MediaIo ti sbircioLassù e tu mi sbirci quaggiùcome se io fossi una scacchieradi battaglia navalenon so ancora dovequi affonderòma tu lassùsegnerai una fendituracon la biro bludegli occhie mi porterai in salvosu una terra consegnataun tema della lucesenza crepe: tu m’insegniil filo la telala presa l’abbandonotenere restare stringeree poi rinascere.Come fai tuOgni volta che ti pensiamo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo FONTENO – Il ricordo di Raffaele Bertoletti proviene da Araberara.
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MediaVerso la chiusura dell’unica banca di Pianico. La BPM, l’ex Credito Bergamasco sta per chiudere, non c’è ancora la data definitiva, ma sembrerebbe questione di settimane o al massimo di pochi mesi. E la brutta notizia è che molto probabilmente scomparirà anche lo sportello bancomat. Insomma, un bel problema per un paese di poco più di 1400 abitanti.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo PIANICO – Verso la chiusura dell’unica banca del paese, non ci sarà più nemmeno il bancomat proviene da Araberara.
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MediaL’Accademia Tadini di Lovere (Bg) si appresta ad ospitare, per la novantaseiesima volta, la rassegna concertistica che, nel tempo, si è imposta come uno degli eventi più prestigiosi del territorio del lago d’Iseo e che prenderà il via venerdì 14 aprile: anche quest’anno gli appuntamenti in programma si annunciano di grande fascino e qualità in un luogo recentemente restaurato e dotato di un’acustica speciale. Sottolinea il maestro Claudio Piastra, direttore artistico della manifestazione: «Nel corso degli anni a Lovere si sono esibiti alcuni degli artisti più affermati del panorama concertistico come Arturo Benedetti Michelangeli, il Quartetto Italiano, Claudio Arrau, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Sergei Krilov e i Solisti dei Berliner, solo per citarne alcuni. Proprio nel nome di questa gloriosa tradizione vogliamo proseguire per offrire al nostro pubblico concerti di alto spessore artistico».Quest’anno il cartellone vuole idealmente riproporre quel contesto di alto intrattenimento che si respirava nella Lovere ottocentesca, senza rinunciare alla consolidata volontà di proporre ogni anno un evento aperto ai nuovi linguaggi o ad altri stili musicali. Tra i protagonisti della 96a edizione spiccano l’attore Enzo Decaro insieme al pianista Corrado Greco, la mezzosoprano Sonia Ganassi, il violoncellista tedesco Alexander Hulshoff in duo con il chitarrista Claudio Piastra, il Beethoven Klavier quartet, il pianista Martin Kasik e, per un omaggio al mondo del jazz, il sassofonista Gianluigi Trovesi in duo con il violoncellista Marco Remondini.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo Al via la 96^ Stagione dei Concerti dell’Accademia Tadini di Lovere proviene da Araberara.
