PER CASO
“Non so più che fare per incontrarti per caso.
Io che avrei fatto in tempo in qualsiasi tempo pur di rivederti.
Tutti i bambini mai nati che saremmo stati in dieci.
E i nostri lavori precari.
Le lauree in Albania.
I cieli inclinati che ci piombano addosso, trascinandosi tramonti.
Scivolano via anche i soli e se ne vanno chissà dove.
Mentre noi restiamo fermi.
Impassibili.
A guardare.
Da grande vorrei fare il tuo buongiorno.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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www.iacopomelio.it/parigixxi
⚠️ Me ne sono rimaste pochissime copie a disposizione, perciò affrettati!
👉🏻 Ho deciso di pubblicare una poesia tratta dal mio libro “Parigi XXI” ogni giorno per tutto il mese di Giugno, falle girare condividendo il post!
“Non so più che fare per incontrarti per caso.
Io che avrei fatto in tempo in qualsiasi tempo pur di rivederti.
Tutti i bambini mai nati che saremmo stati in dieci.
E i nostri lavori precari.
Le lauree in Albania.
I cieli inclinati che ci piombano addosso, trascinandosi tramonti.
Scivolano via anche i soli e se ne vanno chissà dove.
Mentre noi restiamo fermi.
Impassibili.
A guardare.
Da grande vorrei fare il tuo buongiorno.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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NONOSTANTE TUTTO
“Le telefonate in cui mancavano le parole ma non volevamo riattaccare.
Moriremo di cose scritte senza ricordarne la pronuncia.
Dei tuoi occhi arrossati e il collirio antincendio.
Dietro grandi «ti amo» ci sono «nonostante tutto».
Devono esserci per forza, nonostante tutto.
Pensavamo di precipitare e invece stavamo volando.
Non so dove, non so come…
Via da tutto fuorché un «noi».
Al gioco del silenzio vince il tuo «sì».”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Le telefonate in cui mancavano le parole ma non volevamo riattaccare.
Moriremo di cose scritte senza ricordarne la pronuncia.
Dei tuoi occhi arrossati e il collirio antincendio.
Dietro grandi «ti amo» ci sono «nonostante tutto».
Devono esserci per forza, nonostante tutto.
Pensavamo di precipitare e invece stavamo volando.
Non so dove, non so come…
Via da tutto fuorché un «noi».
Al gioco del silenzio vince il tuo «sì».”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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Care amiche e cari amici, vi va di tenerci un po’ compagnia questo fine settimana? ♥️
Vi ripropongo un “gioco” che faccio spesso con chi mi segue su Instagram…
RUBRICA ANONIMA!
Lasciare messaggi anonimi è un modo per rompere il ghiaccio e "osare", talvolta senza pudore, scrivendo cose che altrimenti non verrebbero fuori. Grazie a questo filtro può nascere di tutto: spesso, anche riflessioni interessanti.
Con questa rubrica vi do l'occasione di scrivermi in forma anonima qualunque cosa: domande scomode, imbarazzanti o timide; consigli, paure o segreti; critiche, confessioni o sassolini nella scarpa da togliervi; dichiarazioni d’amore o di odio. 😜
Nelle prossime 24 ore cercherò di rispondere a più messaggi possibili, partendo da quelli più interessanti: le mie risposte le potrete leggere sul mio profilo Tellonym (non serve registrarsi né per inviare messaggi né per leggere!).
Sbizzarritevi! 😉
PARTECIPATE CLICCANDO QUI:
https://tellonym.me/iacopomelio
Vi aspetto! 😁
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RUBRICA ANONIMA!
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Sbizzarritevi! 😉
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Vi aspetto! 😁
CORRI PIANO
“Ricordi intrecciati di arancione e macramè.
Eserciti di girasoli disarmati.
Artisti anonimi che imbrattano pareti ma solo dove vai.
Per i tuoi passaggi che graffiano dentro.
E il tuo profumo ovunque quando ti muovi.
Ti sposti da una parte all’altra dei miei pensieri e neanche ci pensi.
Piccole dosi del tuo sguardo da portare in tasca.
E io che avrei voluto far l’amore con le tue idee in ogni centimetro quadrato di casa.
Coi tuoi sorrisi. Le tue visioni.
Con le nostre rivoluzioni interiori e nostalgie.
Quand’è che cresceranno?
