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MediaNon è la prima volta che dedichiamo un articolo ai numerosi (probabilmente troppi) semafori presenti sul territorio comunale di Trescore Balneario. Alcuni di questi sono presenti, a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, lungo la Provinciale 89 (la ‘sorella minore’ della più nota Statale 42), tra le due grandi rotatorie che interessano questa zona della cittadina termale: la rotonda delle Fornaci (a pochi passi dal confine con il territorio di Entratico, dove avrà sbocco in futuro la superstrada quando la ‘benedetta’ variante vedrà la luce) e quella posta tra Trescore, Gorlago e l’imbocco dell’attuale superstrada.Particolarmente contestati sono due semafori: quello delle Terme e quello del Mangiafuoco. Il primo (come abbiamo già scritto su Araberara del 17 febbraio) andrà finalmente in pensione, per la gioia di migliaia di automobilisti, fra pochi mesi, dopo che la prossima estate partiranno i lavori per la realizzazione di una rotatoria all’altezza delle Terme di Trescore, dove nasce la Provinciale 90, cioè la strada che conduce a Zandobbio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo TRESCORE – RUBRI42 – I ‘semafori della discordia’… quello delle Terme verrà tolto, quello del Mangiafuoco resta (in attesa della variante) proviene da Araberara.

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MediaCi sono persone che le accosti a sensazioni, umori e anche a…periodi. Già, come Stefania Maj, che se fosse un periodo, cioè un mese, sarebbe marzo. Con quel senso di colore, profumo, primavera, rinascita, luce. Stefania a Schilpario la conoscono tutti, ma guai a ricordarglielo, lei che preferisce stare nell’anonimato. Lei che se le chiedi perché aiuta tutti ti spiazza: “E perché non dovrei farlo? È un bisogno il mio, ho ricevuto talmente tanto nella vita che sento forte il bisogno di ritornare qualcosa”. Stefania, classe 1948, 4 figli, un negozio di alimentari in paese, una vita a mille: “Da piccola – racconta – ero vivacissima, scapestrata, disobbediente, a scuola non andavo granchè bene, ho ripetuto la terza elementare, anche se non brillavo volevo bene alle mie maestre e ai miei compagni. Mi bastava stare con loro per essere felici”. E poi? “Poi a 15 anni ho lasciato la valle per andare a Milano, in casa di una mia professoressa che adoravo. A 18 sono tornata e mi sono sposata, sì, lo so cosa pensi, che ero giovanissima ma ero felice così”. Stefania lavora al bar Milano per anni e poi dal 1967 apre il negozio di alimentari dove tutt’ora aiuta le figlie. “Elena è nata nel 1968, Barbara nel 1973, Betty nel 1979 e Matteo nel 1987 e sono nonna. Sono fortunata e felice. Per questo mi risulta facile dare una mano quando posso e se posso.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo SCHILPARIO – Stefania che vive per la sua gente: “Ho ricevuto tanto e sento il bisogno di donare tanto. La valle lasciata a 15 anni, il ritorno…” proviene da Araberara.

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MediaLa ‘Miglior Colomba Artigianale Creativa’ è bergamasca e arriva precisamente da Carobbio. A crearla è stato Italo Vezzoli di In Croissanteria, una pasticceria nota del territorio. Un riconoscimento prestigioso alla quinta edizione di ‘Divina Colomba’ che viene commentato sui social dai vincitori con poche parole: “un’altra grande soddisfazione che ripaga tutte le nostre fatiche” e un prodotto che ripaga sicuramente anche il palato di chi assaporerà il suo gusto.A definire la classifica, attraverso assaggi alla cieca, è stata una commissione tecnica composta da professionisti del settore: Giambattista Montanari (presidente di giuria), Alessandro Bertuzzi, Francesco Borioli, Antonio Daloiso, Mario Di Costanzo, Matteo Dolcemascolo e Eustachio Sapone.Divina Colomba è il contest organizzato da Goloasi.it, con un focus particolare sull’utilizzo del lievito madre, rivolto a tutti gli artigiani, titolari e dipendenti di attività.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo CAROBBIO DEGLI ANGELI – La ‘divina’ colomba di Italo Vezzoli è la più buona d’Italia proviene da Araberara.

