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Media“La nostra storia e la storia del paese si intrecciano in modo molto forte. Il prossimo anno spegneremo 140 candeline. Una volta la qualità dei tessuti era molto alta e la gente era attentissima alle stoffe. Ora invece si guarda solo all’apparenza, si è più superficiali, ma io sono ottimista”Ne ha passate veramente tante in quasi 140 anni di vita il negozio Terzi di Silvia Nani, ad Alzano Lombardo. Ora questa realtà seriana, sinonimo di qualità e tradizione, riceve finalmente il riconoscimento di attività storica da parte di Regione Lombardia.“Questa ditta è stata fondata dal mio nonno materno Alessandro Terzi – racconta Silvia Nani, nipote e attuale proprietaria – Era il 17 dicembre 1883, quasi 139 anni fa. È inutile dire che in più di un secolo è cambiato tutto, ma noi siamo ancora qui, ad Alzano, nello stesso negozio e nella stessa casa. Rispetto a quell’epoca anche la qualità della merce si è modificata molto, ma noi eravamo e rimaniamo famosi per i tessuti, la biancheria per la casa e tutto il mondo dei prodotti tessili. Per ottenere questo riconoscimento ho dovuto portare in Regione moltissimi documenti e, scavando in archivio, sono riuscita a trovare e a recuperare il bilancio del 1888. Su queste carte si possono leggere voci di tessuti ed oggetti veramente particolari, alcuni dei quali oggi non esistono nemmeno più”.Alzano e lo storico negozio dei Terzi: un binomio vincente che sigla in modo indissolubile un fortissimo legame con il territorio. “Tutto è iniziato qui ad Alzano, quando mio nonno Alessandro ha deciso di dare il via a questa avventura. Ha comprato il negozio e il palazzo ad esso connesso, che è diventato così la casa di famiglia, un luogo storico dove ancora io abito e che ha visto tre generazioni alternarsi nella gestione di questa attività. Mio nonno aveva una grandissima personalità, non solo era dedito al suo lavoro e alla sua professione, ma era anche interessato e legato alla vita sociale del nostro comune e della nostra comunità. È stato, ad esempio, presidente della Fabbriceria della basilica di San Martino, la nostra chiesa, e ha partecipato in prima persona alla realizzazione e al completamento della facciata nel 1923. La nostra storia e la storia del paese si intrecciano così in modo molto forte. Il prossimo anno ricorreranno non solo i mille anni dalla fondazione della nostra basilica e il centenario del completamento della facciata, ma anche noi andremo a spegnere le 140 candeline. Date che curiosamente coincidono e che ci fanno molto onore”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo ALZANO LOMBARDO – ATTIVITA’ STORICA – Il negozio Terzi, da nonno Alessandro a Silvia Nani, dal 1883 nel cuore di Alzano proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/vinicio-peluffo-scaled.jpeg">Media</a><strong>Vinicio Peluffo</strong>, segretario regionale del PD, candidato nel collegio Uninominale di Bergamo, un po’ a sorpresa, visto che arriva da Milano. Classe 1971, nato il 21 marzo a Rho, un curriculum infinito e tanta gavetta alle spalle: <em>“L’ho fatta tutta la gavetta</em> – comincia Peluffo – <em>consigliere comunale al mio paese, assessore, anche consigliere di opposizione”</em>.<strong>Ho letto che da giovane giocavi a football americano.</strong><em>“Sì, negli anni ’80, allora era uno sport poco diffuso in Italia, ma a me piaceva molto, era molto impegnativo dal punto di vista fisico, mi ha sempre affascinato perché è davvero un gioco di squadra, ognuno ha un ruolo ben preciso e si va in meta solo se si seguono degli schemi. Lo sport di squadra deve dare stimoli che portano a tirare fuori il meglio di quello che si ha dentro, ti spinge al massimo della cooperazione con gli altri. Io ero quello che passavo la palla agli altri, la lanciavo, prendevo un sacco di botte…”.</em><strong>Ti sei iscritto nel PCI a 18 anni, nel 1989, eravamo alla vigilia di grandi speranze, la caduta del Muro di Berlino e molto altro.</strong><em>“Quelli sono stati gli anni della formazione nei quali ognuno trova dentro di sé la motivazione per compiere delle scelte, io ho fatto la scelta di una politica di sinistra perché avevo voglia di provare a cambiare il mondo a partire dal mio quartiere con uno sguardo alle grandi contraddizioni del presente. Si respirava tanta speranza perché c’era Gorbaciov che aveva dato una grande speranza a livello internazionale. Putin ha invece conservato quei tratti di autoritarismo nelle radici profonde del periodo staliniano”.</em><strong>Tu sei entrato nel PCI proprio in quel momento, stava crollando il Muro di Berlino e veniva ridiscusso il ruolo a sinistra di santa Madre Russia.</strong><em> “Io sono entrato in una fase in cui il PCI era il partito del nuovo corso con Achille Occhetto impegnato a superare le vecchie appartenenze, una sinistra europea con un grande protagonismo sul tema dei diritti e dell’ambiente. Per un 18enne il PCI era il partito che stava cercando di dare protagonismo alla società anche femminile”.</em><strong>Sei stato protagonista di tutta l’evoluzione del PCI che poi è diventato prima PDS e poi DS con D’Alema fino alla fondazione del nuovo Partito Democratico e sei diventato capo della segreteria di Veltroni, hai fatto parte della Commissione dei 100 che hanno scritto lo statuto del Partito Democratico. Insomma hai bruciato le tappe.</strong><em>“Una commissione che ha scritto lo statuto del PD, costituita nel 2007 per mettere insieme quelle che sono le diverse componenti della Sinistra italiana. Nel 2007 alla sinistra il cattolicesimo democratico e i diversi affluenti del riformismo italiano. Siamo nati per cambiare la politica italiana, per cambiare la società italiana grazie a una cultura del riformismo molto robusta che voleva dare un segno alla nuova Sinistra”.</em><strong>Voglia di cambiamento però nel frattempo il PD è stato al governo ed è riuscito a cambiare qualcosa?</strong><em>“Il PD al governo ha compiuto due stagioni differenti, una nella quale è stato protagonista di vittorie elettorali e una nella quale è stato suo malgrado anche protagonista della necessità di dare una mano a questo paese. Nel corso di questi anni ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui abbiamo rischiato di andare a gambe all’aria. La prima è stata quando nel 2011 il governo di centro destra guidato da Berlusconi, del quale faceva parte anche la Meloni come ministro, in tre anni dal 2008 al 2011 ha dissipato l’avanzo primario che era stato  accantonato, ha aumentato il debito pubblico, ha esposto il nostro paese a una gravissima crisi finanziaria perché ci ricordiamo cosa fu lo spread del novembre 2011…</em><em>SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBRE</em>L'articolo <a href="https://www.araberara.it/vinicio-peluffo-il-pd-lunico-partito
MediaRoberto Calderoli, veterano del Senato o meglio del Parlamento, 8 legislature di fila, e, salvo tempesta nucleare, si appresta a iniziare a breve la nona, un record che però non va festeggiato con un piatto di pasta, siamo poco dopo mezzogiorno e Calderoli se ne guarda bene dal pranzare: “Mia moglie è a Bruxelles (Gianna Gancia, europarlamentare ndr), poi in questi week end sono in campagna elettorale, non ci vediamo mai, per un po’, se riusciremo a vederci, è perché lei verrà ad aiutarmi in campagna elettorale. Ma io a pranzo non mangio mai, mi sono abituato quando facevo il medico, uscivo alle 17 dall’ospedale e la mensa era chiusa, quindi mangiavo la sera, e ora se mi capita di avere pranzi il sabato o la domenica poi ho un abbiocco incredibile, quindi meglio saltare il pranzo. L’altro giorno ero con mio figlio, mi aveva portato delle orecchiette dalla Puglia e lui è uno che pranza e cena a orari canonici e così ho pranzato con lui, al pomeriggio ero morto”.Ok, quindi meglio parlare a digiuno: “Sono in Parlamento dal 1992, 8 legislature, 3 volte deputato e 5 volte in Senato, per 4 volte Vicepresidente del Senato. Ho attraversato tutte le leggi elettorali, dalla vecchia legge proporzionale al mattarellum, al porcellum, al rosatellum”.Il porcellum riguarda la tua legge elettorale, quella del 2005: “Già e sono stato io a dare la definizione del porcellum, per via delle imposizioni che mi furono fatte e che avevano rovinato la legge”.Questa legge elettorale come la giudichi? Non ci sono nemmeno le preferenze: “Beh, devo rivalutare pure il Porcellum con tutte le sue modifiche rispetto alla legge di adesso, questa legge elettorale esaspera i difetti, la gente non può scegliere chi vuole eleggere, e poi prima con i due terzi della maggioranza si governava, ora non sai nemmeno chi va a governare e se riusciranno a farlo. I numeri ci saranno ma il Rosatellum sembra fatto apposta per non far governare nessuno e per far nascere quei governi che mettono tutti d’accordo andando ad allearsi un po’ di qui e un po’ di lì”.Che legislatura è stata questa? “Molto tribolata”.Tre governi, Conte 1, Conte 2 e Draghi, quale governo ti è piaciuto di più o se non altro quale hai accettato con meno puzza sotto il naso?“Con il Conte 1 Salvini era Ministro dell’Interno e ha fatto cose buone, ma alcuni ministri non erano particolarmente brillanti, il livello a Camera e Senato è basso, se penso che abbiamo avuto Amato, Craxi, Forlani, Andreotti, De Mita ecc. e vedo quelli di adesso è meglio che non dica niente, lasciamo perdere, alcuni di quelli di adesso sono in difficoltà a usare il congiuntivo o il condizionale nel modo corretto…”. ..SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo LEGA – Roberto Calderoli: “Digiuno a pranzo ma non in politica. Mio nonno ospitava chi metteva le bombe sotto i tralicci in Alto Adige. Bossi, il Porcellum, la ‘mia’ riduzione dei parlamentari, gli alleati che…” proviene da Araberara.

