MediaChe Solto Collina non sia una terra di… pace, è ormai risaputo. Stavolta nulla c’entrano le questioni amministrative, o meglio, potevano c’entrare. Dalla vicenda di un presunto abuso ad una lettera con tanto di firma falsificata è stato un attimo.Cos’è successo l’ha raccontato il sindaco Maurizio Esti: “Purtroppo a Solto si è arrivati ad un livello di infamia penso unico in Italia. È pervenuta in Comune una lettera con raccomandata con ricevuta di ritorno, nella quale si intimava il Comune e l’interessato, minacciando denunce, di abbattere un presunto abuso (piccolo capannone per ricovero attrezzi e trattore, presente da più di 20 anni, tra l’altro di una bravissima persona) non avendo rispettato la distanza dal confine dal proprio terreno. L’ufficio tecnico (purtroppo) sempre troppo zelante ha provveduto immediatamente rivelando l’abuso a fare abbattere il capannoncino…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SOLTO COLLINA – Una lettera dalla Svizzera per segnalare un abuso, ma la firma è falsa proviene da Araberara.
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Media«Noi temiamo che quella che loro chiamano sospensione, venga usata come pretesto per dire che il progetto è in pausa quindi non serve il referendum». Carlo Marcelli, il leader della lista di opposizione “Abitare”, alza i toni contro il sindaco e la sua amministrazione: «Questo non ha senso. La questione non riguarda piccole o grandi modifiche. Il problema è: supermercato sì o no? Quindi per noi è fondamentale la consultazione popolare e ci sembra evidente che in paese l’idea sia ben chiara contro questa nuova costruzione».Il sindaco Luca Macario non sembra molto d’accordo con questa affermazione: «Molta gente ci ha ringraziati per i video sul mio profilo facebook in cui spiego cosa sta succedendo. Siamo riusciti a fare chiarezza in un contesto in cui c’era molta confusione e le persone non erano state informate come dovevano, quindi non avevano assolutamente capito la questione. Ecco perché ho ricevuto tanti apprezzamenti e tanti ringraziamenti».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo TORRE BOLDONE – Quel ‘pasticciaccio’ del supermercato. Marcelli: “Serve un referendum”. Macario: “Fatto chiarezza dove c’era confusione” proviene da Araberara.
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Media“A me non interessa il gossip politico. Sto ai fatti e a quanto comunicato dal sindaco. Ciò che ci interessa è il servizio che viene offerto alla cittadinanza. Però, visto come è stato gestito il caso penso che forse qualche problema di rapporti e comunicazioni all’interno della maggioranza c’è. A pensar male si fa peccato ma certe volte ci si azzecca. La scelta dei nuovi assessori la valuteremo nei prossimi mesi in base al loro operato”, Mario Zanchi, capogruppo di minoranza non le manda certo a dire a Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano dopo le dimissioni di due assessori in pochi giorni. E adesso chiede spiegazioni con un documento ufficiale: “In qualità di Consiglieri comunali del gruppo Alzano Futura, avendo appreso dal comunicato stampa da Lei rilasciato e pubblicato sul sito istituzionale del comune di Alzano Lombardo la notizia delle dimissioni degli Assessori Cimmino Marco, con delega alla Cultura e Istruzione, e Gorzio Giuseppe, con delega al Territorio – Infrastrutture e Transizione ecologica, preoccupati delle conseguenze che tale decisione potrà avere sullo sviluppo delle iniziative attualmente in corso ed in programma che fanno capo ad entrambi gli assessorati chiediamo da quanto tempo Lei Sindaco è al corrente della decisione presa dai due Assessori di dimettersi e per quale motivo non ha proceduto alla loro sostituzione anteponendo, come si legge nel comunicato quando dichiara “ringrazio per aver atteso gli esiti delle elezioni regionali a presentare le dimissioni al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione politica“…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALZANO – Terremoto in giunta: se ne vanno due assessori. Zanchi: “Per come è stato gestito il caso c’è qualche problema di rapporti in maggioranza” proviene da Araberara.