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MediaMaurizio Martina (niente a che fare con l’omonimo politico bergamasco), 64 anni, allude ai ragazzi disabili – tra i quali c’è anche Giuseppe, per tutti Beppe, suo figlio – dei quali si prende cura collaborando attivamente con la cooperativa locale di promozione umana e di integrazione sociale. Maurizio, sposato con Maria Caporale, ha tre figli, Angelo di 40 anni, Ramona di 36, entrambi sposati, e Giuseppe, che ne ha 35 e che è nato con la sindrome di down:“Scoprire alla nascita la disabilità di Beppe fu davvero un grande colpo, ma ora mia moglie ed io possiamo dire che Beppe non ci ha dato altro che soddisfazioni e felicità. Certo il percorso che abbiamo fatto con lui è stato lungo e pesante, abbiamo dovuto lottare fin dai tempi dell’asilo e della scuola, le istituzioni non erano attrezzate per prendersi cura dei bimbi come lui, non erano preparate…E allora ci abbiamo pensato noi, fornendo agli insegnanti, nei limiti del possibile, gli ‘strumenti’ necessari all’integrazione dei bambini come lui, le conoscenze che anche noi andavamo acquistando via via”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo GRUMELLO DEL MONTE – Storie di papà – “Quando ballano tutti insieme sono bellissimi, mi viene la pelle d’oca mentre li guardo ballare…” proviene da Araberara.

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MediaSi parte. Dopo anni di attesa via ai lavori del Piano Integrato del recupero dell’area ex manifattura Festi Rasini. Le trattative non sono sempre state facili – ha spiegato l’amministrazione –  e nonostante le formalità burocratiche abbiano rallentato le tempistiche, oltre alla situazione emergenziale per il Covid che ha aggravato la situazione e ci ha obbligato a rinviare incontri e contatti per la definizione del programma d’intervento, si è arrivati all’inizio dei lavori. Dalla sua definitiva chiusura è cambiato tutto il panorama industriale, soprattutto nei nostri piccoli comuni di montagna. Siamo sempre stati realistici e non ci siamo mai illusi di veder ricomparire una manifattura tessile della portata di quella realizzata alla fine dell’Ottocento, dagli imprenditori Giovanni Festi e Cesare Rasini. Tuttavia, grazie all’impegno, alla lungimiranza e all’ingente sforzo economico di alcuni imprenditori del territorio, vediamo la riqualificazione dell’area produttiva e della frazione Festi Rasini”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo VILLA D’OGNA – Cominciati i lavori per il recupero dell’area ex Festi Rasini proviene da Araberara.

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MediaIl prossimo settembre, quando don Michelangelo Finazzi lascerà la Parrocchia di Fiobbio per raggiungere la Curia di Bergamo, dove è stato scelto dal Vescovo come nuovo Vicario episcopale per i Laici e per la Pastorale, la Valle del Lujo avrà un sacerdote in meno.Sì, perché a causa della scarsità di preti e della crisi delle vocazioni che da anni affligge anche la nostra Diocesi, si è deciso di affidare sia la Parrocchia di Fiobbio che quella confinante di Vall’Alta a un unico parroco (cosa che, del resto, sta avvenendo un po’ ovunque).Questo parroco, però, non sarà don Daniele Belotti, che dal 2005 si trova a Vall’Alta.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ALBINO – Don Daniele lascia Vall’Alta dopo 18 anni proviene da Araberara.

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MediaUn bilancio da 10 milioni e un rush finale (le prossime elezioni amministrative si terranno l’anno prossimo) ancora ricco di progetti e sogni nel cassetto.“Grazie anche ai contributi dello Stato e della Comunità Montana per il contenimento delle spese energetiche – spiega il sindaco Mauro Marinoni -, siamo riusciti a far quadrare i conti e quindi non tocchiamo Imu e addizionale Irpef e la Tari resta sostanzialmente invariata se non per alcune piccole rettifiche dovute all’applicazione del piano economico finanziario ma non sono variazioni sostanziali. Sulle entrate siamo riusciti a prevedere le risorse necessarie per coprire le spese correnti nonostante ci sarà un aumento degli oneri finanziari perché quest’anno andiamo comunque ad aprire un mutuo molto importante di quasi un milione di euro per il Pallone, anche se metà di questo viene coperto dall’introito del Gse. Per quanto riguarda gli investimenti si passa dai normali 4 milioni di euro a 10 perché ci sono riproposti tutti gli interventi che devono trovare attuazione come il Pallone, le scuole, la mensa, i parchi, gli asfalti, le strade agro silvo pastorali, l’illuminazione e via dicendo”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ROVETTA – Il sindaco: “Bilancio da 10 milioni, le tasse non aumentano, trasporto gratis per le scuole e i sogni nel cassetto” proviene da Araberara.