Quand’è che cresceremo?
Ti prego corri piano.
Voglio raggiungerti sempre. ”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Ricordi intrecciati di arancione e macramè.
Eserciti di girasoli disarmati.
Artisti anonimi che imbrattano pareti ma solo dove vai.
Per i tuoi passaggi che graffiano dentro.
E il tuo profumo ovunque quando ti muovi.
Ti sposti da una parte all’altra dei miei pensieri e neanche ci pensi.
Piccole dosi del tuo sguardo da portare in tasca.
E io che avrei voluto far l’amore con le tue idee in ogni centimetro quadrato di casa.
Coi tuoi sorrisi. Le tue visioni.
Con le nostre rivoluzioni interiori e nostalgie.
Quand’è che cresceranno?
Quand’è che cresceremo?
Ti prego corri piano.
Voglio raggiungerti sempre. ”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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OLTRE LA NOTTE
“Battiti accelerati in uno spazio troppo vasto per sentirne i rimbombi.
I ricordi si affollano come le tue foto appese al muro.
Te sempre al centro e il diaframma a tutta apertura.
Un bianco e nero dai contorni sfocati.
Io troppo piccolo per gestire ogni silenzio.
Il buio che annega luci intermittenti come i nostri sentimenti.
Cartelli stradali coperti da scritte di poeti notturni.
Non potevo immaginare che i tramonti hanno un peso.
E poi le nostre lotte contro il cielo, inutili come pioggia di Novembre.
Tutte le canzoni soffocate in un cuscino.
Ogni metro è uno scontro col fondo dei tuoi occhi.
Ma come ieri, vinci sempre.
Che ho provato a ingannare il tempo ma niente…
Ti riporta sempre indietro.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Battiti accelerati in uno spazio troppo vasto per sentirne i rimbombi.
I ricordi si affollano come le tue foto appese al muro.
Te sempre al centro e il diaframma a tutta apertura.
Un bianco e nero dai contorni sfocati.
Io troppo piccolo per gestire ogni silenzio.
Il buio che annega luci intermittenti come i nostri sentimenti.
Cartelli stradali coperti da scritte di poeti notturni.
Non potevo immaginare che i tramonti hanno un peso.
E poi le nostre lotte contro il cielo, inutili come pioggia di Novembre.
Tutte le canzoni soffocate in un cuscino.
Ogni metro è uno scontro col fondo dei tuoi occhi.
Ma come ieri, vinci sempre.
Che ho provato a ingannare il tempo ma niente…
Ti riporta sempre indietro.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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QUANDO TORNI
“Sbattere la porta con violenza per sentirsi più forti.
Auto-convinzioni di cartone.
Scappasti da tutto e anche dalla mia vita. Anzi, soprattutto.
Riporta sogni come souvenir se mai ci ripensi.
Quando torni. Quando torni…
Il rossetto sulla tazza e la forma sul cuscino.
E i muratori stronzi di pavimenti instabili.
Le pile di piatti da lavare che non ne hai voglia.
Mi dici.
“Li faremo”.
“Ci rifaremo”.
“Vedremo”.
Un sacco di altri -emo da procrastinatori seriali.
E le ore e i minuti inchiodati fuori. Come me, del resto.
E il resto vaffanculo.
Quando torni. Quando torni…
E casa mia che era già un po’ casa tua.
Quel “noi” spaccato in due e non soltanto lui.
Disegno rotte di navi inesistenti che ti riportino a casa.
Mentre i treni partono ogni quarto d’ora e tu potresti essere ovunque.
Che i ferrovieri si metterebbero a colorare biglietti invece di ucciderli.
Quando torni. Quando torni…”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Sbattere la porta con violenza per sentirsi più forti.
Auto-convinzioni di cartone.
Scappasti da tutto e anche dalla mia vita. Anzi, soprattutto.
Riporta sogni come souvenir se mai ci ripensi.
Quando torni. Quando torni…
Il rossetto sulla tazza e la forma sul cuscino.
E i muratori stronzi di pavimenti instabili.
Le pile di piatti da lavare che non ne hai voglia.
Mi dici.
“Li faremo”.
“Ci rifaremo”.
“Vedremo”.
Un sacco di altri -emo da procrastinatori seriali.
E le ore e i minuti inchiodati fuori. Come me, del resto.
E il resto vaffanculo.
