MediaIeri sera, martedì 7 maggio, attorno alle 22:40 si è verificato un tragico incidente lungo la provinciale della Valle Seriana in territorio di Clusone. Il tremendo impatto è avvenuto tra due auto, una Seat Ibiza grigia su cui viaggiava la nonna di 60 anni di Castione – trasportata in gravi condizioni in eliambulanza a Brescia – insieme ai due nipoti, un bambino di 9 anni che ha riportato la frattura del femore e una bambina di 8 anni che invece è morta sul colpo. Sull’altra auto, una Bmw 320 nera, viaggiavano invece un uomo e una donna, anche loro feriti gravemente. Sul posto del tragico incidente sono giunti due elicotteri da Brescia e Sondrio, due automediche e quattro ambulanze, mentre i vigili del fuoco sono intervenuti da Clusone e Gazzaniga. Sono inoltre intervenuti i Carabinieri della compagnia di Clusone che dovranno ricostruire la dinamica dei fatti.L'articolo Tragico incidente a Clusone: muore bambina di 8 anni proviene da Araberara.
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MediaDalla festa per la Prima Comunione del fratello Davide, solo un anno più grande di lei, alla tragedia che se l’è portata via per sempre. Giada Paolella aveva soltanto 8 anni e ha perso la vita nel tragico incidente avvenuto ieri sera, martedì 7 maggio, all’altezza di Clusone, attorno alle 22:40. Giada viaggiava a bordo dell’auto – una Seat Ibiza grigia -guidata da nonna Paola che stava rientrando a Bratto, quando, per cause ancora da accertare, si è scontrata con una Bmw nera che viaggiava in direzione opposta. Il violento impatto non ha lasciato scampo alla piccola Giada, mentre il fratello Davide ha riportato la frattura del femore e nonna Paola è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni, così come l’uomo e la donna che erano a bordo dell’altra auto. Giada lascia nel dolore oltre al fratello Davide, di 9 anni, mamma Laura e papà Roberto, che lavorano entrambi all’Hotel Milano a Bratto. L'articolo Incidente a Clusone: Giada ha perso la vita a 8 anni, grave la nonna Paola proviene da Araberara.
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Sabato 11 maggio l'ultimo saluto a Giada, morta a 8 anni in un incidente stradale.La comunità di Bratto in queste ore si è stretta attorno alla famiglia di Giada Paolella, la bambina di 8 anni che ha perso la vita nella tarda serata di martedì 7 maggio in un incidente stradale avvenuto a Clusone. L’ultimo saluto sarà celebrato nella parrocchiale di Bratto sabato 11 maggio alle 15, la stessa chiesa che soltanto due giorni prima della tragedia si era vestita a festa per la Prima Comunione di un numeroso gruppo di bambini, tra cui il fratello maggiore, Davide. Sabato a Castione sarà proclamato lutto cittadino.L’incidenteGiada quella sera stava rientrando a casa dopo un pomeriggio come tanti altri, infatti dopo essere stata al centro sportivo di Rovetta per il corso di ginnastica artistica, era andata insieme alla nonna a Zanica per prendere il fratello, che aveva giocato una partita con i Pulcini dell’Us Rovetta. Al rientro, attorno alle 22:40, all’altezza di Clusone, il violento impatto tra la Seat Ibiza guidata da nonna Paola e una Bmw. Per Giada tutti i soccorsi sono stati inutili, mentre il fratellino è stato ricoverato al Papa Giovanni XXIII per la frattura al femore. Le condizioni della nonna sono gravi, ma stabili. Una tragedia immensa che ha colpito l’intera comunità di Bratto, dove Giada viveva insieme a mamma Laura e papà Roberto, che lavorano all’Hotel Milano in paese. L'articolo Bratto, sabato l’ultimo saluto a Giada proviene da Araberara.