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MediaIn cammino con gli Amici della Glera. Già, per stare insieme nella meraviglia della natura delle nostre montagne. “Siamo un gruppo di persone – racconta Ernesto Cadeiche si diverte trovandosi con amici sempre nuovi per divertirsi semplicemente camminando in compagnia. Io sono uno di questi. È due anni che faccio parte del gruppo Amici della Glera. Questo gruppo di camminatori organizzano nell’arco dell’anno molte escursioni nel nostro territorio e non solo. L’ultima è stata la camminata notturna da Adrara S. Rocco al Monte Bronzone il 3 marzo. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ADRARA – Gli Amici della Glera in cammino: “Alla scoperta del nostro territorio, unitevi a noi” proviene da Araberara.

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MediaProgetti e lavori in corso, a Cerete il sindaco Cinzia Locatelli punta in particolare su due progetti ambiziosi.“Proseguono i lavori per il recupero del percorso ciclopedonale che collega Cerete Basso a Songavazzo in località Alguarino – spiega -. L’opera fa parte di uno studio molto ampio che riguarda l’intero territorio di Cerete commissionato un paio di anni fa all’Arch. Gonella e dal quale, uno alla volta, stiamo estrapolando i vari tratti sui quali riteniamo opportuno intervenire.In questo caso il progetto è finanziato dal bando Rigenerazione Urbana di regione Lombardia per un importo complessivo di 495.000 euro. Tempistiche? Contiamo di terminare i lavori a luglio”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo CERETE – Arriva l’asilo nido, il sindaco: “I costi sono aumentati, ma i riscontri positivi dei cittadini ci hanno convinto a proseguire” proviene da Araberara.

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MediaSono due i cantieri in corso in queste settimane a Fino del Monte, entrambi realizzati grazie a finanziamenti regionali – di 36mila e di 100mila euro – ottenuti nei mesi scorsi.“Stiamo lavorando alla realizzazione del parco inclusivo nelle vicinanze della chiesa – spiega soddisfatto il sindaco Giulio Scandellacon l’installazione di nuovi giochi adatti a tutti i bambini e nelle prossime settimane verrà posata la pavimentazione antitrauma per rendere ancor più sicura l’area”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo FINO DEL MONTE – Arriva il parco giochi inclusivo. Al Parco Res si lavora sugli ex spogliatoi proviene da Araberara.

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MediaFinalmente anche Parre ha un suo vigile, anzi una vigilessa, che ha preso servizio proprio all’inizio di questo mese:“Si tratta di Sonia Langella Esposito, classificatasi al terzo posto nella graduatoria del relativo concorso e assunta dopo la rinuncia dei due concorrenti classificatosi al primo ed al secondo posto – spiega il sindaco Danilo Cominelli. La signora Langella Esposito sta ora affrontando i canonici sei mesi di prova, affiancata da vigili già esperti dei Comuni vicini che l’aiuteranno ad ambientarsi ed ad acquisire ulteriori competenze ed esperienze”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo PARRE – In servizio un vigile che si dividerà tra Parre e Villa d’Ogna. Si posizionano colonnine di ricarica per i veicoli elettrici proviene da Araberara.

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MediaSarà probabilmente pronto per l’inizio dell’estate un nuovo bando dell’Amministrazione per l’erogazione di contributi finalizzati alla promozione di nuovi insediamenti commerciali sul territorio comunale ed al ‘salvataggio’ di quelli già esistenti:“Già dal 2017 supportiamo queste attività, che sono preziose per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini – spiega il sindaco Omar Seghezzie infatti dal 2018 al 2022 sono stati erogati diversi contributi ai negozi di vicinato, ai quali è stato abbattuto anche il costo delle tasse, per una somma complessiva di 60.000 euro.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo PREMOLO – Nuove misure allo studio dell’Amministrazione per favorire le attività commerciali e scongiurare lo spopolamento del paese proviene da Araberara.