Quando torni. Quando torni…
E casa mia che era già un po’ casa tua.
Quel “noi” spaccato in due e non soltanto lui.
Disegno rotte di navi inesistenti che ti riportino a casa.
Mentre i treni partono ogni quarto d’ora e tu potresti essere ovunque.
Che i ferrovieri si metterebbero a colorare biglietti invece di ucciderli.
Quando torni. Quando torni…”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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BOKEH
“Matasse di pensieri come Milano dopo le undici.
Con le luci notturne fuori campo e fuori fuoco che creano scie.
Le lampade al neon odiate da mia mamma perché volgari.
Bruciano i fili del tram e le nostre cartoline digitali.
Tempi di scatto così lunghi da lasciarti scappare.
Bokeh come lampi di pioggia calda.
Che li mettevi ovunque.
Era bello confonderti tra il caos e lo smog.
Lo scioglimento dei ghiacciai sotto l’eyeliner.
L’effetto serra tra gli abbracci.
E le pretty women sui marciapiedi, con gli sguardi spenti o allucinati.
Come l’eroina di Lou Reed e il suo “Perfect Day” che sto ancora aspettando.
Fuori dalla radio.
In coda al mondo.
Ci facciamo una tazza di altre occasioni?”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Matasse di pensieri come Milano dopo le undici.
Con le luci notturne fuori campo e fuori fuoco che creano scie.
Le lampade al neon odiate da mia mamma perché volgari.
Bruciano i fili del tram e le nostre cartoline digitali.
Tempi di scatto così lunghi da lasciarti scappare.
Bokeh come lampi di pioggia calda.
Che li mettevi ovunque.
Era bello confonderti tra il caos e lo smog.
Lo scioglimento dei ghiacciai sotto l’eyeliner.
L’effetto serra tra gli abbracci.
E le pretty women sui marciapiedi, con gli sguardi spenti o allucinati.
Come l’eroina di Lou Reed e il suo “Perfect Day” che sto ancora aspettando.
Fuori dalla radio.
In coda al mondo.
Ci facciamo una tazza di altre occasioni?”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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LA SEGREGAZIONE CONTINUA
Ancora una vigliaccata del Governo Meloni nella sua continua lotta all’amore.
Se vi siete persi il post di ieri…
👉🏻 VE NE PARLO QUI
Ancora una vigliaccata del Governo Meloni nella sua continua lotta all’amore.
Se vi siete persi il post di ieri…
👉🏻 VE NE PARLO QUI
CRISTALLI
“Ho congelato i pensieri per studiarne i cristalli in superficie.
Alitare sulle mie paure per scriverci sopra chi siamo stati.
O disegnarci frasi di addio.
Sulla condensa di chissà quanti altri inverni emotivi elaboreremo il lutto.
Lasciati spettinare i capelli dai cambiamenti mai avvenuti.
Rifletteremo entrambi sul tempo perso solo per perderne dell’altro.
Alle volte si vuol più bene a chi non si conoscerà mai.
Incrociato in un libro o in un film come se fossimo noi.
Per strada.
Sotto ai lampioni nella nebbia.
Mi sono perso negli occhi di altri e mi sono ritrovato.
A metà.
Non so dove.
Qualcuno mi ha salvato.
Mi avvalgo della facoltà di pensarti ogni sempre.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Ho congelato i pensieri per studiarne i cristalli in superficie.
Alitare sulle mie paure per scriverci sopra chi siamo stati.
O disegnarci frasi di addio.
Sulla condensa di chissà quanti altri inverni emotivi elaboreremo il lutto.
Lasciati spettinare i capelli dai cambiamenti mai avvenuti.
Rifletteremo entrambi sul tempo perso solo per perderne dell’altro.
Alle volte si vuol più bene a chi non si conoscerà mai.
Incrociato in un libro o in un film come se fossimo noi.
Per strada.
Sotto ai lampioni nella nebbia.
Mi sono perso negli occhi di altri e mi sono ritrovato.
A metà.
Non so dove.
Qualcuno mi ha salvato.
Mi avvalgo della facoltà di pensarti ogni sempre.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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BRONCHITI
“La tasca sul petto del mio pigiama per infilarci sogni mai passati la notte.
Solo coriandoli di pensieri lanciati in aria che tu non raccogli mai.
Forse perché dormi.
