Media“A dire come sono cambiate le cose e com’è cambiata la gente basterebbe il consumo di pane: per ogni chilo che ne vendevamo quand’ero giovane, oggi ne vendiamo un etto, forse anche meno… La pasticceria invece va sempre più alla grande: brioches, paste, torte, panettoni, colombe, pizze e focacce d’ogni tipo… Infatti io sono nato panettiere, ma in pensione ci sono andato da pasticciere, con tanto di diploma ottenuto alla scuola di Bergamo, quando rientravo dalla città alle 11 di sera ed all’una e mezza di notte dovevo alzarmi e mettermi all’opera nel forno per preparare sia il pane che le brioches con cui rifornire i bar la mattina presto”.Alessio Fenaroli, nome ufficiale per l’anagrafe ma per tutti ‘Mondo’ dal momento che il suo padrino di battesimo voleva ‘ereditare’ il nome di un suo parente defunto, Raimondo, appunto, – ha 87 anni, ma in pensione ci è andato solo due anni fa, cosa che può fare meraviglia solo a chi non ne conosce la prorompente vitalità che traspare anche dalla sua voce al telefono:“Durante l’ultima guerra, quando noi figli eravamo piccoli, papà aveva due panifici a Brescia con alcuni dipendenti, erano i tempi in cui era obbligatorio aggiungere all’impasto del pane delle patate perché la farina era sempre troppo poca. Ma quando arrivarono i bombardamenti scappammo da là per venire a Tavernola. Dove venne costruita la nostra casa e dove nel 1960 aprimmo il forno in via Valle, proprio di fronte all’Oratorio. Io ero solo un ragazzino ma cominciai subito a lavorarci, appena finita la quinta elementare; dei miei tanti fratelli solo io e Tommaso, che poi mise su un panificio a Bergamo ed è scomparso purtroppo due anni fa, ci abbiamo lavorato”.I fratelli viventi di Mondo sono cinque: don Virgilio, tuttora attivo anche se in pensione in quel di Gromo, Omobono, maestro e a lungo sindaco di Tavernola, Gianbattista che insegnò alla Scuola Alberghiera di Clusone, Agostino ragioniere, e Franca, l’unica sorella:…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 APRILEL'articolo TAVERNOLA – Alessio ‘Mondo’ Fenaroli, panettiere e pasticcere da una vita: “Quando rientravo dalla scuola di Bergamo alle 11 di sera e dovevo alzarmi all’una e mezza di notte…” proviene da Araberara.
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MediaCapita spesso di sentire persone che criticano aspramente la celebre catena di ristoranti ‘fast food’ statunitense McDonald’s diffusa in tutto il mondo, parlando di ‘cibo spazzatura’ e di spregio delle nostre tradizioni culinarie. C’è però da dire che, oltre a riempire di gioia moltissimi giovani e adulti, anche da questo colosso della ristorazione arrivano gesti di vicinanza a chi si trova in difficoltà.E, infatti, l’iniziativa ‘Sempre aperti a donare’ (giunta alla terza edizione) è sbarcata a Trescore Balneario, dove lo scorso anno è stato aperto un locale di McDonald’s a pochi passi dall’azienda Gewiss.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo TRESCORE – Da McDonald’s 500 pasti a chi è in difficoltà economica proviene da Araberara.
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MediaIl 31 marzo è comparsa la graduatoria dei progetti finanziati, tramite bando PNRR, per “implementazione della raccolta differenziata e dei centri di raccolta dei comuni”.Trescore non c’è. E, a dimostrazione dello scarso interesse manifestato dall’Amministrazione comunale per questa tematica, nel Dup 2023 nessuna spesa di investimento prevista in ambito “rifiuti”. Un’Amministrazione che sembra invece afflitta “dal male del mattone”, e che interviene in modo compulsivo sulle opere pubbliche, sacrificando risorse ed energie a questo unico obiettivo, ma dimostrandosi molto più tiepida nell’interesse per i cittadini e il loro benessere. Siamo forse tra i pochi paesi a non aver capito che la salvaguardia ambientale passa anche attraverso la “questione rifiuti”? E che la tariffa puntuale sarebbe un vero risparmio per i cittadini?SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo TRESCORE – INTERVENTO – La minoranza: “Amministrazione afflitta dal male del mattone”. Invece sulla raccolta rifiuti… proviene da Araberara.