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Media“Non è possibile che per andare in auto dalla zona del Santuario al centro del paese, a volte ci devo impiegare 40 minuti! Tutto a causa del passaggio a livello e di quelle sbarre che stanno abbassate troppo a lungo!”.Questo è solo uno dei tanti sfoghi dei cittadini di Albano Sant’Alessandro che, nella serata di lunedì 27 febbraio, si sono riuniti nella sala consiliare del Municipio per ascoltare dalle bocche del sindaco Gianmario Zanga e del vicesindaco Fabrizio Mologni le ultime novità sull’annosa questione del passaggio a livello che taglia in due il paese, separando la zona del Santuario dal centro. Più che annosa, sarebbe più corretto parlare di questione ‘pluridecennale’ perché da decine di anni esiste il problema… e da decine di anni non si riesce a risolverlo. Adesso sembra che il progetto che permetterebbe di ‘trovare la quadra’ (bypassando il passaggio a livello che si trova a pochi passi dal Santuario della Madonna delle Rose) potrebbe essere realizzato entro il 2026. Una data che per molti cittadini di Albano è troppo lontana, però stavolta c’è un vantaggio, perché si tratta di una data certa (o quasi certa…). Fra pochi anni il problema potrebbe essere finalmente rivolto, ma qualcosa per migliorare la situazione la si potrà già fare in attesa del 2026, ad esempio riducendo (addirittura dimezzando) i tempi di attesa al passaggio a livello.Sì, perchè in passato c’era il capostazione e le sbarre venivano abbassate poco prima dell’arrivo del treno, per poi essere rialzate immediatamente dopo la partenza. Adesso che tutto è automatizzato, capita di dover aspettare 10 o 15 minuti fermi al casello. Se poi, dato che ora (come ha sottolineato il vicesindaco Mologni, che si sta occupando della questione ‘passaggio a livello’) oggi il numero dei passaggi è aumentato rispetto al passato; e aumenteranno ulteriormente quando, in futuro, si effettuerà il raddoppio della ferrovia con il passaggio dell’alta velocità che collega Bergamo a Brescia, e con un numero enorme di treno che passerebbero continuamente. In pratica, fra un certo numero di anni (anche se il raddoppio della ferrovia non è dietro l’angolo), le sbarre del passaggio a livello sarebbero perennemente abbassate. È quindi necessario un intervento che consenta alle auto (ma anche ai pedoni) di bypassarlo.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALBANO SANT’ALESSANDRO – Il passaggio a livello, la rabbia della gente e la promessa: “Tutto sarà risolto entro il 2026” proviene da Araberara.
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MediaUna ventata di preti giovani ai vertici dei vari settori curiali. Certo, resta (all’esterno) la sensazione di un piccolo esercito sul campo e un grande apparato di generali al comando di un’armata che si sta assottigliando ogni giorno. Chiese sempre più vuote, oratori deserti. La Chiesa è stata travolta dal covid. Un tempo una pestilenza avrebbe portato fiumi di fedeli ai santuari, davanti agli altari. Sul campo, salvo le meritorie eccezioni s’intende, i preti si sono defilati, per nostra esperienza hanno fatto molti di più i sindaci. La solitudine delle immagini di un Papa nel deserto di Piazza S. Pietro più che una testimonianza, adesso sembra un’abdicazione. Se i fedeli nella tragedia non hanno sentito il bisogno di Dio, è il segno che se “Dio ha bisogno degli uomini”, gli uomini non sentono più il bisogno di Dio.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo DIOCESI – Se “Dio ha bisogno degli uomini” gli uomini hanno bisogno di Dio? proviene da Araberara.