O chissà con chi starai. A quest’ora, poi…
Mastico parole e sputo fantasie senza chiedermi il perché.
Tenere il tuo profumo in pugno e non è abbastanza.
Centimetri di nostalgia a coprire le spalle, per evitare bronchiti asmatiche.
Piccole dosi dei tuoi occhi di cortisone a salvarmi.
E il vento.
Il vento e i tuoi capelli nervosi, agitati.
Solo quelli non riuscivi a tenere in ordine.
In questi freddi di fine inverno dentro al corpo.
Ridere con poco era la medicina più dolce.
«Respiri?»”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“La tasca sul petto del mio pigiama per infilarci sogni mai passati la notte.
Solo coriandoli di pensieri lanciati in aria che tu non raccogli mai.
Forse perché dormi.
O chissà con chi starai. A quest’ora, poi…
Mastico parole e sputo fantasie senza chiedermi il perché.
Tenere il tuo profumo in pugno e non è abbastanza.
Centimetri di nostalgia a coprire le spalle, per evitare bronchiti asmatiche.
Piccole dosi dei tuoi occhi di cortisone a salvarmi.
E il vento.
Il vento e i tuoi capelli nervosi, agitati.
Solo quelli non riuscivi a tenere in ordine.
In questi freddi di fine inverno dentro al corpo.
Ridere con poco era la medicina più dolce.
«Respiri?»”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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TROPPI ERRORI
“Torri di pensieri sulla stessa panchina per tre sere.
Grandi come l’America dentro che alla fine non abbiamo mai scoperto.
Solo perché non ci crediamo si fanno sempre troppi errori.
Il pensiero dell’affitto per papà e quello di se mangi di tua madre.
Ma con le dita in gola aveva tutto un altro sapore e anche il male non era poi così male.
Non te ne accorgevi e continuavi a rovinarti i sensi di colpa.
Come ad ogni lavaggio dei calzini rossi diventati rosa.
La maglietta vintage a pois.
Le preoccupazioni routine.
Il latte di soia.
Le fantasie attraenti.
Le parigine gatti.
Voci sconosciute e sguardi incuriositi della nostra felicità.
Non fai più male, sai?
So barare a me stesso.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Torri di pensieri sulla stessa panchina per tre sere.
Grandi come l’America dentro che alla fine non abbiamo mai scoperto.
Solo perché non ci crediamo si fanno sempre troppi errori.
Il pensiero dell’affitto per papà e quello di se mangi di tua madre.
Ma con le dita in gola aveva tutto un altro sapore e anche il male non era poi così male.
Non te ne accorgevi e continuavi a rovinarti i sensi di colpa.
Come ad ogni lavaggio dei calzini rossi diventati rosa.
La maglietta vintage a pois.
Le preoccupazioni routine.
Il latte di soia.
Le fantasie attraenti.
Le parigine gatti.
Voci sconosciute e sguardi incuriositi della nostra felicità.
Non fai più male, sai?
So barare a me stesso.”
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ECSTASY
“La malinconia che si posa sulla tua scapola mentre ti spolvero il trucco dalle guance.
Rossetto sullo specchio a riflettere storie pasoliniane in bianco e nero.
Non sapranno di amori falliti sui libri di storia in quarta elementare.
Non lo sapranno fra trent’anni.
Di chi si è sfiorato le anime a fondo per
disperdere meglio se stesso.
Non lo sapranno fra trent’anni eppure dovrebbero farlo.
«Conserva un posto per me lì dentro», mi dici.
Senza sapere che non avevi un posto perché tu lo eri.
Il posto.
E basta.
Io che so scrivere solo di notte perché il sonno mi anestetizza.
E tu che non sai piangere senza coprirti il viso con le mani.
Che essere forti è sempre una scelta.
Come ti muovi bene mentre te ne vai.
Comunque, per favore, tu non farlo più”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“La malinconia che si posa sulla tua scapola mentre ti spolvero il trucco dalle guance.
Rossetto sullo specchio a riflettere storie pasoliniane in bianco e nero.
Non sapranno di amori falliti sui libri di storia in quarta elementare.
Non lo sapranno fra trent’anni.
Di chi si è sfiorato le anime a fondo per
disperdere meglio se stesso.
Non lo sapranno fra trent’anni eppure dovrebbero farlo.
«Conserva un posto per me lì dentro», mi dici.
