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MediaÈ soddisfatto il sindaco Danilo Cominelli, un grosso contributo arriva per l’efficientamento della piscina, mentre i lavori di piazza San Rocco stanno per concludersi. Andiamo con ordine.“Insieme alla Radici Nuoto, attuale gestore della piscina, e una ditta di consulenza abbiamo partecipato al bando regionale per l’efficientamento energetico e ricevere un contributo di 313.632 euro su un progetto di 392.040 euro è un motivo di grande soddisfazione perché ci tenevamo parecchio e ci potrebbe essere un bel rinnovamento per il nostro impianto natatorio. Il prossimo passo sarà quindi incontrarsi con i tecnici per la progettazione esecutiva”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo PARRE – Mega contributo per le piscine, conto alla rovescia per la riapertura della piazza proviene da Araberara.

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MediaNiente luminarie di Natale da parte dell’amministrazione e i soldi risparmiati vengono utilizzati per aiutare le famiglie a pagare il vertiginoso aumento delle bollette. “Abbiamo stanziato 40.000 euro – commenta il sindaco Massimo Morstabilinie ora andremo a fare il bando per aiutare le famiglie bisognose. Abbiamo deciso quest’anno di limitare l’installazione delle luminarie. Ringrazio i commercianti che stanno mettendo a loro spese le luminarie nelle vie del centro storico”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo CLUSONE – “Niente luminarie dell’amministrazione, daremo 40.000 euro per le bollette delle famiglie bisognose” proviene da Araberara.

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MediaManuel Paissoni, trentenne di Predore, è la vittima del tragico schianto avvenuto all’1.23 di oggi, 2 dicembre, sulla A4 in direzione Milano, tra i caselli di Verona Sud e Sommacampagna.Manuel era a bordo della sua Bmw quando si è schiantato contro un camion.Sembra che tutto sia iniziato quando un autoarticolato con targa polacca si stava immettendo sulla prima corsia, dopo la sosta. Quest’ultimo non si sarebbe accorto di un altro mezzo pesante che stava sopraggiungengo. Per evitare il mezzo polacco, l’altro camion ha sterzato finendo nelle altre corsie e Manuel non è riuscito ad evitare l’impatto, che gli è stato fatale.La squadra dei vigili del fuoco, intervenuta da Verona, ha lavorato a lungo per estrarre il corpo del trentenne, mentre i due camionisti sono illesi. Sul posto oltre all’automedica e all’ambulanza, sono giunti la polizia stradale di Verona Sud che ha chiuso l’arteria per più di due ore per svolgere i rilievi.Il saluto degli amiciSul profilo Facebook di Manuel Paissoni sono arrivati tanti messaggi degli amici.
“Ciao Manuel mi ricordo di te un ragazzino simpaticissimo sempre con il sorriso stampato e dalla battuta pronta ma di un educazione fantastica”, “Non dimenticherò mai il tuo sorriso, la tua carica e la tua simpatia… ora più che mai sostieni e proteggi la tua famiglia a cui tanto tenevi”, “Buon viaggio”, sono soltanto alcuni.
L'articolo Predore, tragico schianto in A4: addio a Manuel proviene da Araberara.

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MediaNe avevamo parlato nei numeri scorsi, ora arriva la conferma definitiva, l’ex Parco Hotel diventa un locale per i giovani, torna la discoteca a Clusone ma non sarà solo un locale da ballo ma intrattenimento a 360 gradi…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo CLUSONE – Ex Parco Hotel torna discoteca, arriva la conferma, a breve verrà firmato l’atto e poi si parte proviene da Araberara.

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MediaCerete è sempre più un paese a misura di… giovani. E sono proprio loro a bussare alle porte del Municipio con progetti pronti a diventare realtà. Dopo ‘I Briganti’ è il turno dei ‘METECI’.“La giunta comunale di Cerete – spiega il sindaco Cinzia Locatelli -, nell’ambito delle politiche giovanili, ha approvato l’autorizzazione ad un gruppo di ragazzi classe 2007 di realizzare graffiti su alcuni muri presenti in paese. Alcuni giorni fa i ragazzi sono venuti in comune per presentarsi e hanno inviato la richiesta di poter esprimere la loro creatività attraverso la realizzazione di graffiti che sono la loro passione comune. Abbiamo valutato la richiesta e tutti siamo stati dell’idea che sia giusto dare la possibilità anche a loro di fare in modo legittimo ciò che gli piace fare. A Cerete esiste già un altro gruppo di adolescenti, I Briganti, che svolgono attività di diverso genere, in questo periodo stanno seguendo un corso di cucina dedicato a loro presso il centro sportivo di Cerete Alto. Abbiamo capito, proprio grazie all’ascolto e alla collaborazione con questi ragazzi, che ognuno deve essere libero di fare ciò per cui è più portato, deve essere accettato e in qualche modo protetto dalla comunità nella quale vive…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo CERETE – I ‘Meteci’, classe 2007, che ‘armati’ di bombolette dipingono d’incanto il paese proviene da Araberara.

