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RT @AllertaMedia: ⚠️ #FREECECILIASALA ⚠️
Comunicato del Pres. @GianniMagini.
I giornalisti hanno il diritto e devono avere la possibilità di andare in qualsiasi posto per raccontare al mondo cosa accade. Vale per l'#Iran come vale per la #Palestina, dove è ancora più rischioso. Infatti fino ad oggi a #Gaza sono stati assassinati da #Israele più di 200 #giornalisti.
Sta poi ai lettori stabilire se i racconti siano aderenti alla realtà o meno, confrontandoli con i racconti di altri giornalisti presenti sul posto.
Quello che non solo è sbagliato, ma fa schifo, è questa ipocrisia dilagante e subdola, ovvero il fatto che molti di coloro che adesso, giustamente, chiedono la liberazione di Cecilia, per #Assange non abbiano mai detto niente, o, anzi, lo hanno deriso, offeso. Gli stessi che oggi non proferiscono parola alcuna sui loro 200 colleghi trucidati in Palestina.
E questo vale per il 99% dei media italiani, dove non lavorano giornalisti ma viscidi addetti alla propaganda. Stesso discorso per i partiti, dove non vediamo politici, ma cani al guinzaglio della CIA.
La cosa che ci fa più male, è che la stessa #CeciliaSala non abbia mai detto una parola in difesa di Julian Assange, che è stato privato della libertà per 14 lunghi anni solo per aver fatto il suo lavoro di giornalista. Né si è mai esposta in difesa dei suoi colleghi palestinesi morti.
Fortunatamente noi non siamo né come Cecilia, né come quei viscidi propagandisti senza anima e cuore che le pagano lo stipendio. E quando si tratta di diritti umani e di lottare per la libertà di espressione e di stampa, non facciamo distinzioni.
#AllertaMedia #StopPropaganda #FreeCecilia
RT @AllertaMedia: ⚠️ #FREECECILIASALA ⚠️
Comunicato del Pres. @GianniMagini.
I giornalisti hanno il diritto e devono avere la possibilità di andare in qualsiasi posto per raccontare al mondo cosa accade. Vale per l'#Iran come vale per la #Palestina, dove è ancora più rischioso. Infatti fino ad oggi a #Gaza sono stati assassinati da #Israele più di 200 #giornalisti.
Sta poi ai lettori stabilire se i racconti siano aderenti alla realtà o meno, confrontandoli con i racconti di altri giornalisti presenti sul posto.
Quello che non solo è sbagliato, ma fa schifo, è questa ipocrisia dilagante e subdola, ovvero il fatto che molti di coloro che adesso, giustamente, chiedono la liberazione di Cecilia, per #Assange non abbiano mai detto niente, o, anzi, lo hanno deriso, offeso. Gli stessi che oggi non proferiscono parola alcuna sui loro 200 colleghi trucidati in Palestina.
E questo vale per il 99% dei media italiani, dove non lavorano giornalisti ma viscidi addetti alla propaganda. Stesso discorso per i partiti, dove non vediamo politici, ma cani al guinzaglio della CIA.
La cosa che ci fa più male, è che la stessa #CeciliaSala non abbia mai detto una parola in difesa di Julian Assange, che è stato privato della libertà per 14 lunghi anni solo per aver fatto il suo lavoro di giornalista. Né si è mai esposta in difesa dei suoi colleghi palestinesi morti.
Fortunatamente noi non siamo né come Cecilia, né come quei viscidi propagandisti senza anima e cuore che le pagano lo stipendio. E quando si tratta di diritti umani e di lottare per la libertà di espressione e di stampa, non facciamo distinzioni.
#AllertaMedia #StopPropaganda #FreeCecilia