Senza sapere che non avevi un posto perché tu lo eri.
Il posto.
E basta.
Io che so scrivere solo di notte perché il sonno mi anestetizza.
E tu che non sai piangere senza coprirti il viso con le mani.
Che essere forti è sempre una scelta.
Come ti muovi bene mentre te ne vai.
Comunque, per favore, tu non farlo più”
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SVALUTAZIONI
“Imparare a svalutare ogni sentimento per incentivare l’esportazione di amore.
Mercati esteri di noia e altre strategie da quattro soldi.
Solo per illuderci che il mondo è grande e che certe storie crescono sugli alberi.
La chetamina negli occhi a Sidney di chi mi raccontavi.
Tra la rabbia e l’eskimo usato s’infilava il vuoto dell’adolescenza.
Inconsistenza e fibrillazioni di amori asessuati.
I cervelli in fuga e le nostre connessioni usb.
Essere vivi senza esserne sicuri.
Ho perso i tuoi baci come accendini.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Imparare a svalutare ogni sentimento per incentivare l’esportazione di amore.
Mercati esteri di noia e altre strategie da quattro soldi.
Solo per illuderci che il mondo è grande e che certe storie crescono sugli alberi.
La chetamina negli occhi a Sidney di chi mi raccontavi.
Tra la rabbia e l’eskimo usato s’infilava il vuoto dell’adolescenza.
Inconsistenza e fibrillazioni di amori asessuati.
I cervelli in fuga e le nostre connessioni usb.
Essere vivi senza esserne sicuri.
Ho perso i tuoi baci come accendini.”
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PROMESSI
“Chissà che fine ha fatto il «noi» che ci eravamo promessi.
Che oggi coloro meglio i difetti dell’arcobaleno perché ho rivisto il tuo viso.
E anche i sogni ad occhi aperti iniziavano a lacrimare.
Potevamo stare giorni in piedi a raccontarci storie.
Eravamo figli del finale di ognuna di loro.
In questo buio che illumina male i nostri disagi 2.0.
Le caviglie intrecciate al caldo per sentirci al sicuro.
Conoscersi da sempre come dejavù.
Mi spettini il cuore con gli occhi ridendo piano.
Che col tuo viso si può solo fare pace.
E l’amore. E discutere.
Solo per rimediare altro amore.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Chissà che fine ha fatto il «noi» che ci eravamo promessi.
Che oggi coloro meglio i difetti dell’arcobaleno perché ho rivisto il tuo viso.
E anche i sogni ad occhi aperti iniziavano a lacrimare.
Potevamo stare giorni in piedi a raccontarci storie.
Eravamo figli del finale di ognuna di loro.
In questo buio che illumina male i nostri disagi 2.0.
Le caviglie intrecciate al caldo per sentirci al sicuro.
Conoscersi da sempre come dejavù.
Mi spettini il cuore con gli occhi ridendo piano.
Che col tuo viso si può solo fare pace.
E l’amore. E discutere.
Solo per rimediare altro amore.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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📚 Ordina una copia CON DEDICA PERSONALIZZATA per te o una persona speciale, cliccando a questo link:
www.iacopomelio.it/parigixxi
⚠️ Me ne sono rimaste pochissime copie a disposizione, perciò affrettati!
👉🏻 Ho deciso di pubblicare una poesia tratta dal mio libro “Parigi XXI” ogni giorno per tutto il mese di Giugno, falle girare condividendo il post!
RIVOLUZIONARCI
“Certi abbracci contenevano il mondo ma lui non conteneva noi.
Mentre fuori piove il vento ha deciso di dimenticarci.
Almeno lui…
Divano. Tappeto. Pavimento. Letto.
Abbiamo traghettato le nostre anime nell’inferno più buio.
Un finale ci è sfuggito e ora dobbiamo raccoglierne i cocci.
Sulla tua schiena ho scritto un sogno da regalarti.
Lo coloro mentre dormi. Mentre aspetto che ritorni.
Ha i contorni tutti rossi come i tuoi rossetti.
Chiudi la finestra prima di svegliarti che poi scappa fuori.
Tra le lenzuola tese intorno ai tuoi seni.
Eravamo noi pronti a rivoluzionarci.
Che quando le cose non te le aspetti valgono il doppio.
I tuoi dettagli come risposta a tutto.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Certi abbracci contenevano il mondo ma lui non conteneva noi.