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Media“Fin da piccola nutrivo due grandi sogni: crescere una famiglia numerosa e fare l’insegnante. Li ho realizzati entrambi e sono una donna felice”.Entra subito in argomento, Chiara Calzaferri, classe 1975, che con Gianluigi Cominelli ha costruito la famiglia che tanto desiderava:“Sì, abbiamo sei figli, di cui i primi cinque vicinissimi di età perché volevamo che crescessero insieme; a 39 anni però, dal momento che ormai erano grandicelli, abbiamo pensato che poteva starcene anche un altro, e così, buona ultima, è arrivata Rachele, la ‘cuacìna’ della tribù…”.Ma andiamo con ordine. Chiara nasce da Francesca Bonicelli e Domenico Calzaferri, imprenditor multiforme molto conosciuto nella nostra Valle, ed ha un fratello maggiore, Nicola. Dopo il Liceo, ottiene la laurea in Lingue all’Università di Bergamo e comincia a lavorare nell’impresa paterna. Poi conosce Gianluigi, complice la passione per la musica, perché suonano entrambi nella banda dei rispettivi paesi, Villa d’Ogna e Parre, compagini musicali che da sempre coltivano rapporti di scambio e di collaborazione. Nel 2001 si sposano, e dopo un paio d’anni ecco arrivare il primogenito, Samuele, ora studente di Economia all’Università di Verona. Nel 2004 arriva Benedetta, che ora frequenta il Liceo Artistico a Lovere; nel 2006 Veronica, che studia Turismo al “Fantoni”; nel 2008 Pietro, che frequenta la prima Liceo Scientifico sempre al “Fantoni” e nel 2009 Cecilia, ora studentessa di terza media. Infine, come già detto, nel 2014 ecco arrivare anche Rachele, che ora frequenta la terza elementare:“I miei figli li ho allattati tutti fino ad un anno, e naturalmente finché sono stati grandicelli non c’è stato molto tempo per dormire e per riposare, le esigenze dei piccoli sono molte e poi ci si mettono anche le malattie dell’infanzia…insomma, ricordo che ad un certo punto ho trasferito la macchinetta dell’aerosol in cucina e lì è rimasta per un pezzo, era diventata ormai parte integrante dell’arredamento perché era sempre in attività…Devo anche dire però che sono stata fortunata perché avevo l’aiuto di mia mamma, che mi è sempre stata vicinissima, e di mio marito, da sempre “il cuoco della cena” oltre che appassionato ortolano e apicoltore. Ecco, il momento della cena è stato sempre ‘sacro’ e irrinunciabile, perché ci si ritrova tutti intorno alla tavola, anche se adesso ci manca spesso durante la settimana, la presenza di Samuele…”.All’asilo nido i suoi figli Chiara non li ha mandati:“Con tanti fratellini non avevano certo problemi di socializzazione! Inoltre c’erano i cuginetti e gli amici, la casa era sempre pina di bimbi e volevo godermeli tutti. Poi naturalmente hanno frequentato la scuola dell’infanzia, un’occasione in più per fare nuove amicizie che poi naturalmente si portavano anche a casa. E’ poi bellissimo constatare come i miei figli siano tutti diversi tra loro, per carattere, per personalità, per gusti e preferenze, eppure così legati tra loro, così ‘complici’ anche nel combinare marachelle o per fare scherzi e prendersi in giro, capaci di collaborare tra loro, di organizzarsi autonomamente ma anche di aiutarsi nelle loro attività…SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZO L'articolo VILLA D’OGNA – Chiara, ‘supermamma’ felice e i suoi sei figli: “L‘ importante non è avere figli perfetti; l’importante è avere figli sereni” proviene da Araberara.
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Media«Se il tempo regge verso metà marzo chiuderemo i lavori nel centro storico di Alzano Lombardo». Parola di Camillo Bertocchi, il sindaco del comune seriano. «Questo era un intervento complesso, da 1,3 milioni di euro. Abbiamo sistemato i sottoservizi e c’è stato un completo rifacimento della pavimentazione di piazza Italia, la piazza centrale del paese».«Un altro cantiere importante riguarda la pavimentazione del primo lotto del borgo medievale di Olera». Continua Bertocchi. «Qui l’investimento è di 500 mila euro. Però per questo cantiere abbiamo avuto degli imprevisti legati al rinvenimento di resti mortali. Quindi il servizio archeologico, seguito dalla sovrintendenza, sta rimuovendo questi resti e finché non avremo bonificato tutta l’area i lavori non potranno ripartire. A fronte della scocciatura per il prolungarsi dei tempi dell’intervento c’è il grande interesse storico di capire meglio una pagina del nostro passato. Per ora sappiamo solo che lì c’era un cimitero».Il tono del sindaco Bertocchi cambia quando inizia a parlare della scuola materna di Villa Paglia. «È in corso l’accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale di Bergamo. Finché non sarà concluso non si potrà ripartire con i lavori. Non sappiamo ancora quando la fase di completamento di quest’opera avrà avvio. Però certamente i costi saranno maggiori, visto l’aumento dei prezzi dei materiali. Le cifre le avremo a breve, nel corso del mese di marzo, perché dovremo comporre il bilancio e quindi dovremo avere anche le somme necessarie per completare tutte le opere».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo ALZANO – Il sindaco: “Centro storico, ci siamo. Scuola materna: accertamento del Tribunale”. Zanchi: “Velo pietoso per la gestione della vicenda” proviene da Araberara.