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Media“Credi nei tuoi sogni, non importa quanto possano sembrare impossibili”, dice una celebre citazione di Walt Disney. E l’Atalanta in quel sogno chiamato Europa League ci ha creduto davvero tanto. All’1-1 dell’andata giocata sette giorni fa al Vélodrome di Marsiglia ha risposto un netto 3-0 dentro un Gewiss Stadium gremito per una partita che resterà nella storia. “Chiudete le valigie, andiamo a Dublino“, scrive la società sui social mentre la notte di Bergamo si colora di nerazzurro e tutta la città scende in strada per festeggiare un’impresa e un sogno che diventa realtà. I gol di Lookman, Ruggeri e di El Bilal staccano infatti il biglietto per la finale di Dublino, che si giocherà il 22 maggio con il Bayer Leverkusen, che ieri sera ha battuto la Roma.“È stato incredibile: i bergamaschi sono impazziti dalla gioia, era un risultato impensabile all’inizio – ha detto il presidente Antonio Percassi ai microfoni di Sky -. Ora ci prepariamo al futuro. A inizio anno puntiamo sempre a salvarci. Questa è una storia inimmaginabile”.L'articolo Atalanta, che capolavoro! 3-0 al Marsiglia e si vola in finale di Europa League proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/05/infermieri.jpg">Media</a>Il territorio della provincia di Bergamo è da tempo affetto da una cronica carenza di medici e infermieri. Soprattutto nel secondo caso, ultimamente, l’emergenza sta assumendo forme sempre più preoccupanti, anche socialmente. Secondo i “Piani triennali dei fabbisogni del personale“, da poco inviati alla Regione, servirebbero221 infermieri. Rispetto alla dotazione organica di fine 2023, il fabbisogno di personale 2024 dell’Asst Bergamo Est (l’azienda con più presìdi ospedalieri tra Seriate, Alzano, Lovere, Piario e Gazzaniga) indica una richiesta complessiva di 79 infermieri (46 per il polo ospedalieri, 33 per il polo territoriale). Quelle dell’Asst Ovest 46 infermieri. Nella sola Asst Papa Giovanni le richieste ammontano a 136.Poi, c’è il comparto privato… Nel 2022, ACRB denunciava la mancanza di quasi 400 figure, mentre uno studio della Bocconi, prendendo a riferimento il territorio regionale, parla di una carenza del 26% di infermieri ( manca il 14% di medici e il 15 % di OSS). Ma a Bergamo le strutture della sanità privata IOB e Humanitas hanno la possibilità di attingere direttamente dal corso di laurea interno ( qui operano i corsi relativi all’Università Milano Humanitas e Milano san Raffaele).Comunque, anche il dato delle iscrizioni ai corsi universitari non lascia ben sperare: solo nell’ultimo anno, le iscrizioni (rispetto ai posti disponibili) sono calate quasi ovunque. A Pavia del 22,8, a Humanitas di Milano del 16, alla Statale del 18, al San Raffaele del 5.L’ormai cronica carenza di personale, inoltre, assume anche aspetti “kafkiani”, visto che l’ultima riforma del sistema ha anche creato la figura dell’infermiere di famiglia e comunità a supporto della medicina del territorio per rispondere alle esigenze e ai bisogni sempre più diversificati della nostra Comunità. Con quale personale, però, non è ancora dato sapere.Uni dei dati più preoccupanti, soprattutto in divenire, riguarda la percentuale di abbandono: per il cosiddetto “burn out”, lo stesso studio Bocconi rivela che il 17% degli infermieri nell’ultimo anno ha lasciato il proprio incarico, con motivazioni che spaziano dall’impossibilità a reggere il ritmo del lavoro con turnazioni stressanti e costanti rientri in servizio durante i riposi , a livelli di responsabilità non più sopportabili, pochi sbocchi di carriera e professionale e percorsi di formazione molto limitati e aspetti economici (questi ultimi posizionano l’Italia tra gli ultimi posti europei).CISL Bergamo ha realizzato questo focus sulla situazione sanitaria per “celebrare” degnamente la Giornata internazionale dell’infermiere, prevista per domenica 12 maggio.