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MediaUn percorso attraverso l’antico borgo lungo un tracciato costellato di presepi di ogni tipo, alla scoperta non solo delle mille suggestioni architettoniche che Gromo offre in ogni angolo,  ma anche delle mille forme con cui lungo il tempo, e ancora oggi in omaggio ad una tradizione sempre sorprendentemente viva, le persone hanno interpretato ed interpretano l’evento della  Natività, i suoi luoghi e i suoi personaggi: “Dopo l’appello che abbiamo lanciato sui social – spiega il parroco don Flavio Gritti che insieme ai suoi giovani ha pensato e realizzato questa originale iniziativa –  ci sono arrivate alcune centinaia di presepi: da tutta la Valle ma anche dalla Bassa Bergamasca, da parte di privati, di gruppi, di associazioni e anche di alcuni missionari che ci hanno mandato presepi persino dal Vietnam, dalla Cina, dal Libano…Tutti questi manufatti hanno poi trovato spazi privilegiati di esposizione nei vicoli, sotto i portici, lungo i viottoli, nelle corti, nelle vetrine, e così ora sono sparsi per tutto il paese a tracciare un percorso lungo circa 700 metri che parte dal parcheggio turistico ed arriva in piazza Dante, alla chiesa di S. Gregorio. Il percorso è perciò una specie di labirinto, ovviamente segnato sia da alcune frecce che da una corda, allo scopo di non far perdere la giusta direzione ai visitatori”. Un allestimento, dunque, ben diverso, più pittoresco e più vivo delle solite esposizioni museali, la cui preparazione ha richiesto naturalmente un gran lavoro da parte dei Volontari, per lo più i giovani del paese…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo GROMO – Il paese diventa “Il borgo dei Presepi”: centinaia di rappresentazioni della Natività lungo un suggestivo percorso nell’antico abitato. Don Flavio: “Presepi da tutto il mondo” proviene da Araberara.

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MediaStoria (quasi) infinita del medico di base nei 4 paesi dell’Alta Valle: dov’eravamo rimasti? Eravamo rimasti, nello scorso numero del giornale, alla promessa di tenere informati i nostri Lettori sugli sviluppi della vicenda per cui, dopo aver pubblicato la lettera di richiesta di chiarimenti dei sindaci al medico stesso, era doveroso ascoltare anche, come si dice, l’altra campana.Avevamo perciò cercato di contattare il dott. Presepio, con telefonate e messaggi, senza però ottenere risposta. Poi ci aveva chiamato lui chiedendo un’intervista, che fissammo per martedì 22 novembre. Ma l’appuntamento ‘saltò’ perché l’interessato aveva avuto altri impegni. Allora fissiamo un altro appuntamento, il mercoledì successivo, in redazione, “tra le 9,30  e le 10”, come ci aveva chiesto.  Lo aspettiamo fino alle 10,30, ma non arriva nessuno. Allora chiamiamo noi e ci risponde che ha avuto un imprevisto e che si presenterà verso le 11. Aspettiamo, un po’ scocciati, per la verità, anche perché non capiamo perché non ci abbia chiamato lui per giustificare il ritardo. Ma alle 11,30 ancora niente. E a questo punto la sottoscritta decide di andarsene a casa, dove mi raggiunge, verso mezzogiorno, la telefonata del medico: “Com’è che all’ingresso della redazione non c’è nessuno ad  accogliermi?”. A questo punto rispondo che dalle nostre parti si usa ancora rispettare sia la parola data che gli orari, o perlomeno si avvisa per tempo se un appuntamento rischia di saltare. In ogni caso, concludo, in redazione ci sono altri colleghi che possono benissimo raccogliere le sue dichiarazioni, e lo saluto. Ma i colleghi  mi diranno poi che in redazione il dott. Presepio non si è fatto vedere…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo GANDELLINO – VALBONDIONE – GROMO – VALGOGLIO – Le contraddizioni del Dottor Natalino Presepio che anche alla vigilia della sua festa fa arrabbiare i sindaci proviene da Araberara.

