al Museo Etnografico della Torre di Comenduno, a cura dell’Associazione del Museo;
– Area ristoro con castagne, vin brulè e tè caldo nel piazzale della Villa, in collaborazione con I Castanicoltori del Misma;– Area relax con Aromaterapia e tisane, presso l’Ex Ambulatorio;– Presentazione della Cantina Locatelli Caffi di Chiuduno, presso l’antica cantina del luogo, a cura dell’Enoteca Wimpy;– Laboratorio di creazione di Lanterne ed Expo al piano terra della Villa, a cura di Arte sul Serio;– Dimostrazione di utilizzo dell’intelligenza artificiale, a cura de IL DATO con un momento iniziale di formazione, per poi interrogare Chat GPT sulle tematiche legate al museo.Alle ore 21:00: Spettacolo, a cura della compagnia Laboratorio Teatro Officina, “Gh’Éra öna ólta. Storie della Veglia di Stalla. Dress code: scialle della nonna e cappello del nonno” – presso il piazzale della VillaLo spettacolo…
– Area ristoro con castagne, vin brulè e tè caldo nel piazzale della Villa, in collaborazione con I Castanicoltori del Misma;– Area relax con Aromaterapia e tisane, presso l’Ex Ambulatorio;– Presentazione della Cantina Locatelli Caffi di Chiuduno, presso l’antica cantina del luogo, a cura dell’Enoteca Wimpy;– Laboratorio di creazione di Lanterne ed Expo al piano terra della Villa, a cura di Arte sul Serio;– Dimostrazione di utilizzo dell’intelligenza artificiale, a cura de IL DATO con un momento iniziale di formazione, per poi interrogare Chat GPT sulle tematiche legate al museo.Alle ore 21:00: Spettacolo, a cura della compagnia Laboratorio Teatro Officina, “Gh’Éra öna ólta. Storie della Veglia di Stalla. Dress code: scialle della nonna e cappello del nonno” – presso il piazzale della VillaLo spettacolo…
MediaDopo mezza giornata senza pioggia, che però ha ricominciato a cadere nelle scorse ore, è stata lanciata una nuova allerta per rischio idraulico e idrogeologico, infatti anche per stasera, mercoledì 9 ottobre, dalle 21, la sala operativa della Protezione Civile della Lombardia ha diramato un codice rosso che riguarda la provincia di Bergamo.Questa la comunicazione: “La sala operativa della Protezione civile ha emesso un’allerta rossa rischio idrogeologico, un’allerta arancione rischio idraulico e un’allerta gialla rischio temporali. A partire dal pomeriggio di oggi 09/10 sono attese precipitazioni sparse a partire dai rilievi e precipitazioni diffuse sui settori alpini e prealpini che, a partire dalla tarda serata, tenderanno ad intensificarsi. È attesa ventilazione dai quadranti orientali e meridionali, che tenderanno ad un rinforzo in serata. Nella giornata di domani 10/10 previste precipitazioni in propagazione da Sud-Ovest a Nord-Est, con un’intensificazione durante la notte e la prima parte della giornata. Attese precipitazioni diffuse moderate o forti su Alpi, Prealpi e sui settori adiacenti di alta pianura occidentale, anche a carattere di rovescio e temporale. Dalle ore centrali del primo pomeriggio si attende una tendenza all’attenuazione con un progressivo esaurimento verso sera a partire dai settori occidentali”.L'articolo Maltempo, nuova allerta in bergamasca proviene da Araberara.