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MediaFaccio seguito all’articolo/lettera apparso su araberara del 03 marzo u.s a titolo:” maretta tra la pro loco e l’amministrazione: feste sparite, nessun evento e nessuna assemblea”. Sinceramente, dal testo articolo al titolo ce ne corre, e bisognerebbe capire da dove scaturisce la maretta tra pro loco e amministrazione facendo riferimento a presunte critiche non meglio specificate. L’articolo è il risultato di una lettera di un cittadino (o magari una cittadina) di Bossico che chiede di rimanere anonimo; diciamo che ha lanciato il sasso e ha nascosto la mano, operazione che non gli fa fare di certo bella figura esprimendo anche una certa mediocrità nell’agire. Tanto è il coraggio delle sue idee che nemmeno ci mette la faccia. Non si capisce poi il motivo di tanto livore verso una associazione del paese che opera a livello di volontariato; fosse che siamo lautamente pagati potrei forse capire. L’attuale direttivo della pro loco Bossico che presiedo (preciso che non ho sgomitato per fare il presidente e nemmeno c’era una lista di pretendenti con i quali ho lottato per conquistare l’ambito ruolo) appena insediatosi nella primavera 2022 ha distribuito in tutte le case di Bossico un volantino (circa 500 copie in totale) nel quale si offrivano spunti per una riflessione sulla realtà turistica del paese, che negli ultimi anni è assai cambiata e non è piu’, come pensa in molti, la vacanza della “sciura Maria” due mesi l’estate; purtroppo è il nostro modo di fare turismo che non ha seguito i tempi.Non so se l’anonimo cittadino ha letto, ma se ha letto deduco ci ha capito poco.Sui social che la pro loco gestisce (e non sono pochi) sono stati ( e vengono) pubblicati costanti aggiornamenti su iniziative in corso e future; la pagina facebook sei di Bossico è seguita da 900 persone, la pagina istagram da 4.800 e quindi se si pubblica qualcosa non viene letto da…. “quattro gatti”. A novembre 2022 si è svolta una assemblea pubblica, (circa 400 inviti distribuiti nelle case di Bossico, oltre inviti personali agli operatori turistici) per illustrare una iniziativa di marketing turistico attualmente in corso.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo BOSSICO – Barcellini: “Nonostante gli attacchi poco costruttivi, continueremo a lavorare in silenzio” proviene da Araberara.
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MediaSi comincia. 27 marzo iniziano i lavori di Via Macallè dopo 14 anni di chiusura, la strada che permette di bypassare il lungolago di Lovere: “Un percorso progettuale complesso anche dal punto di vista economico – spiega l’ex sindaco Mauro Bonomelli – la strada è chiusa dal 2009. Nel 2014 sono stati realizzati alcuni interventi finanziati da Regione Lombardia e dalla Comunità Montana per una prima parte di messa in sicurezza e ora verranno realizzati i lavori necessari per la sicurezza del resto del versante che oltre ad andare su Via Macallè andrà a costeggiare il lago. Lavori per un ammontare di 1.300.000 euro interamente finanziati dallo Stato”. Insomma ci siamo: “Negli anni la proprietà dell’area di servizio ha realizzato vari interventi di messa in sicurezza e alla fine tutto l’importo supera i 2 milioni di euro. Sarà un cantiere importante con lavori da fare anche in parete e quindi abbastanza complessi”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo COSTA VOLPINO – Via Macallè: si comincia il 27 marzo, un anno per riaprire la strada: “Lavori complessi ma necessari” proviene da Araberara.
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Media“È un nuovo inizio”. Ne è sicura Natalina Valoti, sindaca di Pradalunga a proposito dello scioglimento dell’Unione Insieme sul Serio, che verrà sostituita da una gestione associata della polizia locale, sempre con sede a Nembro. “Era un cambiamento necessario e importante in termini di economicità e di efficienza del servizio. Questo è quello che noi speriamo. Già alla fine del 2023 potremo dare una valutazione più precisa e puntuale. La situazione così come era non poteva più essere sostenuta. Inoltre ci sarà un rapporto più diretto e più immediato tra i Comuni e i propri agenti. Bisogna dire che le gestioni associate sono una necessità per tutte le amministrazioni e sono sostenute dalla regione Lombardia che auspica e spinge queste collaborazioni”.Dubbioso a proposito di questo cambiamento è Luca Scuri, leader dell’opposizione: “Noi ci siamo astenuti perché le nostre perplessità non sono cambiate. A livello di economicità con questa nuova soluzione non cambia nulla.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo PRADALUNGA – L’addio all’Unione? La sindaca: “Cambiamento necessario”. I dubbi della minoranza proviene da Araberara.