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Media8 e 9 marzo, due giorni importanti per Araberara e per le 12 wonder women che hanno posato per il #ccw, calendarcancerwoman, il calendario dove le modelle hanno celebrato la bellezza che può anche sbocciare dal dolore, quel dolore che è riuscito nell’incanto di farsi bellezza. Qualche settimana fa l’invito del Parlamento Europeo con l’Europarlamentare Gianna Gancia, Europarlamentare. L’8 marzo, nel pomeriggio, al Parlamento Europeo ci sarà l’evento con tutte le dodici donne e la nostra redazione per l’occasione in trasferta a Bruxelles.L'articolo Il Parlamento Europeo ha scelto il calendario di Araberara per l’8 marzo. Le 12 protagoniste e la redazione a Bruxelles proviene da Araberara.
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MediaLuca Mariani«Chi è causa del suo mal pianga se stesso». Lo sa bene Michele Zanchi ospite di Villa Serena, la Residenza Sanitaria Assistenziale di Predore che spiega il perché oggi si trova lì seduto su una sedia a rotelle. «Era il dicembre 2020. A me il limoncello è sempre piaciuto molto, però quella volta ho esagerato. Nel giro di tre giorni ho bevuto tre quarti della bottiglia. La glicemia è andata alle stelle e mi ha bloccato le gambe. È successo di notte. Mi sono alzato per andare in bagno, ma sono caduto. Non me ne sono accorto. La mattina quando mia figlia è entrata in casa per salutarmi mi ha trovato sdraiato a terra. Non riuscivo ad alzarmi e non mi ricordavo come fossi finito lì. Perciò mi hanno portato in ospedale e poi sono arrivato qui Predore».Michele ha 85 anni, anche se l’aspetto, la lingua e lo spirito sembrano molto più giovani. I capelli sono grigi, tagliati corti e contrastano con la barba lunga, non più scura come nella foto della patente «che ho ancora, anche se non guido più da tre anni», ma con alcune sfumature bianche. «Oggi riesco anche a camminare, seppur sostenuto e un pochino attaccato. Mi alzo da solo e sono abbastanza indipendente. Da quattro iniezioni di insulina ora ne faccio solo una al giorno. Qui mi tengono a regime e fanno bene. Le persone che lavorano qui sono veramente eccezionali, lo si vede subito».Nonostante sia sempre seduto sulla sua sedia a rotelle in tessuto nero con i tubolari color metallo, Michele non stai mai fermo. «Ringraziando Dio sono ancora attivo, perché sono sempre stato molto sportivo: ho giocato a calcio, ma la mia più grande passione è la pallavolo. Ero arbitro nazionale e ho diretto in serie A. Inoltre ho allenato la squadra sia maschile che femminile di Curno. Con entrambe siamo arrivati in serie C. Secondo me il movimento è importantissimo, il fisico ne ha bisogno e tiene libera la mente. Grazie a tutto questo sono ancora sveglio e così, io che ho la possibilità, aiuto gli altri anziani che non sono autosufficienti. Lo faccio molto volentieri e perché mi va».Infatti sulla pagina facebook della Villa Serena di Predore sono molte le foto che ritraggono il signor Zanchi mentre imbocca altri ospiti o quando distribuisce uno ad uno il buongiorno a tutte le signore accomodate nella stanza rosa. L’aiuto di Michele alle infermiere non si limita a questo: «tutti i proverbi che vengono scritti sulla lavagna della sala sono dettati da me. Sono sempre io che preparo i cruciverba. Quando ero a casa ne avevo scritti più di quattrocento. Adesso ogni settimana ne preparo uno, così il lunedì mattina si gioca tutti insieme. Inoltre, ogni volta che organizziamo un’iniziativa o una gita io sono incaricato di scrivere il diario della giornata. Nei prossimi giorni dovrò raccontare della festa di carnevale che abbiamo fatto qui. Il tema era Biancaneve e i sette nani. Io ero vestito da cacciatore. Mi sono divertito un mondo. Anche se ero in sedia a rotelle ho ballato e ho fatto il trenino».SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PREDORE – Michele, 85 anni, che dalla sedia a rotelle aiuta i suoi ‘compagni’ a Villa Serena: “Il limoncello mi ha rovinato. A casa avevo 1101 libri e a casa vorrei tornare” proviene da Araberara.