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MediaCosti che lievitano. Prezzi da capogiro. Materie prime che non si trovano o se si trovano vendono vendute quasi a peso d’oro. Succede a Lovere ma succede in tutta Italia. E a farne le spese, non solo in termini di soldi, ma anche di ritardi, sono le opere pubbliche: “I lavori in Poltragno vanno avanti a rilento – commenta il sindaco Alex Pennacchiol’approvvigionamento dei materiali è difficoltoso, i costi sono alzi e le materie prime scarseggiano. Lo stesso discorso succederà per i lavori di Via Macallè, la strada che bypassa il centro di Lovere, lavoro in concomitanza con Costa Volpino”. Idem anche per i lavori di climatizzazione dell’ospedale di Lovere, lavori che subiranno uno slittamento. Si parte invece in Davine, dove ai va ad allargare la curva a gomito di Via San Michele a ridosso della Valle Rescudio: “Zona questa tra Lovere e Costa Volpino – continua Pennacchio – uno dei punti nevralgici diventato famoso perché le ambulanze non riuscivano a transitare o potevano farlo solo faticosamente, una delle richieste più pressanti dei nostri cittadini, finalmente qui si comincia”….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo LOVERE – Poltragno, Via Macallè e Ospedale: slittano i lavori per il costo delle materie prime. Partono i lavori a Davine: “Si allarga finalmente la strada” proviene da Araberara.