“<em>La carenza di personale è ancora una criticità significativa, causata principalmente dalla mancanza di attrattività della professione </em>– dice Angelo Murabito, segretario provinciale del sindacato di via Carnovali. <em>Gli stipendi non competitivi rispetto ad altre professioni e la mancanza di opportunità di sviluppo di carriera sono tra i principali fattori che influenzano questa situazione. Ad esempio, non ci sono differenze significative nei trattamenti salariali tra gli infermieri con diversi livelli di esperienza o formazione accademica, oltre agli adattamenti dettati dai rinnovi contrattuali nel settore pubblico. Noi vogliamo che vengano garantiti sviluppi professionali adeguati al carico professionale. È necessario</em> <em>valorizzare le competenze e le potenzialità che possono esprimere le professioni sanitarie per dare quella risposta di salute ai bisogni della cittadinanza, questo anche al fine di rendere più attrattive le professioni sanitarie. Serve modificare l’organizzazione del lavoro per renderla più funzionale al fine anche di alleggerire i carichi di lavoro del personale</em><em>. </em><em> Servono finanziamenti importanti per attuare la formazione strategica per gli infermieri e un aggiornamento professionale costante. La soluzione di attingere a paesi extra Ue sarebbe…
Media‘In questi ultimi mesi ho ricevuto diverse richieste e sollecitazioni a rimettermi in campo e dar vita ad una seconda lista- .Questa manifestazione di stima , unitamente alla disponibilità di alcune persone ,che con me hanno amministrato nei precedenti mandati, ci hanno motivato nel tentare di formare una seconda lista .Parre e i parresi si meritano quantomeno un’ alternativa.Ci siamo quindi messi all’ opera e con nostra grande sorpresa abbiamo avuto il piacere di far crescere il nostro gruppo con candidati che hanno dato man mano un buon equilibrio sia per esperienza sia per idee e volitivita’ – Sono e siamo orgogliosi e lieti che si siano affacciati anche giovani risorse , che con entusiasmo si sono resi sin da subito disponibili e curiosi di capire come poter fare del loro meglio.Il gruppo , ha riflettuto su chi candidare a sindaco , io avrei messo a suo supporto il mio tempo e la mia esperienza, ma l’impegno richiesto e le non poche responsabilità , hanno orientato a promuovere la mia candidatura . Abbiamo convenuto che nei prossimi anni , si lavorerà nel segno della continuità, preparando al nostro interno una nuova figura, idonea a tale incarico . Ho sempre sostenuto che la forza e la coesione di un gruppo, unite alla sensibilità verso chi e cosa rappresenti, siano il volano per affrontare le sfide che ci attendono .PARRE VIVE IN TE, ha trovato la sua espressione in una lista a mio avviso ben equilibrato sia in termini di età anagrafica , ruoli e aspirazioni – Anche le quote rosa , importantissime risorse, hanno contribuito a dare completezza –Durante i nostri confronti e dibattiti per la stesura del programma elettorale, l intento comune emerso e’ stato quello di promuovere la centralità della persona e delle sue fragilità , in ogni suo aspetto e necessità, , oltre ovviamente alle aspettative e alle risorse che la bella realtà di Parre e della sua comunità, esprimono …e che non pochi ci invidiano-La lista civica PARRE VIVE IN TE , presenterà, i propri candidati e i propri intenti , DOMENICA 19 Maggio alle ore 18:00 presso l , oratorio di Ponte Selva ( via alla Chiesa) , mentre DOMENICA 26 maggio alle ore 18:00 presso la sala consiliare di Parre (in via Duca d’ Aosta 34-presso centro diurno) – In entrambe le occasioni alle ore 18:45 circa, i candidati avranno il piacere di offrirvi un aperitivo , come momento conviviale ed informale di confronto e condivisione – Siete i benvenutiSeguiranno comunicati e comunicazioni anche sui social Facebook- InstagramIl candidato sindaco Francesco Ferrari’L'articolo Il ritorno di Francesco Ferrari ‘Parre vive in te’ proviene da Araberara.
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MediaA Casnigo una giovane è stata aggredita dal compagno. E’ accaduto stamattina, domenica 12 maggio e la ragazza di 24 anni è stata trasferita in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo essere stata aggredita dal compagno. Le informazioni sono ancora frammentarie, ma l’allarme è scattato poco prima delle 12 in via Carrali, una zona impervia del paese e sul posto sono giunti i Carabinieri della compagnia di Clusone, i vigili del fuoco di Gazzaniga e Clusone, l’ambulanza, un’auto medica e l’eliambulanza. L'articolo Casnigo, 24enne aggredita dal compagno: è grave proviene da Araberara.