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Media«Io non sono d’accordo con la sindaca Mariagrazia Vergani. Io non voglio dare colpe a nessuno ma c’è un problema di controllo e sorveglianza». Ne è convinta Orietta Pinessi, consigliera comunale di minoranza di Ranica. «Gestire la cosa a livello sovracomunale non ha molto senso. Visto che il problema per ora è a Ranica, va gestito qui a Ranica. Penso che ogni Comune gestisca i suoi di problemi. Il fatto che in centro al paese ci siano stati furti a ripetizione è un dato di fatto che manca il giusto controllo».L’ex candidata sindaca del centrodestra non lesina le critiche all’amministrazione comunale guidata da Vergani: «Oltre alla sicurezza il primo problema è il cotonificio Zopfi. Si trova all’ingresso di Ranica e sta crollando tutto. Sembriamo un paese bombardato. La situazione è ferma ormai da decenni e per ora non si intravedono soluzioni. È un’area molto grande che potrebbe essere utilizzata in mille modi, ma ancora non si vedono progetti…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo RANICA – “C’è un problema di controllo. Il primo problema è il cotonificio Zopfi, sta crollando…” proviene da Araberara.
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Media“Se questa sarebbe stata l’ultima banca sul nostro territorio mi sarei incatenato lì fuori per non farla chiudere”. Con questa battuta il sindaco Bruno Rota esprime la sua posizione a proposito dell’annuncio da parte di Banca Intesa di chiudere a giugno la propria filiale a Villa di Serio. “Se non avessero deciso di chiudere sarebbe stato meglio. Però ringraziando il cielo abbiamo altre due banche sul territorio. Per cui la situazione è delicata ma non è grave come in altre zone del territorio dove non rimane più né uno sportello né un bancomat. Qualche disagio ci sarà ma non è un fatto critico. La Banca Intesa ci ha garantito che qui a Villa di Serio verranno installate delle attrezzature che consentiranno di fare delle operazioni. Probabilmente dove c’è la tabaccheria Cavalli, almeno così ci hanno anticipato. Quindi in giro per la provincia sta succedendo di molto peggio. Questo per venire incontro un po’ a quelle persone che non riescono a spostarsi. Se qualche nostro concittadino non riuscirà a spostarsi potrà cambiare banca, affidandosi alle due ancora aperte nel nostro Comune”.Bruno Rota cerca di spiegare ciò che sta succedendo con un ragionamento più ampio e generale. «Questa ristrutturazione degli sportelli bancari è inevitabile e andrà avanti ancora per anni. Sono scelte imprenditoriali che questi grandi gruppi fanno. Si può provare a ragionare, ma non è detto che cambino idea perché glielo diciamo noi. Sono gruppi privati e legittimamente fanno quello che ritengono sia meglio per loro. Che sia il meglio anche per la popolazione non è detto. La chiusura di questa filiale è sintomo che in banca non si va più. In banca ci vanno solo le persone anziane. I giovani fanno tutto da remoto, con l’online. Quindi è naturale che chiudano gli uffici. La gente non ci va e chi lavora negli sportelli è lì a fare nulla. È inevitabile, lo dico da ex bancario. In passato c’è stata l’ondata di apertura di sportelli bancari per coprire tutto il territorio. Per un po’ ha funzionato, invece adesso questo si è perso. Avere meno filiali, ma più grandi, consente di avere personale che sa dare risposte a tutte le questioni. Invece le filiali piccole inevitabilmente non riescono a soddisfare tutte le esigenze dei clienti. Finora a me non è arrivata nessuna lamentela. In questo momento il cittadino villese ha delle altre opportunità».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo VILLA DI SERIO – Mentre Banca Intesa chiude, boom di furti in paese: “Rubate anche bici dai garage” proviene da Araberara.