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MediaRaffaella Belli, classe 2003, il pallone tra i piedi e in testa tanti sogni, che a 19 anni sognare è d’obbligo ma realizzare i sogni non è poi così scontato e invece Raffaella quei sogni li sta realizzando, da qualche settimana vive a Crema, dove gioca a calcio, in Eccellenza, in prestito dal Brescia Calcio, e dove ha iniziato da poco a frequentare l’Università. Raffaella, attaccante, arriva dalla Primavera del Brescia Calcio Femminile dove lo scorso anno ha totalizzato ben 22 gol in 21 partite di campionato. Una ragazza che cambia città per il calcio, oggi è ancora difficile, tu lo hai fatto, cosa sogni e cosa vuol dire ripartire a 19 anni in una città nuova con gente nuova? “Non ci ho pensato due volte a partire – racconta Raffaella – ho seguito quello che mi diceva il mio cuore. Per me era giunta l’ora di cambiare aria in quanto iniziavo a sentirmi chiusa e oppressa. Non mi spaventa ‘l’ignoto’ sono sempre pronta a nuove avventure e a nuove conoscenze. Il mio unico sogno è quello di poter essere felice facendo quello che amo, ovviamente spero di ottenere al più presto i risultati sperati. Devo ringraziare la mia famiglia, soprattutto mia mamma e Lorenzo che hanno appoggiato la mia decisione e hanno sempre creduto in me anche quando nemmeno io credevo più in me”. Ti manca qualcuno? “Beh, si, la mia famiglia, mia zia Tina e le amiche”. Come hai cominciato ad appassionarti al calcio?….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo SOVERE – IL PERSONAGGIO – Raffaella e il calcio, 19 anni, la prima professionista della zona: “Ho lasciato la famiglia per inseguire il mio sogno, università & pallone” proviene da Araberara.

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MediaL’assessore Morbi: “Dopo il crollo del Ponte Morandi abbiamo fatto un censimento di ponti e passerelle; ne abbiamo censiti 99. E adesso…”La paternità del nome ‘ponte 100’ spetta a Matteo Morbi, assessore ai Lavori Pubblici e alla Valorizzazione del Territorio, che con orgoglio vara la posa del centesimo ponte presente sul territorio comunale di Nembro. Sì, avete letto bene, il ponte numero 100 di Nembro. Ovviamente, in questo centinaio di ponti si contano anche passerelle e viadotti, però il numero è di tutto rispetto.“Dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova – spiega l’assessore nembrese – lo Stato ha obbligato i comuni in pochi giorni a fare il censimento e dare una prima valutazione dei ponti sul proprio territorio, compresi passerelle e viadotti. Ne abbiamo censiti 99 e siccome stavamo progettando questo ponte, ho cominciato a chiamarlo io ‘ponte 100’ e così è rimasto”.Il centesimo ponte è ciclopedonale e va a unire le piste sulle due sponde del fiume Serio; la struttura metallica è imponente, come si può vedere dalle foto…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBRE L'articolo NEMBRO – Ecco il ‘ponte 100’… il centesimo sul territorio nembrese proviene da Araberara.

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MediaCasazza, in una mite domenica di fine estate. Ci troviamo nel punto in cui si incrociano Via Domenico Suardi (la strada secondaria che collega il paese a Spinone al Lago) e Via Vittorio Veneto. Questa è una zona nota non solo agli abitanti di Casazza, ma anche a quelli dei paesi vicini. Qui c’è infatti la caserma dei Carabinieri e il grande piazzale che ogni mercoledì ospita l’affollato mercato; poco più in là c’è il Cimitero, poi il centro sportivo e le scuole Elementari e Medie. Parliamo quindi di una zona centrale e strategica del paese, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale e dal palazzo comunale.Ed è proprio qui, in questo fazzoletto di terra che convergono da alcune settimane le critiche di molti cittadini. Sì, perché tra i vari cambiamenti alla segnaletica orizzontale che sono stati decisi dal Comune, quello che ha fatto più discutere (e fa discutere tuttora) è quel cerchio bianco all’incrocio tra le due vie sopra citate.Un cerchio bianco che altro non è se non una rotonda dipinta sull’asfalto. Tra l’altro, la sua superficie è stata ridotta di recente, facendone una vera e propria rotondina.Mentre scattiamo un paio di foto alla ormai famosa rotondina di Casazza, incrociamo una signora sulla settantina….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo CASAZZA – La rotondina, quel cerchio bianco che solleva polemiche proviene da Araberara.

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MediaL’originale statua lignea raffigurante un boscaiolo è stata benedetta a fine luglio scorso nel bosco degli ‘Spiazzi dell’Acqua’, in Val Sedornia, nel territorio comunale di Gandellino, nell’ambito della tradizionale festa di S. Carlo, al quale è dedicata l’omonima chiesetta che ricorda, secondo la leggenda, il passaggio di S. Carlo Borromeo.“E’ stata una festa bellissima e la posa della statua ha commosso molti dei presenti, che in questo modo hanno ricordato i loro nonni e i loro padri i quali, nei boschi della Val Sedornia hanno lavorato per tutta la vita traendone il sostentamento per sé e per le loro famiglie –commenta Battista Fornoni, che insieme al fratello Bonaventura conduce ora la grande omonima segheria a Villa d’Ogna -. La sindaca Flora Fiorina ha fatto un discorso molto toccante e dobbiamo ringraziare anche gli Alpini, i Volontari e la Pro Loco di Gandellino che hanno organizzato tutto alla perfezione”.Sono infatti loro, la famiglia dei ‘Törla’, che hanno regalato al Comune di Gandellino la statua lignea, realizzata totalmente con la motosega dallo scultore piemontese Flavio Favaro:“Volevamo onorare la memoria dei tanti nostri convalligiani che col loro lavoro, pesante, duro e spesso pericoloso, davano vita ad una forma di economia diffusissima un tempo nelle nostre zone, un’attività la quale, al contrario della pastorizia e dell’attività mineraria, è a mio parere ancora poco studiata e raccontata, nonostante vi si si  siano dedicate centinaia di persone di più generazioni”.Come i Fornoni, appunto, discendenti di una numerosa famiglia ardesiana che acquistò la segheria nel 1940 ma che al lavoro del bosco era dedita fin dall’’800: dal bisnonno Serafino, al nonno Bonaventura ed ai suoi quattro fratelli Angelo, Luigi, Pietro e Maurizio;  Bonaventura e Battista sono appunto i figli di Angelo.“Quando la famiglia Salvoldi, proprietaria della segheria, abbandonò l’attività,  fu chiesto di ritirarla a me ed a mio padre – spiega Leone Fornoni, 75 anni,  della famiglia dei ‘Brösöla, cugino degli attuali proprietari, che nel bosco cominciò a lavorare appena quattordicenne – ma io non volli perché all’epoca avevo vent’anni e capivo che con una simile responsabilità avrei finito di avere buontempo, come si usa dire, non avrei avuto più nemmeno un’ora di tempo libero…Perciò subentrarono  i miei cugini, correva l’anno 1980”.Cugini che poco per volta si sono ‘allargati’, apportando alla struttura la serie di cambiamenti necessari a stare al passo coi tempi:“Ora ci lavoriamo in nove persone, e proprio recentemente ne abbiamo assunto tre, tutti tra i 20 e i 30 anni, e constatiamo ogni giorno che non è vero che i giovani non hanno voglia di lavorare, i nostri nuovi assunti sono bravissimi, desiderosi di imparare  e grandi lavoratori – aggiunge Bonaventura-. Il nostro non è un lavoro semplice, ci vuole preparazione e formazione e il pericolo è sempre in agguato, insomma ci vogliono passione ed applicazione….SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBREL'articolo VILLA D’OGNA – ARDESIO – La segheria Fornoni: “Nonno era il fattore del negoziante Capitanio e assegnava gli incarichi; la stagione del taglio da maggio a luglio, i boscaioli alloggiavano nelle ‘baràche’ e…” proviene da Araberara.