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Media«Le stazioni della TEB sono presidiati dalle forze dell’ordine. Le telecamere ci sono, però purtroppo non si riesce a garantire una sorveglianza h-24. Servirebbe potenziare questo sistema di controllo, ma soprattutto bisognerebbe cercare di prevenire questi episodi a monte». La sindaca di Ranica Mariagrazia Vergani interviene a proposito dell’aggressione avvenuta sul tram della val Seriana, alla fermata di Bergamo Negrisoli, nel pomeriggio di martedì 28 febbraio. Il protagonista è un ragazzo di 23 anni di origine tunisina, salito sul trenino alla fermata di Ranica dove aveva già rotto i cristalli di tre auto parcheggiate lì vicino. Una volta giunto in città il ventitreenne è sceso dal tram e ha fatto a pezzi i vetri del convoglio con un martello.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo RANICA – Aggressione all’autista Teb. La sindaca: “Servono interventi sovraccomunali e mirati anche dai servizi sociali” proviene da Araberara.
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MediaDopo tre anni di pandemia Tavernola ha detto “stop” al covid ed ha organizzato una sfilata di carnevale degna dei “bei tempi”.Innanzi tutto si è pensato ai “carri”, 4, di grande volumetria, abitati da maschere opportunamente travestite intente a nutrire e custodire gli animali e le persone sui carri (su di uno c’era anche una ruota azzurra con 4 raggi che giravano armonicamente). Un carro recava un leone, in piedi, fiero e curioso, un altro aveva galline (finte) che scodellavano uova, un terzo ripieno di attrezzi per la pulizia dei prati predisposto dalla famiglia di Francesco Morzenti che “issava” come conducente anche il figlio più piccolo. C’era anche un quarto carro, voluminoso e brillante, seguito da una folla di teenagers incastrate in barattoli di coca cola e altre bibite.C’era, infine, un piccolo carretto tirato a mano da Sergio Cristinelli che mostrava, giacenti sullo sfondo ricoperto di fieno alcuni attrezzi agricoli in riposo: zappa, vanga e rastrello.“Rappresento i poveri – ha spiegato con orgoglio – sono capaci tutti di andare in corteo su un carro ricco semovente…”.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo TAVERNOLA – Non solo Peppone e don Camillo ma anche… “il carretto dei poveri” proviene da Araberara.
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MediaIl sindaco Giorgio Bertazzoli ha ancora poco più di un anno di mandato prima delle nuove elezioni (è stato eletto per la seconda volta il 26 maggio 2019). Ma veleggia con il vento in poppa e non è quindi ancora la sua “Ora” e tanto meno teme una “sarneghera”. Ma siccome non ama la calma piatta, senza badare alla forma, una soffiata di vento l’ha fatta: ha destituito la sua vicesindaca Paola Plebani accusata di non essere “da molto tempo” in sintonia, essendo venuto a mancare “il rapporto di fiducia”. Ma ci è andato giù piatto quando ha sostenuto che “il ruolo di vicesindaco sia fatto soprattutto di lealtà e condivisione assoluta con il proprio sindaco”.Insomma ha accusato la sua ex vice di slealtà. In che cosa? “Molte scelte prese in autonomia e senza condivisione”.Questi i termini messi nero su bianco. Ma cosa può essere successo nel dietro le quinte? Bertazzoli (Lega) non è stato eletto consigliere regionale per soli 383 voti (uno in più del distacco avuto dal capogruppo leghista uscente Roberto Anelli (rieletto). Una manciata di voti che fanno pensare che un appoggio maggiore a livello locale gli avrebbe permesso di essere la sorpresa leghista in bergamasca, dato per scontato che Francesco Malanchini era irraggiungibile con i suoi quasi seimila voti, ma gli altri (Anelli e Belotti) si sono rivelati alla portata del sindaco di Sarnico e la sua capacità indubbia di usare i social e in generale la comunicazione.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SARNICO – RETROSCENA – Bertazzoli, Plebani e quei voti mancati proviene da Araberara.