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MediaLa riapertura della banca non s’ha da fare. Nemmeno dopo la raccolta firme da parte di un comitato che si era formato in paese qualche mese fa. A deciderlo è stato il consiglio comunale guidato dal sindaco Gabriele Bettineschi.“Il Consiglio Comunale all’unanimità dei presenti – scrive il comitato -, ha ‘respinto’ la petizione popolare presentata l’11/01/2023 da 433 cittadini per chiedere di accogliere la richiesta inviata il 21/12/2023 dalla Banca Popolare di Sondrio al Sindaco di Colere, con richiesta di poter aprire uno sportello in Colere. In delibera sono indicate le motivazioni del rifiuto alla proposta. Si ringraziano di cuore tutti i firmatari ed i cittadini che hanno partecipato e che ci hanno sostenuto all’iniziativa”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo COLERE – Il Comune dice ‘no’ alla petizione per la riapertura della banca proviene da Araberara.
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MediaLa prima pietra di un grande sogno che sta per diventare realtà è stata posata. Finalmente, verrebbe da dire. Sono iniziati i lavori per la realizzazione della cabinovia a dieci posti Carbonera – Polzone che dovrebbe essere pronta a giugno, quindi circa tre mesi dopo la consegna del cantiere. Una prima pietra che porta con sé anche un ricordo dei pionieri che 45 anni fa costruirono il primo impianto. Il Parroco Don Mauro Tribbia ha infatti benedetto una pietra dentro la quale è stato inserito un messaggio che ricorda due coleresi la guida alpina Placido Piantoni che propose la valorizzazione del comprensorio tra Carbonera, Malga Polzone e il crinale della Presolana, tra i 1000 e i 1800 metri di altitudine, invitando a Colere esperti come il Cap. Lamperti, alpino direttore di La Thuile, e l’alpinista Walter Bonatti, che furono preziosi nel tracciare l’installazione di impianti e piste e poi l’allora Sindaco Franco Belingheri, che insieme ai suoi Assessori e Consiglieri, cercò contributi e mutui che consentirono fare di Colere un paese turistico sia estivo che invernale.Ora RSI Srl del colerese Massimiliano Belingheri, presieduta dal Dr. Carlo Zanni, nei prossimi 2-3 anni investirà 25 milioni di euro per il rifacimento di tutti gli impianti e per la sistemazione delle piste con impianti di innevamento artificiale.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo COLERE – IMPIANTI – La prima pietra dedicata ai due coleresi che costruirono il primo impianto. A giugno pronta la cabinovia proviene da Araberara.
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Media“Siamo arrivati in Italia in barca. Siamo partiti tutti dalla Libia e siamo sbarcati a Messina”. Ibrahim ha 43 anni ed è egiziano. Ha le mani giunte e sta pregando protetto dai balconi a forma triangolare dell’hotel ristorante Gromo che affacciano su via Papa Giovanni XXIII. Affianco a lui c’è un ragazzo alto e magro, con una fitta barba nera, curata e senza baffi. “Sì”. Conferma: “Tutti noi siamo arrivati via mare”. Ai piedi ha le ciabatte da piscina con i calzini scuri che lo proteggono dall’aria invernale che accompagna il corso del Serio. “Il mio viaggio in mare è durato tre giorni. C’era poco da mangiare e da bere e il terzo giorno non c’era più nulla. È stato il viaggio della morte. Per fortuna sono venuti a salvarci e ci hanno portato a terra”. Di italiano ne parla e ne capisce poco. Per comunicare usa il traduttore vocale del suo cellulare. “Siamo arrivati a Gromo da due settimane. Qui siamo circa una decina provenienti dalla Costa d’Avorio”…SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo GROMO – Viaggio tra migranti e residenti: “E’ stato il viaggio della morte, veniamo dalla Costa d’Avorio”. “Sono educati, comprano sigarette, hanno poco denaro…” proviene da Araberara.