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MediaDal 7 marzo, giorno dell’inaugurazione dei lavori realizzati per valorizzare i luoghi e i flussi connessi all’area mercatale di Piazza Vittorio Veneto, su cui si affacciano Municipio, Biblioteca e Salone della Valle, a pochi passi dalla Basilica, il tradizionale Mercato Agricolo di Gandino si è arricchito di un ulteriore tassello: la posa di una decina di stalli modulari in alluminio e legno adibiti a box espositivi degli operatori del Mercato stesso. Come ha spiegato la progettista delle strutture, Viola Servalli, “a ciascuno degli espositori, per ora una decina, è stato assegnato un kit di base, uno stand pieghevole e di facile montaggio a semplice incastro, in alluminio e legno, con banco vendita e rastrelliere espositive, facilmente accatastabile dopo l’uso. I produttori sino ad ora si arrangiavano in qualche modo, con banchi, tavoli e tovaglie propri, restituendo però un’immagine piuttosto disordinata e disomogenea. Ogni banco, d’ora in poi, avrà comunque segnalata, su piccoli elementi in corten, la categoria merceologica dei prodotti, ortaggi, miele, marmellate, formaggi, derivati del mais, salumi, ecc…”.“Volevamo valorizzare e caratterizzare il Mercato Agricolo dandogli un’uniformità d’immagine – aggiunge il sindaco Filippo Servalli – pur preservando la differenziazione e caratterizzazione dei singoli stalli al fine di aumentarne l’attrattività; e anche rafforzare la relazione tra il territorio rurale, il centro abitato e le persone, non per nulla anticamente il mercato agricolo di Gandino era chiamato “Mercato della Parola”…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo GANDINO – Inaugurati i lavori per la valorizzazione del Mercato Agricolo. Nuovi box con banco-vendita e rastrelliere espositive per gli operatori proviene da Araberara.
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MediaDomenica 19 marzo, la Fiera di San Giuseppe torna a colorare le strade del centro storico di Gandino con centinaia di bancarelle ed eventi. La tradizionale festa, che segna l’arrivo della primavera, porta con sé una nuova occasione di conoscere da vicino gli edifici storici della “Gandino Nobile da vivere” con le visite guidate, gratuite e aperte al pubblico, a Palazzo Redaelli, a Palazzo Alberti e alla chiesa di San Giuseppe a partire dalle ore 10:30.Le visite guidate, una in mattinata e tre lungo il pomeriggio, partiranno da Palazzo Redaelli, aperto per l’intera giornata. Successivamente ci si recherà a Palazzo Alberti, residenza signorile aperta solo negli orari di visita guidata. Il percorso si concluderà alla chiesa di San Giuseppe guidato, come ogni anno, dalla Confraternita di S. Giuseppe (disponibile per le visite ogni ora a partire dalle 9:30).Dopo una prima apertura il 17/18 dicembre e il 14 febbraio in occasione di San Valentino, il progetto continua a condurre i visitatori nel cuore del progetto promosso dal Comune di Gandino con l’obiettivo di ripopolare gli edifici storici in disuso, attraverso la loro riqualificazione e rigenerazione, creando le migliori condizioni di utilizzo e fruizione del patrimonio immobiliare.Un concreto modello di cooperazione pubblico-privata in cui l’Amministrazione comunale ha scelto di ricoprire il ruolo di promotore di creatività e di iniziative innovative, e di sostenere i soggetti privati interessati a investire nel recupero e nella valorizzazione degli edifici storici.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo GANDINO – La Fiera di San Giuseppe torna… a palazzo proviene da Araberara.
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MediaUn progetto pensato dalla Scuola Primaria di Vertova, in collaborazione col Comune e l’ Associazione pro Vertova , che si inserisce nel percorso di Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023.I bambini e le bambine della scuola primaria verranno così coinvolti in attività di ricerca di informazioni relative al territorio circostante; di conoscenza delle peculiarità dello stesso attraverso l’ausilio di esperti locali e in attività di monitoraggio dei cambiamenti avvenuti nel tempo fino ad arrivare ad oggi.Il patrimonio conoscitivo acquisito verrà poi concretizzato in pannelli divulgativi e informativi che saranno posizionati lungo il percorso che dal paese conduce alla Valle, in un video promozionale della Valle fatto dai bambini e in una pubblicazione che sarà disponibile per tutta la popolazione.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo VERTOVA – La scuola primaria alla scoperta della Valle. Un progetto per conoscere il territorio e capirne i mutamenti nel tempo proviene da Araberara.