Mentre fuori piove il vento ha deciso di dimenticarci.
Almeno lui…
Divano. Tappeto. Pavimento. Letto.
Abbiamo traghettato le nostre anime nell’inferno più buio.
Un finale ci è sfuggito e ora dobbiamo raccoglierne i cocci.
Sulla tua schiena ho scritto un sogno da regalarti.
Lo coloro mentre dormi. Mentre aspetto che ritorni.
Ha i contorni tutti rossi come i tuoi rossetti.
Chiudi la finestra prima di svegliarti che poi scappa fuori.
Tra le lenzuola tese intorno ai tuoi seni.
Eravamo noi pronti a rivoluzionarci.
Che quando le cose non te le aspetti valgono il doppio.
I tuoi dettagli come risposta a tutto.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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PARIGI XXI
“Faremo l’amore sotto la Tour Eiffel.
Ignoreremo gli sguardi dei francesi, stizziti e troppo snob per accontentarsi.
Delle stelle sui tuoi polsi.
E i nostri occhi infuocati, le scie delle mani sui nostri corpi.
Voleremo sugli scheletri degli intellettuali che non hanno sopportato il peso dell’amore.
Ci sdraieremo sul prato di cemento sotto l’Arco di Trionfo.
Ascolteremo lo smog della città mentre si infila tra la carne.
I nostri baci come impronte di desideri troppo grandi.
Ci rotoleremo su un tappeto rosso e tu sarai la star.
La più bella, la più dolce.
Mi entrerai dentro da una porta scavata nel petto.
Mi aprirò in due e ti lascerò passare.
Esplorerai ciò che tu sola hai creato in un istante.
Distruggerai ogni pezzo del mio scheletro, ricomponendolo alla ca**o.
Annienterai le mie certezze, ogni paura o allegria.
Sarai il sintomo più bello di una malattia perenne.
Mi porterai alla follia, mi ucciderai e farai risorgere.
Vedrò la luce col tuo sguardo e faremo ancora pace.
Saprò tutto di te, saprai tutto di me, sapremo tutto l’un dell’altro.
Ma ci scopriremo da capo per il gusto di ricominciare.
Ci stringeremo tra i taxi sbiaditi per la tua troppa bellezza.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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“Faremo l’amore sotto la Tour Eiffel.
Ignoreremo gli sguardi dei francesi, stizziti e troppo snob per accontentarsi.
Delle stelle sui tuoi polsi.
E i nostri occhi infuocati, le scie delle mani sui nostri corpi.
Voleremo sugli scheletri degli intellettuali che non hanno sopportato il peso dell’amore.
Ci sdraieremo sul prato di cemento sotto l’Arco di Trionfo.
Ascolteremo lo smog della città mentre si infila tra la carne.
I nostri baci come impronte di desideri troppo grandi.
Ci rotoleremo su un tappeto rosso e tu sarai la star.
La più bella, la più dolce.
Mi entrerai dentro da una porta scavata nel petto.
Mi aprirò in due e ti lascerò passare.
Esplorerai ciò che tu sola hai creato in un istante.
Distruggerai ogni pezzo del mio scheletro, ricomponendolo alla ca**o.
Annienterai le mie certezze, ogni paura o allegria.
Sarai il sintomo più bello di una malattia perenne.
Mi porterai alla follia, mi ucciderai e farai risorgere.
Vedrò la luce col tuo sguardo e faremo ancora pace.
Saprò tutto di te, saprai tutto di me, sapremo tutto l’un dell’altro.
Ma ci scopriremo da capo per il gusto di ricominciare.
Ci stringeremo tra i taxi sbiaditi per la tua troppa bellezza.”
(Tratta dal libro “Parigi XXI” di Iacopo Melio)
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Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, ricevo decine di segnalazioni di questo tipo: e ogni anno, a fronte di una simile discriminazione, la procedura consigliata è sempre la stessa per far valere i diritti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
Oggi, per The Wam, vi racconto come i centri estivi possano essere l’ennesimo ostacolo all’inclusione.
👉🏻 TROVATE L’ARTICOLO A QUESTO LINK:
https://thewam.net/bambino-disabile-centro-estivo-educatore-costo-denuncia/
Oggi, per The Wam, vi racconto come i centri estivi possano essere l’ennesimo ostacolo all’inclusione.
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