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MediaIris sorride dall’altra parte del telefono mentre racconta gli aneddoti di una lunga storia, quella dell’attività commerciale iniziata 55 anni fa da mamma Renata Paris e papà Enrico Bertoletti. Un sorriso che non nasconde l’emozione di quella serranda abbassata per l’ultima volta il 31 ottobre, perché quel negozio è stato molto di più, è stato una casa, è stato una famiglia.Riavvolgiamo il nastro: “Mia mamma – spiega Iris – aveva aperto un negozio in centro a Solto nel 1967, in realtà era una stanzina in affitto, mentre mio papà faceva l’operaio a Milano. Poi hanno chiuso e hanno iniziato a fare gli ambulanti e così abbiamo proseguito io e mio fratello Livio, e nel 1978 hanno aperto il negozio ‘Reil Mark’ e Reil è l’unione delle iniziali dei nostri nomi”.Che in pochi hanno chiamato con il suo nome… “Tutti hanno sempre detto ‘andiamo da Renata a comprare le scarpe’, anche quando mamma è venuta a mancare a febbraio del 2021, è sempre stato così. Una nostra cliente un giorno mi ha detto che quando le hanno detto che avremmo chiuso il negozio, non aveva capito, perché non ci conosceva come Reil Mark”.Iris e Livio in mezzo alle scarpe ci sono nati: “I nostri genitori ci portavano sempre con loro ai mercati e alle fiere d’estate e già quando andavamo alle superiori lavoravamo nel fine settimana… sì, anche quando i nostri coetanei andavano al lago a fare il bagno (sorride, ndr). Il sabato per me è sempre stato un giorno lavorativo e penso mi sembrerebbe strano il contrario”.Renata e i suoi figli hanno venduto scarpe a intere generazioni di soltesi. In tutti questi anni sono cambiate tante cose… “Mamma e papà mi dicevano sempre che una volta c’era più umanità, ci si aiutava di più e poi sono cambiate le esigenze dei clienti… prima erano più veloci nella scelta, oggi ci sono tante alternative e quasi tutti seguono la moda, quando vengono in negozio hanno già le idee chiare”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo SOLTO COLLINA – Iris e ‘Reil Mark’ che abbassa le serrande: “Dicevano ‘andiamo da Renata a comprare le scarpe’, il campanello alle 5 del mattino per gli scarponi da caccia, il paese, i clienti e…” proviene da Araberara.

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MediaLa rete idrica del Comune di Bossico ( e quindi la stazione di pompaggio Sovere-Bossico) alimenterà da oggi e in futuro l’acquedotto comunale del Comune di Costa Volpino, in particolare le frazioni di Ceratello e Flaccanico. Tale affermazione potrebbe forse stupire e incuriosire molti lettori non piu’ giovanissimi che ben ricordano i problemi di mancanza d’acqua che nei secoli hanno sempre afflitto l’Altopiano di Bossico; potrebbe quindi sembrare paradossale che proprio il piccolo paese di Bossico, con i suoi problemi idrici,  possa fornire l’acqua ad  altri paesi. Andiamo quindi per gradi e vediamo di spiegare le motivazioni che hanno portato a tale scelta. I bossichesi piu’ attempati ricorderanno gli anni in cui, durante il periodo estivo e non solo, il paese di Bossico soffriva di una cronica mancanza d’acqua tanto da arrivare a pesanti razionamenti e alla distribuzione idrica per poche ore al giorno. La maggior parte delle abitazioni erano dotate di cisterna di accumulo con relativa autoclave per poter far fronte ai bisogni quotidiani durante le ore di razionamento. Erano gli anni in cui Bossico, durante il periodo estivo, vedeva triplicare la popolazione grazie al fortissimo afflusso turistico che riempiva tutte le abitazioni dell’Altopiano, aumentando ancor piu’ i problemi di fabbisogno idrico. Vivere in cima ad una montagna, senza avere nel territorio retrostante montagne piu’ importanti porta inevitabilmente al prosciugamento delle modeste sorgenti, dopo poche settimane di siccità. Già negli anni cinquanta ci si era attivati per utilizzare una sorgente in località “fontana fredda” ai piedi del Monte Alto e del Rifugio Magnolini (la sorgente si chiama “pisol” e già il nome è un programma sulla sua portata idrica); l’acqua di tale sorgente, mediante una tubatura posata con un faticoso scavo a mano, percorre la parte a nord e retrostante il Monte Colombina, per parecchi chilometri, arrivando in due vasche di accumulo i località Monte di Lovere, appena sopra il centro abitato di Bossico. Anche questa soluzione, pur migliorando la situazione dimostrò ben presto i suoi limiti: la sorgente nei periodi di prolungata siccità riduceva notevolmente la sua portata e nei periodi estivi, di maggior bisogno, si doveva continuare a razionare la distribuzione. Il problema venne definitivamente risolto nei primi anni 90 del secolo scorso, quando l’amministrazione comunale (sindaco il maestro Arrighetti Piero) riuscì a reperire finanziamenti Regionali e Provinciali per realizzare l’impianto di pompaggio che si dirama a fondovalle dall’acquedotto dei laghi (attingendo a sorgenti in Comune di Cerete) e pompare l’acqua in una vasca di accumulo sopra Bossico. L’impianto di pompaggio entro’ in funzione in via provvisoria nell’estate del 1996, per poi andare a regime e alimentare in maniera continuativa l’acquedotto comunale di Bossico…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo BOSSICO – “Bossico darà acqua a Costa Volpino. In passato problemi idrici e ora ‘donatore’ di acqua” proviene da Araberara.