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MediaIldo SerantoniGasperini a Bergamo è una sorta di pontefice: può dire tutto quello che vuole e tutti – tifosi, opinione pubblica, media – si schierano dalla sua parte. E’ un’apertura di credito, quella della credibilità, che non nasce per caso o per grazia ricevuta: l’allenatore dell’Atalanta se l’è conquistata sul campo, in sette anni di lavoro che hanno prodotto risultati impensati: le tantissime vittorie, le qualificazioni alla Champions League davanti a squadroni metropolitani, gli eccellenti – in alcuni casi eccezionali – piazzamenti in classifica alla fine di tutti i campionati che l’hanno visto alla guida della Dea, da quando è arrivato fino a oggi. Alla vigilia del campionato, e anche dopo un paio di giornate, non l’aveva mandata a dire, nemmeno ai Percassi e allo sfuggente padrone americano. In conferenza stampa, davanti a microfoni e taccuini, era stato di una chiarezza disarmante: le operazioni di mercato non l’avevano soddisfatto quasi per niente. E giusto per non escludere nessuno, le aveva cantate anche a quegli impertinenti di giornalisti. Nei dettagli, aveva chiesto un attaccante di peso, con una certa esperienza del campionato italiano, ma non sono riusciti a prenderglielo. Gli hanno preso, invece, all’ultimo momento, quasi a mo’ di tardiva riparazione, un ragazzino danese nato nel 2003, di nome Hojlund, il quale fino a poche settimane prima giocava nel campionato austriaco, che non è notoriamente tra i più competitivi. Il Gasp ha mandato giù: se è questo che mi date, vedrò con questo di ottenere comunque qualche risultato, ma non pretendete troppo. Detto fatto. Con Zapata che non segna più, con Muriel fuori uso, con Freuler emigrato in Inghilterra, con Ilicic che è ormai un ex, e con questo teenager danese gettato coraggiosamente nella mischia, il tecnico sabaudo ha portato l’Atalanta in testa alla classifica, davanti a tutta la nobiltà del calcio italiano. Fino a quando ci resterà non è dato sapere, ma la piega che sta prendendo questa stagione è decisamente incoraggiante. Secondo un parere abbastanza condiviso, questa sarebbe dovuta essere una stagione di transizione, l’occasione per reimpostare un ciclo con una squadra nuova, con l’innesto di giovani destinati a esplodere nel giro di un paio d’anni. Ma al Gasp questo termine – transizione – è evidentemente sconosciuto. Non ci sono più i campioni degli anni passati? Pazienza, ne farò a meno, i risultati li cerco con questi. Naturalmente, sul piano tattico, l’Atalanta di quest’anno, con tante facce nuove e con giocatori dalle caratteristiche tanto diverse, non poteva essere quella delle stagioni precedenti, quella che aveva non soltanto vinto ma anche dato spettacolo, quella che era andata a segnare sette gol a Torino, sette a Lecce, sei a Udine, cinque a Reggio Emilia, quella che aveva rifilato cinque pappine al Milan e altre camionate di reti un po’ a tutti e dappertutto. Col Papu Gomez, con quel mago Ilicic, con uno Zapata in edizione forza della natura, con Muriel giocoliere sopraffino, la filosofia era abbastanza semplice: fatto un gol andavi a cercarne subito un altro, fatto il secondo puntavi al terzo e poi al quarto, al quinto e via discorrendo. Tanto, con quella batteria di fenomeni là davanti, segnare non era un problema…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBRE L'articolo ATALANTA – Gasperini, pontefice del miracolo Atalanta proviene da Araberara.