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MediaEdizione numero 107 della corsa rosa e riassumendola in pochi numeri possiamo dire che la partenza è stata da Venaria Reale e dopo 3.400,8 km con 44.650 metri di dislivello si arriverà a Roma. Due le cronometro per un totale di 71,8 chilometri, le tappe dedicate ai velocisti saranno 6, così come 6 saranno gli arrivi in salita, mentre le tappe lunghe più di 200 chilometri saranno 4 e 12 quelle con i chilometri compresi tra 150 e 200. Il gruppo affronterà 10 ascese di prima categoria, 9 di seconda, 10 di terza e 12 di quarta categoria, mentre la vetta più alta, ovvero la Cima Coppi, sarà il Passo dello Stelvio con i suoi 2758 metri di altitudine.Quella che attraverserà la Valcamonica sarà la tappa numero 15 di domenica 19 maggio. Partenza da Manerba del Garda e arrivo a Livigno dopo 222 chilometri.Questa frazione giocherà un ruolo importante per la classifica generale. La prima salita di giornata sarà a Lodrino (7,3 km al 4,5%) seguita a ruota dal Colle San Zeno (13,9 km al 6,6%). Il finale della tappa presenterà le salite più dure con l’iconico Passo del Mortirolo (da Monno, 12,6 km al 7,6%), Passo di Foscagno (15 km al 6,4%) e l’arrivo a Livigno presso la ski area Mottolino (4,7 km al 7,7% ). Le cime di queste ultime due salite supereranno i 2.000 metri. L'articolo Giro d’Italia, grande attesa per la tappa della Valcamonica proviene da Araberara.
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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2024/05/atalanta-marsiglia-festa-e1715605900823.jpg">Media</a>Come impattano i grandi match sul turismo della città? Quale tipologia di turisti porta l’Europa League? A partire dai quarti di finale con Atalanta-Liverpool, l’effetto è decisamente impattante. A evidenziare la febbre turistica da match, i dati rilevati da Confcommercio Bergamo dalla piattaforma Cities Mobility Analytics di Confcommercio, strutturata nell’ambito del progetto Cities<strong>. </strong>Un sistema di monitoraggio delle presenze di cittadini, pendolari, residenti e turisti basato sui dati generati dalla rete mobile 4G e 5G rilevati da Wind3, che ne è partner. Giovedì 9 maggio, giorno di Atalanta – Olympique Marsiglia, il centro di Città Bassa ha intercettato ben <strong>5.655 persone in più</strong> rispetto all’analogo giovedì della settimana precedente. Il dato evidente è la presenza del <strong>numero di francesi in città, quasi triplicato, salito da 1.275 a 3.721, +195% nel centro di città bassa e da 716</strong> a <strong>2.075</strong> <strong>in Città Alta, + 190%. </strong>Conferma quindi che le partite europee rappresentano l’occasione per presentare le bellezze della nostra città anche ai turisti delle squadre ospiti. <strong>L’effetto- partita è percepito anche nei due giorni infrasettimanali</strong> e non solo in quello del match. Nei due giorni -mercoledì e giovedì 8 e 9 maggio- la presenza di francesi è stata di 5.233 in città bassa ( +175,1% rispetto ai due giorni della settimana precedente) e di 1.343 in città alta (+146,6%). Molti tifosi, approfittando della trasferta, hanno scelto di visitare e conoscere meglio la città. Estendendo l’analisi anche al martedì precedente la partita (7 maggio) e al venerdì con il week end successivo alla partita (dal 10 maggio a ieri, 12 maggio) l’effetto-match tende a diminuire, con qualche tifoso che approfitta della trasferta per soggiornare, ma diminuisce fino a svanire. Volendo osservare l’effetto della partita sul centro di Città Bassa, si evidenzia il giorno di giovedì 9 maggio una crescita dei visitatori stranieri di 1.630 unità + 10,7% rispetto al giovedì precedente, ma anche dei visitatori nazionali +390 (+16,4%) e dei visitatori regionali +731 (+12,1%). Tra questi, una buona fetta può essere in qualche misura collegata alla partita come spettatore od operatore. L’effetto è completamente diverso per Città Alta, dove il giorno di Atalanta- Olympique Marsiglia, sono registrati solo 81 stranieri in più ( +0,8% rispetto al giovedì precedente), mentre la presenza è stata significativa dei visitatori provinciali: +2.079 + 62,2%. Segnale questo che i tifosi stranieri che arrivano in città per la partita, difficilmente salgono in Città Alta, ma visitano il centro di Città Bassa. Non rinunciano a una tappa nel borgo storico i visitatori italiani nazionali e regionali e anche i bergamaschi residenti in provincia, che approfittano della partita per visitare Città Alta. <strong>Meno impattanti le presenze inglesi per Atalanta-Liverpool del 18 aprile</strong>: <strong>dal 17 al 19 aprile</strong> (rispetto al 10-12 aprile) le presenze di cittadini UK sono passate da 2300 a 3627 in Città Bassa e da 1385 a 1923 in Città Alta, <strong>con una crescita rispettivamente del +57,7% e del +38,8%.