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MediaE’ finito dritto nell’elenco dei panettoni da assaggiare a Natale, insieme al Panettone di Iginio Massari, che di dolci se ne intende. E’ il panettone di Ciacco, alias Stefano Guizzetti da Sovere, di lui ne avevamo già parlato per il gelato che sta conquistando l’Italia. Ora tocca al panettone, anche se in realtà il suo panettone ha già ricevuto premi e riconoscimenti negli anni scorsi. Quest’anno è tra i top da provare con il suo Panettone ‘amaro’, un lievitato dal gusto elegante, a base di erbe, radici mirtilli. Un mix dal gusto davvero particolare, un infuso di rabarbaro, genziana e china, in equilibrio con il sapore tradizionale di zucchero e burro. E a dare consistenza e dolcezza ci pensano i mirtilli rossi e neri semicanditi. Insomma, un impatto sul palato importante. Naturalmente non mancano poi i classici gusti di Guizzetti, dal suo Panettone Milano al Panettone Lampone e Pistacchio. Ciacco che a Parma e Milano è diventato un must sul fronte gelato ora, si dedica anche ai cosiddetti grandi lievitati. Materie prime rigorosamente di qualità, dalle uvette di Corinto con il loro colore viola intenso a quelle di Cilena da uva bianca, morbide e acidule. E intanto un altro soverese è impegnato sempre sul fronte panettoni. Simone Bianchi è in gara per il miglior panettone camuno…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo SOVERE – ‘Ciacco’ Stefano Guizzetti e il Panettone ‘amaro’ che fa concorrenza a Iginio Massari e Simone Bianch in gara per il miglior Panettone camuno proviene da Araberara.

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MediaCome ogni anno. Ormai sta diventando un must. Le scuole di Lovere sul tetto della provincia. I dati sono quelli ufficiali di Eduscopio, la classifica annuale della Fondazione Agnelli sulla qualità delle scuole superiori, che hanno premiato ancora volta il ‘Decio Celeri’ di Lovere (ed anche il ‘Fantoni’ di Clusone) tra le scuole superiori che a livello nazionale, preparano meglio per il mondo dell’università. Il Celeri brucia tutti ed è primo addirittura in Italia a pari merito con altre scuole, tra i licei classici d’Italia, mentre il liceo scientifico Fantoni, sempre insieme ad altre scuole è secondo in Italia. La Fondazione Agnelli ha analizzato i numeri, un milione e 289 mila diplomati italiani, 7700 istituti e che hanno conseguito il titolo in tre anni scolastici successivi, quelli 2016-2017, 2017-2018 e 2018-2019. Per i licei e gli istituti tecnici attenzione focalizzata sulla preparazione per il mondo dell’università mentre per gli istituti tecnici e gli istituti professionali la capacità di preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro.Il Celeri, oltre che primo in Italia è quindi al primo posto tra quelli della bergamasca, seguito dal ‘Sarpi’ di Città Alta e dal ‘Weil’ di Treviglio. Lo stesso risultato del 2021. Il Fantoni di Clusone al primo posto in provincia è seguito dal ‘Lussana’ di Bergamo e dall’Amaldi di Alzano. Scienze Applicate vede al primo posto il ‘Mascheroni’ di Bergamo, poi il Lussana e al terzo posto di ‘Valle Seriana’ di Gazzaniga.Scienze Umane a opzione economico-sociale, il podio vede ancora al primo posto il Fantoni, poi il “Federici” di Trescore e poi l’”Oberdan” di Treviglio.Tra i licei linguistici, al primo posto c’è il “Romero” di Albino, seguito poi dal “Don Milani” di Romano e dal “Galilei” di Caravaggio.Per i licei artistici, primo posto ancora al Celeri, poi “La Traccia” di Calcinate e il “Manzù” in città…SUL NUMERO IN EDICOLA LA CLASSIFICA DI TUTTE LE SCUOLEL'articolo SCUOLE – Il Celeri primo Liceo Classico in Italia (non solo a Bergamo), lo scientifico del Fantoni di Clusone secondo in Italia e primo in bergamasca proviene da Araberara.