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Media“Sono stata contattata a metà marzo da una referente di una cooperativa, tutto comincia da lì”. Sara Riva racconta il disappunto e la storia dell’arrivo dei profughi a Gromo: “Mi avevano detto che sarebbero arrivate due famiglie, io non sapevo niente, mi dicono di contattare la Prefettura. Mi dicono che sono ancora in alto mare e stanno aspettando le varie verifiche e che si faranno sentire, più sentiti”. Le famiglie non arrivano, la Prefettura mi spiega che tutte le province devono prendere migranti ma Bergamo ne ha meno e quindi qualcuno arriverà: “Mi dicono che arriveranno nell’albergo Gromo, una struttura chiusa a settembre del 2019, faccio presente la cosa e chiedo se sono state fatte le verifiche alla struttura. Chiedo informazioni anche sulla questione sanitaria, noi siamo qui senza medici, mi dicono che ci pensano loro, che hanno medico, infermiere, educatori, interpreti. La fondazione secondo loro mette a disposizione tutto. Non so più niente. La sera del mercoledì un mio consigliere viene contattato dal Pronto Soccorso di Piario, hanno in cura un migrante e non sanno dove rimandarlo a Gromo, non hanno indirizzo, lui non parla italiano. Ma come? Non avevano assistenza sanitaria e interprete?SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo GROMO – Sara Riva: “Non ci hanno detto nulla, la struttura è chiusa dal 2019, il servizio medico dov’è? Non abbiamo nemmeno i vigili…” proviene da Araberara.
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MediaVoce squillante, occhi chiari che raccontano una vita piena di parole, di musica, di emozioni forti che ti scavano dentro e non ti mollano più. Quattro tatuaggi sul viso e sul collo, un messaggio impresso sulla pelle e nell’anima, che quell’anima non la nascondono e anzi, ne disegnano un ritratto nitido.Valeria Fusarri, per tutti ‘Ciao sono Vale’, “un nome che ho scelto in studio a Modena con il mio primo team di lavoro. Mi avevano chiesto di scegliere qualcosa che potesse esprimere la mia arte in modo semplice e cosa meglio di una presentazione?”, classe 1998, i 25 anni li ha compiuti quando fuori si fa primavera, pochi giorni prima dell’uscita del nuovo singolo ‘Back in time’. Un regalo di compleanno che merita uno sguardo speciale. Il suo. Origini loveresi, ma cittadina d’Italia fin da quando a 18 anni ha scelto di fare le valigie, lasciare casa e andare oltre i confini bergamaschi per coltivare la sua grande passione, per vivere finalmente se stessa. Da Modena a Roma passando per Firenze e Milano. Perché la musica non conosce confini, solo orizzonti.Un legame profondo con quella musica che ha fatto crescere i sogni di ragazzina, che li ha alimentati in un percorso a volte in salita, altre in discesa, sempre con quel vento in faccia che ti fa sentire libero ogni volta che ne senti il bisogno. Ed è proprio la ricerca della libertà che ha guidato Vale in quel viaggio che raccontiamo insieme a lei partendo dalla fine, che in realtà è un altro meraviglioso inizio.Sono gli undici mesi che precedono ‘Back in time’ ad aver segnato profondamente la vita e il percorso artistico di Valeria, uno stop che è servito a guardarsi dentro.“Risale a marzo 2022 l’ultimo progetto ufficiale con Bianca Atzei e Danti (intende Videogames, ndr), mi sono fermata per quasi un anno e ho lavorato sulla ricerca dei suoni, delle melodie, dei testi e per trovare il produttore giusto. Mi sono concentrata sulla ricerca artistica di me stessa e a settembre ho trovato il mio produttore, Young Ned, che è molto importante per il mio nuovo progetto perché si occupa della direzione artistica insieme a me e mi aiuta per quanto riguarda la scrittura dei nuovi brani, li produce e… insomma siamo proprio una squadra. Il 17 febbraio 2023 è uscito il nostro primo singolo, ‘Perché x3’, che è già disponibile su tutte le piattaforme digitali e poi il nuovo singolo che si intitola ‘Back in time’ uscito il 31 marzo sempre in maniera indipendente mentre la distribuzione di tutti i miei nuovi brani l’ho affidata ad Artist First”.Quando le chiediamo cosa significa ‘Back in time’, Valeria non ha dubbi: “Questo brano segna una crescita artistica molto importante rispetto a tutti i miei brani precedenti. Io e Ned ci siamo messi al computer e abbiamo deciso di liberare al 100% quello che avevamo dentro, senza nessuno che ci dicesse cosa dovevamo fare. Questo brano parla della mia ultima relazione che purtroppo è finita qualche settimana fa; questo brano parla di questa ragazza con cui sono stata per tanti mesi e descrivo momenti di vita quotidiana tra me e lei, come se fossero conversazioni tra noi due messe in musica”….SUL NIUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 APRILEL'articolo LOVERE – Valeria, la musica, Marco Masini e… “Ho smesso di scappare da me…” proviene da Araberara.