</strong> Confermato il minor tempo dedicato alla scoperta del borgo storico da parte dei Reds. <em>“ L’impatto dei tifosi europei sulla città è importante- </em>commenta <strong>Oscar Fusini</strong>, direttore Confcommercio Bergamo-. <em>Quello dei tifosi dell’Olympique Marsiglia, essendo la trasferta più gestibile tramite auto e pulman, senza la Manica di mezzo e con una distanza abbastanza ragionevole, appare decisamente più forte.</em> <em>L’effetto- partita si avverte quasi esclusivamente sui due giorni ( mercoledì e giovedì) e cala fino ad annullarsi nel week end successivo.</em> <em>Le sfide dell’Atalanta non determinano un cambio solo quantitativo delle presenze in città ma anche qualitativo. In…
MediaErgastolo per Alessia Pifferi. È arrivata oggi, lunedì 13 maggio, la sentenza per la 38enne di Ponte Lambro (Milano) che nel luglio del 2022 abbandonò la figlia Diana di soli 18 mesi in casa per una settimana, trovandola morta di stenti al suo ritorno, mentre lei si trovava a Leffe dal compagno.La Pifferi è stata condannata all’ergastolo come aveva chiesto il pm Francesco De Tommasi: “Ha lasciato che il destino la sbarazzasse della bambina, non ha avuto il coraggio di farlo da sola”. L’avvocata della difesa Alessia Pontenani invece aveva chiesto l’assoluzione. “È cresciuta in un contesto di assoluto isolamento morale e culturale, ha avuto una vita terribile. Non voleva uccidere la figlia”. L'articolo Ergastolo per Alessia Pifferi: lasciò morire di stenti la piccola Diana proviene da Araberara.
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MediaI Carabinieri di Romano di Lombardia hanno deferito in stato di libertà per simulazione di reato e truffa un 28enne italiano residente in quel Comune.L’uomo, che da qualche anno domicilia e lavora come operaio in Svizzera, aveva stipulato sin dall’inizio della sua permanenza in quello Stato, una polizza assicurativa contro diversi tipi di evento (spese sanitarie, infortuni, reati, etc).E così, al fine di ottenere un risarcimento dall’assicurazione, simulava una rapina a mano armata. Nella nottata del 26 aprile u.s., si era presentato dai Carabinieri di Romano di Lombardia denunciando che, nella tarda serata del 25 aprile, di rientro dalla Svizzera alla guida della sua autovettura, in compagnia della moglie e della figlia minore, oltrepassato il casello autostradale Bre.be.mi di Romano di Lombardia, percorrendo una strada di campagna priva di telecamere, veniva fermato da un’Alfa Romeo di colore nero che gli sbarrava la strada per poi essere raggiunto da due uomini travisati, a suo dire dell’est Europa, giunti a bordo di un motoveicolo di grossa cilindrata. Nel continuare il racconto, riferiva ai Carabinieri che quei malviventi si avvicinavano al finestrino lato guida facendogli capire di essere armati e, dopo averlo costretto ad aprire, gli strappavano il braccialetto in oro, strappavano dal collo della moglie una collana in oro e si facevano consegnare le due fedi nuziali nonché 4.900 franchi svizzeri, prelevati il pomeriggio precedente presso uno sportello bancomat in Svizzera, a Grenchen.I Carabinieri, a seguito di approfonditi accertamenti (attraverso l’accurata visione delle immagini di videosorveglianza dei varchi autostradali Bre.be.mi nonché di quelle cittadine, pubbliche e private) rilevavano numerose incongruenze tra il racconto della presunta vittima e quanto riscontrato a seguito delle verifiche effettuate dai miliari. Quindi il denunciante, incalzato dai Carabinieri, ha confessato di essersi inventato tutto: il suo scopo era quello di ottenere un rimborso dall’assicurazione, la quale, ricevuta dall’interessato la denuncia, aveva subito corrisposto allo stesso, a titolo di risarcimento, 5.700 franchi svizzeri, equivalenti a 5.830 euro.L’uomo veniva così deferito alla competente A.G. e la somma indebitamente corrisposta sarà restituita all’avente diritto.L'articolo Simula una rapina a mano armata: fermato dai carabinieri proviene da Araberara.