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MediaSono state davvero tante le persone che hanno accompagnato Gabriele Zucchelli, 71 anni, nel suo ultimo viaggio dalla contrada Zanetti, dove abitava, fino al Cimitero. Vittima di un tragico incidente mentre stava tagliando un albero  a Valcanale, Gabriele con una scala si era arrampicato su una pianta dopo essersi imbragato e mentre lavorava un grosso ramo lo aveva colpito schiacciandolo contro il tronco e provocandone la morte repentina, al punto che i soccorritori non avevano potuto far altro che constatarne il decesso.“Un incidente davvero incredibile, per uno come lui che nel bosco si può dire ci fosse nato…Gabriele  non era certo un taglialegna inesperto – dice il vicesindaco Antonio Delbono – : con alberi e tronchi aveva spesso a che fare, sempre pronto com’era anche a dare una mano alle vedove ed alle anziane del paese quando c’era bisogno di fare scorta o di sistemare le cataste di legname in vista dell’inverno…”…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo ARDESIO – MEMORIA – Gabriele, taglialegna ‘ucciso’ dalla sua pianta, il Perù, i volontari che sostengono Padre Giovanni proviene da Araberara.

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MediaSarà un Natale un po’ triste quello della città di Albino, il comune più grande della Valle Seriana con i suoi 18 mila abitanti. Quest’inverno, dopo molti anni, non ci sarà l’illuminazione natalizia per le vie della città e del centro storico: uno dei motivi di questa disdetta è quello che l’associazione “Le Botteghe di Albino”, che si organizzava per abbellire la città, da giugno non ha più un direttivo, né un presidente. Le luminarie venivano messe con il contributo dei commercianti che partecipavano all’iniziativa e una parte di questa spesa veniva sostenuta dal Comune di Albino.La notizia di questa disdetta girava in città da diverse settimane, ma alcuni commercianti e residenti speravano che alla fine qualcosa per abbellire Albino in occasione delle festività natalizie si potesse fare, e che magari fosse il Comune ad organizzare qualcosa.Ma alcune settimane fa il sindaco di Albino, Fabio Terzi, ha ribadito che, per coerenza con la politica dell’austerity scelta dalla sua Amministrazione per contenere i costi delle bollette, non darà il contributo all’associazione “Le Botteghe di Albino” per le luminarie natalizie.Lo scorso Natale il clima che si respirava ad Albino era molto diverso. L’associazione dei commercianti si era organizzata per abbellire la città e aveva messo le luminarie per le vie del paese e un bellissimo albero di Natale davanti al Municipio. In collaborazione con l’Amministrazione comunale di Albino si era organizzata una lotteria di Natale che aveva come primo premio una 500 ibrida e dei biglietti con dei buoni spesa da spendere nei negozi. L’iniziativa aveva avuto successo e molti commercianti avevano aderito. Oggi, ad un anno di distanza, l’associazione dei commercianti di fatto non c’è più e quest’estate non è stata organizzata nemmeno la “Notte bianca”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo ALBINO – VIAGGIO TRA LE VIE DI ALBINO – Niente luminarie, un Natale ‘in bianco’ e al buio che non piace ai commercianti proviene da Araberara.