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MediaNella sua dichiarazione su Araberara del numero scorso il sindaco di Castione Angelo Migliorati ha accusato di comportamenti impropri l’Amministrazione comunale in carica nel 2007 perchè avrebbe gestito in modo non regolare fondi regionali per due milioni e mezzo di Euro. Fondi concessi dalla Regione con l’accordo di programma ex colonia Dalmine.Questi soldi, secondo lui, erano vincolati a una destinazione precisa e invece sarebbero stati per altri scopi. Il sindaco prospetta quindi conseguenze pesanti per gli amministratori di allora (me compreso) e risarcimenti consistenti.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo CASTIONE – La reazione dei “brontosauri” – INTERVENTO /1 – Sergio Rossi: “Quei due milioni e mezzo non erano vincolati alla ex Dalmine” proviene da Araberara.
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MediaEgr.Direttore,leggo tra le righe del vs. giornale del 17 marzo scorso un intervento del sindaco di Castione che cita anche il sottoscritto facendo riferimento all’acquisizione di 15 anni fa del complesso dell’ex colonia Dalmine. Davvero anche in questa occasione non si smentisce e quanto a comunicazione è incommentabile. Lascio comunque ad altri ogni argomentazione per dirimere ogni dubbio che anche questa Amministrazione pare non intenzionata e forse non in grado di assicurare un futuro alla splendida struttura che sovrasta Castione; tanto che sorge un dubbio che tutte queste manfrine volgano ad una malcelata intenzione di vendere anche questo patrimonio, speriamo di no.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo CASTIONE – Angelo Pagliarin: “Il sindaco e la beffa della seggiovia Scanapà” proviene da Araberara.
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MediaTre candidati. Enzo Poli, il sindaco uscente, Sergio Poli (solo omonimo di Enzo) e Candida Mignani. Le elezioni tengono botta a Casnigo. Non sarà una lista di continuità con l’attuale minoranza, quella che Sergio Poli sta costruendo per contrastare la ricandidatura del sindaco uscente Enzo Poli – anche se lui è figlio di un consigliere di minoranza, Roberto – bensì, secondo le sue recenti dichiarazioni, una lista tutta nuova, fatta di persone desiderose di togliere Casnigo dall’isolamento e di prestare un attenzione particolare ai bisogni delle persone di ogni età, nel segno della trasparenza e in contrapposizione a chi, sempre a suo parere, “considera il paese più una sua proprietà che la casa di tutti”.SUL NUMERO IN EDICOLA 7 APRILEL'articolo CASNIGO – ELEZIONI – Enzo Poli, Sergio Poli e Candida Mignani: Casnigo cala il tris proviene da Araberara.