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Ecco le fotografie degli Alpini di Rovetta all’Adunata a Vicenza. MediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Adunata a Vicenza: le foto degli Alpini di Rovetta proviene da Araberara.
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“Grazie di cuore ai nostri Alpini – scrive l’amministrazione comunale di Endine -, grandissimo orgoglio bergamasco, per aver regalato nuovamente una giornata ricca di emozioni! Per tutte le Amministrazioni comunali è una fortuna ed un onore poter contare sempre sulla presenza, l’aiuto e la collaborazione dei nostri Gruppi Alpini”.Ecco le fotografie degli Alpini della Val CavallinaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo Adunata a Vicenza: le foto degli Alpini della Val Cavallina proviene da Araberara.
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Ecco le foto degli Alpini di Onore all’Adunata di Vicenza.MediaMediaMediaL'articolo Adunata a Vicenza: gli Alpini di Onore proviene da Araberara.
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La finale di Coppa Italia è sempre più vicina e gli atalantini in viaggio verso la Capitale sono davvero molti. Ecco le fotografie che ci stanno arrivando in redazione. E voi, siete in viaggio? Inviateci le vostre foto su redazione@araberara.it o sabrina.pedersoli@araberara.itMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaMediaL'articolo I tifosi dell’Atalanta in viaggio verso Roma – LE FOTO proviene da Araberara.
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MediaLe piogge incessanti stanno causando grossi problemi al settore agricolo bergamasco in particolare dove il terreno è di natura argillosa e trattiene l’acqua. Secondo un monitoraggio dei tecnici di Coldiretti Bergamo chi non ha ancora seminato non riesce ad entrare nei campi perché i terreni sono saturati di acqua e quindi sono impraticabili. In molti appezzamenti il mais che era già stato seminato è morto per asfissia radicale e quindi le operazioni di semina si dovranno ripetere. Questo comporterà un notevole aggravio dei costi. Inoltre l’eccessiva umidità sta favorendo lo sviluppo di funghi e la crescita anomala delle infestanti.“E’ una situazione disastrosa – sottolinea Davide Facchinetti, agricoltore di Treviglio -. Non riusciamo a entrare nei campi perché i terreni sono praticamente distese di fango, quindi siamo molto in ritardo con tutte le lavorazioni e le semine in generale. I pochi campi che eravamo riusciti a seminare prima delle piogge sono allagati e le sementi di mais sono marcite. Purtroppo dovremo rifare tutto. Le colture vernine che stiamo raccogliendo non sono certo di qualità perché sono sporche di terra e piene di acqua. Con queste condizioni sarà difficile ottenere un buon foraggio per alimentare gli animali” .Preoccupa il fatto che le previsioni del tempo non fanno ben sperare.“Stiamo seguendo con apprensione lo sviluppo del mais che abbiamo seminato nei giorni scorsi – spiega Claudio Rinaldi, agricoltore di Lurano -; le piantine sono già nate e se la situazione non cambia nei prossimi giorni temiamo che tutta questa pioggia e le basse temperature ne compromettano la crescita. Con questa situazione meteo anche il primo taglio di fieno è a rischio”.Le frequenti piogge stanno costringendo i viticoltori ad intensificare i trattamenti fitosanitari, in particolare nei vigneti biologici dove si utilizzano prodotti soggetti al dilavamento. Siamo in prefioritura, una fase particolarmente delicata della vegetazione, ed è quindi necessaria la massima attenzione. Anche chi deve eseguire nuovi impianti a vigneto ha difficoltà nella preparazione dei terreni, non riesce ad arare, fresare, livellare con conseguente ritardo della piantumazione.In montagna le copiose precipitazioni hanno allettato l’erba e la stanno facendo marcire quindi il primo taglio di fieno difficilmente si potrà recuperare.Problemi si registrano anche per frutta e verdura in campo, con le ciliegie che invece di maturare scoppiano per l’eccesso di acqua.Sempre più spesso l’agricoltura si confronta con gli effetti dirompenti dei cambiamenti climatici – sottolinea Coldiretti Bergamo -. Ormai programmare le attività diventa sempre più difficile perché gli sfasamenti stagionali, gli sbalzi termici e il rapido passaggio dal sole al maltempo non sono prevedibili.Vista l’alternarsi di stagioni molto piovose con stagioni siccitose sarebbe importante riuscire a trattenere e valorizzare le precipitazioni con il piano invasi proposto da Coldiretti, in modo da avere a disposizione le risorse idriche nel momento del bisogno.L'articolo Maltempo, semine in tilt e campi sott’acqua. Le piogge copiose mettono a rischio le produzioni proviene da Araberara.