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MediaÈ già passato un anno dalle ultime consultazioni amministrative svoltesi nel nostro Comune. Il gruppo di Idea Civica Costa Volpino prosegue il suo percorso sia nelle istituzioni, partecipando in modo attivo sia in Consiglio Comunale, sia fra la gente presenziando il più possibile con i suoi consiglieri alle iniziative proposte sul nostro territorio dalle numerose associazioni operanti. Sono numerose le tematiche affrontate in questo nostro primo anno di minoranza, vissuto in maniera propositiva e vigile, rispettosa di quei principi che ci eravamo proposti di sostenere in campagna elettorale e che sempre saranno il punto cardine del nostro agire politico. Vogliamo far sapere all’opinione pubblica quali sono state le scelte e le decisioni prese da questa Amministrazione, perchè fare opposizione significa per noi non solo vigilare e proporre nuove iniziative ed idee ma anche informare in maniera chiara e onesta i nostri concittadini. Partiamo dalla Variante al Piano di Governo del Territorio: Variante che è stata adottata dal precedente Consiglio Comunale e che è poi stata approvata definitivamente da quello attuale, già questa di per se è un’anomalia, ma è solo il male minore, nella Variante definitiva, approvata in data 17 febbraio 2022, si può notare tutto l’opportunismo di questa amministrazione: Questa Variante al Pgt recepisce al suo interno le direttive Regionali e Provinciali sul consumo di suolo previsto che deve essere del 25% in meno, una bella scocciatura per un’amministrazione che deve mantenere promesse e progetti già avviati in campagna elettorale e nello scorso mandato. Per sviare a ciò ecco allora che si fa largo l’opportunismo, vengono infatti stralciate aree di espansione già consolidate nei Pgt passati a scapito di realtà economiche operanti da decenni sul nostro territorio, vengono bocciate tutte le richieste dei piccoli privati e per chiudere in bellezza viene utilizzata una porzione importante dell’ex-Cava Africa come terreno di conquista che passa in un batter d’occhio da area di cava a terreno agricolo, noi però non abbiamo mai visto crescere erba su uno specchio d’acqua. Vengono poi stralciate dal Plis dell’Alto Sebino aree nei pressi della foce del fiume Oglio in località Pizzo…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo COSTA VOLPINO – INTERVENTO – “PGT: penalizzate realtà economiche che esistono da sempre. Campo sportivo a 11: un flop e le utenze le pagano i cittadini. Mancanza di ascolto” proviene da Araberara.

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MediaLa moto. Quelle due ruote che ti esplodono sotto il fondoschiena e ti mettono le ali. Quelle due ruote che ti prendono in braccio e ti portano dritti sulla traiettoria dei sogni. La moto, che quest’anno ha visto l’Italia sul tetto del mondo con la Ducati rosso fiammante di Pecco Bagnaia, binomio d’oro quello tra pilota italiano e moto italiana, binomio bissato dopo 50 anni, allora Giacomo Agostini incantò il mondo, quest’anno a incantarlo è stato Pecco Bagnaia piemontese doc. Nazzareno Lumina Pecco lo ha conosciuto bene, ci ha corso insieme, Nazzareno la passione per la moto non l’ha persa, anzi, l’ha ritrovata nonostante tutto e tutti. Perché per fare questo sport servono sponsor, tanti sponsor, e puoi avere tutto il talento del mondo ma solo con quello non vai lontano. E allora proviamo a raccontare questo mondo da chi lo vive dal dentro, non solo per chi lo vede da uno schermo tv: “Dal 2016 ero fermo – racconta Nazzareno – perché dovevo fare una scelta, serviva sempre più budget e io dovevo lavorare, ho avuto un grosso incidente a Imola, campionato italiano, sono caduto in mezzo alla pista, mi hanno travolto e tranciato le due caviglie e così ho smesso”. Nazzareno quando parla di moto si illumina, sembra avere un motore nello sguardo: “Con Franco Morbidelli ho corso insieme nel 2006, nei team ufficiali Livio, il papà di Franco era il mio meccanico e mio padre era il suo, una gran bella persona”. Nazzareno vince gli assoluti d’Italia, insomma, la stoffa era lì da vedere. Nazzareno ha cominciato presto: “A 6 anni con le minimoto, gara di Curno, campionato italiano del 2001. Ricordo la prima moto, è arrivata per Santa Lucia, la mia minimoto Politi, lì ho cominciato e non avrei mai smesso. È difficile andare avanti, servono sponsor e soldi, poi qui al nord Italia la moto non è molto considerata, quando vai a scuola se corri in moto ti prendono per discolo, qui parlano tutti solo di calcio. In centro Italia è diverso, ci sono tante piste, sono molti i ragazzi che corrono”. Nazzareno nel 2014 ha vinto il campionato ktm, poi nel 2015 il passaggio a Honda e poi la caduta a Imola dove ha tranciato le caviglie: “Sono stato sei mesi fermo per infortunio, lavoravo e dovevo fare una scelta, dovevo trovare gli sponsor, rientrare non era così facile e allora ho dovuto dire basta”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo PIANICO – IL PERSONAGGIO – Nazzareno Lumina e il mondo delle moto: “Correvo con Bagnaia, il papà di Morbidelli era il mio meccanico. Non basta il talento, ci vogliono soldi e sponsor…” proviene da Araberara.