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MediaE’ sempre così, si aspetta che una persona non ci sia più per tracciarne un profilo buonista quasi a cercare una consolazione che ci faccia sentire meno egoisti.Lois non apparteneva a questo profilo dal sapore un po’ ipocrita. Mia madre Polonia ogni volta che andavamo insieme al cimitero ribadiva la sua convinzione che quando muore una persona per bene, le lacrime del suo funerale si asciugano in quindici giorni, “dopo solo quindici giorni che si è morti quasi nessuno si ricorderà più neppure se ci siamo mai stati a questo mondo”, ribadiva imperterrita e convinta. Ci rifletto da sessant’anni e mi sono convinto a mia volta che non si sbagliava di molto, questione di qualche mese… “Canova Luigi, come va? … Pagliarini ! sa fet ke ?” questo era il nostro approccio ogni volta che ci incontravamo e mi rendo conto ora che era anche un attimo rarissimo in cui riuscivo a carpirgli un fugace sorriso sotto i baffi.**E’ scomparso Lois Canova, storico capo gruppo Alpini Presolana. Alpinista provetto aveva fatto parte del soccorso alpino di Clusone, nel 1991, con il fratello Adriano sul Pik Pobedy del Tien Shan tra Urss e Cina.Guerino LoriniCASTIONE – Una vita avendo in cuore la montagna e la sua gente. Luigi Canova, Lois per tutti, ha al suo attivo tantissime iniziative a favore della comunità castionese e tutela della montagna e della storia, quanto nell’ambito del Soccorso Alpino nel trarre in salvo gli scalatori in pericolo, vittime di incidenti o incrodati alle pareti. Come provetto alpinista aveva affrontato e vinto chissà quante difficolta incontrate nelle tantissime imprese tra cui: l’Ortles, Monte Bianco, Cervino, ed altre 500 scalate, di cui 184 in solitaria. A fermarlo per sempre è stata una malattia incurabile che in pochi mesi lo ha portato alla morte. Ed è ancora lui che dal 1992 al 2015 è stato alla guida delle attivissime penne nere della Presolana, al quale nel 2016 gli è succeduto, Michele Canova.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo CASTIONE – Il ricordo di Luigi Canova: “Presolana, quando se ne va un Alpino… tosto!” proviene da Araberara.
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MediaNon un parco come gli altri. Ma un parco che punta tanto, tantissimo, sull’aspetto naturalistico, quindi oltre al verde, arbusti e percorsi studiati per immergersi nel verde. 660.000 euro di quadro economico, iniziano i lavori entro il primo agosto: “Abbiamo ottenuto da Regione Lombardia 500.000 euro – commenta il sindaco Massimo Morstabilini – ma nella prossima variazione andremo a fissare la restante somma che serve per realizzare il bar, il wc e il magazzino, abbiamo spinto tantissimo sul fronte naturalistico. È il nostro punto di forza ed è quello che ci ha convinti a realizzare questo parco a differenza del parco del Principe Giovannelli.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo CLUSONE – Lavori dal primo di agosto, si punta tutto sul fronte naturalistico, il Parco del Castello pronto in un anno proviene da Araberara.
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MediaLa lista NUOVA INIZIATIVA DEMOCRATICA si presenta a Villa d’Ogna alle elezioni del 14/15 maggio prossimo come un gruppo di cittadini sensibili a proposte di largo coinvolgimento nella convinzione che attraverso la buona politica e la corretta gestione del territorio si possa costruire un futuro migliore per tutti. Nata dalla confluenza di esperienze pregresse e di giovani volenterosi, NUOVA INIZIATIVA DEMOCRATICA ha elaborato una proposta amministrativa che vuole dare risposte a TUTTI i cittadini: ovvero una politica democratica.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo VILLA D’OGNA – INTERVENTO – Diego Bergamini e “Nuova iniziativa democratica’: “Ecco chi siamo e chi sono” proviene da Araberara.
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MediaSei vento nuovoSe ti va.Vieni ad aprire le finestre dellemie ore, ho bisognod’aria nuovasui giorni di questo cuore.Ho bisogno del tuo alitoChe era sempre aria nuovaChe lo sarà sempreAnche da lassùSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo ONORE – CLUSONE – Il ricordo di Marcella Carubia proviene da Araberara.
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Media“A parte che il giorno della presentazione della giunta pensavano fossi l’assistente dell’assessore alla Cultura (sorride, ndr) per ora va tutto bene. È stato emozionante entrare nell’aula di quel consiglio comunale che fino a quel momento avevo seguito online e non posso nascondere un senso di grande responsabilità”, dice Michele Schiavi, che con i suoi 24 anni è il consigliere regionale più giovane.“È un consiglio regionale abbastanza giovane, in modo particolare il nostro gruppo (quello di Fratelli d’Italia, ndr) e questo è un aspetto positivo. Per il resto non ho sentito alcuna differenza, anzi, si complimentavano e mi chiedevano come sono arrivato a 24 anni a sedere in consiglio regionale…SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo ONORE – Michele in Regione: “La viabilità, la sanità, l’affetto della gente e quando mi hanno confuso per l’assistente di un assessore” proviene da Araberara.