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MediaStorie di Donne. Donne con la D grande, immensa, gigantesca. Le raccontiamo su questo numero di Araberara, o meglio, si raccontano. Patrizia & Denise in ‘soccorso’ dei piccoli bimbi del Nepal, un filo diretto fatto di libri, donazioni, farmaci e tanto amore nel solco di Roby Piantoni. Martina, la sua matita, il surrealismo, la mattina in fabbrica e il pomeriggio a dipingere. Chiara, supermamma felice e i suoi sei figli: “L’importante non è avere figli perfetti, l’importante è avere figli sereni”. Suor Regina e suor Saba che hanno fatto una scelta diversa, si sono innamorate….di Dio, vivono a Ranzanico. Silvia, 28 anni, che ha lasciato il lavoro fisso per tornare sui banchi di scuola. E poi le dodici donne con il tumore al seno che hanno posato per il calendario di Araberara e che l’8 e il 9 marzo saranno a Bruxelles al Parlamento Europeo insieme alla nostra redazione…TROVATE LE LORO STORIE SUL NUMERO IN EDICOLAL'articolo Storie di DONNE, dalla supermamma di Villa d’Ogna alle suore di Ranzanico a… proviene da Araberara.
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MediaTavernola sta avendo un risveglio. Fino a qualche anno fa insperato. Sta uscendo da un pantano di immobilismo sostanziale, dovuto certo alle piaghe di Giobbe che sono piovute addosso a raffica, prima la meningite, poi i rifiuti in fondo al lago, poi il covid, poi la minaccia della grande frana, con in aggiunta le “piaghe” personali del sindaco e la girandola nell’ufficio tecnico che ha bloccato ogni tipo di progettazione. Sembrava appunto che fosse piovuta una maledizione su questo mandato di Ioris Pezzotti. Adesso sembra tutto passato, è tornato il sereno. Merito soprattutto del nuovo vulcanico prevosto, don Giuseppe Azzola, sceso dall’alto lago (Castro) a miracol mostrare.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo TAVERNOLA – SCENARI – Il risveglio tavernolese: non solo don Camillo e Peppone, ma cultura e spettacolo proviene da Araberara.
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MediaSpett.le direttore,chiedo ospitalità sulle pagine del suo giornale per riaffermare la verità dei fatti, messa in discussione dal capogruppo della minoranza consiliare di “Lovere domani” Graziano Martinelli, nel suo intervento pubblicato sul numero del 3 febbraio. Nell’articolo in questione, a proposito di via Macallè, il consigliere Martinelli ha affermato che i ritardi nell’apertura dei lavori sarebbero attribuibili allo scarso impegno delle recenti Amministrazioni comunali loveresi. La falsità di questa affermazione denota la scarsa preparazione dell’opposizione, che si limita a slogan semplicistici senza approfondire gli argomenti. Spiace constatare, nuovamente, come il capogruppo consigliare sia così disinformato e non si sia preso la briga di verificare i fatti prima di fare simili, gravi accuse.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo LOVERE – INTERVENTO – “Il capogruppo dell’opposizione di ‘Lovere Domani’ lancia il sasso e nasconde la mano” proviene da Araberara.