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MediaLa notizia è sottotraccia, una di quelle indiscrezioni che arrivano da lontano, in questo caso dalla metropoli. Ci sarebbero state due riunioni in cui si è discusso del collegamento tra gli impianti sciistici di Colere e quelli di Lizzola. Il tutto farebbe parte del grande progetto avviato da Massimiliano Belingheri con la sua società Rd Impianti che, dopo le lungaggini burocratiche per il bando di gara, adesso vorrebbe partire deciso verso la realizzazione prima di tutto della cabinovia Carbonera-Polzone (anche qui lungaggini burocratiche con il rischio di far saltare la prossima stagione) ma guarda già oltre l’orizzonte scalvino. Il progetto non è più un sogno e un comprensorio sciistico ha bisogno di allargare anche l’offerta di piste da sci.Non è un mistero, Massimiliano Belingheri fin dall’inizio l’aveva avanzata come ipotesi di sviluppo, la proposta di collegarsi con Lizzola. Dove gli impianti sono fermi ma sono passati a una cooperativa, “La nuova Lizzola” che però avrebbe difficoltà a fare gli investimenti necessari. Oltre a questo i piccoli impianti non reggono il mercato. Già al Monte Pora si punta a destagionalizzare la stazione, condizionata dalla materia prima, che, una volta tanto non arriva dalla Russia o dall’Ucraina, ma dal cielo. Che di suo però fa le bizze, basta pensare alla prolungata siccità dei mesi scorsi e al grande caldo che stravolge le stagioni.Ma l’idea di un comprensorio che in prospettiva si allarghi tra le due valli non è nuova.Un passo (lungo) indietro. Erano i primi anni novanta quando i Comuni di Colere, Vilminore, Valbondione e Gromo avviarono, di concerto con i proprietari degli impianti, un progetto di massima per la realizzazione di un comprensorio sciistico che reggesse la concorrenza delle grandi stazioni sciistiche, con il vantaggio di una distanza dalle città, in particolare da Milano, accettabile per gli appassionati. Meno si viaggia, più si scia. Fu creata una società, la Berghem Ski (che a quel che ci risulta non è ancora stata liquidata), che fece predisporre un progetto di massima, oltre 100 km (ma in prospettiva 200) di piste tra le tre stazioni esistenti, tra loro collegate (piccolo traforo con pista sintetica del Pizzo di Petto). Gli accessi dovevano essere ovviamente da Gromo, Lizzola, Colere. Vilminore cosa c’entrava? Nel progetto l’accesso al comprensorio sarebbe avvenuto da Teveno. Appuntamento in uno studio di Bergamo con due delegati del Ministero. Arrivarono con due valigette “impegnative”. Esordirono con un dato che sorprese tutti: ci sarebbero stati, all’epoca, disponibili per questi progetti di sviluppo di stazioni sciistiche ben 6 miliardi di lire (il progetto. “Ma non siamo riusciti a spendere se non qualche milione, perché i progetti presentati sono poi risultati non condivisi dalle amministrazioni locali. Se tutti i Comuni sono favorevoli, il vostro progetto ha grandi possibilità di essere finanziato…SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 SETTEMBRE L'articolo VAL SERIANA E VAL DI SCALVE – ESCLUSIVO – Il progetto di rilancio di Colere adesso guarda già verso Lizzola proviene da Araberara.

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MediaRiteniamo che,  di fronte ad un incremento così elevato dei costi energetici e all’impossibilità di sapere entro quanto questa situazione di emergenza possa essere ricondotta a normalità, la risposta non possa e non debba essere l’aumento continuo e indiscriminato dei costi a carico delle famiglie che  già sostengono spese  abbondantemente  oltre 1.800 € al mese”.Giacomo Meloni, della segreteria FNP CISL di Bergamo, entra nella discussione in atto in questo periodo e riguardante le difficoltà economiche e di gestione delle RSA provinciali, lanciando naturalmente lo sguardo nei confronti degli anziani assistiti e delle famiglie sulle quali, spesso, ricadono le spese di mantenimento. La FNP bergamasca da tempo segue  con sempre maggiore attenzione e preoccupazione le dinamiche presenti nelle RSA in materia di prezzi, sempre maggiori, e della condizione della persona ospite all’interno delle strutture. Dall’osservatorio degli agenti sociali di FNP sul territorio, emerge anche la preoccupazione di alcune strutture che iniziano a far fronte alle prime disdette da parte di famigliari di assistiti, che faticano a integrare i continui aumenti.“Con sempre maggiore insistenza  le  associazioni di rappresentanza delle RSA  sottolineano le difficoltà a reggere al costante rincaro dei costi, ulteriormente drammatizzato in questi ultimi mesi. Siamo consapevoli – continua Meloni – dell’emergenza economica che riguarda le RSA come del resto  tutte le famiglie del nostro paese, sulle quali molte volte  gravano anche i costi del sostentamento dell’anziano presso le case di riposo. Per noi la priorità per ogni RSA è e deve essere la tutela del benessere  psico-fisico delle persone residenti , la tutela della loro dignità”.Tra l’altro, In Italia il costo della retta per il ricovero di un anziano in una Casa di riposo viene sostenuto per metà dalla famiglia e per metà dalla Regione. Tranne che in Lombardia, dove la Regione si fa carico solo del 40% della retta. Sulla necessità di ripensare il sistema delle rette, FNP, sia a livello provinciale che regionale, da tempo avanza proposte e richieste di incontro.“Oggi più che mai, riteniamo necessario un intervento congiunto e coordinato delle associazioni di rappresentanza delle RSA e del Sindacato, azione della quale la FNP offre da subito la propria disponibilità, come del resto da tempo sollecita, anche tramite la costituzione di un osservatorio territoriale sulle RSA,  per una azione strutturale nei confronti di Regione Lombardia e del Governo attuale e di quello  che si insedierà dopo il voto del 25 Settembre”.Rispetto all’azione verso le istituzioni, FNP attende anche di verificare il risultato dell’incontro già in programma a livello regionale fra la Giunta della Lombardia e le Organizzazioni Sindacali Confederali, promosso dalla stessa FNP.“Ribadiamo quindi la nostra immediata disponibilità ad incontrarci e a coordinare tutte le azioni possibili – conclude il segretario bergamasco di FNP -, utili a scongiurare ulteriori aggravi di costi a carico della famiglie, oltre alla salvaguardia del presidio irrinunciabile svolto dalle RSA sul territorio di Bergamo, presidio indispensabile, frutto anche di battaglie condotte nel passato dalla nostra organizzazione sindacale, a tutela delle persone anziane”. L'articolo Case di Riposo: “Basta chiedere soldi alle famiglie” proviene da Araberara.