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MediaDalla sua amata Sardegna all’Alta Valle Seriana. Gavino Ledda, autore del celeberrimo “Padre padrone”, è in Bergamasca, ospite di Andrea Messa nella sua casa di Nasolino (Oltressenda Alta). Nella serata di mercoledì 15 maggio (alle 20.30) è protagonista dell’interessante evento organizzato dal Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore nella Sala Legrenzi del Palazzo Marinoni Barca di Clusone.“Di fronte allo spopolamento della montagna, riscattarsi o scappare?”. Questo è il tema dell’evento che vede coinvolti, oltre a Gavino Ledda, anche gli scrittori Antonio Carminati, Giancarlo Maculotti, Giorgio Schena; modera Piero Bonicelli, direttore di Araberara.Durante l’incontro con la stampa presso la sala consiliare del Comune di Oltressenda Alta, martedì 14 maggio, Gavino Ledda ha dato un assaggio del suo pensiero, del suo modo di vedere la terra, la montagna, la società.Dunque, cosa deve fare la gente di montagna, riscattarsi o scappare? “Certo che bisogna riscattarsi – spiega lo scrittore nato in Sardegna nel 1938 – questo è un vostro dovere morale. Nascere in montagna è una fortuna, non bisogna dimenticarlo“.Per ascoltare Ledda, Carminati, Maculotti e Schena, moderati da Bonicelli, venite alle 20.30 al Palazzo Marinoni Barca, nel centro storico di Clusone. L’ingresso è libero.L'articolo ALTA VAL SERIANA – Gavino Ledda e lo spopolamento della montagna, riscattarsi o scappare? proviene da Araberara.
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MediaIl Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato la settimana scorsa, praticamente all’unanimità, il testo base «per dire basta al numero chiuso a Medicina». Aprendo quindi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.Il numero chiuso resisteva da 25 anni. Contrario l’Ordine dei medici che difende il suo feudo.Ma per vedere gli effetti di questa decisione (il “testo base” dovrà essere approvato in aula e poi alla Camera) ci vorranno comunque una decina d’anni. Nel frattempo, in questo decennio vedremo aumentare la carenza dei medici di base (per i pensionamenti). E allora ecco un Disegno di Legge (anche questo all’inizio del suo percorso parlamentare) che trasformerà le farmacie in “piccoli ambulatori”, definizione semplicistica ma efficace: diventeranno “farmacie dei servizi” con apposita insegna che si aggiungerà a quella classica della “croce verde” che segnala le farmacie. Sono quasi 20 mila in Italia. Potranno fare vaccinazioni, tamponi diagnostici salivari e orofaringei con la raccolta dei campioni e servizi di telemedicina e altri servizi la cui definizione tecnica è di difficile comprensione ma ovviamente ampliano comunque i servizi sanitari.Ne parliamo con un farmacista di lungo corso, il dottor Alberto Re che ha la sua farmacia a Rovetta. “Mi sono laureato nell’87, prima la farmacia l’aveva mio padre”. Come sono cambiate le farmacie da quando hai cominciato 37 anni fa? “Sono cambiate tantissimo, non sono più solo un negozio dove si vendono farmaci ma sono diventate dei fornitori di servizi. Il cambiamento è cominciato una decina di anni fa ma adesso sta aumentando. Intanto si fa consulenza all’utente che magari non ha accessibilità immediata al medico di famiglia e viene a chiedere consigli. Poi servizi come misurazione della pressione e molte fanno tamponi, esami del sangue, vaccini… Adesso verranno ampliati questi servizi”. A proposito di… tamponi, non è che scaricano su di voi servizi sanitari riservati ai medici solo perché mancano i medici? Detto brutalmente, c’è da fidarsi?SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MAGGIOL'articolo SCENARI – Medici di Base: via il numero chiuso. Le Farmacie centri di servizi, “Ma per una decina d’anni saremo in grande emergenza” proviene da Araberara.