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MediaPer gli alunni delle classi seconda, terza e quarta della scuola Elementare di Vertova, la mattinata passata in biblioteca con Angelo Bonfanti è stata come fare un viaggio sulla macchina del tempo. Sì, perché si sono trovati di fronte strumenti e attrezzi che venivano utilizzati dagli scolari di molti decenni fa, quindi dai loro bisnonni e trisnonni.Bonfanti è il titolare del museo ‘Maria fa Töt’ di Vertova, una estesa collezione di oggetti antichi“Agli alunni delle Elementari – spiega Angelo – abbiamo mostrato i banchetti di scuola di una volta, con calamai e pennini in modo da poterli far scrivere. E infatti si sono divertiti a usare quei vecchi pennini. C’erano poi quaderni del 1924 e del 1927 e anche diverse pagelle, dal 1913 in poi. Ho mostrato loro anche astucci e attrezzature di una volta, come le cartelle, qualche compasso e righello”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo VERTOVA – I bambini a scuola da… ‘Maria fa Töt’ con pennini e calamai proviene da Araberara.
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MediaAlla sua elezione, nel giugno 2022, il sindaco Marco Galizzi aveva previsto di affidare al consigliere Luca Elco Basso Basset la delega specifica alla Digitalizzazione ed Informatizzazione, nell’ottica dell’imminente pubblicazione dei bandi del PNRR per la transizione digitale.“Abbiamo perciò orientato e concentrato energie per ottenere questi fondi – spiega il consigliere delegato – ed un proficuo lavoro ha permesso di raggiungere gli obiettivi iniziali grazie soprattutto ad una preziosa sinergia con gli uffici comunali. Siamo riusciti ad ottenere il finanziamento per tutti i sette bandi che riguardano la digitalizzazione dell’ente comune: rifacimento di Portale e Sito del Comune, integrazione del Cloud per archiviazione dati e lavoro da remoto, ampliamento dei servizi Spid e Cie, App Io e Pago Pa e costituzione di Piattaforma Notifiche Digitali e Piattaforma Nazionale Dati al fine di ridurre la distanza e semplificare il rapporto tra ente e cittadino”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo LEFFE – Vinti i sette bandi che riguardano la digitalizzazione del Comune per ridurre la distanza tra l’ente e i cittadini proviene da Araberara.
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MediaCiao Mirko,come in questa foto, ora tutto vicino a te appare piccolo. Tu, persona di grande umiltà, sempre pronto a donare amore e generosità. Sei stato un esempio per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti, hai sempre aiutato chi nei momenti di difficoltà aveva bisogno d’aiuto senza mai chiedere nulla in cambio, dimenticando di guardare avanti per te stesso. Nel mio cuore vivrà sempre il tuo dolce ricordo e so che ci darai da lassù la forza per lasciarti andare facendo tesoro di tutti gli insegnamenti che con il tuo esempio ci hai donato.Una tua amicaSUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo SOVERE – “Come in questa foto, ora tutto vicino a te appare piccolo” proviene da Araberara.