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MediaIn questi mesi l’attenzione dell’Amministrazione comunale di Casazza si è rivolta, in particolare, al tema della viabilità e della sicurezza stradale. Su questo fronte non sono mancate polemiche, ma gli interventi del team guidato dal sindaco Sergio Zappella stanno procedendo. Gli ultimi in ordine di tempo hanno riguardato due aree nei pressi del semaforo sulla Statale 42, nel centro di Casazza.“Stiamo facendo due piccoli interventi per aumentare il livello di sicurezza dei pedoni – spiega il vicesindaco Renato Totis, assessore a Cura del Territorio, Edilizia Pubblica e Privata, Manutenzione del Patrimonio, Efficientamento energetico – Il primo intervento consiste nella realizzazione del marciapiede accanto alla pensilina dei pullman, di fronte alla banca. Questo intervento va a completare la parte mancante di marciapiede in quella zona e consente di far scendere in sicurezza i passeggeri dai pullman. Capitava infatti che il pullman si fermasse stando con due ruote sulla strada, perché non c’era il marciapiede. E succedeva che qualche ardito superasse il pullman mettendo a rischio quelle persone che erano appena scese e che stavano per attraversare la strada. Era una situazione molto pericolosa. Adesso invece il pullman si dovrà fermare sulla strada, occupando l’intera corsia. Di conseguenza, gli automobilisti in coda non saranno portati a superare il pullman invadendo l’altra corsia”.E l’altro intervento? “L’altro piccolo lavoro è all’ingresso di Via Suardi, quella, per capirci, che dal semaforo va verso la caserma dei Carabinieri. Lì, dove c’è l’attraversamento pedonale, stiamo creando un rialzamento per rallentare le auto e, anche in questo caso, per la sicurezza dei pedoni”.Nelle ultime settimane ci sono state aspre polemiche per l’intervento all’edificio che ospita le case popolari e per la temuta riduzione dei parcheggi…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo CASAZZA – Il vicesindaco: “Casa Suardini? A breve il nulla osta della Sovrintendenza”. E sul ‘caso parcheggi’… proviene da Araberara.

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MediaPassato e futuro. La vecchia stazione che moltissimi Nembresi di oggi e di ieri hanno conosciuto e la nuovissima e modernissima Casa della Musica, destinata ai Nembresi di oggi e di domani.Sì, perché l’edificio che fra pochi giorni, l’8 dicembre, viene inaugurata a Nembro, rappresenta un deciso passo verso il futuro. Una struttura in legno che è stata realizzata in modo da avere un’autosufficienza energetica (e in questi tempi di crisi energetica non è poco…).Dalle ceneri della vecchia stazione nembrese è così sorta la Casa della Musica, che ospiterà il corpo bandistica, la scuola cella musica e che sarà a disposizione dei musicisti.Ne abbiamo parlato con uno dei protagonisti di questa importante opera, Matteo Morbi, assessore ai Lavori Pubblici e alla Valorizzazione del Territorio, che ci racconta come è nata questa idea e come si è sviluppata nel corso degli anni.“L’idea di una Casa della Musica è nata qualche anno fa. C’è però da fare una premessa. Ai tempi della prima Amministrazione guidata da Claudio Cancelli, nella quale io non ero assessore, si era deciso di organizzare un concorso di idee sul recupero della vecchia stazione…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo NEMBRO – Che la musica abbia inizio… sulle ceneri della vecchia stazione proviene da Araberara.