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Media“Di fronte allo spopolamento della montagna, riscattarsi o scappare?”, era questo il titolo dell’incontro andato in scena a Clusone ieri sera, mercoledì 15 maggio, con l’autore Gavino Ledda che ha dialogato con gli scrittori Antonio Carminati, Giancarlo Maculotti, Giorgio Schena moderati dal direttore di Araberara Piero Bonicelli.Protagonista della serata organizzata dai Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore è stato proprio Gavino Ledda, nato a Siligo, in provincia di Sassari, nel 1938, che scrisse il romanzo “Padre Padrone” – da cui è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Taviani – negli anni Settanta. “Questo libro è nato settimino”, ha spiegato Gavino Ledda – “perchè ci avrei dovuto lavorare ancora un paio di anni”, ma è stato un successo. Mondadori, in vista del cinquantesimo anniversario della pubblicazione infatti lo ha riproposto.Andrea Messa, che conosce lo scrittore da tempo, l’ha accolto in Alta Val Seriana, a Nasolino, e poi a Clusone, a Palazzo Marinoni Barca per raccontare la sua esperienza e condividerla con gli altri scrittori che hanno portato gli esempi e le testimonianze dalle loro valli originarie.Troverete un approfondimento della serata sul numero di Araberara in edicola dal 24 maggio. L'articolo Gavino Ledda, il suo ‘Padre padrone’, lo spopolamento della montagna e il riscatto proviene da Araberara.
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MediaMario Castelli si porta i suoi 88 anni con fierezza e fermezza. La sua è una storia di “campanaro”, certo, tradizione di famiglia, cominciando dal nonno Pasquale e poi il fratello Andrea, Pasquale e adesso il nipote Fabio Rinaldi, coautore del volume: “Sonate per campane – La tradizione gandinese” che sabato 4 maggio (ore 20.30) sarà presentato al cineteatro “Loverini”, con concerto finale del gruppo Rataplam che accompagnerà le campanine di vetro: i brani proposti sono solo 6 tra i 512 presenti nel volume poco sopra nominato.E qui bisogna spiegare a chi non ha l’età giusta per ricordare che i concerti di campane non erano solo quelli “a corda”. (Famosa la battuta: “L’alunno faccia un esempio di strumento a corda” Risposta: le campane. Ovviamente sbagliato, sono a percussione). E proprio a percussione c’era anche il suono che a livello popolare era chiamato di “allegrezza”. Si suonava (si suona ancora in qualche posto) nelle grandi feste “comandate” dei paesi. Le campane erano fissate con asticelle di ferro e c’era una tastiera con tasti di legno, un pianoforte lassù nella cella campanaria.Non si suonava a caso, per ogni festa c’erano pezzi adatti alla ricorrenza, mariana, patronale ecc.I tasti si “battevano” con il pugno, mica era una tastiera da pianoforte, più forte che piano comunque.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MAGGIO L'articolo GANDINO – IN UN LIBRO LE “SONATE PER CAMPANE” – L’allegrezza delle campane di Gandino. Mario Castelli: 28 anni nell’orchestra Rai. La campana “rifiutata” di Fabio Rinaldi. 12 campane a Cirano e 10 per la Basilica proviene da Araberara.
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