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MediaIl Festival Cinematografico dedicato alle devozioni popolari “Sacrae Scenae – Ardesio Film Festival” è sempre più internazionale: la quarta edizione è stata presentata martedì 8 marzo, nel cuore dell’Europa, nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, dove la delegazione orobica invitata dall’europarlamentare Marco Zanni presidente del Gruppo europeo Identità e Democrazia,  ha incontrato anche la Presidente della Parlamento Roberta Metsola.Sacrae Scenae, che come annunciato nel corso della giornata si svolgerà ad Ardesio in autunno dal 13 al 15 Ottobre è organizzato da Vivi Ardesio con Comune, Pro Loco e in collaborazione con la Parrocchia e la direzione artistica dell’Associazione Cinema e Arte. Insieme con gli organizzatori, in Belgio, era presente una delegazione orobica di autorità, partner e giornalisti: c’erano rappresentanti di istituzioni e partner, per Provincia di Bergamo il consigliere Fabio Ferrari, per Acec – Sale della Comunità di Bergamo Matteo Bertolotti, e per Banca di Credito Cooperativo Milano il vicepresidente Duilio Baggi, per Cà del Botto Ivana Carminati, e poi Mauro Pezzoli di Centro Dentale Oasi, Giovanni Zucchelli di Gimab, Annunciata Morstabilini di Albergo Ristorante Ardesio Da Giorgio, Niside Bertola commercialista, il presidente della giuria popolare del Festival Umberto Zanoletti e poi Enzo Valenti per L’Eco di Bergamo, Elisa Cucchi per Bergamo TV, Angelo Savoldelli di Antenna 2, e Pazzini per Radio Like.“Ospitare la presentazione della IV edizione del Festival Sacrae Scenae a Bruxelles è stato un onore per me: durante l’evento ho percepito quel senso di comunità che in alcune occasioni l’Unione europea fatica a comprendere. Credo che realtà come quella di Ardesio, con volontari giovanissimi e con la voglia di fare tipica dei nostri territori, siano esempi virtuosi in tutta Europa. Come ribadito durante l’evento, questa tappa a Bruxelles deve essere parte di un più ampio percorso che porterà il Festival a svilupparsi ancora di più nella sua dimensione internazionale. Un ringraziamento a tutti gli ospiti che sono intervenuti e in particolare alla Presidente Roberta Metsola che ha omaggiato l’evento con un caloroso benvenuto” ha commentato l’europarlamentare Marco Zanni, presidente del Gruppo Identità e Democrazia.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo PRO LOCO ARDESIO – Sacrae Scenae presentato al Parlamento Europeo proviene da Araberara.

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MediaQuando in provincia di Bergamo (ma anche al di fuori dei confini orobici) si sente nominare il nome ‘Rovetta’, una luce si accende in testa: “Rovetta, il paese dei Fantoni!”.Già… sono pochi i luoghi che possono vantare uno o più cittadini il cui nome è così strettamente legato a quello del paese. E, infatti, quando si sta per varcare una delle strade di accesso al centro abitato, si può leggere sul cartello la scritta: “Rovetta. Terra dei Fantoni”. L’attività dei Fantoni di Rovetta come ‘marangoni’ o ‘magistri lignaminis’ è documentata dal secolo XV. Al Quattrocento appartiene la prima personalità riconoscibile nella genealogia dei Fantoni operanti come intagliatori in legno. È quel Bertulino de Fantonis riconosciuto capostipite dalla tradizione locale e dalla letteratura storica settecentesca.L’attività di famiglia è di nuovo documentata intorno al 1630 con l’opera di Andriano (1563-1633), che con i fratelli e il figlio Donato (1594-1664) evidenzia un repertorio e una frequenza di commissioni tali da far ritenere avviata una produzione di bottega. Il figlio di Donato, Grazioso il Vecchio (1630-1693), grazie alla prole numerosissima e alle sue indiscutibili doti artistiche e imprenditoriali, produce lo sforzo decisivo per il decollo culturale e produttivo della bottega oltre i confini dell’area montana bergamasca e bresciana.La struttura della bottega, col suo organico fisso di maestri e di operai specializzati, ha per i Fantoni uno schema strettamente famigliare e, di conseguenza, un andamento economico e produttivo dipendente dal numero più o meno ampio di consanguinei che vi partecipano. Verso il 1685 Grazioso può contare sulla collaborazione dei figli Andrea (1659-1734) e Donato (1662-1724), entrambi reduci da un periodo di apprendistato a Parma, seguito, per il solo Andrea, da un soggiorno a Edolo, presso l’intagliatore Pietro Ramus. Ai primogeniti si affiancano progressivamente gli altri fratelli Giovan Antonio (1669-1748), Giovan Bettino (1672-1750) e Giovanni (1674-1745) e, tra le sorelle, almeno Caterina (1666-1711). Nel 1680 sono compiuti gli armadi della prima sagrestia nella Basilica di Alzano Lombardo, cui farà seguito, a partire dal 1692, l’esecuzione degli intagli e della statuaria della seconda sagrestia sotto la direzione di Andrea e in collaborazione con la bottega di Giovan Battista Caniana.Nel 1683 è commissionata la cantoria di Castione della Presolana. Negli stessi anni prendono avvio importanti lavori di allestimento di arredi liturgici in legno e in marmo per le chiese di Foresto Sparso, Zone, Rovetta e di innumerevoli altre località valligiane.Alla produzione di arredi sacri si affianca una costante e altrettanto intensa realizzazione di arredi civili, testimoniata dai relativi disegni preparatori. Pressoché l’intero complesso produttivo della bottega, costituito dalle opere, dai progetti grafici e dai modelli preparatori in legno o terracotta, è anonimo, a testimonianza della coesione e della capacità operativa dell’intero gruppo lavorativo. A governo del gruppo si erge la figura del capo bottega, che assume il ruolo pubblico di artista unico e di regista ufficiale dell’attività famigliare, assumendo su di sé anche il privilegio della memoria storica.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ROVETTA – Rovetta, la terra dei Fantoni: intagliatori, scultori e architetti per quattro secoli proviene da Araberara.