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MediaA Sarnico inizia il conto alla rovescia verso i lavori di restauro conservativo delle due torri medioevali del centro storico, anche in vista di Bergamo e Brescia capitali della Cultura.“Questi lavori saranno preludio tra il 2023 e il 2024 anche dell’inizio dei lavori della nostra Contrada con il rifacimento dei sottoservizi, la nuova illuminazione, la pavimentazione e il recupero dei portali antichi – spiega il sindaco Giorgio Bertazzoli -. Abbiamo deciso di destinare la nostra torre tra via Parigi e via Buelli dell’anno 1000 alla creazione del primo museo Liberty d’Italia, grazie anche all’accordo con il Presidente di Italia Liberty Andrea Speziali e dei suoi collaboratori, che ci presteranno in comodato d’uso gratuito pezzi di grandissimo pregio e valore che uniti alle tavole architettoniche di Sommaruga già in nostro possesso, faranno di Sarnico, già borgo del Liberty (con 3 ville, l’asilo e il Mausoleo), il primo paese d’Italia ad avere un museo dedicato all’Art Nouveau…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo SARNICO – 300mila euro per il restauro delle torri medievali, dove nascerà il primo museo liberty d’Italia. Si accende il ‘Magic Christmas’ e torna la pista di pattinaggio proviene da Araberara.

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MediaIl centro Diurno di Vertova rischia la chiusura. E sarebbe una chiusura dolorosa soprattutto per le famiglie dei soggetti fragili che lo frequentano, che sono tante e stanno attraversando un momento difficile. Per ora non si sa molto di più. Da noi interpellato in proposito, il presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Antonio Pezzotta, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il problema esiste, dal momento che tutti gli ingenti costi della nostra fondazione sono in carico alla Fondazione stessa e diventano insostenibili….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo VERTOVA – Rischio chiusura per il centro Diurno: “Troppi costi, cerchiamo una soluzione” proviene da Araberara.

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MediaStefano, Pietro e Marcello, di cognome Cattaneo, 47, 40 e 30 anni. Tre fratelli di Gorlago, dove vivono, due ingegneri e un perito elettronico, e una grande passione in comune, quella per la terra. L’agricoltura fa parte della loro vita da sempre, sulle orme di nonno Pietro Santo e nonna Margherita e poi di mamma e papà. Una passione che è diventata anche un mestiere ed è proprio Stefano ad accompagnarci nella storia della loro attività.“Abbiamo due aziende a Gorlago, Pietro ha aperto un’azienda agricola che porta il suo nome, mentre la società che abbiamo tutti e tre insieme si chiama ‘Lavorazioni conto terzi fratelli Cattaneo’. Quest’ultima è stata aperta dopo aver rilevato l’azienda di nostra mamma, un’attività storica e strettamente legata all’agricoltura. L’attività primaria di questa società è andare a fare dall’aratura fino alla raccolta, ma tutte lavorazioni che facciamo conto terzi. Lavoriamo sul territorio bergamasco in particolare su Gorlago, Bolgare e Telgate, anche se poi ci espandiamo su un raggio di 30-35 chilometri”.Poi c’è l’azienda di Pietro: “Lui ci lavora a tempo pieno, mentre io e Marcello per passione. Abbiamo rilevato due aziende in affitto, perché i proprietari volevano lasciare e ci sono terreni dedicati al frumento e al mais, prodotti che poi vengono destinati al consumo animale ma anche a quello umano. Il raccolto viene poi ceduto alle aziende che a loro volta li lavorano e li trasformano in prodotti. Mio fratello qualche anno fa ha creato una linea di farine e quindi dedichiamo un piccolo spazio, meno di un ettaro, alla produzione di farine. Tutto viene raccolto da noi, viene essiccato al sole, viene portato ai mulini per poi diventare un prodotto finito”.Stefano e Marcello non si occupano solo di agricoltura: “Io sono un imprenditore edile, sono direttore tecnico di un’azienda e ho aperto una società immobiliare con altri soci e Marcello lavora insieme a me. Quindi noi ci occupiamo di costruzioni edili, stradali, ferroviarie e nei ritagli di tempo ci dedichiamo all’agricoltura (sorride, ndr)”.Una passione che si tramanda di generazione in generazione: “Mio nonno Pietro Santo era di Valleve, era direttore tecnico di una grossa azienda edile bergamasca e quindi sì, penso di aver ereditato il suo dna (sorride, ndr). Mia nonna Margherita era di Salsominore in provincia di Piacenza e si sono conosciuti quando mio nonno era lì per lavoro. Si sono sposati, si sono trasferiti qui a Gorlago e hanno aperto un’azienda agricola classica con le mucche, la produzione di latte e lavorazione della terra, che mio papà e mia mamma insieme ai miei zii hanno poi proseguito”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBREL'articolo GORLAGO – Stefano, Pietro, Marcello, tre fratelli e la passione per la terra sulle orme dei nonni proviene da Araberara.

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