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<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/IMG_20220914_183101-scaled.jpg">Media</a>Questa mattina, mercoledì 14 settembre, l’auditorium di Predore ha fatto da cornice al convegno ‘Oleoturismo sulle sponde bergamasche del lago d’Iseo: una nuova frontiera per la filiera olivicola’ organizzato dal Gal della Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi in collaborazione con l’associazione Olivicoltori del Sebino Bergamasco e con il patrocinio del Comune di Predore e della Comunità Montana Laghi Bergamaschi.In apertura il saluto delle istituzioni, quindi il sindaco di Predore <strong>Paolo Bertazzoli</strong> che ha sottolineato l’ottima stagione turistica per il lago: “<em>La migliore che si sia mai vista, ora dobbiamo essere in grado di valorizzare il nostro territorio e mettere in vetrina i nostri prodotti</em>”. Poi <strong>Adriana Bellini</strong>, presidente della Comunità Montana: “<em>Il nostro olio è il migliore che possiamo portare sulle tavole, ma da bergamaschi siamo abituati a tenere le eccellenze in casa, ma anche in previsione di Bergamo e Brescia città della cultura dobbiamo essere in grado di rilanciarlo</em>”.La parola chiave per la riscoperta dell’oro verde è proprio la valorizzazione del territorio e, come ha sottolineato Alex Borlini, presidente del Gal, “il tema del turismo è strategico nel nostro piano di sviluppo. Negli anni scorsi il turismo dell’olio è rimasto inespresso e proprio per questo ha un potenziale elevato”.Nasce proprio così ‘Olivicoltura 2030’, un progetto che ha l’obiettivo di costruire una rete di Gal e quindi di operatori economici, che possano collaborare sul tema degli scenari futuri dell’olivicoltura italiana di qualità, con particolare focus sui territori al limite settentrionale dell’area di produzione anche in considerazione delle nuove sfide ambientali, generate dagli effetti dei cambiamenti climatici sulla vitalità delle colture – in particolare di alcune varietà – e dalla presenza di patologie importanti.Quella di ‘Olivicoltura 2030’ è una delle sfide per il futuro ed è fondamentale costruire una rete per dare una svolta positiva al territorio.Il primo relatore della giornata è stato Massimiliano Gaiatto, presidente del Consorzio Olio DOP Laghi Lombardi, che ha sottolineato di essere un olivicoltore sul lago di Como da 20 anni e che “<em>bisogna pensare e trovare soluzioni per non vedere l’abbandono che ci circondava e che spesso incombe sulle rive dei laghi e l’olio è l’elemento tramite il quale creare le condizioni di valorizzazione. Mi è capitato spesso di sentir dire che abbiamo un prodotto di assoluta eccellenza ma non conosciuto fuori dal nostro territorio e questo è un limite che dobbiamo superare, perché è un elemento di debolezza. Significa che bisogna aprire ad esperienze diverse, è necessario cambiare approccio e non solo concentrarsi sul prodotto, ma anche la divulgazione, perché soltanto il produttore può comunicare la sua esperienza e la sua passione. Abbiamo bisogno di una visione moderna, disposta a comunicare. L’ovicoltore è custode di questo territorio e spesso non viene riconosciuto il lavoro e lo sforzo che fa, ma è necessario tenere presente che il territorio così come lo vediamo è bello anche perché c’è chi lo cura e lo tiene come un giardino. Non solo, perché è anche una messa in sicurezza delle nostre aree e dei nostri pendii, senza una coltivazione attiva ci troveremmo con molti più problemi anche legati agli agenti meteorologici che creano danni. Insomma, di strada da fare ce n’è ancora molta</em>”.A ruota l’intervento di Marco Antonucci, giornalista ed esperto internazionale di olio di oliva, con che ha messo subito sul piatto il confronto con il mondo del vino, che da tempo ha creato la sua strada. “<em>L’oleoturismo sarebbe il naturale strumento di aggregazione del territorio così come lo è l’enoturismo. Nel mondo del vino la varietà è importante, perché i consumatori ritengono che ogni vitigno dia un differente ‘flavor’. E nel mondo del vino i piccoli produttori sono più quotati dei grandi…
<a href="https://www.araberara.it/wp-content/uploads/2022/09/sport-invernali.jpg">Media</a>Si è svolta mercoledì 14 settembre a Palazzo Lombardia, alla presenza del presidente di Regione, del ministro al Turismo, del sottosegretario regionale ai Grandi eventi sportivi e dell’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, la conferenza stampa di presentazione del logo e sito web Winter World Masters Games 2024, della candidatura di European Master Games Como Lake 2027 e Winter Youth Olympic Games.Presente anche il presidente dell’IMGA Sergey Bubka, la consulente del ministro del Turismo Manuela Di Centa, i sindaci dei Comuni coinvolti e i rappresentanti di FISI (Federazione Italiana Sport Invernali).Il ruolo del turismo sportivo“L’evento Winter World Masters Games 2024 che <strong>si terrà sulle montagne della Lombardia e del Trentino</strong> – ha commentato il Presidente di Regione Lombardia -, ha il pregio d’aver riunito valli e le comunità alpine in un progetto comune di turismo e sport in chiave di grande sostenibilità. Un ottimo banco di prova per le future Olimpiadi Invernali”.