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MediaSi riparte, senza mai essersi fermati davvero. La Sportiva di San Lorenzo cambia assetto e riparte da un tridente tutto al… femminile.Monica Achenza è la nuova presidente, Veronica Savoldelli la sua vice, Arianna Facchinetti la segretaria.“È una bella responsabilità – sorride Monica -, la Sportiva ha sempre fatto un grosso lavoro sia di programmazione di eventi ma soprattutto a livello sportivo con la gestione delle squadre di pallavolo e di calcio. Io sono nuova per il ruolo istituzionale ma conosco bene questo gruppo, perché sono una volontaria da parecchio tempo”.Insomma si parte verso una nuova avventura: “La struttura di questo gruppo rimarrà la stessa, le colonne portanti resteranno con noi, le persone che l’hanno sempre portato avanti continueranno ad esserci e sarà un aiuto enorme”.Non mancheranno i giovani: “Quelli che già c’erano saranno affiancati dai cinque nuovi giovani e questo ci consentirà di unire l’esperienza a idee fresche e tanto entusiasmo. alla carica dei giovani, può essere una combinata vincente. Ringrazio loro per la fiducia e per il supporto che continueranno a darmi per accompagnarmi in questa nuova avventura. L’ingresso dei giovani non è scontato e per noi è stata una bella sorpresa”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ROVETTA – SAN LORENZO – La Sportiva e il tridente… femminile: Matteo passa il testimone a Monica, Veronica e Arianna proviene da Araberara.

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Media“La vogliono tutti, ma non vicino a casa loro”. Sintetizza così il sindaco Angelo Migliorati la discussione sul dove posizionare la grande antenna delle società telefoniche. Tutto nasce da un problema reale. Nelle settimane di grande afflusso turistico i telefonini (e anche i computer) “non prendono”. La rete attuale supporta fino qualche migliaio di “agganci” contemporanei sul territorio della Conca della Presolana. E così residenti e turisti si ritrovano col telefonino che balla in mano ma appunto “non prende”. Non è questione di “rete” ma di supportazione di contatti contemporanei. SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo CASTIONE – E scoppia la guerra dell’antenna telefonica proviene da Araberara.

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MediaGent.le Direttore
invio una breve replica all’intervento del Sindaco di Lovere, dal titolo criptico “Il capogruppo dell’opposizione lancia il sasso e nasconde la mano (?)” pubblicato sull’ultimo numero del suo giornaleSorprende, ma non più di tanto, la reazione scomposta, piccata e livorosa, del Sig. Sindaco di Lovere ad una mia considerazione, nell’imminenza dell’inizio dei lavori per la riapertura di via Macallè.
Grazie per averci ricordato che gli smottamenti e i cedimenti franosi, insistono sul territorio di Costa Volpino: forse è questa l’informazione che ci mancava.Allora aggiungo, a beneficio di chi difetta di memoria, un’altra preziosa informazione: la riapertura di via Macallè non era tra le priorità dell’amministrazione di Costa Volpino che non è particolarmente penalizzata dalla chiusura di questo tratto stradale, e che pertanto non avvertiva, giustamente, l’urgenza di porre mano, da sola, all’intervento, al contrario di Lovere, che ha subito per 15 anni le nefaste conseguenze di questo evento e che quindi aveva il maggiore interesse a una soluzione in tempi rapidi.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo LOVERE – INTERVENTO DELLA MINORANZA – Via Macallè serve a Lovere, meno a Costa Volpino proviene da Araberara.