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MediaUn concerto di saluto e ringraziamento. Si presenta così Come brace che arde silenziosa…, l’evento musicale ideato da Alessandro Bottelli per dire grazie alle Suore Sacramentine del Convento dei Celestini in Bergamo, che da più di ottant’anni abitano e accudiscono questo splendido complesso edilizio ricco di storia, arte e fede, frutto di un generoso lascito privato del Cav. Lodovico Goisis e la cui presenza discreta, silenziosa e mite affonda le sue radici nel Medioevo, da secoli ormai parte integrante del contesto urbano di Borgo S. Caterina. Domenica 20 ottobre, alle ore 16, nell’antica e artistica Chiesa di San Nicolò ai Celestini, da quasi due anni al centro di un più vasto e organico percorso di valorizzazione musicale, si esibirà il Coro “Gli Harmonici” diretto da Fabio Alberti, in contrappunto con le polifonie quasi organistiche della fisarmonica di Nadio Marenco. E saranno proprio le voci femminili – che sole hanno risuonato per decenni tra le mura della chiesa -, a porgere il loro omaggio, il loro profumato bouquet di note alle suore, perlopiù anziane, ma ancora mosse da una operosità a dir poco miracolosa. Il programma, caratterizzato da sonorità dalla forte connotazione spirituale e incentrato quasi esclusivamente su autori del Novecento, a parte qualche rara eccezione rappresentata dai due mottetti natalizi O Regem Caeli e Natus est nobis di T. L. de Victoria, rileggerà brani di Lajos Bárdos, Miklós Kocsár, Franz Xaver Engelhart, Xabier Sarasola, Bob Chilcott, John Rutter, Morten Lauridsen e dello stesso Fabio Alberti. Il Coro “Gli Harmonici”, fondato nel 2009, è composto da circa 30 giovani tra i 15 e i 32 anni. Molti dei coristi provengono dal coro di voci bianche creato nel 2006 dal Maestro Fabio Alberti. Il repertorio è estremamente vario, spaziando dalla musica sacra a quella profana, attraversando diverse epoche e stili, e includendo elaborazioni di canti tradizionali, etnici, spiritual, pop italiano e internazionale. La passione per la sperimentazione e l’apprendimento ha portato il coro a viaggiare non solo attraverso diversi generi musicali, ma anche in vari Paesi come Spagna, Turchia, Ungheria e Russia, spesso su invito di istituzioni pubbliche. Le collaborazioni con enti lirici e le partecipazioni a importanti incisioni discografiche sono numerose. Nel 2011, il coro ha partecipato al tour “Ivy” della cantante Elisa, con esibizioni nei principali teatri lombardi. Nel 2018, ha preso parte allo spettacolo “Va’ pensiero” di Marco Martinelli, esibendosi nei teatri di Milano e Bergamo. L’ultima produzione discografica, “Gaetano Donizetti a pizzico”, è frutto di una collaborazione con l’Orchestra Estudiantina Bergamo, in cui il coro interpreta brani del celebre compositore bergamasco, riadattati per orchestra a plettro e coro. Dal 2023, il coro è coinvolto nello spettacolo teatrale e musicale “E siccome gufo, presi il mio volo”, realizzato con l’associazione Visioni Teatrali, incentrato sulla biografia di Donizetti. Il coro ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali, dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i premi più recenti ricordiamo la Fascia d’Oro nella categoria “Cori giovanili” e il premio speciale per la migliore esecuzione di un brano al Concorso nazionale Corale di Esecuzione Polifonica “F. Gaffurio” di Quartiano (LO); il primo posto al III Concorso nazionale Corale “Trofeo Città di Treviglio” (BG); il primo posto (secondo premio con primo non assegnato) al I Concorso nazionale Corale di Gozzano (NO); la vittoria del XXVII Concorso internazionale di Verona, con fascia d’oro nella categoria polifonia classica e il premio come miglior direttore; la Fascia oro nella categoria “Cori giovanili” e Fascia argento nella categoria “Musica Sacra” al 31° Concorso Internazionale “Praga Cantat”; il terzo posto al 6° Concorso Internazionale “Il Garda in Coro” (VE) e il premio per il miglior repertorio presentato; il secondo premio al concorso Cantagiovani 2019 di Salerno nella categoria “Cori Giovanili”; il primo premio ottenuto nel 2023…
Allerta meteo in tutta la provincia per oggi, giovedì 10 ottobre. La pioggia sta creando parecchi disagi nelle nostre zone. Qui le fotografie e i video che stanno arrivando in redazione.MediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Maltempo in bergamasca: foto e video proviene da Araberara.
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MediaI Carabinieri di Sarnico hanno deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato un soggetto, già noto alle cronache quale “vampiro” del carburante.Il sospettato si infilava sotto le autovetture in sosta e dopo averne forato il serbatoio, con l’ausilio di un trapano a batterie, ne asportava il contenuto. Il “vampiro” non si curava nemmeno di richiudere le falle create nei serbatoi ed in un’occasione si è reso necessario l’intervento dei Vigli del Fuoco per mettere in sicurezza un’ampia chiazza di benzina. Le vittime, che si rendevano conto dell’accaduto solo dopo aver portato la macchina dal meccanico, oltre al danno derivante dal furto del carburante, dovevano affrontare anche la costosa riparazione del serbatoio.Le indagini hanno consentito ai Carabinieri di ricostruire due episodi accaduti la notte del 20 agosto scorso a Sarnico (BG) e di deferire in stato di libertà un giovane cittadino italiano, pregiudicato, residente a Palazzolo sull’Oglio (BS). Nel corso della perquisizione a carico del malvivente è stata sequestrata una tanica, appositamente modificata per raccogliere il carburante delle autovetture.Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.L'articolo Sarnico: rubava il carburante dalle auto in sosta, denunciato dai carabinieri proviene da Araberara.
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