“Il ruolo del turismo sportivo – ha proseguito il governatore – rappresenta ormai un <strong>asset fondamentale</strong> nel mercato turistico, in grado di generare economia e Pil, e svolgendo contemporaneamente un’importante funzione di promozione delle comunità locali, con importanti investimenti per le infrastrutture e per la valorizzazione delle eccellenze”.“Per quanto riguarda le altre candidature – ha sottolineato il rappresentante della Giunta lombarda -, <strong>Regione Lombardia è pronta</strong>. Lo abbiamo dimostrato aggiudicandoci la candidatura olimpica, lo dimostriamo con gli investimenti del Piano Lombardia con interventi all’impiantistica sportiva e la rigenerazione urbana, e – in ultimo – con la strategia ‘Aree Interne’ che mira a valorizzare col territorio sia le potenzialità presenti che le opportunità futuro”.La Lombardia fa squadra“Oggi, con i Winter World Master Games 2024 – ha evidenziato il ministro – abbiamo la rappresentazione concreta di come la Lombardia sa far squadra raggiungendo un risultato importante. Un grande evento per la montagna lombarda all’insegna della sostenibilità. <strong>Stiamo inoltre lavorando per le Olimpiadi giovanili del 2028</strong>, il tutto in un’ottica di promozione del territorio e rispetto per l’ambiente. Il valore aggiunto della Lombardia sta nel fatto che qui esistono già tutti gli impianti necessari per svolgere queste manifestazioni”.Valorizzazione dei territori“Ringrazio il presidente della Regione – ha detto il sottosegretario ai grandi eventi sportivi – perché crede nell’importanza dei grandi eventi sportivi, appuntamenti che valorizzano i nostri comprensori. Il Winter World Masters Games 2024 ospiterà 3500 atleti con le proprie famiglie. Voglio anche ringraziare i sindaci dei Comuni che ospiteranno le gare, i primi cittadini si sono messi insieme per la buona riuscita dell’operazione. <strong>Una grande opportunità per la Lombardia</strong>“.Winter World Master Games 2024L’evento, assegnato il 23 settembre 2021 alla Lombardia, avrà luogo dal 10 al 21 gennaio 2024 sulle montagne della Lombardia e del Trentino, con circa <strong>3.700 atleti da tutto il mondo</strong>, di età compresa fra i 30 e i 90 anni, impegnati nelle classiche discipline degli sport invernali.
Il Comune di Chiavenna ospiterà l’hockey su ghiaccio, quello di Madesimo il curling.
Nei comuni di Chiesa in Valmalenco, Aprica, Bormio, Ponte di Legno, Sondrio e di Pellizzano e Vermiglio, in Trentino, verranno disputate le restanti discipline. La grafica e la comunicazione dei Winter Games mira a esaltare i valori delle cinque valli coinvolte.European Masters Games Como Lake 2027Durante l’appuntamento si è parlato anche della candidatura lombarda all”European masters games Como lake 2027′. <strong>Il processo di candidatura</strong> è iniziato a maggio 2022 e il 26 ottobre a Losanna si concluderà con l’assegnazione.Winter Youth Olympic GamesE’ stato infine…
MediaIn 10 minuti da Bergamo si raggiungerà l’aeroportoVia libera dalla Regione Lombardia al progetto definitivo del ‘Treno per Orio’, il nuovo collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio (BG).Lo ha stabilito una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta del presidente di concerto con l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile e quello al Territorio e Protezione civile.Assessore alle infrastrutture: opera cruciale“Il Treno per Orio – ha evidenziato l’assessore regionale alle Infrastrutture – è un’opera cruciale. Unirà infatti l’aeroporto al capoluogo in 10 minuti. Inoltre, efficienterà anche i collegamenti con Milano, migliorando sensibilmente l’accessibilità allo scalo. La nuova ferrovia fornirà ai cittadini un’alternativa rapida e sostenibile per raggiungere Orio, consentendo di alleggerire il traffico su gomma. Il progetto definitivo di Rfi presenta migliorie rispetto a quello originario, recependo le richieste nostre e quelle del Comune di Bergamo. Come Regione abbiamo ottenuto l’inserimento di questa infrastruttura nell’elenco delle opere olimpiche e la nomina di un commissario per snellire le procedure burocratiche. Ora occorre che Rfi rispetti i tempi preventivati”.Assessore al Territorio: alternativa all’avanguardia“Sono soddisfatto – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile – per lo straordinario risultato raggiunto che porterà numerosi vantaggi ai cittadini e fruitori dei servizi aeroportuali. Il nuovo collegamento ferroviario rappresenta un’alternativa all’avanguardia, realizzato in un’ottica di collaborazione e unità d’intenti per fornire al territorio un servizio sostenibile e innovativo, anche in vista dei Giochi Olimpici del 2026 che vedranno Regione Lombardia in prima linea”.Ferrovia di 5,3 chilometriIl nuovo collegamento ferroviario a doppio binario si sviluppa per 5,3 km circa. In parte in rilevato e in parte in trincea e in galleria artificiale. La nuova stazione a servizio dell’aeroporto sarà dotata di 4 binari.La modifica in via LungaNel corso dell’iter autorizzatorio è stata stralciata la previsione di un rilevato ferroviario alto in corrispondenza di via Lunga a Bergamo. Prevedendo la sede ferroviaria ad una quota di poco superiore al piano campagna per tutto il tratto dal punto di distacco dall’attuale linea Bergamo-Brescia. Fino all’incrocio con via Lunga. Per dare continuità alla viabilità locale è stata prevista la realizzazione di una nuova bretella stradale che sottopassa la ferrovia poco più a Nord, e, in corrispondenza dell’attuale incrocio di via Lunga, un sottopasso ciclo-pedonale. Infine, l’opera sostitutiva al passaggio a livello di via Pizzo Recastello si concretizzerà in un sottopasso carrabile con pista ciclabile.La pista ciclopedonaleLa modifica del progetto ha infatti consentito la realizzazione di un percorso ciclopedonale. Esso, dal quartiere Boccaleone, seguendo parallelamente il tracciato ferroviario, si connette alla pista ciclopedonale esistente in direzione Orio al Serio. Passando poi sotto la rotatoria di via Orio, attraversa l’abitato del paese. Fino a raggiungere la pista ciclabile esistente in affiancamento al perimetro dell’aeroporto.L'articolo Ok dalla Regione al ‘Treno per Orio’ proviene da Araberara.