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MediaPer festeggiare Padre Giuseppe Bettoni (dei Padri Sacramentini) i Tavernolesi hanno preparato due banchetti (in due domeniche diverse) con offerte varie donate dai negozianti del paese e da alcuni privati.Padre Giuseppe ha gradito molto il pensiero, e soprattutto lo gradiranno le persone delle quali si occupa: senza casa, fuorusciti da Stati liberticidi, ex drogati ancora sensibili al richiamo dalle “sostanze” e perciò sempre in pericolo, giovani senza genitori che vivono allo sbando…iI “banchetto” preparato per “ARCHÉ”, l’Ente Benefico costruito da don Giuseppe per venire incontro ai poveri è stato molto affollato.Era un banchetto “povero”, ma era ricoperto di “doni” per bambini e di oggetti di semplice uso per la casa: asciugamani, posate e attrezzi vari per la cucina e per il bagno, tovaglioli e tovagliette… spumiglie e biscotti, penne biro e caramelle: insomma, chi voleva investire dei soldi comprandosi qualcosa, sapeva di lasciare un dono a Padre Giuseppe che l’avrebbe reso utile per ARCHE’.Luisa Balducchi con Mariella Foresti si sono date da fare per accontentare tutti gli acquirenti. Don Bettoni ha già fondato in Roma una “casa Archè” per i nuovi poveri. Arché, fondata nel 1991Padre Giuseppe Bettoni è nato a Tavernola Bergamasca e appartiene all’ordine dei Padri Sacramentini. Nel 1984 è a Milano come Vicario della Parrocchia Sant’Angela Merici, che servirà come parroco dal 1996 al 2010, e nel 1989 inizia ad occuparsi del problema della tossicodipendenza dei giovani del quartiere.Col tempo, l’attenzione dei volontari e di padre Giuseppe si sposta sui bambini sieropositivi; molti di loro hanno contratto la malattia dai genitori e le famiglie in cui vivono spesso non sono in grado di seguirli: padre Giuseppe e i volontari si impegnano quotidianamente sia con loro che con i fratelli/sorelle sieronegativi.In quegli anni il gruppo si rafforza fino a quando, nel 1991, dà ufficialmente vita all’associazione Arché, con la missione di “inventare ogni giorno la speranza” per i bambini sieropositivi e le loro famiglie.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo TAVERNOLA – Raccolta fondi per “Arché” di Padre Bettoni proviene da Araberara.
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MediaLa strada secondaria, parallela alla Statale 42, che collega i centri abitati di Casazza e Spinone al Lago, sarà finalmente dotata di un marciapiede. Sono infatti partiti i lavori in Via XXV Aprile, all’incrocio con la breve Via I Maggio, sul territorio comunale di Spinone.Il nuovo marciapiede renderà più sicura per i pedoni questa strada che parte dalla zona delle Fonti San Carlo e termina a Casazza nei pressi della caserma dei Carabinieri.La strada è frequentata, oltre che dai residenti, da automobilisti e motociclisti che cercano una via più veloce quando il traffico è intenso sulla Statale (e questo succede spesso…), rischiando però di essere multati. Le foto sono di Raffaele D’Onofrio, che ringraziamo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo SPINONE – CASAZZA – Marciapiede per rendere sicura la strada che collega i due paesi proviene da Araberara.
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MediaIl gruppo consiliare di minoranza ‘Continuità per Cenate’ ha criticato l’operato dell’Amministrazione guidata da Thomas Algeri, distribuendo in paese un volantino (dal titolo inequivocabile: “C’è chi fa e chi disfa”) particolarmente pepato. A sottoscriverlo sono i consiglieri Michela Suardi, Matteo Belotti, Giuseppe Pezzotta e Manuela Breno.Al primo punto del lungo elenco di critiche c’è la vendita del sentiero dei Salta Ploch: “L’Amministrazione comunale ha assegnato al privato il sentiero pubblico dei Salta Ploch (a San Rocco) nonostante la raccolta firme di circa 200 cittadini, le osservazioni contrarie di alcune associazioni del territorio, tra cui anche Legambiente, condivise anche dal nostro gruppo.Evidentemente, per l’attuale Amministrazione l’opinione dei propri cittadini non è così importante e, a quanto pare, nemmeno le firme raccolte! Le promesse fatte alla comunità di San Rocco in campagna elettorale restano solo parole mentre nei fatti viene venduto un sentiero! Il patrimonio pubblico appartiene al Comune di Cenate Sotto, non all’Amministrazione in carica!”.Si parla poi della biblioteca: “In occasione dei lavori di ristrutturazione della scuola Media le associazioni si sono ritrovate dall’oggi al domani senza più uno spazio. A più di un anno di distanza dalla fine dei lavori il Centro civico rimane ancora vuoto. La bella biblioteca che occupava tutto il piano terra (zona morbida, aule lettura, esposizione libri…) è ormai un lontano ricordo. Di essa rimangono solo alcuni scaffali con i libri posti nell’aula consiliare. Riteniamo che la funzione della biblioteca non sia solo il mero prestito di libri ma la capacità di attrarre piccoli/grandi lettori con spazi e attività a loro dedicati affinché possano trovare nella lettura, nell’ascolto e nell’aggregazione stimoli importantissimi per la loro crescita culturale e personale”.Si parla poi di PLIS e Parco Urbano Territoriale: “Abbiamo fatto notare anche nell’ultimo Consiglio comunale che il PLIS negli ultimi anni appare poco curato e trascurato ma ci è stato risposto che va benissimo così! Abbiamo inoltre segnalato a suo tempo alcune criticità dell’area che l’Amministrazione comunale ha individuato come parco urbano (zona Mortini).SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo CENATE SOTTO – La minoranza critica il sindaco: “C’è chi fa e chi disfa” proviene da Araberara.