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MediaElemento cardine della vita Politica è il confronto tra idee e opinioni; una ricorsiva alternanza di stimoli e contaminazioni che in Democrazia culmina nelle scelte di chi, pro tempore, gode della fiducia della propria comunità. Si tratta di un rito nobile, una importante espressione dell’intelligenza umana e che proprio in quest’ultima trova fondamento.A Lovere c’è una maggioranza che svolge il mandato affidato dall’esito delle urne e c’è una minoranza che, con altrettanta legittimità, evidenzia diversità di vedute e proposte promuovendo soluzioni alternative. Tuttavia, quando viene meno l’assunzione di pari dignità delle idee altrui, la politica diventa violenza e il confronto sopraffazione; quando una parte ritiene il proprio interlocutore come subalterno, il dialogo diviene insulto.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo LOVERE – INTERVENTO – Quando rifiutare la dignità delle idee altrui diventa atto di prevaricazione proviene da Araberara.

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MediaNuovo volto e nuovi parcheggi per una delle zone più frequentate di Bossico: “Il parcheggio dietro l’anfiteatro serviva – spiega la sindaca Daria Schiavisino ad ora era sterrato ma non era un vero e proprio parcheggio. Andiamo invece a pavimentarlo e regolamentarlo con illuminazione, raccolta acque e tutto quanto serve”. 30 posti auto più due per disabili e 4 per motociclette: “E insieme a questo lavoro andiamo ad allargare via Giardini, nel primo tratto verrà portata a 4 metri e nel secondo a 4.5 metri”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo BOSSICO – 32 nuovi parcheggi nella zona dell’anfiteatro, si allarga via Giardini proviene da Araberara.

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MediaUna data storica per Costa Volpino, il 26 marzo del 2023, il giorno d’inaugurazione della passerella ciclopedonale, il “ponte della Pace”. Un’opera simbolica per il comune più popoloso dell’alto Sebino. Una storia che inizia nel 2017 dopo l’evento artistico “The Floating Piers” di Christo e Jeanne-Claude. Da questa entusiasmante esperienza di land art che ha richiamato visitatori da tutto il mondo, nasce la proposta di Regione Lombardia capitanata dall’allora presidente Roberto Maroni di realizzare un percorso ciclopedonale lungo il perimetro del lago d’Iseo. Un anello di collegamento ciclabile e di promozione turistica per un territorio di incredibile bellezza ma ancora per certi versi poco conosciuto. L’esperienza si traduce in un accordo quadro di sviluppo territoriale (AQST) del Sebino che concretamente vede Regione Lombardia finanziare al 50% fino ad un massimo di € 600˙000,00 gli interventi che comuni del lago proporranno. L’accordo quadro viene sottoscritto direttamente sul lago a bordo della storica nave “Capitanio” da Regione Lombardia e dai tutti i comuni lacustri.“Il comune di Costa Volpino ha tenuto fede all’impegno preso nella sottoscrizione dell’accordo progettando e realizzando i percorsi ciclopedonali previsti ed in particolare la passerella ciclopedonale sul fiume Oglio” dice il sindaco Federico Baiguini. L’idea di un nuovo attraversamento del fiume al di sotto del ponte Barcotto, che serve principalmente il traffico veicolare, prende finalmente forma. Costa Volpino diventa un crocevia di percorsi ciclopedonali che attraversano il suo territorio. Percorsi che collegano la valle Camonica al lago e percorsi di collegamento tra i comuni confinanti. Percorsi che si inseriscono in un contesto di più ampio respiro come la ciclovia Monaco-Milano o il sentiero dei laghi promosso dal CAI per Bergamo e Brescia Capitali della cultura 2023.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo COSTA VOLPINO – Dentro il Ponte della Pace: costi, sogni, obiettivi e inaugurazione: “Il definitivo rilancio del paese” proviene da Araberara.

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