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MediaLavori in corso a Predore, parola d’ordine ‘sicurezza’.A spiegarlo è il sindaco Paolo Bertazzoli: “Come da programma, sono iniziati in questi giorni con le attività di pulizia e taglio della vegetazione, i lavori di messa in sicurezza e prevenzione caduta massi in località Duago e San Gregorio.L’intervento, totalmente finanziato a fondo perduto dal Ministero dell’Interno, ha un costo complessivo di oltre un milione di Euro e si protrarrà per alcuni mesi a cavallo fra la stagione autunnale ed invernale con l’obiettivo di risolvere, mediante lavori di disgaggio e l’installazione di nuove reti paramassi, i problemi di sicurezza derivanti dalla caduta di massi pericolanti dai versanti rocciosi che sovrastano alcune aree del centro abitato“.L'articolo Predore, al via la messa in sicurezza di località Duago e San Gregorio proviene da Araberara.

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Media“Si avvisano i viaggiatori che, a seguito della delibera di ABL n. 14/2022, dal 3 ottobre il costo dei titoli di viaggio ordinari subirà un incremento. Sono esclusi dall’adeguamento gli abbonamenti ordinari per studenti, lavoratori e pendolari e i titoli di viaggio preferenziali riservati ai residenti di Monte Isola. Nella tabella QUI allegata le nuove tariffe”, si legge sul sito della Navigazione del Lago d’Iseo.“Con esclusione di abbonamenti e tariffe preferenziali – proseguono – che, si ribadisce, non subiranno variazioni, il costo dei biglietti ordinari registra un incremento massimo pari al 14%, percentuale elaborata in osservanza del Regolamento regionale che tiene conto, tra le altre cose, del coefficiente dell’inflazione e dei risultati del servizio svolto della società. Considerando tutti i titoli di viaggio emessi da Navigazione, si segnala che l’incremento medio del costo degli stessi risulta pari al 5%. Va inoltre sottolineato che nonostante il Regolamento regionale fissi la data degli incrementi dal 1° settembre, si è disposto che questi scattassero con l’orario invernale in vigore dal prossimo 3 ottobre, mantenendo in tal modo le tariffe vigenti sino al termine della stagione autunnale. Le nuove tariffe, nei prossimi mesi, avranno un limitato impatto sugli utenti diretti a Monte Isola perché la concomitante riduzione dell’imposta di sbarco, definita dal Comune di Monte Isola a partire dal 1° ottobre, va a compensare gran parte dell’incremento del biglietto ordinario”.L'articolo Battelli sul Lago d’Iseo: aumenta il prezzo del biglietto proviene da Araberara.

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MediaLo stadio di San Siro sarà “completamente demolito”: è quanto prevede il dossier che Milan e Inter hanno inviato a Roma, in vista dell’avvio del dibattito pubblico, in seguito alla riduzione delle volumetrie previste dal Piano di governo del territorio (Pgt) per la realizzazione del nuovo stadio.Delle tre torri presentate nei precedenti masterplan, ne rimarrebbe solamente una, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, che ospiterà per gran parte delle superfici le sedi operative dei due club. Sarà un edificio a doppia torre destinato a uffici di 17 piani, alto 87 metri, un centro congressi di 4 mila metri quadrati, alto 12 metri, un centro commerciale di 68 mila metri quadrati disposto su tre livelli affacciato su via Dessiè. Sul tetto del mall verrà realizzato sia uno spazio per intrattenimento di 9 mila metri, sia il Museo dello Sport di 2.700 metri quadrati, sia il Centro Attività Sportive di 1.300 metri quadrati che ospiterà un percorso di running urbano.L’area attualmente occupata da San Siro verrà riconfigurata a distretto sportivo con la realizzazione di un’area a verde (oltre 50 mila metri saranno di tipo profondo), attrezzata con aree ludiche e sportive. Per la realizzazione di tutte le opere (nuovo stadio e comparto) sono previsti 80 mesi di lavoro. Le squadre ipotizzano l’inizio dei lavori il primo gennaio del 2024 “così da garantire per le Olimpiadi invernali del 2026, l’apertura al traffico del sottopasso Patroclo, liberando le viabilità locali dal traffico di scorrimento”. Per far questo i club indicano la conclusione del processo autorizzativo entro il 2023. La fine dei lavori è prevista per il 31 luglio 2030.L'articolo Milan & Inter, addio allo Stadio San Siro: sarà completamente demolito proviene da Araberara.

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Sono in fase avanzata i lavori per la riqualificazione spondale nell’area Bersaglio a Costa Volpino: il cantiere, su cui opera la società Ziliani F.lli & Figli s.p.a. di Iseo, occupa una lunghezza di 65 metri, in un luogo che presentava forti criticità, legate all’accesso ed alla fruizione.“Il muro in calcestruzzo presente prima dell’intervento era ceduto – ha spiegato Angelo Ziliani, titolare della ditta incaricata – e stiamo provvedendo alla messa in sicurezza ed alla rqualificazione del luogo. Il materiale è stato raccolto e smaltito. Abbiamo creato una sede di tre metri di profondità, riempita da massi squadrati di protezione. Abbiamo poi provveduto ad opere di ingegneria naturalistica utilizzando tronchi di castagno. Il tutto verrà ricoperto da materiale di riporto, su cui verranno trapoiantate talee che, con le loro radici, fisseranno e stabilizzeranno l’intera struttura”.
L’importo investito nel progetto – redatto dagli uffici di Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro – è di 182 mila Euro.
Siamo in linea con le tempistiche previste – ha sottolineato Alessio Rinaldi, presidente di AdB – e dopo questo, ma nel medesimo progetto, verrà avviato un nuovo cantiere relativo ad alcuni interventi di pedofitodepurazione su un canale a nord, caratterizzato lungo il suo corso dalla presenza di diversi scolmatori della rete fognaria urbana che recapitano reflui al suo interno, specialmente durante eventi meteorici copiosi. Il risultato è che le acque che il canale trasporta a lago sono di bassa qualità. Con il prossimo intervento andremo a risolvere questo problema”.
Per quest’ultimo progetto, sono stati investiti 69mila Euro.Media Media Media MediaL'articolo Costa Volpino, al lavoro per la riqualificazione spondale nell’area del Bersaglio proviene da Araberara.

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MediaRoger Federer annuncia il suo ritiro dal tennis.Il fuoriclasse svizzero, in un post su Instagram, dichiara che la ‘Rod Laver Cup’ della prossima settimana, in programma a Londra dal 23 al 25 settembre e sarà l’ultimo impegno della sua carriera.L'articolo Tennis, Roger Federer annuncia il ritiro proviene da Araberara.

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MediaIn occasione dei 50 anni dell’Orto Botanico “Lorenzo Rota”, è stato presentato il nuovo Giardino d’inverno.Si tratta di “uno spazio nel verde di circa 40mq utilizzabile durante tutto l’arco dell’anno come aula didattica, luogo per eventi e laboratori – si legge in una nota del Comune di Bergamo -. Una struttura in continuum con l’ambiente naturale, dalla forma compatta e leggera, progettata con un’attenzione speciale per preservare il contesto e la vista dei campanili e delle torri di Città Alta. A pochi passi dall’ingresso del Giardino d’inverno è stato realizzato anche un nuovo servizio igienico accessibile a persone con disabilità e attrezzato con fasciatoio e riscaldamento.Entro la fine 2022, sarà pronta anche la Polveriera seicentesca, posta all’ingresso dell’Orto Botanico, completamente ristrutturata e destinata a nuovo spazio espositivo”.L'articolo Bergamo, presentato il Giardino d’Inverno proviene da Araberara.

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