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MediaQuando la stagione estiva lascerà il posto all’autunno, a Cenate Sotto sarà disponibile il nuovo ambulatorio medico voluto dall’Amministrazione comunale al primo piano del Centro civico. L’intervento comporterà una spesa di complessiva di 190 mila euro, soldi ben spesi perché l’attuale ambulatorio del paese non soddisfa le esigenze di pazienti e medici.Il cantiere è stato aperto nei giorni scorsi. Il sindaco di Cenate Sotto Thomas Algeri ha commentato sui social: “Sono iniziati i lavori per la creazione del nuovo ambulatorio medico comunale di Cenate Sotto. Una struttura di 350 metri quadrati che andrà finalmente a soddisfare le esigenze dei cittadini e dei medici. È un progetto in cui crediamo molto e che la nostra popolazione tutta, dai bambini agli anziani, merita di avere a disposizione. Purtroppo – sottolinea il primo cittadino – nell’ultima quindicina d’anni abbiamo assistito al progressivo abbandono del nostro comune da parte dei medici e, a suo tempo, avevamo promesso che avremmo fatto tutto il possibile per rimediare a questa situazione. Abbiamo preso l’occasione anche per una scelta green di riqualificazione a livello energetico dell’intero edificio, andando a togliere la vecchia caldaia a gas, per sostituirla completamente da pompe di calore e fotovoltaico”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo CENATE SOTTO – Ambulatorio medico al Centro civico, iniziati i lavori proviene da Araberara.
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MediaPulizie di primavera per la Statale 42 verso il lago di Gaiano e lungo la provinciale che sale a Solto Collina. “Un ottimo lavoro svolto da una ventina di volontari in vista della stagione estiva”, commenta il primo cittadino Marco Zoppetti, “e permettimi di sottolineare la presenza del sindaco, vice sindaco e di un consigliere. Di giornate così ne ho fatte tante, ma penso sia la prima volta che mi capita di vedere questo impegno da parte di un’amministrazione e non è così scontato”, aggiunge Massimo Corrado, referente dei Ploggers Bergamo e Brescia, che abita proprio a San Felice.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo ENDINE – 50 sacchi di spazzatura (e una cassaforte) raccolti sulle rive del lago di Gaiano proviene da Araberara.
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Media“Caro Giovanni, Gorlago sentirà la tua mancanza. Incontrarti per le strade del nostro paese, sul Sacrato della nostra Chiesa che tanto hai amato, voleva dire incontrare il tuo sorriso e il tuo saluto dolce, gentile e premuroso, sempre pronto ad aiutare”, è così che l’amministrazione ha ricordato Giovanni Fusini, catechista e sagrestano gorlaghese per molti anni. L’impegno da volontario e la sua disponibilità resteranno un ricordo indelebile in chi ha incrociato il suo cammino.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 17 MARZOL'articolo GORLAGO – Giovanni, sagrista e catechista e quel saluto gentile proviene da Araberara.
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