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MediaGrande soddisfazione per il riconoscimento della ‘Sagra degli Scarpinòcc’ come sagra di qualità assegnato ad una delegazione parrese nei giorni scorsi. “E’ un marchio istituito dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia per identificare le manifestazioni che promuovono prodotti tipici storicamente legati al territorio rappresentative della storia e della tradizione – spiega il sindaco Danilo Cominelli, che con il vice- sindaco Omar Rodigari e il presidente della Pro Loco Omar Palamini ha guidato la delegazione a Roma – . La nostra Sagra degli Scarpinòcc ha superato la 40esima edizione, è infatti giunta alla sua 57esima edizione, e perciò fa parte delle 18 eccellenze italiane che hanno ottenuto questo ambito riconoscimento”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo PARRE – Dopo il riconoscimento al Senato per la Sagra degli Scarpinocc: “Merito dei volontari”, ora si pensa ai lavori: “Tocca alla mulattiera per Ponte Nossa” proviene da Araberara.
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MediaCon l’inizio della Quaresima sulla sommità del “Riù”, l’altura che sovrasta il paese, sono riapparse le tre croci che simboleggiano il “Golgota”, la collina fuori dalla città dove avvenne la crocifissione di Gesù e dei due ladroni:“Questa particolare tradizione fu avviata nel 2011 da un‘idea del parroco Don Eros Accorigi – spiega Giuliano Todeschini -. Il gruppo Oratorio dell’epoca si impegnò a far realizzare da una ditta specializzata nella lavorazione del legno, le tre croci in legno lamellare. Poi furono predisposti i pozzetti per l’alloggiamento nel terreno. Per messa in posa, considerata la notevole pesantezza, è necessario l’intervento di un mezzo munito di apposito braccio meccanico”.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo PIARIO – Le tre grandi croci sul ‘Riù’ sono tornate ad illuminare il ‘Golgota’ di Piario proviene da Araberara.
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Media“Per fine aprile andremo a concludere i lavori alla palestra con l’illuminazione a led”, il sindaco di Ponte Nossa Stefano Mazzoleni è al lavoro per una primavera intensa: “Soldi ottenuti grazie al Pnrr e taglio del nastro per fine scuola o al massimo per inizio scuola a settembre”. Stanziati qualcosa come 500.000 euro con un aumento dei costi di 70.000 euro ma di fatto il bando ministeriale ha coperto l’aumento. La seconda opera clou riguarda il Parco Ramello, 605.000 euro anche qui reperiti grazie ai fondi pnrr: “I lavori partiranno a settembre – conclude il sindaco – l’impresa Legrenzi ha vinto il bando, e abbiamo deciso di cominciare subito dopo l’estate per consentire alla Pro Loco di sfruttare tutta l’estate”. Insomma, si comincia.SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILEL'articolo PONTE NOSSA – Scuola e Parco Ramello: le due opere clou dei prossimi mesi proviene da Araberara.
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MediaL’annuncio ufficiale della prossima partenza il parroco don Gianluca Colpani l’ha dato durante le Messe di sabato 2 e domenica 3 aprile, come da consegna del Vescovo, ma ovviamente della conclusione del suo servizio pastorale a Premolo era già a conoscenza da tempo:“Sono stato destinato, dal prossimo settembre, alle parrocchie di Vallalta, e Fiobbio in Valle del Lujo, nonché al Santuario mariano di Altino, e so già che si tratterà di un incarico molto impegnativo, anche se avrò, saltuariamente, la possibilità di un aiuto da parte di un vice-parroco”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 APRILEL'articolo PREMOLO – Don Gianluca Colpani e la nuova destinazione alla Valle del Lujo: “Qui sono stato bene”. L’amarezza dei premolesi proviene da Araberara.
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