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MediaOtto milioni di euro di opere dallo scorso anno a fine mandato, senza contare gli altri milioni di euro per l’ampliamento della Casa della Serenità, senza contare gli investimenti dell’Accademia Tadini e senza contare i lavori all’ospedale che oltre alla casa della Comunità andrà a incrementare con ulteriori ingenti investimenti. Numeri da capogiro per un Comune di poco meno di 5300 abitanti. E dietro ai numeri ci sono progetti e dietro i progetti ci sono persone. Nicola Macario, deleghe al bilancio, alle finanze, al personale e ai lavori pubblici è uno dei principali artefici di questi numeri. E allora trasformiamo questi numeri in parole: “Cominciamo dalla tanto discussa pista ciclopedonale – comincia Nicola Macario – i lavori per la realizzazione della ‘mantonava’ sono stati aggiudicati, abbiamo incontrato le ditte che dovranno fare l’opera, non solo per la mantovana ma anche per tutti gli accessori che vanno inseriti, e abbiamo definito che entro fine aprile la pista ciclopedonale si aprirà.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo LOVERE – 8 milioni di opere in due anni. Macario: “Per fine aprile ciclopedonale aperta. Piazzale Bonomelli nel 2024…Via Macallè, Trello, Parco e…” proviene da Araberara.
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MediaAlla fine Barbara Pedretti si è chiamata fuori. Maurizio Pezzoli si ricandida e ora la sfida è riuscite a chiudere la lista, perché le difficoltà per trovare i nomi ci sono, così come la sfida per chi tenta di farne un’altra, Mauro Franini, ancora da capire se con il simbolo Lega o civica, è la stessa. In un periodo di disaffezione alla vita amministrativa si fa fatica a fare le liste nei Comuni grandi, figurarsi a Pianico, dove non manca poi molto, tenendo conto che si vota il 14 maggio e le liste vanno consegnate 30 giorni prima, poco meno di un mese e mezzo per trovare i nomi, stilare il programma, raccogliere le firme. Senza Barbara Pedretti, un pezzo da 90 della vita amministrativa di Pianico degli ultimi anni.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PIANICO – E alla fine tornò Maurizio Pezzoli, ma ora la sfida è trovare i nomi per la lista proviene da Araberara.
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MediaVisto il fermento per le imminenti elezioni, ritengo sia giunto il momento di ufficializzare che lascio la vita amministrativa. Non è da me fare questo tipo di proclami, sono sempre stata molto riservata e le persone a me vicine già sanno, ma le voci di una mia candidatura si stanno diffondendo e preferisco fare chiarezza.La mia decisione non è stata presa a cuor leggero, è stata molto sofferta, meditata, ma con la consapevolezza che sia la cosa giusta anche se con le lacrime agli occhi.Non sono stati anni facilissimi, ho attraversato, come tutti, periodi che non pensavo di riuscire ad affrontare. Le situazioni che si sono create, soprattutto con il covid, mi hanno segnata parecchio, penso di aver dato tutto quanto mi è stato possibile, o forse potevo dare di più, trascurando a volte la mia famiglia, il mio lavoro ed anche me stessa:SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo PIANICO – INTERVENTO – Barbara Pedretti: “Lascio la vita amministrativa. E’ il momento di fermarmi. Nella vita bisogna darsi un limite” proviene da Araberara.
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MediaEntra nel vivo anche per l’Atalanta l’inchiesta sui presunti illeciti che sinora hanno visto la penalizzazione di 15 punti della Juventus. Sotto i riflettori la frase di Arrivabene a Cherubini: “Sai bene cosa dobbiamo all’Atalanta” le parole dell’ex ad, che si riferiva ad un debito di otto milioni, in base al quale si stava decidendo di concedere a Demiral di allenarsi con i bergamaschi prima della chiusura dell’affare tra i due club. Sul giocatore, per gli inquirenti, hanno pesato quei rapporti di credito/debito del passato. E Cherubini rispose:SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo Atalanta: il processo entra nel vivo: ‘Sai bene cosa dobbiamo all’Atalanta” proviene da Araberara.
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MediaPrima di uscire,di andare lassù
ti ho lasciato un baciosul comodino per quandoti sveglierai.O forse per quando mi sveglierò ioPerché lassù tu sei sempre nella luceSei sempre sveglioOggi portalo con te.Portalo sempre con te.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SARNICO – Il ricordo di Michela Boldrini proviene da Araberara.
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ti ho lasciato un baciosul comodino per quandoti sveglierai.O forse per quando mi sveglierò ioPerché lassù tu sei sempre nella luceSei sempre sveglioOggi portalo con te.Portalo sempre con te.SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MARZOL'articolo SARNICO – Il ricordo di Michela Boldrini proviene da Araberara.
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